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Juniores Regionali GIR.D - Giornata n. 11

Atletica Castello-Floriagafir Bellariva 1-1

RETI: Di Fruscia Y., Biscioni Pecci
ATL.CASTELLO: Bariletti, Pecchioli, Kapanadze, Ermini, Di Fruscia, Mori, Maffei, Comparini, Lamtafah, Margheri, Lastrucci. A disp.: Canocchi, Bussotti, Bandinelli, Manna, Neglia, Tapinassi, Cruciani, Milani. All.: Alessandro Carmannini.
FLORIAGAFIR: Merendi F., Navarria, Merendi E., Baglini, Macrì, Pratesi, Amato, Vegni, Gallo, Biscioni, Biagini. A disp.: Forlucci, Ormi, Catalano, Ricciardi, Chiavacci, Scalella, Tipaldi, Lucchesi. All.: Francesco Fiorindi.
ARBITRO: Cenni di Firenze.
RETI: Biscioni, Di Fruscia.

ATL.CASTELLO: Bariletti, Pecchioli, Kapanadze, Ermini, Di Fruscia, Mori, Maffei, Comparini, Lamtafah, Margheri, Lastrucci. A disp.: Canocchi, Bussotti, Bandinelli, Manna, Neglia, Tapinassi, Cruciani, Milani. All.: Alessandro Carmannini.
FLORIAGAFIR: Merendi F., Navarria, Merendi E., Baglini, Macrì, Pratesi, Amato, Vegni, Gallo, Biscioni, Biagini. A disp.: Forlucci, Ormi, Catalano, Ricciardi, Chiavacci, Scalella, Tipaldi, Lucchesi. All.: Francesco Fiorindi.
ARBITRO: Cenni di Firenze.
RETI: Biscioni, Di Fruscia.



Pareggio d'oro per l'Atletica Castello, che impone l'1-1 all'ex capolista Floriagafir. Per la formazione di Fiorindi arriva un altro mezzo passo falso dopo il k.o rimediato nel turno precedente nello scontro diretto col Lebowski. Al campo sportivo del Pontormo succede tutto nel secondo tempo, dopo una prima frazione avara di emozioni. Nei primi 45', infatti, le due compagini si studiano a fondo e vengono condizionate dal forte vento che crea non pochi problemi in fase di costruzione della manovra. Tanti errori tecnici da una parte e dall'altra e qualche spunto che però non crea grossi grattacapi né a Bariletti né tantomeno a Merendi F.. Nella ripresa, però, il vento si placa e inizialmente la Floriagafir prende il pallino del gioco in mano e si rende pericolosa con un paio di spunti di Biscioni. Al 55' altra chance importante per la banda Fiorindi, vicinissima al gol con la cannonata di Amato che scheggia la traversa a Bariletti battuto. Gli ospiti insistono e poco dopo sbloccano il risultato proprio con i due protagonisti sopracitati: su una punizione ben calciata da Amato l'ultimo tocco è di Biscioni che da pochi passi corregge in rete per lo 0-1. Il Castello sembra accusare il colpo e al 70' rischia tantissimo sulla combinazione Merendi E.-Amato, conclusa da quest'ultimo con un diagonale che si perde di un niente sul fondo. Gli ospiti però non la chiudono e a 5' dalla fine il Castello acciuffa il pari su una ripartenza concretizzata magistralmente da Di Fruscia. Con poco tempo a disposizione, la Floriagafir si riversa in avanti a caccia del gol vittoria. Ci provano in rapida successione sia Biscioni con un tiro a incrociare neutralizzato dall'ottimo Bariletti e Pratesi, respinto sulla linea di porta dopo una rimessa lunga di Vegni. Niente di fatto però per la Floriagafir, che rallenta nuovamente e non approfitta del passo falso del Lebowski. Ringrazia la Folgor Calenzano, adesso nuova padrona di un girone che appare sempre più indecifrabile. Calciatoripiù : Di Fruscia e Pecchioli spiccano in un Castello che merita un voto altissimo per la prova collettiva. Nella Floriagafir brillano Biagini e Baglini .

Pareggio d'oro per l'Atletica Castello, che impone l'1-1 all'ex capolista Floriagafir. Per la formazione di Fiorindi arriva un altro mezzo passo falso dopo il k.o rimediato nel turno precedente nello scontro diretto col Lebowski. Al campo sportivo del Pontormo succede tutto nel secondo tempo, dopo una prima frazione avara di emozioni. Nei primi 45', infatti, le due compagini si studiano a fondo e vengono condizionate dal forte vento che crea non pochi problemi in fase di costruzione della manovra. Tanti errori tecnici da una parte e dall'altra e qualche spunto che però non crea grossi grattacapi né a Bariletti né tantomeno a Merendi F.. Nella ripresa, però, il vento si placa e inizialmente la Floriagafir prende il pallino del gioco in mano e si rende pericolosa con un paio di spunti di Biscioni. Al 55' altra chance importante per la banda Fiorindi, vicinissima al gol con la cannonata di Amato che scheggia la traversa a Bariletti battuto. Gli ospiti insistono e poco dopo sbloccano il risultato proprio con i due protagonisti sopracitati: su una punizione ben calciata da Amato l'ultimo tocco è di Biscioni che da pochi passi corregge in rete per lo 0-1. Il Castello sembra accusare il colpo e al 70' rischia tantissimo sulla combinazione Merendi E.-Amato, conclusa da quest'ultimo con un diagonale che si perde di un niente sul fondo. Gli ospiti però non la chiudono e a 5' dalla fine il Castello acciuffa il pari su una ripartenza concretizzata magistralmente da Di Fruscia. Con poco tempo a disposizione, la Floriagafir si riversa in avanti a caccia del gol vittoria. Ci provano in rapida successione sia Biscioni con un tiro a incrociare neutralizzato dall'ottimo Bariletti e Pratesi, respinto sulla linea di porta dopo una rimessa lunga di Vegni. Niente di fatto però per la Floriagafir, che rallenta nuovamente e non approfitta del passo falso del Lebowski. Ringrazia la Folgor Calenzano, adesso nuova padrona di un girone che appare sempre più indecifrabile. Calciatoripiù : Di Fruscia e Pecchioli spiccano in un Castello che merita un voto altissimo per la prova collettiva. Nella Floriagafir brillano Biagini e Baglini .
Audace Legnaia-Poggio A Caiano 0-3

RETI: Masi, Bernardo, Guarducci
AUD. LEGNAIA: Fattovich, Torniai (85' Paoletti), Spinella, Fedeli, Michelagnoli, Cosi, Sangiorgi (85' Maggiorelli), Corbucci (45' Francini), Tofani (51' Macrì), Gasparini, Amodio. A disp.: Chamorro. All.: Roberto Marongiu.
POGGIO A CAIANO: Cocchi, Marinozzi, El Amri, Spinelli, Bertini, Salvadori, Gori, Masi, Guarducci (81' Usai), Marini Grassi (85' Lascialfari), Bernardo (66' Vela). A disp.: Grassi, Allegretti, Capponi, Giorgi, Mazzei, Corsi. All.: Massimiliano Marchetti.
ARBITRO: Trebbi di Pisa.
RETI: 1' Masi, 41' Bernardo, 71' Guarducci.

AUD. LEGNAIA: Fattovich, Torniai (85' Paoletti), Spinella, Fedeli, Michelagnoli, Cosi, Sangiorgi (85' Maggiorelli), Corbucci (45' Francini), Tofani (51' Macrì), Gasparini, Amodio. A disp.: Chamorro. All.: Roberto Marongiu.
POGGIO A CAIANO: Cocchi, Marinozzi, El Amri, Spinelli, Bertini, Salvadori, Gori, Masi, Guarducci (81' Usai), Marini Grassi (85' Lascialfari), Bernardo (66' Vela). A disp.: Grassi, Allegretti, Capponi, Giorgi, Mazzei, Corsi. All.: Massimiliano Marchetti.
ARBITRO: Trebbi di Pisa.
RETI: 1' Masi, 41' Bernardo, 71' Guarducci.



Dopo due successi consecutivi s'interrompe bruscamente la striscia positiva dell'Audace Legnaia che infatti, al termine di una sfida che ha visto influire negativamente sulla relativa prestazione un fatale mix di sfortuna, scarsa precisione e mancanza di quella dose di verve in più al netto della buona volontà a tratti dimostrata, subisce internamente una netta battuta d'arresto a fronte dello 0-3 rifilato ai gialloblù da parte di un cinico Poggio a Caiano, bravissimo ad aprire immediatamente le danze per poi condurre il resto del match alternandosi fra momenti di sagace gestione del favorevole risultato e rapide ripartenze funzionali a sfruttare la velocità del tandem offensivo formato da Guarducci e Bernardo con un ispirato Marini Grassi alle spalle nelle vesti di trequartista per rimpinguare il proprio bottino. Al fischio iniziale i padroni di casa, peraltro orfani della coppia di centrali difensivi titolari Renzi-Martini, vengono istantaneamente colpiti a freddo quando, dopo soltanto quarantatre secondi, una deviazione di Salvadori sopraggiunta in occasione di un traversone di Marinozzi coglie completamente di sorpresa il pacchetto arretrato audacino consentendo a Masi di calciare innanzi a Fattovich senza ostacoli sul proprio campo visivo e di indovinare, con un colpo da biliardo, l'angolo basso alla sinistra di quest'ultimo per il momentaneo vantaggio biancoblù. Il Legnaia, ancora sotto shock, non riesce a trovare la debita forza per mettere a punto la propria reazione ed al 4' Masi, toltisi stavolta i panni di finalizzatore, imbecca tra le linee Bernardo che, ben rientrato di fronte alla pressione di Michelagnoli, batte a rete dai sedici metri non imprimendo tuttavia al proprio tentativo potenza ed angolazione necessarie a creare grattacapi all'estremo locale. Dopo un avvio horror, con il passare dei minuti la truppa di Marongiu prende maggiore coraggio per quanto né Gasparini sugli sviluppi di un corner di Spinella né Tofani al termine di un errato disimpegno pratese riescano a mettere a fuoco lo specchio della porta per ristabilire le sorti dell'incontro; sul fronte opposto, invece, la formazione ospitante continua comunque a rischiare grosso quando Michelagnoli, nel tentativo di allontanare il pallone al 12', colpisce fortuitamente in pieno volto Sangiorgi spianando di fatto la strada a Bernardo che tuttavia, presentatosi innanzi al cospetto di Fattovich, vede il proprio chirurgico rasoterra andare a sbattere sul palo prima che la retroguardia gialloblù riesca, dopo un'ulteriore serie di rimpalli, a sbrogliare definitivamente la matassa impedendo all'accorrente Marini Grassi di correggere la traiettoria in rete. Arrivati a questo punto, dopo primissime battute senza esclusione di colpi l'andamento dell'incontro comincia progressivamente a stabilizzarsi finché i fiorentini, valicata la metà di frazione, non si fanno nuovamente sotto dalle parti di Cocchi arrivando peraltro a veramente un soffio dal pari al 28' quando Tofani, abilmente intercettato un servizio in verticale di Bertini, smarca a tu per tu col numero 1 ospite l'indisturbato Amodio che però, al netto della ben più che propizia posizione, calibra male il proprio destro mandandolo incredibilmente a spegnersi sul fondo. Al 34' però, cestinata la suddetta nitida opportunità, per l'esterno offensivo gialloblù arriva prontamente l'occasione per il riscatto ma il medesimo Amodio, elegante nell'irrompere coi tempi giusti sul pallone telecomandato di Torniai, non riesce a perfezionare una giocata dall'elevatissimo coefficiente di difficoltà sorvolando il montante con un lob al volo. Passati i pericoli, il Poggio a Caiano torna a farsi sentire nel finale di frazione soprattutto sfruttando la propria arma principale dei coast to coast: non a caso, al 37' Marini Grassi mette in moto Guarducci che, dopo una sgasata sull'out di destra, serve con un cross teso in mezzo all'area il liberissimo Bernardo che, per quanto colpevolmente perso dalla linea difensiva avversaria, getta alle ortiche una chance capitale per il raddoppio sparando clamorosamente alle stelle di prima intenzione. Ciononostante, la rete resta comunque nell'aria per i biancoblù ed è proprio lo stesso Bernardo che, al 41', stavolta non fallisce la possibilità di rifarsi quando, servito in profondità, attende il momento giusto per scagliare una bordata centrale che supera la non perfetta resistenza di Fattovich insaccandosi alle sue spalle per un sigillo assai prezioso con l'intervallo all'orizzonte. La dea bendata, oltretutto, ha ben altri piani rispetto all'arridere ai gialloblù che infatti, già condizionati da un non irrilevante passivo, al 45' si trovano costretti anche a perdere capitan Corbucci per un infortunio occorsogli in occasione di un duro contrasto nell'area pratese; come se non bastasse, un minuto più tardi Tofani scappa alle spalle dei propri marcatori sul delizioso lancio di Fedeli dalle retrovie ma, messo a punto l'ingresso in area, si vede clamorosamente negata la possibilità di rimettere in carreggiata i propri colori dal legno alla destra di Cocchi. Al rientro in campo Mister Marongiu non opera ulteriori accorgimenti rispetto al cambio forzato al crepuscolo della prima frazione, che aveva visto l'ingresso in campo di Francini, eccezion fatta proprio per l'arretrare quest'ultimo nelle vesti di difensore centrale con la contestuale maggior licenza di avanzare concessa a Gasparini sulla linea mediana; il leit-motiv della contesa, tuttavia, vede anche stavolta gli ospiti partire con piglio più arrembante e, se al 50' è una deviazione decisiva della barriera ad evitare la terza rete pratese sul tiro da fermo dal limite di Marini Grassi, nell'arco di centottanta secondi servono invece le provvidenziali dita di Fattovich a raggiungere il medesimo scopo, mandando la sfera dapprima sul palo e poi in corner, di fronte ad una pericolosa conclusione a rientrare scoccata da Guarducci. Pian piano, ad ogni modo, l'Audace torna senz'altro a carburare ma, di fatto, quella che a posteriori si rivelerà l'ultima ghiottissima opportunità per i gialloblù viene parimenti, al 62', vanificata ancora da Amodio che, dopo essersi aggiustato un filtrante di Gasparini, salta agevolmente il proprio marcatore ma, alle porte dell'area piccola, si trova a dover fare i conti con un ottimo Cocchi che lucidamente resta in piedi fino all'ultimo istante per allontanare il relativo diagonale dal palo più lontano. Di fatto, la famosa (o famigerata, a seconda della prospettiva) dura legge del gol non perde allora occasione per trovare la propria ennesima applicazione anche al "Bacci" poiché al 71' Guarducci, messo nella condizione di provarci in solitaria al termine di un veloce contropiede, centra per la terza volta il bersaglio scavalcando con maestria Fattovich e chiudendo con largo anticipo i conti per far sì che i biancoblù possano mettere definitivamente la freccia e conquistare un'importante posta in palio che infatti, stanti sia alcuni sorprendenti risultati che hanno visto protagoniste le ultime della classe che una graduatoria che, globalmente parlando, continua a rimanere piuttosto corta, consente loro di affacciarsi con decisione sulle relative zone nobili a differenza di un Legnaia che, peraltro unica forza del torneo a non avere ancora conosciuto mezze misure in regular season, in virtù del colpaccio del Coiano sul terreno del Lanciotto si trova adesso a galleggiare di nuovo pericolosamente sopra le piazze destinate alla retrocessione con soltanto due lunghezze di vantaggio in attesa di un altro cruciale scontro che, nel pomeriggio del sabato venturo, lo vedrà impegnato sull'ostico terreno del fanalino di coda Viaccia.

Dopo due successi consecutivi s'interrompe bruscamente la striscia positiva dell'Audace Legnaia che infatti, al termine di una sfida che ha visto influire negativamente sulla relativa prestazione un fatale mix di sfortuna, scarsa precisione e mancanza di quella dose di verve in più al netto della buona volontà a tratti dimostrata, subisce internamente una netta battuta d'arresto a fronte dello 0-3 rifilato ai gialloblù da parte di un cinico Poggio a Caiano, bravissimo ad aprire immediatamente le danze per poi condurre il resto del match alternandosi fra momenti di sagace gestione del favorevole risultato e rapide ripartenze funzionali a sfruttare la velocità del tandem offensivo formato da Guarducci e Bernardo con un ispirato Marini Grassi alle spalle nelle vesti di trequartista per rimpinguare il proprio bottino. Al fischio iniziale i padroni di casa, peraltro orfani della coppia di centrali difensivi titolari Renzi-Martini, vengono istantaneamente colpiti a freddo quando, dopo soltanto quarantatre secondi, una deviazione di Salvadori sopraggiunta in occasione di un traversone di Marinozzi coglie completamente di sorpresa il pacchetto arretrato audacino consentendo a Masi di calciare innanzi a Fattovich senza ostacoli sul proprio campo visivo e di indovinare, con un colpo da biliardo, l'angolo basso alla sinistra di quest'ultimo per il momentaneo vantaggio biancoblù. Il Legnaia, ancora sotto shock, non riesce a trovare la debita forza per mettere a punto la propria reazione ed al 4' Masi, toltisi stavolta i panni di finalizzatore, imbecca tra le linee Bernardo che, ben rientrato di fronte alla pressione di Michelagnoli, batte a rete dai sedici metri non imprimendo tuttavia al proprio tentativo potenza ed angolazione necessarie a creare grattacapi all'estremo locale. Dopo un avvio horror, con il passare dei minuti la truppa di Marongiu prende maggiore coraggio per quanto né Gasparini sugli sviluppi di un corner di Spinella né Tofani al termine di un errato disimpegno pratese riescano a mettere a fuoco lo specchio della porta per ristabilire le sorti dell'incontro; sul fronte opposto, invece, la formazione ospitante continua comunque a rischiare grosso quando Michelagnoli, nel tentativo di allontanare il pallone al 12', colpisce fortuitamente in pieno volto Sangiorgi spianando di fatto la strada a Bernardo che tuttavia, presentatosi innanzi al cospetto di Fattovich, vede il proprio chirurgico rasoterra andare a sbattere sul palo prima che la retroguardia gialloblù riesca, dopo un'ulteriore serie di rimpalli, a sbrogliare definitivamente la matassa impedendo all'accorrente Marini Grassi di correggere la traiettoria in rete. Arrivati a questo punto, dopo primissime battute senza esclusione di colpi l'andamento dell'incontro comincia progressivamente a stabilizzarsi finché i fiorentini, valicata la metà di frazione, non si fanno nuovamente sotto dalle parti di Cocchi arrivando peraltro a veramente un soffio dal pari al 28' quando Tofani, abilmente intercettato un servizio in verticale di Bertini, smarca a tu per tu col numero 1 ospite l'indisturbato Amodio che però, al netto della ben più che propizia posizione, calibra male il proprio destro mandandolo incredibilmente a spegnersi sul fondo. Al 34' però, cestinata la suddetta nitida opportunità, per l'esterno offensivo gialloblù arriva prontamente l'occasione per il riscatto ma il medesimo Amodio, elegante nell'irrompere coi tempi giusti sul pallone telecomandato di Torniai, non riesce a perfezionare una giocata dall'elevatissimo coefficiente di difficoltà sorvolando il montante con un lob al volo. Passati i pericoli, il Poggio a Caiano torna a farsi sentire nel finale di frazione soprattutto sfruttando la propria arma principale dei coast to coast: non a caso, al 37' Marini Grassi mette in moto Guarducci che, dopo una sgasata sull'out di destra, serve con un cross teso in mezzo all'area il liberissimo Bernardo che, per quanto colpevolmente perso dalla linea difensiva avversaria, getta alle ortiche una chance capitale per il raddoppio sparando clamorosamente alle stelle di prima intenzione. Ciononostante, la rete resta comunque nell'aria per i biancoblù ed è proprio lo stesso Bernardo che, al 41', stavolta non fallisce la possibilità di rifarsi quando, servito in profondità, attende il momento giusto per scagliare una bordata centrale che supera la non perfetta resistenza di Fattovich insaccandosi alle sue spalle per un sigillo assai prezioso con l'intervallo all'orizzonte. La dea bendata, oltretutto, ha ben altri piani rispetto all'arridere ai gialloblù che infatti, già condizionati da un non irrilevante passivo, al 45' si trovano costretti anche a perdere capitan Corbucci per un infortunio occorsogli in occasione di un duro contrasto nell'area pratese; come se non bastasse, un minuto più tardi Tofani scappa alle spalle dei propri marcatori sul delizioso lancio di Fedeli dalle retrovie ma, messo a punto l'ingresso in area, si vede clamorosamente negata la possibilità di rimettere in carreggiata i propri colori dal legno alla destra di Cocchi. Al rientro in campo Mister Marongiu non opera ulteriori accorgimenti rispetto al cambio forzato al crepuscolo della prima frazione, che aveva visto l'ingresso in campo di Francini, eccezion fatta proprio per l'arretrare quest'ultimo nelle vesti di difensore centrale con la contestuale maggior licenza di avanzare concessa a Gasparini sulla linea mediana; il leit-motiv della contesa, tuttavia, vede anche stavolta gli ospiti partire con piglio più arrembante e, se al 50' è una deviazione decisiva della barriera ad evitare la terza rete pratese sul tiro da fermo dal limite di Marini Grassi, nell'arco di centottanta secondi servono invece le provvidenziali dita di Fattovich a raggiungere il medesimo scopo, mandando la sfera dapprima sul palo e poi in corner, di fronte ad una pericolosa conclusione a rientrare scoccata da Guarducci. Pian piano, ad ogni modo, l'Audace torna senz'altro a carburare ma, di fatto, quella che a posteriori si rivelerà l'ultima ghiottissima opportunità per i gialloblù viene parimenti, al 62', vanificata ancora da Amodio che, dopo essersi aggiustato un filtrante di Gasparini, salta agevolmente il proprio marcatore ma, alle porte dell'area piccola, si trova a dover fare i conti con un ottimo Cocchi che lucidamente resta in piedi fino all'ultimo istante per allontanare il relativo diagonale dal palo più lontano. Di fatto, la famosa (o famigerata, a seconda della prospettiva) dura legge del gol non perde allora occasione per trovare la propria ennesima applicazione anche al "Bacci" poiché al 71' Guarducci, messo nella condizione di provarci in solitaria al termine di un veloce contropiede, centra per la terza volta il bersaglio scavalcando con maestria Fattovich e chiudendo con largo anticipo i conti per far sì che i biancoblù possano mettere definitivamente la freccia e conquistare un'importante posta in palio che infatti, stanti sia alcuni sorprendenti risultati che hanno visto protagoniste le ultime della classe che una graduatoria che, globalmente parlando, continua a rimanere piuttosto corta, consente loro di affacciarsi con decisione sulle relative zone nobili a differenza di un Legnaia che, peraltro unica forza del torneo a non avere ancora conosciuto mezze misure in regular season, in virtù del colpaccio del Coiano sul terreno del Lanciotto si trova adesso a galleggiare di nuovo pericolosamente sopra le piazze destinate alla retrocessione con soltanto due lunghezze di vantaggio in attesa di un altro cruciale scontro che, nel pomeriggio del sabato venturo, lo vedrà impegnato sull'ostico terreno del fanalino di coda Viaccia.
Centro Storico Lebowski-Montespertoli 1-3

RETI: Dani, Lotti, Lotti, Antonini
LEBOWSKI: Betti, Chini, Seroni, Campatelli, Bifffoli, Grillo, Ayoazaian, Urbinati, Dani, Fantoni, Arcuri. A disp.: Carnasciali, Piccini, Pancani, Di Mascolo, Magrini, Gjika, Banzi. All.: Marranci.
MONTESPERTOLI: Frizzi, Manetti, Governi, Antonini, Capocchini, Fiorini, Berti, Chini, Lotti, Gasparri, Morelli. A disp.: Mugnaini, Stasino, Sarti, Lombardi, Bonarelli, Masi P., Masi T., Santoni. All.: Alessandro Calderone.
ARBITRO: D'Orsi di Prato.
RETI: Dani, Antonini, Lotti 2.

LEBOWSKI: Betti, Chini, Seroni, Campatelli, Bifffoli, Grillo, Ayoazaian, Urbinati, Dani, Fantoni, Arcuri. A disp.: Carnasciali, Piccini, Pancani, Di Mascolo, Magrini, Gjika, Banzi. All.: Marranci.
MONTESPERTOLI: Frizzi, Manetti, Governi, Antonini, Capocchini, Fiorini, Berti, Chini, Lotti, Gasparri, Morelli. A disp.: Mugnaini, Stasino, Sarti, Lombardi, Bonarelli, Masi P., Masi T., Santoni. All.: Alessandro Calderone.
ARBITRO: D'Orsi di Prato.
RETI: Dani, Antonini, Lotti 2.



A metà strada fra il fisiologico, inevitabile calo di tensione dell'una, e fra la voglia di rivalsa e la conferma di quei segnali che rendevano quasi inspiegabile la posizione di classifica occupata dall'altra squadra, ecco spiegato in estrema sintesi il risultato a sorpresa del sabato del villaggio del girone D. Al campo della Trave il Lebowski cade per la prima volta, sconfitto per mano di un Montespertoli che sforna la prova perfetta, l'unica con cui violare il campo della grande protagonista fin qui di questo girone. Pesano, e tanto, le assenze degli squalificati Badii e Lapis e dell'infortunato Lippi - che purtroppo ne avrà per tanti mesi - nelle file dei grigioneri, che non si fanno mancare neanche una prova decisamente sottotono con cui finiscono battuti per 3-1, nonostante l'iniziale vantaggio maturato a inizio ripresa. Ma già nel primo tempo, che si chiude sullo 0-0, a meritare il gol erano stati i gialloverdi, scesi in campo con un approccio perfetto e capaci di creare diverse potenziali palle gol nei primi 45', alcune delle quali nitide, come quella di Gasparri che spreca a tu per tu con Betti e quella di Berti, che al 44' imita il compagno facendo intravedere all'orizzonte degli ospiti nubi nere, perché quanto mandato alle ortiche rischia di costar caro contro una squadra come quella di Marranci. E i segnali di inizio ripresa non sono buoni in tal senso per gli ospiti, che incassano il gol dell'uno a zero: sugli sviluppi di un cross dalla destra leggermente deviato, si origina una mischia in area gialloverde, risolta dalla zampata di Dani, che manda il pallone oltre la linea secondo l'arbitro, che assegna il rigore fra le proteste ospiti che sostengono come un loro difensore abbia intercettato il pallone prima che questo valicasse la linea che delimita il gol. Potrebbe essere un colpo da ko psicologico per i ragazzi di Calderone, che invece tramutano il tutto in energia positiva, piazzando poco dopo un micidiale uno-due ravvicinato che ribalta le sorti della gara. I gialloverdi continuano a vincere tutti i duelli chiave in campo e agguantano il pari grazie al piattone di Antonini, che arriva per primo su di un assist di Berti dalla destra, arrivato al cross dopo aver vinto la sfida con il diretto avversari. Passano una manciata di minuti ed ecco che il Montespertoli entra in corsia di sorpasso: Chini riceve palla da fallo laterale e la scaglia con precisione di prima intenzione verso Lotti, che aggira la difesa avversaria, evita anche il portiere di casa in uscita e realizza il punto dell'uno a due. Da qui in poi il Montespertoli viaggia sulle ali dell'entusiasmo e chiude i conti ancora con Lotti, che deposita n rete un'azione ben propiziata da Morelli sulla fascia mancina. Nel finale il Lebowski prova a reagire ma lo fa senza la giusta lucidità e convinzione; il Montespertoli gestisce così il doppio vantaggio e al triplice fischio si prende tre punti pesantissimi. Quelli che fanno dire con convinzione estrema che, se prestazioni del genere verranno ripetute, la salvezza diventa un obiettivo di nuovo concreto. Calciatoripiù: Lotti, Gasparri (Montespertoli).

A metà strada fra il fisiologico, inevitabile calo di tensione dell'una, e fra la voglia di rivalsa e la conferma di quei segnali che rendevano quasi inspiegabile la posizione di classifica occupata dall'altra squadra, ecco spiegato in estrema sintesi il risultato a sorpresa del sabato del villaggio del girone D. Al campo della Trave il Lebowski cade per la prima volta, sconfitto per mano di un Montespertoli che sforna la prova perfetta, l'unica con cui violare il campo della grande protagonista fin qui di questo girone. Pesano, e tanto, le assenze degli squalificati Badii e Lapis e dell'infortunato Lippi - che purtroppo ne avrà per tanti mesi - nelle file dei grigioneri, che non si fanno mancare neanche una prova decisamente sottotono con cui finiscono battuti per 3-1, nonostante l'iniziale vantaggio maturato a inizio ripresa. Ma già nel primo tempo, che si chiude sullo 0-0, a meritare il gol erano stati i gialloverdi, scesi in campo con un approccio perfetto e capaci di creare diverse potenziali palle gol nei primi 45', alcune delle quali nitide, come quella di Gasparri che spreca a tu per tu con Betti e quella di Berti, che al 44' imita il compagno facendo intravedere all'orizzonte degli ospiti nubi nere, perché quanto mandato alle ortiche rischia di costar caro contro una squadra come quella di Marranci. E i segnali di inizio ripresa non sono buoni in tal senso per gli ospiti, che incassano il gol dell'uno a zero: sugli sviluppi di un cross dalla destra leggermente deviato, si origina una mischia in area gialloverde, risolta dalla zampata di Dani, che manda il pallone oltre la linea secondo l'arbitro, che assegna il rigore fra le proteste ospiti che sostengono come un loro difensore abbia intercettato il pallone prima che questo valicasse la linea che delimita il gol. Potrebbe essere un colpo da ko psicologico per i ragazzi di Calderone, che invece tramutano il tutto in energia positiva, piazzando poco dopo un micidiale uno-due ravvicinato che ribalta le sorti della gara. I gialloverdi continuano a vincere tutti i duelli chiave in campo e agguantano il pari grazie al piattone di Antonini, che arriva per primo su di un assist di Berti dalla destra, arrivato al cross dopo aver vinto la sfida con il diretto avversari. Passano una manciata di minuti ed ecco che il Montespertoli entra in corsia di sorpasso: Chini riceve palla da fallo laterale e la scaglia con precisione di prima intenzione verso Lotti, che aggira la difesa avversaria, evita anche il portiere di casa in uscita e realizza il punto dell'uno a due. Da qui in poi il Montespertoli viaggia sulle ali dell'entusiasmo e chiude i conti ancora con Lotti, che deposita n rete un'azione ben propiziata da Morelli sulla fascia mancina. Nel finale il Lebowski prova a reagire ma lo fa senza la giusta lucidità e convinzione; il Montespertoli gestisce così il doppio vantaggio e al triplice fischio si prende tre punti pesantissimi. Quelli che fanno dire con convinzione estrema che, se prestazioni del genere verranno ripetute, la salvezza diventa un obiettivo di nuovo concreto. Calciatoripiù: Lotti, Gasparri (Montespertoli).
Folgor Calenzano-Scandicci 1-1

RETI: Baroni, Arrighetti
F.CALENZANO: Del Bimbo, Lastrucci, Mignacca, Baroni, Becheri, Amatulli, Cardellicchio, Palmeri, Fiorentino, Aprile, Pelagatti. A disp.: Congiu, Saraci, Pasquinucci, Gestri, Hoxha, Nencini, Bracale, Gibilaro. All.: Davide Barni.
SCANDICCI: Nati, Grisolini, Hognogi, Papi, Paoli, Galli, Conticelli, Zeoli, Ongaro, Legnante. A disp.: Cei, La Torre, Francini, Coveri, Arrighetti, Pratesi, Mantovelli, Manetti, Paci. All.: Massimiliano Burchi.
ARBITRO: Romanelli di Firenze
RETI: Baroni, Arrighetti.

F.CALENZANO: Del Bimbo, Lastrucci, Mignacca, Baroni, Becheri, Amatulli, Cardellicchio, Palmeri, Fiorentino, Aprile, Pelagatti. A disp.: Congiu, Saraci, Pasquinucci, Gestri, Hoxha, Nencini, Bracale, Gibilaro. All.: Davide Barni.
SCANDICCI: Nati, Grisolini, Hognogi, Papi, Paoli, Galli, Conticelli, Zeoli, Ongaro, Legnante. A disp.: Cei, La Torre, Francini, Coveri, Arrighetti, Pratesi, Mantovelli, Manetti, Paci. All.: Massimiliano Burchi.
ARBITRO: Romanelli di Firenze
RETI: Baroni, Arrighetti.



È un buono Scandicci quello che ferma il lanciatissimo Calenzano pareggiando per 1-1 in trasferta: soprattutto nel secondo tempo la squadra di Burchi ha costretto gli avversari a una partita di puro contenimento. Solo per caso s'è dovuto attendere il 95' per la rete del meritato (anche se contestato: sospetta la posizione d'Arrighetti) pareggio ospite, rimandato da almeno tre-quattro parate eccellenti di Del Bimbo. È dunque amaro il primato del Calenzano che se avesse vinto avrebbe approfittato fino in fondo del pari della Floriagafir e soprattutto dell'inattesa sconfitta del Lebowski col Montespertoli. Il Calenzano è apparso competitivo solo nel primo tempo, nel quale ha trovato il vantaggio con Baroni grazie anche a una colossale dormita della difesa ospite sugli sviluppi di un calcio di punizione; il vantaggio comunque lo legittimano le buone trame di gioco e alcune occasioni non sfruttate da Fiorentino e Pelagatti. Se nel primo tempo la partita è combattuta ed equilibrata (anche un legno colpito dallo Scandicci), la ripresa è monocorde: il Calenzano rimane chiuso nella propria metà campo, costretto a difendersi e incapace d'imbastire azioni di rimessa fatta eccezione per i soliti lanci per bomber Fiorentino, stavolta controllato con efficacia dalla coppia centrale ospite. Lo Scandicci però fatica a trovare la via della rete: la gran mole di gioco fatto avrebbe meritato una superiore capacità realizzativa. Di sicuro la sconfitta avrebbe avuto l'aspetto d'una beffa: il pareggio è certamente il risultato più giusto. È un netto passo indietro per il Calenzano che, apparso impacciato, con poche idee a centrocampo e involuto nel gioco, sovrastato soprattutto nel secondo tempo dalla superiore qualità tecnica degli ospiti, ha rinunciato a giocare rintanandosi nella propria metà campo. L'unica nota positiva e' il raggiungimento della prima posizione in solitaria. Calciatoripiù: Del Bimbo (la doppia parata nel secondo tempo è da circoletto rosso), Baroni (Folgor Calenzano), Galli e Arrighetti (Scandicci), in gol a tempo scaduto.

È un buono Scandicci quello che ferma il lanciatissimo Calenzano pareggiando per 1-1 in trasferta: soprattutto nel secondo tempo la squadra di Burchi ha costretto gli avversari a una partita di puro contenimento. Solo per caso s'è dovuto attendere il 95' per la rete del meritato (anche se contestato: sospetta la posizione d'Arrighetti) pareggio ospite, rimandato da almeno tre-quattro parate eccellenti di Del Bimbo. È dunque amaro il primato del Calenzano che se avesse vinto avrebbe approfittato fino in fondo del pari della Floriagafir e soprattutto dell'inattesa sconfitta del Lebowski col Montespertoli. Il Calenzano è apparso competitivo solo nel primo tempo, nel quale ha trovato il vantaggio con Baroni grazie anche a una colossale dormita della difesa ospite sugli sviluppi di un calcio di punizione; il vantaggio comunque lo legittimano le buone trame di gioco e alcune occasioni non sfruttate da Fiorentino e Pelagatti. Se nel primo tempo la partita è combattuta ed equilibrata (anche un legno colpito dallo Scandicci), la ripresa è monocorde: il Calenzano rimane chiuso nella propria metà campo, costretto a difendersi e incapace d'imbastire azioni di rimessa fatta eccezione per i soliti lanci per bomber Fiorentino, stavolta controllato con efficacia dalla coppia centrale ospite. Lo Scandicci però fatica a trovare la via della rete: la gran mole di gioco fatto avrebbe meritato una superiore capacità realizzativa. Di sicuro la sconfitta avrebbe avuto l'aspetto d'una beffa: il pareggio è certamente il risultato più giusto. È un netto passo indietro per il Calenzano che, apparso impacciato, con poche idee a centrocampo e involuto nel gioco, sovrastato soprattutto nel secondo tempo dalla superiore qualità tecnica degli ospiti, ha rinunciato a giocare rintanandosi nella propria metà campo. L'unica nota positiva e' il raggiungimento della prima posizione in solitaria. Calciatoripiù: Del Bimbo (la doppia parata nel secondo tempo è da circoletto rosso), Baroni (Folgor Calenzano), Galli e Arrighetti (Scandicci), in gol a tempo scaduto.
Fortis Juventus-Rinascita Doccia 1-2

RETI: Paladini, Oriti R., Antogna
FORTIS JUVENTUS: Biagioli, Paladini, Paoli, Macchinelli, Bonini, Belli, Arrighini, D'Esposito, Bagiardi, Incagli, Niccoli. A disp.: Penna, Romanelli, Parrini, Grigoras, Fedi, Ojediran, Anastasi, Amerighi, Razzauti. All.: Mauro Falli.
RINASCITA DOCCIA: Rogai, Lisi, Salvini, Barzanti, Gonfiantini, Bossio, Lastini, Manicardi, Morettini, Oriti, Antogna. A disp.: Cocchi, Serra, Pali, Giorgetti, Hallabou. All.: Andrea Ciappi.
ARBITRO: Tommasi di Firenze.
RETI: Paladini rig., Oriti, Antogna.

FORTIS JUVENTUS: Biagioli, Paladini, Paoli, Macchinelli, Bonini, Belli, Arrighini, D'Esposito, Bagiardi, Incagli, Niccoli. A disp.: Penna, Romanelli, Parrini, Grigoras, Fedi, Ojediran, Anastasi, Amerighi, Razzauti. All.: Mauro Falli.
RINASCITA DOCCIA: Rogai, Lisi, Salvini, Barzanti, Gonfiantini, Bossio, Lastini, Manicardi, Morettini, Oriti, Antogna. A disp.: Cocchi, Serra, Pali, Giorgetti, Hallabou. All.: Andrea Ciappi.
ARBITRO: Tommasi di Firenze.
RETI: Paladini rig., Oriti, Antogna.



Impresa del Rinascita Doccia che sul campo della Fortis Juventus ribalta una situazione di svantaggio in inferiorità numerica. Andiamo però con ordine e partiamo dal primo tempo, che per la verità non offre grosse emozioni. Soltanto due i tiri da annotare sul taccuino, quello di Belli per i locali che termina fuori di un paio di metri e quello di Biagioli per gli ospiti, troppo debole per sfuggire alla presa di Biagioli. Ben diverso il copione della ripresa, che si apre subito con il vantaggio della squadra di Falli: Rogai si infila in area, Rogai esce in ritardo e causa un calcio di rigore che Paladini realizza perfettamente. Piove sul bagnato per il Rinascita Doccia quando, al 61', Morettini rimedia il secondo giallo e lascia i suoi in dieci. Nonostante la ripida salita da scalare, però, i rossoblù non demordono e dopo alcuni tentativi pareggiano i conti al 74' con un tap in sotto misura di Oriti. Galvanizzati, i ragazzi di Ciappi continuano ad attaccare e sei minuti più tardi completano la rimonta: azione di contropiede orchestrata da Oriti, il quale innesca un liberissimo Antogna che non perdona e fa 1-2. Poco dopo ci sarebbe anche la chance per segnare il terzo gol, per mezzo di un rigore conquistato da Oriti che però Antogna si fa parare da uno strepitoso Biagioli. Nessun rimpianto però per il Rinascita Doccia, che da qui alla fine resiste agli sterili assalti della Fortis Juventus e porta a casa tre punti importantissimi che le valgono il quarto posto in classifica. Calciatoripiù : Biagioli e Niccoli (Fortis Juventus). Oriti e Antonga (Rinascita Doccia).

Impresa del Rinascita Doccia che sul campo della Fortis Juventus ribalta una situazione di svantaggio in inferiorità numerica. Andiamo però con ordine e partiamo dal primo tempo, che per la verità non offre grosse emozioni. Soltanto due i tiri da annotare sul taccuino, quello di Belli per i locali che termina fuori di un paio di metri e quello di Biagioli per gli ospiti, troppo debole per sfuggire alla presa di Biagioli. Ben diverso il copione della ripresa, che si apre subito con il vantaggio della squadra di Falli: Rogai si infila in area, Rogai esce in ritardo e causa un calcio di rigore che Paladini realizza perfettamente. Piove sul bagnato per il Rinascita Doccia quando, al 61', Morettini rimedia il secondo giallo e lascia i suoi in dieci. Nonostante la ripida salita da scalare, però, i rossoblù non demordono e dopo alcuni tentativi pareggiano i conti al 74' con un tap in sotto misura di Oriti. Galvanizzati, i ragazzi di Ciappi continuano ad attaccare e sei minuti più tardi completano la rimonta: azione di contropiede orchestrata da Oriti, il quale innesca un liberissimo Antogna che non perdona e fa 1-2. Poco dopo ci sarebbe anche la chance per segnare il terzo gol, per mezzo di un rigore conquistato da Oriti che però Antogna si fa parare da uno strepitoso Biagioli. Nessun rimpianto però per il Rinascita Doccia, che da qui alla fine resiste agli sterili assalti della Fortis Juventus e porta a casa tre punti importantissimi che le valgono il quarto posto in classifica. Calciatoripiù : Biagioli e Niccoli (Fortis Juventus). Oriti e Antonga (Rinascita Doccia).
Pol. Novoli-Viaccia 5-0

RETI: Talbi, Talbi, Faustini, Faustini, Miftah
NOVOLI: Cecchi, Pinco, Beconi, Centelli, Santi, Baruzzu, Faustini, Cortini, Talbi, Amasna, Miftah. A disp.: Warid, Bani, Catellacci, Vega, Nesi, Caldararu. All.: Michele Zezza.
VIACCIA: Todaro, Simoni, Ciambellotti, Benvenuti, Rrapay, Avallone, Bianchi, Ciaschi, Santi, Caca, Raffaele. A disp.: Cherici, Cartia, Ferroni, Mazzanti, Pistolesi, Giacomelli, Veneruso. All.: Alessandro Bianchi.
ARBITRO: Venturi di Pistoia.
RETI: Talbi 2, Miftah, Faustini 2 (1 rig.)

NOVOLI: Cecchi, Pinco, Beconi, Centelli, Santi, Baruzzu, Faustini, Cortini, Talbi, Amasna, Miftah. A disp.: Warid, Bani, Catellacci, Vega, Nesi, Caldararu. All.: Michele Zezza.
VIACCIA: Todaro, Simoni, Ciambellotti, Benvenuti, Rrapay, Avallone, Bianchi, Ciaschi, Santi, Caca, Raffaele. A disp.: Cherici, Cartia, Ferroni, Mazzanti, Pistolesi, Giacomelli, Veneruso. All.: Alessandro Bianchi.
ARBITRO: Venturi di Pistoia.
RETI: Talbi 2, Miftah, Faustini 2 (1 rig.)



Arriva nella partita più delicata la prima vittoria stagionale del Novoli, che tra le mura amiche schianta il Viaccia. Tre punti fondamentali per la squadra di Zezza onde evitare di far scappare le concorrenti per la salvezza, tutte in grado di fare punti anche con risultati sorprendenti. Il primo squillo è degli ospiti con un cross in area che manda alla conclusione Santi, ma Cecchi è attento e respinge con il piede. Immediata la risposta dei padroni di casa per mano di Faustini, che in due occasioni si ritrova il pallone buono in area ma non riesce a girarlo verso la porta. Passano pochi minuti e arriva il vantaggio: cross dalla destra, inserimento di Talbi che scavalca Todaro e fa 1-0. Successivamente comincia lo show di Faustini e Miftah: prima il numero 7 via sul fondo e recapita all'11 un pallone solo da spingere in rete, poi i ruoli si invertono ed è Miftah a trovare in area Faustini che si muove sul primo palo e anticipa tutti firmando il 3-0. Con questo punteggio si va all'intervallo, ma in avvio di ripresa la salita si fa ancora più ripida per il Viaccia quando il subentrato Ferroni viene espulso per aver risposto in maniera fin troppo veemente all'arbitro. Con l'uomo in più il Novoli passeggia, non solo limitandosi a gestire il triplo vantaggio ma ampliandolo ulteriormente. Il solito Faustini si procura un calcio di rigore che lui stesso trasforma calando il poker, poi sempre lui realizza l'ennesimo assist della sua partita consegnando a Talbi un pallone da appoggiare oltre la linea per il definitivo 5-0. Una vittoria fondamentale sotto vari punti di vista per il Novoli, squadra in crescita nelle ultime settimane che finalmente vede premiati i propri sforzi e mantiene accesa la speranza.

Arriva nella partita più delicata la prima vittoria stagionale del Novoli, che tra le mura amiche schianta il Viaccia. Tre punti fondamentali per la squadra di Zezza onde evitare di far scappare le concorrenti per la salvezza, tutte in grado di fare punti anche con risultati sorprendenti. Il primo squillo è degli ospiti con un cross in area che manda alla conclusione Santi, ma Cecchi è attento e respinge con il piede. Immediata la risposta dei padroni di casa per mano di Faustini, che in due occasioni si ritrova il pallone buono in area ma non riesce a girarlo verso la porta. Passano pochi minuti e arriva il vantaggio: cross dalla destra, inserimento di Talbi che scavalca Todaro e fa 1-0. Successivamente comincia lo show di Faustini e Miftah: prima il numero 7 via sul fondo e recapita all'11 un pallone solo da spingere in rete, poi i ruoli si invertono ed è Miftah a trovare in area Faustini che si muove sul primo palo e anticipa tutti firmando il 3-0. Con questo punteggio si va all'intervallo, ma in avvio di ripresa la salita si fa ancora più ripida per il Viaccia quando il subentrato Ferroni viene espulso per aver risposto in maniera fin troppo veemente all'arbitro. Con l'uomo in più il Novoli passeggia, non solo limitandosi a gestire il triplo vantaggio ma ampliandolo ulteriormente. Il solito Faustini si procura un calcio di rigore che lui stesso trasforma calando il poker, poi sempre lui realizza l'ennesimo assist della sua partita consegnando a Talbi un pallone da appoggiare oltre la linea per il definitivo 5-0. Una vittoria fondamentale sotto vari punti di vista per il Novoli, squadra in crescita nelle ultime settimane che finalmente vede premiati i propri sforzi e mantiene accesa la speranza.
Lanciotto Campi-Csl Prato Social Club 1-2

RETI: Cassiolato, Bakary, Petroni
LANCIOTTO CAMPI: Gennaro, Dajcaj, Arca, Alampi, Amadio, Balatri, Colombo, Coviello, Cassiolato, Cau, Biagiotti. A disp.: Giannone, Buontempo, Maggini, Gonfiantini, Giovannini, Canciglia, Del Bubba, Pancani, Poli. All.. Carlo Salvadori.
CSL PRATO SOCIAL CLUB:Ciuffatelli, D'Arco, Bucciantonio, Verdiani, Petroni, Montagni, Pecchioli, Formisano, Bakary, Capetta, Lamin. A disp.. Aguzzi, Elkreefarfi, Basso, Florulli, Montini, Pelagalli, Santangelo, Sicuanza Conti, Sow- All. Emilio Guarducci.
ARBITRO: Pacilio di Pistoia.
RETI: Cassiolato, Petroni, Bakary.

LANCIOTTO CAMPI: Gennaro, Dajcaj, Arca, Alampi, Amadio, Balatri, Colombo, Coviello, Cassiolato, Cau, Biagiotti. A disp.: Giannone, Buontempo, Maggini, Gonfiantini, Giovannini, Canciglia, Del Bubba, Pancani, Poli. All.. Carlo Salvadori.
CSL PRATO SOCIAL CLUB:Ciuffatelli, D'Arco, Bucciantonio, Verdiani, Petroni, Montagni, Pecchioli, Formisano, Bakary, Capetta, Lamin. A disp.. Aguzzi, Elkreefarfi, Basso, Florulli, Montini, Pelagalli, Santangelo, Sicuanza Conti, Sow- All. Emilio Guarducci.
ARBITRO: Pacilio di Pistoia.
RETI: Cassiolato, Petroni, Bakary.



L'ultima giornata prima di quella dello scorso fine settimana aveva proiettato il Lanciotto Campi verso le posizioni importanti della classifica, con un quarto posto ottenuto al termine del funambolico 4-4 conseguito sul campo del Rinascita Doccia, mentre il Csl Prato Social Club aveva ottenuto il primo successo stagionale con la vittoria per 1-0 nel derby vinto in trasferta con il Viaccia. Vento e sole fanno da cornice del confronto che si gioca al Ballerini di Campi Bisenzio. 12 le reti realizzate fino a questo punto della stagione dall'attaccante locale Cau, 28 i gol segnati dalla squadra di casa in questo primo scorcio del campionato, 17 le segnature messe a segno dalla squadra di Emilio Guarducci nelle nove partite disputate rispetto ai 23 gol subiti. I temi: meglio gli attacchi, difese in difficoltà, il Lanciotto prende troppi gol, il Coiano Santa Lucia sembra rinvigorito dalla guida di Guarducci, passato dai Dilettanti al settore giovanile regionale. Agli ordini di Antonio Pacilio di Pistoia si parte in questa soleggiata partita condizionata e contrassegnata dal ricordo di Giulia, in questo 25 novembre dedicato a lei e a tutte le ragazze vittime di violenza. C'è tristezza e commozione, non c'è spensieratezza, non ci può essere. Silenzio e rumore ma soprattutto tanta voglia di dare un segnale. I ragazzi mettono gli striscioni al campo, ancora qualche attimo, una foto e si può - con qualche minuto di ritardo - iniziare una partita che non è solo una partita. Lo ha detto il Presidente, il segnale è quello del fallimento , riflettiamo tutti. Veniamo al match. Poco divertente, assai deludente. Caratterizzato da poche occasioni e pochi tiri in porta da una parte e dal'altra. Per sbloccare il risultato occorre un colpo di testa di Cassiolato. Il Lanciotto passa in vantaggio e sembra controllare la situazione. Ma il Coiano Santa Lucia non demorde e dopo una fase di gioco equilibrata, ribalta la situazione, approfitta di alcuni errori difensivi dei padroni di casa, e fissa il risultato sulla parità per poi vincere il confronto allo scadere con un'azione che ricalca quella precedente. I protagonisti del doppio vantaggio ospite portano la firma di Petroni e Bakary e alla fine, in maniera anche un po' inopinata, i pratesi ottengono il secondo successo consecutivo e raggiungono posizioni maggiormente tranquille in una situazione ancora da definire e da decifrare. Il Lanciotto perde posizioni ma soprattutto si caratterizza per i troppi gol presi, il Coiano Santa Lucia rivede il Paradiso. Ma questo è un campionato estremamente equilibrato e può succedere di tutto. Cassiolato il più bravo fra i padroni di casa, valida la prestazione di Bakary nelle file ospiti. Buona la direzione arbitrale. Calciatoripiù: Cassiolato (Lanciotto Campi); Bakary (Csl Prato Social Club).

L'ultima giornata prima di quella dello scorso fine settimana aveva proiettato il Lanciotto Campi verso le posizioni importanti della classifica, con un quarto posto ottenuto al termine del funambolico 4-4 conseguito sul campo del Rinascita Doccia, mentre il Csl Prato Social Club aveva ottenuto il primo successo stagionale con la vittoria per 1-0 nel derby vinto in trasferta con il Viaccia. Vento e sole fanno da cornice del confronto che si gioca al Ballerini di Campi Bisenzio. 12 le reti realizzate fino a questo punto della stagione dall'attaccante locale Cau, 28 i gol segnati dalla squadra di casa in questo primo scorcio del campionato, 17 le segnature messe a segno dalla squadra di Emilio Guarducci nelle nove partite disputate rispetto ai 23 gol subiti. I temi: meglio gli attacchi, difese in difficoltà, il Lanciotto prende troppi gol, il Coiano Santa Lucia sembra rinvigorito dalla guida di Guarducci, passato dai Dilettanti al settore giovanile regionale. Agli ordini di Antonio Pacilio di Pistoia si parte in questa soleggiata partita condizionata e contrassegnata dal ricordo di Giulia, in questo 25 novembre dedicato a lei e a tutte le ragazze vittime di violenza. C'è tristezza e commozione, non c'è spensieratezza, non ci può essere. Silenzio e rumore ma soprattutto tanta voglia di dare un segnale. I ragazzi mettono gli striscioni al campo, ancora qualche attimo, una foto e si può - con qualche minuto di ritardo - iniziare una partita che non è solo una partita. Lo ha detto il Presidente, il segnale è quello del fallimento , riflettiamo tutti. Veniamo al match. Poco divertente, assai deludente. Caratterizzato da poche occasioni e pochi tiri in porta da una parte e dal'altra. Per sbloccare il risultato occorre un colpo di testa di Cassiolato. Il Lanciotto passa in vantaggio e sembra controllare la situazione. Ma il Coiano Santa Lucia non demorde e dopo una fase di gioco equilibrata, ribalta la situazione, approfitta di alcuni errori difensivi dei padroni di casa, e fissa il risultato sulla parità per poi vincere il confronto allo scadere con un'azione che ricalca quella precedente. I protagonisti del doppio vantaggio ospite portano la firma di Petroni e Bakary e alla fine, in maniera anche un po' inopinata, i pratesi ottengono il secondo successo consecutivo e raggiungono posizioni maggiormente tranquille in una situazione ancora da definire e da decifrare. Il Lanciotto perde posizioni ma soprattutto si caratterizza per i troppi gol presi, il Coiano Santa Lucia rivede il Paradiso. Ma questo è un campionato estremamente equilibrato e può succedere di tutto. Cassiolato il più bravo fra i padroni di casa, valida la prestazione di Bakary nelle file ospiti. Buona la direzione arbitrale. Calciatoripiù: Cassiolato (Lanciotto Campi); Bakary (Csl Prato Social Club).