MEZZANA: Londi, Orsi, Boncinelli, Sestini, Mansi, Ferretti, D Arco, Orsi, Lazzarelli, Carretta, Molaro. A disp.: Risi, Kelmendi, Disca, Funghi, Bartoletti, Loisi, Zaffina, Basta, Di Ninni. All.: Capasso Mirko
GALCIANESE: Cafissi, Monari, Manetti, Corti, Dell Omo, Rosati, Hajeb Ad., Tartoni, D Ambrosio, Pocai, Ammannati. A disp.: Vannucchi, Perna, Paperini, Hajeb An., Hajeb, Petroni, Sarno, Ceccherini, Minerva. All.: Sensi Simone
RETI: D Arco, Molaro, D Arco, Ammannati
Quante volte abbiamo sentito dire che nel gioco del calcio le partite durano 90', che non bisogna abbassare la concentrazione e che mai si deve dare un risultato per scontato fin quando non lo si è acquisito? Tante, forse troppe. E allora spesso si finisce per non ripeterle, certe frasi. Così, tanto per non rimanere vittima dei cliché e per non cadere nelle solite banalità. Poi, un sabato pomeriggio come tanti, ci capita di leggere con gli occhi (o, nel caso del vostro cronista, con ciò che ne rimane) un romanzo pallonaro di due capitoli lunghi quarantacinque pagine ciascuno e si capisce come, al netto di arzigogolate alchimie tattiche, siano proprio le cose più ovvie a delinearne la trama e deciderne il finale. Perché, in fondo, il calcio è da sempre considerato il gioco più bello del mondo proprio perché talmente semplice da esser divenuto linguaggio universale. E allora, per descrivere a parole la sfida che ha visto fronteggiarsi Mezzana e Galcianese (3-1 il finale, Mezzana salvo e Galcianese retrocessa), non ci resta che essere (non ce ne vogliate) banali e (speriamo) efficaci. Sul sintetico della Villa ci si gioca tutta una stagione e tanti sono i motivi che hanno radunato sulla tribuna dell'impianto di via Del Tabernacolo la folla delle grandi occasioni. Primo fra tutti, il fascino del derby. Mezzana e Galcianese si conoscono bene perché ben rappresentano il cuore e l'anima di due storiche comunità inglobate nella cintura urbana di Prato e che con orgoglio ne rivendicano l'appartenenza. Nessuna delle due vorrebbe abbandonare il palcoscenico regionale ma giungere appaiate al penultimo posto al termine di un campionato vissuto col fiato corto e con l'acqua alla gola non è sufficiente. Qualcuno deve per forza accompagnare nei campionati provinciali il già retrocesso Atletico Esperia. Ecco dunque che agli ordini del viareggino Menchini e dei suoi assistenti due squadre in cerca di conferme provano a dar corpo ai loro sogni. Almeno sulla carta il Mezzana, guidato dal tecnico della prima squadra Nicola Massai, parte con i favori del pronostico avendo conquistato ben quattro dei sei punti messi in palio dagli scontri diretti. Il fattore psicologico però pare rappresentare più un peso che un vantaggio. Tante sono infatti le aspettative nei riguardi un gruppo chiamato a riscattare la cocente delusione derivata dalla retrocessione dei Giovanissimi regionali; e l'approccio che i ragazzi di Massai hanno con la partita e con gli avversari fa comprendere quanto la strada sia in salita. Fin dai primi minuti di partita infatti stupisce per qualità, quantità di gioco espresso e personalità la formazione guidata dallo storico tecnico biancazzurro Maurizio Santacroce: grazie A una diligente impostazione tattica, la Galcianese prende in mano il comando delle operazioni con eccezionale capacità. L'ampia copertura degli spazi sul terreno di gioco le permette di far girar palla, ingabbiando il centrocampo gialloblù e costringendo così gli avversari a rintanarsi nella loro trequarti. Quella galcianese è una fase d'impostazione che coinvolge sia i centrocampisti, sia gli esterni di difesa che, tagliando il campo grazie a precisi lanci e verticalizzazioni, chiude all'angolo la difesa avversaria statica, lenta in fase di chiusura e spesso incapace di far ripartire centrocampisti ed attaccanti. Sul fronte opposto invece tutto gira a meraviglia. Gli sganciamenti sugli esterni di Dell'Omo e Monari forniscono un valido supporto agli omologhi offensivi D'Ambrosio e Ammannati; nel cuore della mediana Tartoni, lasciato spesso inspiegabilmente senza una vera e propria marcatura fissa, ha tutto il tempo di metter piedi buoni e raffinata intelligenza a disposizione dei compagni di reparto Pocai e Adam Hajeb che, spingendosi in profondità nel cuore della retroguardia avversaria, impediscono al Mezzana di adoperarsi in fase di costruzione. Ci mette poi del suo il terzetto difensivo gialloblù formato da Mansi, Mattia Orsi e Sestini che, rimanendo sulle posizioni anche quando l'azione è lontana dai propri sedici metri, permette alla Galcianese di guadagnar metri preziosi. Di conseguenza, Carretta riesce a lavorare pochissimi palloni e Lazzarelli e D'Arco, costantemente isolati in attacco, sono sistematicamente anticipati dalla coppia Manetti-Corti. Bella sì la Galcianese ma purtroppo, anche poco concreta. Nonostante questo gran prodigarsi, le occasioni si contano sulle dita di una mano. L'unica che però conta per davvero la Galcianese riesce a metterla a frutto allo scoccare del 32' quando la pregevole iniziativa di D'Ambrosio a sinistra si traduce in un preciso cross sul quale piomba il rapidissimo Ammannati che, anticipando nettamente i difensori del Mezzana, batte di prima intenzione non lasciando scampo all'incolpevole Londi. L'andamento del match sembra spianare alla Galcianese la strada verso una meritatissima salvezza. Le partite però durano 90' e in avvio di ripresa un Mezzana costretto giocoforza a fare qualcosa in più pian piano si risveglia provando a lasciarsi alle spalle i timori che ne avevano caratterizzata la scialba prestazione offerta nel primo tempo. I ragazzi di Massai provano ad alzare la voce e al 57' imbastiscono finalmente la prima buona azione sull'asse Mattia Orsi-Sestini-Carretta: il numero dieci si libera per la conclusione dal limite indirizzando poi verso i pali un insidioso rasoterra sul quale Cafissi interviene bloccando il pallone in tuffo. Risponde a stretto giro di posta la compagine di Santacroce con D'Ambrosio che prova la soluzione a girare su calcio piazzato dalla sinistra: il pallone che sorvola di poco la traversa. Al 65', nel tentativo di arrivare su un pallone profondo che si dirige verso la linea laterale, Lazzarelli s' infortuna e deve lasciare il campo in favore di Zaffina che entra subito in partita. Due minuti più tardi la sua prima accelerazione sulla sinistra manda in crisi la retroguardia biancazzurra: incuneatosi in profondità, giunge nei pressi dell'area avversaria e prova la battuta a rete che si perde d'un soffio oltre al traversa. È proprio in questo momento che gli equilibri della gara si modificano in maniera evidente. La Galcianese che, ha speso molto e creato ben poco, pian piano si spegne lasciando il passo a un Mezzana finalmente veloce e concreto in fase conclusiva. Al 74' il pericolo per la Galcianese viene ancora da sinistra e nuovamente grazie a Zaffina che stavolta dopo essere entrato in aera anticipa l'avventurosa uscita di Cafissi con un tocco rasoterra che si dirige verso la porta rimasta incustodita e che l'accorrente D'Arco spinge in fondo alla rete riportando in parità le sorti del confronto. Ormai in riserva, la Galcianese prova a reagire ma la rasoiata dal limite proposta dal neoentrato Sarno (78') e ottimamente contenuta in tuffo da Londi è solo il segnale che la benzina in casa Santacroce è ormai esaurita. Volano invece sul fronte opposto Zaffina e l'altro nuovo entrato Basta che a loro volta fanno decollare la formazione di Massai verso la salvezza. All'84 un ingenuo fallo di mano di Adam Hajeb regala al Mezzana una punizione sulla trequarti destra che lo specialista Carretta taglia con precisione verso il secondo palo: il primo ad arrivare è l'ex Castello Francesco Molaro che, dopo aver agganciato il pallone, lo gira alle spalle di Cafissi incrociando un diagonale stretto che va a morire nell'angolo alla sinistra del portiere. La Galcianese si è ormai sciolta e al Mezzana non resta che approfittarne. Al 90' si apre un'autostrada lungo la corsia di sinistra che Basta percorre a tutta velocità per poi entrare in area e indirizzare sul corpo di Cafissi una conclusione a botta sicura. L'apoteosi gialloblu si materializza però in pieno recupero quando proprio Cafissi, sbagliando la misura di un facile disimpegno con i piedi, mette su quelli di D'Arco il pallone che il numero sette deposita sul fondo della rete rimasta incustodita. È il colpo di grazia che fa esplodere la festa in casa Mezzana. Risorta nella ripresa dalle proprie ceneri, la formazione di Massai ha avuto la forza, il coraggio e il merito di credere fino in fondo in una salvezza che a 45' dal traguardo pareva solo un lontano miraggio. Gli stessi tre quarti d'ora hanno condannato alla retrocessione una Galcianese bella solo a metà. Poi la luce si è spenta e il buio della retrocessione lascia in dote a Santacroce e ai suoi ragazzi solo delusione e rimpianto, ripensando a quella mancanza di continuità che sul sintetico di Campi è risultata fatale. Ha nel complesso ben diretto il viareggino Menchini che ha tenute ben salde le redini di una sfida di importanza capitale.
Calciatoripiù : nella Galcianese hanno certamente ben impressionato i due esterni di difesa Monari e Dell'Omo , il cervello di centrocampo Tartoni e l'attaccante sinistro D'Ambrosio . Nel Mezzana, buonissime cose hanno mostrato Mattia Orsi e Sestini, abilissimi sia in fase di rottura che d'impostazione; il riferimento di centrocampo Carretta, i due bomber di giornata D'Arco e Molaro e i neoentrati Zaffina e Basta.