U.S. LIVORNO: Bagheria, Fancelli, Giampa, Luci, Lorenzoni (84' Camara Alm.), El Bakhtaoui, Pecchia (58' Bamba), Greselin (69' Neri G.), Bruzzo (77' Frati), Benassi, Lucatti (77' Lo Faso). A disp.: Fogli, Lucarelli M., Giuliani G., Belli . All.: Collacchioni Lorenzo
MONTESPACCATO: Tassi, De Marchis, Cali, Bosi (81' Maugeri), Lazazzera A., Corelli (86' Mascella), Tataranno (66' Attili), Cerone, Anello, Bruno, Vitelli. A disp.: Di Maio, Pollace, Bianchi, Nanci, Sayari, Pesarin. All.: Bussone Andrea
ARBITRO: Paolo Isoardi di Cuneo
RETI: 24' Bruzzo, 35' Anello
NOTE: Ammoniti Giampa, Luci, Tassi.LIVORNO: Bagheria, Fancelli, Benassi, Giampà, Lorenzoni (84' Camara), Greselin (70' G. Neri), Luci, Pecchia (59' Bamba), Bruzzo (78' Lo Faso), El Bakhtaoui, Lucatti (77' Frati). A disp.: Fogli, Lucarelli, Giuliani, Belli. All.: Vincenzo Esposito.
MONTESPACCATO: Tassi, De Marchis, La Zazzera, Anello, Bruno, Cerone, Corelli (88' Mascella), Tataranno (67' Attili), Vitelli, Bosi (82' Maugeri), Calì. A disp.: Di Maio, Pollace, Bianchi, Nanci, Sayari Kais, Pesarin. All.: Andrea Bussone
ARBITRO: Isoardi di Cuneo, coad. da Ameglio di Torino e Pastore di Collegno
RETI: 25' Bruzzo, 35' Anello.
NOTE: Ammoniti Luci, Tassi. Recupero di 4'. Spettatori 2545.
Il Livorno torna ad abitare l'Armando Picchi, per ospitare la 26esima giornata del campionato di Serie D, girone E. All'Ardenza arriva il Montespaccato, la formazione laziale si presenta da fanalino di coda - insieme all'Orvietana - del torneo, e nonostante la lotta salvezza sia ancora ampiamente aperta, gli uomini di Mister Bussone devono assolutamente cercare di uscire indenni dal Picchi per restare aggrappati alla speranza di una rimonta miracolosa che allontani la retrocessione diretta. Gli amaranto, invece, arrivano dal pareggio col Grosseto che ha lasciato gli strascichi di una prestazione al di sotto delle proprie possibilità. Il punto strappato si è rivelato una manna dal cielo, ma per continuare a giocarsi un posto nei Playoff il Livorno deve rimettere le mani sul volante e riprendere a pieno ritmo il proprio cammino. L'infermeria labronica restituisce sorrisi, anche se restano sempre fuori i lungodegenti F. Neri, Bontempi e Apolloni. Le soluzioni alternative al credo tattico di Mister Esposito portano varianti, e la regola delle quote obbligate inducono il tecnico a rispolverare recuperi importanti. In porta Bagheria, poi la retroguardia composta da Fancelli, Benassi, Giampà, con Luci e Greselin in cabina di regia a guidare la manovra amaranto; ai lati il gran ritorno di Pecchia e la conferma di Lorenzoni, mentre Bruzzo in posizione avanzata farà da collante alla coppia d'attacco pilotata da El Bakhtaoui e Lucatti. Il Montespaccato risponde con Tassi fra i pali, le corsie esterne sono affidate all'ex di turno Bruno e De Marchis, con al centro La Zazzera e Anello; in mezzo al campo Cerone-Corelli-Tataranno, alle spalle del tridente trainato da Vitelli, Bosi e Calì. Autore, quest'ultimo, del gol vittoria che decise l'1-0 in terra laziale del girone di andata. La prima frazione si apre con il Livorno al trotto, e gli ospiti in posizione d'attesa. L'approccio iniziale degli amaranto, blando e poco avvezzo alla spinta in attacco, rimarrà una costante di tutto l'incontro. Il palleggio dei mediani amaranto non produce nulla di concreto in termini di pericolosità, e le ripartenze del Montespaccato finiscono per andare a nozze con la mancanza di mordente mostrata in campo dai padroni di casa. Sono ben tre, le occasioni create dai laziali nel primo quarto d'ora. Al 9' Bosi si alza sull'out mancino e con la suola manda fuori giri Benassi scaricando un bell'assist per il sinistro, finito oltre i pali, di Calì; poi all'11' è Cerone a disegnare una sciabolata morbida per il destro al volo di Tataranno respinto appena in tempo dal corpo di Giampà; ed infine, al 13', è Bruno, con la sua galoppata, a tagliare sul secondo palo un cross interessante sul quale si avventa Corelli sporcando da pochi passi la sfera. Finalmente, al 15', è il Livorno a mettere fuori il naso dalle parti di Tassi: El Bakhtaoui si abbassa a raccogliere la sfera e con il controllo orientato si libera della marcatura per involarsi centralmente a gran velocità, ma il destro secco dal limite non inquadra lo specchio della porta. È la scossa che fa alzare le antenne al reparto offensivo labronico, appena dieci minuti dopo. Il possesso palla lavorato da Luci, pian piano si trasforma in un tambureggiante fraseggio di prima tra Pecchia, Greselin ed El Bakhtaoui che libera quest'ultimo al cross verso il cuore dell'area di rigore, Bruzzo azzanna la sfera e in tuffo di testa devia in rete l'1-0. Si tratta del quarto gol in stagione per il centrocampista amaranto, ormai un vero e proprio elemento imprescindibile dello scacchiere labronico. Il vantaggio scoperchia il Livorno che pochi istanti dopo cerca il raddoppio in due situazioni: prima al 27', con un tiro ribattuto di Lucatti - servito dopo la bella progressione di Greselin - poi al 30' con una punizione di El Bakhtaoui sul quale Giampà sale in cielo indirizzando la palla oltre la traversa. La più ghiotta, invece, capita al 32': di nuovo Bruzzo ci prende gusto e si mette in proprio calciando ad effetto da posizione defilata, il sinistro arcuato accarezza l'incrocio dei pali mancando la doppietta per una questione di millimetri. Il Montespaccato sembra aver preso coscienza del prepotente assalto livornese, ma è solo un'impressione perché al 35', dagli sviluppi di un calcio d'angolo, sfrutta al massimo la completa disattenzione della difesa casalinga. Il corner di Cerone è una parabola perfetta al centro dell'area di rigore, e in mezzo alle maglie amaranto spunta la fronte di Anello che fredda Bagheria insaccando in porta l'1-1. Il pareggio abbassa il morale del Livorno e prima del riposo - dopo una botta di Bruzzo al 40' uscita fuori - è il Montespaccato a rendersi ancora insidioso su calcio da fermo. Cerone, da posizione laterale, sceglie la soluzione più difficile alzando sopra la barriera una traiettoria che supera di una spanna la traversa a portiere battuto. Si va al riposo col punteggio in parità ma nella ripresa si assiste ad una involuzione totale dei protagonisti in campo. Gli ospiti giocano per portarsi a casa un punto d'oro, mentre il Livorno non riesce mai a inserire il cambio di marcia tanto atteso. La ripresa è una lenta ninna nanna, scialba e povera di emozioni. L'unica vera opportunità arriva al 49', quando Benassi incoccia a colpo sicuro sulla punizione ben calciata da El Bakhtaoui, trovando la doppia risposta miracolosa di Tassi sulla linea di porta. Mister Esposito decide la girandola dei cambi in ritardo, e se l'ingresso a inizio ripresa di Bamba è rimasto impalpabile, neanche i successivi tentativi con Lo Faso e Frati spostano l'inerzia di un match destinato a scivolare fino in fondo senza ulteriori sussulti. Al netto del gol annullato a Lorenzoni, al 72', per fuorigioco. In quel caso va riconosciuta la buona cavalcata di Bruzzo che ha lasciato a El Bakhtaoui il compito di rifinire con un dolce lob sulla testa di Lorenzoni, la cui zuccata finisce in rete ma a gioco fermo. Poi ci provano Luci, Bamba ed El Bakhtaoui senza fortuna, fino al tiro di Frati al 94' raccolto da Tassi nell'angolino che accompagna il triplice fischio finale. Finisce 1-1 tra Livorno e Montespaccato, un punto a testa che vale come una reliquia per la formazione laziale, mentre per gli amaranto è un mezzo passo falso, deludente, che lascia di nuovo l'amaro in bocca.
LIVORNO:
BAGHERIA 6: È totalmente incolpevole sul gol subìto, gestisce le uscite con attenzione e nella ripresa non è mai chiamato in causa.
FANCELLI 5,5: Si perde la marcatura di Anello e l'errore costa il pareggio, ma in quanto a grinta e tenacia non è mai secondo a nessuno.
BENASSI 5,5: I movimenti costanti di Bosi gli procurano il mal di testa, e anche nelle marcature fatica a tamponare i duelli.
GIAMPÀ 6: Resiste e tiene botta annullando un personaggio scomodo come Aimone Calì. Si propone anche in avanti ma è impreciso.
LORENZONI 5,5: Si sgancia in avanti con coraggio, il passo e la corsa non gli mancano, ma non porta mai un cross decente in area di rigore. Dall'84' Camara s.v.: Gettone di presenza che toglie dall'impiccio il compagno di reparto, ormai senza energie.
GRESELIN 6: Gioca un primo tempo a buon ritmo, ma cala vistosamente nella ripresa insieme al resto dei compagni. Dal 70' G. Neri 5,5: Venti minuti al trotto. Non vince mai un contrasto e si lascia cullare a vista, in mezzo al campo, senza mèta.
LUCI 6 : Meno preciso e più falloso del solito, cerca di imbucare gli esterni ma senza la corsa di Giuliani ne risentono le sue geometrie.
PECCHIA 6: Gli mancano i minuti sulle gambe, è al rientro tra i titolari dopo il lungo infortunio e la fatica è inevitabile. Dal 59' Bamba 5,5 : Involuto e fuori dal gioco. Entra in campo e si nasconde dietro un paio di sgroppate. Anonimo.
BRUZZO 6 : Unisce i due reparti, segna di nuovo in inserimento e ringhia sulle caviglie degli avversari. Tra i migliori. Dal 78' Lo Faso 5,5 : Si perde nei suoi dribbling alla deriva di sé stesso, per finire ai confini del rettangolo di gioco.
EL BAKHTAOUI 6 : Si accende ad intermittenza nel primo tempo, meno nella ripresa, anche se è l'unico che ci prova con coraggio.
LUCATTI 5,5 : Lotta e fa a sportellate con tutti, ma in area di rigore non vede mai un pallone. Fa tanta, tantissima, troppa fatica. Dal 77' Frati 6: È chiamato in campo a furor di popolo, ma ha poco tempo a disposizione e tocca pochissimi palloni giocabili.
All. ESPOSITO 5,5: Tiene fuori Giuliani e rinnova l'attacco in ritardo. Scelte masochistiche che inceppano la manovra amaranto.