RETI: Dutu
PISA: Colucci, Biagini (83′ Ferrari), Ceccanti, Nannetti, Tomljenovic, Signorini, Nordstrom (46′ Salazaku), Trdan (65′ Matteoli), Panicucci, Andreano (83′ Bandolo), Fischer (65′ Cecilia). A disp.: Baglini, Sebastiano, Coppola, Bersnjak, Faye, Milli, Campani. All.: Masi.
LAZIO: Magro, Floriani, Milani, Dutu, Ruggeri, Bedini, Di Tommaso, Marino, Crespi (87′ Rossi), Colistra, Brasili (73′ Sana). A disp.: Morsa, Martinelli, Kane, Cannatelli, Akwasingi, Coulibaly, Napolitano, Troise. All.: Sanderra.
ARBITRO. Vogliacco di Bari, coad. da Ferrari e Dell'Orco.
RETE: 12′ Dutu.
L'importante è non fare drammi. È un ko fisiologico, che ci può stare nel contesto di un campionato fin qui esaltante, quello rimediato dal Pisa fra le mura amiche contro una delle big del girone, la Lazio, che gioca di sponda con i corregionali della Viterbese, abili ad approfittare dello scivolone dei nerazzurri per prendersi la testa della classifica. La gara si decide in pratica con la rete che si materializza al 12': sugli sviluppi di un corner calciato da Milani, il pallone spiove preciso nella zona di competenza di Dutu che insacca trafiggendo Colucci da pochi passi. La reazione del Pisa c'è e porta al 20' alla rete di Panicucci, non convalidata però dall'arbitro per un presunto fuorigioco. Ancora Pisa in avanti poco dopo: scocca il 29' quando un calcio piazzato di Fischer premia il movimento di Panicucci che devia a botta sicura da distanza ravvicinata, Magro però è superlativo e la Lazio si salva. Nella ripresa la Lazio torna a farsi vedere in avanti al 51' con una conclusione dalla distanza di Colistra, ben disinnescata da Colucci con una presa ferrea; sul ribaltamento di fronte Andreano serve un assist al bacio a Panicucci che ci prova di testa, conclusione debole e tutto facile per Magro. Nel finale il Pisa prova a forzare il ritmo a caccia del pari e protesta all'85', quando un clamoroso fallo di mano di Dutu in piena area biancoceleste non viene ravvisato dall'arbitro. La gara termina con il ko dei nerazzurri, che avranno tempo (tanto) e modo (ampie le possibilità a disposizione dei ragazzi di Masi) per riprendere a correre.