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Serie D GIR.E - Giornata n. 2

Cenaia-Real Forte Querceta 3-1

CENAIA: Baroni (75' Perullo), Rossi, Signorini (56' Velani J.), Papini, Caciagli, Borselli, Bruzzi, Sanyang, Manfredi (75' Malara), Di Giuseppe (60' Calloni), Pasquini. A disp.: Bartolini, Di Bella, Macchia, Quilici, Simonini . All.: Iacobelli Agostino
REAL FORTE QUERCETA: Luci, Betti (80' Meucci), Nazzaro, Michelucci, Tognarelli, Maccabruni M., Podesta, Pecchia (71' Gabrielli), Pegollo, Purro, Lazzoni. A disp.: Gatti, Ndiaye, Chaabti, Bertipagani, Vietina, Advillari, Morana. All.: Buglio Francesco
ARBITRO: Davide Ammannati di Firenze
RETI: 6' Manfredi, 24' Borselli, 39' Podesta, 75' Manfredi
NOTE: Ammonito Rossi.
Figline 1965-Ghiviborgo 3-0

FIGLINE 1965: Conti, Dema, Diarra (66' Malpaganti), Lebrun (40' Di Blasio), Sabatini, Ficini, Zellini, Sesti (73' Cavaciocchi), Bruni (62' Rufini), Torrini, Caggianese (40' Zhupa). A disp.: Simoni, Orpelli, Banchelli, Bonavita . All.: Tronconi Stefano
GHIVIBORGO: Becchi, Turini, Carcani P., Signorini, Vecchi, Bura, Petronelli (46' Nottoli), Carli (46' Lepri), Carcani T., Giannini (46' Orlandi), Campani (62' Gibilterra). A disp.: Masini, Poli, Russo, Cristofani, Vitrani. All.: Lelli Nico
ARBITRO: Emanuele Velocci di Frosinone
RETI: 8' Caggianese, 47' Sesti, 90' Rufini
NOTE: Espulso Bura al 88'. Ammoniti Conti, Lebrun, Bruni, Signorini, Vecchi, Carli, Gibilterra.FIGLINE: Conti, Dema, Diarra (66' Malpaganti), Le Brun (42' Zhupa), Sabatini, Ficini, Zellini, Sesti (77' Cavaciocchi), Bruni (62' Rufini), Torrini, Caggianese (42' Di Blasio). A disp.: Simoni, Orpelli, Banchelli, Bonavita. All.: Stefano Tronconi.
GHIVIBORGO: Becchi, Turini, Carcani Pietro (81' Poli), Signorini, Vecchi, Bura, Petronelli (46' Nottoli), Carli (46' Orlandi), Carcani Tommaso, Giannini (46' Lepri), Campani (61' Gibilterr. A disp.: Masini, Russo, Cristofani, Vitrani. All.: Nico Lelli.
ARBITRO: Velocci di Frosinone, coadiuvato da Gregoripo Di Maggio di La Spezia e da Guido Junior Cucchiar di La Spezia.
RETI: 8' Caggianese, 46' pt, 90' Rufini.
NOTE: ammoniti Signorini, Le Brun, Carli, Bruni, Vecchi, Conti, Gibilterra; espulso Bura 87'. Recupero: 2' + 5'.

FIGLINE: Conti, Dema, Diarra (66' Malpaganti), Le Brun (42' Zhupa), Sabatini, Ficini, Zellini, Sesti (77' Cavaciocchi), Bruni (62' Rufini), Torrini, Caggianese (42' Di Blasio). A disp.: Simoni, Orpelli, Banchelli, Bonavita. All.: Stefano Tronconi.
GHIVIBORGO: Becchi, Turini, Carcani Pietro (81' Poli), Signorini, Vecchi, Bura, Petronelli (46' Nottoli), Carli (46' Orlandi), Carcani Tommaso, Giannini (46' Lepri), Campani (61' Gibilterr. A disp.: Masini, Russo, Cristofani, Vitrani. All.: Nico Lelli.
ARBITRO: Velocci di Frosinone, coadiuvato da Gregoripo Di Maggio di La Spezia e da Guido Junior Cucchiar di La Spezia.
RETI: 8' Caggianese, 46' pt, 90' Rufini.
NOTE: ammoniti Signorini, Le Brun, Carli, Bruni, Vecchi, Conti, Gibilterra; espulso Bura 87'. Recupero: 2' + 5'.



FIGLINE
CONTI: 6,5
Solo ordinaria amministrazione poi, all'improvviso, sfodera un gran riflesso su un contropiede avversario e si guadagna anche lui la pagnotta.
DEMA: 6,5 Classe 2004, scuola Arezzo e arrivato dal Terranuova Traiana, gioca una gara tutta sostanza: capace di sprintare sulla fascia nei minuti finali, con una progressione impressionante.
DIARRA: 7 Il baby (2005) scuola Fiorentina gioca esterno alto a sinistra e appare decisamente di un'altra categoria. Salta con decisione l'uomo, serve assist e, cosa rilevante, dopo un'azione condotta sulla fascia destra, torna a coprire, dall'altra parte, la possibile ripartenza avversaria (66' Malpaganti: 6 Fa rifiatare il compagno e dà una mano per portare a casa la vittoria).
LE BRUN 6,5 Altra quota interessante, centrocampista molto mobile e di notevole saggezza tattica, esce toccato duro a pochi minuti dallo scadere del primo tempo (42' Zhupa: 6 Va a fare di fatto la punta per la contemporanea uscita di Caggianese e si fa vedere per una clamorosa traversa, che gli nega la gioia del gol).
SABATINI: 6,5 Centrale esperto disputa una gara inappuntabile sotto ogni profilo: interventi mai in affanno.
FICINI: 6,5 Completa con Sabatini una coppia centrale ben assortita: sempre pulito negli interventi difensivi.
ZELLINI: 6,5 Rispetto allo scorso anno gioca più arretrato, tornando a fare l'esterno basso a sinistra: efficace in fase difensiva, mostra buoni spunti in appoggio.
SESTI: 7 Nato con la maglia gialloblù addosso, gratificato con la fascia di capitano, disputa una gara a tratti sontuosa a centrocampo e trova anche il gol della sicurezza (77' Cavaciocchi: sv).
BRUNI: 6,5
In gol domenica scorsa, diventa uomo assist muovendosi molto sul fronte d'attacco: l'appuntamento con il gol lo manca comunque per una decina di centimetri (62' Rufini: 6,5 Gioca una manciata di minuti nei quali segna un gol di pregevole fattura per l'esecuzione del colpo di testa vincente).
TORRINI: 7 Centrocampista navigato sui campi di Serie D, fa molto movimento prediligendo comunque la fascia destra: da lì scodella palloni invitanti come un cross vellutato per il gol del 3 a 0 di Rufini.
CAGGIANESE: 6,5 Attaccante con il vizio del gol (12 lo scorso campionato in Eccellenza con la Zenith Prato), ne realizza uno di rara bellezza con un sinistro fiondato da destra, verso l'incrocio dei pali opposto (42' Di Blasio: 6 Va a fare il centrocampista rendendosi utile al gioco della squadra).
GHIVIBORGO
BECCHI: 6-
Lascia qualche dubbio in occasione del secondo gol, perché forse poteva leggere meglio il pallone calciato da Sesti, ma sono dettagli di poco conto. Sugli altri due gol niente da fare.
TURINI: 6 Il più giovane della giovane brigata è uno dei pochi che non affondano nel marasma generale: cerca anche di salire a sostegno di una manovra che langue.
CARCANI P.: 6 Esterno basso a sinistra, si barcamena alla meglio come il suo omologo di reparto. Sostituito nel finale, quando ha ormai speso tutto (81' Poli: sv).
SIGNORINI: 6-
Dovrebbe essere una sorta di metronomo della squadra, ma pur con tanto impegno non riesce nell'intento. Tanta foga, ma poche idee e precisione.
VECCHI: 6 Vita dura per un centrale con una linea d'attacco che muta in continuazione, dando pochi riferimenti: se la cava comunque in maniera dignitosa.
BURA: 5,5 Voto abbassato per una espulsione nel finale: difficile capire dalla tribuna cosa sia successo intorno alla bandierina più lontana. Il fatto è che l'esagitato giocatore deve aver rivolto all'indirizzo della terna parole non proprio gentili. Ce lo dirà il Giudice Sportivo.
PETRONELLI: 5,5 In gol domenica scorsa, gioca alto a sinistra e disputa una gara decisamente impalpabile. Gioca un tempo solo (46' Nottoli: 6- Il più vecchio della squadra (1999!) porta un briciolo di vivacità in più, ma senza risultati concreti).
CARLI: 5,5 Gioca esterno a destra nel centrocampo lasciando poche tracce; ammonito nel finale del primo tempo viene tenuto negli spogliatoi (46' Orlandi: 6- Tanto impegno in mezzo al campo, ma non è giornata).
CARCANI T.: 5,5 Pressoché invisibile nel primo tempo, si fa vedere in un paio di occasioni nel secondo tempo con un tiro sull'esterno della rete e ciccando un pallone a pochi metri dalla porta. Arrivato da poco non è ancora l'attaccante visto a Follonica e Grassina.
GIANNINI: 5,5 L'altro marcatore della prima giornata vivacchia senza particolare costrutto sulla destra a centrocampo e gioca solo un tempo (46' Lepri: 6- Altro elemento di categoria arrivato all'ultimo tuffo fa quel che può in una situazione decisamente compromessa).
CAMPANI: 5,5 Qualche guizzo vivace, ma non finalizza al meglio un contropiede che poteva riportare la sua squadra a dimezzare lo svantaggio (61' Gibilterra: 5,5 Poco più di mezz'ora senza lasciare tracce di rilievo, se non comparire sul taccuino per un'ammonizione pochi minuti dopo il suo ingresso).
ARBITRO
VELOCCI di FROSINONE: 6-
Sufficienza striminzita e spieghiamo perché. Inizia bene, mostrando fermezza e, sostanzialmente, tiene in pugno la gara anche in un paio di momenti caldi. Ma presenta anche momenti di confusione soprattutto quando non sanziona un evidente intervento falloso su Zellini e lì sbaglia due volte perché, se non c'era fallo doveva fischiare la simulazione al giocatore locale.
Una vittoria limpida come acqua di sorgente quella ottenuta dalla matricola Figline, nel debutto casalingo contro il Ghiviborgo. Due su due per gli splendidi ragazzi di Mister Tronconi, che veleggiano a punteggio pieno, insieme al Seravezza Pozzi, in testa alla classifica. Siamo solo alla seconda giornata e tutto è molto relativo: resta il fatto che il Figline lascia, nell'occasione, un'impressione decisamente positiva come squadra votata al gioco. I gialloblù mettono in mostra reparti già ben assemblati e, in particolare, un centrocampo in gran spolvero capace di portare un pressing alto sul nascere della manovra avversaria e di impostare con rapide triangolazioni il proprio gioco offensivo. Il primo tempo del Figline è stato pressoché impeccabile; impensabile, in questo momento, proseguire su quei ritmi e quindi il secondo tempo è stato meno intenso, ma la squadra di casa ha rischiato pochissimo ed anzi ha dilatato il vantaggio, colpendo anche una clamorosa traversa. Il Ghiviborgo, vincitore al primo turno contro la Sangiovannese, incassa una sconfitta che non lascia adito a discussioni: incapace di organizzare una reazione concreta, troppo timida in avanti, si è lasciata prendere anche da un palpabile nervosismo che l'ha portata a chiudere la gara in dieci, per l'espulsione del difensore Bura. La squadra della Garfagnana vanta comunque un esperienza in categoria, vantando ben nove anni consecutivi in serie D; è compagine molto giovane, ma con elementi già ampiamente rodati in serie D. Occorre recuperare e rimettersi in carreggiata: il campionato è solo all'inizio e c'è un cammino in Coppa Italia da proseguire. Il Figline scende in campo con un 4-3-3: rispetto a domenica scorsa nell'undici iniziale ci sono Ficini e Caggianese. Stesso schieramento presenta il Ghiviborgo che manda in campo l'attaccante Petronelli dal primo minuto. Figline è piazza appassionata e, nella giornata gialloblù indetta dalla società, la risposta del pubblico è più che soddisfacente con un tifo molto caldo. Chi scrive rimane deluso dal nuovo inno e rimpiange quello precedente, decisamente più coinvolgente. E' un'opinione del tutto personale e per la quale chiede scusa se qualcuno può sentirsi offeso dall'affermazione. Il Figline parte di slancio e, al 2' dopo un calcio d'angolo degli ospiti, Carli viene steso a pochi metri dal limite dell'area avversaria da Signorini, che si becca la prima ammonizione della gara. Il calcio di punizione di Caggianese si infrange sulla nutrita barriera avversaria, rafforzata anche dal coccodrillo . All'8', con manovra che nasce dalla destra, il Figline spezza l'equilibrio: Caggianese si accentra e con il sinistro, da fuori area, lascia partire un tiro di rara bellezza, che si insacca alla destra di Becchi, dopo aver toccato la faccia inferiore della traversa. Al 15' si illumina Diarra, con una irresistibile azione personale: appoggio invitante per Bruni che, da destra incrocia anche bene, mandando però il pallone fuori di un soffio, alla destra di Becchi. Al 17'. Per un fallo di Torrini su Carli, il Ghiviborgo usufruisce di un calcio di punizione da una venticinquina di metria: batte Carcani Pietro direttamente in porta e Conti blocca in tutta tranquillità. Non ci sono segni apprezzabili di una reazione da parte degli ospiti: il Figline ha saldamente in mano le chiavi del centrocampo e continua a pungere pericolosamente in avanti. Siparietto curioso quando Le Brun si accascia fuori campo per essere soccorso: alla partenza dalla panchina del massaggiatore e del medico si alzano cori di acclamazione all'indirizzo della giovane e graziosa dottoressa. Ma Le Brun non è in grado di continuare ed esce, al 42', sostituito da Zhupa; contemporaneamente si registra un altro cambio forzato, con Di Blasi che prende il posto dell'autore del gol Caggianese. E, al primo minuto di recupero, il Figline raddoppia con un gol del capitano Sesti, autore di un maligno tiro-cros da sinistra, che si insacca dopo aver carambolato contro la faccia interna del palo alla sinistra di Becchi. All'inizio del secondo tempo, mister Lelli (il più giovane allenatore della categoria) cerca di correre ai ripari sostituendo contemporaneamente ben tre giocatori (Petronelli, Carli e Giannini). E, al 51', in contropiede dopo un corner dei padroni di casa, Campani arriva fino all'area avversaria e, ignorando due compagni liberi sulla sua destra conclude personalmente, trovando la splendida risposta con i piedi da parte di Conti. Dopo un tiro Signorini, deviato in calcio d'angolo da un difensore, si sviluppa un attacco dei padroni di casa: Zellini appoggia a Bruni, che allarga per Zhupa che conclude prontamente timbrando in pieno la traversa a portiere battuto. Il Figline controlla la gara a ritmi più bassi, contrastando efficacemente gli avversari nella propria metà campo. Continuano le sostituzioni da una parte e dall'altra (e alla fine saranno tutte quelle consentite) e non si registrano azioni offensive di particolare rilievo. Gli ospiti scarseggiano di idee e, in dieci per l'espulsione di Bura, subiscono il terzo gol che suona come una dura punizione. Allo scadere del tempo regolamentare arriva da destra la pennellata pulita di Torrini: il nuovo entrato Rufini brucia tutti e insacca di forza di testa. Si va avanti ancora per cinque minuti e poi arriva il triplice fischio del signor Velocci, che sanziona la fine delle ostilità. La capolista se ne va cantano gli ultras gialloblù, ma è solo goliardia: c'è da restare con i piedi ben saldi per terra e allora le soddisfazioni non mancheranno. Domenica prossima arriva l'insidiosa trasferta di Tavarnelle, in casa di una squadra ambiziosa e desiderosa di riscatto dopo aver raccolto un solo punto nelle prime due partite. Per il Ghiviborgo c'è il ritorno, sul terreno amico, contro un avversario da prendere con le molle come il Trestina. Dimenticare Figline.

FIGLINE
CONTI: 6,5
Solo ordinaria amministrazione poi, all'improvviso, sfodera un gran riflesso su un contropiede avversario e si guadagna anche lui la pagnotta.
DEMA: 6,5 Classe 2004, scuola Arezzo e arrivato dal Terranuova Traiana, gioca una gara tutta sostanza: capace di sprintare sulla fascia nei minuti finali, con una progressione impressionante.
DIARRA: 7 Il baby (2005) scuola Fiorentina gioca esterno alto a sinistra e appare decisamente di un'altra categoria. Salta con decisione l'uomo, serve assist e, cosa rilevante, dopo un'azione condotta sulla fascia destra, torna a coprire, dall'altra parte, la possibile ripartenza avversaria (66' Malpaganti: 6 Fa rifiatare il compagno e dà una mano per portare a casa la vittoria).
LE BRUN 6,5 Altra quota interessante, centrocampista molto mobile e di notevole saggezza tattica, esce toccato duro a pochi minuti dallo scadere del primo tempo (42' Zhupa: 6 Va a fare di fatto la punta per la contemporanea uscita di Caggianese e si fa vedere per una clamorosa traversa, che gli nega la gioia del gol).
SABATINI: 6,5 Centrale esperto disputa una gara inappuntabile sotto ogni profilo: interventi mai in affanno.
FICINI: 6,5 Completa con Sabatini una coppia centrale ben assortita: sempre pulito negli interventi difensivi.
ZELLINI: 6,5 Rispetto allo scorso anno gioca più arretrato, tornando a fare l'esterno basso a sinistra: efficace in fase difensiva, mostra buoni spunti in appoggio.
SESTI: 7 Nato con la maglia gialloblù addosso, gratificato con la fascia di capitano, disputa una gara a tratti sontuosa a centrocampo e trova anche il gol della sicurezza (77' Cavaciocchi: sv).
BRUNI: 6,5
In gol domenica scorsa, diventa uomo assist muovendosi molto sul fronte d'attacco: l'appuntamento con il gol lo manca comunque per una decina di centimetri (62' Rufini: 6,5 Gioca una manciata di minuti nei quali segna un gol di pregevole fattura per l'esecuzione del colpo di testa vincente).
TORRINI: 7 Centrocampista navigato sui campi di Serie D, fa molto movimento prediligendo comunque la fascia destra: da lì scodella palloni invitanti come un cross vellutato per il gol del 3 a 0 di Rufini.
CAGGIANESE: 6,5 Attaccante con il vizio del gol (12 lo scorso campionato in Eccellenza con la Zenith Prato), ne realizza uno di rara bellezza con un sinistro fiondato da destra, verso l'incrocio dei pali opposto (42' Di Blasio: 6 Va a fare il centrocampista rendendosi utile al gioco della squadra).
GHIVIBORGO
BECCHI: 6-
Lascia qualche dubbio in occasione del secondo gol, perché forse poteva leggere meglio il pallone calciato da Sesti, ma sono dettagli di poco conto. Sugli altri due gol niente da fare.
TURINI: 6 Il più giovane della giovane brigata è uno dei pochi che non affondano nel marasma generale: cerca anche di salire a sostegno di una manovra che langue.
CARCANI P.: 6 Esterno basso a sinistra, si barcamena alla meglio come il suo omologo di reparto. Sostituito nel finale, quando ha ormai speso tutto (81' Poli: sv).
SIGNORINI: 6-
Dovrebbe essere una sorta di metronomo della squadra, ma pur con tanto impegno non riesce nell'intento. Tanta foga, ma poche idee e precisione.
VECCHI: 6 Vita dura per un centrale con una linea d'attacco che muta in continuazione, dando pochi riferimenti: se la cava comunque in maniera dignitosa.
BURA: 5,5 Voto abbassato per una espulsione nel finale: difficile capire dalla tribuna cosa sia successo intorno alla bandierina più lontana. Il fatto è che l'esagitato giocatore deve aver rivolto all'indirizzo della terna parole non proprio gentili. Ce lo dirà il Giudice Sportivo.
PETRONELLI: 5,5 In gol domenica scorsa, gioca alto a sinistra e disputa una gara decisamente impalpabile. Gioca un tempo solo (46' Nottoli: 6- Il più vecchio della squadra (1999!) porta un briciolo di vivacità in più, ma senza risultati concreti).
CARLI: 5,5 Gioca esterno a destra nel centrocampo lasciando poche tracce; ammonito nel finale del primo tempo viene tenuto negli spogliatoi (46' Orlandi: 6- Tanto impegno in mezzo al campo, ma non è giornata).
CARCANI T.: 5,5 Pressoché invisibile nel primo tempo, si fa vedere in un paio di occasioni nel secondo tempo con un tiro sull'esterno della rete e ciccando un pallone a pochi metri dalla porta. Arrivato da poco non è ancora l'attaccante visto a Follonica e Grassina.
GIANNINI: 5,5 L'altro marcatore della prima giornata vivacchia senza particolare costrutto sulla destra a centrocampo e gioca solo un tempo (46' Lepri: 6- Altro elemento di categoria arrivato all'ultimo tuffo fa quel che può in una situazione decisamente compromessa).
CAMPANI: 5,5 Qualche guizzo vivace, ma non finalizza al meglio un contropiede che poteva riportare la sua squadra a dimezzare lo svantaggio (61' Gibilterra: 5,5 Poco più di mezz'ora senza lasciare tracce di rilievo, se non comparire sul taccuino per un'ammonizione pochi minuti dopo il suo ingresso).
ARBITRO
VELOCCI di FROSINONE: 6-
Sufficienza striminzita e spieghiamo perché. Inizia bene, mostrando fermezza e, sostanzialmente, tiene in pugno la gara anche in un paio di momenti caldi. Ma presenta anche momenti di confusione soprattutto quando non sanziona un evidente intervento falloso su Zellini e lì sbaglia due volte perché, se non c'era fallo doveva fischiare la simulazione al giocatore locale.
Una vittoria limpida come acqua di sorgente quella ottenuta dalla matricola Figline, nel debutto casalingo contro il Ghiviborgo. Due su due per gli splendidi ragazzi di Mister Tronconi, che veleggiano a punteggio pieno, insieme al Seravezza Pozzi, in testa alla classifica. Siamo solo alla seconda giornata e tutto è molto relativo: resta il fatto che il Figline lascia, nell'occasione, un'impressione decisamente positiva come squadra votata al gioco. I gialloblù mettono in mostra reparti già ben assemblati e, in particolare, un centrocampo in gran spolvero capace di portare un pressing alto sul nascere della manovra avversaria e di impostare con rapide triangolazioni il proprio gioco offensivo. Il primo tempo del Figline è stato pressoché impeccabile; impensabile, in questo momento, proseguire su quei ritmi e quindi il secondo tempo è stato meno intenso, ma la squadra di casa ha rischiato pochissimo ed anzi ha dilatato il vantaggio, colpendo anche una clamorosa traversa. Il Ghiviborgo, vincitore al primo turno contro la Sangiovannese, incassa una sconfitta che non lascia adito a discussioni: incapace di organizzare una reazione concreta, troppo timida in avanti, si è lasciata prendere anche da un palpabile nervosismo che l'ha portata a chiudere la gara in dieci, per l'espulsione del difensore Bura. La squadra della Garfagnana vanta comunque un esperienza in categoria, vantando ben nove anni consecutivi in serie D; è compagine molto giovane, ma con elementi già ampiamente rodati in serie D. Occorre recuperare e rimettersi in carreggiata: il campionato è solo all'inizio e c'è un cammino in Coppa Italia da proseguire. Il Figline scende in campo con un 4-3-3: rispetto a domenica scorsa nell'undici iniziale ci sono Ficini e Caggianese. Stesso schieramento presenta il Ghiviborgo che manda in campo l'attaccante Petronelli dal primo minuto. Figline è piazza appassionata e, nella giornata gialloblù indetta dalla società, la risposta del pubblico è più che soddisfacente con un tifo molto caldo. Chi scrive rimane deluso dal nuovo inno e rimpiange quello precedente, decisamente più coinvolgente. E' un'opinione del tutto personale e per la quale chiede scusa se qualcuno può sentirsi offeso dall'affermazione. Il Figline parte di slancio e, al 2' dopo un calcio d'angolo degli ospiti, Carli viene steso a pochi metri dal limite dell'area avversaria da Signorini, che si becca la prima ammonizione della gara. Il calcio di punizione di Caggianese si infrange sulla nutrita barriera avversaria, rafforzata anche dal coccodrillo . All'8', con manovra che nasce dalla destra, il Figline spezza l'equilibrio: Caggianese si accentra e con il sinistro, da fuori area, lascia partire un tiro di rara bellezza, che si insacca alla destra di Becchi, dopo aver toccato la faccia inferiore della traversa. Al 15' si illumina Diarra, con una irresistibile azione personale: appoggio invitante per Bruni che, da destra incrocia anche bene, mandando però il pallone fuori di un soffio, alla destra di Becchi. Al 17'. Per un fallo di Torrini su Carli, il Ghiviborgo usufruisce di un calcio di punizione da una venticinquina di metria: batte Carcani Pietro direttamente in porta e Conti blocca in tutta tranquillità. Non ci sono segni apprezzabili di una reazione da parte degli ospiti: il Figline ha saldamente in mano le chiavi del centrocampo e continua a pungere pericolosamente in avanti. Siparietto curioso quando Le Brun si accascia fuori campo per essere soccorso: alla partenza dalla panchina del massaggiatore e del medico si alzano cori di acclamazione all'indirizzo della giovane e graziosa dottoressa. Ma Le Brun non è in grado di continuare ed esce, al 42', sostituito da Zhupa; contemporaneamente si registra un altro cambio forzato, con Di Blasi che prende il posto dell'autore del gol Caggianese. E, al primo minuto di recupero, il Figline raddoppia con un gol del capitano Sesti, autore di un maligno tiro-cros da sinistra, che si insacca dopo aver carambolato contro la faccia interna del palo alla sinistra di Becchi. All'inizio del secondo tempo, mister Lelli (il più giovane allenatore della categoria) cerca di correre ai ripari sostituendo contemporaneamente ben tre giocatori (Petronelli, Carli e Giannini). E, al 51', in contropiede dopo un corner dei padroni di casa, Campani arriva fino all'area avversaria e, ignorando due compagni liberi sulla sua destra conclude personalmente, trovando la splendida risposta con i piedi da parte di Conti. Dopo un tiro Signorini, deviato in calcio d'angolo da un difensore, si sviluppa un attacco dei padroni di casa: Zellini appoggia a Bruni, che allarga per Zhupa che conclude prontamente timbrando in pieno la traversa a portiere battuto. Il Figline controlla la gara a ritmi più bassi, contrastando efficacemente gli avversari nella propria metà campo. Continuano le sostituzioni da una parte e dall'altra (e alla fine saranno tutte quelle consentite) e non si registrano azioni offensive di particolare rilievo. Gli ospiti scarseggiano di idee e, in dieci per l'espulsione di Bura, subiscono il terzo gol che suona come una dura punizione. Allo scadere del tempo regolamentare arriva da destra la pennellata pulita di Torrini: il nuovo entrato Rufini brucia tutti e insacca di forza di testa. Si va avanti ancora per cinque minuti e poi arriva il triplice fischio del signor Velocci, che sanziona la fine delle ostilità. La capolista se ne va cantano gli ultras gialloblù, ma è solo goliardia: c'è da restare con i piedi ben saldi per terra e allora le soddisfazioni non mancheranno. Domenica prossima arriva l'insidiosa trasferta di Tavarnelle, in casa di una squadra ambiziosa e desiderosa di riscatto dopo aver raccolto un solo punto nelle prime due partite. Per il Ghiviborgo c'è il ritorno, sul terreno amico, contro un avversario da prendere con le molle come il Trestina. Dimenticare Figline.
Follonica Gavorrano-Pianese 2-1

FOLLONICA GAVORRANO: Filippis, Ceccanti (70' Mezzasoma), Dierna, Origlio (61' Grifoni), Pino (61' Souare), Barlettani (81' Masini), Lo Sicco, Ampollini, Botrini (74' Bellini), Regoli, Marcheggiani. A disp.: Bianchi, Brunetti, D Agata, Modic . All.: Masi Marco
PIANESE: De Fazio, Remy, Gagliardi, Proietto (69' Miccoli), Polidori (71' Pinto), Boccadamo (87' Tognetti), Morgantini, Simeoni, Kouko, Ledonne (80' Papini), Mignani (89' Mastropietro). A disp.: Borghini, Lo Porto, Caldarulo, Picchianti. All.: Prosperi Fabio
ARBITRO: Paolo Grieco di Ascoli Piceno
RETI: 60' Ledonne, 91' Souare, 95' Regoli
NOTE: Espulso Kouko al 91'. Ammoniti Ceccanti, Barlettani, Botrini, Mignani.FOLLONICA GAVORRANO: Filippis; Botrini (74' Bellini), Dierna, Ampollini, Ceccanti (70' Mezzasoma); Barlettani (80' Masini), Lo Sicco, Origlio (61' Grifoni); Pino (61' Soure), Regoli, Marcheggiani. A disp.: Bianchi, Brunetti, D'Agata, Modic. All.: Marco Masi.
PIANESE: De Fazio; Remy, Polidori (72' Pinto), Gagliardi; Morgantini, Simeoni, Proietto (70' Miccoli), Boccadamo (87' Tognetti); Kouko, Ledonne (80' Papini), Mignani (89' Mastropietro). A disp.: Borghini, Lo Porto, Caldarulo, Picchianti. All.: Fabio Prosperi (squalificato), in panchina Umberto Di Giacomo.
ARBITRO: Grieco di Ascoli Piceno, coad. da Raschiatore di S.Benedetto T. e Pellegrini di Prato.
RETI: 60' Ledonne, 90' Soure, 96' Regoli.

FOLLONICA GAVORRANO: Filippis; Botrini (74' Bellini), Dierna, Ampollini, Ceccanti (70' Mezzasoma); Barlettani (80' Masini), Lo Sicco, Origlio (61' Grifoni); Pino (61' Soure), Regoli, Marcheggiani. A disp.: Bianchi, Brunetti, D'Agata, Modic. All.: Marco Masi.
PIANESE: De Fazio; Remy, Polidori (72' Pinto), Gagliardi; Morgantini, Simeoni, Proietto (70' Miccoli), Boccadamo (87' Tognetti); Kouko, Ledonne (80' Papini), Mignani (89' Mastropietro). A disp.: Borghini, Lo Porto, Caldarulo, Picchianti. All.: Fabio Prosperi (squalificato), in panchina Umberto Di Giacomo.
ARBITRO: Grieco di Ascoli Piceno, coad. da Raschiatore di S.Benedetto T. e Pellegrini di Prato.
RETI: 60' Ledonne, 90' Soure, 96' Regoli.



Partita sostanzialmente equilibrata tra Follonica Gavorrano e Pianese, caratterizzata da un finale al cardiopalma, nel quale gli episodi hanno girato a favore della formazione locale, che è riuscita in pieno recupero a ribaltare il risultato. Che il Follonica Gavorrano fosse alla ricerca della prima vittoria stagionale, lo dimostra dalle prime battute, durante le quali costringe la formazione avversaria a chiudersi per i primi 20 minuti nella propria metà campo, arrivando alla conclusione con Barlettani, Origlio e Ceccanti, ma senza centrare la porta. La Pianese si copre bene ed al 20', durante una ripartenza, attraverso un'azione in velocità, trova anche il vantaggio con un gran tiro di Ledonne servito in area, ma rilevato in fuorigioco dall'assistente dell'arbitro. La formazione amiatina alza sempre più il proprio baricentro ed al 30' trova la rete con un colpo di testa di Simeone, ma anche stavolta annullato per fuorigioco. Il resto del primo tempo scorre con grande intensità, con nessuna delle due squadre che riesce a prevalere sull'altra, e solo un tiro dal limite di Boccadamo scalda i guanti del portiere locale. L'equilibrio prevale anche nella ripresa, almeno fino al 60' quando Ledonne, servito in area di rigore, controlla e calcia in diagonale trovando il gol del vantaggio a favore della Pianese. La reazione dei ragazzi di mister Masi crea apprensione alla difesa bianconera che però riesce a difendersi con ordine e per poco, al 73', la Pianese centra il raddoppio con un tiro dalla distanza di Kouko che si stampa sulla traversa. La girandola dei cambi accompagnano la partita al 90', quando da una mischia in area, il neo entrato Soure trova la zampata vincente che ristabilisce la parità. La tensione sale e nell'azione seguente ne fa le spese l'attaccante ospite Kouko, che si prende un cartellino rosso, a causa di un fallo di reazione ai danni di Dierna, con il quale ha duellato per l'intera partita. La superiorità numerica galvanizza ulteriormente il Follonica Gavorrano, che prima si vede annullare un gol di Mezzasoma per fuorigioco e poi, al sesto minuto di recupero, realizza il gol vittoria con un perentorio colpo di testa di Regoli, su un preciso traversone di Grifoni, sul quale il portiere ospite De Fazio niente può fare. Il Follonica Gavorrano conquista così tre punti importanti in uno scontro diretto per l'alta classifica. Per la Pianese rimane la delusione di una sconfitta, che al 90' nessuno si sarebbe immaginato potesse succedere, con la beffa della squalifica dell'attaccante più rappresentativo che è Kouko. Calciatoripiù : nelle file del Follonica Gavorrano risulta decisiva la prestazioni di Regoli , autore del gol vittoria. Nella Pianese, spicca la prova di Boccadamo , a tratti immarcabile sulla fascia.

Partita sostanzialmente equilibrata tra Follonica Gavorrano e Pianese, caratterizzata da un finale al cardiopalma, nel quale gli episodi hanno girato a favore della formazione locale, che è riuscita in pieno recupero a ribaltare il risultato. Che il Follonica Gavorrano fosse alla ricerca della prima vittoria stagionale, lo dimostra dalle prime battute, durante le quali costringe la formazione avversaria a chiudersi per i primi 20 minuti nella propria metà campo, arrivando alla conclusione con Barlettani, Origlio e Ceccanti, ma senza centrare la porta. La Pianese si copre bene ed al 20', durante una ripartenza, attraverso un'azione in velocità, trova anche il vantaggio con un gran tiro di Ledonne servito in area, ma rilevato in fuorigioco dall'assistente dell'arbitro. La formazione amiatina alza sempre più il proprio baricentro ed al 30' trova la rete con un colpo di testa di Simeone, ma anche stavolta annullato per fuorigioco. Il resto del primo tempo scorre con grande intensità, con nessuna delle due squadre che riesce a prevalere sull'altra, e solo un tiro dal limite di Boccadamo scalda i guanti del portiere locale. L'equilibrio prevale anche nella ripresa, almeno fino al 60' quando Ledonne, servito in area di rigore, controlla e calcia in diagonale trovando il gol del vantaggio a favore della Pianese. La reazione dei ragazzi di mister Masi crea apprensione alla difesa bianconera che però riesce a difendersi con ordine e per poco, al 73', la Pianese centra il raddoppio con un tiro dalla distanza di Kouko che si stampa sulla traversa. La girandola dei cambi accompagnano la partita al 90', quando da una mischia in area, il neo entrato Soure trova la zampata vincente che ristabilisce la parità. La tensione sale e nell'azione seguente ne fa le spese l'attaccante ospite Kouko, che si prende un cartellino rosso, a causa di un fallo di reazione ai danni di Dierna, con il quale ha duellato per l'intera partita. La superiorità numerica galvanizza ulteriormente il Follonica Gavorrano, che prima si vede annullare un gol di Mezzasoma per fuorigioco e poi, al sesto minuto di recupero, realizza il gol vittoria con un perentorio colpo di testa di Regoli, su un preciso traversone di Grifoni, sul quale il portiere ospite De Fazio niente può fare. Il Follonica Gavorrano conquista così tre punti importanti in uno scontro diretto per l'alta classifica. Per la Pianese rimane la delusione di una sconfitta, che al 90' nessuno si sarebbe immaginato potesse succedere, con la beffa della squalifica dell'attaccante più rappresentativo che è Kouko. Calciatoripiù : nelle file del Follonica Gavorrano risulta decisiva la prestazioni di Regoli , autore del gol vittoria. Nella Pianese, spicca la prova di Boccadamo , a tratti immarcabile sulla fascia.
U.s. Livorno-Grosseto 1-1

U.S. LIVORNO: Biagini, Ronchi, Nardi (61' Menga), Cesarini, Bartolini, Savshak (30' Nizzoli), Bellini (74' Caponi), Brenna, Mutton (14' Frati), Giordani, Brisciani. A disp.: Albieri, Palma, Luci, Bassini, Kosiqi. All.: Pascali Niccolo
GROSSETO: Raffaelli, Morelli M., Cretella, Schiaroli, Giustarini (49' Bruni), Sabelli (72' Rinaldini), Marzierli, Riccobono, Aprili (66' Macchi), Saio, Arcuri (89' Gianassi). A disp.: Fecit, Giuliani G., Bensaja, Fregoli, Guadalupo. All.: Malotti Roberto
ARBITRO: Davide Cerea di Bergamo
RETI: 8' Sabelli, 96' Ronchi
NOTE: Espulso Morelli M. al 47'. Ammoniti Cesarini, Caponi, Raffaelli, Cretella.LIVORNO: Biagini, Savshak (20' Nizzoli), Ronchi, Brenna, Brisciani, Bellini (71' Caponi), Bartolini, Nardi (62' Menga), Giordani, Cesarini, Mutton (12' Frati, 43' Palma). A disp.: Albieri, Luci, Bassini, Kosiqi. All.: Favarin.
GROSSETO: Raffaelli, Morelli, Cretella, Schiaroli, Giustarini (49' Bruni), Sabelli (73' Rinaldini), Marzierli, Riccobono (80' Giuliani), Aprili (66' Macchi), Saio, Arcuri (95' Gianassi). A disp.: Fecit, Bensaja, Fregoli, Guadalupo. All.: Bonuccelli.
ARBITRO: Cerea di Bergamo, coad. da Manzini di Voghera e Mezzalira di Varese.
RETI: 6' Sabelli, 96' Ronchi.
NOTE: ammoniti Cesarini, Caponi e Cretella. Espulso Morelli (G) al 48' con rosso diretto. Angoli 7-5. Rec.: 5'+6'.

LIVORNO: Biagini, Savshak (20' Nizzoli), Ronchi, Brenna, Brisciani, Bellini (71' Caponi), Bartolini, Nardi (62' Menga), Giordani, Cesarini, Mutton (12' Frati, 43' Palma). A disp.: Albieri, Luci, Bassini, Kosiqi. All.: Favarin.
GROSSETO: Raffaelli, Morelli, Cretella, Schiaroli, Giustarini (49' Bruni), Sabelli (73' Rinaldini), Marzierli, Riccobono (80' Giuliani), Aprili (66' Macchi), Saio, Arcuri (95' Gianassi). A disp.: Fecit, Bensaja, Fregoli, Guadalupo. All.: Bonuccelli.
ARBITRO: Cerea di Bergamo, coad. da Manzini di Voghera e Mezzalira di Varese.
RETI: 6' Sabelli, 96' Ronchi.
NOTE: ammoniti Cesarini, Caponi e Cretella. Espulso Morelli (G) al 48' con rosso diretto. Angoli 7-5. Rec.: 5'+6'.



Non c'è tempo per le attese. Pronti via, e dopo l'exploit amaranto nel debutto vittorioso al Lotti di Poggibonsi, il Livorno riparte al cospetto del proprio pubblico contro il Grosseto, il primo big match della stagione. Un derby che preannuncia - anche se si tratta solo della seconda giornata - un vero e proprio scontro diretto da alta classifica. La formazione maremmana si è rinforzata molto durante la sessione estiva del calciomercato, così come i labronici che hanno rinnovato quasi in toto struttura ed organico. Ma a rispecchiarsi con l'emozione del debutto all'Armando Picchi - in termini ufficiali - ci sono anche il Presidente Esciua e il Mister Favarin, con un sentimento palpabile nei loro gesti, volti e sguardi. Tutte vibrazioni positive che si canalizzano in un unico contenitore: il catino amaranto del Picchi ribollente di ben 5000 spettatori. Le scelte di Favarin ricadono sulla conferma quasi in toto degli undici che hanno spazzato via il Poggibonsi alla prima giornata, con l'eccezione di Savshak al posto di Nizzoli. Con gli occhi puntati soprattutto sul tridente che ha fatto faville: Cesarini-Giordani-Mutton. Dalla parte opposta Mister Bonuccelli risponde con l'ex di turno Cretella in cabina di comando alle spalle di Riccobono, Giustarini e Marzierli. Soltanto panchina, invece, per l'altro ex amaranto Jacopo Giuliani e per l'estro di Damiano Rinaldini, protagonista assoluto nella scorsa stagione con la casacca della Pianese. Il primo squillo, al 2', è del Livorno, con Cesarini che chiude lo scambio nello stretto per poi aprire il destro a pochi centimetri dall'incrocio. Ma è un fuoco di paglia che, ben presto, viene sedato dalla ripartenza letale dei maremmani. La discesa dalla destra di Schiaroli affonda il colpo con un pallone teso verso il cuore dell'area di rigore, su cui arriva il mancino di Sabelli che prende in controtempo Biagini angolando la conclusione sul palo più lontano. Grosseto in vantaggio, alla prima occasione, e gelo totale sull'Armando Picchi. Soltanto la curva non smette mai di animarsi, ma gli amaranto - anziché caricarsi - subiscono per gran parte del primo tempo la totale supremazia territoriale grossetana. I biancorossi si dimostrano organizzati e solidi, con tanta qualità in mezzo al campo, sublimata da un'abilità di palleggio che il Livorno fatica a seguire. Le corsie laterali sono di completa proprietà maremmana. La partita di Savshak, lanciato da Favarin, dura soltanto venti minuti, il terzino irlandese di origini ucraine è in grande affanno e cede il posto a Nizzoli. Mentre quella di Mutton termina prima: l'infortunio al 12' dell'ex Pontedera concede il ruolo a Frati che a sua volta uscirà al 43' per un'altra botta capitata in un contrasto. In tutto questo il Grosseto va a nozze con la sua spinta incessante alla ricerca del raddoppio: al 15' è la parata strepitosa di Biagini a negare il colpo del k.o. al tuffo di testa di Marzierli; un istante dopo è il sinistro di Giustarini ad alzare le antenne del portiere livornese; poi al 28' dal corner corto di Aprili è Riccobono a raccogliere l'appoggio calciando con forza un pallone che supera la traversa di un soffio. Il Livorno è compressato, si fa vedere con alcune buone imbucate di Giordani e soprattutto Cesarini, ma i tentativi dal limite dell'area finiscono per finire con un nulla di fatto. Compreso l'ottimo scambio di prima tra i due tenori livornesi che porta il mago Cesarini al sinistro scomposto che termina a lato. La pressione del Grosseto cede pian piano ad un passo dal riposo, ed è il Livorno a ritrovare coraggio alzando il proprio baricentro in due occasioni di nuovo con Cesarini: prima al 35', dopo una giocata di altissimo livello che porta a spasso la difesa ospite per poi confezionare un assist pregevole sul secondo palo, chiuso dalla retroguardia biancorossa con Raffaelli fuori causa; poi al 41' con un tiro-cross arcuato che viene deviato in angolo in extremis dal numero uno ospite. Si va al riposo col punteggio ancora in bilico, ma nella ripresa - dopo appena tre minuti di gioco - il Grosseto rimane in dieci uomini per l'espulsione diretta di Morelli. L'intervento scomposto del difensore viene accentuato dalle proteste plateali nei confronti del direttore di gara che non ci ha pensato due volte a tirare fuori il cartellino rosso. Un episodio decisivo. Che in un amen cambia l'economia di una partita che adesso sposta il l'ago della bilancia a favore del Livorno. E l'arrembaggio degli amaranto alla ricerca del pareggio si mette subito chiaramente in moto. La pressione dei locali diventa costante, con il Grosseto che però si dimostra capace anche di soffrire. Stringe le linee, non si fa prendere dal panico, si unisce compatto e riparte - come e appena può - dalle parti di Biagini. Mentre l'attacco del Livorno è tutto sulle spalle di Giordani e Cesarini. Al 54' è il 77 amaranto a guadagnare il fondo cercando l'assist verso il centro deviato ad un passo dalla porta all'ultimo istante; un minuto dopo è Palma ad aprire il compasso su Bellini, ma anche il suo sinistro termina oltre la traversa di una spanna; un dialogo fra i due che si ripete di nuovo al 61' senza fortuna, proprio un attimo prima della giocata di Cesarini al 67' che strappa gli applausi del Picchi. Il mago si costruisce da solo gli spazi che non esistono e dribbla tre avversari con facilità ma il successivo destro è strozzato e finisce fra i guanti di Raffaelli. Ancora Livorno, spinge più che mai dopo due giri di orologio, stavolta con Menga, bravo ad inserirsi sul pallone rasoterra di Nizzoli imprimendo forza al suo piattone destro che muore fra le braccia del numero uno ospite. Insomma, il Livorno è vivo. Non si da per vinto e lotta davvero su ogni pallone, pur rischiano qualcosa di troppo in alcune ripartenze a campo aperto del Grosseto. Come al 76' quando la fuga di Macchi stava per scaturire il raddoppio, oppure all'84' grazie al sinistro improvviso dell'ex Giuliani che scuote l'esterno della rete dando soltanto l'illusione del gol. Il tempo stringe e nei minuti di recupero il Livorno intensifica gli sforzi, fino al pareggio - ormai quasi insperato - che arriva proprio al 96'. Letteralmente a pochissimi secondi dal triplice fischio finale. Il cross di Caponi dal centrosinistra trova l'incornata di Ronchi in area di rigore, la traiettoria della sfera diventa una sorta di pallonetto che scavalca Raffaelli e si insacca in porta facendo esplodere tutto l'Armando Picchi. Un urlo liberatorio che lo stesso Ronchi accompagna esultando a pieni polmoni sotto la Nord. Un gol, cercato e voluto con tutte le forze dai padroni di casa che, allo stesso tempo, regalano una doccia gelata alla formazione grossetana che ormai pregustava il sapore dei tre punti. Per il Livorno è un pareggio che vale quanto una vittoria, se si pensa che non c'è stato neanche il tempo di andare a centrocampo. Il triplice fischio arriva mentre i ragazzi di Favarin stanno ancora esultando e il popolo amaranto può tirare un enorme sospiro di sollievo per aver acciuffato un punto che nel corso del campionato potrebbe davvero pesare nel computo degli scontri diretti. Per il Grosseto, invece, è un ritorno a casa con l'amaro in bocca, anche se non scalfisce minimamente la prestazione eccellente della banda di Bonuccelli. Organizzata alla perfezione in ogni reparto.

Non c'è tempo per le attese. Pronti via, e dopo l'exploit amaranto nel debutto vittorioso al Lotti di Poggibonsi, il Livorno riparte al cospetto del proprio pubblico contro il Grosseto, il primo big match della stagione. Un derby che preannuncia - anche se si tratta solo della seconda giornata - un vero e proprio scontro diretto da alta classifica. La formazione maremmana si è rinforzata molto durante la sessione estiva del calciomercato, così come i labronici che hanno rinnovato quasi in toto struttura ed organico. Ma a rispecchiarsi con l'emozione del debutto all'Armando Picchi - in termini ufficiali - ci sono anche il Presidente Esciua e il Mister Favarin, con un sentimento palpabile nei loro gesti, volti e sguardi. Tutte vibrazioni positive che si canalizzano in un unico contenitore: il catino amaranto del Picchi ribollente di ben 5000 spettatori. Le scelte di Favarin ricadono sulla conferma quasi in toto degli undici che hanno spazzato via il Poggibonsi alla prima giornata, con l'eccezione di Savshak al posto di Nizzoli. Con gli occhi puntati soprattutto sul tridente che ha fatto faville: Cesarini-Giordani-Mutton. Dalla parte opposta Mister Bonuccelli risponde con l'ex di turno Cretella in cabina di comando alle spalle di Riccobono, Giustarini e Marzierli. Soltanto panchina, invece, per l'altro ex amaranto Jacopo Giuliani e per l'estro di Damiano Rinaldini, protagonista assoluto nella scorsa stagione con la casacca della Pianese. Il primo squillo, al 2', è del Livorno, con Cesarini che chiude lo scambio nello stretto per poi aprire il destro a pochi centimetri dall'incrocio. Ma è un fuoco di paglia che, ben presto, viene sedato dalla ripartenza letale dei maremmani. La discesa dalla destra di Schiaroli affonda il colpo con un pallone teso verso il cuore dell'area di rigore, su cui arriva il mancino di Sabelli che prende in controtempo Biagini angolando la conclusione sul palo più lontano. Grosseto in vantaggio, alla prima occasione, e gelo totale sull'Armando Picchi. Soltanto la curva non smette mai di animarsi, ma gli amaranto - anziché caricarsi - subiscono per gran parte del primo tempo la totale supremazia territoriale grossetana. I biancorossi si dimostrano organizzati e solidi, con tanta qualità in mezzo al campo, sublimata da un'abilità di palleggio che il Livorno fatica a seguire. Le corsie laterali sono di completa proprietà maremmana. La partita di Savshak, lanciato da Favarin, dura soltanto venti minuti, il terzino irlandese di origini ucraine è in grande affanno e cede il posto a Nizzoli. Mentre quella di Mutton termina prima: l'infortunio al 12' dell'ex Pontedera concede il ruolo a Frati che a sua volta uscirà al 43' per un'altra botta capitata in un contrasto. In tutto questo il Grosseto va a nozze con la sua spinta incessante alla ricerca del raddoppio: al 15' è la parata strepitosa di Biagini a negare il colpo del k.o. al tuffo di testa di Marzierli; un istante dopo è il sinistro di Giustarini ad alzare le antenne del portiere livornese; poi al 28' dal corner corto di Aprili è Riccobono a raccogliere l'appoggio calciando con forza un pallone che supera la traversa di un soffio. Il Livorno è compressato, si fa vedere con alcune buone imbucate di Giordani e soprattutto Cesarini, ma i tentativi dal limite dell'area finiscono per finire con un nulla di fatto. Compreso l'ottimo scambio di prima tra i due tenori livornesi che porta il mago Cesarini al sinistro scomposto che termina a lato. La pressione del Grosseto cede pian piano ad un passo dal riposo, ed è il Livorno a ritrovare coraggio alzando il proprio baricentro in due occasioni di nuovo con Cesarini: prima al 35', dopo una giocata di altissimo livello che porta a spasso la difesa ospite per poi confezionare un assist pregevole sul secondo palo, chiuso dalla retroguardia biancorossa con Raffaelli fuori causa; poi al 41' con un tiro-cross arcuato che viene deviato in angolo in extremis dal numero uno ospite. Si va al riposo col punteggio ancora in bilico, ma nella ripresa - dopo appena tre minuti di gioco - il Grosseto rimane in dieci uomini per l'espulsione diretta di Morelli. L'intervento scomposto del difensore viene accentuato dalle proteste plateali nei confronti del direttore di gara che non ci ha pensato due volte a tirare fuori il cartellino rosso. Un episodio decisivo. Che in un amen cambia l'economia di una partita che adesso sposta il l'ago della bilancia a favore del Livorno. E l'arrembaggio degli amaranto alla ricerca del pareggio si mette subito chiaramente in moto. La pressione dei locali diventa costante, con il Grosseto che però si dimostra capace anche di soffrire. Stringe le linee, non si fa prendere dal panico, si unisce compatto e riparte - come e appena può - dalle parti di Biagini. Mentre l'attacco del Livorno è tutto sulle spalle di Giordani e Cesarini. Al 54' è il 77 amaranto a guadagnare il fondo cercando l'assist verso il centro deviato ad un passo dalla porta all'ultimo istante; un minuto dopo è Palma ad aprire il compasso su Bellini, ma anche il suo sinistro termina oltre la traversa di una spanna; un dialogo fra i due che si ripete di nuovo al 61' senza fortuna, proprio un attimo prima della giocata di Cesarini al 67' che strappa gli applausi del Picchi. Il mago si costruisce da solo gli spazi che non esistono e dribbla tre avversari con facilità ma il successivo destro è strozzato e finisce fra i guanti di Raffaelli. Ancora Livorno, spinge più che mai dopo due giri di orologio, stavolta con Menga, bravo ad inserirsi sul pallone rasoterra di Nizzoli imprimendo forza al suo piattone destro che muore fra le braccia del numero uno ospite. Insomma, il Livorno è vivo. Non si da per vinto e lotta davvero su ogni pallone, pur rischiano qualcosa di troppo in alcune ripartenze a campo aperto del Grosseto. Come al 76' quando la fuga di Macchi stava per scaturire il raddoppio, oppure all'84' grazie al sinistro improvviso dell'ex Giuliani che scuote l'esterno della rete dando soltanto l'illusione del gol. Il tempo stringe e nei minuti di recupero il Livorno intensifica gli sforzi, fino al pareggio - ormai quasi insperato - che arriva proprio al 96'. Letteralmente a pochissimi secondi dal triplice fischio finale. Il cross di Caponi dal centrosinistra trova l'incornata di Ronchi in area di rigore, la traiettoria della sfera diventa una sorta di pallonetto che scavalca Raffaelli e si insacca in porta facendo esplodere tutto l'Armando Picchi. Un urlo liberatorio che lo stesso Ronchi accompagna esultando a pieni polmoni sotto la Nord. Un gol, cercato e voluto con tutte le forze dai padroni di casa che, allo stesso tempo, regalano una doccia gelata alla formazione grossetana che ormai pregustava il sapore dei tre punti. Per il Livorno è un pareggio che vale quanto una vittoria, se si pensa che non c'è stato neanche il tempo di andare a centrocampo. Il triplice fischio arriva mentre i ragazzi di Favarin stanno ancora esultando e il popolo amaranto può tirare un enorme sospiro di sollievo per aver acciuffato un punto che nel corso del campionato potrebbe davvero pesare nel computo degli scontri diretti. Per il Grosseto, invece, è un ritorno a casa con l'amaro in bocca, anche se non scalfisce minimamente la prestazione eccellente della banda di Bonuccelli. Organizzata alla perfezione in ogni reparto.
Sangiovannese-Mobilieri Ponsacco 1-1

SANGIOVANNESE: Timperanza, Ratti (80' Lorenzoni), Romanelli, Farini, Nannini, Rosseti, Massai (80' Disegni), Sacchini (76' Campo), Regolanti, Zhar (87' Iaquinta), Senesi (62' Caprio). A disp.: Moretti, Baldesi, Dei, Chelli . All.: Rigucci Athos
MOBILIERI PONSACCO: Fontanelli, Bardini, Macchi (53' Fasciana), Panattoni, Innocenti (70' Milani), Nieri (70' Matteoli), Milli (53' Fratini), Nannetti, Regoli, De Vito, Remedi. A disp.: Falsettini, Buffa, Hanxhari, Arrighini, Barilla. All.: Bozzi Francesco
ARBITRO: Simone Di Renzo di Bolzano
RETI: 18' Bardini, 84' Zhar
NOTE: Ammoniti Rosseti, Bardini, Panattoni, Innocenti, Nannetti, Regoli, Remedi.SANGIOVANNESE: Timperanza, Ratti (80' Lorenzoni), Romanelli, Farini, Nannini Rosseti, Massai, (80' Disegni), Sacchini (76' Campo), Regolanti, Zhar, (87' Iaquinta), Senesi (62' Caprio). A disp.: Moretti, Baldesi, Dei, Cheli. All.: Bencivenni.
MOB.PONSACCO: Fontanelli, Bardini, Macchi (53' Fratini), Panattoni, Innocenti (70' Milani) Nieri (70' Matteoli), Milli (53' Fasciana) Nannetti, Regoli, De Vito, Remedi. A disp.: Falsettini, Buffa, Hanxari, Arrighini, Barillà. All.: Caramelli.
ARBITRO: Di Renzo di Bolzano, coad. da Salerno di Bolzano e Giannone di Arco Riva.
RETI: 19' Bardini, 84' rig. Zhar.
NOTE: ammoniti: Nannetti, Innocenti, Bardini, Rosseti, Remedi.

SANGIOVANNESE: Timperanza, Ratti (80' Lorenzoni), Romanelli, Farini, Nannini Rosseti, Massai, (80' Disegni), Sacchini (76' Campo), Regolanti, Zhar, (87' Iaquinta), Senesi (62' Caprio). A disp.: Moretti, Baldesi, Dei, Cheli. All.: Bencivenni.
MOB.PONSACCO: Fontanelli, Bardini, Macchi (53' Fratini), Panattoni, Innocenti (70' Milani) Nieri (70' Matteoli), Milli (53' Fasciana) Nannetti, Regoli, De Vito, Remedi. A disp.: Falsettini, Buffa, Hanxari, Arrighini, Barillà. All.: Caramelli.
ARBITRO: Di Renzo di Bolzano, coad. da Salerno di Bolzano e Giannone di Arco Riva.
RETI: 19' Bardini, 84' rig. Zhar.
NOTE: ammoniti: Nannetti, Innocenti, Bardini, Rosseti, Remedi.



Anche se il pareggio dei locali arriva soltanto nel finale, se c'è qualcuno che deve recriminare è proprio la Sangiovannese che, viste le tante occasioni avute, avrebbe meritato la posta piena. Nonostante il gran caldo, si inizia subito a gran ritmo e al 2' arriva la prima grande occasione per i padroni di casa che ripartono in contropiede in netta superiorità numerica ma Regolanti si allunga il pallone al momento decisivo permettendo l'intervento a Fontanelli. Al 7' la Sangiovannese fa saltare sulla sedia i propri sostenitori quando ancora Regolanti ci prova, pallone che si stampa sulla traversa. A forza di sprecare occasioni, ecco il fato funesto che punisce la formazione di mister Bencivenni. E' il 19' quando da una punizione di Innocenti, Bardini svetta di testa portando in vantaggio il Ponsacco alla prima occasione. Ci mette qualche minuto la Sangiovannese a reagire, ma al 31' Zhar ispira per Farini che sballa completamente la conclusione dalla corta distanza. Al 45' altra ghiotta opportunità per i padroni di casa quando Sacchini incorna a botta sicura, Fontanelli è miracoloso e devia. Nella ripresa le condizioni climatiche si fanno sentire ed i cambi iniziano a spezzare i ritmi della Sangiovannese che fatica a produrre gioco. Si segnala comunque al 7' un tentativo di Zhar che manda alt. Il Mobilieri Ponsacco cerca di mettere la testa fuori dal guscio inserendosi negli spazi che, giocoforza, i padroni di casa lasciano e al 25' Remedi, su angolo, impatta di testa senza inquadrare lo specchio. Dopo una fase avara di emozioni, al 39' la Sangiovannese trova l'episodio giusto quando Lorenzoni viene fermato fallosamente in area. Dal dischetto Zhar è implacabile e pareggia. Nel recupero altra opportunità per i padroni di casa con regolanti che apre e chiude il taccuino, ma anche stavolta il suo tentativo su punizione non ha fortuna. Si chiude sull'1-1.

Anche se il pareggio dei locali arriva soltanto nel finale, se c'è qualcuno che deve recriminare è proprio la Sangiovannese che, viste le tante occasioni avute, avrebbe meritato la posta piena. Nonostante il gran caldo, si inizia subito a gran ritmo e al 2' arriva la prima grande occasione per i padroni di casa che ripartono in contropiede in netta superiorità numerica ma Regolanti si allunga il pallone al momento decisivo permettendo l'intervento a Fontanelli. Al 7' la Sangiovannese fa saltare sulla sedia i propri sostenitori quando ancora Regolanti ci prova, pallone che si stampa sulla traversa. A forza di sprecare occasioni, ecco il fato funesto che punisce la formazione di mister Bencivenni. E' il 19' quando da una punizione di Innocenti, Bardini svetta di testa portando in vantaggio il Ponsacco alla prima occasione. Ci mette qualche minuto la Sangiovannese a reagire, ma al 31' Zhar ispira per Farini che sballa completamente la conclusione dalla corta distanza. Al 45' altra ghiotta opportunità per i padroni di casa quando Sacchini incorna a botta sicura, Fontanelli è miracoloso e devia. Nella ripresa le condizioni climatiche si fanno sentire ed i cambi iniziano a spezzare i ritmi della Sangiovannese che fatica a produrre gioco. Si segnala comunque al 7' un tentativo di Zhar che manda alt. Il Mobilieri Ponsacco cerca di mettere la testa fuori dal guscio inserendosi negli spazi che, giocoforza, i padroni di casa lasciano e al 25' Remedi, su angolo, impatta di testa senza inquadrare lo specchio. Dopo una fase avara di emozioni, al 39' la Sangiovannese trova l'episodio giusto quando Lorenzoni viene fermato fallosamente in area. Dal dischetto Zhar è implacabile e pareggia. Nel recupero altra opportunità per i padroni di casa con regolanti che apre e chiude il taccuino, ma anche stavolta il suo tentativo su punizione non ha fortuna. Si chiude sull'1-1.
Seravezza-San Donato Tavarnelle 3-1

SERAVEZZA: Lagomarsini, Salerno, Granaiola, Putzolu (46' Benedetti), Brugognone (62' Sforzi), Ivani, Camarlinghi, Mugelli (80' Forte), Bedini, Mannucci (46' Lopez Petruzzi), Coly (80' Maccabruni F.). A disp.: Mariani, Conti, Loporcaro, Del Rosso. All.: Amoroso Christian
SAN DONATO TAVARNELLE: Manzari, Sichi (46' Forconi), Giubbolini (75' Diana), Videtta, Burato (58' Papalini), Frosali, Neri F., Calamai (75' Barazzetta), Lucatti, Belli (48' Borghi)ni, Belli. A disp.: Campinotti, Marianelli, Scali, Panicucci. All.: Brachi Marco
ARBITRO: Giovanni Moro di Novi Ligure
RETI: 27' Lucatti, 56' Mugelli, 59' Brugognone, 91' Benedetti
NOTE: Ammoniti Brugognone, Coly, Sichi, Frosali, Bellini, Belli, Diana.
Sporting Club Trestina-Poggibonsi 1-3

SPORTING CLUB TRESTINA: Tozaj, Montani (91' Irione), Dottori, Soldani (91' Omohonria), Contucci, Sensi, Belli, Gramaccia (73' Morlandi), Tascini, Di Nolfo, Farneti (79' Marietti). A disp.: Montanari P., Mottola Imbemba, Bucci, Tosti, Giuliani M. . All.: Ciampelli Davide
POGGIBONSI: Pacini, Mazzolli (78' Gistri P.), Cecchi (68' Mencagli), Bellini, Camilli, Motti (65' Saccardi), Rocchetti, Bigozzi (68' Martucci), Barbera, Borri, Di Paola (87' Cala Campana). A disp.: Di Bonito, Marcucci, Fiaschi, Bartolozzi. All.: Calderini Stefano
ARBITRO: Federico Tassano di Chiavari
RETI: 39' Bellini, 44' Bellini, 58' Tascini, 82' Mencagli
NOTE: Ammoniti Montani, Soldani, Di Nolfo, Pacini, Borri.
Tau Calcio-Aquila Montevarchi 0-0

TAU CALCIO: Di Biagio, Zini, Bernardini, Alessio, Malva (86' Di Fatta), Capparella, Odianose (50' Manetti), Bruzzo (80' Noccioli), Antoni, Biagioni, Vellutini (50' Andolfi). A disp.: Di Cicco, Bargellini, Quilici, Piccini, Bartelloni . All.: Venturi Simone
AQUILA MONTEVARCHI: Dainelli, Artini, Francalanci, Muscas, Benucci, Priore (71' Boncompagni), Carnevali, Quaresima (79' Stefoni), Conti (59' Pardera), Lorenzini (94' Croci), Casagni (89' Lucatuorto). A disp.: Spurio, Morozzi, Nardi, Cheddira. All.: Beoni Loris
ARBITRO: Alessandro Papagno di Roma 2
NOTE: Espulso Noccioli al 89'. Ammoniti Bruzzo, Manetti, Artini, Quaresima, Lorenzini.TAU C.: Di Biagio, Zini, Bernardini, Alessio, Malva, Capparella, Odianose, Bruzzo, Antoni, Biagioni, Vellutini. A disp.: Di Cicco, Bargellini, Quilici, Piccini, Manetti, Noccioli, Bartelloni, Di Fatta, Andolfi. All.: Venturi.
AQUILA MONTEVARCHI: Aquila Montevarchi: Dainelli, Artini, Francalanci, Muscas, Benucci, Priore, Carnevali, Quaresima, Conti, Lorenzini, Casagni. A disp.: Spurio, Morozzi, Lucatuorto, Nardi, Pardera, Croci, Stefoni, Cheddira, Boncompagni. All.: Calori.
ARBITRO: Papagno di Roma 2, coad. da Cannoni di Città di Castello e Fiorucci di Gubbio.

TAU C.: Di Biagio, Zini, Bernardini, Alessio, Malva, Capparella, Odianose, Bruzzo, Antoni, Biagioni, Vellutini. A disp.: Di Cicco, Bargellini, Quilici, Piccini, Manetti, Noccioli, Bartelloni, Di Fatta, Andolfi. All.: Venturi.
AQUILA MONTEVARCHI: Aquila Montevarchi: Dainelli, Artini, Francalanci, Muscas, Benucci, Priore, Carnevali, Quaresima, Conti, Lorenzini, Casagni. A disp.: Spurio, Morozzi, Lucatuorto, Nardi, Pardera, Croci, Stefoni, Cheddira, Boncompagni. All.: Calori.
ARBITRO: Papagno di Roma 2, coad. da Cannoni di Città di Castello e Fiorucci di Gubbio.



Finale di 0-0 che forse serve più al Montevarchi che al Tau. La squadra di mister Calori, reduce dall'inatteso ko dell'esordio, infatti si scuote e smuove la classifica, mentre per i padroni di casa arriva un punto dopo la vittoria convincente della prima. Anche se alla fine le occasioni da rete saranno davvero poche, la sfida pare accendersi al fischio d'inizio. E' infatti subito pericoloso il Tau dopo nemmeno un giro di orologio. Imbeccata di Bernardini per Alessio la cui conclusione viene parata da Dainelli. La risposta degli ospiti arriva poco dopo il 20' quando Benucci è bravissimo a saltare in dribbling due avversari ma Di Biagio lo chiude in uscita a terra. Ancora minaccioso il Montevarchi al 27' con Priore, chiuso dall'intervento di Bernardini. Nel finale di tempo si rivede il Tau con Odianose che va via in velocità ma Dainelli è bravo ad anticiparlo. Ultima nota di cronaca al 41' con una conclusione alta di Carnevali. Dopo un primo tempo sonnacchioso, anche la ripresa non scalda gli spettatori presenti. Parte bene il Tau e al 3′ Odianose calcia quasi a botta sicura all'altezza dell'area piccola ma Dainelli respinge d'istinto. Anche se la formazione di casa pare iniziare con il piglio giusto, le emozioni non sono cosa frequente. Al 20' cross di Antoni per Malva che colpisce di testa debole e centrale. Nel finale la stanchezza ed il caldo diventano protagonisti e il punteggio rimane inchiodato sullo 0-0.

Finale di 0-0 che forse serve più al Montevarchi che al Tau. La squadra di mister Calori, reduce dall'inatteso ko dell'esordio, infatti si scuote e smuove la classifica, mentre per i padroni di casa arriva un punto dopo la vittoria convincente della prima. Anche se alla fine le occasioni da rete saranno davvero poche, la sfida pare accendersi al fischio d'inizio. E' infatti subito pericoloso il Tau dopo nemmeno un giro di orologio. Imbeccata di Bernardini per Alessio la cui conclusione viene parata da Dainelli. La risposta degli ospiti arriva poco dopo il 20' quando Benucci è bravissimo a saltare in dribbling due avversari ma Di Biagio lo chiude in uscita a terra. Ancora minaccioso il Montevarchi al 27' con Priore, chiuso dall'intervento di Bernardini. Nel finale di tempo si rivede il Tau con Odianose che va via in velocità ma Dainelli è bravo ad anticiparlo. Ultima nota di cronaca al 41' con una conclusione alta di Carnevali. Dopo un primo tempo sonnacchioso, anche la ripresa non scalda gli spettatori presenti. Parte bene il Tau e al 3′ Odianose calcia quasi a botta sicura all'altezza dell'area piccola ma Dainelli respinge d'istinto. Anche se la formazione di casa pare iniziare con il piglio giusto, le emozioni non sono cosa frequente. Al 20' cross di Antoni per Malva che colpisce di testa debole e centrale. Nel finale la stanchezza ed il caldo diventano protagonisti e il punteggio rimane inchiodato sullo 0-0.
Vivi. Sansepolcro-Orvietana 2-1

VIVI. SANSEPOLCRO: Guerri, Mariucci, Del Siena, D Angelo, Borgo, Gorini Giu., Pauselli (85' Piermarini), Civilleri (51' Locchi), Longo (58' Essoussi), Ferri Marini (80' Simeone), Buzzi (72' Bologna). A disp.: Patata, Della Spoletina, Brizzi, Mariotti. All.: Catacchini Fabio
ORVIETANA: Marricchi (79' Rossi), Caravaggi, Lorenzini (80' Veneroso), Vignati, Ricci, Congiu, Gomes (58' Fabri), Orchi (77' Greco), Santi, Manoni, Osakwe (70' Marsili). A disp.: Siciliano, Carletti, Chiaverini, Sforza. All.: Rizzolo Antonio
ARBITRO: Mansour Faye di Brescia
RETI: 12' Congiu, 14' Ferri Marini, 67' Essoussi
NOTE: Ammoniti Gorini Giu., Pauselli, Essoussi, Manoni.