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Juniores Regionali GIR.D - Giornata n. 12

Lanciotto Campi-Pol. Novoli 6-0

RETI: Arca, Cau, Cau, Cau, Balatri, Cassiolato
LANCIOTTO CAMPI: Giannone, Dajcaj, Arca, Alampi, Balatri, Buontempo, Giorgetti, Colombo, Cassiolato, Cau, Biagiotti. A disp.: Gennaro, Coviello, Giovannini, Maggini, Poli, Cavicchi Giotti, Del Bubba, Gonfiantini, Pancani. All.: Carlo Salvadori.
NOVOLI: Cecchi, Guidotti, Beconi, Centelli, Sarti, Baruzzu, Faustini, Cortini, Talbi, Giuseppini, Joussef. A disp.: Warid, Fioretti,Di Pasquale, Nesi, Postiglione, Caldaralu, Amasma. All.: Michele Zezza.
ARBITRO: Mescoli di Firenze.
RETI: Cau 3, Balatri, Arca, Cassiolato.

LANCIOTTO CAMPI: Giannone, Dajcaj, Arca, Alampi, Balatri, Buontempo, Giorgetti, Colombo, Cassiolato, Cau, Biagiotti. A disp.: Gennaro, Coviello, Giovannini, Maggini, Poli, Cavicchi Giotti, Del Bubba, Gonfiantini, Pancani. All.: Carlo Salvadori.
NOVOLI: Cecchi, Guidotti, Beconi, Centelli, Sarti, Baruzzu, Faustini, Cortini, Talbi, Giuseppini, Joussef. A disp.: Warid, Fioretti,Di Pasquale, Nesi, Postiglione, Caldaralu, Amasma. All.: Michele Zezza.
ARBITRO: Mescoli di Firenze.
RETI: Cau 3, Balatri, Arca, Cassiolato.



Il Lanciotto si porta in quarta posizione, alle spalle di Calenzano, Floriagafir e Lebowski.Cau diviene il bomber del girone e anche Cassiolato insidia Fiorentino. Una buona prestazione quella fornita dai padroni di casa contro un avversario che niente ha potuto contro i campigiani. Grande protagonista dell'incontro l'attaccante Cau che sorpassa Fiorentino e ora con 15 reti realizzate vede il primato con un gol di vantaggio sul mitico attaccante calenzanese. Non c'è mai stata partita, la differenza in classifica c'era tutta, il Novoli ha lottato, ha sofferto e ha cercato di opporsi come ha potuto ma si è trovato di fronte un avversario di valore. Detto della tripletta di Cau, citazione di merito per Balatri, Arca e Cassiolato, gli altri goleador locali. Se la squadra di casa riuscisse a prendere meno gol e trovasse una quadratura del cerchio migliore a centrocampo, io credo che questo Lanciotto potrebbe fare bene, benissimo, considerando anche le capacità balistiche di una coppia del valore di Cau e Cassiolato, e potrebbe anche lottare anche per il primo posto in un girone molto equilibrato. Non disturbiamo il manovratore che è indubbiamente bravo, naturalmente, ma anche il cronista ha necessità di dire la sua, ma forse con qualche accorgimento tattico e tecnico i locali possono recitare un ruolo importante nel campionato e cercare di lottare per il primato. Il Novoli zoppica e ha molti problemi ma la voglia di lottare non è mai mancata nella storia del glorioso Novoli di Rebechi ai ragazzi fiorentini che negli anni hanno ottenuto anche risultati di valore. Buone le prestazioni nelle file del Lanciotto per Cau eCassiolato e per tutti i protagonisti del netto successo dei locali che hanno firmato la brillante prestazione dei locali. Salviamo l'onore nelle file del Novoli per l'impegno dimostrato. Gara per niente difficile, ben diretta da Mescoli di Firenze. Calciatoripiù: Cau, Cassiolato (Lanciotto Campi).

Il Lanciotto si porta in quarta posizione, alle spalle di Calenzano, Floriagafir e Lebowski.Cau diviene il bomber del girone e anche Cassiolato insidia Fiorentino. Una buona prestazione quella fornita dai padroni di casa contro un avversario che niente ha potuto contro i campigiani. Grande protagonista dell'incontro l'attaccante Cau che sorpassa Fiorentino e ora con 15 reti realizzate vede il primato con un gol di vantaggio sul mitico attaccante calenzanese. Non c'è mai stata partita, la differenza in classifica c'era tutta, il Novoli ha lottato, ha sofferto e ha cercato di opporsi come ha potuto ma si è trovato di fronte un avversario di valore. Detto della tripletta di Cau, citazione di merito per Balatri, Arca e Cassiolato, gli altri goleador locali. Se la squadra di casa riuscisse a prendere meno gol e trovasse una quadratura del cerchio migliore a centrocampo, io credo che questo Lanciotto potrebbe fare bene, benissimo, considerando anche le capacità balistiche di una coppia del valore di Cau e Cassiolato, e potrebbe anche lottare anche per il primo posto in un girone molto equilibrato. Non disturbiamo il manovratore che è indubbiamente bravo, naturalmente, ma anche il cronista ha necessità di dire la sua, ma forse con qualche accorgimento tattico e tecnico i locali possono recitare un ruolo importante nel campionato e cercare di lottare per il primato. Il Novoli zoppica e ha molti problemi ma la voglia di lottare non è mai mancata nella storia del glorioso Novoli di Rebechi ai ragazzi fiorentini che negli anni hanno ottenuto anche risultati di valore. Buone le prestazioni nelle file del Lanciotto per Cau eCassiolato e per tutti i protagonisti del netto successo dei locali che hanno firmato la brillante prestazione dei locali. Salviamo l'onore nelle file del Novoli per l'impegno dimostrato. Gara per niente difficile, ben diretta da Mescoli di Firenze. Calciatoripiù: Cau, Cassiolato (Lanciotto Campi).
Poggio A Caiano-Centro Storico Lebowski 2-0

RETI: Usai, Guarducci
POGGIO A CAIANO: Grassi, Marinozzi, El Amri, Spinelli, Bertini, Lascialfari, Gori, Masi, Guarducci, Marini Grassi, Usai. A disp.: Cocchi, Giorgi, Agozzino, Bernardo, Vela, Marchetti, Salvadori, Mazzei, Corsi. All.: Massimiliano Marchetti.
LEBOWSKI: Betti, Carnasciali, Pancani, Campatelli, Biffoli, Grillo, Lapis, Di Mascolo, Gjika, Badii, Dani. A disp.: Caparrini, Banzi, Seroni, Chini, Fantoni, Magrini, Ayoazaian, Arcuri, Paggetti. All.: Matteo Marranci.
ARBITRO: Benozzi di Empoli.
RETI: Usai, Guarducci.

POGGIO A CAIANO: Grassi, Marinozzi, El Amri, Spinelli, Bertini, Lascialfari, Gori, Masi, Guarducci, Marini Grassi, Usai. A disp.: Cocchi, Giorgi, Agozzino, Bernardo, Vela, Marchetti, Salvadori, Mazzei, Corsi. All.: Massimiliano Marchetti.
LEBOWSKI: Betti, Carnasciali, Pancani, Campatelli, Biffoli, Grillo, Lapis, Di Mascolo, Gjika, Badii, Dani. A disp.: Caparrini, Banzi, Seroni, Chini, Fantoni, Magrini, Ayoazaian, Arcuri, Paggetti. All.: Matteo Marranci.
ARBITRO: Benozzi di Empoli.
RETI: Usai, Guarducci.



Dopo quella casalinga contro il Montespertoli, arriva un'altra sconfitta per il Lebowski che rischia seriamente di compromettere le proprie ambizioni di vertice. Stavolta a compiere l'impresa è il Poggio a Caiano, che di contro continua a scalare posizioni portandosi in piena zona coppa. I locali partono forte e dopo tre minuti passano in vantaggio: punizione di Marini, sponda aerea di Gori per Guarducci che viene fermato dall'uscita tempestiva di Betti. Sul conseguente corner la palla arriva dalla parte opposta a Lascialfari, questi serve Al Amri che crossa per Usai il quale al volo fa 1-0. Il Lebowski fa girare bene palla a centrocampo, senza però riuscire a scardinare la retroguardia dei padroni di casa ben guidata da Masi, Gori e Lascialfari, con Marini Grassi pronto invece a innescare le punte. Al 15' allora arriva il raddoppio del Poggio a Caiano: lancio d'esterno di Lascialfari per Guarducci, che supera in velocità prima Biffoli e poi Betti segnando a porta sguarnita. Gli ospiti non si danno per vinti e continuano a produrre gioco, diventando pericolosi per la prima volta al 24' quando Lapis costringe Grassi alla deviazione in angolo. Al 31' Dani centra la traversa con un bel tiro dal limite, sulla ribattuta arriva Di Mascolo che impegna Grassi in una difficile presa a terra. Un formazione locale ordinata e attenta non resta a guardare: al 41' fuga di Usai sulla destra e palla per Marini Grassi, che spara alto da buona posizione. Si passa dunque alla ripresa, che dopo due minuti vede gli ospiti restare in dieci per l'espulsione diretta di Carnasciali. I grigioneri non mollano anche in inferiorità numerica continuando a cercare varchi tra le maglie medicee, ma al contempo lasciando ampi spazi per le ripartenze avversarie. Al 49' Guarducci approfitta di un'indecisione della difesa ospite e si presenta solo davanti a Betti, che gli dice di no. Due minuti dopo Usai, servito da Marini Grassi, calcia a lato da ottima posizione . Al 55' è invece Lascialfari a impegnare Berti con una conclusione dal limite, forte ma centrale. Il botta e riposta continua e al 60' è sfortunato il Lebowski, quando la conclusione di Badii deviata da Spinelli centra la traversa a portiere battuto. Le speranze della squadra di Marranci svaniscono definitivamente al 75', quando viene espulso anche Fantoni reo di aver applaudito il direttore di gara che inizialmente gli aveva mostrato il giallo. Encomiabile comunque lo spirito degli ospiti che all'84' colpiscono la terza traversa di giornata con Lapis, in seguito alla decisiva quanto strepitosa deviazione di Grassi. Il Poggio a Caiano mantiene dunque inviolata la propria porta e festeggia una vittoria semplicemente perfetta, facendo il pieno di fiducia in vista della sfida del prossimo turno contro la capolista Folgor Calenzano. Calciatoripiù : Marini Grassi (Poggio a Caiano). Lapis (Lebowski)

Dopo quella casalinga contro il Montespertoli, arriva un'altra sconfitta per il Lebowski che rischia seriamente di compromettere le proprie ambizioni di vertice. Stavolta a compiere l'impresa è il Poggio a Caiano, che di contro continua a scalare posizioni portandosi in piena zona coppa. I locali partono forte e dopo tre minuti passano in vantaggio: punizione di Marini, sponda aerea di Gori per Guarducci che viene fermato dall'uscita tempestiva di Betti. Sul conseguente corner la palla arriva dalla parte opposta a Lascialfari, questi serve Al Amri che crossa per Usai il quale al volo fa 1-0. Il Lebowski fa girare bene palla a centrocampo, senza però riuscire a scardinare la retroguardia dei padroni di casa ben guidata da Masi, Gori e Lascialfari, con Marini Grassi pronto invece a innescare le punte. Al 15' allora arriva il raddoppio del Poggio a Caiano: lancio d'esterno di Lascialfari per Guarducci, che supera in velocità prima Biffoli e poi Betti segnando a porta sguarnita. Gli ospiti non si danno per vinti e continuano a produrre gioco, diventando pericolosi per la prima volta al 24' quando Lapis costringe Grassi alla deviazione in angolo. Al 31' Dani centra la traversa con un bel tiro dal limite, sulla ribattuta arriva Di Mascolo che impegna Grassi in una difficile presa a terra. Un formazione locale ordinata e attenta non resta a guardare: al 41' fuga di Usai sulla destra e palla per Marini Grassi, che spara alto da buona posizione. Si passa dunque alla ripresa, che dopo due minuti vede gli ospiti restare in dieci per l'espulsione diretta di Carnasciali. I grigioneri non mollano anche in inferiorità numerica continuando a cercare varchi tra le maglie medicee, ma al contempo lasciando ampi spazi per le ripartenze avversarie. Al 49' Guarducci approfitta di un'indecisione della difesa ospite e si presenta solo davanti a Betti, che gli dice di no. Due minuti dopo Usai, servito da Marini Grassi, calcia a lato da ottima posizione . Al 55' è invece Lascialfari a impegnare Berti con una conclusione dal limite, forte ma centrale. Il botta e riposta continua e al 60' è sfortunato il Lebowski, quando la conclusione di Badii deviata da Spinelli centra la traversa a portiere battuto. Le speranze della squadra di Marranci svaniscono definitivamente al 75', quando viene espulso anche Fantoni reo di aver applaudito il direttore di gara che inizialmente gli aveva mostrato il giallo. Encomiabile comunque lo spirito degli ospiti che all'84' colpiscono la terza traversa di giornata con Lapis, in seguito alla decisiva quanto strepitosa deviazione di Grassi. Il Poggio a Caiano mantiene dunque inviolata la propria porta e festeggia una vittoria semplicemente perfetta, facendo il pieno di fiducia in vista della sfida del prossimo turno contro la capolista Folgor Calenzano. Calciatoripiù : Marini Grassi (Poggio a Caiano). Lapis (Lebowski)
Rinascita Doccia-Folgor Calenzano 0-4

RETI: Baroni, Amatulli, Pelagatti, Aprile
RINASCITA DOCCIA: Rogai, Lastini, Salvini, Ciappi, Barzanti, Manicardi, Hallabou, Bossio, Gonfiantini, Oriti, Antogna. A disp.: Serra, Cocchi, Lisi, Santoro, Pali, Sardiello, Giorgetti, Sacchi. All.: Giovanni Chiari.
FOLGOR CALENZANO: Del Bimbo, Becheri, Palmeri, Baroni, Saraci, Amatulli, Gibilaro, Bracale, Fiorentino, Pelagatti, Cardellicchio. A disp.: Lastrucci, Congiu, Mignacca, Nencini, Bandini, Aprile, Cetani, Hoxha. All.: Davide Barni.
ARBITRO: Salama di Firenze.
RETI: 17' rig. Amatulli, 21' Baroni, 58' Pelagatti, 85' Aprile.

RINASCITA DOCCIA: Rogai, Lastini, Salvini, Ciappi, Barzanti, Manicardi, Hallabou, Bossio, Gonfiantini, Oriti, Antogna. A disp.: Serra, Cocchi, Lisi, Santoro, Pali, Sardiello, Giorgetti, Sacchi. All.: Giovanni Chiari.
FOLGOR CALENZANO: Del Bimbo, Becheri, Palmeri, Baroni, Saraci, Amatulli, Gibilaro, Bracale, Fiorentino, Pelagatti, Cardellicchio. A disp.: Lastrucci, Congiu, Mignacca, Nencini, Bandini, Aprile, Cetani, Hoxha. All.: Davide Barni.
ARBITRO: Salama di Firenze.
RETI: 17' rig. Amatulli, 21' Baroni, 58' Pelagatti, 85' Aprile.



Alla vigilia della dodicesima giornata in vetta alla classifica c'è una Folgor che, zitta zitta, sta cercando di portare a termine un'impresa che la proietterebbe di diritto nell'olimpo del calcio giovanile toscano. Mai nessuno, infatti, è stato fin qui capace di compiere il doppio balzo di categoria vincendo il campionato provinciale prima e quello regionale di secondo livello poi. Stavolta però il DNA vincente che caratterizza i ragazzi guidati dall'ex tecnico della Lastrigiana Davide Barni è atteso ad una prova assai impegnativa, visto e considerato che nel più classico dei derby in salsa rossoblu, di fronte ai calenzanesi si schiera un Doccia in piena salute, reduce da cinque risultati utili consecutivi ed in cerca, complice anche il fattore campo, dell'aggancio in classifica. Su entrambi i fronti le potenzialità non mancano ma sin dai primissimi minuti di gioco appare una Folgor molto ben sistemata in campo da mister Barni che fa dell'occupazione degli spazi, del buon possesso palla e della velocità lungo le corsie esterne, armi insidiosissime e che rendono subito la vita molto dura alla retroguardia di casa. Guidata in mediana dal faro rappresentato da Baroni, gli ospiti alzano il baricentro del gioco costringendo il Doccia nella propria trequarti. È un lavoro in puro stile pugilistico quello svolto dai ragazzi di Barni, con Cardellicchio e il grande ex di turno Gibilaro che costringono gli esterni difensivi sestesi ad un estenuante rammendo in fase di contenimento e con il guizzante centrocampista di riferimento Pelagatti che attravers le maglie dei centrali avversari, portando lo scompiglio dalle parti di Rogai e favorendo altresì il compito del forte e rapido centrattacco Fiorentino. La partenza a cento all'ora degli ospiti coglie impreparata la formazione di Chiari che, dopo appena sette minuti di gioco, incappa in una prima grossa ingenuità che potrebbe risultarle fatale. Un profondo rilancio dalla trequarti innesca sulla sinistra Pelagatti che aggancia la sfera, s'incunea in area e dopo essersi presentato tutto solo dinanzi a Rogai, subisce l'intervento da parte del portiere che nel tentativo di sbarrargli il passo interviene irregolarmente su di lui facendolo rotolare a terra. Salama non ha dubbi e concede alla Folgor un sacrosanto calcio di rigore. Una ghiotta opportunità per l'ex Gibilaro che difatti prende la palla, la posiziona sul dischetto, ma al momento di calciare si fa ipnotizzare da Rogai, il quale disinnesca un tentativo di trasformazione assai lontano dal concetto di perfezione. Il Doccia è salvo solo momentaneamente perché i ragazzi di Barni ripartono a tamburo battente e al 17' sono di nuovo nel cuore dell'area di rigore avversaria, dove questa volta è Baroni a essere ostacolato irregolarmente da un difensore. Salama indica nuovamente il dischetto sul quale si porta capitan Amatulli. Palla da una parte, Rogai dall'altra. Lo svantaggio sembra ben presto sgretolare la resistenza di un Doccia che sin qui non è entrato in partita. Grande merito va al lavoro svolto in chiusura dal solido pacchetto difensivo ospite guidato da un insuperabile Amatulli ed ottimamente puntellato dall'altro centrale Saraci e dai due esterni Becheri e Palmeri. La Folgor conduce le danze a centrocampo e trova il raddoppio al 21' dopo una splendida manovra avvolgente che intrappola l'intera retroguardia di Chiari nella classica ragnatela. L'azione si sviluppa sulla sinistra, dove Gibilaro innesta il turbo, sprinta fin quasi sul fondo e poi va per un tiro-cross insidioso, che non centra lo specchio della porta ma sfila verso il secondo palo e premia il puntuale inserimento di Cardellicchio. Dopo aver recuperato la sfera, il numero undici tocca corto per Bracale che a sua volta prolunga intelligentemente in area un tocco rasoterra che libera Baroni a due passi dalla porta. Conclusione di prima intenzione e palla in rete. L'inerzia di un match il cui destino pare già irrimediabilmente segnato dopo appena quarantacinque minuti di gioco, sembra poter mutare nei minuti iniziali della ripresa in virtù di un Doccia maggiormente propositivo in mediana che, alzando il ritmo del proprio pressing, fa perdere alla Folgor qualche metro di campo. Ma quando gli ospiti decidono di cambiare nuovamente passo, il Doccia soffre e subisce la terza rete al 58' quando il profondo sganciamento sulla sinistra da parte di Fiorentino porta l'attaccante ospite di nuovo davanti a Rogai. Il portiere sestese è bravissimo a ribattere la precisa stoccata proposta dal numero nove calenzanese ma nulla può fare sul successivo tapin di Pelagatti. Mentre il Doccia cerca senza troppo successo la via per arrivare quanto meno al gol della bandiera, la Folgor, sfruttando anche i cambi, torna a sgasare nei minuti finali. La squadra di Barni fa nuovamente la voce grossa e all'85' è Aprile a calare il poker grazie ad una splendida battuta da fuori, col pallone che s'insacca imparabilmente a fil di palo alla sinistra di Rogai. L'ultimo acuto del match porta nuovamente la firma degli avanti calenzanesi con Aprile che, dopo essersi incuneato in area dalla destra, vede la propria conclusione ribattuta dai difensori che si ripetono poi sul successivo tentativo di Fiorentino. La Folgor che abbiamo ammirato sul sintetico del Biagiotti possiede la personalità, il carattere e le potenzialità tecniche per andare lontano. Un brusco risveglio, invece, per il Doccia che dopo aver ben figurato nelle ultime apparizioni, ha staccato la spina proprio nel momento in cui ci sarebbe stata la possibilità di provare a compiere un primo determinante salto di qualità. Non tutto, però, è perduto. Calciatoripiù : da una prestazione insufficiente da parte del Doccia, si salvano Gonfiantini e Barzanti . Nella Folgor invece si segnalano le splendide prestazioni di Amatulli al centro della difesa, di Gibilaro e Cardellicchio lungo le corsie esterne, di Pelagatti in fase d'impostazione e conclusione, di un monumentale Baroni , autentica luce della mediana rossoblu e dei subentrati Aprile e Nencini , bravi a ridare velocità e profondità.

Alla vigilia della dodicesima giornata in vetta alla classifica c'è una Folgor che, zitta zitta, sta cercando di portare a termine un'impresa che la proietterebbe di diritto nell'olimpo del calcio giovanile toscano. Mai nessuno, infatti, è stato fin qui capace di compiere il doppio balzo di categoria vincendo il campionato provinciale prima e quello regionale di secondo livello poi. Stavolta però il DNA vincente che caratterizza i ragazzi guidati dall'ex tecnico della Lastrigiana Davide Barni è atteso ad una prova assai impegnativa, visto e considerato che nel più classico dei derby in salsa rossoblu, di fronte ai calenzanesi si schiera un Doccia in piena salute, reduce da cinque risultati utili consecutivi ed in cerca, complice anche il fattore campo, dell'aggancio in classifica. Su entrambi i fronti le potenzialità non mancano ma sin dai primissimi minuti di gioco appare una Folgor molto ben sistemata in campo da mister Barni che fa dell'occupazione degli spazi, del buon possesso palla e della velocità lungo le corsie esterne, armi insidiosissime e che rendono subito la vita molto dura alla retroguardia di casa. Guidata in mediana dal faro rappresentato da Baroni, gli ospiti alzano il baricentro del gioco costringendo il Doccia nella propria trequarti. È un lavoro in puro stile pugilistico quello svolto dai ragazzi di Barni, con Cardellicchio e il grande ex di turno Gibilaro che costringono gli esterni difensivi sestesi ad un estenuante rammendo in fase di contenimento e con il guizzante centrocampista di riferimento Pelagatti che attravers le maglie dei centrali avversari, portando lo scompiglio dalle parti di Rogai e favorendo altresì il compito del forte e rapido centrattacco Fiorentino. La partenza a cento all'ora degli ospiti coglie impreparata la formazione di Chiari che, dopo appena sette minuti di gioco, incappa in una prima grossa ingenuità che potrebbe risultarle fatale. Un profondo rilancio dalla trequarti innesca sulla sinistra Pelagatti che aggancia la sfera, s'incunea in area e dopo essersi presentato tutto solo dinanzi a Rogai, subisce l'intervento da parte del portiere che nel tentativo di sbarrargli il passo interviene irregolarmente su di lui facendolo rotolare a terra. Salama non ha dubbi e concede alla Folgor un sacrosanto calcio di rigore. Una ghiotta opportunità per l'ex Gibilaro che difatti prende la palla, la posiziona sul dischetto, ma al momento di calciare si fa ipnotizzare da Rogai, il quale disinnesca un tentativo di trasformazione assai lontano dal concetto di perfezione. Il Doccia è salvo solo momentaneamente perché i ragazzi di Barni ripartono a tamburo battente e al 17' sono di nuovo nel cuore dell'area di rigore avversaria, dove questa volta è Baroni a essere ostacolato irregolarmente da un difensore. Salama indica nuovamente il dischetto sul quale si porta capitan Amatulli. Palla da una parte, Rogai dall'altra. Lo svantaggio sembra ben presto sgretolare la resistenza di un Doccia che sin qui non è entrato in partita. Grande merito va al lavoro svolto in chiusura dal solido pacchetto difensivo ospite guidato da un insuperabile Amatulli ed ottimamente puntellato dall'altro centrale Saraci e dai due esterni Becheri e Palmeri. La Folgor conduce le danze a centrocampo e trova il raddoppio al 21' dopo una splendida manovra avvolgente che intrappola l'intera retroguardia di Chiari nella classica ragnatela. L'azione si sviluppa sulla sinistra, dove Gibilaro innesta il turbo, sprinta fin quasi sul fondo e poi va per un tiro-cross insidioso, che non centra lo specchio della porta ma sfila verso il secondo palo e premia il puntuale inserimento di Cardellicchio. Dopo aver recuperato la sfera, il numero undici tocca corto per Bracale che a sua volta prolunga intelligentemente in area un tocco rasoterra che libera Baroni a due passi dalla porta. Conclusione di prima intenzione e palla in rete. L'inerzia di un match il cui destino pare già irrimediabilmente segnato dopo appena quarantacinque minuti di gioco, sembra poter mutare nei minuti iniziali della ripresa in virtù di un Doccia maggiormente propositivo in mediana che, alzando il ritmo del proprio pressing, fa perdere alla Folgor qualche metro di campo. Ma quando gli ospiti decidono di cambiare nuovamente passo, il Doccia soffre e subisce la terza rete al 58' quando il profondo sganciamento sulla sinistra da parte di Fiorentino porta l'attaccante ospite di nuovo davanti a Rogai. Il portiere sestese è bravissimo a ribattere la precisa stoccata proposta dal numero nove calenzanese ma nulla può fare sul successivo tapin di Pelagatti. Mentre il Doccia cerca senza troppo successo la via per arrivare quanto meno al gol della bandiera, la Folgor, sfruttando anche i cambi, torna a sgasare nei minuti finali. La squadra di Barni fa nuovamente la voce grossa e all'85' è Aprile a calare il poker grazie ad una splendida battuta da fuori, col pallone che s'insacca imparabilmente a fil di palo alla sinistra di Rogai. L'ultimo acuto del match porta nuovamente la firma degli avanti calenzanesi con Aprile che, dopo essersi incuneato in area dalla destra, vede la propria conclusione ribattuta dai difensori che si ripetono poi sul successivo tentativo di Fiorentino. La Folgor che abbiamo ammirato sul sintetico del Biagiotti possiede la personalità, il carattere e le potenzialità tecniche per andare lontano. Un brusco risveglio, invece, per il Doccia che dopo aver ben figurato nelle ultime apparizioni, ha staccato la spina proprio nel momento in cui ci sarebbe stata la possibilità di provare a compiere un primo determinante salto di qualità. Non tutto, però, è perduto. Calciatoripiù : da una prestazione insufficiente da parte del Doccia, si salvano Gonfiantini e Barzanti . Nella Folgor invece si segnalano le splendide prestazioni di Amatulli al centro della difesa, di Gibilaro e Cardellicchio lungo le corsie esterne, di Pelagatti in fase d'impostazione e conclusione, di un monumentale Baroni , autentica luce della mediana rossoblu e dei subentrati Aprile e Nencini , bravi a ridare velocità e profondità.
Viaccia-Audace Legnaia 3-1

RETI: Raffaele, Santi, Caca F., Amodio
VIACCIA: Todaro, Simoni, Veneruso, Ciambellotti, Benvenuti, Avallone, Giacomelli (61' Bianchi), Raffaele (83' Pistolesi), Santi (90' Mazzanti), Caca, Cartia (66' Ciaschi). A disp.: Cherici, Rrapay. All.: Alessandro Bianchi.
AUD. LEGNAIA: Fattovich, Torniai (46' Francini), Spinella, Renzi, Michelagnoli (94' Maggiorelli), Martini, Sangiorgi, Fedeli, Cosi (51' Cecconi), Gasparini, Amodio. A disp.: Paoletti. All.: Roberto Marongiu.
ARBITRO: Madrigali di Lucca.
RETI: 6' Raffaele, 20' Caca, 31' rig. Amodio, 42' Santi.
NOTE: ammoniti Raffaele, Santi, Spinella e Michelagnoli.

VIACCIA: Todaro, Simoni, Veneruso, Ciambellotti, Benvenuti, Avallone, Giacomelli (61' Bianchi), Raffaele (83' Pistolesi), Santi (90' Mazzanti), Caca, Cartia (66' Ciaschi). A disp.: Cherici, Rrapay. All.: Alessandro Bianchi.
AUD. LEGNAIA: Fattovich, Torniai (46' Francini), Spinella, Renzi, Michelagnoli (94' Maggiorelli), Martini, Sangiorgi, Fedeli, Cosi (51' Cecconi), Gasparini, Amodio. A disp.: Paoletti. All.: Roberto Marongiu.
ARBITRO: Madrigali di Lucca.
RETI: 6' Raffaele, 20' Caca, 31' rig. Amodio, 42' Santi.
NOTE: ammoniti Raffaele, Santi, Spinella e Michelagnoli.



Grazie ad un primo tempo travolgente e quasi ai limiti della perfezione corale il Viaccia s'impone tra le mura amiche, agguantando il proprio secondo successo stagionale ai danni di un'Audace Legnaia che ha faticato a tessere le proprie trame per affacciarsi in maniera continua e rilevante dalle parti di Todaro per tutto l'arco dei novanta minuti, rendendo estremamente difficile all'undici fiorentino lo sviluppo della manovra, peraltro su un terreno a dir poco brullo ed in toto differente dal sintetico del "Bacci". Al fischio d'avvio i padroni di casa si muovono a passo di carica con un pressing alto ed una veloce costruzione del gioco volta ad azionare un fronte offensivo rivelatosi in grande spolvero; il Legnaia invece si trova costretto a fare i conti con una retroguardia pratese sempre pronta quantomeno a raddoppiare il portatore di palla e, sul proprio fronte difensivo, rischia già al 5' di capitolare quando Avallone stacca imperiosamente in mezzo all'area sul corner di capitan Caca vedendosi tuttavia negare la gioia del gol dal plastico volo di Fattovich, bravissimo addirittura a bloccare il pallone. Nel giro di appena un minuto, ad ogni modo, il Viaccia va in vantaggio quando, in occasione di una rimessa laterale battuta rapidamente sull'out mancino, Santi vede tra le linee l'inserimento di Raffaele e lo pesca con un filtrante chirurgico che mette completamente fuori causa il pacchetto arretrato audacino consentendo contestualmente al numero 8 locale di presentarsi indisturbato innanzi al portiere per poi sbloccare il risultato con un preciso diagonale rasoterra. Colpito a freddo per la seconda volta in sette giorni, il Legnaia manifesta visibilmente, anche stavolta, le ripercussioni del momentaneo 1-0 in termini di morale ed all'11' Santi, defilato a destra sul suggerimento di Cartia, tenta di sorprendere un Fattovich leggermente fuori dai pali con una sibilante conclusione che si perde però di poco al lato; non va meglio 8 minuti più tardi ancora ad Avallone che, coordinatosi perfettamente da fuori area, sfiora il raddoppio per una questione di centimetri facendo solamente la barba al palo. Il punto del bis resta comunque nell'aria per i rossoblù, i quali infatti allungano il divario una manciata di secondi più tardi con Caca che, incaricatosi della battuta di un calcio piazzato dal vertice destro dei sedici metri ospiti, non chiede la distanza al signor Madrigali e calcia direttamente in porta mandando la propria parabola a effetto a togliere la ragnatela dall'incrocio dei pali opposto cogliendo completamente di sorpresa Fattovich. Nonostante la partenza shock, i gialloblù tentano comunque d'incunearsi con più insistenza tra le maglie della linea arretrata pratese ed al 31' un'impennata d'orgoglio della compagine di Mister Marongiu le consente di rimettersi in carreggiata grazie ad uno squillo di Amodio che, lasciato sul posto Simoni con un dribbling secco in area locale, costringe tanto quest'ultimo ad atterrarlo quanto il direttore di gara alla sacrosanta concessione di un penalty che il medesimo 11 audacino realizza con maestria, facendo accomodare Todaro sulla relativa destra e varcando la fatidica linea bianca con una soluzione centrale. Il Viaccia tuttavia non si lascia affatto intimorire e continua a rimanere in pieno controllo della contesa portandosi anzi ad un passo dal nuovo +2 nel giro di centoventi secondi quando Santi, innescato al termine di uno scatto di Giacomelli, lascia partire un'incredibile bordata che si stampa in pieno sulla traversa grazie ad un autentico colpo di reni di Fattovich, che con la punta delle dita vi alza provvidenzialmente il pallone evitando il terzo sigillo. Al 39' invece, Giacomelli si sveste dei panni di assist-man andando a caccia della gloria personale ma, dopo aver vinto una serie di rimpalli, vede la sua battuta, impennatasi improvvisamente per una deviazione difensiva, terminare ancora una volta sul montante prima che Santi, accorso per la correzione in rete della traiettoria, pecchi della necessaria lucidità per mettere in apprensione Fattovich da distanza ravvicinata. Comunque sia, per il centravanti casalingo l'opportunità di rifarsi si presenta al 42' e viene da costui prontamente sfruttata, sul servizio a centro area di Raffaele si fa trovare al posto giusto al momento giusto sistemandosi a dovere il pallone per poi spedirlo con un colpo da biliardo nell'angolo basso più lontano per il definitivo 3-1. Dopo una prima frazione da dimenticare, il tecnico gialloblù tenta di cambiare le carte in tavola a cavallo fra l'intervallo e l'inizio della ripresa, dapprima lasciando negli spogliatoi Torniai per fare spazio a Francini e, successivamente, inserendo al posto di Cosi il nuovo volto Cecconi, schierato al fianco di Amodio nel tandem offensivo fiorentino. Proprio Cecconi, che nei limiti del possibile ha tentato di mettersi in evidenza con qualche buon guizzo, al 55' non va lontano dall'accorciare nuovamente le distanze con un'incornata sul calcio d'angolo di Spinella che viene tuttavia sventata dal riflesso di Todaro. Passato il pericolo, il Viaccia si riorganizza e si avvicina al poker al 64' quando Fattovich non trattiene il pallone su una punizione dalla trequarti di Caca ma Cartia, forse preso dalla foga in quanto ostacolato da un nugolo di difensori avversari, alza troppo la mira calciando alto. Arrivati a questo punto, l'incontro vede il proprio ritmo farsi sempre più blando poiché, per quanto l'Audace dimostri un atteggiamento sicuramente più volenteroso rispetto all'arrendevolezza dei primi 45', i rossoblù continuano comunque a chiudere i propri spazi dedicandosi soprattutto ad una tutto sommato tranquilla gestione del punteggio favorevole; si arriva così direttamente ai minuti di recupero, quando ad entrambe le formazioni si presenta una chance per rimpinguare il relativo bottino: tuttavia, se al 92' è la terza traversa di giornata a dire di no ad un tiro da fermo di Gasparini nei pressi del limite, al 94' -a fronte capovolto- serve l'attenta respinta in corner di Fattovich ad impedire che il Viaccia arrotondi ulteriormente il risultato sul tentativo del neo-entrato Ciaschi.In questo modo l'équipe di Mister Bianchi -considerato anche il punteggio tennistico con cui il Lanciotto ha archiviato la pratica Novoli- fa nuovamente scendere gli arancioblù all'ultimo posto della graduatoria riscattandosi immediatamente dopo la batosta del sabato precedente patita proprio per mano loro, contribuendo oltretutto a far permanere una situazione tutt'altro che rosea dalle parti di Via Dosio, ove i gialloblù continuano a navigare in acque pericolose ponendosi ancora con margini particolarmente risicati al di sopra della zona retrocessione.

Grazie ad un primo tempo travolgente e quasi ai limiti della perfezione corale il Viaccia s'impone tra le mura amiche, agguantando il proprio secondo successo stagionale ai danni di un'Audace Legnaia che ha faticato a tessere le proprie trame per affacciarsi in maniera continua e rilevante dalle parti di Todaro per tutto l'arco dei novanta minuti, rendendo estremamente difficile all'undici fiorentino lo sviluppo della manovra, peraltro su un terreno a dir poco brullo ed in toto differente dal sintetico del "Bacci". Al fischio d'avvio i padroni di casa si muovono a passo di carica con un pressing alto ed una veloce costruzione del gioco volta ad azionare un fronte offensivo rivelatosi in grande spolvero; il Legnaia invece si trova costretto a fare i conti con una retroguardia pratese sempre pronta quantomeno a raddoppiare il portatore di palla e, sul proprio fronte difensivo, rischia già al 5' di capitolare quando Avallone stacca imperiosamente in mezzo all'area sul corner di capitan Caca vedendosi tuttavia negare la gioia del gol dal plastico volo di Fattovich, bravissimo addirittura a bloccare il pallone. Nel giro di appena un minuto, ad ogni modo, il Viaccia va in vantaggio quando, in occasione di una rimessa laterale battuta rapidamente sull'out mancino, Santi vede tra le linee l'inserimento di Raffaele e lo pesca con un filtrante chirurgico che mette completamente fuori causa il pacchetto arretrato audacino consentendo contestualmente al numero 8 locale di presentarsi indisturbato innanzi al portiere per poi sbloccare il risultato con un preciso diagonale rasoterra. Colpito a freddo per la seconda volta in sette giorni, il Legnaia manifesta visibilmente, anche stavolta, le ripercussioni del momentaneo 1-0 in termini di morale ed all'11' Santi, defilato a destra sul suggerimento di Cartia, tenta di sorprendere un Fattovich leggermente fuori dai pali con una sibilante conclusione che si perde però di poco al lato; non va meglio 8 minuti più tardi ancora ad Avallone che, coordinatosi perfettamente da fuori area, sfiora il raddoppio per una questione di centimetri facendo solamente la barba al palo. Il punto del bis resta comunque nell'aria per i rossoblù, i quali infatti allungano il divario una manciata di secondi più tardi con Caca che, incaricatosi della battuta di un calcio piazzato dal vertice destro dei sedici metri ospiti, non chiede la distanza al signor Madrigali e calcia direttamente in porta mandando la propria parabola a effetto a togliere la ragnatela dall'incrocio dei pali opposto cogliendo completamente di sorpresa Fattovich. Nonostante la partenza shock, i gialloblù tentano comunque d'incunearsi con più insistenza tra le maglie della linea arretrata pratese ed al 31' un'impennata d'orgoglio della compagine di Mister Marongiu le consente di rimettersi in carreggiata grazie ad uno squillo di Amodio che, lasciato sul posto Simoni con un dribbling secco in area locale, costringe tanto quest'ultimo ad atterrarlo quanto il direttore di gara alla sacrosanta concessione di un penalty che il medesimo 11 audacino realizza con maestria, facendo accomodare Todaro sulla relativa destra e varcando la fatidica linea bianca con una soluzione centrale. Il Viaccia tuttavia non si lascia affatto intimorire e continua a rimanere in pieno controllo della contesa portandosi anzi ad un passo dal nuovo +2 nel giro di centoventi secondi quando Santi, innescato al termine di uno scatto di Giacomelli, lascia partire un'incredibile bordata che si stampa in pieno sulla traversa grazie ad un autentico colpo di reni di Fattovich, che con la punta delle dita vi alza provvidenzialmente il pallone evitando il terzo sigillo. Al 39' invece, Giacomelli si sveste dei panni di assist-man andando a caccia della gloria personale ma, dopo aver vinto una serie di rimpalli, vede la sua battuta, impennatasi improvvisamente per una deviazione difensiva, terminare ancora una volta sul montante prima che Santi, accorso per la correzione in rete della traiettoria, pecchi della necessaria lucidità per mettere in apprensione Fattovich da distanza ravvicinata. Comunque sia, per il centravanti casalingo l'opportunità di rifarsi si presenta al 42' e viene da costui prontamente sfruttata, sul servizio a centro area di Raffaele si fa trovare al posto giusto al momento giusto sistemandosi a dovere il pallone per poi spedirlo con un colpo da biliardo nell'angolo basso più lontano per il definitivo 3-1. Dopo una prima frazione da dimenticare, il tecnico gialloblù tenta di cambiare le carte in tavola a cavallo fra l'intervallo e l'inizio della ripresa, dapprima lasciando negli spogliatoi Torniai per fare spazio a Francini e, successivamente, inserendo al posto di Cosi il nuovo volto Cecconi, schierato al fianco di Amodio nel tandem offensivo fiorentino. Proprio Cecconi, che nei limiti del possibile ha tentato di mettersi in evidenza con qualche buon guizzo, al 55' non va lontano dall'accorciare nuovamente le distanze con un'incornata sul calcio d'angolo di Spinella che viene tuttavia sventata dal riflesso di Todaro. Passato il pericolo, il Viaccia si riorganizza e si avvicina al poker al 64' quando Fattovich non trattiene il pallone su una punizione dalla trequarti di Caca ma Cartia, forse preso dalla foga in quanto ostacolato da un nugolo di difensori avversari, alza troppo la mira calciando alto. Arrivati a questo punto, l'incontro vede il proprio ritmo farsi sempre più blando poiché, per quanto l'Audace dimostri un atteggiamento sicuramente più volenteroso rispetto all'arrendevolezza dei primi 45', i rossoblù continuano comunque a chiudere i propri spazi dedicandosi soprattutto ad una tutto sommato tranquilla gestione del punteggio favorevole; si arriva così direttamente ai minuti di recupero, quando ad entrambe le formazioni si presenta una chance per rimpinguare il relativo bottino: tuttavia, se al 92' è la terza traversa di giornata a dire di no ad un tiro da fermo di Gasparini nei pressi del limite, al 94' -a fronte capovolto- serve l'attenta respinta in corner di Fattovich ad impedire che il Viaccia arrotondi ulteriormente il risultato sul tentativo del neo-entrato Ciaschi.In questo modo l'équipe di Mister Bianchi -considerato anche il punteggio tennistico con cui il Lanciotto ha archiviato la pratica Novoli- fa nuovamente scendere gli arancioblù all'ultimo posto della graduatoria riscattandosi immediatamente dopo la batosta del sabato precedente patita proprio per mano loro, contribuendo oltretutto a far permanere una situazione tutt'altro che rosea dalle parti di Via Dosio, ove i gialloblù continuano a navigare in acque pericolose ponendosi ancora con margini particolarmente risicati al di sopra della zona retrocessione.
Scandicci-Atletica Castello 2-1

RETI: Hognogi, Pratesi, Tapinassi
SCANDICCI: Cei, La Torre, Hognogi, Papi, Paoli, Galli, Manetti, Paci, Ongaro, Legnante, Zeoli. A disp.: Nati, Francini, Coveri, Mantovelli, Arrighetti, Pratesi, Iovino, Conticelli, Grisolini. All.: Massimiliano Burchi.
ATL. CASTELLO: Bariletti, Pecchioli, Ermini, Peruzzi, Di Fruscia, Mori, Maffei, Lastrucci, Lamtafah, Milani, Margheri. A disp.: Canocchi, Bussotti, Manna, Kapanadze, Neglia, Tapinassi, Cruciani, Sessou. All.: Alessandro Carmannini.
ARBITRO: Barucci di Firenze.
RETI: Hognogi, Pratesi, Tapinassi.

SCANDICCI: Cei, La Torre, Hognogi, Papi, Paoli, Galli, Manetti, Paci, Ongaro, Legnante, Zeoli. A disp.: Nati, Francini, Coveri, Mantovelli, Arrighetti, Pratesi, Iovino, Conticelli, Grisolini. All.: Massimiliano Burchi.
ATL. CASTELLO: Bariletti, Pecchioli, Ermini, Peruzzi, Di Fruscia, Mori, Maffei, Lastrucci, Lamtafah, Milani, Margheri. A disp.: Canocchi, Bussotti, Manna, Kapanadze, Neglia, Tapinassi, Cruciani, Sessou. All.: Alessandro Carmannini.
ARBITRO: Barucci di Firenze.
RETI: Hognogi, Pratesi, Tapinassi.



Due vittorie e un pareggio nelle ultime tre partite per lo Scandicci, che risistema la propria classifica e comincia a guardare anche le squadre che gli stanno davanti. I ragazzi di Burchi si impongono tra le mura amiche sull'Atletica Castello, cominciando forte e passando in vantaggio dopo circa un quarto d'ora con il gran tiro dal limite dell'area di Hognogi. La reazione degli ospiti arriva con un'altra conclusione dalla distanza, che colpisce prima il palo e poi la schiena del portiere senza entrare. Scampato il pericolo i padroni di casa tornano ad attaccare e vanno vicini al raddoppio in un paio di circostanze. Quando Zeoli calcia, il pallone rimbalza sulla traversa e poi forse oltre la linea ma l'arbitro non concede il gol; poco dopo è invece Paoli a provarci di testa sugli sviluppi di un corner, andando a centimetri dallo specchio della porta. Gli sforzi dello Scandicci vengono comunque premiati nella ripresa, quando Pratesi converge dalla sinistra e con un meraviglioso tiro a giro firma il 2-0. A questo punto il Castello è costretto a sbilanciarsi, ma in contropiede i locali si divorano il terzo gol con Ongaro di testa. Solo negli ultimi cinque minuti la squadra di Carmannini riesce a sfondare, con Tapinassi che ribadisce in rete il pallone dopo una strepitosa parata di Cei. I biancoverdi tentano l'assedio nel recupero, ma lo Scandicci si difende con ordine e conserva fino al triplice fischio il preziosissimo 2-1 che vale i tre punti. Calciatoripiù : Hognogi e Legnante (Scandicci).

Due vittorie e un pareggio nelle ultime tre partite per lo Scandicci, che risistema la propria classifica e comincia a guardare anche le squadre che gli stanno davanti. I ragazzi di Burchi si impongono tra le mura amiche sull'Atletica Castello, cominciando forte e passando in vantaggio dopo circa un quarto d'ora con il gran tiro dal limite dell'area di Hognogi. La reazione degli ospiti arriva con un'altra conclusione dalla distanza, che colpisce prima il palo e poi la schiena del portiere senza entrare. Scampato il pericolo i padroni di casa tornano ad attaccare e vanno vicini al raddoppio in un paio di circostanze. Quando Zeoli calcia, il pallone rimbalza sulla traversa e poi forse oltre la linea ma l'arbitro non concede il gol; poco dopo è invece Paoli a provarci di testa sugli sviluppi di un corner, andando a centimetri dallo specchio della porta. Gli sforzi dello Scandicci vengono comunque premiati nella ripresa, quando Pratesi converge dalla sinistra e con un meraviglioso tiro a giro firma il 2-0. A questo punto il Castello è costretto a sbilanciarsi, ma in contropiede i locali si divorano il terzo gol con Ongaro di testa. Solo negli ultimi cinque minuti la squadra di Carmannini riesce a sfondare, con Tapinassi che ribadisce in rete il pallone dopo una strepitosa parata di Cei. I biancoverdi tentano l'assedio nel recupero, ma lo Scandicci si difende con ordine e conserva fino al triplice fischio il preziosissimo 2-1 che vale i tre punti. Calciatoripiù : Hognogi e Legnante (Scandicci).
Montespertoli-Floriagafir Bellariva 1-1

RETI: Lotti, Gallo
MONTESPERTOLI: Frizzi, Manetti, Governi, Antonini, Fiorini, Capocchini, Campolmi, Chini, Lotti, Gasparri, Cremonini. A disp.: Mugnaini, Stasino, Sarti, Berti, Masi T., Masi P., Bonarelli, Lombardi, Morelli. All.: Alessandro Calderone.
FLORIAGAFIR: Merendi F., Navarria, Buiani, Baglini, Pratesi, Gallo, Biscioni, Merendi E., Chiavacci, Catalano, Biagini. A disp.: Macrì, Lucchesi, Scalella, Ricciardi, Amato, Vegni, Ormi, Forlucci, Rogai. All.: Francesco Fiorindi.
ARBITRO: Giannini di Pontedera.
RETI: Lotti, Gallo.

MONTESPERTOLI: Frizzi, Manetti, Governi, Antonini, Fiorini, Capocchini, Campolmi, Chini, Lotti, Gasparri, Cremonini. A disp.: Mugnaini, Stasino, Sarti, Berti, Masi T., Masi P., Bonarelli, Lombardi, Morelli. All.: Alessandro Calderone.
FLORIAGAFIR: Merendi F., Navarria, Buiani, Baglini, Pratesi, Gallo, Biscioni, Merendi E., Chiavacci, Catalano, Biagini. A disp.: Macrì, Lucchesi, Scalella, Ricciardi, Amato, Vegni, Ormi, Forlucci, Rogai. All.: Francesco Fiorindi.
ARBITRO: Giannini di Pontedera.
RETI: Lotti, Gallo.





Csl Prato Social Club-Fortis Juventus 0-2

RETI: Fedi, Macchinelli
CSL PRATO SOCIAL CLUB: Ciuffatelli, D'Arco, Bucciantonio, Verdiani, Montini, Petroni, Pecchioli, Monaco, Bakary, Capetta, Lamin. A disp.: Sicuranza Conti, Aguzzi, Di Biase, Di Marino, Santangelo, Florulli, Basso, Imbriano, Varago. All.: Emilio Guarducci.
FORTIS JUVENTUS: Biagioli, Lobosco, Paladini, Paoli, Bonini, Belli, Fedi, Macchinelli, Bagiardi, Niccoli, Razzauti. A disp.: Penna, Ojediran, Grigoras, Sylla, Viviani, Amerighi, Anastasi. All.: Mauro Falli.
ARBITRO: Sgaramella di Pistoia.
RETI: Macchinelli, Fedi.

CSL PRATO SOCIAL CLUB: Ciuffatelli, D'Arco, Bucciantonio, Verdiani, Montini, Petroni, Pecchioli, Monaco, Bakary, Capetta, Lamin. A disp.: Sicuranza Conti, Aguzzi, Di Biase, Di Marino, Santangelo, Florulli, Basso, Imbriano, Varago. All.: Emilio Guarducci.
FORTIS JUVENTUS: Biagioli, Lobosco, Paladini, Paoli, Bonini, Belli, Fedi, Macchinelli, Bagiardi, Niccoli, Razzauti. A disp.: Penna, Ojediran, Grigoras, Sylla, Viviani, Amerighi, Anastasi. All.: Mauro Falli.
ARBITRO: Sgaramella di Pistoia.
RETI: Macchinelli, Fedi.