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Juniores Regionali GIR.D - Giornata n. 6

Atletica Castello-Lanciotto Campi 2-5

RETI: Lastrucci, Riggio, Poli, Cau, Cau, Cassiolato, Cau
ATL. CASTELLO: Bariletti, Pecchioli, Kapanadze, Lastrucci, Peruzzi, Mori, Margheri, Comparini, Lamtafah, Riggio, Simoniello. A disp.: Canocchi, Manna, Tapinassi, Cruciani, Bandinelli, Bussotti, Maffei, Neglia. All.: Iuri Morelli.
LANCIOTTO: Giannone, Dajcaj, Alampi, Balatri, Amadio, Colombo, Cassiolato, Cau, Cavicchi, Biagiotti, Arca. A disp.: Gennaro, Buontiempo, Del Bubba, Giovannini, Gonfiantini, Maggini, Pancani, Poli, Coviello. All.: Carlo Salvadori.
ARBITRO: Nannini di Firenze.
RETI: Cau 3, Lastrucci, Riggio rig., Poli, Cassiolato.

ATL. CASTELLO: Bariletti, Pecchioli, Kapanadze, Lastrucci, Peruzzi, Mori, Margheri, Comparini, Lamtafah, Riggio, Simoniello. A disp.: Canocchi, Manna, Tapinassi, Cruciani, Bandinelli, Bussotti, Maffei, Neglia. All.: Iuri Morelli.
LANCIOTTO: Giannone, Dajcaj, Alampi, Balatri, Amadio, Colombo, Cassiolato, Cau, Cavicchi, Biagiotti, Arca. A disp.: Gennaro, Buontiempo, Del Bubba, Giovannini, Gonfiantini, Maggini, Pancani, Poli, Coviello. All.: Carlo Salvadori.
ARBITRO: Nannini di Firenze.
RETI: Cau 3, Lastrucci, Riggio rig., Poli, Cassiolato.



Seconda vittoria consecutiva e quarta in assoluto per il Lanciotto, che si impone sul campo del Castello grazie a un grande secondo tempo. In verità anche l'avvio è ottimo da parte dei ragazzi di Salvadori, che si portano sul doppio vantaggio nel giro di pochi minuti. Biagiotti innesca col contagiri Cau che va via in velocità e una volta entrato in area fulmina Bariletti in diagonale, poco dopo invece è Cassiolato a recapitare il pallone sul secondo palo dove sempre Cau si fa trovare pronto all'appuntamento col 2-0. Sembra tutto facile per gli ospiti, e invece la squadra di Morelli ha ben altri piani. Ecco allora che una punizione messa dentro dalla trequarti viene letta male dal portiere, con Lastrucci che ne approfitta per dimezzare il passivo e riaccendere la contesa. L'inerzia del match è ora dalla parte del Castello, che al 35' si vede assegnare un calcio di rigore in seguito a un contatto nei pressi dell'area; gli ospiti dicono che il fallo è stato commesso fuori, secondo l'arbitro invece ci sono gli estremi per consentire a Riggio di presentarsi sul dischetto e fare 2-2. La partita sembra dunque completamente riequilibrata, ma nella ripresa si assiste a una reazione rabbiosa del Lanciotto che ritrova la quadra e finisce addirittura per dilagare. Sul bel cross di Arca dalla sinistra è Poli a firmare il nuovo vantaggio, arrivando in corsa sul secondo palo e trafiggendo imparabilmente Bariletti. Poco dopo l'azione si ripete, solo che stavolta è Cau a finalizzare l'assist di Arca per la tripletta personale. Nel finale c'è gloria anche per Cassiolato, che fa fuori due difensori e dal limite dell'area lascia partire un tiro di collo pieno che si infila sotto l'incrocio: eurogol e 5-2 per il Lanciotto. E' il punteggio sul quale si conclude la gara, con la squadra di Salvadori che dunque trova conferme dopo la vittoria della giornata precedente. Nulla da fare invece per il Castello, che era riuscito con grande abnegazione a rimettere a posto le cose ma nulla ha potuto di fronte alla prestazione degli avversari nel secondo tempo. Calciatoripiù : Dajacj , Cau e Arca (Lanciotto Campi).

Seconda vittoria consecutiva e quarta in assoluto per il Lanciotto, che si impone sul campo del Castello grazie a un grande secondo tempo. In verità anche l'avvio è ottimo da parte dei ragazzi di Salvadori, che si portano sul doppio vantaggio nel giro di pochi minuti. Biagiotti innesca col contagiri Cau che va via in velocità e una volta entrato in area fulmina Bariletti in diagonale, poco dopo invece è Cassiolato a recapitare il pallone sul secondo palo dove sempre Cau si fa trovare pronto all'appuntamento col 2-0. Sembra tutto facile per gli ospiti, e invece la squadra di Morelli ha ben altri piani. Ecco allora che una punizione messa dentro dalla trequarti viene letta male dal portiere, con Lastrucci che ne approfitta per dimezzare il passivo e riaccendere la contesa. L'inerzia del match è ora dalla parte del Castello, che al 35' si vede assegnare un calcio di rigore in seguito a un contatto nei pressi dell'area; gli ospiti dicono che il fallo è stato commesso fuori, secondo l'arbitro invece ci sono gli estremi per consentire a Riggio di presentarsi sul dischetto e fare 2-2. La partita sembra dunque completamente riequilibrata, ma nella ripresa si assiste a una reazione rabbiosa del Lanciotto che ritrova la quadra e finisce addirittura per dilagare. Sul bel cross di Arca dalla sinistra è Poli a firmare il nuovo vantaggio, arrivando in corsa sul secondo palo e trafiggendo imparabilmente Bariletti. Poco dopo l'azione si ripete, solo che stavolta è Cau a finalizzare l'assist di Arca per la tripletta personale. Nel finale c'è gloria anche per Cassiolato, che fa fuori due difensori e dal limite dell'area lascia partire un tiro di collo pieno che si infila sotto l'incrocio: eurogol e 5-2 per il Lanciotto. E' il punteggio sul quale si conclude la gara, con la squadra di Salvadori che dunque trova conferme dopo la vittoria della giornata precedente. Nulla da fare invece per il Castello, che era riuscito con grande abnegazione a rimettere a posto le cose ma nulla ha potuto di fronte alla prestazione degli avversari nel secondo tempo. Calciatoripiù : Dajacj , Cau e Arca (Lanciotto Campi).
Centro Storico Lebowski-Pol. Novoli 2-0

RETI: Ayoazaian, Lapis
LEBOWSKI: Lippi, Carnasciali, Seroni, Campatelli, Banzi, Grillo, Lapis, Ayoazaian, Gjika, Badii, Fantoni. A disp.: Betti, Biffoli, Piccini, Pancani, Di Mascolo, Arcuri, Dani. All.: Matteo Marranci.
NOVOLI: Cecchi, Talbi, Beconi, Centelli, Pinco, Toccaceli, Amasna, Cortini, Nesi, Vancelli, Joussef. A disp.: Warid, Fioretti, Bani, Dima, Catellacci, Di Pasquale. All.: Michele Zezza.
ARBITRO: Rindi di Firenze.
RETI: 25' Lapis, 31' Ayoazaian.

LEBOWSKI: Lippi, Carnasciali, Seroni, Campatelli, Banzi, Grillo, Lapis, Ayoazaian, Gjika, Badii, Fantoni. A disp.: Betti, Biffoli, Piccini, Pancani, Di Mascolo, Arcuri, Dani. All.: Matteo Marranci.
NOVOLI: Cecchi, Talbi, Beconi, Centelli, Pinco, Toccaceli, Amasna, Cortini, Nesi, Vancelli, Joussef. A disp.: Warid, Fioretti, Bani, Dima, Catellacci, Di Pasquale. All.: Michele Zezza.
ARBITRO: Rindi di Firenze.
RETI: 25' Lapis, 31' Ayoazaian.



Un derby in pieno stile, anche se per ragioni logistiche di vicinanza più che di tradizione storica, finisce rispettando il pronostico della vigilia: il Lebowski si conferma in ottima salute e dopo il pari pirotecnico in quel di Borgo strappa gli applausi del pubblico amico battendo il Novoli per 2-0. Basta un primo tempo condito dalla finalizzazione vincente in due occasioni ai grigioneri per superare i coriacei avversari di giornata, nel contesto di una gara ben gestita dai ragazzi di Marranci, che hanno superato gli avversari sul piano del possesso palla e in diversi tratti su quello del palleggio. Poche occasioni sullo 0-0, che cambia fisionomia al 25' quando Lapis sfrutta al meglio la sua velocità per avventarsi su di un disimpegno arretrato troppo lento degli ospiti e trafiggere Cecchi in uscita con un tiro angolato e quasi rasoterra che schizza sul campo viscido e finisce lesto in fondo al sacco. Passano pochissimi minuti ed ecco anche il raddoppio: sugli sviluppi di un calcio piazzato messo momentaneamente fuori dagli arancioblù, Ayoazaian si impossessa del pallone, penetra in area e conclude di potenza sotto la traversa. Da qui in poi poco altro da segnalare, anche nel corso di una ripresa amministrata al meglio sul piano delle energie mentali e fisiche dai padroni di casa. Nel finale un generoso Novoli sfiora il gol del due a uno, ma viene fermato dal palo. Calciatoripiù: Lapis, Ayoazaian (C.S. Lebowski): gli autori dei due gol decisivi sono anche i migliori in campo alla luce dell'ottima prova offerta.

Un derby in pieno stile, anche se per ragioni logistiche di vicinanza più che di tradizione storica, finisce rispettando il pronostico della vigilia: il Lebowski si conferma in ottima salute e dopo il pari pirotecnico in quel di Borgo strappa gli applausi del pubblico amico battendo il Novoli per 2-0. Basta un primo tempo condito dalla finalizzazione vincente in due occasioni ai grigioneri per superare i coriacei avversari di giornata, nel contesto di una gara ben gestita dai ragazzi di Marranci, che hanno superato gli avversari sul piano del possesso palla e in diversi tratti su quello del palleggio. Poche occasioni sullo 0-0, che cambia fisionomia al 25' quando Lapis sfrutta al meglio la sua velocità per avventarsi su di un disimpegno arretrato troppo lento degli ospiti e trafiggere Cecchi in uscita con un tiro angolato e quasi rasoterra che schizza sul campo viscido e finisce lesto in fondo al sacco. Passano pochissimi minuti ed ecco anche il raddoppio: sugli sviluppi di un calcio piazzato messo momentaneamente fuori dagli arancioblù, Ayoazaian si impossessa del pallone, penetra in area e conclude di potenza sotto la traversa. Da qui in poi poco altro da segnalare, anche nel corso di una ripresa amministrata al meglio sul piano delle energie mentali e fisiche dai padroni di casa. Nel finale un generoso Novoli sfiora il gol del due a uno, ma viene fermato dal palo. Calciatoripiù: Lapis, Ayoazaian (C.S. Lebowski): gli autori dei due gol decisivi sono anche i migliori in campo alla luce dell'ottima prova offerta.
Folgor Calenzano-Fortis Juventus 7-1

RETI: Bandini, Fiorentino, Fiorentino, Pelagatti, Cardellicchio, Fiorentino, Pelagatti, Niccoli
F.CALENZANO: Del Bimbo, Congiu, Mignacca, Baroni, Saraci, Amatulli L., Gibilaro, Palmeri, Fiorentino, Pelagatti, Cardellicchio. A disp.: Liberati, Lastrucci, Becheri, Bracale, Gestri, Aprile, Bandini, Cetani, Hoxha. All: Davide Barni.
FORTIS JUVENTUS: Penna, Lobosco, Paoli, Macchinelli, D'Esposito, Belli, Parrini, Arrighini, Bagiardi, Niccoli, Amerighi. A disp.: Vaghini, Anastasi, Sylla, Ojediran, Paladini, Romanelli, Razzauti, Grigoras. All.: Mauro Falli.
ARBITRO: Fondi di Pistoia.
RETI: Fiorentino 3, Pelagatti 2, Cardellicchio, Niccoli rig., Bandini.

F.CALENZANO: Del Bimbo, Congiu, Mignacca, Baroni, Saraci, Amatulli L., Gibilaro, Palmeri, Fiorentino, Pelagatti, Cardellicchio. A disp.: Liberati, Lastrucci, Becheri, Bracale, Gestri, Aprile, Bandini, Cetani, Hoxha. All: Davide Barni.
FORTIS JUVENTUS: Penna, Lobosco, Paoli, Macchinelli, D'Esposito, Belli, Parrini, Arrighini, Bagiardi, Niccoli, Amerighi. A disp.: Vaghini, Anastasi, Sylla, Ojediran, Paladini, Romanelli, Razzauti, Grigoras. All.: Mauro Falli.
ARBITRO: Fondi di Pistoia.
RETI: Fiorentino 3, Pelagatti 2, Cardellicchio, Niccoli rig., Bandini.



La pioggia, a tratti anche di forte intensità, non ha impedito alla Folgor Calenzano di imporre la propria legge tra le mura amiche. Vittima di turno la Fortis Juventus, che non ha potuto opporre nessuna resistenza allo strapotere fisico e tecnico dei ragazzi di mister Barni. Forse quella contro i biancoverdi è stata la miglior versione vista finora della squadra calenzanese: pressing continuo, scambi di prima, velocità e profondità di inserimenti senza palla e una sorprendente capacità di gioco palla a terra; in pratica tutto il repertorio indispensabile per ben figurare a questi livelli. Il giusto approccio al match ha consentito al Calenzano di trovarsi in vantaggio per 3-0 già dopo 20 minuti (il solito Fiorentino dopo appena 50 secondi, poi Pelagatti e Cardellicchio) e, anche se Niccoli su rigore ha provato a riportare sotto gli ospiti, il successivo quarto gol di Pelagatti allo scadere del primo tempo ha in pratica messo la partita in ghiaccio già dopo i primi 45 minuti. Il quinto gol all'inizio del secondo tempo, realizzato ancora da Fiorentino, sancisce la differenza tra le due compagini; in pratica per 60' almeno in campo c'è stata solo una squadra. La Fortis Juventus, che comunque sta disputando un campionato più che onorevole, è sembrata quasi sorpresa dalla qualità degli avversari, faticando a opporsi in modo efficace ai locali. Quando poi i ritmi finiscono per calare e iniziano le sostituzioni, la squadra che ne beneficia di più è proprio il Calenzano che va a segno ancora due volte, ancora con Fiorentino (tripletta per lui) e con il subentrato Bandini a tempo scaduto. Difficile segnalare la prestazione di uno o più singoli all'interno di una prestazione di questo tipo per il Calenzano: è facile nominare chi realizza uno o più gol, ma in questa occasione è sembrato quasi che ogni giocatore del Calenzano riuscisse a ritagliarsi i propri cinque minuti di gloria, realizzando giocate - ora difensive, ora offensive - di grande qualità. E forse proprio questa è la chiave di un grande gruppo: le qualità di ogni singolo giocatore emergono all'interno di un gioco corale dove arrivano a essere importanti sia i gol di Fiorentino e Pelagatti, sia la corsa e la forza di Congiu e le chiusure di Saraci, e pure il contributo di chi arriva dalla panchina. Una bella vittoria dunque per il Calenzano in attesa di partite (Lebowski e Floriagafir le prossime due) dove davvero si respirerà l'aria rarefatta dell'altissima classifica e si conoscerà il reale valore del gruppo. Alla Fortis Juventus basterà archiviare in fretta questa partita e ripartire da alcune buone individualità viste in campo: Niccoli (a segno su rigore) ma anche Arrighini e Bagiardi, e soprattutto mettere in campo un approccio migliore, più adatto alle partite di questo tipo.

La pioggia, a tratti anche di forte intensità, non ha impedito alla Folgor Calenzano di imporre la propria legge tra le mura amiche. Vittima di turno la Fortis Juventus, che non ha potuto opporre nessuna resistenza allo strapotere fisico e tecnico dei ragazzi di mister Barni. Forse quella contro i biancoverdi è stata la miglior versione vista finora della squadra calenzanese: pressing continuo, scambi di prima, velocità e profondità di inserimenti senza palla e una sorprendente capacità di gioco palla a terra; in pratica tutto il repertorio indispensabile per ben figurare a questi livelli. Il giusto approccio al match ha consentito al Calenzano di trovarsi in vantaggio per 3-0 già dopo 20 minuti (il solito Fiorentino dopo appena 50 secondi, poi Pelagatti e Cardellicchio) e, anche se Niccoli su rigore ha provato a riportare sotto gli ospiti, il successivo quarto gol di Pelagatti allo scadere del primo tempo ha in pratica messo la partita in ghiaccio già dopo i primi 45 minuti. Il quinto gol all'inizio del secondo tempo, realizzato ancora da Fiorentino, sancisce la differenza tra le due compagini; in pratica per 60' almeno in campo c'è stata solo una squadra. La Fortis Juventus, che comunque sta disputando un campionato più che onorevole, è sembrata quasi sorpresa dalla qualità degli avversari, faticando a opporsi in modo efficace ai locali. Quando poi i ritmi finiscono per calare e iniziano le sostituzioni, la squadra che ne beneficia di più è proprio il Calenzano che va a segno ancora due volte, ancora con Fiorentino (tripletta per lui) e con il subentrato Bandini a tempo scaduto. Difficile segnalare la prestazione di uno o più singoli all'interno di una prestazione di questo tipo per il Calenzano: è facile nominare chi realizza uno o più gol, ma in questa occasione è sembrato quasi che ogni giocatore del Calenzano riuscisse a ritagliarsi i propri cinque minuti di gloria, realizzando giocate - ora difensive, ora offensive - di grande qualità. E forse proprio questa è la chiave di un grande gruppo: le qualità di ogni singolo giocatore emergono all'interno di un gioco corale dove arrivano a essere importanti sia i gol di Fiorentino e Pelagatti, sia la corsa e la forza di Congiu e le chiusure di Saraci, e pure il contributo di chi arriva dalla panchina. Una bella vittoria dunque per il Calenzano in attesa di partite (Lebowski e Floriagafir le prossime due) dove davvero si respirerà l'aria rarefatta dell'altissima classifica e si conoscerà il reale valore del gruppo. Alla Fortis Juventus basterà archiviare in fretta questa partita e ripartire da alcune buone individualità viste in campo: Niccoli (a segno su rigore) ma anche Arrighini e Bagiardi, e soprattutto mettere in campo un approccio migliore, più adatto alle partite di questo tipo.
Montespertoli-Csl Prato Social Club 1-1

RETI: Antonini, Autorete
MONTESPERTOLI: Frizzi, Santoni, Berti, Chini, Capocchini, Manetti, Lotti, Antonini, Grippo, Morelli, Gasparri. A disp.: Mugnaini, Bonarelli, Hasani, Canardi, Costoli, Stasino, Governi, Masi, Sarti. All.: Emanuele Scaccioni.
CSL PRATO SOCIAL: Ciuffatelli, Porro, Bucciantonio, Verdiani, Montini, Petroni, Pecchioli, Lamin, Formisano, Capetta, Imbriano. A disp.: Sicuranza Conti, D'Arco, Di Biase, Pelagalli, Di Marino, Montagni, Santangelo, Paoli, Varago. All.: Emilio Guarducci.
ARBITRO: Benozzi di Empoli.
RETI: Antonini, autorete pro Csl Prato Social.

MONTESPERTOLI: Frizzi, Santoni, Berti, Chini, Capocchini, Manetti, Lotti, Antonini, Grippo, Morelli, Gasparri. A disp.: Mugnaini, Bonarelli, Hasani, Canardi, Costoli, Stasino, Governi, Masi, Sarti. All.: Emanuele Scaccioni.
CSL PRATO SOCIAL: Ciuffatelli, Porro, Bucciantonio, Verdiani, Montini, Petroni, Pecchioli, Lamin, Formisano, Capetta, Imbriano. A disp.: Sicuranza Conti, D'Arco, Di Biase, Pelagalli, Di Marino, Montagni, Santangelo, Paoli, Varago. All.: Emilio Guarducci.
ARBITRO: Benozzi di Empoli.
RETI: Antonini, autorete pro Csl Prato Social.



Dopo la brutta sconfitta in rimonta a opera del Lanciotto, il Montespertoli è chiamato a una partita di riscatto morale e di classifica sul campo di casa allentato per la pioggia, quasi materializzato grazie al bel gol di Antonini - il migliore dei padroni di casa - ma vanificato al novantesimo da uno sfortunato autogol di Santoni nel tentativo di anticipare l'avversario. Finisce così 1-1 il match col Csl Prato Social Club. La partita è stata molto equilibrata, caratterizzata da poche azioni da gol e molti scivoloni per il terreno piuttosto bagnato. Al 14' la prima vera occasione per gli ospiti: trattenuta di Capocchini iniziata fuori area e conclusa all'interno, per il direttore di gara ci sono gli estremi per assegnare il calcio di rigore; sul dischetto si presenta Montini, che mette alto. Al 24' bella combinazione tra Lamin e Pecchioli, due vere spine nel fianco e risultati i migliori del Csl Prato Social Club: il tiro esce alto. Passano due minuti e ancora Pecchioli, imbeccato dal solito Lamin, si vede parare in angolo dall'estremo Frizzi un forte tiro che si sarebbe insaccato all'incrocio. Al 28' punizione dall'angolo sinistro dell'area per gli ospiti, Bucciantonio mette il pallone in area, Manetti respinge e Lamin a botta sicura trova nuovamente i guantoni di Frizzi a difesa del risultato. Sul finale del primo tempo si vedono i padroni di casa in due occasioni, la prima con Chini che su punizione trova l'estremo Ciuffatelli per una facile parata e subito dopo con Lotti che salta un avversario e imbecca Chini che conclude alto. Si chiude così un primo tempo caratterizzato da un maggiore predominio degli ospiti, ma la retroguardia locale composta da Santoni, Berti, Capocchini e Manetti guidati dall'estremo Frizzi, capitano per l'assenza di Fiorini squalificato, è riuscita a non subire la rete. La ripresa riprende come il primo tempo: il campo è allentato per la pioggia ancora copiosa, gli ospiti continuano a impensierire i padroni di casa, prima con Pecchioli che sulla fascia si accentra e conclude in porta trovando la parata di Frizzi e successivamente con Montini che con un bel lancio trova libero ancora Pecchioli, che questa volta mette alto. Al 57' Bonarelli, che aveva rilevato da poco Grippo, con un bel passaggio trova Gasparri; il tiro di quest'ultimo non è dei migliori ed esce fuori. Continuano i tentativi dei padroni di casa, che nella ripresa sono intenzionati a prendersi i tre punti con Chini prima, pericoloso su punizione, con Bonarelli e Antonini poi. Sembra che il vento sia cambiato, la pioggia si interrompe e all'84' i padroni di casa vedono la luce: Morelli da fallo laterale mette in area, il pallone viene ribattuto e arriva sui piedi di Antonini che con un bellissimo gesto tecnico mette in rete accompagnato dall'esultanza in campo e sulle tribune per il gol che potrebbe scacciare i fantasmi per i gialloverdi. Ma, come in un finale di Agatha Christie, per i locali arriva l'impensabile: da una punizione dubbia concessa fuori area, nel tentativo di anticipo di testa Santoni mette il pallone nell'angolo basso; Frizzi non può fare niente. È 1-1. La partita si chiude così su un punteggio di parità che, rispetto a quanto visto in campo, è giusto, ma i ragazzi di mister Scaccioni possono sicuramente rammaricarsi per la mancata vittoria che a tempo scaduto sembrava realizzata. Calciatoripiù: Antonini (Montespertoli); Pecchioli, Lamin (Csl Prato Social).

Dopo la brutta sconfitta in rimonta a opera del Lanciotto, il Montespertoli è chiamato a una partita di riscatto morale e di classifica sul campo di casa allentato per la pioggia, quasi materializzato grazie al bel gol di Antonini - il migliore dei padroni di casa - ma vanificato al novantesimo da uno sfortunato autogol di Santoni nel tentativo di anticipare l'avversario. Finisce così 1-1 il match col Csl Prato Social Club. La partita è stata molto equilibrata, caratterizzata da poche azioni da gol e molti scivoloni per il terreno piuttosto bagnato. Al 14' la prima vera occasione per gli ospiti: trattenuta di Capocchini iniziata fuori area e conclusa all'interno, per il direttore di gara ci sono gli estremi per assegnare il calcio di rigore; sul dischetto si presenta Montini, che mette alto. Al 24' bella combinazione tra Lamin e Pecchioli, due vere spine nel fianco e risultati i migliori del Csl Prato Social Club: il tiro esce alto. Passano due minuti e ancora Pecchioli, imbeccato dal solito Lamin, si vede parare in angolo dall'estremo Frizzi un forte tiro che si sarebbe insaccato all'incrocio. Al 28' punizione dall'angolo sinistro dell'area per gli ospiti, Bucciantonio mette il pallone in area, Manetti respinge e Lamin a botta sicura trova nuovamente i guantoni di Frizzi a difesa del risultato. Sul finale del primo tempo si vedono i padroni di casa in due occasioni, la prima con Chini che su punizione trova l'estremo Ciuffatelli per una facile parata e subito dopo con Lotti che salta un avversario e imbecca Chini che conclude alto. Si chiude così un primo tempo caratterizzato da un maggiore predominio degli ospiti, ma la retroguardia locale composta da Santoni, Berti, Capocchini e Manetti guidati dall'estremo Frizzi, capitano per l'assenza di Fiorini squalificato, è riuscita a non subire la rete. La ripresa riprende come il primo tempo: il campo è allentato per la pioggia ancora copiosa, gli ospiti continuano a impensierire i padroni di casa, prima con Pecchioli che sulla fascia si accentra e conclude in porta trovando la parata di Frizzi e successivamente con Montini che con un bel lancio trova libero ancora Pecchioli, che questa volta mette alto. Al 57' Bonarelli, che aveva rilevato da poco Grippo, con un bel passaggio trova Gasparri; il tiro di quest'ultimo non è dei migliori ed esce fuori. Continuano i tentativi dei padroni di casa, che nella ripresa sono intenzionati a prendersi i tre punti con Chini prima, pericoloso su punizione, con Bonarelli e Antonini poi. Sembra che il vento sia cambiato, la pioggia si interrompe e all'84' i padroni di casa vedono la luce: Morelli da fallo laterale mette in area, il pallone viene ribattuto e arriva sui piedi di Antonini che con un bellissimo gesto tecnico mette in rete accompagnato dall'esultanza in campo e sulle tribune per il gol che potrebbe scacciare i fantasmi per i gialloverdi. Ma, come in un finale di Agatha Christie, per i locali arriva l'impensabile: da una punizione dubbia concessa fuori area, nel tentativo di anticipo di testa Santoni mette il pallone nell'angolo basso; Frizzi non può fare niente. È 1-1. La partita si chiude così su un punteggio di parità che, rispetto a quanto visto in campo, è giusto, ma i ragazzi di mister Scaccioni possono sicuramente rammaricarsi per la mancata vittoria che a tempo scaduto sembrava realizzata. Calciatoripiù: Antonini (Montespertoli); Pecchioli, Lamin (Csl Prato Social).
Poggio A Caiano-Rinascita Doccia 0-0

POGGIO A CAIANO: Cocchi, Agozzino, Marinozzi, Spinelli, El Amri, Salvadori, Gori, Marini, Bernardo, Marchetti, Usai. A disp.: Grassi, Allegretti, Bertini, Mazzei, Capponi, Masi, Vela, Giorgi, Corsi. All.: Massimiliano Marchetti.
RINASCITA DOCCIA: Rogai, Lisi, Salvini, Santoro, Barzanti, Gonfiantini, Bossio, Lastini, Pepe, Manicardi, Rogai, Ciappi. A disp.: Cocchi, Tolo, Serra, Pali, Giorgetti, Daloiso, Sacchi. All.: Giovanni Chiari.
ARBITRO: Fedi di Pistoia.

POGGIO A CAIANO: Cocchi, Agozzino, Marinozzi, Spinelli, El Amri, Salvadori, Gori, Marini, Bernardo, Marchetti, Usai. A disp.: Grassi, Allegretti, Bertini, Mazzei, Capponi, Masi, Vela, Giorgi, Corsi. All.: Massimiliano Marchetti.
RINASCITA DOCCIA: Rogai, Lisi, Salvini, Santoro, Barzanti, Gonfiantini, Bossio, Lastini, Pepe, Manicardi, Rogai, Ciappi. A disp.: Cocchi, Tolo, Serra, Pali, Giorgetti, Daloiso, Sacchi. All.: Giovanni Chiari.
ARBITRO: Fedi di Pistoia.



Pareggio tutto sommato giusto quello che matura al termine della sfida tra Poggio a Caiano e Rinascita Doccia, sebbene i padroni di casa abbiano da recriminare per un gol annullato a Bernardo. Andiamo con ordine però e partiamo dall'inizio, quando gli ospiti propongono un buon giro palla fermandosi però sempre sul muro eretto da Gori davanti alla difesa. La squadra di Marchetti non sta a guardare e prova a sfruttare la corsia esterna dove Usai ha spesso la meglio su Lastini, ma di occasioni nitide ne arrivano poche. Al 30' l'episodio che potrebbe cambiare la partita: su cross dalla destra Bernardo si fa trovare pronto sul secondo palo e con un morbido pallonetto insacca, ma l'arbitro annulla per fuorigioco. Nel finale di tempo invece chance dall'altra parte per Pepe, che mette fuori un diagonale da buona posizione. Nella ripresa continua a regnare l'equilibrio: per i locali ci provano Marini dal limite dell'area e Bernardo al termine di una pregevole azione personale, ma in entrambi i casi la sfera si perde sul fondo. Al 75', nella stessa azione, vengono espulsi Agozzino e Pepe e così entrambe le squadre restano in dieci. Mister Marchetti inserisce Masi, sposta Gori al centro della difesa e sostituisce Bernardo con Mazzei; proprio quest'ultimo all'82' ha una buona chance, ma il suo destro non impensierisce Rogai. Gli ultimi tentativi degli ospiti vengono ben contenuti dalla difesa di casa che, con Gori e Spinelli, ha la meglio sull'isolato Gonfiantini. Al triplice fischio Poggio a Caiano e Rinascita Doccia si spartiscono dunque la posta in palio, vedendo variare di poco le rispettive classifiche. Calciatoripiù : Gori (Poggio a Caiano). Santoro (Rinascita Doccia).

Pareggio tutto sommato giusto quello che matura al termine della sfida tra Poggio a Caiano e Rinascita Doccia, sebbene i padroni di casa abbiano da recriminare per un gol annullato a Bernardo. Andiamo con ordine però e partiamo dall'inizio, quando gli ospiti propongono un buon giro palla fermandosi però sempre sul muro eretto da Gori davanti alla difesa. La squadra di Marchetti non sta a guardare e prova a sfruttare la corsia esterna dove Usai ha spesso la meglio su Lastini, ma di occasioni nitide ne arrivano poche. Al 30' l'episodio che potrebbe cambiare la partita: su cross dalla destra Bernardo si fa trovare pronto sul secondo palo e con un morbido pallonetto insacca, ma l'arbitro annulla per fuorigioco. Nel finale di tempo invece chance dall'altra parte per Pepe, che mette fuori un diagonale da buona posizione. Nella ripresa continua a regnare l'equilibrio: per i locali ci provano Marini dal limite dell'area e Bernardo al termine di una pregevole azione personale, ma in entrambi i casi la sfera si perde sul fondo. Al 75', nella stessa azione, vengono espulsi Agozzino e Pepe e così entrambe le squadre restano in dieci. Mister Marchetti inserisce Masi, sposta Gori al centro della difesa e sostituisce Bernardo con Mazzei; proprio quest'ultimo all'82' ha una buona chance, ma il suo destro non impensierisce Rogai. Gli ultimi tentativi degli ospiti vengono ben contenuti dalla difesa di casa che, con Gori e Spinelli, ha la meglio sull'isolato Gonfiantini. Al triplice fischio Poggio a Caiano e Rinascita Doccia si spartiscono dunque la posta in palio, vedendo variare di poco le rispettive classifiche. Calciatoripiù : Gori (Poggio a Caiano). Santoro (Rinascita Doccia).
Floriagafir Bellariva-Audace Legnaia 1-0

RETI: Biscioni Pecci
FLORIAGAFIR BELLARIVA: Merendi Francesco, Chiavacci, Navarria, Pratesi, Baglini, Biagini, Vegni (84' Macrì), Scalella (75' Tipaldi), Amato (77' Merendi Emanuele), Biscioni (87' Forlucci), Ricciardi (58' Gallo). A disp.: Ormi, Buiani, Lucchesi, Ermini. All.: Francesco Fiorindi.
AUDACE LEGNAIA: Fattovich, Torniai, Spinella, Cosi, Michelagnoli, Fedeli, Sangiorgi (71' Macrì), Corbucci, Tofani (72' Paoletti N.), Gasparini, Paoletti D.. A disp.: Anselmi, Lelli, Maggiorelli, Renzi, Francini. All.: Massimiliano Busin.
Arbitro: Cenni di Firenze.
RETE: 52' Biscioni.

FLORIAGAFIR BELLARIVA: Merendi Francesco, Chiavacci, Navarria, Pratesi, Baglini, Biagini, Vegni (84' Macrì), Scalella (75' Tipaldi), Amato (77' Merendi Emanuele), Biscioni (87' Forlucci), Ricciardi (58' Gallo). A disp.: Ormi, Buiani, Lucchesi, Ermini. All.: Francesco Fiorindi.
AUDACE LEGNAIA: Fattovich, Torniai, Spinella, Cosi, Michelagnoli, Fedeli, Sangiorgi (71' Macrì), Corbucci, Tofani (72' Paoletti N.), Gasparini, Paoletti D.. A disp.: Anselmi, Lelli, Maggiorelli, Renzi, Francini. All.: Massimiliano Busin.
Arbitro: Cenni di Firenze.
RETE: 52' Biscioni.



Continua imperterrita la marcia in vetta alla classifica della Floriagafir che, da neopromossa, stupisce sempre di più grazie ad un avvio stagionale coi fiocchi che vede un perfetto ruolino di marcia. Ad onor del vero, piegare un combattivo Legnaia, mai uscito dalla partita fino al calare del sipario, si è rivelato molto più difficile del previsto per i biancoblù, trovatisi infatti di fronte ad un undici che non si è lasciato affatto intimorire dai più quotati avversari in una sfida che forse, stando a quanto effettivamente visto in campo, avrebbe benissimo potuto terminare senza vincitori né vinti. Al fischio iniziale le due formazioni danno vita alla canonica fase di studio in cui, peraltro, ciascuna tenta non soltanto di captare i punti deboli dell'altra ma anche di prendere le misure con il sintetico del "Bozzi", teatro della contesa in via del tutto eccezionale in virtù dell'attuale impraticabilità - a causa di lavori in corso - del "Grazzini". La Floriagafir, specialista nelle rapide ripartenze potendo contare su due autentici velocisti quali Biscioni e Ricciardi, supportati dalle doti tecniche di Amato sulla trequarti, è contestualmente molto ben chiusa in difesa in questi primi minuti ma, ogniqualvolta tenta di rendersi pericolosa dalle parti di Fattovich, è costretta a fare i conti con l'altrettanto compatta retroguardia gialloblù che, guidata dall'inedita coppia centrale Michelagnoli-Gasparini, non offre il fianco alle scorribande casalinghe ben conscia della caratura avversaria. Non a caso, la prima azione degna di nota in assoluto si registra soltanto al quarto d'ora, quando Amato si trova al posto giusto al momento giusto sulla corta chiusura di Sangiorgi ma, una volta raccolta quest'ultima ai sedici metri, calcia di prima intenzione senza però centrare lo specchio della porta. La reazione audacina non si fa attendere più di tanto: al 21' infatti Corbucci, non trovando compagni da servire nei paraggi, batte direttamente a rete da distanza siderale scaldando i guantoni a Francesco Merendi, il quale non si lascia sorprendere respingendo il pallone dopo essersi disteso sulla propria destra. Il Legnaia, sin qui cavatosela con un atteggiamento prevalentemente votato alla copertura, approfitta di questo squillo per osare una pressione più asfissiante ai danni dei padroni di casa anche se una manciata di secondi dopo Diego Paoletti, ricevuta un'elegante sponda col petto da Cosi, conclude al volo da fuori con una traiettoria eccessivamente centrale per impensierire il portiere biancoblù. Al 30', invece, è Tofani a rendersi protagonista di un recupero estremamente caparbio del pallone sulla corsia mancina; lo sviluppo dell'azione pare tuttavia a dir poco confuso, finché non arriva Fedeli a mettere ordine con un servizio in orizzontale all'indirizzo di Corbucci che, da una zona estremamente pericolosa, tenta senza successo di togliere la metaforica ragnatela del sette con un tentativo che finisce al di là del montante. Scampata l'intera serie di pericoli ravvicinati, la Floriagafir si riorganizza a dovere ed al 37' Biscioni, senza ombra di dubbio uno degli elementi più qualitativi dei suoi, si crea lo spazio per il tiro con un gioco di prestigio che elude la pressione di Gasparini e lascia partire una clamorosa sassata da posizione centrale che sorprende Fattovich ma si stampa in pieno sulla traversa. Sfiorato il vantaggio la squadra di Fiorindi non molla la presa e al 44' ci prova con Amato che, rientrato sul destro al limite, non approfitta a dovere di un'apertura col contagiri da parte di Vegni e calcia sul fondo. Poco dopo il rientro dall'intervallo, al 50' Fattovich rischia di combinare un non irrilevante pasticcio lasciandosi sfuggire un traversone dalla sinistra di Biscioni ma Scalella lo grazia incredibilmente in ribattuta colpendo malissimo la sfera con troppa foga. Il gol resta comunque nell'aria per la formazione ospitante che infatti due minuti dopo trae profitto da un'incomprensione tra Sangiorgi e Gasparini a centrocampo ed imbastisce immediatamente un contropiede sui cui sviluppi Ricciardi, lanciato in profondità sulla destra, mette al centro un invitante rasoterra che vede l'accorrente Biscioni avventarvisi in scivolata per poi trafiggere l'incolpevole Fattovich da distanza ravvicinata e siglare la prima e decisiva rete dell'incontro. Con questi presupposti la partita parrebbe ormai essersi definitivamente messa in discesa per la capolista, tuttavia il Legnaia non getta la spugna e tenta subito di abbozzare una reazione: d'altro canto, comunque, i biancoblù sono ben consapevoli del fatto che un vantaggio di misura sia tutt'altro che una seria ipoteca sui tre punti e preferiscono non sbilanciarsi lasciando dunque spazi piuttosto angusti ai propri avversari. Ciò non toglie che tuttavia al 70' sia proprio una leggerezza della difesa locale a spianare la strada verso il pari a Spinella, liberissimo davanti al portiere una volta intercettato un cross di Fedeli, ma Francesco Merendi è a dir poco strepitoso e con un colpo di reni abbassa la saracinesca deviando in corner. Dopo un tentativo fallito due minuti più tardi sul fronte opposto dall'indisturbato Vegni, pescato largo a destra da uno spiovente partito dalla trequarti, la contesa inizia pian piano ad avviarsi verso le proprie battute finali che si rivelano appannaggio della manovra di un'Audace intenzionata a gettare il cuore oltre l'ostacolo pur di riacciuffare un pari che non demeriterebbe affatto. Ma la Floriagafir continua a concedere poco facendo sì che le uniche possibilità per gli ospiti di chiamare in causa Francesco Merendi siano affidate a soluzioni dalla distanza con scarse possibilità di successo, esattamente come quella di Cosi all'83'. Appena un minuto dopo, lo stesso Cosi non si accontenta del tiro dalla bandierina a fronte di una rivedibile copertura di capitan Pratesi sul suggerimento di Fedeli e, giunto sul fondo, scarica all'indietro il pallone per il neo-entrato Macrì che però, giunto di gran carriera nel pieno dei sedici metri casalinghi, spreca un'ottima palla-goal di prima intenzione indirizzando, anche se non di molto, al lato il proprio destro. Così, dopo un'ultima possibilità per i gialloblù non sfruttata da Diego Paoletti in pieno recupero, terminano definitivamente le ostilità alle Due Strade: la Floriagafir conquista l'intera posta in palio consolidando la vetta, mentre il Legnaia, per il quale la lontananza dal "Bacci" rimane ancora un tabù da sfatare, continua a non conoscere mezze misure in campionato e a navigare in acque non tranquillissime con soli 6 punti fin qui racimolati.

Continua imperterrita la marcia in vetta alla classifica della Floriagafir che, da neopromossa, stupisce sempre di più grazie ad un avvio stagionale coi fiocchi che vede un perfetto ruolino di marcia. Ad onor del vero, piegare un combattivo Legnaia, mai uscito dalla partita fino al calare del sipario, si è rivelato molto più difficile del previsto per i biancoblù, trovatisi infatti di fronte ad un undici che non si è lasciato affatto intimorire dai più quotati avversari in una sfida che forse, stando a quanto effettivamente visto in campo, avrebbe benissimo potuto terminare senza vincitori né vinti. Al fischio iniziale le due formazioni danno vita alla canonica fase di studio in cui, peraltro, ciascuna tenta non soltanto di captare i punti deboli dell'altra ma anche di prendere le misure con il sintetico del "Bozzi", teatro della contesa in via del tutto eccezionale in virtù dell'attuale impraticabilità - a causa di lavori in corso - del "Grazzini". La Floriagafir, specialista nelle rapide ripartenze potendo contare su due autentici velocisti quali Biscioni e Ricciardi, supportati dalle doti tecniche di Amato sulla trequarti, è contestualmente molto ben chiusa in difesa in questi primi minuti ma, ogniqualvolta tenta di rendersi pericolosa dalle parti di Fattovich, è costretta a fare i conti con l'altrettanto compatta retroguardia gialloblù che, guidata dall'inedita coppia centrale Michelagnoli-Gasparini, non offre il fianco alle scorribande casalinghe ben conscia della caratura avversaria. Non a caso, la prima azione degna di nota in assoluto si registra soltanto al quarto d'ora, quando Amato si trova al posto giusto al momento giusto sulla corta chiusura di Sangiorgi ma, una volta raccolta quest'ultima ai sedici metri, calcia di prima intenzione senza però centrare lo specchio della porta. La reazione audacina non si fa attendere più di tanto: al 21' infatti Corbucci, non trovando compagni da servire nei paraggi, batte direttamente a rete da distanza siderale scaldando i guantoni a Francesco Merendi, il quale non si lascia sorprendere respingendo il pallone dopo essersi disteso sulla propria destra. Il Legnaia, sin qui cavatosela con un atteggiamento prevalentemente votato alla copertura, approfitta di questo squillo per osare una pressione più asfissiante ai danni dei padroni di casa anche se una manciata di secondi dopo Diego Paoletti, ricevuta un'elegante sponda col petto da Cosi, conclude al volo da fuori con una traiettoria eccessivamente centrale per impensierire il portiere biancoblù. Al 30', invece, è Tofani a rendersi protagonista di un recupero estremamente caparbio del pallone sulla corsia mancina; lo sviluppo dell'azione pare tuttavia a dir poco confuso, finché non arriva Fedeli a mettere ordine con un servizio in orizzontale all'indirizzo di Corbucci che, da una zona estremamente pericolosa, tenta senza successo di togliere la metaforica ragnatela del sette con un tentativo che finisce al di là del montante. Scampata l'intera serie di pericoli ravvicinati, la Floriagafir si riorganizza a dovere ed al 37' Biscioni, senza ombra di dubbio uno degli elementi più qualitativi dei suoi, si crea lo spazio per il tiro con un gioco di prestigio che elude la pressione di Gasparini e lascia partire una clamorosa sassata da posizione centrale che sorprende Fattovich ma si stampa in pieno sulla traversa. Sfiorato il vantaggio la squadra di Fiorindi non molla la presa e al 44' ci prova con Amato che, rientrato sul destro al limite, non approfitta a dovere di un'apertura col contagiri da parte di Vegni e calcia sul fondo. Poco dopo il rientro dall'intervallo, al 50' Fattovich rischia di combinare un non irrilevante pasticcio lasciandosi sfuggire un traversone dalla sinistra di Biscioni ma Scalella lo grazia incredibilmente in ribattuta colpendo malissimo la sfera con troppa foga. Il gol resta comunque nell'aria per la formazione ospitante che infatti due minuti dopo trae profitto da un'incomprensione tra Sangiorgi e Gasparini a centrocampo ed imbastisce immediatamente un contropiede sui cui sviluppi Ricciardi, lanciato in profondità sulla destra, mette al centro un invitante rasoterra che vede l'accorrente Biscioni avventarvisi in scivolata per poi trafiggere l'incolpevole Fattovich da distanza ravvicinata e siglare la prima e decisiva rete dell'incontro. Con questi presupposti la partita parrebbe ormai essersi definitivamente messa in discesa per la capolista, tuttavia il Legnaia non getta la spugna e tenta subito di abbozzare una reazione: d'altro canto, comunque, i biancoblù sono ben consapevoli del fatto che un vantaggio di misura sia tutt'altro che una seria ipoteca sui tre punti e preferiscono non sbilanciarsi lasciando dunque spazi piuttosto angusti ai propri avversari. Ciò non toglie che tuttavia al 70' sia proprio una leggerezza della difesa locale a spianare la strada verso il pari a Spinella, liberissimo davanti al portiere una volta intercettato un cross di Fedeli, ma Francesco Merendi è a dir poco strepitoso e con un colpo di reni abbassa la saracinesca deviando in corner. Dopo un tentativo fallito due minuti più tardi sul fronte opposto dall'indisturbato Vegni, pescato largo a destra da uno spiovente partito dalla trequarti, la contesa inizia pian piano ad avviarsi verso le proprie battute finali che si rivelano appannaggio della manovra di un'Audace intenzionata a gettare il cuore oltre l'ostacolo pur di riacciuffare un pari che non demeriterebbe affatto. Ma la Floriagafir continua a concedere poco facendo sì che le uniche possibilità per gli ospiti di chiamare in causa Francesco Merendi siano affidate a soluzioni dalla distanza con scarse possibilità di successo, esattamente come quella di Cosi all'83'. Appena un minuto dopo, lo stesso Cosi non si accontenta del tiro dalla bandierina a fronte di una rivedibile copertura di capitan Pratesi sul suggerimento di Fedeli e, giunto sul fondo, scarica all'indietro il pallone per il neo-entrato Macrì che però, giunto di gran carriera nel pieno dei sedici metri casalinghi, spreca un'ottima palla-goal di prima intenzione indirizzando, anche se non di molto, al lato il proprio destro. Così, dopo un'ultima possibilità per i gialloblù non sfruttata da Diego Paoletti in pieno recupero, terminano definitivamente le ostilità alle Due Strade: la Floriagafir conquista l'intera posta in palio consolidando la vetta, mentre il Legnaia, per il quale la lontananza dal "Bacci" rimane ancora un tabù da sfatare, continua a non conoscere mezze misure in campionato e a navigare in acque non tranquillissime con soli 6 punti fin qui racimolati.
Scandicci-Viaccia 5-0

RETI: Papi, La Torre, Galli, Papi, Autorete
SCANDICCI: Nati, La Torre, Hognogi, Papi, Paoli, Galli, Manetti, Paci, Lapucci, Legnante, Zeoli. A disp.: Cei, Francini, Grisolini, Conticelli, Iovino, Pratesi, Mantovelli. All.: Massimiliano Burchi.
VIACCIA: Todaro, Simoni, Rrapay, Avallone, Ciambellotti, Mazzanti, Ciaschi, Raffaele, Fedele, Caca, Cartia. A disp.: Calvani, Balice, Veneruso, Pistolesi, Ferroni, Giacomelli, Guarducci, Montecalvo, Visconti. All.: Riccardo Petrini.
ARBITRO: Unali di Arezzo.
RETI: autorete pro Scandicci, Papi, Manetti, Galli, La Torre.

SCANDICCI: Nati, La Torre, Hognogi, Papi, Paoli, Galli, Manetti, Paci, Lapucci, Legnante, Zeoli. A disp.: Cei, Francini, Grisolini, Conticelli, Iovino, Pratesi, Mantovelli. All.: Massimiliano Burchi.
VIACCIA: Todaro, Simoni, Rrapay, Avallone, Ciambellotti, Mazzanti, Ciaschi, Raffaele, Fedele, Caca, Cartia. A disp.: Calvani, Balice, Veneruso, Pistolesi, Ferroni, Giacomelli, Guarducci, Montecalvo, Visconti. All.: Riccardo Petrini.
ARBITRO: Unali di Arezzo.
RETI: autorete pro Scandicci, Papi, Manetti, Galli, La Torre.



Archiviati due pareggi consecutivi lo Scandicci si rilancia, battendo nettamente il Viaccia e balzando al centro della classifica. La partenza è ottima da parte dei ragazzi di Burchi, che dopo appena un minuto passano in vantaggio approfittando di un autogol sugli sviluppi di un traversone dalla fascia. Poco dopo servono invece le mani di Todaro per impedire ai blues di raddoppiare, e anche gli ospiti cominciano ad affacciarsi sul fronte offensivo chiamando Nati a due interventi non impossibili ma comunque impegnativi. Ad ogni modo prima dell'intervallo i padroni di casa trovano il 2-0 per mano di Papi, che finalizza un'azione di contropiede presentandosi a tu per tu col portiere e vincendo il duello. Trattasi del preludio al monologo che lo Scandicci esercita nella ripresa, a partire dall'eurogol di Manetti che vale il 3-0 dopo pochi minuti. Ci pensa invece Galli a calare il poker con un tap in sotto misura sugli sviluppi di un calcio d'angolo, e sempre dalla bandierina nasce il 5-0: pallone respinto dalla difesa, La Torre lo raccoglie e lo spedisce sotto l'incrocio con un diagonale perfetto. Nel finale la squadra di Burchi potrebbe ampliare ulteriormente il proprio attivo, ma prima Zeoli si divora la gioia personale e poi Pratesi si vede respingere una punizione dal sempre ottimo Todaro. Poco cambia comunque ai fini del risultato finale, che premia uno Scandicci praticamente perfetto ai danni di un Viaccia a cui non è bastato il buon atteggiamento del primo tempo. Calciatoripiù : nello Scandicci si è distinto Papi , ma è doveroso fare un plauso a tutto il gruppo per l'ottima prestazione. Nel Viaccia bravo Todaro a limitare per quanto possibile il passivo con alcuni interventi non banali.

Archiviati due pareggi consecutivi lo Scandicci si rilancia, battendo nettamente il Viaccia e balzando al centro della classifica. La partenza è ottima da parte dei ragazzi di Burchi, che dopo appena un minuto passano in vantaggio approfittando di un autogol sugli sviluppi di un traversone dalla fascia. Poco dopo servono invece le mani di Todaro per impedire ai blues di raddoppiare, e anche gli ospiti cominciano ad affacciarsi sul fronte offensivo chiamando Nati a due interventi non impossibili ma comunque impegnativi. Ad ogni modo prima dell'intervallo i padroni di casa trovano il 2-0 per mano di Papi, che finalizza un'azione di contropiede presentandosi a tu per tu col portiere e vincendo il duello. Trattasi del preludio al monologo che lo Scandicci esercita nella ripresa, a partire dall'eurogol di Manetti che vale il 3-0 dopo pochi minuti. Ci pensa invece Galli a calare il poker con un tap in sotto misura sugli sviluppi di un calcio d'angolo, e sempre dalla bandierina nasce il 5-0: pallone respinto dalla difesa, La Torre lo raccoglie e lo spedisce sotto l'incrocio con un diagonale perfetto. Nel finale la squadra di Burchi potrebbe ampliare ulteriormente il proprio attivo, ma prima Zeoli si divora la gioia personale e poi Pratesi si vede respingere una punizione dal sempre ottimo Todaro. Poco cambia comunque ai fini del risultato finale, che premia uno Scandicci praticamente perfetto ai danni di un Viaccia a cui non è bastato il buon atteggiamento del primo tempo. Calciatoripiù : nello Scandicci si è distinto Papi , ma è doveroso fare un plauso a tutto il gruppo per l'ottima prestazione. Nel Viaccia bravo Todaro a limitare per quanto possibile il passivo con alcuni interventi non banali.