SERAVEZZA: Lagomarsini, Cavalli, Putzolu, Granaiola, Ivani, Benedetti, Camarlinghi (67' Bresciani), Mannucci (55' Maffei Em.), Masini, Maccabruni M., Bedini (86' Monacizzo). A disp.: Mariani, Vignozzi, Solabarrieta, Scottu, Gabrielli, Manfredi. All.: Amoroso Christian
U.S. LIVORNO: Bagheria, Fancelli, Giampa, Bamba (64' Bruzzo), Luci, Lorenzoni, Giuliani G., El Bakhtaoui (46' Frati), Neri F. (46' Lo Faso), Greselin, Lucatti (59' Longo). A disp.: Fogli, Neri G., Belli, Camara Alm., Russo. All.: Collacchioni Lorenzo
ARBITRO: Michele Pasculli di Como
NOTE: Ammoniti Granaiola, Benedetti, Mannucci, Maccabruni M., Luci, Neri F..SERAVEZZA POZZI: Lagomarsini, Cavalli, Mannucci (56' Maffei), Maccabruni, Ivani, Granaiola, Putzolu, Bedini (86' Monacizzo), Masini (58' Gabrielli), Benedetti, Camarlinghi (67' Bresciani). A disp.: Mariani, Vignozzi, Solobarrieta, Scottu, Manfredi. All.: Christian Amoroso
LIVORNO: Bagheria, Lorenzoni, Fancelli, Giampà, Giuliani, Luci, Greselin, Bamba (64' Bruzzo), El Bakhtaoui (46' Frati), F. Neri (46' Lo Faso), Lucatti (59' Longo poi 84' G. Neri). A disp.: Fogli, Belli, Camara, Russo. All.: Vincenzo Esposito
ARBITRO: Pasculli di Como, coad. da Pascale di Bologna e Toschi di Imola
NOTE: ammoniti Mannucci, Benedetti, F. Neri, Luci, Maccabruni, Granaiola. Angoli 4-5. Recupero di 4'.
Si aprono le porte dello stadio Buon Riposo di Seravezza per la sfida della 21esima giornata tra la formazione locale e il Livorno. Per gli amaranto si tratta di un altro passaggio cruciale nel cercare la risalita verso la testa della classifica. La vittoria sul Terranuova Traiana deve beneficiare di una continuità di risultati, cercata e trovata solo a singhiozzi da parte dei labronici. Ma l'ostacolo Seravezza Pozzi è alquanto insidioso. I verdazzurri arrivano da una striscia positiva di sei giornate, dove hanno collezionato quattro vittorie e due pareggi, sono in evidente crescita e l'arrivo in panchina di Christian Amoroso ha giovato ai versiliesi di una rinnovata fiducia totale nei propri mezzi. Insomma, il Livorno di Esposito non può permettersi di abbassare la guardia contro l'attuale settima forza del torneo, e per riuscire a scardinare il fortino locale ha inserito in rosa - dal piano superiore - l'attaccante Stefano Longo, in prestito dal Lecco ma protagonista nella scorsa stagione in serie D con l'Arconatese. Un innesto che servirà anche a rendere meno pesante la situazione dell'infermeria amaranto, che deve fare a meno di Benassi, Bontempi e Pecchia, oltre alle indisposizioni di Apolloni e Lucarelli. Dalla parte opposta, il Seravezza, ha la libertà di pescare fra i suoi elementi più in forma del momento, tra cui il bomber del campionato Benedetti, con già 14 gol all'attivo, insieme alla curiosità di vedere in campo i quattro ex della sfida: Bresciani, Camarlinghi, Maffei e Ivani. Mister Amoroso sceglie di collaudare il tridente schierando Maccabruni e Mannucci davanti a Lagomarsini con Cavalli e Ivani ai lati, la linea centrale è composta dalla cerniera ben strutturata di Granaiola, Putzolu e Bedini, alle spalle dell'affiatato trio d'attacco Masini-Benedetti-Camarlinghi. La risposta livornese è affidata alla stessa identica formazione vista in campo nella domenica precedente contro il Terranuova, con l'unica eccezione di Giampà, di ritorno a sorpresa tra i titolari scavalcando Russo e l'indigente Benassi. Conferma rinnovata tra i pali per Fabrizio Bagheria che ha scalzato definitivamente Gabriele Fogli, e con il nuovo scalpitante acquisto Stefano Longo in panchina, pronto al debutto assoluto in maglia amaranto. Il primo squillo è proprio degli ospiti che al 10' bussano dalle parti di Lagomarsini con la velocità di Bamba. L'ivoriano è bravo ad infilarsi sulla traccia profonda disegnata da Giampà superando Mannucci e Ivani, ma il sinistro improvviso si spegne a lato di una spanna. Guadagna ritmo ed intensità la manovra amaranto, che al 15' avvicina la mira direttamente su calcio di punizione. Il tiro di Greselin scavalca la barriera e si infrange sulla traversa con Lagomarsini battuto. Stavolta è sfortunato il Livorno, anche se dimostra una buona dimestichezza nel palleggio e nella voglia di attaccare l'area avversaria. Il Seravezza tiene botta ma non riesce a mettere in moto le sue frecce migliori, risponde al 17' con un timido tentativo di Camarlinghi, sul quale Bagheria è presente accartocciandosi con efficacia, e niente più. Anche il Livorno perde progressivamente di mordente, si abbassa la pressione delle iniziative e, pur con il consueto possesso palla, le occasioni cominciano a sbiadirsi. Al 27' ci prova F. Neri, sfruttando la spizzata di Lucatti per muovere la sfera con la suola e calciare di potenza senza trovare lo specchio della porta. Una fiammata tanto improvvisa quanto fine a sé stessa, perché le emozioni della prima frazione, di fatto, finiscono qui. Il leggero predominio amaranto ha fatturato soltanto qualche occasione in più, senza però riuscire ad essere davvero incisivo sotto porta. Al netto, ovviamente, della sfortunata traversa di Greselin. Si va al riposo con il punteggio ancora a reti bianche e Mister Esposito decide di muovere le pedine per sbloccare un match dai ritmi compassati e prevedibili. Ad uscire di scena stavolta sono El Bakhtaoui e F. Neri per fare spazio a Frati e Lo Faso. Alla ripresa dei giochi sono i padroni di casa a suonare per primi la carica: Bedini si spinge in avanti, palla al piede, e arriva indisturbato fino alla conclusione, un tiro navigato a vista da Bagheria che lo battezza fuori, pur con qualche brivido di troppo. Dalla fiammata del Seravezza a quella del Livorno passa solo un minuto: Lo Faso si libera tra le linee e si accentra per esplodere un destro dai trenta metri che costringe Lagomarsini agli straordinari, tuffandosi nell'angolo più lontano per togliere la sfera dalla porta. Due scintille, una per parte, che però non avranno alcun seguito. Se non per l'occasionissima capitata al 60' al Seravezza. La verticalizzazione di Bedini è perfetta per lo scatto di Camarlinghi, l'ex livornese si addentra in area seminando il panico ma il suo destro finisce fuori a fil di palo. Graziati dall'errore i labronici tirano un sospiro di sollievo, davanti alla disperazione dei versiliesi piuttosto palpabile. Da qui la girandola dei cambi che porta freschezza di fiato e gambe, ma nessuna idea concreta i termini di attacco. Gli amaranto si notano solo per un colpo di testa di Greselin che finisce in curva; per un tirocross di Frati smanacciato dai guanti di Lagomarsini e per una sciata di Lo Faso che in slalom produce un pallone deviato prontamente in angolo dalla difesa casalinga. I ragazzi di Amoroso, invece, si preoccupano di occupare spazi e tamponare le macchinose scorribande degli ospiti. Impalpabile il bomber del campionato Benedetti, al quale non è mai arrivato un solo pallone giocabile in area di rigore, finendo ben presto strozzato dalla marcatura rigida e sempre attenta di Fancelli. Senza emozioni e senza più la forza di attaccare, perfino i quattro minuti di recupero scivolano lentamente verso il triplice fischio finale, che sancisce il definitivo 0-0 tra le due compagini. Per il Livorno è un punto che potrebbe far comodo nell'economia di un campionato che tende a distendersi su larga fascia, mentre per il Seravezza - in piena ascesa - si tratta del settimo risultato utile consecutivo. Senza strafare, Amoroso, ha reso una squadra consapevole dei propri limiti, libera di affrontare qualsiasi formazione concentrando le capacità dei propri singoli al servizio di un'organizzazione corale precisa e strutturata. Per i ragazzi di Esposito adesso è il momento di fare ordine e compattezza, cercando di ripartire dalle buone cose viste soprattutto nel primo tempo, nonostante l'ormai nota siccità offensiva che puntualmente si cronicizza al di fuori dalle mura amiche.