RETI: Ghetti, Hylli, Innocenti
Ci sono partite e partite. Alcune decidono un campionato, altre indicano la strada per il futuro. Il Calenzano aveva giocato discretamente nelle ultime gare ma aveva rimediato delle sconfitte, così il ds calenzanese Matteo Caciagli in settimana ha preso una decisione importante: via il tecnico dei Regionali Giannetto, al suo posto soluzione interna con Roberto Mocali, allenatore degli Allievi B, al suo posto. Avendo preso un altro impegno, il nuovo mister non è potuto essere presente al derby con il Lanciotto Campi , sostituito in panchina dallo stesso diesse che, nel momento più difficile della stagione, ci ha messo la faccia. Di contro il Lanciotto di mister Francesco Safina era atteso, dopo la sconfitta interna con la Pietà 2004, ad un pronto riscatto, per non essere risucchiato in una posizione difficile. Gara intensa, equilibrata, sofferta è stata ma si è risolta a favore del pratico Calenzano che ora ha superato in classifica gli avversari. Il calcio non è applicazione teorica del bello, se metto in panchina da una parte Capello e dall'altra Sacchi, se non c'è proprio una differenza sostanziale dei singoli, vince sempre Capello. Matteo Caciagli aveva visto e rivisto nelle ultime due gare il Lanciotto Campi, ha dato una visione maggiormente razionale al suo Calenzano e alla fine il successo è essenzialmente suo. Un gran piacere nel vedere rispolverato dall'inizio uno dai piedi buoni come Tommaso Nardini. Per me dovrebbe giocare sempre o quasi sempre. Basta vederlo camminare o muoversi senza palla. Lo rivedo dal primo minuto e penso che il calcio non sia materia difficile. Forse sul piano di quello prodotto e dalle occasioni avute il risultato finale fa un torto alla squadra di Safina che con una rosa ristretta (solo quattordici giocatori e non è la prima volta, con un 2008 Carlesi in campo fin dall'inizio) sta facendo un dignitoso e positivo campionato ma alla fine il risultato è sempre stato e sarà sempre quello in grado di fare la differenza. La gara è programmata ad un orario infelice ma a Calenzano non è una novità. Si parte a fine mattinata e si prosegue fino al primo pomeriggio. Equilibrio e giocate discrete da una parte e dall'altra nella prima fase dell'incontro. All'8' i padroni di casa passano in vantaggio: sgroppata di Hylli, l'omone di grande valenza e memoria, palla a Ghetti che supera un avversario e lascia partire una conclusione ribattuta dall'estremo avversario ma che finisce in rete. Calenzano quindi subito in vantaggio. Il Lanciotto reagisce, il gioco parte da Giacomelli e Aquino che più volte mettono in difficoltà i centrocampisti avversari (anche se la ragnatela predisposta da Caciagli per limitarne le potenzialità appare puntuale). Colletti, ottimo giocatore, non è proprio in giornata fortunata e non riesce a fare il finalizzatore atteso dagli ospiti. Proprio lui, ragazzino atteso e importante nello scacchiere dei campigiani, manda alto da posizione favorevole. Al 18' però ospiti che raggiungono il risultato di parità, Innocenti solo soletto sul secondo palo mette il pallone alle spalle dell'estremo avversario. 1-1 e tutto da rifare. Squadre che vanno all'intervallo su questo punteggio. Ripresa. Il Calenzano si rende pericoloso con una conclusione di Sarti ben imbeccato da Pianigiani (positiva la sua prova). Anche Hylli crea qualche problema alla retroguardia avversaria. Il Lanciotto reagisce ma di fronte trova una difesa ben organizzata e compatta che mira al sodo. Al 17' la squadra di Caciagli si porta in vantaggio: è Nardini a rimettere al centro un pallone che diviene decisivo, entra Hyilli e mette il pallone alle spalle dell'estremo avversario. Minuti finali giocati alla baionetta dai ragazzi di Safina che però in fase offensiva non sfruttano alcune punizioni concesse dall'esperta e brava Kalinca Mugnaini di Prato. Esultano a fine gara quelli di casa, per loro il successo conseguito è di fondamentale importanza per il futuro. Si rammaricano quelli del Lanciotto Campi ma nel calcio vince chi fa un gol in più degli avversari. Fra i padroni di casa, autori di una prestazione di cuore ma anche di intelligenza tattica, sono emersi Landi, Casini, Barucci, Corsini, nelle file del Lanciotto Campi mi sono piaciuti Giacomelli, Aquino e Colletti. Direzione arbitrale precisa.
Calciatoripiù: Landi, Casini, Barucci, Corsini (Folgor Calenzano), Giacomelli, Aquino, Colletti (Lanciotto Campi).