RETI: Menchi, La Torre, Masi, Nicolosi T., Tallarita
CATTOLICA VIRTUS: Hila, Braccesi, Ponzillo, Pilacchi, Zuffanelli, Tallarita, Masi Paolo, Di Mascolo, Menchi, Ciuffi, Nelli.
A DISPOSIZIONE: Cecconi, Bacci, Masi Tommaso, Rafanelli, Mazzei, Ballerini, Prisco.
ALLENATORE: Nicola Vasetti.
SPORTING ARNO: Maranghi, Urgolo, Paoli, Jouta, Sibilia, Antonini, Di Ruberto, Conti, Nicolosi, Diarra, La Torre.
A DISPOSIZIONE: Bitossi, Balducci, Paoletti Diego, Paoletti Niccolò, Tulini.
ALLENATORE: Luca Gigli.
ARBITRO: Catania di Firenze.
RETI: 28' Menchi, 31' Masi Paolo, 32' Nicolosi, 49' rigore La Torre, 73' rigore Tallarita.
A qualsiasi livello e di qualunque categoria si parli, non mancano mai gli spunti d'interesse quando va in scena un super classico del calcio giovanile qual è Cattolica - Sporting. Anche in questa occasione, la posta in gioco ed un luminoso sabato pomeriggio di metà ottobre che ben poco ha dell'autunnale richiamano sulle tribune dello stadio San Michele un buon pubblico composto sia di appassionati, sia di addetti ai lavori curiosi di vedere all'opera ragazzi della categoria Giovanissimi B che per la prima volta da quando hanno fatto il loro ingresso nel calcio dei grandi si cimentano in quello che, classifica alla mano, può essere considerato un vero e proprio esame di maturità. Da una parte del campo, i padroni di casa guidati dall'ex colonna della Virtus Firenze Nicola Vasetti, sono a caccia dei tre punti che potrebbero permetter loro di proseguire la cavalcata a punteggio pieno in vetta alla classifica del Girone di Merito. Dall'altra, però, uno Sporting caricato a mille dal rotondo successo ottenuto la scorsa settimana in casa a spese del Lanciotto Campi, scende sul manto erboso di Via Piero di Cosimo ben deciso a non concedere nulla all'avversario e perché no, magari a fargli pure lo sgambetto. Un match tutto da seguire che nel suo primo quarto, più che ad appuntare occasioni sul nostro taccuino, c'invita a studiare l'impostazione tattica delle due compagini nell'intento d'intuire quale strada, eventualmente, prenderanno i tre punti in palio. Nicola Vasetti si affida all'orami collaudato 4-3-3, con una linea Maginot piuttosto solida che vede schierati, davanti all'ex Lanciotto Fabio Hila, Ponzillo (a sinistra) e Braccesi (a destra) sugli esterni, con Zuffanelli e Tallarita a comporre la cerniera centrale. Un centrocampo che abbina le buone attitudini di Pilacchi in fase di rottura, la personalità e la solidità di Di Mascolo in mediana e le buone intuizioni di capitan Ciuffi in cabina di regia, supporta con qualità e lucidità il trio offensivo formato dal veloce centrattacco Menchi e dai due pungenti esterni Paolo Masi e Nelli. Lo Sporting risponde con un ben più concreto 4-4-2 che fa della grinta, della fisicità e della solidità in fase di contenimento, armi imprescindibili. Del resto non potrebbe fare altrimenti Luca Gigli, alle prese con qualche assenza di rilievo che penalizza soprattutto un quartetto difensivo un tantino arrangiato nel quale si muovono, non senza qualche difficoltà, Urgolo e Paoli per linee esterne e il duo Sibilia e Jouta, chiamato nell'occasione a sbarrare la via che conduce ai pali di Maranghi. Decisamente meglio è sistemato, invece, il centrocampo, con Di Ruberto a destra e Della Torre a sinistra a spingere con continuità sempre ben supportati dalla fisicità di Ronie Antonini e dai piedi buoni di Duccio Conti. Un dispositivo ben assortito nell'intento di fornire palloni giocabili alla coppia d'attacco composta dalla gazzella Diarra e dall'opportunista Nicolosi. Una ventina di minuti ci bastano e ci avanzano per dipingere questo quadro tecnico-tattico. Poi, allo scoccare del 21', la gara si anima costringendoci a mettere a posto tavolozza e pennelli ed a tirar fuori carta, penna e calamaio. Antonini scodella molto bene verso il centro dell'area una punizione dalla sinistra che mette in un certo imbarazzo la difesa sammichelina. Hila resta fermo fra i pali dando così a Diarra la possibilità di controllare un pallone potenzialmente pericoloso nel cuore dei sedici metri giallorossi. Il numero dieci dello Sporting prova a trovare lo spazio per la battuta a rete non riuscendo, però, a girarsi e cozzando così contro il muro eretto dinanzi a lui dai centrali sammichelini. La replica dei ragazzi di Vasetti non si fa attendere mettendo in evidenza le pecche di una difesa rosanero non esente da amnesie. Sugli sviluppi di un lancio in profondità, Maranghi esce dai pali nel tentativo di recuperare la sfera. Più veloce di lui è però Menchi che dopo averlo nettamente anticipato prova ad indirizzare la sfera verso la porta orami incustodita. Tocca a Guidone Sibilia ergersi al ruolo di uomo della provvidenza e andare a rinviarla prima che oltrepassi la linea bianca. E' questo il segno tangibile di quanto la velocità degli avanti sammichelini possa far male ad una difesa ospite piuttosto lenta e macchinosa nei movimenti. Vasetti chiede ai suoi d'insistere e gli sforzi giallorossi vengono premiati al 28' quando Menchi fugge via in contropiede e giunto a tu per tu con Maranghi prova la battuta a rete. Il portiere rosanero è bravissimo a chiudergli una prima volta lo specchio della porta ma nulla può fare sul successivo tap in vincente proposto dallo stesso centrattacco sammichelino. La Cattolica fa adesso valere il maggior tasso tecnico a centrocampo e al 31' costruisce una bella manovra in linea che le vale il raddoppio. Bello lo scambio a centrocampo fra Ciuffi e Menchi che a sua volta apre a sinistra dove nel frattempo si è inserito Paolo Masi. Scattato sulla linea del fuorigioco, il numero sette giallorosso si presenta ancora una volta davanti a Maranghi che cerca di opporsi alla sua conclusione da distanza ravvicinata senza però impedire al pallone di superarlo, giocare di sponda col palo sinistro della propria porta e finire in rete. Vane sono le proteste dei sostenitori badiani; un incerto e spesso disattento Catania convalida la rete che sembra destinare il match su un binario ben definito. I ragazzi di Luca Gigli non ci stanno ed impiegano appena un minuto ad imbastire la precisa e ficcante manovra che permette loro di accorciare le distanze. Buona è l'intuizione di Fabio La Torre che scende lungo la trequarti sinistra per poi tagliare un profondo suggerimento che pesca in area il ben appostato Nicolosi che coordinandosi alla perfezione, colpisce benissimo di prima intenzione mandando la sfera ad insaccarsi imparabilmente nell'angolo basso alla destra di Hila. Lo Sporting rientra così in partita ma se da un lato l'attacco rosanero colpisce senza pietà, dall'altro la retroguardia continua a scricchiolare paurosamente. La prima frazione si chiude, infatti, all'insegna dei padroni di casa che allo scoccare del primo minuto di recupero vanno vicinissimi al 3-1 sugli sviluppi di un calcio piazzato dalla trequarti. La palla scodellata verso i sedici metri badiani coglie nuovamente in controtempo la difesa centrale dello Sporting. La palla giunge sui piedi di Ciuffi che senza pensarci due volte, calcia di prima intenzione verso la porta di Maranghi. Il portierone rosanero è però bravissimo a chiudere lo spazio in uscita ed a murare con il corpo una conclusione a botta sicura quasi certamente destinata ad infilarsi in rete. La ripresa inizia sotto il segno dell'equilibrio. I ragazzi di Gigli partono forte e dopo appena un minuto conquistano un calcio piazzato sul fronte destro dell'attacco che Conti sventaglia con precisione verso l'area avversaria. Antonini è bravo a stoppare il pallone, proteggerlo con il corpo e tentare poi la girata a rete da favorevole posizione. Peccato che la sfera, colpita in scarsa coordinazione, termini abbondantemente sopra la traversa. La Cattolica riparte subito in velocità e al 37' è un avventato disimpegno della difesa ospite a fungere da innesco per il velocissimo Menchi che entra in possesso della palla, piomba come un proiettile in piena area di rigore, salta di slancio Maranghi in uscita ma poi, perdendo clamorosamente il tempo per la giocata vincente, non riesce a concludere a rete. Scampato il pericolo lo Sporting riesce finalmente a riorganizzare la propria fase difensiva non correndo, nei minuti successivi, particolari pericoli e mantenendo così la sfida più che mai aperta a qualsiasi risultato. Al 49' gli ospiti tornano a farsi pericolosi dalle parti di Hila, con La Torre che spostato nell'occasione a destra, entra in area subendo il ritorno falloso da parte di un difensore che lo ostacola irregolarmente mettendolo a terra. Per Catania non ci sono dubbi; è calcio di rigore. Sul dischetto si porta lo stesso La Torre che con grande freddezza ed estrema precisione, spiazza Hila riportando in parità le sorti del match. Nella fase centrale del secondo tempo è l'equilibrio a regnare sovrano. Ne è chiara testimonianza il botta e risposta che fra il 53' e il 54' porta le due formazioni ad un passo dal vantaggio. Prima è Diarra a mancare la porta da pochi passi e qualche secondo più tardi, è l'ennesima ripartenza sammichelina a rischiare di far molto male alla formazione ospite. Scatta velocissimo sulla trequarti il solito immarcabile Menchi che giunto ai venticinque metri, allarga sulla destra premiando il puntuale inserimento offensivo del neo entrato Rafanelli. Il numero quindici giallorosso entra in area ma giunto a una decina di metri dalla porta sbaglia la misura del diagonale spedendo il pallone a lato alla destra di Maranghi. Un generoso Sporting che molte energie ha speso prima nel tentativo (peraltro riuscito alla perfezione) di annullare lo svantaggio e poi nel difendere a spada tratta il preziosissimo pareggio, negli ultimi minuti di partita cala vistosamente. Pur riuscendo a tenere alto il baricentro del proprio gioco, la Cattolica non sfonda e quando Catania urla a gran voce che ci saranno ancora tre minuti di recupero, in molti si convincono che la gara si chiuderà con la divisione della posta in palio. La tanto amata/odiata Zona Cesarini è, però, sempre portatrice di sorprese inaspettate. Accade così che allo scoccare del secondo minuto di recupero, la Cattolica si porti in avanti guadagnando un corner dalla destra. La battuta dalla bandierina spiove sul primo palo, dove Paoli, nel tentativo di controllarla per poi rilanciarla in avanti, colpisce la palla con un braccio. L'irregolarità è evidente ed anche in questo caso l'arbitro assegna alla Cattolica la massima punizione. Su un pallone medicinale si porta il vice capitano sammichelino Daniele Tallarita che nonostante il grande intuito di Maranghi che gettandosi dalla parte giusta riesce sì a toccare la sfera ma non ad impedire che finisca per la terza volta in fondo al sacco, regala alla sua squadra il punto che vale il successo di tappa e il proseguimento di una corsa al vertice per il momento inarrestabile e che vede adesso appaiate a quota quindici punti le due super potenze Cattolica e Sestese. E' palpabile la delusione a fine gara in casa Sporting. Un'occasione persa per i ragazzi di Luca Gigli che pagano a caro prezzo le gravi incertezze di una difesa tutta da registrare.
CAMPIONANDO MVP
Buone nella Cattolica le prove di Zuffanelli e Tallarita in difesa, di Di Mascolo, e capitan Ciuffi in mediana e di Menchi e Paolo Masi in attacco. Nello Sporting si sono ben comportati Maranghi fra i pali, Sibilia nel cuore della retroguardia, Paoli sul fronte sinistro, Conti e Antonini in mezzo al campo, La Torre sulla corsia di sinistra e la coppia d'attacco Diarra-Nicolosi.
Non del tutto convincente la direzione arbitrale di Catania. Se, da un lato, non vi è niente da eccepire sugli episodi che hanno portato alla concessione dei due calci di rigore, dall'altro ha lasciato a desiderare la gestione di alcuni episodi che avrebbero meritato ben altra sanzione. Spesso disattento e poco reattivo, non ha mostrato grande autorevolezza.
Nico Morali
Commento di : nicofico