RETI: Poli, Banchi, Nappini, Lucchesi, Nappini, Giovannetti
BUGIANI POOL 84: Maestripieri, Baccini, Beligni, Venturini, Panerai, Poli, Zasso, Banchi, Lucchesi, Nappini, Leka. A disp.: Guarino, Gallo, Spina, Breschi, Vannucci, Pacini, Bucci, Giovannetti, Di Milta. All.: Davide Ferrari.
CAPOSTRADA BELVEDERE: Marini, Lleshaj, Del Rio, Garofalo, Tofani, Lami, Borri, Bechi, Scardigli, Del Fa, Bertini. A disp.: Niccolai, Pieraccioli, Massaro. All.: Alessandro Borri.
ARBITRO: Manzaro di Pistoia.
RETI: Poli, Banchi, 2 Nappini, Lucchesi, Giovannetti.
Archiviata in men che non si dica la brutta prova offerta contro la Virtus Bottegone, il Bugiani Pool 84 dimostra ancora una volta tutto il proprio valore schiantando con un perentorio 6-0 un Capostrada Belvedere a dir poco irriconoscibile. Fatto tesoro della lezione ricevuta nel turno precedente, i padroni di casa approcciano la sfida con entusiasmo e ferocia, dilaniando in men che non si dica una compagine, quella ospite, scesa in campo con un atteggiamento oltremodo rilassato. Dopo appena diciotto minuti di gioco, infatti, lo scarto di mentalità fra i due schieramenti si traduce nel tabellino con un incredibile 4-0. I restanti settanta minuti abbondanti di gara diventano così niente più che una semplice e vana formalità da sbrigare per tutti i suoi protagonisti, con i padroni di casa abili a gestire in estrema scioltezza il lauto vantaggio andando poi a rimpinguarlo con altre due marcature, per un totale di sei reti a zero. Poli, Banchi, Lucchesi, Giovannetti e Nappini (doppietta) i mattatori di una giornata da incorniciare. Che gli uomini di mister Borri non stessero vivendo un momento particolarmente positivo, questo già lo si era percepito al termine dello striminzito successo racimolato nell'impegno precedente contro il Real Borgo Pittini; ora però serve una forte presa di coscienza, una svolta decisa per scrollarsi di dosso paure e penultimo posto in classifica. Sul fronte Bugiani, invece, la felicità è tanta: complice lo scivolone della Bioacqua, la compagine di mister Ferrari piomba sul secondo gradino del podio condividendo la piazza proprio con i valdinievolini e la rivelazione Granducato.