U.S. LIVORNO: Bagheria, Fancelli, Giampa, Luci, Longo (65' Bamba), Lorenzoni (65' El Bakhtaoui), Giuliani G., Greselin, Bruzzo (65' Belli), Benassi (79' Pecchia), Lo Faso (75' Lucatti). A disp.: Fogli, Lucarelli M., Camara Alm., Russo . All.: Collacchioni Lorenzo
SPORTING CLUB TRESTINA: Casillo, Della Spoletina, Lorenzini, Ceccuzzi (51' Barbarossa), Cenerini, Grea, Belli (91' Convito), Bologna, Ferri Marini (81' Bazzoffia), Di Nolfo (26' Sensi), Brevi. A disp.: Montanari P., Montani, Di Cato, Laurenzi, Montanari R.. All.: Farsi Francesco
ARBITRO: Thomas Bonci di Pesaro
RETI: 42' Giuliani G., 69' Ferri Marini
NOTE: Ammoniti Benassi, Ceccuzzi, Ferri Marini.LIVORNO: Bagheria, Fancelli, Giampà, Benassi (79' Pecchia), Lorenzoni (66' Belli), Luci, Greselin, Giuliani, Bruzzo (66' El Bakhtaoui), Lo Faso (75' Lucatti), Longo (66' Bamba). A disp.: Fogli, Lucarelli, Camara, Russo. All.: Collacchioni
SP.CLUB TRESTINA: Casillo, Della Spoletina, Cenerini, Grea, Lorenzini, Brevi, Ceccuzzi (52' Barbarossa), Bologna, Di Nolfo (71' Sensi), Belli (90' Convito), Ferri Marini (80' Bazzoffia). A disp.: P. Montanari, Montani, Di Cato, Laurenzi, R. Montanari. All.: Farsi
ARBITRO: Bonci di Pesaro, coad. da Galieni di Ascoli Piceno e Preci di Macerata
RETI: 42' Giuliani, 69' Ferri Marini.
NOTE: ammoniti Ceccuzzi, Ferri Marini, Benassi. Rec.: 1'+5'.
Con il campionato agli sgoccioli, il Livorno è chiamato a raccogliere tutte le ultime energie, conquistare i restanti punti a disposizione, e qualificarsi per un posto nei Playoff di fine stagione. In casa degli amaranto, per la 31esima di calendario, arriva lo Sporting Club Trestina. La formazione umbra è reduce dal pareggio a reti bianche nel derby con il Città di Castello, e galleggia al terz'ultimo posto in fondo alla classifica. Due squadre, due città, due realtà così distanti e così profondamente diverse, accumunate dalla condanna di una graduatoria che costringe entrambe - per motivazioni opposte - a cercare a tutti i costi una vittoria. I padroni di casa per assicurarsi gli spareggi promozione, gli ospiti per abbracciare la tanto agognata salvezza. Nel Livorno di Collacchioni - con i riflettori sul gettone numero 369 di Andrea Luci, che affianca il capitano al nome di Mauro Lessi al primo posto delle presenze con la divisa labronica - c'è spazio per Bagheria in porta e per il ritorno di Fancelli in difesa accanto a Giampà e Benassi. In mediana Greselin insieme a Luci, con ai lati Lorenzoni e Giuliani, e Bruzzo alle spalle di Lo Faso e Longo. Nel Trestina di Mister Farsi, privato delle assenze di Tozaj, Magalotti, Sirci e Morlandi, tocca a Casillo tra i pali; il tris difensivo è composto da Della Spoletina, Cenerini e Grea; a centrocampo spazio per Lorenzini-Brevi-Bologna con Ceccuzzi in cabina di regia, pronto ad azionare Di Nolfo dietro le punte Ferri Marini e Belli. I motori del Livorno partono forte e fin dalle primissime battute si prendono la scena attaccando con una discreta intensità. Al 2' la punizione di Luci non viene agganciata in torsione da Lo Faso e poi Giampà corregge al centro un pallone velenoso che finisce sul fondo; al 4' Giuliani raccoglie l'apertura di Luci, poi premia l'avanzata di Giampà ma il mancino di quest'ultimo scivola a fil di palo; al 7' la gran giocata di Lo Faso culmina con un destro violento da pochi passi che chiama Casillo alla respinta affannosa con i pugni. La risposta del Trestina, all'11', è tutta sui piedi del suo uomo più talentuoso: Di Nolfo scia in serpentina fra le maglie amaranto e poi sceglie di calciare col destro facendo suonare l'incrocio dei pali. Ospiti impalpabili ed inesistenti fino alla giocata del numero 10 bianconero. Al 19' si riaffaccia in attacco il Livorno, grazie alla preziosa imbucata del solito capitan Luci, Giuliani spinge e crossa verso il centro dove Della Spoletina - nel cercare l'anticipo - rischia il clamoroso autogol, costringendo Casillo alla deviazione con i piedi sulla linea di porta. È una buona occasione che però non trova il suo seguito, gli amaranto abbassano il ritmo, con il Trestina che non ha nessuna intenzione di rialzare i giri del motore. E il primo tempo si avvia in una fase calante decisamente soporifera, capace di addormentare anche le attenzioni dei protagonisti in campo. Al 23' Lo Faso cerca il colpo ad effetto senza fortuna, poi il buio totale fino al 42', quando i padroni di casa sbloccano il punteggio ad un passo dal risposo. Il giro palla corposo del Livorno libera Greselin al cross, sul secondo palo spunta la testa di Giuliani che svetta su tutti e insacca in rete con l'aiuto della traversa. Amaranto in vantaggio all'intervallo, ma nella ripresa finiscono per subire il ritorno del Trestina, molto più ordinato ed intraprendente, grazie anche ai progressivi cambi effettuati da Mister Farsi. Al 48' Lo Faso cerca la soluzione personale con un tiro potente respinto dal portiere umbro, poi al 59' Lorenzoni si prende la scena con una galoppata che taglia il campo favorendo l'assist pregevole sulla corsa di Lo Faso. Ma l'ex palermitano, completamente solo, spreca malamente calciando oltre la traversa. Passano cinque minuti e il Livorno si guadagna un calcio di rigore: l'azione pressante dei locali porta Giampà al cross morbido raccolto da Longo, la sterzata improvvisa della punta manda fuori giri il diretto marcatore che frana su di lui provocando la massima punizione. Dal dischetto si presenta lo stesso Longo, il destro è molle e poco convinto, invitando Casillo alla deviazione in angolo. L'opportunità per il raddoppio, gettata al vento dal Livorno, chiama la risalita degli ospiti, bravi ad uscire dal guscio con personalità trovando al 69' il pareggio. Belli si muove in palleggio saltando con leggiadria un manipolo di avversari, poi di prima intenzione scarica per Ferri Marini che indovina il sinistro in buca d'angolo. Un colpo da biliardo che vale l'1-1. Letteralmente oro colato per la formazione umbra. Nell'ultimo quarto d'ora la girandola dei cambi, Collacchioni tenta il tutto per tutto, ma non riesce a sterzare l'inerzia di un match destinato a morire in parità. Il Trestina resiste, ringhia, controlla e gestisce. E i cinque minuti di recupero volano via in un amen senza regalare ulteriori emozioni. Un punto a testa tra Livorno e Trestina, per gli amaranto si tratta del quarto pareggio consecutivo, la vittoria manca ormai da troppo tempo ma i risultati delle inseguitrici mantengono viva la corsa ai playoff dei labronici. Per gli ospiti è un punto di vitale importanza, perché consente al Trestina di uscire dalla zona retrocessione e giocarsi nelle ultime tre sfide di campionato il proprio destino.