Campionando.it

Primavera 1 GIR. - Giornata n. 15

Frosinone-Atalanta 1-3

RETI: Boccia, Vavassori, Vavassori, Capac
Lecce-Inter 1-4

RETI: Pascalau, Stankovic, Kamate, Di Maggio, Akinsanmiro
Lazio-Roma 1-0

RETI: Gonzalez
Milan-Verona 2-3

RETI: Traore, Simmelhack, Siren Diao, Agbonifo, Dentale
Torino-Empoli 2-1

RETI: Ciammaglichella, Wa Mungu, Indragoli
TORINO: Abati, Bianay (68' Dell'Aquila), Balcot, Ruszel, Savva, Ciammaglichella (68' Marchioro), Silva (68' Dalla Vecchia), Azevedo, Dellavalle, Njie, Franzoni (84' Gabellini), Antolini (16' Muntu). A disp.:: Bellocci, Rettore, Acar, Dell'Aquila, Perciun, Longoni, Gabellini, Dalla Vecchia, Keita, Muntu, Marchioro.
All.: Giuseppe Scurto.
EMPOLI: Stubljar, Barsi, Indragoli, Mannelli, Bacci (82' Popov), El Biache, Vallarelli, Gaj (45' Kaczmarski), Boli, Corona, Nabian (72' Sodero). A disp.: Seghetti, Majdandzic, Stoyanov, Sodero, Falcusan, Stassin, Popov, Bacciardi, Kaczmarski, Bonassi, Fini. All.: Alessandro Birindelli.
ARBITRO: Drigo di Portogruaro, coad. da Croce e Russo.
RETI: 22' Ciammaglichella, 43' Indragoli, 64' Muntu.

TORINO: Abati, Bianay (68' Dell'Aquila), Balcot, Ruszel, Savva, Ciammaglichella (68' Marchioro), Silva (68' Dalla Vecchia), Azevedo, Dellavalle, Njie, Franzoni (84' Gabellini), Antolini (16' Muntu). A disp.:: Bellocci, Rettore, Acar, Dell'Aquila, Perciun, Longoni, Gabellini, Dalla Vecchia, Keita, Muntu, Marchioro.
All.: Giuseppe Scurto.
EMPOLI: Stubljar, Barsi, Indragoli, Mannelli, Bacci (82' Popov), El Biache, Vallarelli, Gaj (45' Kaczmarski), Boli, Corona, Nabian (72' Sodero). A disp.: Seghetti, Majdandzic, Stoyanov, Sodero, Falcusan, Stassin, Popov, Bacciardi, Kaczmarski, Bonassi, Fini. All.: Alessandro Birindelli.
ARBITRO: Drigo di Portogruaro, coad. da Croce e Russo.
RETI: 22' Ciammaglichella, 43' Indragoli, 64' Muntu.



C'è da diffidare delle analisi semplicistiche e troppo nette, ma non si va troppo lontani dalla realtà nel sintetizzare che la differenza, in questa gara, l'ha fatta la maggiore continuità del Toro nel corso del match. L'Empoli approccia male, rientra in partita e la rimette in equilibrio, ma poi manca di mordente quando nella ripresa la contesa si decide, e si tinge del colore dei granata. Il suono sordo della traversa è un campanello che suona dopo appena quaranta secondi nella testa degli azzurrini, il legno orizzontale salva Stubljar sulla bordata di Savva, segno evidente di un Toro partito a tutta. L'Empoli agisce in profondità, con dei rilanci che tradiscono più la voglia di tenere lontano dalla propria area gli avversari che non di provare a far male; Savva e Njie minacciano ancora il portiere dei toscani in un paio di occasioni, mentre al 21' la bordata di Azevedo chiama agli straordinari lo stesso numero uno. Il gol è prossimo, e atterra in campo dopo appena sessanta secondi: scocca difatti il 22' quando la combinazione fra Savva e Franzoni manda fuori giri gli azzurri, il tramite finale dell'azione è il talentuoso Ciammaglichella, che non perdona. La spinta offensiva dei padroni di casa non diminuisce d'intensità dopo il vantaggio, e nei 10' successivi l'Empoli fatica ancora ad entrare in partita e rischia in un paio di occasioni di subire il raddoppio. I ragazzi di Birindelli chiudono però in crescendo la prima frazione di gioco, Vallarelli suona la carica al 38', la combinazione fra El Biache e Nabian è più di una fiammata estemporanea, e la dimostrazione arriva a 2' dall'intervallo, quando capitan Indragoli realizza il gol del pari con un perfetto inserimento in avanti. Sembra essere arrivata la svolta all'interno di questa gara per l'Empoli, che però nella ripresa non riesce a ritrovare il filo della continuità con quanto fatto al tramonto del primo tempo, e concede il pallino del gioco agli avversari, pericolosi con Franzoni e Ciammaglichella fino a che, al 64', dopo tanta pressione, i granata si riportano in vantaggio con la rasoiata di Muntu che chiude al meglio una sua incursione sulla corsia mancina. Nella fase finale di gara l'Empoli costruisce una singola occasione da gol, ma di quelle clamorose, perché la parata di Abati sulla conclusione ravvicinata di Boli è di quelle che valgono come un gol; il Toro si salva e poi gestisce bene i tentativi offensivi degli ospiti, generosi ma poco concreti. Con il tentativo di Sodero in pieno recupero si esauriscono le speranze degli azzurri di uscire con almeno un punto da questa delicata trasferta; adesso la pausa, che pare opportuna per Birindelli e il suo staff, alla luce del lavoro che spetta al tecnico per continuare a tirar fuori da questa squadra il meglio del proprio potenziale e lavorare sulle lacune evidenziate.

C'è da diffidare delle analisi semplicistiche e troppo nette, ma non si va troppo lontani dalla realtà nel sintetizzare che la differenza, in questa gara, l'ha fatta la maggiore continuità del Toro nel corso del match. L'Empoli approccia male, rientra in partita e la rimette in equilibrio, ma poi manca di mordente quando nella ripresa la contesa si decide, e si tinge del colore dei granata. Il suono sordo della traversa è un campanello che suona dopo appena quaranta secondi nella testa degli azzurrini, il legno orizzontale salva Stubljar sulla bordata di Savva, segno evidente di un Toro partito a tutta. L'Empoli agisce in profondità, con dei rilanci che tradiscono più la voglia di tenere lontano dalla propria area gli avversari che non di provare a far male; Savva e Njie minacciano ancora il portiere dei toscani in un paio di occasioni, mentre al 21' la bordata di Azevedo chiama agli straordinari lo stesso numero uno. Il gol è prossimo, e atterra in campo dopo appena sessanta secondi: scocca difatti il 22' quando la combinazione fra Savva e Franzoni manda fuori giri gli azzurri, il tramite finale dell'azione è il talentuoso Ciammaglichella, che non perdona. La spinta offensiva dei padroni di casa non diminuisce d'intensità dopo il vantaggio, e nei 10' successivi l'Empoli fatica ancora ad entrare in partita e rischia in un paio di occasioni di subire il raddoppio. I ragazzi di Birindelli chiudono però in crescendo la prima frazione di gioco, Vallarelli suona la carica al 38', la combinazione fra El Biache e Nabian è più di una fiammata estemporanea, e la dimostrazione arriva a 2' dall'intervallo, quando capitan Indragoli realizza il gol del pari con un perfetto inserimento in avanti. Sembra essere arrivata la svolta all'interno di questa gara per l'Empoli, che però nella ripresa non riesce a ritrovare il filo della continuità con quanto fatto al tramonto del primo tempo, e concede il pallino del gioco agli avversari, pericolosi con Franzoni e Ciammaglichella fino a che, al 64', dopo tanta pressione, i granata si riportano in vantaggio con la rasoiata di Muntu che chiude al meglio una sua incursione sulla corsia mancina. Nella fase finale di gara l'Empoli costruisce una singola occasione da gol, ma di quelle clamorose, perché la parata di Abati sulla conclusione ravvicinata di Boli è di quelle che valgono come un gol; il Toro si salva e poi gestisce bene i tentativi offensivi degli ospiti, generosi ma poco concreti. Con il tentativo di Sodero in pieno recupero si esauriscono le speranze degli azzurri di uscire con almeno un punto da questa delicata trasferta; adesso la pausa, che pare opportuna per Birindelli e il suo staff, alla luce del lavoro che spetta al tecnico per continuare a tirar fuori da questa squadra il meglio del proprio potenziale e lavorare sulle lacune evidenziate.
Monza-Juventus 3-3

RETI: Antunovic, Ferraris, Ferraris, Pagnucco, Vacca, Owusu
Bologna-Fiorentina 0-3

RETI: Rubino, Caprini, Rubino
BOLOGNA: Pessina, Amey, Diop, De Luca (68' Svoboda), Baroncioni, Byar (89' Idaro), Rosetti (75' Mukelenge), Menegazzo, Cesari, Ebone (68' Mangiameli), Tonin (46' Hodzic). A disp.: Gasperini, Happonen, Carretti, Busato, Ravaglioli, Mercier. All.: Luca Vigiani.
FIORENTINA: Tognetti, Biagetti, Comuzzo (71' Baroncelli), Elia, Vigiani, Ievoli (85' Guidobaldi), Gudelevicius (71' Mignani), Fortini, Rubino (63' Braschi), Caprini (63' Harder), Sene. A disp.: Dolfi, Scuderi, Vitolo, Spaggiari, Romani, Padilla. All.: Daniele Galloppa.
ARBITRO: Andreano di Prato, coad. da Jorgji e Andriambelo.
RETI: 23', 59' Rubino, 48' Caprini.
NOTE: 28' espulso Cesari.

BOLOGNA: Pessina, Amey, Diop, De Luca (68' Svoboda), Baroncioni, Byar (89' Idaro), Rosetti (75' Mukelenge), Menegazzo, Cesari, Ebone (68' Mangiameli), Tonin (46' Hodzic). A disp.: Gasperini, Happonen, Carretti, Busato, Ravaglioli, Mercier. All.: Luca Vigiani.
FIORENTINA: Tognetti, Biagetti, Comuzzo (71' Baroncelli), Elia, Vigiani, Ievoli (85' Guidobaldi), Gudelevicius (71' Mignani), Fortini, Rubino (63' Braschi), Caprini (63' Harder), Sene. A disp.: Dolfi, Scuderi, Vitolo, Spaggiari, Romani, Padilla. All.: Daniele Galloppa.
ARBITRO: Andreano di Prato, coad. da Jorgji e Andriambelo.
RETI: 23', 59' Rubino, 48' Caprini.
NOTE: 28' espulso Cesari.



Quella sosta che sembrava destinata ad arrivare come una mezza benedizione, pausa utile per capire cosa non abbia funzionato fin qui, e valorizzare i punti di forza che possono far scaturire appieno il potenziale di cui dispone la rosa di Galloppa, adesso - all'improvviso - pare non più così gradita. Al Niccolò Galli di Bologna infatti una Fiorentina sorprendente stende per 3-0 il Bologna in una gara in cui finalmente tutto gira per il verso giusto, consentendo così a Caprini e compagni di rialzarsi di slancio dopo il brutto ko interno contro il Lecce. È proprio il bomber gigliato a riscaldare un match che sprigiona intensità e ritmo fin dalle sue prima battute; il centravanti ospite chiama in causa attorno al 7' Pessina, mentre la prima vera e propria pratica da sbrigare per Tognetti si materializza al 17', quando il portiere viola neutralizza l'insidiosa deviazione aerea ravvicinata di Ebone. È la classica miccia innescata che accende le polveri, perché a cavallo del ventesimo i felsinei si rendono nuovamente pericolosi con un colpo di testa, stavolta da parte di De Luca, ma dopo appena un minuto la Fiorentina replica per le rime con un gran tiro di Ievoli che si perde sul fondo di un niente. Trascorrono un altro paio di minuti ed ecco che la gara si sblocca, con il vantaggio dei ragazzi di Galloppa: Sene vince di misura un intenso duello aereo con un difensore locale e premia la corsa del sopraggiungente Rubino, che ragiona in una frazione di secondo e scaglia in rete un tiro potente e preciso, 0-1. È una svolta per la gara, cui ne segue subito un'altra, perché al 28' il solito Rubino irretisce Cesari, che entra in modo scomposto sull'avversario, tanto da meritarsi il rosso diretto dall'arbitro. Fiorentina avanti di un gol, di un uomo, e con l'inerzia del match in suo favore: si va al riposo sullo 0-1, ma prima dell'intervallo sono da registrare un altro paio di tiri, di Rubino prima e di Caprini poi, che per poco non sortiscono l'effetto da loro sperato. Il concetto di inerzia, nel calcio, non è però un fattore che si può interpretare in modo passivo; bravi allora i viola nell'accompagnarlo ripartendo a razzo nella ripresa. Al 48' piovono applausi allora per la splendida giocata di Caprini, che supera Pessina con un tiro carico di effetto sugli sviluppi di un traversone alto di Fortini. Colpo del raddoppio, colpo del ko nell'aria: dopo aver continuato a prodursi in avanti, la Fiorentina chiude i conti con largo anticipo al 59', minuto in cui Rubino, sfruttando un altro cross di Fortini, firma il terzo gol che sa tanto di ipoteca serissima sulla gara. La sensazione si rafforza poi di minuto in minuto, arrivando a diventare certezza granitica quando, dopo un paio di conclusioni del subentrato Braschi, quest'ultimo conquista un calcio di rigore al termine di una serpentina palla al piede nel cuore dell'area emiliana. Sene si incarica della trasformazione del penalty, ma non riesce a superare l'opposizione di Pessina, che evita un passivo ancor più pesante ai suoi. Con un'ulteriore parata dell'estremo difensore di casa su Sene in pieno recupero, cala poi il sipario su una gara maledetta per il Bologna, di grande riscatto e gioia per la Fiorentina. Adesso che l'ultima posizione in classifica è a distanza abissale, occorre fare come in questa gara, cavalcare l'inerzia, continuare a credere nei propri mezzi, risalire verso una posizione che renda merito alla storia della Primavera viola e al valore potenziale e al lavoro svolto in questi mesi dai ragazzi di Galloppa. Calciatoripiù: Rubino, Caprini, Vigiani, Fortini (Fiorentina).

Quella sosta che sembrava destinata ad arrivare come una mezza benedizione, pausa utile per capire cosa non abbia funzionato fin qui, e valorizzare i punti di forza che possono far scaturire appieno il potenziale di cui dispone la rosa di Galloppa, adesso - all'improvviso - pare non più così gradita. Al Niccolò Galli di Bologna infatti una Fiorentina sorprendente stende per 3-0 il Bologna in una gara in cui finalmente tutto gira per il verso giusto, consentendo così a Caprini e compagni di rialzarsi di slancio dopo il brutto ko interno contro il Lecce. È proprio il bomber gigliato a riscaldare un match che sprigiona intensità e ritmo fin dalle sue prima battute; il centravanti ospite chiama in causa attorno al 7' Pessina, mentre la prima vera e propria pratica da sbrigare per Tognetti si materializza al 17', quando il portiere viola neutralizza l'insidiosa deviazione aerea ravvicinata di Ebone. È la classica miccia innescata che accende le polveri, perché a cavallo del ventesimo i felsinei si rendono nuovamente pericolosi con un colpo di testa, stavolta da parte di De Luca, ma dopo appena un minuto la Fiorentina replica per le rime con un gran tiro di Ievoli che si perde sul fondo di un niente. Trascorrono un altro paio di minuti ed ecco che la gara si sblocca, con il vantaggio dei ragazzi di Galloppa: Sene vince di misura un intenso duello aereo con un difensore locale e premia la corsa del sopraggiungente Rubino, che ragiona in una frazione di secondo e scaglia in rete un tiro potente e preciso, 0-1. È una svolta per la gara, cui ne segue subito un'altra, perché al 28' il solito Rubino irretisce Cesari, che entra in modo scomposto sull'avversario, tanto da meritarsi il rosso diretto dall'arbitro. Fiorentina avanti di un gol, di un uomo, e con l'inerzia del match in suo favore: si va al riposo sullo 0-1, ma prima dell'intervallo sono da registrare un altro paio di tiri, di Rubino prima e di Caprini poi, che per poco non sortiscono l'effetto da loro sperato. Il concetto di inerzia, nel calcio, non è però un fattore che si può interpretare in modo passivo; bravi allora i viola nell'accompagnarlo ripartendo a razzo nella ripresa. Al 48' piovono applausi allora per la splendida giocata di Caprini, che supera Pessina con un tiro carico di effetto sugli sviluppi di un traversone alto di Fortini. Colpo del raddoppio, colpo del ko nell'aria: dopo aver continuato a prodursi in avanti, la Fiorentina chiude i conti con largo anticipo al 59', minuto in cui Rubino, sfruttando un altro cross di Fortini, firma il terzo gol che sa tanto di ipoteca serissima sulla gara. La sensazione si rafforza poi di minuto in minuto, arrivando a diventare certezza granitica quando, dopo un paio di conclusioni del subentrato Braschi, quest'ultimo conquista un calcio di rigore al termine di una serpentina palla al piede nel cuore dell'area emiliana. Sene si incarica della trasformazione del penalty, ma non riesce a superare l'opposizione di Pessina, che evita un passivo ancor più pesante ai suoi. Con un'ulteriore parata dell'estremo difensore di casa su Sene in pieno recupero, cala poi il sipario su una gara maledetta per il Bologna, di grande riscatto e gioia per la Fiorentina. Adesso che l'ultima posizione in classifica è a distanza abissale, occorre fare come in questa gara, cavalcare l'inerzia, continuare a credere nei propri mezzi, risalire verso una posizione che renda merito alla storia della Primavera viola e al valore potenziale e al lavoro svolto in questi mesi dai ragazzi di Galloppa. Calciatoripiù: Rubino, Caprini, Vigiani, Fortini (Fiorentina).
Sampdoria-Cagliari 1-0

RETI: Conti
Sassuolo-Genoa 1-3

RETI: Caragea, Fini, Romano, Papadopoulos