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Juniores Regionali GIR.D - Giornata n. 2

Poggio A Caiano-Atletica Castello 1-1

RETI: Guarducci, Maffei
POGGIO A CAIANO: Grassi, Marinozzi, Spinelli, Bertini, ElAmri, Salvadori, Gori, Masi, Marini, Bernardo, Guarducci. A disp.: Mazzacuva, Giorgi, Capponi, Marchetti, Usai, Mazzei, Corsi. All.: Massimiliano Marchetti.
ATL. CASTELLO: Bariletti, Pecchioli, Ermini, Simoniello, Manna, Mori, Tapinassi, Lastrucci, Gjika, Milani, Lamtafah. A disp.: Canocchi, Bandinelli, Maffei, Margheri, Reggio. All.: Alessandro Carmannini.
ARBITRO: Sow di Pistoia.
RETI: 37' Guarducci rig., 86' Maffei rig.



Un pareggio che alla fine non accontenta nessuna delle due squadre. Il Poggio a Caiano perde un'occasione per allungare sulla zona retrocessione e l'Atletica Castello riesce a rosicchiare solo un punto su chi la precede. Avvio di gara a ritmi bassi. Si fanno preferire gli ospiti per qualche iniziativa di Tapinassi, ma senza riuscire a impensierire Grassi. Al 16' quest'ultimo è bravo ad anticipare Gjika, ben lanciato da Tapinassi, mentre due minuti più tardi è ancora Gjika a provarci, ma la sua conclusione finisce sul fondo. È Il miglior momento del Castello che al 20' sfiora il gol: palla filtrante di Lastrucci per Gjika che, solo davanti a Grassi, si vede anticipare da un ottimo recupero di Marinozzi. Il Poggio a Caiano risponde subito, Guarducci lanciato da Marini costringe Bariletti alla deviazione in angolo. I padroni di casa guadagnano metri con il passare dei minuti e iniziano a impensierire la retroguardia avversaria. Al 29' Marini calcia centralmente una punizione dal limite dell'area e al 34' Guarducci ha una buona possibilità, bravo Ermini a chiudere in angolo. La partita si sblocca al 37': passaggio filtrante di Marini per Guarducci che con un tocco preciso mette Bernardo davanti a Bariletti, Manna interviene da dietro e atterra la punta medicea. É calcio di rigore: dal dischetto Guarducci fa 1-0. Nella ripresa si fanno preferire i padroni di casa, mentre per gli ospiti si segnala solo una punizione alta al 55' di Milani. Al 58' l'episodio che potrebbe dare una svolta definitiva alla gara: su cross di Spinelli c'è una chiara deviazione di mano in area di un difensore del Castello, ma per il sig. Sow non ci sono gli estremi per concedere il rigore. Al 63' Usai sfiora l'incrocio dei pali con una punizione dalla distanza. Gli ospiti provano a impostare una reazione, ma tutti i loro tentativi vanno a infrangersi sulla difesa biancoazzurra ben protetta da Gori. Il Poggio a Caiano ha altre due occasioni per il raddoppio: la prima con Usai al 68', tiro troppo centrale da buona posizione, e la seconda con Guarducci al 74', che si vede respingere la conclusione da Manna. Al minuto 86', allora, arriva il pareggio del Castello sull'unica sbavatura difensiva del secondo tempo dei medicei: palla filtrante per Maffei che viene trattenuto per la maglia, l'arbitro concede il rigore e dal dischetto lo stesso Maffei firma il definitivo 1-1. Calciatoripiù : Gori (Poggio a Caiano). Ermini (Atletica Castello).
Csl Prato Social Club-Audace Legnaia 3-3

RETI: Capetta, Capetta, Varago, Amodio, Amodio, Tofani
CSL PRATO SOCIAL: Ciuffatelli, Di Marino, Bucciantonio, Aguzzi, Montagni, D'Arco, Pecchioli, Lamin, Imbriano, Capetta, Formisano. A disp.: Sicuranza Conti, Turku, Verdiani, Elkrerarfi, Magnolfi, Montini, Bakary, Basso, Varago. All.: Emilio Guarducci.
AUDACE LEGNAIA: Anselmi, Martini, Pecori, Michelagnoli, Bruno, Renzi, Spinella, Cosi, Tofani, Amodio, Sangiorgi. A disp.: Silei, Paoletti N., Paoletti D., Omar Nour, Milite, Badiani, Francini, Macrì. All.: Luca Burlando.
ARBITRO: Benozzi di Empoli.
RETI: Amodio 2 (1 rig.), Capetta 2, Tofani rig., Varago.



Alla ricerca di punti per allontanarsi dalle zone pericolose della classifica, CSL Prato Social e Audace Legnaia devono accontentarsi di un pareggio e spartirsi dunque la posta in palio. Gol e spettacolo in una partita alquanto rocambolesca, con diverse episodi che l'hanno indirizzata specialmente nel secondo tempo. Veniamo dunque alla cronaca e partiamo dal vantaggio degli ospiti, che arriva dopo soli tre minuti: sponda di Tofani per Spinella che dalla destra crossa all'altezza del primo palo, si inserisce Amodio che di prima intenzione gira il pallone in fondo al sacco. Immediata però la reazione dei padroni di casa, per i quali sale in cattedra Capetta che nel giro di pochi minuti realizza una doppietta di testa ribaltando il risultato. Non succede granché altro fino allo scadere del primo tempo, quando Spinella si invola verso la porta e viene steso conquistando un calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Amodio, che spiazza Ciuffatelli per la doppietta personale e il 2-2 con cui si va a riposo. Nella ripresa il CSL Prato Social comincia finalmente a mettere palla a terra e giocare, ma è il Legnaia a tornare in vantaggio. Altro penalty, stavolta causato da un netto mani in area, ed esecuzione perfetta di Tofani che firma il 2-3. Tutto da rifare dunque per i padroni di casa, che ora soffrono la fisicità del Legnaia e un gioco che si fa sempre più scontroso e spezzettato. Oltretutto piove sul bagnato per la squadra di Guarducci quando Capetta, reo di aver detto qualche parola di troppo all'indirizzo dell'arbitro, viene espulso e lascia i suoi in dieci. I padroni di casa non smettono però di crederci e, grazie agli ingressi dalla panchina, riescono ad acciuffare il risultato nel finale con un grandissimo gol di Varago. Nei minuti successivi anche il Legnaia resta in dieci, e così nel recupero il CSL Prato Social sfiora addirittura la vittoria in un paio di circostanze. Il punteggio però non cambia più e così al triplice fischio il tabellino recita 3-3, epilogo che ben rispecchia l'abnegazione e la forza di volontà sfoggiate da entrambe le squadre. Calciatoripiù : per il CSL Prato Social Magnolfi , Varago e Bakary , decisivi quando sono entrati dalla panchina nel momento in cui la squadra era sotto sia nel punteggio che negli uomini. Per l'Audace Legnaia giusto elogiare l'intero collettivo per la prestazione offerta.
Rinascita Doccia-Centro Storico Lebowski 3-2

RETI: Antogna, Bossio, Bossio, Badii, Magrini
RINASCITA DOCCIA: Rogai, Lastini, Salvini, Santoro, Sacchi, Barzanti, Manicardi, Morettini, Bossio, Oriti, Antogna. A disp.: Serra, Cocchi, Lisi, Tolo, Gonfiantini, Pali, Giorgetti, Hallabou. All.: Giovanni Chiari.
LEBOWSKI: Caparrini, Carnasciali, Seroni, Campatelli, Biffoli, Grillo, Lapis, Magrini, Paggetti, Badii, Arcuri. A disp.: Betti, Banzi, Pancani, Di Mascolo, Fantoni, Danso, Tucci, Ayoazaian, Dani. All.: Matteo Marranci.
ARBITRO: Montaruli di Firenze
RETI: 8' Magrini, 17', 55' Bossio, 27' Antogna, 42' Badii.



Il quarto successo consecutivo fa volare in alto il Doccia, che resta incollato al duo di testa Calenzano-Floriagafir. A rimanere leggermente attardato è invece il Lebowski apparso bello solo a tratti e che dopo una partenza oltremodo incoraggiante s'è perso cammin facendo. Concretezza e cinismo sottoporta hanno invece meritatamente premiato il Doccia che adesso la cima di monte Morello la vede ancora più da vicino, di sicuro più di quanto la vedesse il 2 dicembre 2023: le quattro frustate incassate dal Calenzano - così, senza neppure tentare una reazione - avrebbero potuto ammazzare un toro. E invece sembra essere stato proprio quello l'autentico punto di svolta. Il Doccia che aveva fino a quel momento preso coscienza della propria forza stava facendo i conti anche con le proprie fragilità. E forse è stato proprio questo guardarsi dentro che gli ha ridato forza e grinta in un campionato storicamente enigmatico e ricco di colpi di scena che week end dopo week end non smette di regalare sorprese. Sul sintetico del Biagiotti va dunque in scena il classico big match da dentro o fuori, un appuntamento al quale occorre farsi trovar preparati e durante il quale è fondamentale non fare cilecca. La tensione è altissima, così come lo è la posta in gioco. È per questo motivo che quando le due compagini mettono piede in campo nessuno pare avvertire gli effetti delle pungenti raffiche di tramontana che di tanto in tanto sferzano violentemente l'impianto di viale XX Settembre. Le prime fasi del match fanno temere ai sostenitori rossoblu che i ragazzi di Chiari possano rimanere nuovamente vittime del cosiddetto effetto big match. A farsi preferire sul piano del gioco è infatti il Lebowski estremamente geometrico e incisivo in fase d'impostazione. Funziona a meraviglia il triangolo di centrocampo disegnato da Marranci: l'ex diavoletto Campatelli orchestra il gioco giostrando davanti alla difesa e avvalendosi del sostegno fornitogli dal sopraffino mediano Magrini e dal fantasista offensivo Badii. Quest'architettura si conferma al contempo bella e armoniosa nei movimenti e capace d'andare direttamente alla conclusione o di fornire assist sempre ben dosati al tridente composto dall'ex attaccante della Settignanese Paggetti e dai due guardaspalle Lapis e Arcuri. I grigioneri riescono poi a tenere costantemente alto il baricentro del gioco anche in virtù dei profondi inserimenti operati dall'esterno sinistro di difesa Seroni, abilissimo a sganciarsi a supporto dei centrocampisti e a rendere così la vita estremamente difficile al quadrilatero difensivo rossoblù. Gli ospiti approfittano rapidamente della superiorità tanto ben messa in evidenza, sbloccando il risultato dopo appena otto minuti di gioco. Sugli sviluppi di un corner da sinistra molto ben tagliato verso l'ara da Badii, Magrini è il più lesto di tutti a saltare di testa, anticipare la cerniera difensiva rossoblu e a schiacciare in rete, a due passi dall'incolpevole Rogai, il pallone del momentaneo vantaggio. «E il Doccia» si chiedono in molti «come reagirà adesso?» La risposta di Chiari è tatticamente altrettanto pronta ed apprezzabile. Certo: magari i sestesi non denotano le stesse abilità in fase di palleggio; ma la robusta spina dorsale di centrocampo formata dall'ex Cattolica Barzanti e dai canterani Manicardi e Morettini, pur non andando spesso per il sottile, riesce a sua volta a mettere in evidenza le qualità e i piedi buoni del trequartista Bossio e la letale miscela di potenza e rapidità che è prerogativa del duo delle meraviglie composto da Oriti e Antogna. Così al 17', complice anche un fischio tutt'altro che condivisibile di un Montaruli (direzione non all'altezza di un match di tale importanza: manca dell'autorevolezza necessaria, non sanziona a dovere falli netti e lascia più di qualche dubbio in occasione dell'episodio decisivo; un non lusinghiero 5.5 il voto in pagella) che non in giornata di grazia, concede con eccessiva magnanimità al Doccia un calcio piazzato spostato sul fronte sinistro dell'attacco sestese, dopo aver superato Caparrini il tracciante che Bossio taglia direttamente verso la porta fiorentina s'infila con precisione sotto la traversa riportando in parità i padroni di casa. Sono questi i due acuti che danno il la a un primo tempo spettacolare, ricco di gol, emozioni e degno dell'importanza della gara. Cavalcando l'onda lunga dell'entusiasmo, nei minuti successivi il Doccia ribalta in un sol colpo inerzia del gioco e risultato. Al 27' è ancora una spettacolare battuta dalla distanza di Bossio a creare scompiglio nei sedici metri grigioneri. Stavolta il pallone centra in pieno la faccia superiore della traversa ma il rimbalzo favorisce l'accorrente Antogna che sfoderando il suo innato fiuto del gol spinge in rete da due passi il pallone del vantaggio rossoblù. Nella fase finale del primo tempo il ragazzo di scuola Lanciotto e di passaporto Porta Romana si scatena, andando per ben due volte a un passo dal terzo gol. Al 29', dopo aver raccolto nei pressi del secondo palo un invito dalla sinistra, gira a rete un pallone che coglie nuovamente la traversa della porta difesa da Caparrini; al 36' invece si mette in proprio e, dopo essere andato via nello stretto sulla trequarti destra ed essersi accentrato, prova la girata a rete indirizzando però il pallone di poco fuori alla sinistra di Caparrini. La squadra di Marranci soffre ma non molla e quando riesce a rimettere in moto il dispositivo di centrocampo per la difesa sestese son di nuovo dolori. Minuto quarantadue: splendida la triangolazione tutta di prima sulla trequarti lungo l'asse Campatelli-Magrini-Arcuri, stupenda l'imbucata in verticale a innescare Badii che trova un buco nelle maglie della difesa centrale avversaria, entra in area, si presenta davanti a Rogai e lo fulmina con un chirurgico tocco rasoterra che al tramonto della prima frazione riporta in equilibrio le sorti dell'incontro. L'intervallo di metà gara è un toccasana per i ragazzi di Chiari che ricaricano le batterie, riordinano le idee e a differenza di ciò che era successo ad inizio gara partono fortissimo cogliendo in contropiede il Lebowski e tornando in vantaggio al 55'. Fa tutto alla perfezione il reparto avanzato rossoblu: Antogna parte in progressione sulla destra, giunge sul fondo e rimette al centro un bel pallone che l'accorrente Oriti gira a rete di testa trovando però la pronta opposizione di Caparrini che respinge d'istinto. Sul pallone vagante ai limiti dell'area di porta il primo ad arrivare è Bossio che gonfiando per la terza volta la rete grigionera mette la firma su una doppietta di vitale importanza. Da questo momento in poi la non impeccabile gestione arbitrale di Montaruli fa sì che il gioco scada di tono e che un match sempre più nervoso scivoli via frammentato da falli e perdite di tempo. Non rimane però bianco il taccuino del cronista. Le due squadre continuano a provarci, non facendo mancare alcune occasioni che potrebbero incidere sul risultato finale. Al 67' una bella proiezione offensiva del neo entrato Dani è fermata fallosamente al limite dell'area. Ne scaturisce così un calcio piazzato in posizione centrale: Badii lo indirizza direttamente a rete spolverando la traversa della porta di Rogai. Replica a strettissimo giro di posta, sempre su palla inattiva, la compagine di Chiari: l'ispirato Bossio taglia nel cuore dell'area grigionera un pallone sul quale Morettini non giunge per un soffio. Tre minuti più tardi l'occasione d'oro capita sui piedi di Paggetti che s'incunea in area dalla sinistra ma vede la sua conclusione rimpallata dal corpo di Rogai, uscito tempestivamente dai pali nel tentativo di chiudere lo specchio della porta. All'80', l'occasione d'oro per chiudere i conti capita nuovamente sui piedi di Antogna, bravissimo a prendere d'infilata un paio di difensori avversari ma poi molto meno lucido nel tentare di superare Caparrini, uscitogli precipitosamente incontro, con un pallonetto. Il portiere ospite è bravo a chiudere lo spazio al bomber avversario e a mantenere così in vita le speranze di rimonta di un Lebowski al quale però, negli ultimi minuti di partita, viene a mancare quella lucidità di manovra che nel primo tempo gli aveva permesso di chiudere il Doccia nella propria trequarti. Lassù la situazione è intrigantissima, come tutte le stagioni, più di tutte le stagioni. Calciatoripiù: Santoro, Morettini, Bossio e Antogna (Rinascita Doccia), Seroni, Carnasciali, Campatelli, Magrini e Badii (Lebowski).
Pol. Novoli-Floriagafir Bellariva 1-2

RETI: Talbi, Biscioni Pecci, Amato I.
NOVOLI: Cecchi, Guidotti, Bani, Amasna, Pinco, Santi, Di Pasquale, Vancelli, Talbi, Faustini, Miftah. A disp.: Warid, Fioretti, Catellacci, Vega, Ekani, Echchihab. All.: Michele Zezza.
FLORIAGAFIR: Ormi, Navarria, Baglini, Biagini, Pratesi, Amato, Biscioni, Ricciardi, Di Vita, Catalano, Chiavacci. A disp.: Buiani, Rogai, Lucchesi, Forlucci, Merendi, Vegni, Fejzullahu, Innocenti. All.: Francesco Fiorindi.
ARBITRO: Massai di Firenze.
RETI: Biscioni, Amato rig., Talbi.



Sospiro di sollievo per la Floriagafir, che contro il Novoli fanalino di coda non offre la sua miglior prestazione ma riesce comunque a vincere e mantenere il primo posto in coabitazione con il Calenzano. La squadra di Fiorindi costruisce il proprio successo nel primo tempo, passando in vantaggio dopo pochi minuti dal fischio d'inizio: lancio dalle retrovie, dormita del terzino di cui approfitta Biscioni che con un grande controllo si porta il pallone in area e poi lo spedisce nell'angolino opposto dove Cecchi non può arrivare. La differenza in campo non rispecchia quella in classifica, anche se gli ospiti in generale tengono maggiormente in mano il pallino del gioco. Per concretizzare serve però un altro episodio, quello che vede Santi spingere ingenuamente Ricciardi in area inducendo l'arbitro a concedere il calcio di rigore; dal dischetto Amato incrocia, Cecchi intuisce ma non ci arriva ed è 0-2. A questo punto il Novoli prova a sbottonarsi e affida la sua reazione a un tiro dal limite di Talbi, un difensore respinge sui piedi di Miftah che prova a riproporre in mezzo, ma Ormi si tuffa e intercetta. La squadra di Zezza cresce nella ripresa, a fronte di una Floriagafir che invece si fa vedere poco dalle parti di Cecchi. Da sottolineare comunque in questo frangente gli interventi del portiere arancioblù, che prima si oppone a una conclusione da distanza ravvicinata e poi compie diverse uscite che danno sicurezza al reparto. Dall'altra parte, poco dopo, sugli sviluppi di una punizione Amasna tocca per Talbi il quale scaglia un rasoterra che, anche leggermente deviato, diventa imprendibile per Ormi. Partita riaperta dunque, ma nonostante gli sforzi i padroni di casa non riescono a completare la rimonta. Non tantissime in verità le occasioni nitide da loro create, ma nel finale merita una menzione la rovesciata di Faustini che diventa un assist per Miftah, il quale calcia da buona posizione ma scheggia soltanto il palo. Su questa azione sfumano le speranze del Novoli, che ancora una volta esce dal campo sconfitto; impossibile parlare di situazione compromessa con un girone di ritorno ancora tutto da giocare, ma certamente la squadra di Zezza deve cominciare a fare punti se vuole sperare di salvarsi. Dall'altra parte invece festa grande per la Floriagafir, che pur soffrendo porta a casa l'intera posta in palio e mantiene il primato in classifica.
Viaccia-Folgor Calenzano 0-1

RETI: Mignacca
VIACCIA: Todaro, Simoni, Veneruso, Benvenuti, Ciambellotti, Avallone, Giacomelli, Ciaschi, Bellucci, Caca, Fedele. A disp.: Cherici, Bianchi, Cartia, Ferroni, Guarducci, Mazzanti, Rrapay ,Raffaele, Balice. All.: Tommaso Bellanova.
F. CALENZANO: Del Bimbo, Lastrucci, Mignacca, Baroni, Saraci, Amatulli, Cardellicchio, Nencini, Pelagatti, Materassi, Gibilaro. A disp: Congiu, Becheri, Palmeri, Aprile, Bracale, Bandini, Hoxha, Fiorentino. All.: Davide Barni.
ARBITRO: La Rosa di Pistoia.
RETE: Mignacca.



Un Viaccia euforico per la vittoria sul più quotato Lebowski nello scorso turno, e un Calenzano scottato dalla sconfitta casalinga contro il CSL Prato Social, hanno dato vita sull'inedito campo di Sant'Ippolito di Prato a un match combattutissimo che ha visto prevalere gli ospiti con il punteggio di 1-0. Vantaggio minimo, anche se meritato, ma ottenuto con il massimo sforzo. Perché se è vero che il Calenzano ha creato almeno tre palle da gol nitide, più un gol annullato per un fuorigioco apparso perlomeno dubbio, è altrettanto vero che il Viaccia è rimasto in partita fino alla fine e se fosse arrivato il pareggio probabilmente non ci sarebbe stato niente da eccepire. La partita è stata piena di scontri e mischie, soprattutto a centrocampo e nelle due aree nei casi di palle inattive, e raramente si sono visti più di tre passaggi di fila. La squadra ospite, sicuramente dotata di maggior tasso tecnico, ha dovuto adattarsi al match e, grazie a una difesa apparsa impeccabile e a due o tre elementi particolarmente ispirati, è riuscita a portare via tre punti davvero importanti. Nel primo tempo da segnalare la pericolosità del Viaccia sui calci da fermo e alcune buone ripartenze orchestrate con sagacia da Caca, ma soprattutto una grande parata di Todaro su colpo di testa di Saraci. Nella ripresa il gioco è salito di intensità e qualità, ed è stata la squadra ospite a cercare con più insistenza la via della rete, trovata al 15' con una delle poche azioni manovrate dell'intera partita: gran lavoro sulla fascia di Cardellicchio che imbecca un po' arretrato Gibilaro, il quale gira ancora sul lato sinistro dell'area per l'accorrente Mignacca che batte Todaro e fa 1-0. La partita si ravviva e il Calenzano potrebbe realizzare ancora con Cardellicchio, ma Todaro si oppone alla grande; a seguire un paio di conclusioni verso la porta calenzanese sventate da Del Bimbo, e infine l'occasione del gol annullato a Cardellicchio. In mezzo alcune mischie in area ospite che non portano frutto. Nel finale entra anche Fiorentino, stavolta senza incidere, ma impegnando in marcatura mezza difesa del Viaccia. Prova di carattere della capolista, che facendo di necessità virtù ottiene i tre punti in una partita che non si può che definire ''sporca'', ma che senza dubbio restituisce entusiasmo. Prestazione onesta invece dei ragazzi di mister Bellanova, che pur evidenziando qualche problema davanti sono sempre rimasti nel match, lottando su ogni pallone. Calciatoripiù : Todaro e Caca (Viaccia). Nencini , Lastrucci , Cardellicchio , Gibilaro e Mignacca (F. Calenzano).
Lanciotto Campi-Fortis Juventus 3-0

RETI: Cau, Colombo, Cassiolato
LANCIOTTO CAMPI: Giannone, Ballerini, Dajcaj, Alampi, Buontiempo, Amadio, Biagiotti, Coviello, Cau, Colombo, Arca. A disp.: Sarr, Del Bubba, Pancani, Poli, Gonfiantini, Giovannini, Cassiolato, Maggini, Pratesi. All.: Carlo Salvadori.
FORTIS JUVENTUS: Biagioli, Paladini, Lobosco, Paoli, Bonini, Belli, Arrighini, D'Esposito, Niccoli, Grigorias, Razzauti. A disp.: Conforti, Amerighi, Anastasi, Ojediman, Incagli, Viviani, Sylla, Macchinelli. All.: Mauro Falli.
ARBITRO: Targioni di Prato.
RETI: 12' Colombo, 35' Cau, 65' Cassiolato.



Si rinnovano gli entusiasmi in casa Lanciotto Campi. La squadra di Salvadori si conferma nelle posizioni alte di classifica centrando un nuovo successo, superando 3-0 una Fortis Juventus che comunque non ha demeritato sul piano della costruzione del gioco. Sono comunque i padroni di casa a partire forte prendendo in mano le redini del gioco, avvantaggiata nella fase iniziale anche dal vento a favore. Il Lanciotto si porta in vantaggio al 12' grazie alla conclusione vincente di Colombo, si difende bene rispetto - ottimo Giannone con due interventi - e poi realizza il secondo gol su azione rifinita da Arca per la conclusione vincente di Cau, che mette al sicuro il risultato. Nella ripresa cala l'intensità del vento, la Fortis Juventus cerca di sviluppare il proprio gioco alla ricerca di una rete che possa rimetterla in pista, ma il Lanciotto controlla brillantemente la situazione e nella fase centrale del secondo tempo mette a segno il terzo gol con Cassiolato, ottimo a smarcarsi e a mettere il pallone alle spalle dell'estremo difensore avversario. Fino al termine è positivo il gioco sviluppato dal Lanciotto, nelle cui fila ha brillato Colombo, autore del vantaggio e di una buona prestazione. Meritata l'affermazione della squadra di Salvadori che sta risalendo la china alla ricerca delle posizioni di vertice della classifica, mentre sul piano del gioco espresso non ha affatto demeritato la squadra di Falli. Buona la direzione di gara. Calciatorepiù : proprio Colombo , per il gol che ha indirizzato la gara a favore del Lanciotto Campi, si merita la palma di migliore in campo.
Scandicci-Montespertoli 2-1

RETI: Hognogi, Zeoli, Bonarelli
SCANDICCI: Nati, La Torre, Hognogi, Manetti D., Paoli, Grisolini, Pratesi, Zeoli, Ongaro, Legnante, Paci. A disp.: Cei, Francini, Mantovelli, Galli, Papi, Lapucci, Iovino, Conticelli. All.: Massimiliano Burchi.
MONTESPERTOLI: Frizzi, Manetti B., Governi, Antonini, Fiorini, Capocchini, Berti, Chini, Bonarelli, Gasparri, Campolmi. A disp.: Fontanelli, Hasani, Stasino, Santoni, Masi P., Masi T., Polli. All.: Alessandro Calderone.
ARBITRO: Cuccaro di Firenze.
RETI: Bonarelli, Zeoli, Hognogi.



Lo Scandicci riscatta subito la sconfitta dello scorso turno, battendo tra le mura amiche il Montespertoli e rilanciandosi in zona Coppa Toscana. Questo nonostante una partenza difficile, visto che sono gli ospiti a passare in vantaggio dopo soli dieci minuti: sugli sviluppi di uno spiovente in area il portiere chiama il pallone ma lo trova, ne approfitta Bonarelli che insacca e fa 0-1. Immediata però la risposta dei ragazzi di Burchi, che aumentano la pressione e ben presto pareggiano con uno splendido colpo di tacco di Zeoli a seguito di un calcio d'angolo. L'inerzia del match si sposta dalla parte dei blues, che poco dopo ottengono un rigore e di conseguenza la grande chance di completare la rimonta: sul dischetto va Ongaro, Frizzi però intuisce e neutralizza la conclusione salvando il risultato. Il portiere del Montespertoli è decisivo anche qualche minuto più tardi, quando con la punta delle dita devia sulla traversa una punizione ben calciata da Pratesi. Gli sforzi dello Scandicci, ad ogni modo, vengono premiati in avvio di ripresa quando un tiro-cross di Hognogi si insacca sul primo palo: 2-1. La squadra di Burchi a questo punto non sceglie di difendere il vantaggio, bensì di provare ad alimentarlo: ci vanno vicini Paci, Zeoli e Daniele Manetti, ma le loro conclusioni dalla distanza non sortiscono l'effetto sperato. Nel finale allora il Montespertoli tenta il tutto per tutto e riesce a ritagliarsi due occasioni per pareggiare, la prima con Bruno Manetti e la seconda con Gasparri, il quale arriva davanti alla porta ma si fa ipnotizzare da Nati che così riscatta l'errore sul primo gol fissando il risultato sul definitivo 2-1 per lo Scandicci. Calciatoripiù : Hognogi e Paoli (Scandicci).