SPORTING CLUB TRESTINA: Vaccarecci, Convito, Bologna, Sensi (87' Ceccuzzi), Della Spoletina, Brunetti, Belli (46' Neri G.), Gramaccia, Bazzoffia, Barbarossa, Lorenzini. A disp.: Montanari P., Magalotti, Cenerini, Grea, Bucci, Mariucci, Aversario, Laurenzi. All.: Farsi Francesco
U.S. LIVORNO: Fogli, Fancelli (64' Bruno), Luci (92' Giuliani G.), Zanolla, Belli, Russo, Rodriguez (76' Rossi G.), Karkalis, Cretella, Bruzzo (46' Frati), Lucatti. A disp.: Trabasso, Giampa, Bontempi, Maresca. All.: Collacchioni Lorenzo
ARBITRO: Antonio Monesi di Crotone
RETI: 6' Bazzoffia, 60' Frati
NOTE: Ammoniti Brunetti, Gramaccia, Fancelli, Zanolla, Russo, Karkalis.SPORTING TRESTINA: Vaccarecci, Convito, Bologna, Sensi (86' Ceccuzzi), Della Spoletina, Brunetti, L. Belli, Gramaccia, Bazzoffia, Barbarossa, Lorenzini (92' Laurenzi). A disp.: Montanari, Magalotti, Cenerini, Grea, Bucci, Mariucci, Aversario. All.: Simone Marmorini.
LIVORNO: Fogli, Fancelli, Russo, Karkalis, Zanolla (64' Bruno), Luci (dal 92' Giuliani), Bruzzo (46' Frati), C. Belli (46' G. Neri), Cretella, Rodriguez (76' Rossi), Lucatti. A disp.: Tirabasso, Giampà, Bontempi, Maresca. All.: Vincenzo Esposito.
ARBITRO: Monesi di Crotone, coad. da Francesco Raccanello di Viterbo e D'Ottavio di Roma 2.
RETI: 6' Bazzoffia, 61' Frati.
NOTE: Ammoniti Gramaccia, Brunetti (T), Zanolla, Russo, Karkalis, Fancelli.
La tappa umbra, allo Stadio Corrado Bernicchi di Città di Castello, chiama a raccolta il Livorno di Esposito alla evidente ricerca di una nuova ed immeditata identità. L'acquisto di Giacomo Lucatti, definito in settimana, anticipa in qualche modo la probabile partenza di Vantaggiato. Mentre per quella inaspettata di Riccardo Cretella, di ritorno al Grosseto per motivi strettamente personali, ne prevede una conferma ufficiale soltanto per la settimana ventura. La quattordicesima giornata arriva in un momento topico del campionato, giocato fin quia corrente alternata dagli amaranto. A pochi passi dalla sosta natalizia arriva lo Sporting Trestina, e per riprendere le parole pronunciate dallo stesso Mister Esposito, diventa fondamentale correggere il percorso per innescare quel tanto desiderato filotto di vittorie che riporti il Livorno a ridosso della testa della classifica. Il Trestina di Marmorini però è un cliente alquanto scomodo, e la sfida contro gli amaranto arriva in una fase delicata anche per i bianconeri, reduci da solo un punto nelle ultime cinque giornate. Alle due brutte sconfitte consecutive, si aggiungono gli infortunati di lungo corso e le squalifiche di Di Cato e Brevi, dalla parte opposta stesso discorso per la compagine livornese che deve ancora fare a meno di Lucarelli, F. Neri, Pecchia, Apolloni e Lo Faso, con l'aggiunta dell'esclusione dai convocati di Torromino e Vantaggiato. Due formazioni quindi rimaneggiate che si affrontano in un match dalla posta in palio decisamente pesante. Per il Livorno c'è Cretella - alla probabile ultima presenza amaranto - dietro l'inedita coppia d'attacco Rodriguez-Lucatti, con il neoarrivato promosso subito titolare, insieme al rientro in difesa di Russo dalla squalifica appena scontata. Per i padroni di casa, invece, Mister Marmorini sceglie il tridente Lorenzini, Bazzoffia e Belli all'arrembaggio dell'undici toscano. La prima timida pressione è di marca livornese, con Zanolla che effettua un cross velenoso sul quale Vaccarecci toglie la sfera destinata verso l'incrocio dei pali. La formazione più in palla, però, sembra proprio il Trestina che un minuto più tardi reagisce con freddezza realizzando il gol del vantaggio. Il rinvio a vuoto di Luci è preda di Convito che, all'altezza della mediana, premia la profondità di Bazzoffia con un lancio millimetrico, la punta casalinga brucia Karkalis nello stretto e supera Fogli con un pallonetto dolce quanto beffardo. Primo gol stagionale per il classe '88 che al 6' fa esplodere di gioia la formazione bianconera. Serve una pronta scrollata di spalle da parte degli amaranto che si ritrovano in salita già dalle prime battute, ma l'ansia e la pressione diventano ben presto di cattiva compagnia, consentendo al Trestina di spingere con molta veemenza nell'arco di quasi tutta la prima frazione. Al 13' si registra solo un colpo di testa debole di Cretella raccolto da Vaccarecci, mentre al 24' di nuovo lo stesso numero 44 labronico si fa più pericoloso con un bell'inserimento alle spalle della retroguardia terminato con un piatto destro al volo alto di poco sopra la traversa. Di fatto, la carica offensiva del Livorno termina qui. La manovra è lenta, meccanica e prevedibile, senza spazi tra le linee e con Cretella costantemente ingabbiato dal raddoppio di Brunetti e Barbarossa alle caviglie. Nel mezzo c'è anche l'occasionissima al 22', sprecata dai padroni di casa: l'ottimo spunto di L. Belli taglia il campo a metà fino alla verticalizzazione perfetta sul movimento di Bazzoffia, a salvare il Livorno ci pensa Fogli, in uscita, chiudendo lo specchio della porta alla conclusione di prima della punta bianconera, alla ricerca del secondo timbro personale. Ed è sempre la squadra umbra a tenere le redini del gioco, con gli ospiti in evidente sofferenza soprattutto sulle corsie laterali, dove Convito e Bologna trovano sempre la soluzione migliore per spingersi in sovrapposizione. Un altro brivido arriva al 33', quando Fogli - avventuratosi in un'uscita a presa bassa - perde il contatto con la sfera, mettendoci immediatamente una pezza opponendosi con i guanti al tentativo di Lorenzini. E poi di nuovo Trestina, al 37', con uno spiovente teso e violento di L. Belli, dalla destra, che costringe Karkalis a concedere il corner in scivolata. Infine, al 43', un istante prima del riposo, è il Livorno a svegliare Vaccarecci dalla completa inoperosità, creando con Lucatti la prima vera minaccia in area di rigore. Il servizio di Luci per C. Belli costruisce una profondità per la punta centrale che trova una girata improvvisa chiamando alla parata in due tempi dell'estremo difensore casalingo. L'evidente appannaggio amaranto è acuito dalla totale sterilità in fase propositiva, ed Esposito corre immediatamente ai ripari ridisegnando l'undici di partenza con due cambi nell'intervallo. Fuori gli evanescenti Bruzzo e C. Belli per dare spazio a Frati e G. Neri. Grinta e fisicità a supporto dei due reparti, con Lucatti come unico terminale offensivo. La soluzione tattica individuata dal Mister livornese porta subito i suoi frutti. Il Livorno della ripresa acquisisce ben presto il possesso della sfera, prendendo sempre più campo con l'avanzamento del proprio baricentro.Al 51' si avvicina alla porta avversaria con una punizione pericolosa di Frati che porta Vaccarecci a concedere l'angolo, poi ci prova al 56' dal cross di Zanolla sul quale mancano all'appuntamento col pallone sia Cretella che Lucatti e infine, al 61', indovina la traccia vincente segnando il gol del pareggio. Rodriguez, abituato a svariare sul fronte d'attacco, si accorcia per ricevere l'appoggio da Luci, il movimento di Frati è valorizzato dall'assist del cubano che regala all'attaccante livornese la palla per il diagonale in buca d'angolo. Con l'1-1 ritorna la parità e adesso per il Trestina è tutto da rifare. Matteo Frati, alla quarta rete in campionato, suona la carica e la manovra degli amaranto si fa sempre più armoniosa. La reazione casalinga si riassume, invece, dalla sola iniziativa personale di L. Belli che al 65', in slalom, semina il panico calciando una saetta che soffia sull'esterno della rete. A metà della ripresa la girandola dei cambi è attiva solo dalla panchina ospite che gradualmente inserisce forze fresche per aumentare la carica agonistica, mentre Mister Marmorini, per i locali, decide di andare avanti con gli stessi undici titolari. Ma nell'ultimo quarto d'ora, arrivano soltanto altri due squilli. Uno per parte. Prima è Fogli, al 77', a gelare il Livorno con un'altra disattenzione in fase di disimpegno, ma Bazzoffia si fa tamponare dal reattivo portiere livornese; poi, all'84', sono i ragazzi di Esposito a costruire l'occasione più importante della gara: la parabola su punizione calciata da Karkalis scende nel cuore dell'area di rigore, dove Russo - appostato sul secondo palo - impatta a colpo sicuro facendo suonare la traversa. La palla rimbalza sulla riga prima di essere allontanata in fretta e furia dalla difesa umbra. Opportunità monumentale gettata al vento dal Livorno che non ha più le energie per riproporsi in avanti, lasciando scorrere gli ultimissimi minuti fino al triplice fischio finale. È un pareggio che, forse, non accontenta entrambe le compagini, con il Livorno ormai lontano dalla vetta di ben dieci punti e il Trestina che adesso deve cominciare a guardarsi alle spalle, per difendersi con le unghie e con i denti da un eventuale risucchio in zona retrocessione.