RETI: Cosi, Lelli, Tipaldi, Coli, Coli
AUDACE LEGNAIA: Fattovich, Tarantoli, Pini Prato, Corbucci, Martini, Bruno, Amodio, Gasparini, Tofani, Vagaggini, Lelli. A disp.: Anselmi, Carpini, Cosi, Francini, Papini, Stanzoni. All.: Carlo Gioli.
PORTA ROMANA: Cecconi, Fiorini, Bacci, Colombo, Faralli, Farulli, Ermini, Tipaldi, Coli, Desii, Antogna. A disp.: Collini, Sibilia, Galeazzo, Grifoni, Mazzei, Ruocco, Frascadore, Marchi. All.: Alessio Gelli.
ARBITRO: Luddi di Firenze
RETI: 6' Lelli, 9' Tipaldi, 49', 62' Coli, 66' Cosi.
Ogni mattina, appena sveglio, il Legnaia sa che dovrà correre più forte del Porta Romana se vuol sperare nell'aggancio in classifica. Ogni mattina il Porta Romana sa che dovrà correre più forte del Legnaia se vuol conquistare punti che gli permettano di distanziarlo e respirare una boccata d'aria fresca. Non è importante che tu sia Legnaia o Porta Romana: se ti vuoi salvare, devi iniziare a correre. Se cercassimo di applicare al calcio un pizzico di quella saggezza che da millenni contraddistingue i popoli dell'Africa subsahariana, nulla come la parafrasi di questo celebre proverbio fotograferebbe meglio la situazione di gialloblù e arancioneri alla vigilia di questo delicatissimo derby fiorentino. Vince 2-3 il Porta Romana che allunga in classifica e si porta in quintultima posizione, superando l'Affrico e avvicinando il Cenaia che adesso occupa l'ultima posizione buona. I tre punti erano imprescindibili per la compagine guidata da Alessio Gelli che, pur potendo contare su individualità di ottimo livello, ha sin qui faticato a ingranare la marcia giusta. Il doppio impegno in salsa aretina con Bibbiena e Olmoponte (quattro punti in due partite) rappresentava senza dubbio un buon punto di ripartenza al quale però occorreva applicare una massiccia dose di continuità di rendimento. I timori bipartisan della vigilia trovano ben presto riscontro quando le due squadre mettono piede in campo. Più che a giocare a calcio entrambi i collettivi tendono a saltare il centrocampo con una serie di lunghe pallonate che nelle intenzioni servirebbero a innescare i rispettivi attacchi ma che spesso e volentieri vengono disinnescate dai dispositivi difensivi. In virtù del maggior tasso tecnico, è il Porta Romana che prova a fare qualcosa in più nella zona centrale del campo grazie soprattutto all'abile regia di Desii e agli sganciamenti di Farulli e Tipaldi. La manovra è però costretta a scontrarsi con la buona resistenza di un Legnaia molto compatto e rapido in fase di ripartenza e che sopratutto, applica alla lettera quel mantra lasciato in eredità al calcio dal compianto Sinisa Mihajilovic che recita: prima regola: mai arrendersi . Così anche l'atteggiamento propositivo di Gioli mette subito una qualche apprensione alla retroguardia arancionera, soprattutto sugli esterni dove Amodio a destra e Lelli a sinistra, supportando il centrattacco Tofani con ficcanti e rapide puntate offensive, svolgono ai fianchi un costante lavoro che dà i primi frutti dopo appena sei giri di lancette. Amodio batte rapidamente un calcio piazzato sulla trequarti sinistra e, cogliendo di sorpresa la retroguardia ospite fatalmente disattenta, innesca la corsa di Lelli che dopo esser entrato in area supera Cecconi con una precisa battuta dalla media distanza. La replica del Porta Romana giunge però quasi immediata e altrettanto letale, mettendo in evidenza tutte le criticità del reparto arretrato gialloblu nel quale ben si disimpegnano l'ex scandiccese Bruno e l'ex Casellina Tarantoli ma che, specie quand'è attaccato per vie centrali, non è esente da pecche. Così, allo scoccare del 9', sugli sviluppi di un fallo laterale dalla sinistra Desii cede il pallone a Farulli il cui pronto traversone è respinto corto dalla difesa centrale del Legnaia; ne approfitta al meglio l'accorrente Tipaldi che, dopo aver calamitato il pallone ai venti metri, fa partire un fendente teso e ben indirizzato che non lascia scampo a Matteo Fattovich. Queste due prime forti emozioni che spostano il segnapunti non modificando l'equilibrio fra le contendenti fanno da contraltare alla mancanza di gioco e idee che caratterizza il resto del primo tempo. Confusione ed errori talvolta clamorosi in fase d'impostazione regnano sovrani, tanto da farci pensare che se invece che su un campo di calcio ci si fosse trovati in un'aula scolastica e che se al posto di un arbitro ci fosse stato un insegnante sarebbe stato impegnato più a redarguire una schiera di allievi un po' troppo chiassosi e indisciplinati che a insegnare storia o geografia. Un trascinante Vagaggini, un diligente Gasparini e un roccioso Corbucci provano senza successo a creare spunti di gioco che possano favorire i compagni d'attacco, mentre sul fronte opposto in un paio d'occasioni rischiano di risultare fatali altrettante puntate offensive. Al 14' la chance del raddoppio capita sui piedi di Coli che però, dopo essersi incuneato in area, calcia malamente fuori da buona posizione. Al 28' è invece Desii a sparare da due passi sul corpo di Fattovich il pallone del possibile 1-2. Gli sforzi del Porta Romana sono finalmente premiati in avvio di ripresa quando Coli, dopo aver vinto un rimpallo al limite dell'area ed essersi presentato a tu per tu con Fattovich, lo supera con una secca conclusione dalla media distanza. In questa fase gli ospiti riescono ad assumere il comando delle operazioni andando ancora vicini al gol al 57' quando la bella incursione di Antogna, in dribbling dalla sinistra, si chiude con un tiro di poco oltre la traversa. L'appuntamento con il tris è rimandato di soli cinque minuti: al 62' l'ennesimo lungo lancio dei centrocampisti arancioneri coglie nuovamente di sorpresa la difesa centrale gialloblù consentendo così allo scatenato Coli di recuperare il pallone, entrare in ara e superare Fattovich con un morbido ed elegante pallonetto. Una pratica che sembrerebbe ormai archiviata viene riaperta però quattro minuti più tardi da un irresistibile Vagaggini che, dopo aver recuperato palla sulla trequarti sinistra, si carica sulle spalle tutta la squadra imitando il miglior Lionel Messi. La sua inarrestabile progressione gli permette di andar via in dribbling a un nugolo di avversari e poi, dopo essere entrato in area, di lasciare il pallone al ben piazzato Corbucci: la sua violenta rasoiata trova pronto all'intervento lo straordinario Cecconi che volando in tuffo riesce a smanacciare; il pallone entra però nella disponibilità del neoentrato Sean Cosi che facilmente lo appoggia nella porta rimasta incustodita e fa prepotentemente rientrare in corsa una mai doma Audace. Adesso i ragazzi di Gioli spingono con decisione alla ricerca del pareggio e così facendo si espongono al contropiede del Porta Romana che va a un passo dalla quarta realizzazione: sprintando sulla sinistra e superando in velocità Gasparini che nel frattempo è tornato a svolgere compiti decisamente più difensivi, Desii entra in area per poi indirizzare di poco sul fondo un pallone che avrebbe potuto portare al poker. La generosa ma sterile reazione del Legnaia vede protagonista anche Fattovich che nei minuti di recupero lascia i propri pali nel tentativo di aiutare i compagni in occasione di un calcio d'angolo. Il triplice fischio di Luddi (direzione buona) sancisce il successo esterno del Porta Romana che pur non facendo nulla di eccezionale in fase d'impostazione merita i tre punti in virtù del maggior numero di occasioni create. A un Legnaia alquanto balbettante in fase difensiva e sterile in quella offensiva va dato il merito di averci creduto fino alla fine e aver sfruttato con cinismo le uniche due grandi occasioni avute. Per portare a termine l'operazione salvezza servirà però molto di più a una squadra piena di entusiasmo ma decisamente acerba. Un duro compito anche per i ragazzi di Gelli che, nonostante il corroborante successo, dovranno fare molto di più sul piano del gioco e della finalizzazione.
Calciatoripiù : nel Legnaia buone le prestazioni di Martini e Tarantoli in fase difensiva, Corbucci e Vagaggini in mezzo al campo, Lelli e Amodio in fase offensiva. Nel Porta Romana bene Farulli e Tipaldi in fase di riproposizione del gioco, Desii in cabina di regia, Coli e Antogna in attacco.