RETI: Gambino, Collicelli
EUROCALCIO: Gori, Pezzatini (67' Ahmed), Hassan (83' Wade), Brutai, Longo, Sayed (50' Pianese), Gambino, Usuriaga, Kostic, Singh (80' Terzo), Erraqi (63' Ostuni). A disp: Pianese, Terzo, Pepaj, Wade, Quinde, Cai, Ostuni, Pineschi, Ahmed. All.: Lanziello
SESTO CALCIO: Cirri, Valenti (71' Cullhaj), Calia, Collicelli (80' Bettarini), Ulivelli, Ieni, Clemente (77' Curraj), Nencini, Taoussi (59' Miftah), Scarpelli (60' Morganti), Bertelli. A disp: Barducci, Cullhaj, Bettarini, Curraj, Landi, Miftah, Moroni, Morganti, Matteuzzi. All.:Ieni.
RETI: 31' Collicelli, 88' Gambino
Partita bella e ricca di emozioni tra Eurocalcio e Sesto Calcio, in cui, alla fine, le squadre si spartiscono la posta in palio. Per il risultato, di fatto, sono fondamentali le parate di Gori e la strenua resistenza dei padroni di casa per tutti i novanta minuti più recupero. Subito dai primi minuti, in linea con le aspettative, i ragazzi di Ieni si rendono pericolosi affacciandosi dalle parti del portiere di casa; riescono spesso ad arrivare nei pressi dell'area di rigore grazie ai movimenti di Nencini e Bertelli, abili a muoversi nello stretto. Al ventesimo, infatti, è proprio sull'asse Nencini-Bertelli che gli ospiti si procurano un calcio di rigore: il numero dieci raccoglie a limite area e imbuca per la punta ospite che, nel ritagliarsi lo spazio per la conclusione, viene atterrato alle spalle da Sayed. L'arbitro assegna, quindi, la massima punizione. Dagli undici metri si presenta, allora, Bertelli; il numero nove incrocia forte con il destro ma Gori, con un grande riflesso, si butta alla propria destra e neutralizza il tiro bloccando la sfera. Si rimane sullo zero a zero. Gli ospiti, tuttavia, mantengono alta l'attenzione e continuano il loro gioco molto propositivo alla ricerca del gol del vantaggio. Dieci giri di lancette più tardi, infatti, Taoussi scappa sulla fascia a Sayed e, una volta entrato in area, punta Longo per andare al cross basso; il difensore nero-verde riesce prima a contrastarlo con un grande intervento in scivolata, poi, per recuperare il pallone rimasto ancora pericolosamente in area, interviene ancora in tackle, atterrando, questa volta, il numero undici ospite. E' ancora calcio di rigore. Dal dischetto, ora, è il turno di Collicelli che, calciando di potenza al centro della porta, nega a Gori il bis di parate dagli undici metri e porta la propria squadra sullo zero a uno. La reazione dell'Eurocalcio, però, ancora non arriva, e gli ultimi minuti della prima frazione di gioco sono, per gli ospiti, all'insegna di un gioco offensivo, alla ricerca del gol che chiuderebbe già, virtualmente, l'incontro. Il muro nero-verde, tuttavia, non crolla; al duplice fischio si va negli spogliatoi sul risultato di zero a uno. Al rientro in campo gli equilibri sembrano sostanzialmente gli stessi: il Sesto Calcio volto all'attacco e i padroni di casa che difendono, cercando una rete in ripartenza. Le occasioni più importanti per gli ospiti capitano, entrambe, sui piedi di Miftah; ma il numero diciassette trova davanti a sé, in tutte due le circostanze, l'opposizione di un ottimo Gori. La prima arriva al settantunesimo, quando l'attaccante, appena subentrato, riceve prima da Nencini, poi, di fronte all'estremo difensore di casa, si fa ipnotizzare e il pallone viene deviato, con il ginocchio, in calcio d'angolo. La seconda occasione arriva poco dopo. Scarpelli tenta l'incursione centrale e, superato un uomo, si scontra con Brutai; il direttore di gara, tuttavia, non ferma il gioco, e, su un infelice rinvio della difesa dell'Eurocalcio, Miftah, raccolto il pallone, fa partire un tiro debole, ma molto preciso, su cui Gori è costretto ad arrivare pressoché all'incrocio dei pali. Gli ospiti non riescono, quindi, a chiudere la gara, lasciando, così, spazio per la più amara, prevedibile, e insieme imprevedibile sentenza del calcio. Lasciando l'impercettibile spazio che serve ad una squadra, costretta per novanta minuti nella propria metà campo, per cambiare un finale apparentemente già scritto. Al minuto ottantotto Longo raccoglie un pallone sulla propria tre-quarti e, superati prima Cullhaj, poi Curraj, serve, di esterno, un pallone in profondità per la corsa di Terzo; il numero sette è molto abile e altrettanto caparbio da lottare con tre avversari, i due centrali e il portiere in uscita, e guadagnare un calcio di punizione appena fuori dall'area di rigore. Sul pallone si presenta, allora, Gambino; il capitano nero-verde calcia forte verso la barriera trovando, in questo modo, una fortuita deviazione che spedisce il pallone all'angolino, dove Cirri non può arrivare. E' clamorosamente uno a uno. Gli ospiti, quindi, negli ultimi istanti di partita si sbilanciano in attacco, senza, però, trovare la combinazione vincente per andare in porta. Al triplice fischio, dunque, il risultato è ancora in pareggio. Per i padroni di casa si tratta di una vera e propria impresa, considerando perdipiù le numerose assenze in rosa; mentre agli ospiti rimane, inevitabilmente, l'amaro in bocca per due punti, seppur pressoché irrilevanti in questo momento della stagione, lasciati al Paganelli di Firenze.
Calciatoripiù: Gori (Eurocalcio), Collicelli (Sesto Calcio).