RETI: Gigante, Miggiano
Potremo intitolare l'articolo con Come giocare 75' nella metà campo avversaria e perdere 0-2 con un tiro e mezzo effettuato . È che è successo a San piero a Ponti, dove l'Atletico Esperia ha condotto costantemente la gara senza però rendersi particolarmente pericoloso e ha impegnato raramente il portiere del Pescia; e al primo tiro, innocuo, finisce sotto per una disattenzione del portiere. Ormai è un film visto e rivisto che relega la squadra affidata a Niccolai nei bassifondi della classifica. Nonostante che giochino controvento i locali giocano un buon primo tempo segnato da fraseggi e lanci a Paggetti che imperversa sulla fascia destra creando scompiglio. Ed è proprio al minuto 37 che un cross forte scorre davanti a Rosellini; ma prima Ruocco e successivamente Iyamu non riescono a intervenire su un pallone che chiedeva soltanto di essere spinto in porta. Si susseguono azioni e cross, a niente servono i cinque calci d'angolo che non portano risultati. Gli ospiti si difendono ordinatamente senza però rendersi mai pericolosi. Si va negli spogliatoi sul risultato di 0-0; si pensa che a favore di vento la partita possa mettersi realmente in discesa per i padroni di casa. Ma non sarà così: al 62' un tiro di A. Miggiano senza pretese sorprende Caparrini che si fa trovare impreparato. È lo 0-1 che spezza il morale dell'Esperia; la reazione porta a mischie, tiri e angoli, di nuovo senza esito. E in azione di rimessa sugli sviluppi di una punizione dalla sinistra un pallone crossato in area sorprende nuovamente il reparto difensivo: nessuno dei difensori, portiere compreso, interviene e il pallone finisce dentro. 0-2, la partita è finita, i gialloverdi spariscono dal campo, gli ospiti sfiorano il terzo gol con un tiro salvato da Misuri a porta vuota. Ottima la direzione di Andrei. Per l'Esperia, da settimane ridotto all'osso e impossibilitato a fare cambi, la stagione diventa sempre più difficile; il baratro della retrocessione si fa concreto. Le difficoltà oggettiva in fase offensiva e gli errori singoli che si ripetono sistematicamente ogni sabato minano l'autostima e il morale. Niente è perduto, ma si dovrà intervenire prima sulla testa e poi sul resto se si vorrà rimanere in questa categoria. Il Pescia ha disputato una partita ordinata e concreta; la vittoria lo toglie quasi definitivamente dai bassifondi.