RETI: Cerri, Autorete, Tellini
SAN DONATO TAVARNELLE: Onori, Forconi (60' Mugnaini), Manetti (55' Ferraro), Gorfini, Romano (70' Sepe), Melosi, Cremonini (60' Calonaci), Papalini, Borri, Corti (46' Mannucci), Travaglini. A disp.: Calamai, Gistri, Fratini, Marini, Mugnaini, Costantini, Frizzi, Bonarelli, Masi. All.: Marco Berchielli.
AQUILA MONTEVARCHI: De Gennaro, Cappelli, Lucatuorto, Nardi (85' Dini), Poggesi, Calosci, Casagni, Morozzi (60' Cocci), Gori (85' Tommasini), Croci (75' Parrini), Lorenzini. A disp.: Ermini, Pestelli, Bigazzi, Chini, Salvi, Milani, Giusti. All.: Stefano Falagiani.
ARBITRO: Zanotti di Rimini, coad. da Croce e Pizzoni.
RETI: 2' Melosi, 12' Poggesi, 82' Mugnaini.
Mai come stavolta il viaggio - inteso come distanza percorsa e panorama scorso attraverso i finestrini - vale infinitamente di più del piacere di arrivare a destinazione. Anche perché, in questa occasione appunto, dal punto di vista meramente sportivo la linea del traguardo era quasi simbolica. Eppure proprio in tema di simboli e platoniche soddisfazioni la posta in palio contava eccome: vincere per chiudere un cerchio, perfettamente rotondo sia per i chiantigiani sia per i valdarnesi, e salutare al meglio la dimensione dei Pro. A trovare la giusta quadratura della circonferenza è il San Donato Tavarnelle, che festeggia davanti al pubblico del rinnovato Pianigiani una vittoria che ribalta l'esito dell'andata al Brilli Peri di Montervarchi, e incorona i gialloblù come vincitori del play-off. I nobili colli fra la Valdelsa e la Val di Pesa fanno da verdissima cornice a una gara che, come noto, mette virtualmente in palio il diritto di partecipazione al prossimo campionato Primavera 3, un titolo sportivo che però né i gialloblù né i rossoblù potrebbero far proprio vista la retrocessione dalla Lega Pro delle rispettive prime squadre, al netto di un'eventuale ripescaggio o riammissione; ma sospesa sul anch'esso verdissimo prato del Pianigiani c'è una posta in palio che nel calcio giovanile conta eccome. Il gusto di una vittoria da inseguire, l'ennesima di una stagione che tanto i ragazzi di Berchielli quanto quelli diretti da Coppi e Falagiani hanno saputo centrare tantissime volte in questi mesi, che hanno messo insieme una stagione che, citando il nostro direttore, è di quelle da tramandare ai posteri.
Chiamato a ribaltare il ko per 1-0 di sei giorni prima in trasferta, il San Donato Tavarnelle parte forte, fortissimo. Tanto che al 2' - al primo vero affondo della partita - si ritrova già in vantaggio. E l'azione dell'uno a zero è tutta da descrivere: Romano va in sovrapposizione con un compagno e crossa in area ospite, laddove irrompe con i tempi giusti Melosi che non sbaglia e trafigge l'estremo difensore avversario. Una manovra pregevole e letale, che coinvolge il terzo centrocampista di sinistra dei locali, abile nello sfruttare l'ampiezza del campo, e manda in gol il collega di ruolo della fascia opposta. Sembra tutto in discesa per il San Donato, e invece da qui in poi e fino alla fine del primo parziale di gioco va in scena una gara molto intensa e combattuta, piano sul quale l'Aquila si fa preferire nei primi 45': i rossoblù profondono tanta determinazione e riescono a impattare il risultato prestissimo. Scocca infatti il 12' quando gli ospiti recapitano palla in area chiantigiana da una punizione in posizione defilata, Onori esce scontrandosi con un avversario (il portiere di casa lamenterà poi un fallo, non ascoltato dall'arbitro), il pallone resta pericolosamente sotto-porta e diventa preda di Poggesi, che non perdona e ristabilisce la parità. Nella fase di gioco successiva l'inerzia premia maggiormente gli ospiti, come detto più convinti sul piano della grinta e trascinati da un super-Casagni, che con i suoi dribbling partendo da posizione esterna sulla sinistra del fronte d'attacco aretino mette in difficoltà, a più riprese, lo schieramento avversario. Proprio Casagni crea una possibile situazione favorevole per il raddoppio che si perde sul più bello, al pari di Croci che invece conclude dal limite ma alto, senza inquadrare il bersaglio. Il San Donato, costretto a rinunciare al proprio palleggio e ad agire per vie verticali, riesce comunque a contenere gli avversari, stringendo i denti soprattutto fra il 35' e il 40', quando gli ospiti battono una serie di corner in sequenza; si va quindi al riposo sul parziale di uno a uno. È di grande importanza per i ragazzi di Berchielli arrivare all'intervallo così, perché nel secondo tempo va in scena una gara diversa dai primi 45'. Il San Donato Tavarnelle difatti rientra in campo con qualche aggiustamento (come l'utilissimo ingresso di Mannucci, autore poi di una prova di grande sostanza in mezzo al campo), ma soprattutto con piglio differente, alzando il proprio baricentro e - soprattutto - dando costante continuità ai propri attacchi. Serve infatti un gol ai padroni di casa per completare l'operazione aggancio e sorpasso rispetto al totale aggregato delle due sfide, un due a due complessivo infatti li premierebbe in virtù del miglior piazzamento al termine del campionato. Subito al 49' Borri avrebbe la palla buona per tradurre questa volontà dei gialloblù in rete, ma il suo colpo di testa in anticipo sul diretto avversario nel cuore dell'area ospite finisce alto sopra la traversa, alle sue spalle c'era l'accorrente Travaglini che avrebbe impattato il pallone - forse - in modo più incisivo o quantomeno con miglior coordinazione. Il caldo e la fatica iniziano a farsi sentire, l'Aquila adesso deve guardarsi le spalle, ma non rinuncia a provare a pungere, affidandosi soprattutto a Croci. Il lavoro c'è però in particolare per De Gennaro, che nega la gioia del secondo gol personale di giornata a Melosi, servito in area all'altezza del secondo palo da un assist da calcio piazzato di Travaglini, che poco dopo propone un altro ottimo pallone a Mugnaini, il cui diagonale di destro si perde di non molto all'altezza del montante più lontano rispetto al suo punto di battuta. Sono però le prove generali per il gol, che si materializza all'84' e porta proprio la firma di Mugnaini, abilissimo nel leggere il movimento giusto in occasione del suggerimento fornitogli da Sepe e superare il portiere rivale con un pregevole pallonetto. Nel poco tempo a disposizione, una manciata di minuti più recupero, il copione della gara si sviluppa in modo prevedibile: il San Donato difende il prezioso margine di vantaggio, l'Aquila tenta gli ultimi disperati assalti. È in occasione di un corner che i rossoblù si rendono maggiormente pericolosi, ma la difesa gialloblù fa muro. Si lotta su tutti i palloni fino al triplice fischio, che lancia l'urlo di gioia dei padroni di casa. Quasi una tesi di laurea per il progetto biennale di Marco Berchielli alla guida dell'Under 19 del San Donato Tavarnelle: è sotto gli occhi di tutti coloro che un po' di calcio (giovanile e dilettanti in generale, ma anche un po' più in là) ne capiscono lo straordinario lavoro svolto, i risultati raggiunti, la proiezione futura assicurata a tanti ragazzi. Si conferma a livelli top anche l'Aquila Montevarchi sempre di più nel segno di Andrea Coppi, che ha trovato in Stefano Falagiani un validissimo collega di ruolo tecnico con il quale sdoppiarsi in chiave prima squadra. San Donato e Aquila ripartano da qui, o quantomeno provino a valorizzare al meglio che possono quello che hanno in casa.