U.S. LIVORNO: Bagheria, Fancelli, Giampa, Luci (85' Mazzucca), Neri G., Lorenzoni, Giuliani G., Frati (65' Bamba), Bruzzo, Lucatti, Lo Faso (65' El Bakhtaoui). A disp.: Fogli, Dussol, Zanolla, Belli, Camara Alm., Russo. All.: Collacchioni Lorenzo
GHIVIBORGO: Antonini Manrrique, Seminara (71' Della Pina), Videtta, Mukaj, Tiganj, Nottoli (77' Mata Gozalbez), Bongiorni, Terigi, Campani, Bachini, Zini. A disp.: Becchi, Bertonelli, Izzi, Del Carlo, Rotunno, Del Dotto, Cristofani. All.: Maccarone Massimo
ARBITRO: Fabio Cevenini di Siena
RETI: 20' Bruzzo
NOTE: Espulso Zini per doppia ammonizione. Ammoniti Luci, Lorenzoni, Lucatti, Mukaj, Della Pina.LIVORNO: Bagheria, Lorenzoni, Fancelli, Giampà, Giuliani, Luci (85' Mazzucca), G. Neri, Bruzzo, Frati (65' Bamba), Lo Faso (66' El Bakhtaoui), Lucatti. A disp.: Fogli, Dussol, Zanolla, Belli, Camara, Russo. All:. Vincenzo Esposito.
GHIVIBORGO: Antonini, Mukaj (87' Del Carlo), Videtta, Terigi, Seminara (72' Della Pina), Campani, Bachini, Nottoli (78' Mata Gozalbez), Zini, Bongiorni, Tiganj. A disp.: Becchi, Bertonelli, Izzi, Rotunno, Del Dotto, Cristofani. All. Massimo Maccarone.
ARBITRO: Cevenini di Siena, coad. da Bennici e Varisano di Agrigento.
RETE: 20' Bruzzo.
NOTE: Ammoniti Luci, Zini, Lorenzoni, Lucatti, Mukaj, Terigi. Espulso Zini al 55' per doppia ammonizione. Angoli 7-4. Recupero di 4'. Spettatori: 2665.
Si aprono le porte dell'Armando Picchi per la 22esima giornata in programma tra il Livorno di Esposito e il Ghiviborgo allenato da una vecchia gloria come Massimo Maccarone. È un altro snodo cruciale per il percorso in campionato degli amaranto che - nell'attesa del responso sul ricorso presentato in settimana per la posizione irregolare di Emanuele Maffei del Seravezza, sul quale peserebbe una squalifica non ancora scontata - potrebbe ritrovarsi in un colpo solo di nuovo in piena corsa per la qualificazione ai playoff. Davanti però arriva un avversario in salute, forte dei cinque risultati utili consecutivi e per niente disposto a lasciare punti per strada. I biancorossi stanno costruendo la propria salvezza fra le mura amiche, ma anche in trasferta non mollano mai la presa, giocando senza resa e con il coltello fra i denti. Mister Maccarone si affida agli uomini più in forma del momento e, tolto l'infortunato Pera, schiera in avanti Zini e Bongiorni alle spalle della prima punta Tiganj; dietro la linea mediana composta da Campani, Bachini e Nottoli con Mukaj, Videtta, Terigi e Seminara in difesa, davanti alla porta difesa da Antonini. Dalla parte opposta ci sono i padroni di casa di Mister Esposito che - al netto della lunga lista di assenze (Greselin, Lucarelli, Apolloni, Benassi, Longo, Pecchia e F. Neri) - stavolta rivoluziona la propria formazione dalla cintura in avanti. Pesca Frati e Lo Faso dalla panchina a ridosso di Lucatti nel tridente d'attacco. Alle spalle agisce la cerniera cucita da Luci e G. Neri, con l'onnipresente Fancelli in difesa insieme a Giampà. Lorenzoni e Giuliani sono i laterali, mentre fra i pali l'ormai assodata conferma di Bagheria, al posto di Fogli. Comincia al piccolo trotto, il Livorno, mentre i biancorossi attaccano per primi avvicinandosi pericolosamente dalle parti dell'estremo difensore amaranto. Già al 4' il primo brivido con il tiro deviato di Bongiorni che schizza sul palo interno salvando il Livorno dal capitombolo, poi al 12' è la sovrapposizione di Nottoli a mettere al centro una palla velenosa che resta viva davanti l'area piccola, allontanata da Fancelli un istante prima della zampata di Bongiorni. Due squilli che mettono in allarme la formazione locale, chiamata a raccolta da Esposito nell'attaccare con coraggio. Soltanto al 16' arriva il primo timido tentativo, quando un appoggio di Frati, servito da Lorenzoni, produce una traiettoria arcuata non raccolta da Lucatti. Sembra quasi giocare di rimessa il Livorno, con la pazienza delle squadre mature che alla prima vera occasione mordono senza scampo. Si concretizza così, al 20', il gol del vantaggio labronico. Il corner di Lo Faso è un piazzato perfetto nel cuore dell'area di rigore, dove Frati si inventa la scintilla di tacco che serve all'accorrente Bruzzo il più comodo degli assist. Palla nel sacco, 1-0, e secondo gol in amaranto per il centrocampista casalingo. Si alza, a questo punto la pressione del Livorno che si getta in avanti alla ricerca del raddoppio. Prima al 28' con Lo Faso - un fantasma in campo, fino a quel momento - che esplode dalla lunga distanza un destro siderale tolto dall'incrocio dei pali dalla mano di richiamo di Antonini; poi un minuto più tardi con il colpo di testa di Lucatti dall'angolo seguente, sul quale lo stesso Antonini si ripete con un'altra parata di livello. Nel mezzo le due ripartenze del Ghiviborgo, che gioca con criterio e verticalizzando appena possibile sui movimenti di Bongiorni - che alza un destro al volo sopra la traversa - e di Tiganj che infrange il destro sul palo prima di essere comunque fermato per fuorigioco. In chiusura c'è spazio per un'altra piccola emozione: il tiro-cross di G. Neri costringe Antonini al colpo di reni per smanacciare la sfera dallo specchio della porta; poi dalla bandierina irrompe la zuccata di Giampà che chiama il portiere ospite di nuovo agli straordinari. Si va al riposo con il punteggio ancora in bilico, con il Livorno che freme per chiudere la pratica nella ripresa. Al 48' ci prova Frati in spaccata senza fortuna, poi tocca a Lo Faso al 52' ricevere l'imbucata di Lucatti ma anche stavolta preferisce perdersi fra i suoi giochi di gambe piuttosto che puntare alla porta. Due fiammate al quale si accoda al 55' l'espulsione di Zini per doppia ammonizione. Il contatto in area di rigore fra i due centrali livornesi viene giudicato passibile di simulazione dal direttore di gara e il Ghiviborgo rimane in dieci uomini. La superiorità numerica spinge i ragazzi di Mister Esposito ad accelerare i ritmi di gioco, ma le buone iniziative non porteranno mai il raddoppio sperato. Ci riprova Bruzzo, al 64', con una percussione arrembante sfumata con la complicità del solito giocoliere Lo Faso; e poi ancora di testa al 68' sul cross tagliato del neo entrato El Bakhtaoui. Fino alla conclusione dello stesso trequartista franco-marocchino che al 90' si vede deviare il tiro forte e preciso dai guanti di Antonini. Infine, in pieno recupero, i padroni di casa costruiscono bene con il duetto Mazzucca-Giuliani terminato con un tentativo, stavolta debole e telefonato, di El Bakhtaoui. Termina con una vittoria di misura, seppur meritata, del Livorno che vale doppio, proprio perché si accoda al ricorso della società che quasi certamente sarà accolto con la vittoria a tavolino sul Seravezza. Tre punti pesanti come un macigno che in sostanza riportano virtualmente gli amaranto in piena corsa per i playoff.
LIVORNO
BAGHERIA 6: Dove non arriva con i guanti si fa aiutare dal palo, alla terza presenza mantiene ancora la porta inviolata. Saracinesca.
LORENZONI 5,5: Nella prima frazione spinge forte portandosi spesso al cross, nella ripresa cala vistosamente e si limita alle chiusure.
FANCELLI 6,5: Marcatore instancabile, si francobolla a Tiganj e non lo molla un attimo, trovando anche il tempo di proporsi in avanti.
GIAMPÀ 6,5: Imperioso sulle palle alte, dal passo statuario quando si stacca regalando soluzioni alternative anche in attacco.
GIULIANI 6,5: Solido e coraggioso. Cresce a vista d'occhio diventando ben presto il padrone assoluto della corsia sinistra.
LUCI 6: A quasi 40 anni continua a sfornare prestazioni ad alta intensità. Intelligenza e fosforo da pelle d'oca. Dall'85' Mazzucca s.v.: Capitan Luci finisce la benzina e Mazzucca gli risparmia le ultime energie prima del fischio finale.
G. NERI 6: Palleggia al trotto, torna titolare e convince lavorando sempre in sordina al servizio totale dei propri compagni.
BRUZZO 6,5: Sostituisce Greselin alla grande, senza farlo mai rimpiangere, trovando persino il secondo gol, decisivo, in amaranto.
FRATI 6,5: Torna titolare, a furor di popolo, ed esce stremato fra gli applausi scroscianti del Picchi. Mina vagante, pronta a far male. Dal 65' Bamba 5,5 : Non riesce ad entrare nel vivo della partita ed offre soltanto un paio di cross che si perdono sul fondo.
LO FASO 5,5 : Tanti riccioli con la palla fra i piedi, tanti ricami, e poca sostanza. Solo una botta dalla distanza e niente più. Dal 66' El Bakhtaoui 6: Si aggancia al ritmo-partita e sfiora il gol con un bel tiro deviato in angolo da Antonini.
LUCATTI 6: Lavora tanto, tantissimo, con il corpo. Si sbatte facendo a sportellate con tutti ma stavolta non vede mai la porta.
All. ESPOSITO 6: Spariglia le carte cambiando la formazione titolare, e conquista tre punti che valgono oro.
GHIVIBORGO
ANTONINI 6,5: Il migliore in campo, per distacco. Non può far niente sul gol di Bruzzo, ma si esalta con parate che fanno la differenza.
MUKAJ 6: Tampona Lo Faso con grande efficacia, e l'ex palermitano, finisce per essere sostituito ben presto. Dall'87' Del Carlo s.v.: Sostituisce il compagno di reparto ammonito, per lui un gettone di presenza buono per le statistiche.
VIDETTA 6: Non si perde d'animo, mai, aiutando qualche volta anche la manovra offensiva con alcune sgambate importanti.
TERIGI 5,5: Si perde la marcatura in occasione del gol di Bruzzo, una disattenzione che, purtroppo, gli costerà cara.
SEMINARA 6: Stringe i denti quando il Livorno alza la pressione con l'uomo in più, non esce da guscio ma tiene botta come può. Dal 72' Della Pina s.v.: Accorcia sugli ultimi metri, tiene la posizione. Una presenza che non illumina.
CAMPANI 6: In fase di interdizione si propone con un bel passo, non trova gli spazi per cercare la porta ma si fa sentire.
BACHINI 6: Sulla falsariga del compagno di reparto, in mezzo al campo mostra fiato, gambe e piedi buoni per servire fra le linee.
NOTTOLI 6 : Le verticalizzazioni del primo tempo passano tutte dalla sua visione di gioco, poi nella ripresa esce gradualmente di scena. Dal 78' Mata Gozalbez 5,5: Una manciata di minuti a disposizione dove si nota solo qualche traversone buttato nel mezzo.
ZINI 5,5: Prima frazione da spina nel fianco, insidiandosi spesso fra le linee, poi nella ripresa lascia i suoi in dieci. Rivedibile.
BONGIORNI 6,5: L'uomo più pericoloso è lui, un palo ad inizio partita e tanto movimento a ridosso dell'area di rigore.
TIGANJ 6: La marcatura asfissiante di Fancelli si fa sentire, e anche il suo servizio di assistenza in attacco pecca di imprecisione.
All. MACCARONE 6: Perde a testa alta, paga la panchina corta che gli condiziona le rotazioni, ma se la gioca senza timori fino in fondo.