FORNACETTE CASAROSA: Profeti, Paciarelli, Casale, Ciardelli, Salvadori, Ghimenti, Barsotti, Shllaku, Studiati Berni, Cerrai, Mariani. A disp.: Balluchi, Rossi, Perondi, Zaffora, Vivolo, Spanu, Pistolesi, Doda, Bulku. All.: Pertici Enrico
ZENITH PRATO: Landini, Lombardi, Bashkimi, Galeotti, Pagli, Nuzzo, Dessi, Macchi, Buscema, D Agati, Ammendola N.. A disp.: Fiordi, Nucci, Silveri, Faggi, Manganaro, Massimo, Bozzoni, . All.: Bellandi Fabrizio
RETI: Ciardelli, Dessi
FORNACETTE C.: Profeti, Paciarelli, Casale, Ciardelli, Salvadori, Ghimenti, Barsotti, Shllaku, Studiati Berni, Cerrai, Mariani. A disp.: Balluchi, M. Rossi, Perondi, Zaffora, Vivolo, Spanu, Pistolesi, Doda, Bulku. All.: Enrico Pertici.
ZENITH PRATO: N. Landini, Lombardi, Bashkimi, Galeotti, Pagli, Nuzzo, Dessì, Macchi, Buscema, D'Agati, L. Ammendola. A disp.: Fiordi, Nucci, Silveri, Faggi, Manganaro, Massimo, Bozzoni. All.: Fabrizio Bellandi.
ARBITRO: Roffo di Lucca
RETI: 33' Dessì, 51' Ciardelli.
FORNACETTE C.: Profeti, Paciarelli, Casale, Ciardelli, Salvadori, Ghimenti, Barsotti, Shllaku, Studiati Berni, Cerrai, Mariani. A disp.: Balluchi, M. Rossi, Perondi, Zaffora, Vivolo, Spanu, Pistolesi, Doda, Bulku. All.: Enrico Pertici.
ZENITH PRATO: N. Landini, Lombardi, Bashkimi, Galeotti, Pagli, Nuzzo, Dessì, Macchi, Buscema, D'Agati, L. Ammendola. A disp.: Fiordi, Nucci, Silveri, Faggi, Manganaro, Massimo, Bozzoni. All.: Fabrizio Bellandi.
ARBITRO: Roffo di Lucca
RETI: 33' Dessì, 51' Ciardelli.
È enigmatico da qualsiasi angolo lo si guardi. Difficile trovare altri aggettivi per un campionato la cui capolista pareggia la terza partita di fila e mantiene il vantaggio su una delle due inseguitrici più vicine, e sull'altra addirittura lo aumenta; difficile se si considera che, strappando l'1-1 alla Zenith Prato, il Fornacette quinto è sospeso quasi esattamente a metà tra la vetta (-5) e la quartultima posizione (+4). È enigmatico e compatto, compattissimo, premio per chi lo segue e lo racconta e angoscia per chi lo disputa: bastano un paio di partire sbagliate per ritrovarsi con la testa sott'acqua. Ma tra i molti che tutti le riconoscono il Fornacette ha un pregio principale: è improbabile che una partita la sbagli. Lo racconta bene un dato che riassume il suo percorso fin qui: ha perso una volta soltanto, il derby col San Giuliano. Davanti stavolta c'era la Zenith che anche se è in fase di rallentamento (è in testa, ma di dieci partite cinque le ha pareggiate; e non vince dal 21 ottobre, 0-2 a Perignano) deve comunque essere affrontata col rispetto da tributare a chi comanda la classifica: al solito Enrico Pertici imposta la gara alla perfezione e, se s'escludono i primi dieci minuti resi complicati dal pressing alto degli avversari, consente ai suoi di non rischiare niente per un bel po'. Ma chi tifa Fiorentina lo sa bene: decidere di farsi sempre carico della manovra può avere qualche controindicazione, soprattutto se una volta che s'arriva al limite dell'area non si riesce ad andare avanti. E, a forza di concedere sempre il due contro due alle ripartenze della Zenith Prato, quando la mezz'ora è trascorsa da poco il Fornacette cade: alta, la terza linea scappa tardi su un lungo lancio che innesca Dessì, in rete al secondo tentativo dopo una prima ribattuta del palo. La Zenith Prato chiude dunque avanti il primo tempo: costruisce poco, ma non rischia niente; e tradizionalmente è uno dei modi più efficaci per vincere i campionati. Ma non appena l'intervallo finisce il Fornacette non gli lascia il tempo di far decantare lo 0-1: la testa di Ciardelli converte in rete l'angolo di Cerrai e si torna sul pari (51'). Per una ventina di minuti il Fornacette prova a sfruttare lo slancio e a completare la rimonta; è però impossibile rompere una difesa che quando si compatta in area si conferma insuperabile (con quella di Ciardelli sono appena cinque le reti subite in dieci partite: per la media non serve un dottorato). Poi nel quarto d'ora finale, quando il Fornacette ha finito le pile, la gara cambia: la Zenith s'alza e comincia a riempire la metà campo avversaria con insistenza crescente, ma se s'escludono tanti spioventi in area e una manciata di punizioni dalla trequarti d'occasioni vere non ne costruisce. Impossibile dunque pensare a un risultato diverso dal pareggio; e, considerato quello che succede intorno, a entrambe può andare benissimo. Calciatorepiù : la rete di Ciardelli (Fornacette) costringe la capolista al terzo pareggio consecutivo.
È enigmatico da qualsiasi angolo lo si guardi. Difficile trovare altri aggettivi per un campionato la cui capolista pareggia la terza partita di fila e mantiene il vantaggio su una delle due inseguitrici più vicine, e sull'altra addirittura lo aumenta; difficile se si considera che, strappando l'1-1 alla Zenith Prato, il Fornacette quinto è sospeso quasi esattamente a metà tra la vetta (-5) e la quartultima posizione (+4). È enigmatico e compatto, compattissimo, premio per chi lo segue e lo racconta e angoscia per chi lo disputa: bastano un paio di partire sbagliate per ritrovarsi con la testa sott'acqua. Ma tra i molti che tutti le riconoscono il Fornacette ha un pregio principale: è improbabile che una partita la sbagli. Lo racconta bene un dato che riassume il suo percorso fin qui: ha perso una volta soltanto, il derby col San Giuliano. Davanti stavolta c'era la Zenith che anche se è in fase di rallentamento (è in testa, ma di dieci partite cinque le ha pareggiate; e non vince dal 21 ottobre, 0-2 a Perignano) deve comunque essere affrontata col rispetto da tributare a chi comanda la classifica: al solito Enrico Pertici imposta la gara alla perfezione e, se s'escludono i primi dieci minuti resi complicati dal pressing alto degli avversari, consente ai suoi di non rischiare niente per un bel po'. Ma chi tifa Fiorentina lo sa bene: decidere di farsi sempre carico della manovra può avere qualche controindicazione, soprattutto se una volta che s'arriva al limite dell'area non si riesce ad andare avanti. E, a forza di concedere sempre il due contro due alle ripartenze della Zenith Prato, quando la mezz'ora è trascorsa da poco il Fornacette cade: alta, la terza linea scappa tardi su un lungo lancio che innesca Dessì, in rete al secondo tentativo dopo una prima ribattuta del palo. La Zenith Prato chiude dunque avanti il primo tempo: costruisce poco, ma non rischia niente; e tradizionalmente è uno dei modi più efficaci per vincere i campionati. Ma non appena l'intervallo finisce il Fornacette non gli lascia il tempo di far decantare lo 0-1: la testa di Ciardelli converte in rete l'angolo di Cerrai e si torna sul pari (51'). Per una ventina di minuti il Fornacette prova a sfruttare lo slancio e a completare la rimonta; è però impossibile rompere una difesa che quando si compatta in area si conferma insuperabile (con quella di Ciardelli sono appena cinque le reti subite in dieci partite: per la media non serve un dottorato). Poi nel quarto d'ora finale, quando il Fornacette ha finito le pile, la gara cambia: la Zenith s'alza e comincia a riempire la metà campo avversaria con insistenza crescente, ma se s'escludono tanti spioventi in area e una manciata di punizioni dalla trequarti d'occasioni vere non ne costruisce. Impossibile dunque pensare a un risultato diverso dal pareggio; e, considerato quello che succede intorno, a entrambe può andare benissimo. Calciatorepiù : la rete di Ciardelli (Fornacette) costringe la capolista al terzo pareggio consecutivo.