• Juniores RegionaliElite
  • 27/04/2024 16.00.00
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  • FORNACETTE CASAROSA
  • 4 - 0 27/04/2024 16.00.00
  • FRATRES PERIGNANO
    Shllaku
    Doda
    Doda
    Doda

Commento


FORNACETTE CASAROSA: Profeti, Barsotti, Casale, Ciardelli, Salvadori, Meola, Mariani, Shllaku, Studiati Berni, Doda, Raffa. A disp.: Balluchi, Paciarelli, Cerrai, Rossi, Zaffora, . All.: Pertici Enrico
FRATRES PERIGNANO: Poltronieri, Gentile, Oliva, Diaz, Polito, Del Bono, Carrai D., Venturini, Ferrari, Mariani T., Fallacara. A disp.: Mariani G., Guelfi, Hoxha, Zanutto, Carrai C., . All.: Pagliai Stefano
RETI: Shllaku, Doda, Doda, Doda
FORNACETTE C.: Profeti, Barsotti, Casale, Ciardelli, M. Salvadori, Meola, Manuel Mariani (87' Zaffora), Shllaku, Studiati Berni (91' Paciarelli), Doda (81' Cerrai), Raffa. A disp.: O. Balluchi, M. Rossi. All.: Alessandro Balluchi.
FRATRES PERIGNANO: Poltronieri, Gentile, Oliva, Diaz Garrido, Polito, Del Bono, D. Carrai (67' Guelfi), Venturini (61' Hoxha), J. Ferrari, T. Mariani, Fallacara. A disp.: G. Mariani, Guelfi, Zanutto, C. Carrai. All.: Stefano Pagliai.
ARBITRO: Giusti di Livorno
RETI: 40', 43' rig., 59' Doda rig., 89' Shllaku.
NOTE: espulso Alessandro Balluchi. Ammoniti Ciardelli, J. Ferrari, Manuel Mariani, Oliva, Hoxha, Studiati Berni, Casale e Stefano Pagliai. Angoli: 2-3. Recupero: 2'+4'.



Piangono entrambe, ed entrambe forte: niente ultimo round, nessuna prova d'appello. Piange il Fratres Perignano, che dopo averla salvata più volte nonostante un mese in folle perde la testa della classifica proprio all'ultima giornata, scavalcato dall'unica squadra capace di batterlo due volte; piange, mentre al chiuso dello spogliatoio sente risuonare una serie di colpi sordi che sembrano due sillabe: Do-da, Do-da, Do-da. E piange anche il Fornacette, che vendica il 6-0 dell'andata con un 4-0 che costa il titolo regionale senza nessun controvalore: le vittorie di Firenze Ovest e San Giuliano lo costringono a retrocedere, l'élite abbandonata dopo un anno soltanto. Non è stata sufficiente una delle migliori prove stagionali per qualità e continuità, pochissime le occasioni concesse; ma anche arricchita di questi elementi resta inspiegabile la prestazione del Fratres Perignano, così inspiegabile da apparire sconcertante: per trovare un filo non basta unire il crollo fisico (intuibile, nelle tre partite precedenti erano arrivati soltanto tre pari per 1-1) con il blocco mentale, bisogna elevarlo a potenza. L'avvio però non sembra introdurre un finale impronosticabile: nonostante i ritmi bassi il Fratres Perignano occupa meglio gli spazi ampi del Masoni e punge al 12' quando Diaz Garrido («Dìazze, stai troppo basso; sali, non sei un centrale» gli urlerà più volte qualcuno dalla tribuna; ma ancora è presto per rendersi conto che la struttura sta per cedere centralmente) verticalizza per Timothy Mariani, in posizione regolare sul suo filtrante ma in fuorigioco sul tocco evitabile di Jacopo Ferrari che così vanifica la rete del possibile vantaggio. Giusti, che arbitra male ma che paradossalmente azzecca gli episodi (giusto annullare, come giusti sono i due rigori per il Fornacette) e che per finire lontano dall'azione avrà tempo tutta la ripresa, è ben piazzato: fischio, braccio alto e Fornacette ancora sopra la linea di galleggiamento. La sirena però torna a suonare due volte tra il 26' e il 28', i cento secondi in cui il Fratres Perignano prova a sfondare di forza: gli s'oppongono Meola, che contrasta il tiro di Venturini (il pallone schizza intorno al vertice dell'area dove lo cattura Timothy Mariani: sbagliata la traiettoria di quello che è stretto per essere un traversone e ampio per essere un tiro), e soprattutto Profeti, insuperabile sulla punizione conquistata (fallo di Ciardelli, primo ammonito della partita: alla fine le sanzioni saranno sette, cui aggiungere quelle per Pagliai e, doppia, per Alessandro Balluchi) e calciata da Dennis Carrai dietro la barriera. Ma anziché sfociare nella rete del vantaggio la pressione del Fratres Perignano si dissolve: che la partita stia cambiando s'intuisce alla mezz'ora esatta quando Del Bono, fin lì il migliore, va in affanno sull'imbucata di Raffa per Manuel Mariani e si vede costretto a concedere un angolo evitabile. È il primo per il Fornacette, che non lo sfrutta come non sfrutta la lunga rimessa di Casale verso l'area avversaria (Shllaku impiega troppo tempo a calciare dal limite; sulla chiusura di Diaz Garrido il pallone schizza a Manuel Mariani, sul cui destro dal limite Del Bono ripulisce la respinta incerta di Poltronieri) ma che fa capire che nonostante le pessime notizie dagli altri campi combatterà fino alla fine: lo favorisce l'errore di Venturini che, recuperato il pallone a Mirko Salvadori sulla linea che separa l'area dalla trequarti, anticipa la conclusione e stringe troppo il destro (35'). Di tutto il campionato è l'ultima occasione costruita dal Fratres Perignano per passare in vantaggio: cinque minuti più tardi infatti Diaz Garrido cintura Shllaku sulla trequarti sinistra, in una posizione da cui ci s'aspetta un traversone; forse è questa la soluzione ricercata dal destro di Doda, o forse no: sta di fatto che descrivendo una curva ampia il pallone sorvola tutta l'area e senza che nessuno lo tocchi s'infila in porta, da dove non riesce a toglierlo la spaccata di Del Bono, accanto al palo lontano. Il Fratres Perignano non s'aspettava di finire sotto; lo svantaggio genera uno sbandamento tale da mandare fuori asse la difesa: due minuti più tardi Oliva affossa Manuel Mariani, che aveva violato l'area sulla cattiva lettura di Del Bono; e dal dischetto Doda apre il destro rasoterra per segnare la doppietta che fissa sul 2-0 il parziale all'intervallo. Si riparte quasi subito, e si riparte con la miglior occasione costruita dal Fratres Perignano nel tentativo di riaprire la partita: la tiene sigillata Meola, che a due metri dalla linea respinge il colpo di testa di Timothy Mariani innescato dal traversone mancino di Oliva. Ma una giocata incomprensibile di Venturini, che nel tentativo d'allontanare un pallone innocuo al limite interviene scoordinato su Raffa e lo abbatte con una gran pedata (cento secondi più tardi, al momento della sostituzione, ne arriverà una simile alla borraccia: frustrazione comprensibile): Giusti, che arbitra male ma che gli episodi li azzecca tutti, concede al Fornacette il secondo rigore, che Doda trasforma calciandolo allo stesso modo; e non importa che stavolta Poltronieri indovini l'angolo e tocchi il pallone, l'esecuzione è troppo forte perché possa evitare il 3-0 (59'). Per un po' le posizioni in classifica sembrano rovesciate: il Fornacette va di nuovo vicino alla rete sia al 63' (dopo aver dribblato Diaz Garrido in mezzo all'area, Shllaku alza il mancino di poco) sia al 67', quando Poltronieri si mostra reattivo sul tiro potente, ma basso e soprattutto centrale, scagliato da Doda sullo scarico di Studiati Berni. Bisogna attendere l'82' perché il Fratres Perignano riesca a costruire un'altra occasione da rete: la confezionano due neoentrati, Guelfi e Hoxha, la cui cucitura libera in area Jacopo Ferrari ostacolato dall'uscita di Profeti. Alla fine manca poco: è improbabile che anche segnando il Fratres Perignano sarebbe riuscito a riaprire la partita; i dubbi comunque non fanno in tempo a nascere, perché anche la sorte ha deciso che il titolo regionale deve finire da un'altra parte e tocca sul palo il rimpallo sul parastinchi di Timothy Mariani dopo che in uscita Profeti s'era opposto al primo tiro. Segnata a un minuto dalla fine del tempo regolamentare, la rete del 4-0 è il riassunto di un pomeriggio sbagliato: Del Bono perde un contrasto al limite della propria area e consente a Shllaku d'affondare e calciare serenamente tra i pali. La gioia del Fornacette, cui pubblico e panchina celano le vittorie di San Giuliano e Firenze Ovest, dura una manciata di minuti ancora; poi la notizia si diffonde anche tra i calciatori e la retrocessione diventa reale, retrocessione amarissima, piangono loro, piange il Fratres Perignano, piangono tutti. Calciatoripiù : è difficile salvarsi quando si dipende da una combinazione di risultati indipendenti; e dunque è difficile che il Fornacette ricordi questa partita come una delle migliori della sua stagione nell'élite. Bisogna però che si sforzino Barsotti e Casale , che sulle corsie laterali vincono tutti i duelli con i dirimpettai, Manuel Mariani , che conquista il rigore del raddoppio in un momento decisivo, e Shllaku , protagonista indiretto della prima rete e diretto dell'ultima, e sempre gran lottatore; e forse Doda non avrà bisogno di sforzarsi: una tripletta è per sempre, anche nel giorno più drammatico.