Campionando.it

Primavera 1 GIR. - Giornata n. 14

Empoli-Sampdoria 3-0

RETI: Corona, Sodero, Corona
EMPOLI: Stubljar, Barsi, Boli (84' Gaj), Indragoli, Mannelli, Vallarelli, Bacci, Kaczmarski (71' Bonassi), Sodero (84' Bacciardi), El Biache, Corona (79' Popov). A disp.: Seghetti, Majdandzic, Stoyanov, Bocci, Stassin, Tosto, Fini. All.: Birindelli.
SAMPDORIA: Scardigno, Porcu, Pellizzaro (57' D'Amore), Costantino, Langella, Alesi (46' Valisena), Uberti, Conti, Pozzato (46′ Gomes), Polli (46' Ovalle Santos), Leonardi (73' Dacourt). A disp.: Gentile, Lotjonen, Chiesa, Meloni, Georgiadis, Ventre. All.: Sassarini.
ARBITRO: Totaro di Lecce, coad. da Di Meo e Cozzuto.
RETI: 17', 59' Corona, 22' Sodero.
NOTE: 6' espulso Uberti.

EMPOLI: Stubljar, Barsi, Boli (84' Gaj), Indragoli, Mannelli, Vallarelli, Bacci, Kaczmarski (71' Bonassi), Sodero (84' Bacciardi), El Biache, Corona (79' Popov). A disp.: Seghetti, Majdandzic, Stoyanov, Bocci, Stassin, Tosto, Fini. All.: Birindelli.
SAMPDORIA: Scardigno, Porcu, Pellizzaro (57' D'Amore), Costantino, Langella, Alesi (46' Valisena), Uberti, Conti, Pozzato (46′ Gomes), Polli (46' Ovalle Santos), Leonardi (73' Dacourt). A disp.: Gentile, Lotjonen, Chiesa, Meloni, Georgiadis, Ventre. All.: Sassarini.
ARBITRO: Totaro di Lecce, coad. da Di Meo e Cozzuto.
RETI: 17', 59' Corona, 22' Sodero.
NOTE: 6' espulso Uberti.



Bastano novanta minuti per far sì che ogni cosa torna a essere illuminata fra le colline che circondano il campo di Petroio. Nell'anticipo del turno di campionato l'Empoli si ritrova e torna a essere bella e concreta, anche se l'analisi della prestazione degli azzurri Samp deve per forza raggiungere la metà strada, quella che separa i propri meriti da una parte e i demeriti e la classica giornata negativa in cui incappano i blucerchiati dall'altra. I ragazzi di Birindelli si lasciano alle spalle qualche passaggio a vuoto che ha costellato l'ultimo periodo imponendosi per 3-0 nella partita in cui, fra le tante note liete, spicca il ritorno alla doppietta di bomber Corona. Che la Sampdoria sia destinata a un pomeriggio complicato lo si intuisce dopo appena 7' dal via, quando il difensore dei liguri Uberti entra in modo intempestivo e scomposto proprio su Corona, meritandosi un solare rosso diretto che costringe i compagni a giocare una gara intera in inferiorità numerica. L'Empoli dosa bene pazienza e voglia di colpire l'avversario, portandosi in vantaggio al 17', quando un'azione fluidissima sull'asse Vallarelli-El Biache viene finalizzata dal centravanti azzurro. La Samp accusa il colpo e capitola nuovamente dopo appena 5': Sodero ubriaca tre avversari in serie, poi trafigge l'estremo difensore blucerchiato per il raddoppio. Il match è, virtualmente, già deciso; prima del riposo infatti in campo c'è quasi soltanto l'Empoli, che arriva a un passo dal gol in diverse circostanze, soprattutto con El Biache poco dopo la mezz'ora e con Corona nuovamente a una manciata di minuti dal termine. Nella ripresa il copione già scritto della gara non subisce modifiche, e dopo averne creati i presupposti con Boli, l'Empoli trova il terzo gol ancora con Corona, autore di una potente conclusione che trafigge per la terza volta l'estremo doriano. Il tempo che resta, fino al triplice fischio, è vissuto in costante sofferenza dai liguri; e dire che l'Empoli non spinge più con foga, ma va comunque vicina al poker. Il tre a zero resiste comunque, anche grazie ad alcuni interventi di Scardigno che limitano la debacle dei blucerchiati.

Bastano novanta minuti per far sì che ogni cosa torna a essere illuminata fra le colline che circondano il campo di Petroio. Nell'anticipo del turno di campionato l'Empoli si ritrova e torna a essere bella e concreta, anche se l'analisi della prestazione degli azzurri Samp deve per forza raggiungere la metà strada, quella che separa i propri meriti da una parte e i demeriti e la classica giornata negativa in cui incappano i blucerchiati dall'altra. I ragazzi di Birindelli si lasciano alle spalle qualche passaggio a vuoto che ha costellato l'ultimo periodo imponendosi per 3-0 nella partita in cui, fra le tante note liete, spicca il ritorno alla doppietta di bomber Corona. Che la Sampdoria sia destinata a un pomeriggio complicato lo si intuisce dopo appena 7' dal via, quando il difensore dei liguri Uberti entra in modo intempestivo e scomposto proprio su Corona, meritandosi un solare rosso diretto che costringe i compagni a giocare una gara intera in inferiorità numerica. L'Empoli dosa bene pazienza e voglia di colpire l'avversario, portandosi in vantaggio al 17', quando un'azione fluidissima sull'asse Vallarelli-El Biache viene finalizzata dal centravanti azzurro. La Samp accusa il colpo e capitola nuovamente dopo appena 5': Sodero ubriaca tre avversari in serie, poi trafigge l'estremo difensore blucerchiato per il raddoppio. Il match è, virtualmente, già deciso; prima del riposo infatti in campo c'è quasi soltanto l'Empoli, che arriva a un passo dal gol in diverse circostanze, soprattutto con El Biache poco dopo la mezz'ora e con Corona nuovamente a una manciata di minuti dal termine. Nella ripresa il copione già scritto della gara non subisce modifiche, e dopo averne creati i presupposti con Boli, l'Empoli trova il terzo gol ancora con Corona, autore di una potente conclusione che trafigge per la terza volta l'estremo doriano. Il tempo che resta, fino al triplice fischio, è vissuto in costante sofferenza dai liguri; e dire che l'Empoli non spinge più con foga, ma va comunque vicina al poker. Il tre a zero resiste comunque, anche grazie ad alcuni interventi di Scardigno che limitano la debacle dei blucerchiati.
Fiorentina-Lecce 0-2

RETI: Mcjannet, Agrimi
FIORENTINA: Tognetti, Biagetti (90' Baroncelli), Comuzzo, Elia, Vigiani (64' Maggini), Ievoli, Vitolo (90' Gudelevicius), Fortini, Padilla (64' Braschi), Caprini, Rubino. A disp.: Dolfi, Scuderi, Denes, Spaggiari, Romani, Guidobaldi, Mignani. All.: Daniele Galloppa.
LECCE: Borbei; Minerva, Pascalau, Pacia, Addo, McJannet, Vulturar, Samek, Corfitzen (83' Munoz), Burnete, Agrimi. A disp.: Lampinen Skaug, Leone, Gromek, Lukoki, Davis, Borgo, Zivanovic, Kongslev, Jemo, Kodor. All.: Federico Coppitelli.
ARBITRO: Roland di Pesaro, coad. da Renzullo e Signorelli.
RETI: 71' Mc Jannet, 75' Agrimi.

FIORENTINA: Tognetti, Biagetti (90' Baroncelli), Comuzzo, Elia, Vigiani (64' Maggini), Ievoli, Vitolo (90' Gudelevicius), Fortini, Padilla (64' Braschi), Caprini, Rubino. A disp.: Dolfi, Scuderi, Denes, Spaggiari, Romani, Guidobaldi, Mignani. All.: Daniele Galloppa.
LECCE: Borbei; Minerva, Pascalau, Pacia, Addo, McJannet, Vulturar, Samek, Corfitzen (83' Munoz), Burnete, Agrimi. A disp.: Lampinen Skaug, Leone, Gromek, Lukoki, Davis, Borgo, Zivanovic, Kongslev, Jemo, Kodor. All.: Federico Coppitelli.
ARBITRO: Roland di Pesaro, coad. da Renzullo e Signorelli.
RETI: 71' Mc Jannet, 75' Agrimi.



La Fiorentina cade al Viola Park nello scontro salvezza contro un Lecce ordinato e attento, che sa attendere il momento propizio per piazzare la zampata vincente nell'incontro, forte della sua esperienza e della grande fisicità di cui dispone. La Fiorentina, dal canto suo, tiene bene il campo e tengono testa alla manovra salentina concedendo poco, ma senza riuscire a rimettere in piedi una gara decisa dal micidiale uno-due degli ospiti. Il primo tempo è avaro di emozioni e offre pochi sussulti. All'11 Padilla tira centralmente dopo una buona discesa sulla fascia ma Borbei para senza difficoltà eccessive, 3' dopo risponde il Lecce che dagli sviluppi di un rimessa laterale si vede negare il gol dall'ottimo Tognetti, dopo una buona penetrazione in area di un attaccante giallorosso che sfugge alla guardia di Comuzzo. La gara scivola via fino al 31', quando Padilla da fuori impegna nuovamente Borbei che non trattiene; per poco sulla sfera non ci arriva Vigani ma la difesa salentina si rifugia in corner. Al 40' sempre Padilla - molto attivo sulla sinistra - entra in area e crossa bene per Vigiani, l'esterno gigliato s'inserisce ma non trova la coordinazione giusta per il tap-in vincente. Un bel tiro di Rubino potente da fuori area al 46' impegna Borbei; ai punti il primo tempo darebbe ragione alla Fiorentina, ma il risultato resta fermo sullo 0-0. In apertura di ripresa si rivede il Lecce che s'affaccia dalle parti di Tognetti con Burnete, il tiro del numero 9 ospite è debole ed esce a lato. Il Lecce sale di tono e al 60' un tiro di Mc Jannet esce di poco passando vicino al palo. Due minuti dopo, sugli sviluppi di un corner battuto basso dalla destra, il Lecce sfiora il vantaggio, l'insidia è sventata da Tognetti che si supera con un grande riflesso evitando la deviazione vincente salentina sottomisura. Il gol sembra essere nell'aria e al 70' la Fiorentina resta momentaneamente in 10, con Elia fuori dal rettangolo di gioco per un contatto evidente non ravvisato dall'arbitro; il Lecce ne approfitta ripartendo in contropiede con la squadra viola sbilanciata in avanti una ripartenza veloce, Corfitzen mette la quarta e arriva in area viola, poi rientra sul suo piede e tira forte verso Tognetti che non riesce a trattenere il tiro. La palla schizza dalla parte opposta dove Mc Jannet ben appostato da due passi ribadisce in rete, 0-1. E' un gol pesante che non rende merito agli sforzi gigliati profusi finora, ma la beffa è dietro l'angolo e dopo due minuti il Lecce raddoppia. Una grossa incertezza difensiva della Fiorentina consente ai giallorossi un recupero importante in zona offensiva. Vitolo in fase di ripiegamento appoggia a Tognetti che nel tentativo di impostare l'azione appoggia ad Elia mettendolo in palese difficoltà sulla doppia pressione di Samek e Agrimi. Il primo fa da perno e consente il veloce recupero in fase offensiva di Agrimi che, una volta presa palla, conclude di potenza tira forte verso Tognetti. Il portiere viola non trattiene e la palla torna sui piedi di Agrimi, bravo nel seguire l'azione e ad insaccare a porta praticamente sguarnita nonostante un generoso tentativo dello stesso Tognetti per evitare il gol. E' un raddoppio pesantissimo quello leccese che taglia di fatto le gambe e il fiato ai giocatori viola. La Fiorentina prova comunque a trovare nel finale lo spunto per poter riaprire la gara ma non ci riesce, la fisicità leccese e l'esperienza maturata consentono ai salentini di condurre in fondo la gara. Le speranze gigliate si spengono al 92', su un colpo di testa di Elia che termina alto sugli sviluppi di una punizione battuta da Rubino. Peccato perchè la sconfitta appare fin troppo pesante per quanto visto nella prima frazione di gioco da parte della Fiorentina, che non riesce a dare continuità dopo due vittorie consecutive ottenute prima in Coppa Italia col Genoa e poi contro la Sampdoria fuori casa in campionato. Nessun dramma anche se la classifica non è certo delle migliori per i ragazzi di mister Galloppa, la cui squadra è rivoluzionata ampiamente. Un gruppo giovane e che deve trovare la giusta maturità, in una stagione di transizione volta oltre ad aprire un ciclo importante anche a generare nuova linfa per la prima squadra. Tanti ragazzi sono al primo anno nel campionato Primavera e si devono adattare alla competizione, la guida attenta di mister Galloppa deve essere il vero faro di questo gruppo. Calciatoripiù: Tognetti (Fiorentina): decisivo in diverse circostanze salva il risultato. Padilla (Fiorentina): nel primo tempo con le sue discese dà vitalità all'attacco viola.

La Fiorentina cade al Viola Park nello scontro salvezza contro un Lecce ordinato e attento, che sa attendere il momento propizio per piazzare la zampata vincente nell'incontro, forte della sua esperienza e della grande fisicità di cui dispone. La Fiorentina, dal canto suo, tiene bene il campo e tengono testa alla manovra salentina concedendo poco, ma senza riuscire a rimettere in piedi una gara decisa dal micidiale uno-due degli ospiti. Il primo tempo è avaro di emozioni e offre pochi sussulti. All'11 Padilla tira centralmente dopo una buona discesa sulla fascia ma Borbei para senza difficoltà eccessive, 3' dopo risponde il Lecce che dagli sviluppi di un rimessa laterale si vede negare il gol dall'ottimo Tognetti, dopo una buona penetrazione in area di un attaccante giallorosso che sfugge alla guardia di Comuzzo. La gara scivola via fino al 31', quando Padilla da fuori impegna nuovamente Borbei che non trattiene; per poco sulla sfera non ci arriva Vigani ma la difesa salentina si rifugia in corner. Al 40' sempre Padilla - molto attivo sulla sinistra - entra in area e crossa bene per Vigiani, l'esterno gigliato s'inserisce ma non trova la coordinazione giusta per il tap-in vincente. Un bel tiro di Rubino potente da fuori area al 46' impegna Borbei; ai punti il primo tempo darebbe ragione alla Fiorentina, ma il risultato resta fermo sullo 0-0. In apertura di ripresa si rivede il Lecce che s'affaccia dalle parti di Tognetti con Burnete, il tiro del numero 9 ospite è debole ed esce a lato. Il Lecce sale di tono e al 60' un tiro di Mc Jannet esce di poco passando vicino al palo. Due minuti dopo, sugli sviluppi di un corner battuto basso dalla destra, il Lecce sfiora il vantaggio, l'insidia è sventata da Tognetti che si supera con un grande riflesso evitando la deviazione vincente salentina sottomisura. Il gol sembra essere nell'aria e al 70' la Fiorentina resta momentaneamente in 10, con Elia fuori dal rettangolo di gioco per un contatto evidente non ravvisato dall'arbitro; il Lecce ne approfitta ripartendo in contropiede con la squadra viola sbilanciata in avanti una ripartenza veloce, Corfitzen mette la quarta e arriva in area viola, poi rientra sul suo piede e tira forte verso Tognetti che non riesce a trattenere il tiro. La palla schizza dalla parte opposta dove Mc Jannet ben appostato da due passi ribadisce in rete, 0-1. E' un gol pesante che non rende merito agli sforzi gigliati profusi finora, ma la beffa è dietro l'angolo e dopo due minuti il Lecce raddoppia. Una grossa incertezza difensiva della Fiorentina consente ai giallorossi un recupero importante in zona offensiva. Vitolo in fase di ripiegamento appoggia a Tognetti che nel tentativo di impostare l'azione appoggia ad Elia mettendolo in palese difficoltà sulla doppia pressione di Samek e Agrimi. Il primo fa da perno e consente il veloce recupero in fase offensiva di Agrimi che, una volta presa palla, conclude di potenza tira forte verso Tognetti. Il portiere viola non trattiene e la palla torna sui piedi di Agrimi, bravo nel seguire l'azione e ad insaccare a porta praticamente sguarnita nonostante un generoso tentativo dello stesso Tognetti per evitare il gol. E' un raddoppio pesantissimo quello leccese che taglia di fatto le gambe e il fiato ai giocatori viola. La Fiorentina prova comunque a trovare nel finale lo spunto per poter riaprire la gara ma non ci riesce, la fisicità leccese e l'esperienza maturata consentono ai salentini di condurre in fondo la gara. Le speranze gigliate si spengono al 92', su un colpo di testa di Elia che termina alto sugli sviluppi di una punizione battuta da Rubino. Peccato perchè la sconfitta appare fin troppo pesante per quanto visto nella prima frazione di gioco da parte della Fiorentina, che non riesce a dare continuità dopo due vittorie consecutive ottenute prima in Coppa Italia col Genoa e poi contro la Sampdoria fuori casa in campionato. Nessun dramma anche se la classifica non è certo delle migliori per i ragazzi di mister Galloppa, la cui squadra è rivoluzionata ampiamente. Un gruppo giovane e che deve trovare la giusta maturità, in una stagione di transizione volta oltre ad aprire un ciclo importante anche a generare nuova linfa per la prima squadra. Tanti ragazzi sono al primo anno nel campionato Primavera e si devono adattare alla competizione, la guida attenta di mister Galloppa deve essere il vero faro di questo gruppo. Calciatoripiù: Tognetti (Fiorentina): decisivo in diverse circostanze salva il risultato. Padilla (Fiorentina): nel primo tempo con le sue discese dà vitalità all'attacco viola.
Atalanta-Torino 1-1

RETI: Vlahovic, Della Valle
Cagliari-Frosinone 4-2

RETI: Marcolini, Achour, Achour, Idrissi, Mezsargs, Mezsargs
Juventus-Bologna 1-2

RETI: Scienza, Ebone, Tonin
Verona-Sassuolo 1-0

RETI: Siren Diao
Inter-Milan 1-1

RETI: Di Maggio, Cuenca
Lazio-Monza 1-1

RETI: Milani, Colombo
Genoa-Roma 1-2

RETI: Goncalinho, Mlakar, Marazzotti