AFFRICO: Ioseliani, Carretti, Mocali, Bongini, Calise, Vannozzi, Sardelli, Cosmi, Montagni, Bini, Virgili. A disp.: Franceschini, Valerio, Fiorini, Sestini, Giovannardi, Sirbu, Tamburini Na., . All.:
AUDACE LEGNAIA: Volpi, Vucaj, Fuca, Romei, Burgalassi, Chiari, Bassi, Longosci, Modugno, Ducci, Montani. A disp.: Baldi, Mori, Costagli, Giotti, Rossi, Giubbi, Marazita, . All.:
ARBITRO: Di Paola Luca di Empoli
RETI: Fuca, Montagni, Modugno, Bongini
AFFRICO: Ioseliani, Carretti, Mocali, Bongini, Calise, Vannozzi, Sardelli, Cosmi, Montagni, Bini, Virgili.
A DISPOSIZIONE: Franceschini, Valerio, Fiorini, Sestini, Giovannardi, Sirbu, Tamburini.
ALLENATORE: Gregorio Crocchini.
AUDACE LEGNAIA: Volpi, Vucaj, Fucà, Romei, Burgalassi, Chiari, Bassi, Longosci, Modugno, Ducci, Montani.
A DISPOSIZIONE: Baldi, Mori, Costagli, Giotti, Rossi, Giubbi, Marazita.
ALLENATORE: Alessandro Rivi.
ARBITRO: Di Paola di Empoli.
RETI: 18' Modugno, 24' Bongini, 41' Montagni, 72' Fucà.
ESPULSO: Mocali al 92' per proteste.
Granitico in fase difensiva; ricco di talento e qualità a centrocampo; veloce e ficcante sulle corsie esterne; asfissiante e metodico nel pressing l'Affrico di Gregorio Crocchini. Solida in difesa e a centrocampo; grintosa e votata al sacrificio in ognuna delle tre fasi del gioco; maledettamente concreta negli ultimi sedici metri, specchio fedele, insomma, del carattere del prorpio tecnico Alessandro Rivi l'Audace Legnaia. Due gran belle squadre che sul nuovo bellissimo manto sintetico del 'Vincenzo Lapenta', hanno dato vita ad un degnissimo spettacolo dimostrando una volta di più di meritare le prime due piazze della classifica. Alla fine di novantacinque minuti tiratissimi e ricchi di emozioni, il salomonico pari che regala un punto ad entrambe le formazioni non stravolge gli equilibri in vetta alla classifica. L'Audace prima sogna il colpaccio e poi ringrazia capitan Fucà, la cui legnata su calcio piazzato a metà ripresa stende un Affrico che per un tempo gioca a gran ritmo meritando senza ombra di dubbio qualcosa in più ma che poi paga dazio calando alla disanza e dimostrando, di conseguenza, di non avere nelle gambe quella continuità di rendimento necessaria ad assestare all'avversario di turno il fatidico colpo da K.O. che avrebbe permesso ai leoni del Campo di Marte di operare un primo deciso tentativo di fuga al vertice. La strategia con la quale i bianco azzurri padroni di casa approcciano la gara, è fin troppo chiara. I ragazzi di Crocchini, infatti, partono a mille imponendo al match un ritmo indiavolato che farebbe impallidire qualsiasi avversario. Sfruttando l'arma del pressing, l'ottimo lavoro svolto in fase d'impostazione da Cosmi e Bini ed i frequenti inserimenti sulle corsie esterne di Sardelli e Virgili, l'Affrico spinge subito alle corde l'Audace mettendo in moto il velocissimo Montagni che dopo appena un minuto e mezzo di gara, costringe Volpi a gettarsi in tuffo sulla propria destra per intercettare l'insidioso rasoterra proposto dal forte bomber azzurro. l'Audace risponde, però, da par suo curando in manera maniacale e convincente la fase difensiva. Se è vero che nel primo quarto d'ora di partita sono i padroni di casa a tenere saldamente in mano il pallino del gioco, è altrettanto vero che il lavoro in fase di copertura svolto dal quartetto composto dagli esterni Fucà e Vucaj e dai centrali Romei e Chiari, riesce a tenere costantemente a bada le pericolosissime bocche da fuoco di cui dispongono i leoni. Nel tentativo di scardinare un dispositivo difensivo che parla lastrigiano (sono ben tre gli ex biancorossi che compongono il reparto schierato da Rivi a protezione dei pali difesi dall'ottimo Volpi) Crocchini chiede anche ai suoi esterni di difesa di dar manforte alla fase offensiva. Così, sugli esterni, anche Mocali a sinistra e Carretti a destra contibuiscono in maniera determinante a far sì che la pressione esercitata sugli ultimi sedici metri giallo blu si faccia ancor più schiacciante. L'Affrico, insomma, temendo la pericolosità di un Legnaia comunque ben organizzato, cerca di chiudere al più presto i conti e al 6' anche Virgili va vicinissimo alvantaggio. Al 14' si mette in bella evidenza anche l'estremo ospite Volpi che deviando oltre la traversa con grande bravura la potente conclusione dalla distanza proposta da Bini, blinda la porta a doppia mandata mantenendo l'Audace in linea di galleggiamento. L'Affrico insiste continuando a tenere il piede ben pigiato sull'acceleratore e al 16' riceve anche l'involontario ma al tempo stesso preziosissimo aiuto dell'incerto arbitro empolese Di Paola che assegna agli azzurri un calcio piazzato dal limite causato da un'inesistente spinta su Montagni da parte di un difensore avversario. la posizione è invitante ma la battuta a rete proposta dallo stesso Montagni difetta nella mira, cosicché la sfera, seppur di poco, termina a lato alla sinistra di Volpi. Al 17' ci prova, sempre dalla distanza, l'altro centromediano Cosmi il cui rasoterrà, debole e di facile lettura, non crea difficoltà a Volpi che blocca comodamente in tuffo. Come troppo spesso accade in questo bellissimo e sempre imprevedibile sport, l'Affrico crea, non concretizzandolo, un gran volume di gioco mentre l'Audace, in occasione della prima autentica sortita offensiva di un certo rilievo, al 18' sorprende la retroguardia di casa gelando gli entusiasmi dei supporters azzurri. Un lungo lancio in profodnità pesca Modugno che dopo essere entrato in area, supera Ioseliani fulminandolo grazie ad un rasoterra diagonale che va a morire con chirurgica precisione nell'angolino basso alla sua destra. L'Affrico reagisce prontamente riportandosi subito all'attacco e riacciuffando la meritata parità allo scoccare del 24'. Virgili taglia con il contagiri verso il centro dell'area una punizione dalla sinistra; Montagni è abile ad anticipare gli avversari e ad indirizzare a rete di testa da due passi. Prodigioso è, però, l'intervento in volo di Volpi che riesce, però, solo a respingere corto. La porta sembra salva ma un ben appostato Bongini, anticipando ancora una volta gli avversari, da al pallone il tocco decisivo che lo fa carambolare in rete. Nella fase centrale del primo tempo, anche il centrocampo dell'Audace prova ad impostare il gioco soffrendo, però, la maggior fisicità della difesa avversaria. E', invece, sempre l'Affrico a spingere con vigore andando vicinissimo al vantaggio al 35' quando una palla tagliata verso l'area dalla trequarti da parte di Bini, diventa buona per l'inserimento offensivo di Carretti che favorito anche da un controllo non perfetto, si ritorva tutto solo davanti a Volpi. L'occasione è di quelle da non lasciarsi sfuggire ma il numero due di casa, evidentemente in vena di regali natalizi anticipati, decide di graziare l'estremo gaillo blu calciando alle stelle. Al 38' la dirompente discese per vie centrali operata dall'inarrestabile Montagni fa suonare nuovamente l'allarme rosso nel cuore della retrogaurdia ospite. Il numero nove di casa si libera nuovamente al tiro ma nell'occasione anche la sua mira non è precisa; la porta dell'Audace è di nuovo al sicuro. Il bomber di casa si rifà con gli interessi tre minuti più tardi. L'azione prende avvio da un errore commesso a trequarti campo da Bassi che perdendo piuttosto banalmente un pallone facilmente gestibile, da il là alla micidiale ripartenza dei leoni. La sfera giunge sui piedi di Montagni che dopo essersi incuneato in area dal settore destro del proprio attacco, trafigge imparabilmente Volpi con un preciso rasoterra. La rimonta azzurra è completata ma di strada da percorrere per arrivare al traguardo dei tre punti ce n'è ancora molta ed è a questo punto che qualcosa muta decisamente negli equilibri del match. In avvio di ripresa, infatti, si nota come la spinta esercitata dai ragazzi di Crocchini non sia più così decisa. Di energie l'Affrico ne ha spese parecchie e in campo la differenza si nota, eccome. Rivi ne approfitta ridisegnando il centrocampo ed approfittando della salita in cattedra di Burgalassi e Longosci che dopo aver svolto, nel corso del primo tempo, un lavoro di grande sacrificio in fase di rottura, adesso trovano spazio anche in quella d'impostazione dando peso e corpo alla manovra giallo blu. L'Audace esce dal guscio, prova a far male e pur non riuscendoci con la necessaria continuità, adesso anche Modugno, Montani e il neo entrato Giovanni Costagli mettono in seria apprensione i difensori di casa costringedoli, spesso e volentieri, a ricorrere al fallo. E' proprio una di queste sitauziioni ad originare il definitivo pareggio giallo blu. L'arbitro concede all'Audace una punizione dai venti metri che capitan Fucà s'incarica di calciare. Quella proposta dall'ex fantasista di Lastrigiana, Scandicci e Sporting Arno, non è una semplice battuta a rete ma un'autentico proiettile che viaggiando a tutta velocità verso la porta difea da Ioseliani, s'insacca alle spalle del portiere che non riesce neppure ad abbozzare il benché minimo tentativo di parata. Una prodezza balistica che fiacca definitivamente la resistenza dell'Affrico galvanizzando, invece, un'Audace adesso maggiormente propositiva. Ne è efficace dimostrazione la potenziale occasione da gol che capita qualche minuto più tardi sui piedi del neo entrato Giubbi che non ha, però, il tempo per involarsi in solitario verso la porta di Ioseliani. L'arbitro, ravvisando un fallo a favore dell'Audace, invece di concedere la norma del vantaggio, decide di fermare l'azione facendo arrabbiare non poco giocatori e tifosi giallo blu. L'Affrico si rivede solo all'altezza dell'86' quando, sugli sviluppi di un bel cross proveniente dalla sinistra, il neo entrato Fiorini, eludendo la marcatura dei difensori, si ritrova tutto solo a due passi da Volpi. L'esterno azzurro ha sui piedi la grande opportunità per chiudere i conti ma anche lui, com'era già capitato nel corso del primo tempo al compagno d'armi Carretti, colpisce al volo in scarsa coordinazione spedendo oltre la traversa un autentico pallone d'oro. La sciocca espulsione rimediata da Mocali nei minuti di recupero, macchia la sua ottima prestazione personale non dando, però, all'Audace il tempo d'imbastire un ultimo assalto all'arma bianca. Termina così, con la giusta divisione della posta in gioco, un bellissimo scontro fra titani che lascia in dote all'Affrico i tre punti di vantaggio in classifica mantenendo, però, inalterate anche le chances di vittoria finale della squadra guidata da Alessandro Rivi che in occasione del primo autentico esame di maturità stagionale, ha ampiamente dimostrato di avere tutte le credenziali per continuare a soggiornare stabilmente nei quartieri alti.
CAMPIONANDO MVP
Ottime le prove di Carretti, Mocali, Bongini, Calise, Cosmi, Montagni, Bini e Virgili nell'Africo e dell'intero reparto arretrato, di Burgalassi, Longosci, Modugno, Costagli e Giubbi nell'Audace.
Non del tutto convincente la direzione arbitrale di Di Paola, incappato in alcuni errori di valutazione che pur non risultando decisivi ai fini del risultato finale, gli fanno guadagnare una stiracchiata sufficienza.
Nico Morali
Commento di : nicofico