FIGLINE 1965: Simoni, Sottili, Banchelli, Serrotti (49' Mannella), Sabatini (47' Canali), Orpelli (47' Gabbrielli), Zellini (49' Conteduca), Lebrun, Vangi, Marini (53' Iaiunese), Matteini. A disp.: Conti, Sesti, Ferretti, Hibraj . All.: Tronconi Stefano
PRATO 2000: Santangelo (46' Tortelli), Gaggioli, Querci, Secci (57' Quadrati), Kowalski, Bianchi, Tallarita (46' Capecchi), Fall (64' Sacchi), Nencioni, Servillo, Testa. A disp.: , . All.:
ARBITRO: Ginevra Giovanili di Arezzo
RETI: 7' Zellini, 16' Vangi, 23' Zellini, 63' Vangi
FIGLINE: Simoni, Sottili, Banchelli, Serrotti, Sabatini, Orpelli, Zellini, Le Brun, Vangi, Marini, Matteini. A disp.: Conti, Mannella, Sesti, Canali, Gabbrielli, Ferretti, Conteduca, Hibraj, Iaiunese. All.: Stefano Tronconi.
PRATO 2000: Santangelo, Gaggioli, Querci, Secci, Kowalsky, Bianchi, Tallarita, Fall, Nencioni, Servillo, Testa. A disp.: Tortelli, Capecchi, Quadrati, Sacchi. All.: Carlo Falcini.
ARBITRO: Giovannini di Arezzo, coad. da Quartararo di Arezzo e Della Bartola di Pisa.
RETI: 7' e 23' Zellini, 16' e 64' Vangi.
E' qui la Festa! Si, il giusto epilogo per una stagione dal sapore dolceamaro per le due Squadre che aprono e chiudono la classifica. Il Figline meritatamente promosso in serie D dopo una stagione sorprendente considerando che partiva da una ricostruzione importante impostata magistralmente da Nario Cardini che poi decideva di lasciare l'incarico di diesse e magistralmente costruita e gestita dal mister Stefano Tronconi abile nel creare un gruppo misto di calciatori esperti e di giovani promesse che sono cresciute in modo rilevante sotto l'aspetto tattico e tecnico. Il Prato 2000 invece ha affrontato una stagione impostata male e gestita peggio per una serie di fattori legati ad aspettative non mantenute anzi tradite da chi aveva dato disponibilità a sostenere anche finanziariamente la Società e la Squadra che aveva vissuto esperienze importanti negli ultimi anni, purtroppo le scelte tecniche non sono state adeguate ed efficaci per raddrizzare il cammino. Paradossalmente la Festa assumeva valore per entrambe le formazioni in quanto i pratesi tenacemente portavano in fondo e regolarmente il campionato in barba a tutti coloro che avevano remato contro e deciso di abbandonare il gruppo pur avendo motivazioni importanti extra campo. Il riconoscimento migliore l'hanno ricevuto dagli avversari che hanno apprezzato la tenacia di esserci e l'impegno di affrontare la gara contro qualunque avversario a testa alta e senza fare barricate che rappresentano la negazione del calcio, infatti anche stavolta sono scesi in campo con profondo rispetto per gli avversari ma con la grinta e la determinazione di provare a fare la propria partita. Hanno scelto uno schieramento che richiamava il 4-3-1-2 per tentare di affondare anche se hanno trovato un muro quasi insormontabile nella coppia Sabatini ed Orpelli , pertanto hanno effettuato qualche conclusione dalla distanza nonostante il centrocampo ben orchestrato da Bianchi e Servillo assistiti da Testa che giocava tra le linee per spezzare le fonti di gioco avversarie e dare un punto di riferimento per lanciare Nencioni e Tallarita, poi passavano al classico 4-4-2 per le problematiche fisiche di qualche elemento non al meglio che rientrava da un infortunio. La retroguardia riusciva a chiudere le offensive sulla fascia sinistra mentre soffriva tremendamente sulla fascia destra dove Banchelli e Zellini imperversavano, non a caso da lì partivano tutte le azioni pericolose e quelle che portavano alle reti dei padroni di casa che aprivano le marcature con Zellini , raddoppiavano con Vangi, abile a difendere con il corpo una palla alta in piena area di porta e poco dopo Zellini trovava la doppietta personale ribadendo un'ennesima respinta in affanno della retroguardia ospite. La ripresa appariva meno problematica per i Tigrotti anche perché trovavano un assetto meno deficitario sulla fascia destra con qualche sostituzione necessaria ed addirittura creavano alcune imbucate in attacco che sfioravano il goal in un paio di occasioni con Capecchi, poi Vangi chiudeva l'incontro e la stagione con la sua doppietta personale sfruttando un'incertezza difensiva avversaria. La gara si manteneva vivace per la caparbietà degli ospiti di lottare su ogni palla senza mollare nulla e lasciando tutto quello che avevano sul campo salutando dignitosamente questa categoria con l'auspicio di poterla ritrovare presto. Anche stavolta un plauso va a tutti i giovani juniores che hanno ben figurato dimostrando una discreta maturità sotto l'aspetto emotivo comportamentale nonché tecnico tattico, ma soprattutto a questi impavidi guerrieri che nel mezzo di una terribile tempesta hanno deciso di non abbandonare la nave ma anzi si sono compattati costruendo un gruppo di veri sportivi e prima ancora di veri uomini che non indietreggiano davanti alle difficoltà ma le affrontano con il coraggio e la sfrontatezza della loro forza morale. Di sicuro hanno scelto la strada meno facile per diventare protagonisti di una favola che li consegnerà alla storia come dei piccoli eroi e nel futuro verranno ricordati ed apprezzati maggiormente, ma soprattutto potranno ricordare con orgoglio ed un po' di nostalgia questa esperienza che auguriamo possa rimanere unica. Bravi, eravate degni di finire con un Gran Finale e la sorte vi ha riservato questo riconoscimento. La gioia e l'entusiasmo che i ragazzi del Figline hanno vissuto, è l'esperienza che meritate di vivere anche voi. La commozione che avete provato e che avete condiviso resterà per sempre nei cuori e nella mente vostri e di chi è rimasto al vostro fianco fino alla fine come il mitico Carlo, Patrizio e Tommaso.