GRASSINA: Ceccuti, Salvini, Cinquina, Senthilkumar, Chiti, Pescucci, Sani, Roschi, Ballerini, Bambi, Salimbeni. A disp.: Balli, Corsini, Giraldi, Ronchi, Giudice, Formigli, Tempestini, Moriani, Ignesti. All.: Pisaneschi Giacomo
ATLETICO PIOMBINO: Caggiari, Rossi Gio., Mitcul, Aguedo, Battaglini L., Brizi, Topi, Vannini, Ricci, Diagne, Colombo. A disp.: Gasperini, Patara F., Insolia, Chtimi, Campani, Petrocchi, Regoli, El Bouhali, Lavagnini. All.: Serena Mirko
RETI: Vannini
GRASSINA: Ceccuti, Salvini, Cinquina, Sentilkumar, Chiti, Pescucci, Sani, Roschi, Ballerini, Bambi, Salimbeni. A disp.: Balli, Corsini, Giraldi, Ronchi, Giudice, Formigli, Tempestini, Moriani, Ignesti. All.: All.: Giacomo Pisaneschi.
ATLETICO PIOMBINO: Caggiari, G. Rossi, Mitcul, Aguedo, Battaglini, Brizi, Topi, Vannini, Ricci, Diagne, Colombo. A disp.: Gasperini, Patara, Insolia, Chtimi, Campani, Petrocchi, Regoli, El Bouhlali, Lavagnini. All.: Mirko Serena.
ARBITRO: Ferri Gori di Arezzo
RETE: 28' Vannini.
GRASSINA: Ceccuti, Salvini, Cinquina, Sentilkumar, Chiti, Pescucci, Sani, Roschi, Ballerini, Bambi, Salimbeni. A disp.: Balli, Corsini, Giraldi, Ronchi, Giudice, Formigli, Tempestini, Moriani, Ignesti. All.: All.: Giacomo Pisaneschi.
ATLETICO PIOMBINO: Caggiari, G. Rossi, Mitcul, Aguedo, Battaglini, Brizi, Topi, Vannini, Ricci, Diagne, Colombo. A disp.: Gasperini, Patara, Insolia, Chtimi, Campani, Petrocchi, Regoli, El Bouhlali, Lavagnini. All.: Mirko Serena.
ARBITRO: Ferri Gori di Arezzo
RETE: 28' Vannini.
Bastava aver pazienza. Già a Fornacette s'era visto che il Piombino stava cominciando a raccapezzarsi; e anche se subito dopo c'era stata la debacle interna col San Marco Avenza s'era intuito che per la prima vittoria non ci sarebbe stato da attendere molto. La location della prima volta storica è il Pazzagli, dove il Grassina perde 0-1 nonostante una buona prova; in questi giorni Pisaneschi dovrà far capire ai suoi che non è il momento di deprimersi, perché funziona tutto tranne la concretezza sottoporta: è vero che è il più, ma è l'unico aspetto da correggere in una squadra che col pallone sa sempre che cosa fare finché non si tratta di concludere. La prima azione riassume in sé tutta la partita: un filtrante trova scoperta la difesa del Piombino e innesca Salvini che, arrivato davanti a Caggiari, anziché calciare in porta cerca un improbabile servizio al centro e fa sfumare l'azione. Passato lo spavento, il Piombino sale di tono e mostrandosi più determinato del Grassina nei duelli individuali costruisce due buone occasioni: alla prima, un tiro di Colombo da sinistra, s'oppone efficacemente Ceccuti sorpreso però dalla seconda, il tiro di Vannini da trenta metri battezzato fuori anziché all'incrocio. In svantaggio a metà del primo tempo, il Grassina deve far passare l'intervallo per tornare a rendersi pericoloso. Poi pericoloso torna davvero, perché il Piombino si presenta inspiegabilmente contratto (paura di vincere?) e si schiaccia a ridosso della propria area. Le occasioni cominciano dunque a inseguirsi, senza però che nessuno riesca a concretizzarle: tra tiri fuori, tiri alti e una parata straordinaria di Caggiari sulla punizione di Moriani dal limite, tolta di porta, il Grassina non riesce a pareggiare anche se per mezz'ora si resta nella solita metà campo. Poi nel finale, esaurito lo sforzo degli avversari, il Piombino costruisce tre ripartenze per il raddoppio: le sprecano El Bouhlali e due volte Ricci, una col destro e una col mancino, con tre tiri deboli. Ma nonostante l'apprensione crescente il Piombino porta in fondo il successo: il suo auspicio è che il suo campionato inizi dal primo sabato d'ottobre.
Bastava aver pazienza. Già a Fornacette s'era visto che il Piombino stava cominciando a raccapezzarsi; e anche se subito dopo c'era stata la debacle interna col San Marco Avenza s'era intuito che per la prima vittoria non ci sarebbe stato da attendere molto. La location della prima volta storica è il Pazzagli, dove il Grassina perde 0-1 nonostante una buona prova; in questi giorni Pisaneschi dovrà far capire ai suoi che non è il momento di deprimersi, perché funziona tutto tranne la concretezza sottoporta: è vero che è il più, ma è l'unico aspetto da correggere in una squadra che col pallone sa sempre che cosa fare finché non si tratta di concludere. La prima azione riassume in sé tutta la partita: un filtrante trova scoperta la difesa del Piombino e innesca Salvini che, arrivato davanti a Caggiari, anziché calciare in porta cerca un improbabile servizio al centro e fa sfumare l'azione. Passato lo spavento, il Piombino sale di tono e mostrandosi più determinato del Grassina nei duelli individuali costruisce due buone occasioni: alla prima, un tiro di Colombo da sinistra, s'oppone efficacemente Ceccuti sorpreso però dalla seconda, il tiro di Vannini da trenta metri battezzato fuori anziché all'incrocio. In svantaggio a metà del primo tempo, il Grassina deve far passare l'intervallo per tornare a rendersi pericoloso. Poi pericoloso torna davvero, perché il Piombino si presenta inspiegabilmente contratto (paura di vincere?) e si schiaccia a ridosso della propria area. Le occasioni cominciano dunque a inseguirsi, senza però che nessuno riesca a concretizzarle: tra tiri fuori, tiri alti e una parata straordinaria di Caggiari sulla punizione di Moriani dal limite, tolta di porta, il Grassina non riesce a pareggiare anche se per mezz'ora si resta nella solita metà campo. Poi nel finale, esaurito lo sforzo degli avversari, il Piombino costruisce tre ripartenze per il raddoppio: le sprecano El Bouhlali e due volte Ricci, una col destro e una col mancino, con tre tiri deboli. Ma nonostante l'apprensione crescente il Piombino porta in fondo il successo: il suo auspicio è che il suo campionato inizi dal primo sabato d'ottobre.