U.S. LIVORNO: Fogli, Fancelli, Giampa, Luci, Lucarelli M. (71' Giuliani G.), Zanolla (54' Bamba), El Bakhtaoui, Pecchia (63' Longo), Bruzzo (54' Greselin), Benassi (82' Russo), Lucatti. A disp.: Bagheria, Solari, Belli, Camara Alm. . All.: Collacchioni Lorenzo
ORVIETANA: Marricchi, Frabotta, Caravaggi, Borgo, Rinaldi, Siciliano (84' Bassini), Rosini (68' Carletti), Proietto (81' Siragusa), Mignani, Tomassini (95' Vicaroni), Omohonria (90' Alagia). A disp.: Rossi, Papale, Bahrii, Chiaverini. All.: Rizzolo Antonio
ARBITRO: Federico Muccignato di Pordenone
RETI: 55' Tomassini, 77' Mignani
NOTE: Ammoniti Fogli, Giampa, Zanolla, Benassi, Omohonria.LIVORNO: Fogli, Fancelli, Benassi (81' Russo), Giampà, Zanolla (55' Bamba), Luci, Pecchia (63' Longo), Lucarelli (72' Giuliani), Bruzzo (55' Greselin), El Bakhtaoui, Lucatti. A disp.: Bagheria, Solari, Belli, Camara. All.: Collacchioni.
ORVIETANA: Marricchi, Frabotta, Borgo, Siciliano (84' Bassini), Caravaggi, Proietto (81' Siragusa), Rinaldi, Rosini (68' Carletti), Omohonria (90' Alagia), Tomassini (93' Vicaroni), Mignani. A disp.: Rossi, Papale, Bahrii, Chiaverini. All.: Fiorucci.
ARBITRO: Muccignato di Pordenone, coad. da Lauri di Modena e Posteraro di Verona
RETI: 54' Borgo, 78' Mignani.
NOTE: Ammoniti Giampà, Benassi, Zanolla, Omohonria. Recupero di 2' e 5'. Spettatori 2507.
Penultimo appuntamento in campionato e l'Armando Picchi accoglie l'ultima uscita casalinga del Livorno, prima del giro di boa conclusivo contro il Follonica Gavorrano. In palio c'è il valore di una stagione intera. Un match-point - da dentro o fuori - che carica a molla una sfida ad alta tensione. Gli amaranto di Collacchioni arrivano dalla sconfitta pesante ed immeritata contro il Poggibonsi, il loro destino è appeso al filo di un rasoio e si giocano a carte scoperte la qualificazione ai playoff. Mentre l'Orvietana, forte dell'imponente vittoria per 3-0 con il Città di Castello, naviga a vista verso una salvezza che ormai intravede ad un passo di distanza sulla famigerata zona playout. L'arrivo di Silvano Fiorucci in panchina ha rinvigorito la squadra umbra, che adesso risulta più consapevole dei propri mezzi, l'esatto opposto di quanto si respira in casa labronica. Il ritorno di Collacchioni ha portato solo quattro pareggi e una sconfitta, affogando nell'incertezza insieme ad una squadra che viaggia a fari spenti ormai da tempo e che, soprattutto, non assapora i tre punti da ben due mesi. Le scelte dei padroni di casa rispolverano Fogli tra i pali, alle spalle di una retroguardia composta da Fancelli, Benassi, Giampà; in mezzo al campo l'onnipresente Luci con Pecchia al fianco e Zanolla-Lucarelli ai lati; più avanti Bruzzo agisce sulla trequarti in appoggio alle due punte El Bakhtaoui e Lucatti. Gli ospiti, invece, rispondono con Marricchi in porta, Borgo e Siciliano al centro della difesa aiutati dai terzini Fabrotta e Caravaggi; in mediana Rinaldi prende il posto dello squalificato Ricci, insieme a Proietto-Omohonria e Rosini; davanti tocca a Mignani e bomber Tomassini occuparsi del reparto offensivo. Il primo tempo si apre con il Livorno che alza gradualmente il proprio i giri del motore, ma è una spinta a fasi alterne, i pistoni non girano e il ritmo gara diventa be presto soporifero. L'orvietana, dal canto suo, non ha alcuna intenzione di innescare la quinta e comincia in sordina. Guardinga, in attesa del minimo errore per colpire gli avversari con cinismo. In sostanza, la chiave della partita è tutta qui. La fase di costruzione del Livorno si perde in un bicchier d'acqua nel momento che conta, e così diventa difficile parlare di occasioni vere e proprie. Al 6' El Bakhtaoui cerca il tiro ad effetto ma sbatte sul corpo di Siciliano, e le proteste accese di un rigore per un probabile fallo di mano non vengono ascoltate dal direttore di gara. Un minuto dopo risponde Proietto di testa, con la palla che scivola sul fondo, e sul ribaltamento successivo Lucatti, favorito dal rimpallo, offre ad El Bakhtaoui un pallone da spingere in rete. Ma il destro sporco e strozzato dell'attaccante amaranto finisce fra i guanti di Marricchi. Poi di nuovo al 25' è Pecchia a cercare di uscire dai blocchi usando il corpo, ma anche in questo caso produce solo un sinistro di Giampà che schizza a mò di flipper fra la difesa umbra. Due minuti dopo, El Bakhtaoui muove la palla in verticale sulla corsa di Lucatti, il passo lento della punta livornese consente il recupero in scivolata di Frabotta che ne impedisce il tiro. Sul tramonto del primo tempo, il Livorno spinge con una leggera insistenza, sprecando prima al 34' con Luci, sul cross teso di Lucarelli che il capitano devia in spaccata da terra chiamando alla parata d'istinto di Marricchi; poi al 36' con una conclusione ad effetto di El Bakhtaoui che l'estremo difensore ospite toglie dall'incrocio dei pali con la mano di richiamo. Nella ripresa, quel poco di buono che il Livorno era riuscito a mettere in mostra, si sgonfia con il passare dei minuti. Lasciando all'Orvietana il pass per salire in cattedra e regalarsi una domenica da ricordare ad imperitura memoria nei suoi annali. Al 54', dagli sviluppi di un corner, Fogli rimane tagliato fuori dalla traiettoria e subisce, forse, un colpo che favorisce il tocco di testa a porta sguarnita di Borgo. Il direttore di gara non ravvisa nessuna carica sul portiere e la sfera finisce nel sacco. Esplode la gioia della panchina umbra, mentre sull'Armando Picchi calano silenzio e tenebre. Il vantaggio degli ospiti incattivisce il match, l'Orvietana non fa più sconti a nessuno, e lotta su tutti i palloni senza paura di fare a sportellate. Il Livorno invece rimane tarantolato nelle sue paure, nei suoi timori, e soprattutto nei suoi evidenti limiti caratteriali. La reazione degli amaranto è inesistente e dopo una palla-gol clamorosa gettata al vento da Longo - capace di calciare a lato un mezzo pallonetto debole e senza convinzione a tu per tu con Marricchi - arriva il raddoppio che chiude definitivamente la sfida. Fogli raccoglie un retropassaggio e viene pressato da Mignani, il rinvio del portiere locale sbatte sul corpo dell'attaccante umbro che non si fa pregare due volte per l'opportunità insaccando con il mancino nell'angolino più lontano. Festeggia a pieni polmoni l'Orvietana che raggiunge una salvezza meritata, e sudata fino in fondo; mentre il Livorno rimane aggrappato ad una flebile speranza di entrare nei playoff in virtù del pareggio del Flaminia sul campo del Mobilieri Ponsacco. Ma dovrà cercare di difendere il quinto posto, la prossima domenica, in casa del Follonica Gavorrano. Per i labronici si tratterà di un'impresa titanica, dato che l'ultima vittoria in trasferta si conta addirittura da settembre.