Cattolica Virtus-Lido Camaiore 2-0
CATTOLICA VIRTUS: Bracci, Pagnotta, Peccini, Mugnaini, Masi L., Chirinos, De Sa, Veltre, Stondei, Pierucci, Andres. A disp.: Ronchi, Picarelli, Maffei, Narduzzi, Gentile, Fossi F., Dona, Zini, Casieri. All.: Carubia Rosario
LIDO CAMAIORE: Mazzantini, Gentile, Trinchera, Ghilarducci, Angeli, Palla, Alari Esposito, Neri, Paoli, Di Noia, Raffaelli. A disp.: Simoni, Ciccarelli, Bianchi, Taddei, Riccardi, Galletti, Puccetti, Pellegrini, Dolfi. All.: Ghilarducci Michele
RETI: Veltre, Pierucci
CATTOLICA VIRTUS: Bracci, Pagnotta, Peccini, Mugnaini, Masi, Chirinos, De Sa, Veltri, Stondei, Pierucci, Andres. A disp.: Ronchi, Picarelli, Maffei, Narduzzi, Gentile, Fossi, Donà, Zini, Casieri. All.: Rosario Carubia.
LIDO DI CAMAIORE: Mazzantini, Gentile, Trinchera, Ghilarducci, Angeli, Palla, Alari Esposito, Neri, Paoli, Di Noia, Raffaelli. A disp.: Simoni, Ciccarelli, Bianchi, Taddei, Riccardi, Galletti, Puccetti, Pellegrini, Dolfi. All.: Luciano Pardini.
ARBITRO: Corbani di Pistoia.
RETI: Veltre, Pierucci.
CATTOLICA VIRTUS: Bracci, Pagnotta, Peccini, Mugnaini, Masi, Chirinos, De Sa, Veltri, Stondei, Pierucci, Andres. A disp.: Ronchi, Picarelli, Maffei, Narduzzi, Gentile, Fossi, Donà, Zini, Casieri. All.: Rosario Carubia.
LIDO DI CAMAIORE: Mazzantini, Gentile, Trinchera, Ghilarducci, Angeli, Palla, Alari Esposito, Neri, Paoli, Di Noia, Raffaelli. A disp.: Simoni, Ciccarelli, Bianchi, Taddei, Riccardi, Galletti, Puccetti, Pellegrini, Dolfi. All.: Luciano Pardini.
ARBITRO: Corbani di Pistoia.
RETI: Veltre, Pierucci.
Quinto risultato utile consecutivo, terza vittoria stagionale per la Cattolica Virtus che tra le mura amiche supera 2-0 il Lido di Camaiore. I giallorossi hanno evidenziato fin dalle battute iniziali una supremazia nel gioco e nel possesso palla, ma non sono riusciti a concretizzare nel primo tempo: dobbiamo infatti aspettare la ripresa per l'uno-due locale arrivato su calcio d'angolo. Anche nei primi trentacinque minuti si annotano comunque alcune buone occasioni da gol non sfruttate dai locali. Stondei si fa trovare in buona posizione per tre volte, ma manca di precisione; delle buone occasioni capitano anche ad Andres, che mette a lato, e a Pierucci, che di testa colpisce fuori di poco. Il Lido di Camaiore risponde con un tiro centrale di Angeli e con un'azione che vede un po' incerta la retroguardia giallorossa ma che Paoli non riesce a concretizzare. Il primo tempo va dunque in archivio sul punteggio di 0-0. Nella ripresa la partita segue perlopiù lo stesso canovaccio, sembra mancare ancora un po' di lucidità in fase di finalizzazione alla Cattolica Virtus. Un intervento in area del Lido di Camaiore provoca le proteste dei giallorossi per un presunto penalty. Dall'altra parte gli ospiti vanno vicini al vantaggio con un bel contropiede: il tiro ravvicinato di Paoli viene ribattuto dal portiere giallorosso. La partita viene decisa come detto da due calci d'angolo: sul primo Veltre si ritrova a porta vuota e realizza da distanza ravvicinata, sul secondo è bravo Pierucci a calciarlo a girare sul primo palo sorprendendo il numero uno ospite per il 2-0. La risposta ospite è affidata a un tiro di Angeli su calcio di punizione indiretto in area (conclusione ribattuta dalla barriera) e un con un paio di contropiedi non finalizzati. Poi succede poco altro, la Cattolica Virtus controlla bene il vantaggio fino alla fine facendo suoi i tre punti, agganciando la Lastrigiana a quota 11.
Quinto risultato utile consecutivo, terza vittoria stagionale per la Cattolica Virtus che tra le mura amiche supera 2-0 il Lido di Camaiore. I giallorossi hanno evidenziato fin dalle battute iniziali una supremazia nel gioco e nel possesso palla, ma non sono riusciti a concretizzare nel primo tempo: dobbiamo infatti aspettare la ripresa per l'uno-due locale arrivato su calcio d'angolo. Anche nei primi trentacinque minuti si annotano comunque alcune buone occasioni da gol non sfruttate dai locali. Stondei si fa trovare in buona posizione per tre volte, ma manca di precisione; delle buone occasioni capitano anche ad Andres, che mette a lato, e a Pierucci, che di testa colpisce fuori di poco. Il Lido di Camaiore risponde con un tiro centrale di Angeli e con un'azione che vede un po' incerta la retroguardia giallorossa ma che Paoli non riesce a concretizzare. Il primo tempo va dunque in archivio sul punteggio di 0-0. Nella ripresa la partita segue perlopiù lo stesso canovaccio, sembra mancare ancora un po' di lucidità in fase di finalizzazione alla Cattolica Virtus. Un intervento in area del Lido di Camaiore provoca le proteste dei giallorossi per un presunto penalty. Dall'altra parte gli ospiti vanno vicini al vantaggio con un bel contropiede: il tiro ravvicinato di Paoli viene ribattuto dal portiere giallorosso. La partita viene decisa come detto da due calci d'angolo: sul primo Veltre si ritrova a porta vuota e realizza da distanza ravvicinata, sul secondo è bravo Pierucci a calciarlo a girare sul primo palo sorprendendo il numero uno ospite per il 2-0. La risposta ospite è affidata a un tiro di Angeli su calcio di punizione indiretto in area (conclusione ribattuta dalla barriera) e un con un paio di contropiedi non finalizzati. Poi succede poco altro, la Cattolica Virtus controlla bene il vantaggio fino alla fine facendo suoi i tre punti, agganciando la Lastrigiana a quota 11.
Arezzo F. Academy-Sestese 1-2
AREZZO F. ACADEMY: Sartini, Bianchi, Carini, MORI, RAGAZZINI, Leoni, Ceccherini, Baldesi, Steccato, Sandru, Bichi. A disp.: Milani, Baldolunghi, Amriche, Tavanti, Papini, Patriarchi, Giovane, Romani, Boccioli. All.: Bianchi Alessio
SESTESE: Pratolini, Mezani, Bindi, Pucci, Marzano, Musa, Drago, Ceccherini, Notari, Stasi, Palmini. A disp.: Giorgetti, Shera, Fici, Bellini, Bassetti, Malica, Minniti, Talbi, Belli. All.: Cillo Fabio
RETI: Steccato, Belli, Pucci
AREZZO ACADEMY: Sartini, Bianchi, Carini, Mori, Ragazzini, Leoni, N. Ceccherini, Baldesi, Steccato, Sandru, Bichi. A disp.: Milani, Baldolunghi, Amriche, Tavanti, Papini, Patriarchi, Giovane, Romani, Boccioli, All.: Luca Magnanensi.
SESTESE: Pratolini, Mezani, Bindi, Pucci, Marzano, Musa, Drago, L. Ceccherini, Notari, Stasi, Santiago Palmini. A disp.: Giorgetti, Shera, Fici, Bellini, Bassetti, Malica, Minniti, Talbi, Belli. All.: Fabio Cillo.
ARBITRO: Debiti di Arezzo
RETI: 7' Steccato, 60' Pucci, 68' Belli.
AREZZO ACADEMY: Sartini, Bianchi, Carini, Mori, Ragazzini, Leoni, N. Ceccherini, Baldesi, Steccato, Sandru, Bichi. A disp.: Milani, Baldolunghi, Amriche, Tavanti, Papini, Patriarchi, Giovane, Romani, Boccioli, All.: Luca Magnanensi.
SESTESE: Pratolini, Mezani, Bindi, Pucci, Marzano, Musa, Drago, L. Ceccherini, Notari, Stasi, Santiago Palmini. A disp.: Giorgetti, Shera, Fici, Bellini, Bassetti, Malica, Minniti, Talbi, Belli. All.: Fabio Cillo.
ARBITRO: Debiti di Arezzo
RETI: 7' Steccato, 60' Pucci, 68' Belli.
Il Tau, l'Affrico, il Cecina, va bene; ma dietro di loro arriva la Sestese che porta a quattro il numero di risultati utili di fila (il nervosismo divampa ogni volta che pensa alla trasferta di San Miniato, e soprattutto alla direzione di gara) e battendo 1-2 l'Arezzo Academy accorcia a due punti da quella vetta affollatissima. Il successo è strameritato, ma non facile: l'Arezzo Academy segna infatti in avvio e grazie a una prova intensissima tiene il vantaggio fino a dieci minuti dalla fine. La Sestese aveva preparato una gara diversa, ma già al 7' Cillo deve cambiare piani: la difesa infatti si fa sorprendere dall'angolo di Baldesi che dal primo palo Steccato converte nell'1-0. Diventa la gara ideale per l'Arezzo Academy, che sogna il primo successo stagionale contro un avversario così blasonato: in queste condizioni climatiche e su un campo in erba naturale difendersi diventa più facile che inventare. Per portarsi in attacco la Sestese ha bisogno delle punizioni che Mezani catapulta nell'area avversaria; ma non ne approfittano Notari, Pucci e Lapo Ceccherini, l'Arezzo Academy si salva e raggiunge la pausa col risultato a favore. È inevitabile che nella ripresa la Sestese alzi il ritmo e cominci a verticalizzare: la miglior occasione del primo quarto d'ora la costruisce Notari, partito in posizione sospetta e al duello con Sartini che in uscita prende tutto quello che c'è da prendere; Debiti non ha neppure il tempo di valutare se l'intervento è falloso oppure no, perché sottoporta Musa calamita il pallone e a colpo sicuro lo calcia altissimo. Ma se ambisce a stare lassù la Sestese non può permettersi di perdere punti per strada: Cillo si gioca Talbi cui affida subito l'esecuzione d'una punizione dal limite, calciata sulla faccia interna del palo. La pressione sulla difesa dell'Arezzo Academy cresce, per due volte Pucci sfida Sartini che vince il primo duello ma perde il secondo, sconfitto dal colpo di testa sull'angolo battuto rapidamente da Talbi per Belli (60'). Alla fine manca ancora una decina di minuti: la Sestese capisce che ha tempo, e fiato, e qualità per vincere e continua ad attaccare, anche se in ripartenza Mori e Boccioli provano a sorprenderla. Ma l'esito è scontato: da sinistra Notari mette dentro un traversone tesissimo che di testa Belli spedisce in rete accanto al secondo palo. La rimonta dunque si completa, e nel finale il divario potrebbe addirittura aumentare: solo la traversa nega la rete a Notari, che s'accentra dalla corsia destra e calcia in porta con un destro violentissimo. È la conferma che per quanto sofferta la vittoria della Sestese è meritata; ma, anche se la classifica piange, l'Arezzo Academy può dirsi orgoglioso: ha dato tutto, e fatto il massimo, contro una rivale straordinaria.
Calciatoripiù: Sandru, Carini, Mori (Arezzo Academy),
Pucci e
Bindi (Sestese).
Il Tau, l'Affrico, il Cecina, va bene; ma dietro di loro arriva la Sestese che porta a quattro il numero di risultati utili di fila (il nervosismo divampa ogni volta che pensa alla trasferta di San Miniato, e soprattutto alla direzione di gara) e battendo 1-2 l'Arezzo Academy accorcia a due punti da quella vetta affollatissima. Il successo è strameritato, ma non facile: l'Arezzo Academy segna infatti in avvio e grazie a una prova intensissima tiene il vantaggio fino a dieci minuti dalla fine. La Sestese aveva preparato una gara diversa, ma già al 7' Cillo deve cambiare piani: la difesa infatti si fa sorprendere dall'angolo di Baldesi che dal primo palo Steccato converte nell'1-0. Diventa la gara ideale per l'Arezzo Academy, che sogna il primo successo stagionale contro un avversario così blasonato: in queste condizioni climatiche e su un campo in erba naturale difendersi diventa più facile che inventare. Per portarsi in attacco la Sestese ha bisogno delle punizioni che Mezani catapulta nell'area avversaria; ma non ne approfittano Notari, Pucci e Lapo Ceccherini, l'Arezzo Academy si salva e raggiunge la pausa col risultato a favore. È inevitabile che nella ripresa la Sestese alzi il ritmo e cominci a verticalizzare: la miglior occasione del primo quarto d'ora la costruisce Notari, partito in posizione sospetta e al duello con Sartini che in uscita prende tutto quello che c'è da prendere; Debiti non ha neppure il tempo di valutare se l'intervento è falloso oppure no, perché sottoporta Musa calamita il pallone e a colpo sicuro lo calcia altissimo. Ma se ambisce a stare lassù la Sestese non può permettersi di perdere punti per strada: Cillo si gioca Talbi cui affida subito l'esecuzione d'una punizione dal limite, calciata sulla faccia interna del palo. La pressione sulla difesa dell'Arezzo Academy cresce, per due volte Pucci sfida Sartini che vince il primo duello ma perde il secondo, sconfitto dal colpo di testa sull'angolo battuto rapidamente da Talbi per Belli (60'). Alla fine manca ancora una decina di minuti: la Sestese capisce che ha tempo, e fiato, e qualità per vincere e continua ad attaccare, anche se in ripartenza Mori e Boccioli provano a sorprenderla. Ma l'esito è scontato: da sinistra Notari mette dentro un traversone tesissimo che di testa Belli spedisce in rete accanto al secondo palo. La rimonta dunque si completa, e nel finale il divario potrebbe addirittura aumentare: solo la traversa nega la rete a Notari, che s'accentra dalla corsia destra e calcia in porta con un destro violentissimo. È la conferma che per quanto sofferta la vittoria della Sestese è meritata; ma, anche se la classifica piange, l'Arezzo Academy può dirsi orgoglioso: ha dato tutto, e fatto il massimo, contro una rivale straordinaria.
Calciatoripiù: Sandru, Carini, Mori (Arezzo Academy),
Pucci e
Bindi (Sestese).
Capezzano Pianore-Armando Picchi 9-1
CAPEZZANO PIANORE: Oggiano, Quilici, Niccolai J., Pilone, Satini, Benedetti, Cardillo, Mattioli, Lombardi, Lenzi, Mbaye. A disp.: Pelliccia, Guidi, Nocito, Dolo, Arata, Paolini, Llanaj, Casolare . All.: Agostini Stefano
ARMANDO PICCHI: Luppichini, Benetti, Varalli, Cecchi, Andolfi, Cuccu, Baggiani, Longobardi, Martinelli, Ghezzani, Bartolini. A disp.: Groppelli, Nisi, Volpi, Di Bartolomeo, . All.: Ferraro Emilio
RETI: 9' Lombardi, 25' Mbaye, 28' Mbaye, 31' Lombardi, 36' Lombardi, 51' Arata, 57' rig. Llanaj, 61' Casolare, 65' Baggiani, 70' Arata
CAPEZZANO P.: Oggiano, Quilici, Niccolai, Pilone, Satini, Benedetti, Cardillo, Mattioli, Lombardi, Lenzi, Mbaye. A disp.: Pelliccia, Guidi, Nocito, Dolo, Arata, Paolini, Llanaj, Casolare. All.: Stefano Agostini.
ARMANDO PICCHI: Luppichini, Benedetti, Varalli, Ciandri, Andolfi, Cuccu, Baggiani, Longobardi, Martinelli, Ghezzani, Bartolini. A disp.: Groppelli, Nisi, Volpi, Di Bartolomeo. All.: Walter Cardinali.
ARBITRO: Amore di Carrara.
RETI: 9', 31', 36' Lombardi, 25', 28' Mbaye, 51', 70' Arata, 57' Llanaj rig., 61' Casolare, 65' Baggiani rig.
CAPEZZANO P.: Oggiano, Quilici, Niccolai, Pilone, Satini, Benedetti, Cardillo, Mattioli, Lombardi, Lenzi, Mbaye. A disp.: Pelliccia, Guidi, Nocito, Dolo, Arata, Paolini, Llanaj, Casolare. All.: Stefano Agostini.
ARMANDO PICCHI: Luppichini, Benedetti, Varalli, Ciandri, Andolfi, Cuccu, Baggiani, Longobardi, Martinelli, Ghezzani, Bartolini. A disp.: Groppelli, Nisi, Volpi, Di Bartolomeo. All.: Walter Cardinali.
ARBITRO: Amore di Carrara.
RETI: 9', 31', 36' Lombardi, 25', 28' Mbaye, 51', 70' Arata, 57' Llanaj rig., 61' Casolare, 65' Baggiani rig.
Il Capezzano Pianore infila il quarto risultato utile consecutivo (tre vittorie e un pareggio) superando tra le mura amiche l'Armando Picchi: il match si chiude con un rotondo 9-1 per i padroni di casa, avanti 4-0 all'intervallo. Il match si accende subito ed è bravo il Capezzano a indirizzarlo sui binari favorevoli facendo registrare un buon predominio poi per tutto l'arco del match e passando in vantaggio al 9' quando Lombardi si avventa su un pallone respinto corto dal portiere sul tiro da fuori area di Quilici. Il Capezzano continua a spingere realizzando altri tre gol tra il 25' e il 31'. I primi due portano la firma di Mbaye, a segno prima con un gran destro da fuori area diretto all'incrocio alla destra del portiere dopo una buona combinazione con Mattioli e Lombardi e poi tre minuti dopo su un'azione sviluppata sulla fascia sinistra: Niccolai dal fondo mette in area, tacco di Pilone per Mbaye che infila il pallone in rete rasoterra alla destra del portiere. Al 31' infine Mbaye in pressing conquista un pallone che rimette poi al centro per Lombardi, che si gira e insacca alla destra del portiere per il 4-0. Il match prosegue sullo stesso copione anche nella ripresa, caratterizzata subito da un altro gol locale: al 36' infatti ancora Lombardi si gira in area e insacca il pallone rasoterra all'angolino alla destra del portiere per il 5-0 e la tripletta personale. Il Capezzano continua a spingere e al 51' trova anche il sesto gol di giornata: il neoentrato Arata prende palla al limite dell'area, si libera di un avversario e realizza con un tiro imparabile nel sette alla destra del portiere. Al 57' Llanaj si conquista e trasforma un calcio di rigore per il 7-0, prima dell'ottavo e del nono gol locali realizzati da Casolare e ancora da Arata: il primo conclude in porta con un tiro imparabile alla sinistra del portiere dopo una bella triangolazione che l'aveva messo davanti alla porta, il secondo fissa il punteggio finale allo scoccare del 70' con una fuga solitaria: dribbla il portiere in uscita e insacca con un preciso rasoterra. Nel frattempo, dopo aver colpito un palo, alla mezz'ora l'Armando Picchi era riuscito ad accorciare le distanze su un calcio di rigore assegnato per un fallo in area di Nocito su Martinelli, trasformato dal dischetto da Baggiani.
Calciatoripiù : nel Capezzano Pianore
Pilone è uomo ovunque, pronto a impedire ogni tentativo di ripartenza degli avversari e a riproporre l'azione offensiva della propria squadra;
Mbaye realizza una doppietta e offre diversi assist ai compagni.
Lombardi segna una tripletta e si dimostra un pericolo costante per la retroguardia avversaria; belle prestazioni anche di
Niccolai , terzino di spinta, spina del fianco sulla fascia sinistra, e
Satini , centrale di difesa sempre pronto a svettare di testa sui lanci lunghi del portiere avversario e a interrompere ogni iniziativa della squadra ospite. Per l'Armando Picchi una nota di merito al portiere
Luppichini , molto autorevole in campo e protagonista di ottimi interventi.
Il Capezzano Pianore infila il quarto risultato utile consecutivo (tre vittorie e un pareggio) superando tra le mura amiche l'Armando Picchi: il match si chiude con un rotondo 9-1 per i padroni di casa, avanti 4-0 all'intervallo. Il match si accende subito ed è bravo il Capezzano a indirizzarlo sui binari favorevoli facendo registrare un buon predominio poi per tutto l'arco del match e passando in vantaggio al 9' quando Lombardi si avventa su un pallone respinto corto dal portiere sul tiro da fuori area di Quilici. Il Capezzano continua a spingere realizzando altri tre gol tra il 25' e il 31'. I primi due portano la firma di Mbaye, a segno prima con un gran destro da fuori area diretto all'incrocio alla destra del portiere dopo una buona combinazione con Mattioli e Lombardi e poi tre minuti dopo su un'azione sviluppata sulla fascia sinistra: Niccolai dal fondo mette in area, tacco di Pilone per Mbaye che infila il pallone in rete rasoterra alla destra del portiere. Al 31' infine Mbaye in pressing conquista un pallone che rimette poi al centro per Lombardi, che si gira e insacca alla destra del portiere per il 4-0. Il match prosegue sullo stesso copione anche nella ripresa, caratterizzata subito da un altro gol locale: al 36' infatti ancora Lombardi si gira in area e insacca il pallone rasoterra all'angolino alla destra del portiere per il 5-0 e la tripletta personale. Il Capezzano continua a spingere e al 51' trova anche il sesto gol di giornata: il neoentrato Arata prende palla al limite dell'area, si libera di un avversario e realizza con un tiro imparabile nel sette alla destra del portiere. Al 57' Llanaj si conquista e trasforma un calcio di rigore per il 7-0, prima dell'ottavo e del nono gol locali realizzati da Casolare e ancora da Arata: il primo conclude in porta con un tiro imparabile alla sinistra del portiere dopo una bella triangolazione che l'aveva messo davanti alla porta, il secondo fissa il punteggio finale allo scoccare del 70' con una fuga solitaria: dribbla il portiere in uscita e insacca con un preciso rasoterra. Nel frattempo, dopo aver colpito un palo, alla mezz'ora l'Armando Picchi era riuscito ad accorciare le distanze su un calcio di rigore assegnato per un fallo in area di Nocito su Martinelli, trasformato dal dischetto da Baggiani.
Calciatoripiù : nel Capezzano Pianore
Pilone è uomo ovunque, pronto a impedire ogni tentativo di ripartenza degli avversari e a riproporre l'azione offensiva della propria squadra;
Mbaye realizza una doppietta e offre diversi assist ai compagni.
Lombardi segna una tripletta e si dimostra un pericolo costante per la retroguardia avversaria; belle prestazioni anche di
Niccolai , terzino di spinta, spina del fianco sulla fascia sinistra, e
Satini , centrale di difesa sempre pronto a svettare di testa sui lanci lunghi del portiere avversario e a interrompere ogni iniziativa della squadra ospite. Per l'Armando Picchi una nota di merito al portiere
Luppichini , molto autorevole in campo e protagonista di ottimi interventi.
Affrico-Tau Calcio 1-1
AFFRICO: Gentile, Pallotti, Breccia, La Spina, D Onofrio, Corsini, Kodra, Casamenti, Nocentini, Marcantonini, Torracchi. A disp.: Campanale, Sordini, Mangani, Salsi, Labiad, Scarselli, Hoxha, Yparaguirre, Genovesi. All.: Gola Matteo
TAU CALCIO: Michielon, BIONDI, Serafini, Bracaloni, Tancredi, Giovannini, Capocchi, Moschini, Giovannelli, MAtteucci, Bonelli. A disp.: Bella, Gallina, Piazza, Romanelli, Guidi, Giagnoni, Lamperi, Lenzi. All.: Vannini Marco
RETI: Kodra, Giovannelli
AFFRICO: Gentile, Pallotti, Breccia, La Spina (70' Labiad), D'Onofrio, Corsini, Kodra, Casamenti, Nocentini (57' Scarselli), Marcantonini, Torracchi (54' Hoxha). A disp.: Campanale, Sordini, Mangani, Salsi, Yparraguirre, Genovesi. All.: Matteo Gola.
TAU ALTOPASCIO: Michielon, Biondi, Serafini, Bracaloni (64' Giagnoni), Tancredi, Giovannini, Capocchi (49' Kercuku), Moschini (54' Lamperi), Giovannelli, Matteucci, Bonelli (67' Lenzi). A disp.: Bella, Gallina, Piazza, Romanelli, Guidi. All.: Marco Vannini.
ARBITRO: Torrebianca di Empoli
RETI: 66' Kodra, 71' Giovannelli.
NOTE: ammoniti Kodra, Giovannelli, Pallotti, La Spina e Michielon. Angoli: 2-1. Recupero: 1'+3'.
AFFRICO: Gentile, Pallotti, Breccia, La Spina (70' Labiad), D'Onofrio, Corsini, Kodra, Casamenti, Nocentini (57' Scarselli), Marcantonini, Torracchi (54' Hoxha). A disp.: Campanale, Sordini, Mangani, Salsi, Yparraguirre, Genovesi. All.: Matteo Gola.
TAU ALTOPASCIO: Michielon, Biondi, Serafini, Bracaloni (64' Giagnoni), Tancredi, Giovannini, Capocchi (49' Kercuku), Moschini (54' Lamperi), Giovannelli, Matteucci, Bonelli (67' Lenzi). A disp.: Bella, Gallina, Piazza, Romanelli, Guidi. All.: Marco Vannini.
ARBITRO: Torrebianca di Empoli
RETI: 66' Kodra, 71' Giovannelli.
NOTE: ammoniti Kodra, Giovannelli, Pallotti, La Spina e Michielon. Angoli: 2-1. Recupero: 1'+3'.
Per cinque minuti è stato in testa da solo; se avesse retto per altri due, sarebbe stato in testa da solo per tutta la settimana. Invece l'incantesimo si spezza all'inizio del breve recupero concesso da Torrebianca: Giovannelli si fa largo a spintoni in una partita complicatissima e di testa segna una rete superlativa, quella che consente al Tau d'uscire imbattuto dal Lapenta e costringe l'Affrico all'1-1 che mantiene allineate le tre capolista (pareggia anche il Cecina nel posticipo con lo Scandicci). Il pari è giusto: sullo 0-0 Michielon ha sfoderato due parate stratosferiche, ma il Tau ha sbagliato un rigore (lo para Gentile) e s'è visto annullare (giustamente) la rete del possibile vantaggio, protagonista Matteucci in entrambi i casi. Ma anche se è giusto all'Affrico fa malissimo; perché la rete di Kodra, la seconda stagionale dopo quella al Cecina nell'altro scontro diretto, era arrivata al 66', e il meccanismo per sganciarsi dal Tau sembrava finalmente ben oliato. Per cinque minuti dunque l'Affrico è stato in testa da solo, e sono cinque minuti compresi tra la fine del tempo regolamentare e l'inizio del recupero; fin lì nessuna delle due contendenti era riuscita a sbloccare uno 0-0 blindato dalla prestazione sontuosa delle difese (i terzini Pallotti e Breccia su un fronte, il solito meraviglioso capitan Giovannini sull'altro) e da quella splendida dei due portieri. D'occasioni comunque se ne contano in abbondanza, e d'episodi controversi anche: quasi un'anticipazione di ciò che accadrà cento metri più a ovest quattro ore dopo, anche se da solo l'empolese Torrebianca se la cava meglio della terna Maresca-Colarossi-Di Giacinto (e meno male che c'è il Var, Dio benedica il Var e Open Var). Già, Torrebianca: nell'aspetto un che di Gervasoni, già solo il fatto che riesca a contenere il ritardo in soli sei minuti nonostante le difficoltà d'ingresso (voleva, come suo diritto, parcheggiare all'interno dell'impianto che però quando la Fiorentina gioca in casa si trova nell'area transennata: da rivedere la comunicazione tra Aia e forze dell'ordine) vale un credito; la prestazione complessiva e le scelte cruciali (rigore per il Tau, rete annullata al Tau) confermeranno l'impressione. Prima d'arrivare agli episodi, collezionati per intero nella ripresa, c'è però da raccontare il primo tempo aperto dall'anticipo di Biondi su Marcantonini con relativa verticalizzazione per Bonelli che resiste alla scivolata di La Spina e chiude il triangolo premiando la sovrapposizione sul fondo: Corsini spazza l'area con una diagonale perfetta (2'). Il Tau però è partito meglio e al 6' prova di nuovo a rendersi pericoloso: innescato dal lungo lancio di Giovannini cui gli attaccanti dell'Affrico consentono d'avanzare fino alla linea mediana, Giovannelli gioca di sponda per l'inserimento di Matteucci chiuso da un'altra diagonale perfetta, protagonista stavolta Pallotti che Gola ha spostato a destra per rimpiazzare Benelli, assente; a sinistra gioca Breccia. Non è l'unica modifica apportata allo schieramento: ce n'è una più incisiva, squisitamente tattica, ossia l'avanzamento di Kodra in posizione di trequartista, sulla linea di Torracchi e Marcantonini dietro Nocentini; l'Affrico impiega un po' a digerirla, ma all'improvviso s'accende e dal quarto d'ora in poi comincia a giocare con più frequenza nella metà campo avversaria. L'occasione che avverte della nuova inerzia la costruisce per intero Casamenti che sfrutta la sponda di Nocentini per scagliare verso la porta un destro improvviso da una ventina di metri: la traiettoria è troppo alta, ma è il segnale che l'Affrico è entrato in partita. I minuti successivi lo confermano: con una chiusura strabiliante Bracaloni evita che al 17' Kodra avvii una ripartenza in superiorità numerica sulla verticalizzazione di Marcantonini, che due minuti più tardi recupera il pallone sulla trequarti e arma di nuovo il destro di Casamenti, di nuovo alto anche se stavolta di molto meno. Sul calcio di rinvio però il Tau rischia d'essere letale: Michielon gioca basso per Biondi la cui verticalizzazione sulla corsia destra consente a Bonelli di cercare la porta con un tiro al volo, di poco fuori bersaglio. La gara s'è accesa, l'Affrico si riporta subito all'attacco: vinto un contrasto con Bracaloni, Casamenti affonda a destra e crossa a centro area dove Nocentini non approfitta dell'indecisione di Tancredi che aveva lasciato sfilare un pallone pericolosissimo. Fosse stato a Campo di Marte, Prandelli avrebbe rimproverato entrambi: in quei cinque anni scintillanti amava ripetere che i difensori devono essere pessimisti, gli attaccanti ottimisti; in sostanza, che bisogna sempre muoversi con l'idea che il pallone passi. Ma Nocentini ottimista non è, e anche se il pallone passa l'azione sfuma: è l'ultima del primo tempo, che lascia spazio a una ripresa egualmente intensa ma finalmente più ricca d'occasioni. La prima la costruisce il Tau grazie a Matteucci che avanza fino alla trequarti e scarica a destra per Capocchi: facile la parata di Gentile, troppo lento il rasoterra con l'interno destro. L'Affrico replica con due azioni in sequenza, entrambe sviluppate a sinistra: protagonista è sempre Breccia, il cui cross (fenomenale il colpo di tacco di Marcantonini a premiare la sovrapposizione: qualcuno lo segnerebbe con un circoletto rosso) Serafini neutralizza con un colpo di testa in stile Rugani in Fiorentina-Juventus, e invece che Jorko Ikoné appostati sul secondo palo c'erano Nocentini e Torracchi (39'), e il cui tiro di prima sul triangolo con Kodra sbocconcella la parte esterna del palo (42'). Una manciata di secondi più tardi però l'Affrico rischia disponendosi male a difendere su un pallone inattivo, la punizione che il destro di Bracaloni a rientrare scodella a centro area: solissimo, Tancredi stacca e spizza ma non riesce a corregge la traiettoria. Su un pallone inattivo però l'Affrico costruisce anche l'occasione successiva, neutralizzata dalla prima grande parata di Michielon il cui riflesso impedisce che la deviazione sottoporta di Casamenti si trasformi nella rete del vantaggio; lì lo aveva liberato, in posizione regolare (ben piazzato Torrebianca), il tiro di Kodra favorito dall'angolo di Marcantonini, col mancino a uscire, allontanato di testa da Giovannini (49'). Cento secondi più tardi però Michielon rischia di far pari: non era così tanto fuori come da battesimo il tiro-cross di Nocentini che da destra spazzola lo spigolo dell'incrocio. Sulla ripartenza però la gara rischia di cambiare: cercato in profondità, Matteucci affonda in area e cambia direzione quanto basta per nascondere il pallone a D'Onofrio che non rallenta e commette fallo; ben piazzato (ha corso tantissimo), Torrebianca fischia un rigore indiscutibile di cui lo stesso Matteucci s'incarica. L'esecuzione però è bruttina, destro lento e centrale: Gentile scende all'ultimo e col corpo riesce a respingere il pallone che sulla ribattuta Matteucci spedisce in viale Paoli. L'Affrico legge l'episodio come un segno e torna ad attaccare costruendo un'altra occasione enorme: subentrato a Torracchi da un paio di minuti (per tre Nocentini si sposta a fare l'ala destra, poi lascia il posto a Scarselli), Hoxha fa il centravanti e gioca di sponda per Marcantonini il cui destro ravvicinato in corsa Michielon respinge con la seconda paratissima della gara; a completare il salvataggio interviene Giovannini che di testa anticipa il secondo tentativo di Marcantonini, a quel punto a colpo sicuro (56'). Il Tau legge l'episodio come un segno e si lancia subito verso l'area avversaria: Kercuku (aveva rilevato Capocchi) verticalizza per Bonelli, chiuso dalla scivolata di Gentile che lo anticipa fuori area e per qualche secondo lascia la porta spalancata; prova ad approfittarne Giovannelli il cui destro di prima esce d'un metro. Il Tau comunque annusa l'aroma del vantaggio che al 61' solo un fischio di Torrebianca gli nega: Tancredi calcia sulla barriera una punizione dal limite (fallo di Pallotti su Matteucci), ma nello specchio il secondo tentativo; stavolta Gentile non è precisissimo, corta la sua respinta che di potenza Matteucci ribadisce in porta; ma Torrebianca, ben piazzato contravvenendo alle indicazioni degli organi tecnici (da anni in queste situazioni dicono di piazzarsi fuori area per controllare eventuali falli di mano in barriera: follia), annulla per un fuorigioco a quel punto indiscutibile. L'Affrico legge l'episodio come un segno e stavolta ne ottiene l'effetto massimo: l'ennesima sovrapposizione di Breccia si chiude con un cross teso che Marcantonini non aggancia; Scarselli tiene vivo il pallone e lo calibra di nuovo al centro ove in tuffo Kodra riesce a pronunciare le parole magiche per spezzare il sortilegio e battere Michielon (66'). Ma evidentemente si trattava d'una controfattura a tempo: il recupero (troppo breve: è l'unico errore di Torrebianca che s'accontenta di tre minuti, quando forse ne sarebbe servito il doppio) è iniziato da qualche secondo quando da sinistra il mancino di Serafini vernicia un traversone sul secondo palo, e Giovannelli lo trasforma nel pari con un colpo di testa a incrociare da bomber purissimo. Dall'1-0 erano trascorsi appena cinque minuti: per cinque minuti l'Affrico è stato in testa da solo.
Calciatoripiù : a lungo s'è ipotizzato che la partita finisse 0-0, troppo forti le difese (che gran giocatore è
Giovannini : a ricordarlo basterebbe il salvataggio sulla linea) e i portieri:
Gentile para un rigore,
Michielon due palloni che chiunque altro si sarebbe rassegnato a srotolare dalla rete. L'1-1 aumenta la valutazione finale di qualche calciatore, inevitabilmente dei marcatori
Kodra e
Giovannelli e degli autori degli assist
Scarselli (grande ingresso in posizione d'ala destra) e
Serafini , terzino di spinta di qualità sensazionali. Non è però l'unico interprete del ruolo a meritare una citazione: in una corsia che frequenta poco va alla grande
Pallotti , sostituito a sinistra da
Breccia che, titolare dopo più d'un mese, ha l'intenzione chiara di rimescolare le gerarchie.
Per cinque minuti è stato in testa da solo; se avesse retto per altri due, sarebbe stato in testa da solo per tutta la settimana. Invece l'incantesimo si spezza all'inizio del breve recupero concesso da Torrebianca: Giovannelli si fa largo a spintoni in una partita complicatissima e di testa segna una rete superlativa, quella che consente al Tau d'uscire imbattuto dal Lapenta e costringe l'Affrico all'1-1 che mantiene allineate le tre capolista (pareggia anche il Cecina nel posticipo con lo Scandicci). Il pari è giusto: sullo 0-0 Michielon ha sfoderato due parate stratosferiche, ma il Tau ha sbagliato un rigore (lo para Gentile) e s'è visto annullare (giustamente) la rete del possibile vantaggio, protagonista Matteucci in entrambi i casi. Ma anche se è giusto all'Affrico fa malissimo; perché la rete di Kodra, la seconda stagionale dopo quella al Cecina nell'altro scontro diretto, era arrivata al 66', e il meccanismo per sganciarsi dal Tau sembrava finalmente ben oliato. Per cinque minuti dunque l'Affrico è stato in testa da solo, e sono cinque minuti compresi tra la fine del tempo regolamentare e l'inizio del recupero; fin lì nessuna delle due contendenti era riuscita a sbloccare uno 0-0 blindato dalla prestazione sontuosa delle difese (i terzini Pallotti e Breccia su un fronte, il solito meraviglioso capitan Giovannini sull'altro) e da quella splendida dei due portieri. D'occasioni comunque se ne contano in abbondanza, e d'episodi controversi anche: quasi un'anticipazione di ciò che accadrà cento metri più a ovest quattro ore dopo, anche se da solo l'empolese Torrebianca se la cava meglio della terna Maresca-Colarossi-Di Giacinto (e meno male che c'è il Var, Dio benedica il Var e Open Var). Già, Torrebianca: nell'aspetto un che di Gervasoni, già solo il fatto che riesca a contenere il ritardo in soli sei minuti nonostante le difficoltà d'ingresso (voleva, come suo diritto, parcheggiare all'interno dell'impianto che però quando la Fiorentina gioca in casa si trova nell'area transennata: da rivedere la comunicazione tra Aia e forze dell'ordine) vale un credito; la prestazione complessiva e le scelte cruciali (rigore per il Tau, rete annullata al Tau) confermeranno l'impressione. Prima d'arrivare agli episodi, collezionati per intero nella ripresa, c'è però da raccontare il primo tempo aperto dall'anticipo di Biondi su Marcantonini con relativa verticalizzazione per Bonelli che resiste alla scivolata di La Spina e chiude il triangolo premiando la sovrapposizione sul fondo: Corsini spazza l'area con una diagonale perfetta (2'). Il Tau però è partito meglio e al 6' prova di nuovo a rendersi pericoloso: innescato dal lungo lancio di Giovannini cui gli attaccanti dell'Affrico consentono d'avanzare fino alla linea mediana, Giovannelli gioca di sponda per l'inserimento di Matteucci chiuso da un'altra diagonale perfetta, protagonista stavolta Pallotti che Gola ha spostato a destra per rimpiazzare Benelli, assente; a sinistra gioca Breccia. Non è l'unica modifica apportata allo schieramento: ce n'è una più incisiva, squisitamente tattica, ossia l'avanzamento di Kodra in posizione di trequartista, sulla linea di Torracchi e Marcantonini dietro Nocentini; l'Affrico impiega un po' a digerirla, ma all'improvviso s'accende e dal quarto d'ora in poi comincia a giocare con più frequenza nella metà campo avversaria. L'occasione che avverte della nuova inerzia la costruisce per intero Casamenti che sfrutta la sponda di Nocentini per scagliare verso la porta un destro improvviso da una ventina di metri: la traiettoria è troppo alta, ma è il segnale che l'Affrico è entrato in partita. I minuti successivi lo confermano: con una chiusura strabiliante Bracaloni evita che al 17' Kodra avvii una ripartenza in superiorità numerica sulla verticalizzazione di Marcantonini, che due minuti più tardi recupera il pallone sulla trequarti e arma di nuovo il destro di Casamenti, di nuovo alto anche se stavolta di molto meno. Sul calcio di rinvio però il Tau rischia d'essere letale: Michielon gioca basso per Biondi la cui verticalizzazione sulla corsia destra consente a Bonelli di cercare la porta con un tiro al volo, di poco fuori bersaglio. La gara s'è accesa, l'Affrico si riporta subito all'attacco: vinto un contrasto con Bracaloni, Casamenti affonda a destra e crossa a centro area dove Nocentini non approfitta dell'indecisione di Tancredi che aveva lasciato sfilare un pallone pericolosissimo. Fosse stato a Campo di Marte, Prandelli avrebbe rimproverato entrambi: in quei cinque anni scintillanti amava ripetere che i difensori devono essere pessimisti, gli attaccanti ottimisti; in sostanza, che bisogna sempre muoversi con l'idea che il pallone passi. Ma Nocentini ottimista non è, e anche se il pallone passa l'azione sfuma: è l'ultima del primo tempo, che lascia spazio a una ripresa egualmente intensa ma finalmente più ricca d'occasioni. La prima la costruisce il Tau grazie a Matteucci che avanza fino alla trequarti e scarica a destra per Capocchi: facile la parata di Gentile, troppo lento il rasoterra con l'interno destro. L'Affrico replica con due azioni in sequenza, entrambe sviluppate a sinistra: protagonista è sempre Breccia, il cui cross (fenomenale il colpo di tacco di Marcantonini a premiare la sovrapposizione: qualcuno lo segnerebbe con un circoletto rosso) Serafini neutralizza con un colpo di testa in stile Rugani in Fiorentina-Juventus, e invece che Jorko Ikoné appostati sul secondo palo c'erano Nocentini e Torracchi (39'), e il cui tiro di prima sul triangolo con Kodra sbocconcella la parte esterna del palo (42'). Una manciata di secondi più tardi però l'Affrico rischia disponendosi male a difendere su un pallone inattivo, la punizione che il destro di Bracaloni a rientrare scodella a centro area: solissimo, Tancredi stacca e spizza ma non riesce a corregge la traiettoria. Su un pallone inattivo però l'Affrico costruisce anche l'occasione successiva, neutralizzata dalla prima grande parata di Michielon il cui riflesso impedisce che la deviazione sottoporta di Casamenti si trasformi nella rete del vantaggio; lì lo aveva liberato, in posizione regolare (ben piazzato Torrebianca), il tiro di Kodra favorito dall'angolo di Marcantonini, col mancino a uscire, allontanato di testa da Giovannini (49'). Cento secondi più tardi però Michielon rischia di far pari: non era così tanto fuori come da battesimo il tiro-cross di Nocentini che da destra spazzola lo spigolo dell'incrocio. Sulla ripartenza però la gara rischia di cambiare: cercato in profondità, Matteucci affonda in area e cambia direzione quanto basta per nascondere il pallone a D'Onofrio che non rallenta e commette fallo; ben piazzato (ha corso tantissimo), Torrebianca fischia un rigore indiscutibile di cui lo stesso Matteucci s'incarica. L'esecuzione però è bruttina, destro lento e centrale: Gentile scende all'ultimo e col corpo riesce a respingere il pallone che sulla ribattuta Matteucci spedisce in viale Paoli. L'Affrico legge l'episodio come un segno e torna ad attaccare costruendo un'altra occasione enorme: subentrato a Torracchi da un paio di minuti (per tre Nocentini si sposta a fare l'ala destra, poi lascia il posto a Scarselli), Hoxha fa il centravanti e gioca di sponda per Marcantonini il cui destro ravvicinato in corsa Michielon respinge con la seconda paratissima della gara; a completare il salvataggio interviene Giovannini che di testa anticipa il secondo tentativo di Marcantonini, a quel punto a colpo sicuro (56'). Il Tau legge l'episodio come un segno e si lancia subito verso l'area avversaria: Kercuku (aveva rilevato Capocchi) verticalizza per Bonelli, chiuso dalla scivolata di Gentile che lo anticipa fuori area e per qualche secondo lascia la porta spalancata; prova ad approfittarne Giovannelli il cui destro di prima esce d'un metro. Il Tau comunque annusa l'aroma del vantaggio che al 61' solo un fischio di Torrebianca gli nega: Tancredi calcia sulla barriera una punizione dal limite (fallo di Pallotti su Matteucci), ma nello specchio il secondo tentativo; stavolta Gentile non è precisissimo, corta la sua respinta che di potenza Matteucci ribadisce in porta; ma Torrebianca, ben piazzato contravvenendo alle indicazioni degli organi tecnici (da anni in queste situazioni dicono di piazzarsi fuori area per controllare eventuali falli di mano in barriera: follia), annulla per un fuorigioco a quel punto indiscutibile. L'Affrico legge l'episodio come un segno e stavolta ne ottiene l'effetto massimo: l'ennesima sovrapposizione di Breccia si chiude con un cross teso che Marcantonini non aggancia; Scarselli tiene vivo il pallone e lo calibra di nuovo al centro ove in tuffo Kodra riesce a pronunciare le parole magiche per spezzare il sortilegio e battere Michielon (66'). Ma evidentemente si trattava d'una controfattura a tempo: il recupero (troppo breve: è l'unico errore di Torrebianca che s'accontenta di tre minuti, quando forse ne sarebbe servito il doppio) è iniziato da qualche secondo quando da sinistra il mancino di Serafini vernicia un traversone sul secondo palo, e Giovannelli lo trasforma nel pari con un colpo di testa a incrociare da bomber purissimo. Dall'1-0 erano trascorsi appena cinque minuti: per cinque minuti l'Affrico è stato in testa da solo.
Calciatoripiù : a lungo s'è ipotizzato che la partita finisse 0-0, troppo forti le difese (che gran giocatore è
Giovannini : a ricordarlo basterebbe il salvataggio sulla linea) e i portieri:
Gentile para un rigore,
Michielon due palloni che chiunque altro si sarebbe rassegnato a srotolare dalla rete. L'1-1 aumenta la valutazione finale di qualche calciatore, inevitabilmente dei marcatori
Kodra e
Giovannelli e degli autori degli assist
Scarselli (grande ingresso in posizione d'ala destra) e
Serafini , terzino di spinta di qualità sensazionali. Non è però l'unico interprete del ruolo a meritare una citazione: in una corsia che frequenta poco va alla grande
Pallotti , sostituito a sinistra da
Breccia che, titolare dopo più d'un mese, ha l'intenzione chiara di rimescolare le gerarchie.
Lastrigiana-San Miniato 0-2
LASTRIGIANA: Fontani, Borghi, Del Giudice, Caciolli, Preka, Cappiardi, Taofik, Brusciano, Fogli, Panichi, Kurti. A disp.: Buti, Berlincioni, Maestrelli, Colotta, Vignoli, Tarantino, Fossi, Bargagni, Marfisi. All.: Fanfani Filippo
SAN MINIATO: Pinna, Passarelli, Kilogjeri, Leoni, Zazzi, Senanayake, Gigliotti, Frilli, Marchetti, Vadi, Nocci. A disp.: Cortese, Petricci, Nannini, Inglesi, Castrigato, Del Casino, Polemi, Bossini, Buonocore. All.: Buini Stefano
RETI: Marchetti, Senanayake
LASTRIGIANA: Fontani, Borghi, Del Giudice, Caciolli, Preka, Cappiardi, Taoufik, Brusciano, Fogli, Panichi, Kurti. A disp.: Buti, Berlincioni, Maestrelli, Colotta, Vignoli, Tarantino, Fossi, Bargagni, Marfisi. All.: Filippo Fanfani.
SAN MINIATO: Pinna, Passarelli, Kllogjeri, Leoni, Zazzi, Senanayake, Gigliotti, Frilli, Marchetti, Vadi, Nocci. A disp.: Cortese, Petricci, Nannini, Inglesi, Castrigato, Del Casino, Polemi, Bossini, Buonocore. All.: Stefano Buini.
ARBITRO: Faldi di Prato
RETI: 65' Senanayake 70' Marchetti.
NOTE: espulso Passarelli (55').
LASTRIGIANA: Fontani, Borghi, Del Giudice, Caciolli, Preka, Cappiardi, Taoufik, Brusciano, Fogli, Panichi, Kurti. A disp.: Buti, Berlincioni, Maestrelli, Colotta, Vignoli, Tarantino, Fossi, Bargagni, Marfisi. All.: Filippo Fanfani.
SAN MINIATO: Pinna, Passarelli, Kllogjeri, Leoni, Zazzi, Senanayake, Gigliotti, Frilli, Marchetti, Vadi, Nocci. A disp.: Cortese, Petricci, Nannini, Inglesi, Castrigato, Del Casino, Polemi, Bossini, Buonocore. All.: Stefano Buini.
ARBITRO: Faldi di Prato
RETI: 65' Senanayake 70' Marchetti.
NOTE: espulso Passarelli (55').
Il cambio in panchina ha fatto bene: il San Miniato bagna la prima di Buini con una vittoria maturata grazie a due reti nei cinque minuti finali. S'arrende dunque la Lastrigiana che però era partita fortissimo: alla prima azione Borghi crossa da destra per Kurti che colpisce di testa da pochi passi e manda fuori di pochissimo (1'). Scampato il pericolo, il San Miniato alza il baricentro cercando di contrastare la Lastrigiana nella zona mediana; ne viene fuori una partita spigolosa con tanti interventi considerati fallosi dall'arbitro. La Lastrigiana comunque mantiene buona l'impostazione e al 20' costruisce un'altra occasione da rete: dopo un bel fraseggio è ancora Kurti a calciare a rete dal limite dell'area, e anche stavolta il suo tiro esce di poco. Minuto 34, nuova azione verticale della Lastrigiana: con un pallone che scavalca la linea difensiva senese Kurti serve Fogli che calcia a botta sicura, ma Pinna riesce a salvare rifugiandosi in corner. Nella ripresa il canovaccio non cambia: la Lastrigiana fa gioco e il San Miniato prova a coprirsi e ripartire. Al 55' ecco l'episodio che potrebbe cambiare la partita: Passarelli stende Kurti e viene ammonito per la seconda volta. Ma, pur ridotto in inferiorità numerica, di rimessa il San Miniato riesce a vincere la partita: un lungo rinvio della difesa ospite trova sulla destra Marchetti che supera in velocità Cappiardi e mette in area; il più lesto ad arrivare sul pallone è Senanayake che di sinistro insacca la rete dello 0-1. La Lastrigiana si getta in avanti e al 68' costruisce una buona azione per il pari: dal limite Taoufik calcia alto di poco. E al 70' il San Miniato raddoppia chiudendo i conti: sull'ennesimo lungo lancio dalle retrovie questa volta Marchetti si mette in proprio e, scattando sul filo del fuorigioco, batte l'incolpevole Fontani con un destro gelido. È la rete del raddoppio: il San Miniato è ripartito, in tasca punti pesanti.
Il cambio in panchina ha fatto bene: il San Miniato bagna la prima di Buini con una vittoria maturata grazie a due reti nei cinque minuti finali. S'arrende dunque la Lastrigiana che però era partita fortissimo: alla prima azione Borghi crossa da destra per Kurti che colpisce di testa da pochi passi e manda fuori di pochissimo (1'). Scampato il pericolo, il San Miniato alza il baricentro cercando di contrastare la Lastrigiana nella zona mediana; ne viene fuori una partita spigolosa con tanti interventi considerati fallosi dall'arbitro. La Lastrigiana comunque mantiene buona l'impostazione e al 20' costruisce un'altra occasione da rete: dopo un bel fraseggio è ancora Kurti a calciare a rete dal limite dell'area, e anche stavolta il suo tiro esce di poco. Minuto 34, nuova azione verticale della Lastrigiana: con un pallone che scavalca la linea difensiva senese Kurti serve Fogli che calcia a botta sicura, ma Pinna riesce a salvare rifugiandosi in corner. Nella ripresa il canovaccio non cambia: la Lastrigiana fa gioco e il San Miniato prova a coprirsi e ripartire. Al 55' ecco l'episodio che potrebbe cambiare la partita: Passarelli stende Kurti e viene ammonito per la seconda volta. Ma, pur ridotto in inferiorità numerica, di rimessa il San Miniato riesce a vincere la partita: un lungo rinvio della difesa ospite trova sulla destra Marchetti che supera in velocità Cappiardi e mette in area; il più lesto ad arrivare sul pallone è Senanayake che di sinistro insacca la rete dello 0-1. La Lastrigiana si getta in avanti e al 68' costruisce una buona azione per il pari: dal limite Taoufik calcia alto di poco. E al 70' il San Miniato raddoppia chiudendo i conti: sull'ennesimo lungo lancio dalle retrovie questa volta Marchetti si mette in proprio e, scattando sul filo del fuorigioco, batte l'incolpevole Fontani con un destro gelido. È la rete del raddoppio: il San Miniato è ripartito, in tasca punti pesanti.
Poggio A Caiano-Venturina 2-4
POGGIO A CAIANO: Pasquarelli, Donnarumma, Parrini, Marretti, Maffii, Passeri, Ciccone, Vadala, Checchinotto (104), Gaias, Bonacchi. A disp.: Sehimi, Barenghi, Camuso, Speranzi, Spanu, Rizzuto, Minatti, Arrighini, Piccione. All.: Cicala Alessio
VENTURINA: Visconti, Fadda, Lolini, Frati, Laska, Da Frassini, Mezzetti, Ferrario, Maldini, Bertaccini, Minichini. A disp.: Zanaboni, Roselli, Guazzelli, Deri, Nelli, Giovani, Casoli, Bouzerda, Iarnone. All.: Bucciantini Fabio
RETI: Gaias, Donnarumma, Mezzetti, Minichini, Mezzetti, Minichini
POGGIO A CAIANO: Pasquarelli, Donnarumma, Parrini, Marretti, Maffii, Passeri, Ciccone, Vadalà, Checchi, Gaias, Bonacchi. A disp.: Sehimi, Barenghi, Camuso, Speranzi, Spanu, Rizzuto, Minatti, Arrighini, Piccione. All.: Alessio Cicala.
VENTURINA: Visconti, Fadda, Lolini, Laska, Da Frassini, Mezzetti, Ferrario, Maldini, Bertaccini, Minichini. A disp.: Zanaboni, Roselli, Guazzelli, Deri, Nelli, Giovani, Casoli, Bonaguidi, Iarnone. All.: Matteo Pratesi.
ARBITRO: Bonfanti di Firenze
RETI: 1' Gaias, 18', 39' Minichini, 25', 50' Mezzetti, 65' Donnarumma.
POGGIO A CAIANO: Pasquarelli, Donnarumma, Parrini, Marretti, Maffii, Passeri, Ciccone, Vadalà, Checchi, Gaias, Bonacchi. A disp.: Sehimi, Barenghi, Camuso, Speranzi, Spanu, Rizzuto, Minatti, Arrighini, Piccione. All.: Alessio Cicala.
VENTURINA: Visconti, Fadda, Lolini, Laska, Da Frassini, Mezzetti, Ferrario, Maldini, Bertaccini, Minichini. A disp.: Zanaboni, Roselli, Guazzelli, Deri, Nelli, Giovani, Casoli, Bonaguidi, Iarnone. All.: Matteo Pratesi.
ARBITRO: Bonfanti di Firenze
RETI: 1' Gaias, 18', 39' Minichini, 25', 50' Mezzetti, 65' Donnarumma.
Rimonta, vittoria, sorpasso e balzo fuori dalla zona retrocessione. È una domenica perfetta per il Venturina che, in svantaggio dopo appena cinquanta secondi, si porta avanti già nella prima frazione e allunga nel primo quarto d'ora della ripresa; dopo aver sbagliato un rigore il Poggio a Caiano segna soltanto nel finale, e non riesce ad andare oltre un 2-4 che ora lo costringe a galleggiare in terzultima posizione. Ma un epilogo così è impensabile al terzo fischio di Bonfanti: il primo avvia l'incontro; il secondo concede al Poggio a Caiano una punizione al limite; il terzo riavvia il gioco, di nuovo a centrocampo, dopo che Gaias l'ha convertita in rete con un'esecuzione formidabile. In svantaggio senza neppure aver capito che cosa sia successo, il Venturina non sbanda e inizia a costruire azioni d'attacco. Se di testa Ferrario è sfortunato (due le parate consecutive), non altrettanto si può dire col pallone a terra: il suo tiro dal limite si trasforma in un filtrante per Minichini che salta Pasquarelli e appoggia il pallone in rete. Una manciata di minuti più tardi la rimonta è già completa: innescato da una verticalizzazione che gli consente di rompere la linea difensiva del Poggio a Caiano, Mezzetti punta Pasquarelli e lo supera in pallonetto. L'inerzia della partita ormai è chiara e non cambia neppure nella ripresa, aperta dal tris ospite: cross di Fadda, colpo di testa di Minichini, doppietta e 1-3. Al quarto d'ora le doppiette diventano due: stavolta è Mezzetti a trovare la porta con un tiro potente dall'interno dell'area. Anche se sa che sull'1-4 il risultato è compromesso, il Poggio a Caiano prova comunque a rimediare e nell'ultimo quarto di gara conquista il rigore del possibile raddoppio: glielo nega Visconti, fenomenale nell'opporsi all'esecuzione di Bonacchi che se l'era procurato (fallo di Da Frassini). Solo nel finale il Poggio a Caiano riesce ad accorciare: Visconti fa pari col rigore parato e, non capendosi con la difesa, lascia filtrare un lungo lancio di Donnarumma direttamente nello specchio. Ma il Venturina se ne scorda volentieri: meglio sbagliare quando si vince, si vince bene, si vince uno scontro diretto.
Calciatoripiù : doppietta per
Minichini , doppietta per
Mezzetti : il Venturina vince la seconda partita stagionale.
Rimonta, vittoria, sorpasso e balzo fuori dalla zona retrocessione. È una domenica perfetta per il Venturina che, in svantaggio dopo appena cinquanta secondi, si porta avanti già nella prima frazione e allunga nel primo quarto d'ora della ripresa; dopo aver sbagliato un rigore il Poggio a Caiano segna soltanto nel finale, e non riesce ad andare oltre un 2-4 che ora lo costringe a galleggiare in terzultima posizione. Ma un epilogo così è impensabile al terzo fischio di Bonfanti: il primo avvia l'incontro; il secondo concede al Poggio a Caiano una punizione al limite; il terzo riavvia il gioco, di nuovo a centrocampo, dopo che Gaias l'ha convertita in rete con un'esecuzione formidabile. In svantaggio senza neppure aver capito che cosa sia successo, il Venturina non sbanda e inizia a costruire azioni d'attacco. Se di testa Ferrario è sfortunato (due le parate consecutive), non altrettanto si può dire col pallone a terra: il suo tiro dal limite si trasforma in un filtrante per Minichini che salta Pasquarelli e appoggia il pallone in rete. Una manciata di minuti più tardi la rimonta è già completa: innescato da una verticalizzazione che gli consente di rompere la linea difensiva del Poggio a Caiano, Mezzetti punta Pasquarelli e lo supera in pallonetto. L'inerzia della partita ormai è chiara e non cambia neppure nella ripresa, aperta dal tris ospite: cross di Fadda, colpo di testa di Minichini, doppietta e 1-3. Al quarto d'ora le doppiette diventano due: stavolta è Mezzetti a trovare la porta con un tiro potente dall'interno dell'area. Anche se sa che sull'1-4 il risultato è compromesso, il Poggio a Caiano prova comunque a rimediare e nell'ultimo quarto di gara conquista il rigore del possibile raddoppio: glielo nega Visconti, fenomenale nell'opporsi all'esecuzione di Bonacchi che se l'era procurato (fallo di Da Frassini). Solo nel finale il Poggio a Caiano riesce ad accorciare: Visconti fa pari col rigore parato e, non capendosi con la difesa, lascia filtrare un lungo lancio di Donnarumma direttamente nello specchio. Ma il Venturina se ne scorda volentieri: meglio sbagliare quando si vince, si vince bene, si vince uno scontro diretto.
Calciatoripiù : doppietta per
Minichini , doppietta per
Mezzetti : il Venturina vince la seconda partita stagionale.
Giov. Fucecchio-Csl Prato Social Club 2-2
GIOV. FUCECCHIO: Criachi, Ciampalini, Matteoni, Salvadori N., Collura, Federighi, Sardelli, Gabbrielli, Aposti, Pellegrini, Masha. A disp.: Tacchi, Marconi, Pannocchia, Celestre, Tamburini, Clemente, Salvadori G., Ciappi . All.: Citi Michele
CSL PRATO SOCIAL CLUB: Dallai, Gialluisi, Dervishi, Bartolucci, Ferretti, Gelli, Magni, Forletti, Curiello, Madeo, Bagala. A disp.: Ringressi, Di Marco, Durgoni, Raffaelli, Camuso, Sambou, Fabiani, Magni, Truscelli. All.: Vannucci Matteo
RETI: Gabbrielli, Sardelli, Dervishi, Durgoni
GIOV.FUCECCHIO: Criachi, Ciampalini, Matteoni, Salvadori N., Collura, Federighi, Sardelli, Gabbrielli, Aposti, Pellegrini, Masha. A disp.: Tacchi, Marconi, Pannocchia, Celestre, Tamburini, Clemente, Salvadori G., Ciappi. All.: Michele Citi.
CSL PRATO SOCIAL: Dallai, Gialluisi, Dervishi, Bartolucci, Ferretti, Gelli, Magni, Forletti, Curiello, Madeo, Bagalà. A disp.: Ringressi, Di Marco, Durgoni, Raffaelli, Camuso, Sambou, Fabiani, Magni, Tuscelli. All.: Matteo Vannucci.
ARBITRO: Salvadori di Livorno.
RETI: Gabbrielli, Sardelli, Dervishi, Durgoni rig.
GIOV.FUCECCHIO: Criachi, Ciampalini, Matteoni, Salvadori N., Collura, Federighi, Sardelli, Gabbrielli, Aposti, Pellegrini, Masha. A disp.: Tacchi, Marconi, Pannocchia, Celestre, Tamburini, Clemente, Salvadori G., Ciappi. All.: Michele Citi.
CSL PRATO SOCIAL: Dallai, Gialluisi, Dervishi, Bartolucci, Ferretti, Gelli, Magni, Forletti, Curiello, Madeo, Bagalà. A disp.: Ringressi, Di Marco, Durgoni, Raffaelli, Camuso, Sambou, Fabiani, Magni, Tuscelli. All.: Matteo Vannucci.
ARBITRO: Salvadori di Livorno.
RETI: Gabbrielli, Sardelli, Dervishi, Durgoni rig.
Più che sorprese ormai certezze lassù nelle prime posizioni del girone élite. Giovani Fucecchio e Csl Prato Social Club non deludono le aspettative, confermando l'ottimo inizio di stagione con una partita tiratissima e chiusa con un pari alla fine giusto. Certo un po' di rammarico può rimanere per i bianconeri, sul doppio vantaggio alla fine del primo tempo e poi raggiunti nel finale, proprio all'ultimo secondo, con un discusso calcio di rigore. Ma alla fine il pari può starci: il Csl Prato Social Club ha giocato una buonissima partita mostrando un'ottima reazione al doppio svantaggio, andando vicino al gol già prima dei due sigilli di Dervishi e Durgoni. Sono proprio i ragazzi di Vannucci ad approcciare meglio al match, partendo forte e mettendo un po' in difficoltà i padroni di casa con il trio d'attacco composto da Curiello, Bagalà e Madeo. La partita si fa equilibrata col passare dei minuti, prima dell'uno-due dei padroni di casa. Il match si sblocca al minuto 26 con una conclusione dalla distanza, sulla destra, di Gabbrielli che sorprende Dallai per l'1-0. Trascorrono appena tre minuti e il Fucecchio raddoppia (29'): azione locale sviluppata sulla sinistra, cambio gioco di Matteoni per Sardelli, che conclude verso la porta; il pallone rimane in area e viene raccolto ancora da Sardelli, che in tap-in fa 2-0. È un uno-due micidiale quello del Fucecchio, che continua a spingere costruendo un altro paio di buoni spunti nel finale di primo tempo. Il Csl Prato Social Club non demorde: l'occasione più ghiotta per gli ospiti si annota sul momentaneo 1-0 bianconero, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, con un colpo di testa sul secondo palo di Dervishi; Criachi, al rientro in campo dopo un infortunio, toglie il pallone dall'incrocio dei pali con un grande intervento. La reazione del Csl Prato Social Club si registra però soprattutto nei secondi trentacinque minuti. Bagalà sfiora un gran gol su punizione: il pallone finisce sulla traversa. I padroni di casa rispondono con un tiro di Gabbrielli sul quale si supera Dallai con un ottimo intervento. La pressione ospite s'intensifica nell'ultima parte di gara. A circa dieci minuti dalla fine ecco la rete del 2-1: calcio d'angolo dalla destra di Durgoni, Dervishi sul secondo palo conclude di testa riaprendo la partita. Il Csl Prato Social Club ora spinge alla ricerca del pari e riesce a trovarlo nel finale: sugli sviluppi di un calcio d'angolo dalla destra Bartolucci cade in area, tra le proteste locali il direttore di gara assegna il calcio di rigore che Durgoni trasforma spiazzando il portiere. L'ultimo squillo della partita è del Fucecchio, su calcio di punizione: Dallai si salva deviando in angolo.
Calciatoripiù: Ciampalini, Collura (Giov.Fucecchio);
Durgoni, Dervishi, Bagalà (Csl Prato Social).
Più che sorprese ormai certezze lassù nelle prime posizioni del girone élite. Giovani Fucecchio e Csl Prato Social Club non deludono le aspettative, confermando l'ottimo inizio di stagione con una partita tiratissima e chiusa con un pari alla fine giusto. Certo un po' di rammarico può rimanere per i bianconeri, sul doppio vantaggio alla fine del primo tempo e poi raggiunti nel finale, proprio all'ultimo secondo, con un discusso calcio di rigore. Ma alla fine il pari può starci: il Csl Prato Social Club ha giocato una buonissima partita mostrando un'ottima reazione al doppio svantaggio, andando vicino al gol già prima dei due sigilli di Dervishi e Durgoni. Sono proprio i ragazzi di Vannucci ad approcciare meglio al match, partendo forte e mettendo un po' in difficoltà i padroni di casa con il trio d'attacco composto da Curiello, Bagalà e Madeo. La partita si fa equilibrata col passare dei minuti, prima dell'uno-due dei padroni di casa. Il match si sblocca al minuto 26 con una conclusione dalla distanza, sulla destra, di Gabbrielli che sorprende Dallai per l'1-0. Trascorrono appena tre minuti e il Fucecchio raddoppia (29'): azione locale sviluppata sulla sinistra, cambio gioco di Matteoni per Sardelli, che conclude verso la porta; il pallone rimane in area e viene raccolto ancora da Sardelli, che in tap-in fa 2-0. È un uno-due micidiale quello del Fucecchio, che continua a spingere costruendo un altro paio di buoni spunti nel finale di primo tempo. Il Csl Prato Social Club non demorde: l'occasione più ghiotta per gli ospiti si annota sul momentaneo 1-0 bianconero, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, con un colpo di testa sul secondo palo di Dervishi; Criachi, al rientro in campo dopo un infortunio, toglie il pallone dall'incrocio dei pali con un grande intervento. La reazione del Csl Prato Social Club si registra però soprattutto nei secondi trentacinque minuti. Bagalà sfiora un gran gol su punizione: il pallone finisce sulla traversa. I padroni di casa rispondono con un tiro di Gabbrielli sul quale si supera Dallai con un ottimo intervento. La pressione ospite s'intensifica nell'ultima parte di gara. A circa dieci minuti dalla fine ecco la rete del 2-1: calcio d'angolo dalla destra di Durgoni, Dervishi sul secondo palo conclude di testa riaprendo la partita. Il Csl Prato Social Club ora spinge alla ricerca del pari e riesce a trovarlo nel finale: sugli sviluppi di un calcio d'angolo dalla destra Bartolucci cade in area, tra le proteste locali il direttore di gara assegna il calcio di rigore che Durgoni trasforma spiazzando il portiere. L'ultimo squillo della partita è del Fucecchio, su calcio di punizione: Dallai si salva deviando in angolo.
Calciatoripiù: Ciampalini, Collura (Giov.Fucecchio);
Durgoni, Dervishi, Bagalà (Csl Prato Social).
Sporting Cecina-Scandicci 1-1
SPORTING CECINA: Ricci, Meatu, Santini, Barbaro, De Santis, Neri, Nista, Castellano, Paoletti, Lombardi, Creatini. A disp.: Kohler, Panichi, Vrami, Marinov, Lattuada, Fillini, Sparapani, Tonin . All.: Viterbo Fabio
SCANDICCI: Izzo, Ciulli, Salvadori, Sani, Morosino, Cullhaj, Pacini, Baggiani, Focardi, Lodovisi, Andrei. A disp.: , De La Cruz Valentin, Morandi, Pinzauti, Prelashaj, Falli, Palmini, Fabrizi, Di Maggio. All.: Fanfani Filippo
RETI: Marinov, Pacini
SPORTING CECINA: Ricci, Meatu, Santini, Barbaro, De Santis, Neri, Nista, Castellano, Paoletti, Lombardi, Creatini. A disp.: Kohler, Panichi, Vrami, Marinov, Lattuada, Fillini, Sparapani, Tonin. All.: Fabio Viterbo.
SCANDICCI: Izzo, Ciulli, Salvadori, Sani, Morosino, Cullhaj, Pacini, Baggiani, Focardi, Lodovisi, Andrei. A disp.: Valentin De La Cruz, Morandi, Pinzauti, Prelashaj, Falli, Palmini, Fabrizi, Di Maggio, Contieri. All.: Filippo Fanfani.
ARBITRO: Frati di Piombino.
RETI: 32' Pacini, 71' Marinov.
SPORTING CECINA: Ricci, Meatu, Santini, Barbaro, De Santis, Neri, Nista, Castellano, Paoletti, Lombardi, Creatini. A disp.: Kohler, Panichi, Vrami, Marinov, Lattuada, Fillini, Sparapani, Tonin. All.: Fabio Viterbo.
SCANDICCI: Izzo, Ciulli, Salvadori, Sani, Morosino, Cullhaj, Pacini, Baggiani, Focardi, Lodovisi, Andrei. A disp.: Valentin De La Cruz, Morandi, Pinzauti, Prelashaj, Falli, Palmini, Fabrizi, Di Maggio, Contieri. All.: Filippo Fanfani.
ARBITRO: Frati di Piombino.
RETI: 32' Pacini, 71' Marinov.
Occasione persa? Troppo presto per dirlo e in ogni caso le partite da giocare sono ancora tante. Sicuramente era un'occasione ghiotta per lo Sporting Cecina, che ospitava in casa lo Scandicci in concomitanza con lo scontro diretto fra Affrico e Tau e pregustava la possibilità di balzare in vetta solitaria. Davanti, però, i ragazzi di Viterbo si sono trovati uno Scandicci agguerrito e capace di uscire dal Comunale con un punto più che meritato. Già in avvio i blues mettono in chiaro le proprie intenzioni: al 2' Chullhaj regala un assist perfetto a Panichi, che dal limite dell'area scaglia un tiro quasi perfetto che chiama Ricci ad un super intervento. La reazione dello Sporting Cecina arriva al 5' quando Santini sottrae la sfera dai piedi di Baggiani sulla sinistra e serve Paoletti che entra in area ma da buona posizione manda a lato. Si apre poi una lunga fase di stallo, che Nista prova ad interrompere poco dopo il 20' con un insidioso colpo di testa su cross di Creatini. Anche in questo caso, però, il pallone termina a lato. Lo Scandicci però è attento e risponde colpo su colpo e per di più a 3' dall'intervallo gela il pubblico di Cecina: sugli sviluppi di un corner dalla sinistra, Lodovisi serve Pacini che dopo aver dribblato Barbaro indovina un diagonale chirurgico su cui Ricci non ha scampo. È 0-1 per lo Scandicci e una doccia gelata per lo Sporting Cecina, che chiude la prima frazione sotto di una rete. Nella ripresa i padroni di casa provano immediatamente a caricare a testa bassa. Al 38' subito grande iniziativa di Creatini, che trova un varco per vie centrali ma calcia troppo debole e centrale favorendo l'intervento di Izzo. Inizia la girandola delle sostituzioni e Viterbo pesca il jolly dal mazzo: al 47', appena entrato, Lattuada viene steso in area inducendo l'arbitro a decretare il penaly in favore del Cecina. Alla battuta va Paoletti ma Izzo con un tuffo felino devia in corner. Lo Sporting accusa il colpo e al 57' rischia tantissimo sulla combinazione tra Lodovisi e Focardi, conclusa da quest'ultimo con un colpo di testa che sfila di poco a lato. A dieci dalla fine Meatu stende Pacini al limite dell'area: calcia Ciulli ma spara alto sopra la traversa. Tre minuti più tardi, su un'imbucata in profondità, Izzo esce a valanga su Lombardi, stendendolo al limite dell'area. Batte Santini, la cui conclusione termina di poco fuori dal sette. Sembra la classica partita stregata per lo Sporting Cecina, che però ha il merito di insistere fino alla fine e proprio nel recupero trova il pareggio. Al 71' Creatini calcia l'ennesimo corner della partita del Cecina e pesca Marinov che, in mischia, trova la zampata vincente per l'1-1 evitando una sconfitta che avrebbe fatto molto male.
Calciatoripiù :
Meatu e
Neri (Sporting Cecina).
Lodovisi e
Pacini (Scandicci).
Occasione persa? Troppo presto per dirlo e in ogni caso le partite da giocare sono ancora tante. Sicuramente era un'occasione ghiotta per lo Sporting Cecina, che ospitava in casa lo Scandicci in concomitanza con lo scontro diretto fra Affrico e Tau e pregustava la possibilità di balzare in vetta solitaria. Davanti, però, i ragazzi di Viterbo si sono trovati uno Scandicci agguerrito e capace di uscire dal Comunale con un punto più che meritato. Già in avvio i blues mettono in chiaro le proprie intenzioni: al 2' Chullhaj regala un assist perfetto a Panichi, che dal limite dell'area scaglia un tiro quasi perfetto che chiama Ricci ad un super intervento. La reazione dello Sporting Cecina arriva al 5' quando Santini sottrae la sfera dai piedi di Baggiani sulla sinistra e serve Paoletti che entra in area ma da buona posizione manda a lato. Si apre poi una lunga fase di stallo, che Nista prova ad interrompere poco dopo il 20' con un insidioso colpo di testa su cross di Creatini. Anche in questo caso, però, il pallone termina a lato. Lo Scandicci però è attento e risponde colpo su colpo e per di più a 3' dall'intervallo gela il pubblico di Cecina: sugli sviluppi di un corner dalla sinistra, Lodovisi serve Pacini che dopo aver dribblato Barbaro indovina un diagonale chirurgico su cui Ricci non ha scampo. È 0-1 per lo Scandicci e una doccia gelata per lo Sporting Cecina, che chiude la prima frazione sotto di una rete. Nella ripresa i padroni di casa provano immediatamente a caricare a testa bassa. Al 38' subito grande iniziativa di Creatini, che trova un varco per vie centrali ma calcia troppo debole e centrale favorendo l'intervento di Izzo. Inizia la girandola delle sostituzioni e Viterbo pesca il jolly dal mazzo: al 47', appena entrato, Lattuada viene steso in area inducendo l'arbitro a decretare il penaly in favore del Cecina. Alla battuta va Paoletti ma Izzo con un tuffo felino devia in corner. Lo Sporting accusa il colpo e al 57' rischia tantissimo sulla combinazione tra Lodovisi e Focardi, conclusa da quest'ultimo con un colpo di testa che sfila di poco a lato. A dieci dalla fine Meatu stende Pacini al limite dell'area: calcia Ciulli ma spara alto sopra la traversa. Tre minuti più tardi, su un'imbucata in profondità, Izzo esce a valanga su Lombardi, stendendolo al limite dell'area. Batte Santini, la cui conclusione termina di poco fuori dal sette. Sembra la classica partita stregata per lo Sporting Cecina, che però ha il merito di insistere fino alla fine e proprio nel recupero trova il pareggio. Al 71' Creatini calcia l'ennesimo corner della partita del Cecina e pesca Marinov che, in mischia, trova la zampata vincente per l'1-1 evitando una sconfitta che avrebbe fatto molto male.
Calciatoripiù :
Meatu e
Neri (Sporting Cecina).
Lodovisi e
Pacini (Scandicci).