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Giovanissimi Regionali GIR.Elite - Giornata n. 7

Cattolica Virtus-Sestese 1-1

CATTOLICA VIRTUS: Bracci, Maffei, Gentile, Zini, Chirinos, Mugnaini, Pierucci, Veltre, Stondei, Zangarelli, Andres. A disp.: Ronchi, Masi G., Pagnotta, Peccini, Fossi, Miranda Moretti, Narduzzi, De Sa, Casieri. All.: Carubia Rosario
SESTESE: Pratolini, Bindi, Bassetti, Pucci, Marzano, Musa, Drago, Ceccherini, Notari, Belli, Talbi. A disp.: Giorgetti, Fici, Shera, Stasi, Malica, Minniti, Bellini, Palmini. All.: Cillo Fabio
RETI: Pierucci, Notari
CATTOLICA VIRTUS: Bracci, Maffei, Gentile, Zini, Chirinos, Mugnaini, Pierucci, Veltre, Stondei, Zangarelli, Andres. A disp.: Ronchi, Masi, Pagnotta, Peccini, Fossi, Miranda, Narduzzi, De sa, Casieri. All.: Rosario Carubia.
SESTESE: Pratolini, Bindi, Bassetti, Pucci, Marzano, Musa, Drago, Ceccherini, Notari, Belli, Talbi. A disp.: Giorgetti, Fici, Shera, Stasi, Malica, Minniti, Bellini, Santiago Palmini. All.: Fabio Cillo.
ARBITRO: Dal Prà di Firenze.
RETI: 25' Pierucci, 66' Notari.

CATTOLICA VIRTUS: Bracci, Maffei, Gentile, Zini, Chirinos, Mugnaini, Pierucci, Veltre, Stondei, Zangarelli, Andres. A disp.: Ronchi, Masi, Pagnotta, Peccini, Fossi, Miranda, Narduzzi, De sa, Casieri. All.: Rosario Carubia.
SESTESE: Pratolini, Bindi, Bassetti, Pucci, Marzano, Musa, Drago, Ceccherini, Notari, Belli, Talbi. A disp.: Giorgetti, Fici, Shera, Stasi, Malica, Minniti, Bellini, Santiago Palmini. All.: Fabio Cillo.
ARBITRO: Dal Prà di Firenze.
RETI: 25' Pierucci, 66' Notari.



Anche se la classifica avrebbe suggerito il contrario, l'1-1 interno sta stretto alla Cattolica Virtus, rimontata dalla Sestese soltanto a quattro minuti dalla fine. I locali partono meglio e al 3' costruiscono la prima occasione: il cross dalla sinistra di Zangarelli attraversa tutta l'area e arriva a Maffei, che in scivolata non riesce però a deviare il pallone in porta. Sei minuti più tardi la Cattolica sfiora di nuovo il vantaggio con Gentile che, servito da Pierucci, solo davanti a Pratolini non trova lo specchio. Dopo il doppio pericolo scampato la Sestese risponde con l'azione personale di Notari, che sulla sinistra salta due avversari e conclude di poco al lato. Da qui in avanti la partita si fa più chiusa, con poche occasioni da ambo le parti. Al 25' però all'interno della propria area Musa interviene in scivolata su Pierucci, travolgendolo: per Dal Prà è calcio di rigore; sul dischetto si presenta lo stesso Pierucci, che apre il piattone sinistro e spiazza Pratolini, trovando il gol del vantaggio. La Sestese non ci sta e appena cinque minuti dopo Notari in area con un gioco di prestigio supera Chirinos, che non può far altro che spendere il fallo: il direttore di gara indica nuovamente il dischetto; dagli undici metri si presenta Belli, che però si fa ipnotizzare da Bracci e sulla ribattuta colpisce clamorosamente il palo. Il risultato dunque non cambia e la Cattolica continua a condurre. È sua peraltro l'ultima occasione del primo tempo: il colpo di testa di Zangarelli finisce di poco fuori. Il primo tempo si conclude dunque sul risultato di 1-0. L'inizio del secondo tempo segue lo stesso copione del primo: la Cattolica parte forte, Pierucci cerca la doppietta personale, ma è sfortunato a trovare per due volte la traversa, prima al 37' con un colpo di testa, poi al 46' direttamente su calcio d'angolo. Dopo un inizio di ripresa frenetico il ritmo del gioco cala drasticamente: la Cattolica Virtus continua a gestire il gioco cercando di addormentare la partita e la Sestese cerca di sorprendere gli avversari in ripartenza senza però riuscirci. Ma proprio quando la partita sembrava destinata a rimanere sull'1-0 ecco il gol della Sestese: sul cross dalla sinistra del neo entrato Bellini un rimpallo in area favorisce Notari, il cui tiro deviato spiazza Bracci e finisce in fondo alla rete. Nel recupero la Sestese sfiora anche il gol vittoria, con la conclusione dal limite di Bellini che finisce a centimetri dallo specchio. Al di là dell'episodio finale è un pareggio amaro per la Cattolica che ha visto sfumare i tre punti a quattro minuti dal termine; è comunque il quarto risultato utile consecutivo, a conferma di quanto di buono visto nelle ultime gare. È un punto prezioso per la Sestese, che non perde terreno nei confronti delle capolista. Calciatoripiù : Pierucci, autore del gol e sfortunato nel non trovare la doppietta, Stondei e Andres , ottimi in fase di costruzione e in ripartenza. Per la Sestese il migliore è Notari , ma buone anche le prove di Marzano (Cattolica Virtus), sempre attento in copertura e Talbi (Sestese), che ha gestito bene la manovra mettendosi a completa disposizione della squadra.

Anche se la classifica avrebbe suggerito il contrario, l'1-1 interno sta stretto alla Cattolica Virtus, rimontata dalla Sestese soltanto a quattro minuti dalla fine. I locali partono meglio e al 3' costruiscono la prima occasione: il cross dalla sinistra di Zangarelli attraversa tutta l'area e arriva a Maffei, che in scivolata non riesce però a deviare il pallone in porta. Sei minuti più tardi la Cattolica sfiora di nuovo il vantaggio con Gentile che, servito da Pierucci, solo davanti a Pratolini non trova lo specchio. Dopo il doppio pericolo scampato la Sestese risponde con l'azione personale di Notari, che sulla sinistra salta due avversari e conclude di poco al lato. Da qui in avanti la partita si fa più chiusa, con poche occasioni da ambo le parti. Al 25' però all'interno della propria area Musa interviene in scivolata su Pierucci, travolgendolo: per Dal Prà è calcio di rigore; sul dischetto si presenta lo stesso Pierucci, che apre il piattone sinistro e spiazza Pratolini, trovando il gol del vantaggio. La Sestese non ci sta e appena cinque minuti dopo Notari in area con un gioco di prestigio supera Chirinos, che non può far altro che spendere il fallo: il direttore di gara indica nuovamente il dischetto; dagli undici metri si presenta Belli, che però si fa ipnotizzare da Bracci e sulla ribattuta colpisce clamorosamente il palo. Il risultato dunque non cambia e la Cattolica continua a condurre. È sua peraltro l'ultima occasione del primo tempo: il colpo di testa di Zangarelli finisce di poco fuori. Il primo tempo si conclude dunque sul risultato di 1-0. L'inizio del secondo tempo segue lo stesso copione del primo: la Cattolica parte forte, Pierucci cerca la doppietta personale, ma è sfortunato a trovare per due volte la traversa, prima al 37' con un colpo di testa, poi al 46' direttamente su calcio d'angolo. Dopo un inizio di ripresa frenetico il ritmo del gioco cala drasticamente: la Cattolica Virtus continua a gestire il gioco cercando di addormentare la partita e la Sestese cerca di sorprendere gli avversari in ripartenza senza però riuscirci. Ma proprio quando la partita sembrava destinata a rimanere sull'1-0 ecco il gol della Sestese: sul cross dalla sinistra del neo entrato Bellini un rimpallo in area favorisce Notari, il cui tiro deviato spiazza Bracci e finisce in fondo alla rete. Nel recupero la Sestese sfiora anche il gol vittoria, con la conclusione dal limite di Bellini che finisce a centimetri dallo specchio. Al di là dell'episodio finale è un pareggio amaro per la Cattolica che ha visto sfumare i tre punti a quattro minuti dal termine; è comunque il quarto risultato utile consecutivo, a conferma di quanto di buono visto nelle ultime gare. È un punto prezioso per la Sestese, che non perde terreno nei confronti delle capolista. Calciatoripiù : Pierucci, autore del gol e sfortunato nel non trovare la doppietta, Stondei e Andres , ottimi in fase di costruzione e in ripartenza. Per la Sestese il migliore è Notari , ma buone anche le prove di Marzano (Cattolica Virtus), sempre attento in copertura e Talbi (Sestese), che ha gestito bene la manovra mettendosi a completa disposizione della squadra.
Arezzo F. Academy-Venturina 0-0

AREZZO F. ACADEMY: Sartini, Bianchi, Baldesi, RAGAZZINI, Patriarchi, Leoni, MORI, Steccato, Bichi, Sandru, Romani. A disp.: Milani, Baldolunghi, Giovane, Amriche, Carini, Gallorini, Papini, Tavanti, Boccioli. All.: Bianchi Alessio
VENTURINA: Visconti, Fadda, Lolini, Frati, Laska, Da Frassini, Mezzetti, Ferrario, Maldini, Bertaccini, Minichini. A disp.: Zanaboni, Bonaguidi, Casoli, Deri, Giovani, Guazzelli, Iarnone, Nelli, Roselli. All.: Bucciantini Fabio
AREZZO ACADEMY: Sartini, Bianchi, Baldesi, Ragazzini, Patriarchi, Leoni, Mori, Steccato, Bichi, Sandru, Romani. A disp.: Milani, Baldolunghi, Giovane, Amriche, Carini, Gallorini, Papini, Tavanti, Boccioli. All.: Luca Magnanensi.
VENTURINA: Visconti, Fadda, Lolini, Frati, Laska, Da Frassini, Mezzetti, Ferrario, Maldini, Bertaccini, Minichini. A disp.: Zanaboni, Bonaguidi, Casoli, Deri, Giovani, Guazzelli, Iarnone, Nelli, Roselli. All.: Matteo Pratesi.
ARBITRO: Noferi di Arezzo.

AREZZO ACADEMY: Sartini, Bianchi, Baldesi, Ragazzini, Patriarchi, Leoni, Mori, Steccato, Bichi, Sandru, Romani. A disp.: Milani, Baldolunghi, Giovane, Amriche, Carini, Gallorini, Papini, Tavanti, Boccioli. All.: Luca Magnanensi.
VENTURINA: Visconti, Fadda, Lolini, Frati, Laska, Da Frassini, Mezzetti, Ferrario, Maldini, Bertaccini, Minichini. A disp.: Zanaboni, Bonaguidi, Casoli, Deri, Giovani, Guazzelli, Iarnone, Nelli, Roselli. All.: Matteo Pratesi.
ARBITRO: Noferi di Arezzo.



E alla fine la scossa non arriva, né da una parte né dall'altra. Arezzo Academy e Venturina impattano 0-0 al termine di settanta minuti, quelli del Giotto Est, non particolarmente ricchi di spunti e di occasioni da gol. In special modo nel primo tempo infatti nessuna delle due compagini riesce a creare veri pericoli in area avversaria; la partita risulta molto bloccata, senza grossi spunti né da parte amaranto né da quella biancoceleste. L'Arezzo Academy cerca di imbastire qualche buona trama palla a terra ma fatica a creare grossi grattacapi alla retroguardia ospite; dall'altra parte il Venturina, anch'esso piuttosto impreciso in fase di costruzione, non riesce a creare pericoli per la porta difesa da Sartini. La ripresa è decisamente più vivace, ma anche in questo caso senza che le due squadre riescano a trovare la via del gol. O meglio, l'Arezzo Academy era riuscito a portarsi in vantaggio. Ripartenza locale, il neoentrato Boccioli conclude in porta trovando la deviazione in angolo di Visconti; sugli sviluppi del corner lo stesso Boccioli mette in rete, ma l'arbitro ferma tutto segnalando un contestato fallo dello stesso Boccioli. L'Arezzo Academy non si dà per vinto e continua a spingere alla ricerca del vantaggio, non riuscendo però a trovare lo spunto giusto tra le maglie di un'attenta retroguardia ospite; il Venturina risponde con due ghiottissime occasioni: Bertaccini colpisce la traversa con una conclusione dalla distanza, anche Ferrario viene poi fermato dal legno su un colpo di testa in area. La partita rimane aperta e col risultato in bilico fino alla fine, ma né Arezzo Academy né Venturina riescono a trovare il vantaggio. Calciatorepiù: Bianchi (Arezzo Academy).

E alla fine la scossa non arriva, né da una parte né dall'altra. Arezzo Academy e Venturina impattano 0-0 al termine di settanta minuti, quelli del Giotto Est, non particolarmente ricchi di spunti e di occasioni da gol. In special modo nel primo tempo infatti nessuna delle due compagini riesce a creare veri pericoli in area avversaria; la partita risulta molto bloccata, senza grossi spunti né da parte amaranto né da quella biancoceleste. L'Arezzo Academy cerca di imbastire qualche buona trama palla a terra ma fatica a creare grossi grattacapi alla retroguardia ospite; dall'altra parte il Venturina, anch'esso piuttosto impreciso in fase di costruzione, non riesce a creare pericoli per la porta difesa da Sartini. La ripresa è decisamente più vivace, ma anche in questo caso senza che le due squadre riescano a trovare la via del gol. O meglio, l'Arezzo Academy era riuscito a portarsi in vantaggio. Ripartenza locale, il neoentrato Boccioli conclude in porta trovando la deviazione in angolo di Visconti; sugli sviluppi del corner lo stesso Boccioli mette in rete, ma l'arbitro ferma tutto segnalando un contestato fallo dello stesso Boccioli. L'Arezzo Academy non si dà per vinto e continua a spingere alla ricerca del vantaggio, non riuscendo però a trovare lo spunto giusto tra le maglie di un'attenta retroguardia ospite; il Venturina risponde con due ghiottissime occasioni: Bertaccini colpisce la traversa con una conclusione dalla distanza, anche Ferrario viene poi fermato dal legno su un colpo di testa in area. La partita rimane aperta e col risultato in bilico fino alla fine, ma né Arezzo Academy né Venturina riescono a trovare il vantaggio. Calciatorepiù: Bianchi (Arezzo Academy).
Armando Picchi-Lido Camaiore 0-3

ARMANDO PICCHI: Luppichini, Benetti, Varalli, Di Bartolomeo, Ciandri, Cuccu, Iacoponi, Baggiani, Martinelli, Ghezzani, Bartolini. A disp.: Groppelli, Innocenti, Longobardi, Volpi, Andolfi, Seppia, . All.: Ferraro Emilio
LIDO CAMAIORE: Mazzantini, Gentile, Trinchera, Ghilarducci, Angeli, Palla, Alari Esposito, Neri, Galletti, Di Noia, Raffaelli. A disp.: Dini, Simoni, Ciccarelli, Taddei, Bianchi, Riccardi, Pellegrini, Dolfi, Puccetti. All.: Ghilarducci Michele
RETI: Angeli, Alari Esposito, Di Noia
ARMANDO PICCHI: Luppichini, Benetti, Varalli, Di Bartolomeo, Ciandri, Cuccu, Iacoponi, Baggiani, Martinelli, Ghezzani, Bartolini. A disp.: Innocenti, Longobardi, Volpi, Andolfi, Seppia, Groppelli. All.: Walter Cardinali.
LIDO DI CAMAIORE: Mazzantini, Gentile, Trinchera, Ghilarducci, Angeli, Palla, Alari Esposito, Neri, Galletti, Di Noia, Raffaelli. A disp.: Dini, Simoni, Ciccarelli, Taddei, Bianchi, Riccardi, Pellegrini, Dolfi, Puccetti. All.: Luciano Pardini.
ARBITRO: Menicagli di Pontedera.
RETI: Di Noia, Alari Esposito, Angeli rig.

ARMANDO PICCHI: Luppichini, Benetti, Varalli, Di Bartolomeo, Ciandri, Cuccu, Iacoponi, Baggiani, Martinelli, Ghezzani, Bartolini. A disp.: Innocenti, Longobardi, Volpi, Andolfi, Seppia, Groppelli. All.: Walter Cardinali.
LIDO DI CAMAIORE: Mazzantini, Gentile, Trinchera, Ghilarducci, Angeli, Palla, Alari Esposito, Neri, Galletti, Di Noia, Raffaelli. A disp.: Dini, Simoni, Ciccarelli, Taddei, Bianchi, Riccardi, Pellegrini, Dolfi, Puccetti. All.: Luciano Pardini.
ARBITRO: Menicagli di Pontedera.
RETI: Di Noia, Alari Esposito, Angeli rig.



Il Lido di Camaiore torna a un successo che mancava dalla prima giornata, dal rocambolesco 4-5 in casa del Venturina, superando 3-0 a domicilio l'Armando Picchi. La compagine di mister Pardini riesce quasi subito a prendere in mano le redini dell'incontro, sigillando i tre punti già nel corso del primo tempo, archiviato sullo 0-3. Ma la prima occasione del match è per i padroni di casa: l'Armando Picchi parte con buon piglio, riuscendo a rendersi pericoloso dopo pochi minuti. Martinelli recupera palla su un impreciso passaggio all'indietro ospite, ma finisce per allungarsi troppo il pallone, e l'azione sfuma. Il Lido di Camaiore risponde con i tentativi di Raffaelli e di Galletti: il primo tiro finisce fuori dallo specchio, il secondo viene parato da Luppichini. Al terzo tentativo il Lido di Camaiore colpisce: ci pensa Di Noia a sbloccare l'incontro finalizzando un'azione di ripartenza, dopo una bella combinazione. Il gol dà forza agli ospiti, che continuano a spingere e vanno ancora a segno. Alari Esposito raddoppia trovando il tocco vincente in area sugli sviluppi di un calcio d'angolo, poi nel finale di primo tempo Angeli realizza lo 0-3 dal dischetto trasformando il calcio di rigore concesso dal direttore di gara per una trattenuta in area su Galletti. Con tre reti di vantaggio, il Lido di Camaiore amministra bene il match anche nei secondi trentacinque minuti, rendendosi ancora pericoloso in area amaranto ma senza riuscire a trovare ancora la via del gol. La chance più ghiotta per i gialloblù arriva ancora dal dischetto, su un nuovo calcio di rigore assegnato questa volta per un fallo in area su Pellegrini sugli sviluppi di una ripartenza. Sul dischetto si porta lo stesso Pellegrini, che si fa però ipnotizzare dal portiere amaranto. Nel finale di gara viene assegnato un penalty anche all'Armando Picchi, ma anche in questo caso è il portiere - Dini, subentrato a Mazzantini - a prendersi la scena, opponendosi con un ottimo intervento. Il punteggio resta così fermo sullo 0-3: il Lido di Camaiore si prende i tre punti e sale a quota 8, agganciando la Cattolica Virtus, staccando il Venturina e superando il Poggio a Caiano. Calciatoripiù: Dini entra in campo nella ripresa e para il rigore nel finale, Di Noia è bravo a sbloccare il risultato e si rende protagonista di una positiva prestazione (Lido di Camaiore).

Il Lido di Camaiore torna a un successo che mancava dalla prima giornata, dal rocambolesco 4-5 in casa del Venturina, superando 3-0 a domicilio l'Armando Picchi. La compagine di mister Pardini riesce quasi subito a prendere in mano le redini dell'incontro, sigillando i tre punti già nel corso del primo tempo, archiviato sullo 0-3. Ma la prima occasione del match è per i padroni di casa: l'Armando Picchi parte con buon piglio, riuscendo a rendersi pericoloso dopo pochi minuti. Martinelli recupera palla su un impreciso passaggio all'indietro ospite, ma finisce per allungarsi troppo il pallone, e l'azione sfuma. Il Lido di Camaiore risponde con i tentativi di Raffaelli e di Galletti: il primo tiro finisce fuori dallo specchio, il secondo viene parato da Luppichini. Al terzo tentativo il Lido di Camaiore colpisce: ci pensa Di Noia a sbloccare l'incontro finalizzando un'azione di ripartenza, dopo una bella combinazione. Il gol dà forza agli ospiti, che continuano a spingere e vanno ancora a segno. Alari Esposito raddoppia trovando il tocco vincente in area sugli sviluppi di un calcio d'angolo, poi nel finale di primo tempo Angeli realizza lo 0-3 dal dischetto trasformando il calcio di rigore concesso dal direttore di gara per una trattenuta in area su Galletti. Con tre reti di vantaggio, il Lido di Camaiore amministra bene il match anche nei secondi trentacinque minuti, rendendosi ancora pericoloso in area amaranto ma senza riuscire a trovare ancora la via del gol. La chance più ghiotta per i gialloblù arriva ancora dal dischetto, su un nuovo calcio di rigore assegnato questa volta per un fallo in area su Pellegrini sugli sviluppi di una ripartenza. Sul dischetto si porta lo stesso Pellegrini, che si fa però ipnotizzare dal portiere amaranto. Nel finale di gara viene assegnato un penalty anche all'Armando Picchi, ma anche in questo caso è il portiere - Dini, subentrato a Mazzantini - a prendersi la scena, opponendosi con un ottimo intervento. Il punteggio resta così fermo sullo 0-3: il Lido di Camaiore si prende i tre punti e sale a quota 8, agganciando la Cattolica Virtus, staccando il Venturina e superando il Poggio a Caiano. Calciatoripiù: Dini entra in campo nella ripresa e para il rigore nel finale, Di Noia è bravo a sbloccare il risultato e si rende protagonista di una positiva prestazione (Lido di Camaiore).
Capezzano Pianore-Csl Prato Social Club 1-1

CAPEZZANO PIANORE: Oggiano, Quilici, Niccolai, Mattioli, Satini, Benedetti, Paolini, Lenzi, Lombardi, Cardillo, Llanaj. A disp.: Pelliccia, Casolare, Nocito, Navari, Dolo, Arata, Bianchi, Napoli, Mbaye. All.: Agostini Stefano
CSL PRATO SOCIAL CLUB: Dallai, Ferretti, Dervishi, Forletti, Bartolucci, Gelli, Magni, Gialluisi, Curiello, Madeo, Bagala. A disp.: , Ghinea, Di Marco, Durgoni, Raffaelli, Sambou, Fabiani, Magni, Truscelli. All.: Vannucci Matteo
RETI: Lombardi, Madeo
CAPEZZANO P.: Oggiano, Quilici, Niccolai, Mattioli, Satini, Benedetti, Paolini, Lenzi, Lombardi, Cardillo, Llanaj. A disp.: Pelliccia, Casolare, Nocito, Navari, Dolo, Arata, Bianchi, Napoli, Mbaye. All.: Stefano Agostini.
CSL PRATO SOCIAL: Dallai, Ferretti, Dervishi, Forletti, Bartolucci, Gelli, M. Magni, Gialluisi, Curiello, Madeo, Bagalà. A disp.: Ghinea, Di Marco, Durgoni, Raffaelli, Sambou, Fabiani, P. Magni, Ringressi, Truscelli. All.: Matteo Vannucci.
ARBITRO: Lossi di Viareggio
RETI: 41' Madeo, 44' Lombardi.

CAPEZZANO P.: Oggiano, Quilici, Niccolai, Mattioli, Satini, Benedetti, Paolini, Lenzi, Lombardi, Cardillo, Llanaj. A disp.: Pelliccia, Casolare, Nocito, Navari, Dolo, Arata, Bianchi, Napoli, Mbaye. All.: Stefano Agostini.
CSL PRATO SOCIAL: Dallai, Ferretti, Dervishi, Forletti, Bartolucci, Gelli, M. Magni, Gialluisi, Curiello, Madeo, Bagalà. A disp.: Ghinea, Di Marco, Durgoni, Raffaelli, Sambou, Fabiani, P. Magni, Ringressi, Truscelli. All.: Matteo Vannucci.
ARBITRO: Lossi di Viareggio
RETI: 41' Madeo, 44' Lombardi.



Dei nove totali sette punti sono arrivati nelle ultime tre: ha avuto bisogno d'un mese per assestarsi, ma poi ha capito come affrontare l'élite e mantenendo aperta la striscia positiva prova a staccarsi dalle posizioni pericolose d'una classifica cortissima. Per farlo però il Capezzano ha avuto bisogno di pareggiare la rete di Madeo che aveva portato avanti il Csl Prato Social in avvio di ripresa; non che gli ci sia voluto tanto, tempo tre minuti e l'equilibrio si ricompone per non infrangersi più. Prima di giungere alle due azioni che fissano il punteggio sull'1-1 c'è però da riepilogare il primo tempo, segnato da una manciata d'occasioni per il Csl Prato Social che parte meglio e va vicino al vantaggio in almeno tre circostanze: sfortunato Bartolucci che vede il proprio tiro rimbalzare sulla traversa; decisivo in due occasioni Oggiano che prima toglie dall'incrocio il pallone calciato da Bagalà, al tiro dopo essersi accentrato da posizione laterale, e poi s'oppone a Bartolucci, pericolosissimo in proiezione offensiva sul traversone di Matteo Magni, e a Madeo sulla ribattuta. In avvio di ripresa comunque il Csl Prato Social la rete la trova: un lancio profondo di Bartolucci innesca la spizzata di Madeo cui giocando di sponda Curiello rende il pallone favorendone il tiro vincente sul palo più lontano. Ma l'1-1 regge un istante: Dallai respinge corto il tiro di Llanaj, Lombardi s'avventa sulla respinta e spinge il pallone tra i pali. Ristabilito il pari il Capezzano prova a cambiare l'inerzia della partita con una serie d'accelerazioni che mettono in difficoltà la difesa avversaria; al tiro pericoloso però non arriva mai, né le ripartenze del Csl Prato Social riescono a incidere come nel primo tempo. È dunque inevitabile che la partita resti inchiodata a un punteggio che alla fine a nessuno va male. Calciatoripiù: Matteo Magni è ispiratissimo nelle verticalizzazioni, Madeo (Csl Prato Social) finalmente si sblocca; per farlo deve però attendere l'avvio della ripresa, visto che nel primo tempo Oggiano aveva tappato ogni spiraglio. Il pari comunque arriva subito, e da lì anche se il risultato no l'inerzia della gara cambia: è soprattutto merito di Dolo (Capezzano P.), entrato dalla panchina con lo spirito perfetto.

Dei nove totali sette punti sono arrivati nelle ultime tre: ha avuto bisogno d'un mese per assestarsi, ma poi ha capito come affrontare l'élite e mantenendo aperta la striscia positiva prova a staccarsi dalle posizioni pericolose d'una classifica cortissima. Per farlo però il Capezzano ha avuto bisogno di pareggiare la rete di Madeo che aveva portato avanti il Csl Prato Social in avvio di ripresa; non che gli ci sia voluto tanto, tempo tre minuti e l'equilibrio si ricompone per non infrangersi più. Prima di giungere alle due azioni che fissano il punteggio sull'1-1 c'è però da riepilogare il primo tempo, segnato da una manciata d'occasioni per il Csl Prato Social che parte meglio e va vicino al vantaggio in almeno tre circostanze: sfortunato Bartolucci che vede il proprio tiro rimbalzare sulla traversa; decisivo in due occasioni Oggiano che prima toglie dall'incrocio il pallone calciato da Bagalà, al tiro dopo essersi accentrato da posizione laterale, e poi s'oppone a Bartolucci, pericolosissimo in proiezione offensiva sul traversone di Matteo Magni, e a Madeo sulla ribattuta. In avvio di ripresa comunque il Csl Prato Social la rete la trova: un lancio profondo di Bartolucci innesca la spizzata di Madeo cui giocando di sponda Curiello rende il pallone favorendone il tiro vincente sul palo più lontano. Ma l'1-1 regge un istante: Dallai respinge corto il tiro di Llanaj, Lombardi s'avventa sulla respinta e spinge il pallone tra i pali. Ristabilito il pari il Capezzano prova a cambiare l'inerzia della partita con una serie d'accelerazioni che mettono in difficoltà la difesa avversaria; al tiro pericoloso però non arriva mai, né le ripartenze del Csl Prato Social riescono a incidere come nel primo tempo. È dunque inevitabile che la partita resti inchiodata a un punteggio che alla fine a nessuno va male. Calciatoripiù: Matteo Magni è ispiratissimo nelle verticalizzazioni, Madeo (Csl Prato Social) finalmente si sblocca; per farlo deve però attendere l'avvio della ripresa, visto che nel primo tempo Oggiano aveva tappato ogni spiraglio. Il pari comunque arriva subito, e da lì anche se il risultato no l'inerzia della gara cambia: è soprattutto merito di Dolo (Capezzano P.), entrato dalla panchina con lo spirito perfetto.
Affrico-Sporting Cecina 2-2

AFFRICO: Campanale, Benelli, Pallotti, La Spina, D Onofrio, Labiad, Kodra, Casamenti, Nocentini, Marcantonini, Torracchi. A disp.: Gentile, Corsini, Sordini, Mangani, Salsi, Hoxha, Yparaguirre, Breccia, Scarselli. All.: Gola Matteo
SPORTING CECINA: Kohler, Meatu, Benedetti, Barbaro, Bettini, Neri, De Santis, Castellano, Paoletti, Lombardi, Creatini. A disp.: Ricci, Marinov, Santini, Lattuada, Fillini, Nista, Sparapani, . All.: Viterbo Fabio
RETI: Marcantonini, Kodra, Bettini, Neri
AFFRICO: Campanale, Benelli, Pallotti, La Spina, D'Onofrio, Labiad (65' Sordini), Kodra, Casamenti, Nocentini (94' Salsi), Marcantonini (88' Mangani), Torracchi (65' Hoxha). A disp.: Gentile, Corsini, Yparraguirre, Breccia, Scarselli. All.: Matteo Gola.
SPORTING CECINA: Kohler, Meatu, Benedetti, Barbaro, Bettini (39' Marinov), Neri, De Santis (94' Santini), Castellano (74' Lattuada), Paoletti, Lombardi (80' Fillini), Creatini (87' Nista). A disp.: Ricci, Sparapani. All.: Fabio Viterbo.
ARBITRO: Saracini di Pistoia
RETI: 35' Neri, 37' pt Bettini, 70' Marcantonini, 82' Kodra.
NOTE: ammoniti D'Onofrio e Paoletti. Angoli: 5-4. Recupero: 2'+30'. Gara sospesa per ventisei minuti tra il 39' e il 65'.

AFFRICO: Campanale, Benelli, Pallotti, La Spina, D'Onofrio, Labiad (65' Sordini), Kodra, Casamenti, Nocentini (94' Salsi), Marcantonini (88' Mangani), Torracchi (65' Hoxha). A disp.: Gentile, Corsini, Yparraguirre, Breccia, Scarselli. All.: Matteo Gola.
SPORTING CECINA: Kohler, Meatu, Benedetti, Barbaro, Bettini (39' Marinov), Neri, De Santis (94' Santini), Castellano (74' Lattuada), Paoletti, Lombardi (80' Fillini), Creatini (87' Nista). A disp.: Ricci, Sparapani. All.: Fabio Viterbo.
ARBITRO: Saracini di Pistoia
RETI: 35' Neri, 37' pt Bettini, 70' Marcantonini, 82' Kodra.
NOTE: ammoniti D'Onofrio e Paoletti. Angoli: 5-4. Recupero: 2'+30'. Gara sospesa per ventisei minuti tra il 39' e il 65'.



Rimarranno a lungo intatti un dubbio e una certezza. La certezza è che non è più questione di calendario facile, di scontri diretti ancora da giocare: dopo aver affrontato alla pari l'Affrico che per stare al vertice è costruito e per un quarto d'ora averlo addirittura messo sotto, lo Sporting Cecina entra di diritto tra le grandissime del campionato. Resta irrisolto il dubbio: come sarebbe andata se all'inizio della ripresa, il Cecina avanti 0-2, scivolando Bettini non si fosse infortunato? Da lì infatti la gara cambia su tre livelli: tecnico-tattico, perché il Cecina perde il leader della propria difesa, che peraltro aveva segnato una rete stratosferica, e data la panchina corta deve sostituirlo con un rattoppo, l'abbassamento di De Santis in posizione di stopper (e nel finale s'incroceranno le posizioni sua e di Meatu); mentale, perché dopo un episodio così è inevitabile ricordarsi che di cognome questo campionato fa Under 15, e che il contraccolpo è legittimo; e di ritmo, perché in attesa che l'ambulanza arrivi, entri ed esca dal terreno di gioco si sta fermi per ventisei minuti, e quando si riparte tutto quello che è accaduto nell'ora precedente s'è come volatilizzato. L'Affrico riesce dunque a rimontare fino a un 2-2 che all'intervallo sembrava irraggiungibile: alla fine del primo tempo il Cecina aveva infatti smontato lo 0-0 con una punizione magnifica di Neri, raddoppiata dopo cento secondi dall'acrobazia di Bettini. Era stato l'epilogo d'un primo tempo fin lì equilibrato, quasi contratto: speculare rispetto al 4-3-3 dell'Affrico che ruota intorno a La Spina, calamita di mille palloni davanti alla difesa, in fase di possesso il sistema di gioco del Cecina è molto simile a un 4-1-4-1 nel quale le due mezzali De Santis e Creatini s'alzano sulla linea di Lombardi e Castellano, così che l'attacco si distende orizzontalmente su tutto il fronte. Ne viene fuori mezz'ora intensa ma povera d'occasioni reali: ci prova per primo l'Affrico col tiro di Kodra in corsa dal vertice sinistro dell'area (alto) e con la percussione di Casamenti che, carpito il pallone a Benedetti sul corto rinvio di Kohler, accelera dalla trequarti fino all'area ove serve a Marcantonini un pallone troppo lungo. Lo Sporting Cecina replica con uno schema preciso, le rimesse di Castellano che dalla trequarti in su le batte sia dalla corsia di competenza sia da destra: è proprio da qui che il pallone decolla per atterrare nella zona di Benedetti, preciso nel tempo dello stacco ma non altrettanto nella mira (12'). Lo Sporting Cecina resta comunque avanti, perché sul calcio di rinvio recupera il possesso e costruisce un'altra mezza occasione: gliela annulla D'Onofrio, imperiale nell'anticipo su Paoletti che stava tagliando a centro area sul traversone rasoterra di Lombardi acceso dalla verticalizzazione di De Santis. Nella circostanza è fuori posizione Labiad, che spesso esce per dar mano a Pallotti con il raddoppio ma lascia zoppa la difesa: replicando al contrario la mossa che gli consentì di ribaltare la partita di Lastra a Signa, nella ripresa Gola lo sostituisce con Sordini e da lì in avanti l'assetto si consolida. Ma prima d'arrivarci deve passare un'ora, o giù di lì: è prematuro pensare a un cambio, anche perché a cavallo del 15' l'Affrico raggiunge quattro volte la pedana. La porta dello Sporting Cecina resta però inviolata: sporcato in angolo il colpo di testa di Pallotti sulla punizione mancina di Marcantonini che cerca l'area dalla corsia sinistra; sporcato in angolo il tiro in corsa dello stesso Marcantonini servito da Benelli (ottimo primo tempo, ripresa in apnea) che aveva catturato il corto rinvio, il secondo, di Kohler e aveva strappato fino al fondo; lentissimo il destro di Torracchi, libero al limite dell'area di porta sull'appoggio di Kodra che aveva tenuto vivo un angolo calciato lungo da Marcantonini. La quarta occasione è quella più articolata: Paoletti calcia sulla barriera una punizione dai venti metri e innesca la ripartenza dell'Affrico; la neutralizza per due volte Bettini, sontuoso in anticipo sul taglio di Nocentini e decisivo nell'opporsi al destro di Kodra che dal limite prova a chiudere l'azione da lui stesso avviata (18'). Sembra che per il vantaggio dell'Affrico sia sufficiente attendere, e invece il quarto d'ora che s'apre da qui in poi è quello in cui lo Sporting Cecina riesce a metterlo sotto: fino al 34' tranne una punizione di Paoletti deviata dalla barriera d'occasioni vere non ne costruisce, ma il baricentro della partita si sposta sempre più vicino all'area locale. E poi, cambiato l'equilibrio, cambia anche il punteggio: Benelli, fin qui ottimo e da qui in poi in apnea, salta fuori tempo come nell'azione che quindici giorni prima procurò un rigore alla Lastrigiana. Il suo fallo di mano, evidente, stavolta concede allo Sporting Cecina una punizione cinque metri fuori dall'arco che invita all'area: se ne incarica Neri che col destro schianta il pallone sotto il secondo incrocio (esecuzione ammirevole, in ritardo però Campanale punito sul palo di competenza) e segna lo 0-1. Nel primo minuto di recupero il divario potrebbe subito raddoppiare: a destra Paoletti fugge di nuovo a Labiad, viola l'area e scarica il destro sul primo palo, stavolta coperto da Campanale. Nel secondo minuto di recupero il divario raddoppia: da sinistra Castellano trasla a destra per battere l'ennesima rimessa laterale in zona offensiva; prolungato da una deviazione sporca, il suo cross con le mani scende a centro area nella zona di Bettini che in semirovesciata sembra chiudere la questione. Da giocare però c'è ancora un tempo, che dopo la pausa l'Affrico aggredisce con altro spirito; e dopo appena quattro minuti si configura l'episodio su cui gira la partita: non è una rete perché, servito da Marcantonini sopra la difesa, anziché calciare di potenza Nocentini cerca un improbabile destro piazzato verso il secondo incrocio e grazia Kohler; ma nel tentativo di chiuderlo Bettini manca l'intervento e scivola a terra cadendo sul braccio. Si capisce subito che la sua gara s'è conclusa, e quasi subito che c'è bisogno d'un soccorso più incisivo di quello che può fornirgli la panchina: per arrivare e ripartire però l'ambulanza impiega ventisei minuti, e per ventisei minuti si sta fermi. Alla ripresa, la seconda, per motivi tecnico-tattici, mentali e di ritmo lo Sporting Cecina è sparito: ne approfitta subito l'Affrico che sfiora la rete col destro rasoterra di Casamenti sul servizio di Nocentini, a lato (66', e a proposito del calcolo del tempo: anche in caso di sospensione il cronometro non si ferma mai; per capire a che punto della ripresa si sia giunti, da qui in poi occorre dunque togliere ventisei minuti), e la trova sul lungo lancio di D'Onofrio che crea un'azione offensiva direttamente dalla propria metà campo; salendo su un pallone scoperto (c'è chi lo ha fatto in una finale europea: che non sia una condanna), la difesa dello Sporting Cecina sbaglia la lettura e consente a Marcantonini di schizzare davanti a Kohler, agganciare il pallone col mancino e prima che rimbalzi trasformarlo nell'1-2 con un lob morbidissimo (70', ossia 44'). Cinque minuti più tardi però lo Sporting Cecina costruisce la miglior occasione per riportarsi a +2 e assicurarsi il primato solitario: Paoletti entra in area da sinistra e col destro calcia sul secondo palo, colpito in pieno sulla faccia interna (75', ossia 49'). È un segno chiaro di come finirà: sette minuti più tardi, quando dunque alla fine manca circa un quarto d'ora, sullo scambio con Hoxha (era uscito Torracchi subito prima della seconda ripresa) Marcantonini chiama Kohler all'allungo in corner. Sul suo traversone dalla bandierina nasce il pareggio: il suo mancino a uscire è, come nelle quattro esecuzioni precedenti, troppo profondo; stavolta però sul secondo palo c'è Kodra che cattura il pallone al limite dell'area di porta e col destro rasoterra lo spedisce accanto al secondo palo. Da qui e per un quarto d'ora la gara sfiamma, e soltanto nel finale lo Sporting Cecina costruisce due occasioni clamorose per tornare avanti: non hanno fortuna né Santini (aveva sostituito De Santis) il cui calcio d'angolo attraversa tutta l'area di porta e sfila a una spanna dal secondo palo senza che nessuno riesca ad allontanarlo, né Lattuada (aveva sostituito Castellano) che sottoporta rimpalla il rinvio di Casamenti ma sbatte sulla parata di Campanale (100', ossia 74'). È il sigillo sul 2-2 che fa felice il Tau Altopascio, col quale ora la coppia di testa si trasforma in un trio, e che lascia intatti i dubbi e le certezze. Calciatoripiù : è stata una partita strana, spezzata in due tronconi dalla lunga sospensione; l'unità gliela danno la prestazione di La Spina davanti alla difesa, la solidità di D'Onofrio (grande assist per il 2-2, da libero sudamericano vecchia scuola) e il talento enorme di Marcantonini , indiscutibilmente il più dotato dei trentuno che si sono confrontati al Lapenta. Per gli effetti che provoca sul risultato e dunque sulla classifica sarebbe però un errore sottovalutare la rete di Kodra (Affrico), che a una partita di grande sostanza da mezzala sinistra abbina il pesantissimo 2-2 a un quarto d'ora dalla fine; è lui a mantenere l'imbattibilità interna e a impedire che davanti la classifica si sfilacci. Ci avevano provato Castellano con una serie di rimesse laterali clamorose, una delle quali vincente, e la coppia centrale, inattaccabile dietro e micidiale in attacco: nel giro di due minuti erano andati in rete Neri su punizione e Bettini (Sporting Cecina) in acrobazia. Più che la rimonta subita, è la consapevolezza che l'infortunio lo terrà fuori per un po' a rendere amarissima l'ultima domenica d'ottobre.

Rimarranno a lungo intatti un dubbio e una certezza. La certezza è che non è più questione di calendario facile, di scontri diretti ancora da giocare: dopo aver affrontato alla pari l'Affrico che per stare al vertice è costruito e per un quarto d'ora averlo addirittura messo sotto, lo Sporting Cecina entra di diritto tra le grandissime del campionato. Resta irrisolto il dubbio: come sarebbe andata se all'inizio della ripresa, il Cecina avanti 0-2, scivolando Bettini non si fosse infortunato? Da lì infatti la gara cambia su tre livelli: tecnico-tattico, perché il Cecina perde il leader della propria difesa, che peraltro aveva segnato una rete stratosferica, e data la panchina corta deve sostituirlo con un rattoppo, l'abbassamento di De Santis in posizione di stopper (e nel finale s'incroceranno le posizioni sua e di Meatu); mentale, perché dopo un episodio così è inevitabile ricordarsi che di cognome questo campionato fa Under 15, e che il contraccolpo è legittimo; e di ritmo, perché in attesa che l'ambulanza arrivi, entri ed esca dal terreno di gioco si sta fermi per ventisei minuti, e quando si riparte tutto quello che è accaduto nell'ora precedente s'è come volatilizzato. L'Affrico riesce dunque a rimontare fino a un 2-2 che all'intervallo sembrava irraggiungibile: alla fine del primo tempo il Cecina aveva infatti smontato lo 0-0 con una punizione magnifica di Neri, raddoppiata dopo cento secondi dall'acrobazia di Bettini. Era stato l'epilogo d'un primo tempo fin lì equilibrato, quasi contratto: speculare rispetto al 4-3-3 dell'Affrico che ruota intorno a La Spina, calamita di mille palloni davanti alla difesa, in fase di possesso il sistema di gioco del Cecina è molto simile a un 4-1-4-1 nel quale le due mezzali De Santis e Creatini s'alzano sulla linea di Lombardi e Castellano, così che l'attacco si distende orizzontalmente su tutto il fronte. Ne viene fuori mezz'ora intensa ma povera d'occasioni reali: ci prova per primo l'Affrico col tiro di Kodra in corsa dal vertice sinistro dell'area (alto) e con la percussione di Casamenti che, carpito il pallone a Benedetti sul corto rinvio di Kohler, accelera dalla trequarti fino all'area ove serve a Marcantonini un pallone troppo lungo. Lo Sporting Cecina replica con uno schema preciso, le rimesse di Castellano che dalla trequarti in su le batte sia dalla corsia di competenza sia da destra: è proprio da qui che il pallone decolla per atterrare nella zona di Benedetti, preciso nel tempo dello stacco ma non altrettanto nella mira (12'). Lo Sporting Cecina resta comunque avanti, perché sul calcio di rinvio recupera il possesso e costruisce un'altra mezza occasione: gliela annulla D'Onofrio, imperiale nell'anticipo su Paoletti che stava tagliando a centro area sul traversone rasoterra di Lombardi acceso dalla verticalizzazione di De Santis. Nella circostanza è fuori posizione Labiad, che spesso esce per dar mano a Pallotti con il raddoppio ma lascia zoppa la difesa: replicando al contrario la mossa che gli consentì di ribaltare la partita di Lastra a Signa, nella ripresa Gola lo sostituisce con Sordini e da lì in avanti l'assetto si consolida. Ma prima d'arrivarci deve passare un'ora, o giù di lì: è prematuro pensare a un cambio, anche perché a cavallo del 15' l'Affrico raggiunge quattro volte la pedana. La porta dello Sporting Cecina resta però inviolata: sporcato in angolo il colpo di testa di Pallotti sulla punizione mancina di Marcantonini che cerca l'area dalla corsia sinistra; sporcato in angolo il tiro in corsa dello stesso Marcantonini servito da Benelli (ottimo primo tempo, ripresa in apnea) che aveva catturato il corto rinvio, il secondo, di Kohler e aveva strappato fino al fondo; lentissimo il destro di Torracchi, libero al limite dell'area di porta sull'appoggio di Kodra che aveva tenuto vivo un angolo calciato lungo da Marcantonini. La quarta occasione è quella più articolata: Paoletti calcia sulla barriera una punizione dai venti metri e innesca la ripartenza dell'Affrico; la neutralizza per due volte Bettini, sontuoso in anticipo sul taglio di Nocentini e decisivo nell'opporsi al destro di Kodra che dal limite prova a chiudere l'azione da lui stesso avviata (18'). Sembra che per il vantaggio dell'Affrico sia sufficiente attendere, e invece il quarto d'ora che s'apre da qui in poi è quello in cui lo Sporting Cecina riesce a metterlo sotto: fino al 34' tranne una punizione di Paoletti deviata dalla barriera d'occasioni vere non ne costruisce, ma il baricentro della partita si sposta sempre più vicino all'area locale. E poi, cambiato l'equilibrio, cambia anche il punteggio: Benelli, fin qui ottimo e da qui in poi in apnea, salta fuori tempo come nell'azione che quindici giorni prima procurò un rigore alla Lastrigiana. Il suo fallo di mano, evidente, stavolta concede allo Sporting Cecina una punizione cinque metri fuori dall'arco che invita all'area: se ne incarica Neri che col destro schianta il pallone sotto il secondo incrocio (esecuzione ammirevole, in ritardo però Campanale punito sul palo di competenza) e segna lo 0-1. Nel primo minuto di recupero il divario potrebbe subito raddoppiare: a destra Paoletti fugge di nuovo a Labiad, viola l'area e scarica il destro sul primo palo, stavolta coperto da Campanale. Nel secondo minuto di recupero il divario raddoppia: da sinistra Castellano trasla a destra per battere l'ennesima rimessa laterale in zona offensiva; prolungato da una deviazione sporca, il suo cross con le mani scende a centro area nella zona di Bettini che in semirovesciata sembra chiudere la questione. Da giocare però c'è ancora un tempo, che dopo la pausa l'Affrico aggredisce con altro spirito; e dopo appena quattro minuti si configura l'episodio su cui gira la partita: non è una rete perché, servito da Marcantonini sopra la difesa, anziché calciare di potenza Nocentini cerca un improbabile destro piazzato verso il secondo incrocio e grazia Kohler; ma nel tentativo di chiuderlo Bettini manca l'intervento e scivola a terra cadendo sul braccio. Si capisce subito che la sua gara s'è conclusa, e quasi subito che c'è bisogno d'un soccorso più incisivo di quello che può fornirgli la panchina: per arrivare e ripartire però l'ambulanza impiega ventisei minuti, e per ventisei minuti si sta fermi. Alla ripresa, la seconda, per motivi tecnico-tattici, mentali e di ritmo lo Sporting Cecina è sparito: ne approfitta subito l'Affrico che sfiora la rete col destro rasoterra di Casamenti sul servizio di Nocentini, a lato (66', e a proposito del calcolo del tempo: anche in caso di sospensione il cronometro non si ferma mai; per capire a che punto della ripresa si sia giunti, da qui in poi occorre dunque togliere ventisei minuti), e la trova sul lungo lancio di D'Onofrio che crea un'azione offensiva direttamente dalla propria metà campo; salendo su un pallone scoperto (c'è chi lo ha fatto in una finale europea: che non sia una condanna), la difesa dello Sporting Cecina sbaglia la lettura e consente a Marcantonini di schizzare davanti a Kohler, agganciare il pallone col mancino e prima che rimbalzi trasformarlo nell'1-2 con un lob morbidissimo (70', ossia 44'). Cinque minuti più tardi però lo Sporting Cecina costruisce la miglior occasione per riportarsi a +2 e assicurarsi il primato solitario: Paoletti entra in area da sinistra e col destro calcia sul secondo palo, colpito in pieno sulla faccia interna (75', ossia 49'). È un segno chiaro di come finirà: sette minuti più tardi, quando dunque alla fine manca circa un quarto d'ora, sullo scambio con Hoxha (era uscito Torracchi subito prima della seconda ripresa) Marcantonini chiama Kohler all'allungo in corner. Sul suo traversone dalla bandierina nasce il pareggio: il suo mancino a uscire è, come nelle quattro esecuzioni precedenti, troppo profondo; stavolta però sul secondo palo c'è Kodra che cattura il pallone al limite dell'area di porta e col destro rasoterra lo spedisce accanto al secondo palo. Da qui e per un quarto d'ora la gara sfiamma, e soltanto nel finale lo Sporting Cecina costruisce due occasioni clamorose per tornare avanti: non hanno fortuna né Santini (aveva sostituito De Santis) il cui calcio d'angolo attraversa tutta l'area di porta e sfila a una spanna dal secondo palo senza che nessuno riesca ad allontanarlo, né Lattuada (aveva sostituito Castellano) che sottoporta rimpalla il rinvio di Casamenti ma sbatte sulla parata di Campanale (100', ossia 74'). È il sigillo sul 2-2 che fa felice il Tau Altopascio, col quale ora la coppia di testa si trasforma in un trio, e che lascia intatti i dubbi e le certezze. Calciatoripiù : è stata una partita strana, spezzata in due tronconi dalla lunga sospensione; l'unità gliela danno la prestazione di La Spina davanti alla difesa, la solidità di D'Onofrio (grande assist per il 2-2, da libero sudamericano vecchia scuola) e il talento enorme di Marcantonini , indiscutibilmente il più dotato dei trentuno che si sono confrontati al Lapenta. Per gli effetti che provoca sul risultato e dunque sulla classifica sarebbe però un errore sottovalutare la rete di Kodra (Affrico), che a una partita di grande sostanza da mezzala sinistra abbina il pesantissimo 2-2 a un quarto d'ora dalla fine; è lui a mantenere l'imbattibilità interna e a impedire che davanti la classifica si sfilacci. Ci avevano provato Castellano con una serie di rimesse laterali clamorose, una delle quali vincente, e la coppia centrale, inattaccabile dietro e micidiale in attacco: nel giro di due minuti erano andati in rete Neri su punizione e Bettini (Sporting Cecina) in acrobazia. Più che la rimonta subita, è la consapevolezza che l'infortunio lo terrà fuori per un po' a rendere amarissima l'ultima domenica d'ottobre.
Lastrigiana-Scandicci 0-0

LASTRIGIANA: Buti, Borghi, Del Giudice, Tarantino, Preka, Cappiardi, Taofik, Brusciano, Fogli, Panichi, Kurti. A disp.: Fontani, Berlincioni, DAgostino, Vignoli, Cerbai, Bargagni, Caciolli, Maestrelli, Marfisi. All.: Fanfani Filippo
SCANDICCI: Izzo, Campinoti, Ciulli, Salvadori, Andrei, Morosino, Cullhaj, Prelashaj, Focardi, Lodovisi, Pacini. A disp.: Joannais, De La Cruz Valentin, Sani, Kacaj, Falli, Baggiani, Morandi, Palmini, Fabrizi. All.: Fanfani Filippo
LASTRIGIANA: Buti, Borghi, Del Giudice, Tarantino, Preka, Cappiardi, Taoufik, Brusciano, 9 Fogli, Panichi, Kurti. A disp.: Fontani, Berlincioni, D'Agostino, Vignoli, Cerbai, Bargagni, Caciolli, Maestrelli, Marfisi. All.: Filippo Fanfani.
SCANDICCI: Izzo, Campinoti, Ciulli, Salvadori, Andrei, Morosino, Cullhaj, Prelashaj, Focardi, Lodovisi, Pacini,. A disp.: Joannais, De La Cruz, Sani, Kacaj, Falli, Baggiani, Morandi, Samuel Palmini, Fabrizi. All.: Filippo Fanfani.
ARBITRO: D'Aniello di Prato.

LASTRIGIANA: Buti, Borghi, Del Giudice, Tarantino, Preka, Cappiardi, Taoufik, Brusciano, 9 Fogli, Panichi, Kurti. A disp.: Fontani, Berlincioni, D'Agostino, Vignoli, Cerbai, Bargagni, Caciolli, Maestrelli, Marfisi. All.: Filippo Fanfani.
SCANDICCI: Izzo, Campinoti, Ciulli, Salvadori, Andrei, Morosino, Cullhaj, Prelashaj, Focardi, Lodovisi, Pacini,. A disp.: Joannais, De La Cruz, Sani, Kacaj, Falli, Baggiani, Morandi, Samuel Palmini, Fabrizi. All.: Filippo Fanfani.
ARBITRO: D'Aniello di Prato.



Finisce senza reti l'incontro della Guardiana tra Lastrigiana e Scandicci (curiosità: entrambi i tecnici si chiamano Filippo Fanfani), due squadre in salute e con un'identità precisa: i biancorossi accorti e guardinghi, pronti a sfruttare il gioco di rimessa, gli ospiti più manovrieri e tecnici, determinati a fare la partita. Ne viene fuori una gara intensa e combattuta specialmente nella zona nevralgica del campo. La prima occasione lo Scandicci la costruisce al 10': Morandi calcia da dentro l'area, fuori di poco. Scampato il primo pericolo la Lastrigiana alza la linea difensiva e al 20' crea la prima occasione per passare in vantaggio: Panichi entra in area dal settore di destra e calcia forte sul primo palo, la risposta di Izzo è pronta e l'occasione sfuma. Il primo tempo si chiude con la migliore opportunità per il vantaggio dello Scandicci: Morandi entra in area e calcia forte sul primo palo, pronta la risposta di Buti che salva in corner. Il secondo tempo s'apre con la replica della Lastrigiana: sul corner di Taoufik il colpo di testa di Preka finisce alto di un soffio. Sull'altro fronte al 54' è Pacini ad avere sui piedi il pallone del vantaggio dopo aver sfruttato un rimpallo al limite dell'area: è miracoloso l'intervento di Buti che con un riflesso grandioso salva la propria porta. L'ultima emozione si registra al 64': la crea ancora Pacini che calcia dal limite e, complice la deviazione d'un difensore, colpisce in pieno la traversa. È segno che 0-0 dev'essere. Calciatoripiù: Buti e Preka (Lastrigiana), Morandi e Pacini (Scandicci).

Finisce senza reti l'incontro della Guardiana tra Lastrigiana e Scandicci (curiosità: entrambi i tecnici si chiamano Filippo Fanfani), due squadre in salute e con un'identità precisa: i biancorossi accorti e guardinghi, pronti a sfruttare il gioco di rimessa, gli ospiti più manovrieri e tecnici, determinati a fare la partita. Ne viene fuori una gara intensa e combattuta specialmente nella zona nevralgica del campo. La prima occasione lo Scandicci la costruisce al 10': Morandi calcia da dentro l'area, fuori di poco. Scampato il primo pericolo la Lastrigiana alza la linea difensiva e al 20' crea la prima occasione per passare in vantaggio: Panichi entra in area dal settore di destra e calcia forte sul primo palo, la risposta di Izzo è pronta e l'occasione sfuma. Il primo tempo si chiude con la migliore opportunità per il vantaggio dello Scandicci: Morandi entra in area e calcia forte sul primo palo, pronta la risposta di Buti che salva in corner. Il secondo tempo s'apre con la replica della Lastrigiana: sul corner di Taoufik il colpo di testa di Preka finisce alto di un soffio. Sull'altro fronte al 54' è Pacini ad avere sui piedi il pallone del vantaggio dopo aver sfruttato un rimpallo al limite dell'area: è miracoloso l'intervento di Buti che con un riflesso grandioso salva la propria porta. L'ultima emozione si registra al 64': la crea ancora Pacini che calcia dal limite e, complice la deviazione d'un difensore, colpisce in pieno la traversa. È segno che 0-0 dev'essere. Calciatoripiù: Buti e Preka (Lastrigiana), Morandi e Pacini (Scandicci).
Giov. Fucecchio-San Miniato 9-2

GIOV. FUCECCHIO: Tacchi, Ciampalini, Matteoni, Salvadori N., Collura, Federighi, Sardelli, Gabbrielli, Ciappi, Mazzei, Masha. A disp.: Criachi, Pannocchia, Marconi, Celestre, Dainelli, Comanducci, Tamburini, Aposti, Salvadori G.. All.: Citi Michele
SAN MINIATO: Pinna, Leoni, Inglesi, Vadi, Zazzi, Frilli, Nocci, Senanayake, Marchetti, Vanni, Castrigato. A disp.: Cortese, Bossini, Polemi, Passarelli, Lorenzetti, Gjoni, Kilogjeri, Del Casino, Buonocore. All.: Buini Stefano
RETI: Salvadori N., Matteoni, Federighi, Aposti, Masha, Ciappi, Pannocchia, Federighi, Autorete, Del Casino, Senanayake
GIOV.FUCECCHIO: Tacchi, Ciampalini, Matteoni, Salvadori N., Collura, Federighi, Sardelli, Gabbrielli, Ciappi, Mazzei, Masha. A disp.: Criachi, Pannocchia, Marconi, Celestre, Dainelli, Comanducci, Tamburini, Aposti, Salvadori G. All.: Michele Citi.
SAN MINIATO: Pinna, Leoni, Inglesi, Vadi, Zazzi, Frilli, Nocci, Senanayake, Marchetti, Vanni, Castrigato. A disp.: Cortese, Bossini, Polemi, Passarelli, Lorenzetti, Gjoni, Kllogjeri, Del Casino, Buonocore. All.: Fabio Carsetti.
ARBITRO: Masilunas di Pisa.
RETI: Senanayake, Masha, Ciappi, Federighi 2, autorete pro Giov.Fucecchio, Salvadori N., Del Casino, Aposti, Matteoni, Pannocchia.

GIOV.FUCECCHIO: Tacchi, Ciampalini, Matteoni, Salvadori N., Collura, Federighi, Sardelli, Gabbrielli, Ciappi, Mazzei, Masha. A disp.: Criachi, Pannocchia, Marconi, Celestre, Dainelli, Comanducci, Tamburini, Aposti, Salvadori G. All.: Michele Citi.
SAN MINIATO: Pinna, Leoni, Inglesi, Vadi, Zazzi, Frilli, Nocci, Senanayake, Marchetti, Vanni, Castrigato. A disp.: Cortese, Bossini, Polemi, Passarelli, Lorenzetti, Gjoni, Kllogjeri, Del Casino, Buonocore. All.: Fabio Carsetti.
ARBITRO: Masilunas di Pisa.
RETI: Senanayake, Masha, Ciappi, Federighi 2, autorete pro Giov.Fucecchio, Salvadori N., Del Casino, Aposti, Matteoni, Pannocchia.



Neopromossa a chi? Il Fucecchio continua a confermarsi partita dopo partita e dopo il blitz in casa della capolista Sporting Cecina si conferma tra le mura amiche, superando un punteggio netto il San Miniato. E rimane lassù, avvicinandosi alla vetta occupata da Affrico, Sporting Cecina e Tau, distante adesso due punti. E se il 9-2 racconta di un'altra ottima prestazione dei bianconeri di Citi, protagonisti di ottime trame, propositivi e molto concreti in area avversaria, rischia di non far capire bene l'andamento di un match dal doppio volto. Nel primo tempo infatti in campo c'è anche un positivo San Miniato. Sono proprio i neroverdi di mister Carsetti a partire meglio, approcciando bene al match e riuscendo a passare in vantaggio dopo circa dieci minuti. Ci pensa Senanayake a sbloccare la gara, realizzando lo 0-1 con un gran tiro dalla distanza. La risposta del Fucecchio arriva quasi subito e con un altrettanto bellissimo gol di Masha, che segna l'1-1 con una conclusione da fuori area. I padroni di casa prendono forza e campo e riescono a ribaltare il risultato con Ciappi, bravo a farsi trovare pronto in area su una respinta su un tiro dalla distanza di Mazzei. Il primo tempo si chiude sul 2-1 al termine di trentacinque minuti molto combattuti e ben interpretati da bianconeri e neroverdi. La partita cambia invece completamente volto nella ripresa: il San Miniato cala, contemporaneamente prende definitivamente campo il Fucecchio, che segna il terzo e il quarto gol nel giro di cinque minuti e poi dilaga. Federighi apre le marcature del secondo tempo appoggiando il pallone in rete in area dopo un batti e ribatti sugli sviluppi di un calcio d'angolo; poco dopo sempre da corner ecco anche il 4-1: il pallone servito in mezzo viene messo in rete di testa da un giocatore neroverde. Il Fucecchio prende forza, ha ora in pugno la partita e continua a rendersi pericoloso in area avversaria. Ancora su calcio d'angolo arriva anche il 5-1 locale con un colpo di testa ravvicinato sempre di Federighi, protagonista così di una doppietta. Bellissimo il gol del 6-1 locale arrivato sugli sviluppi di un'azione orchestrata sulla sinistra e caratterizzata da cinque passaggi di prima; il pallone viene servito all'indietro per Niccolò Salvadori, che da fuori gonfia la rete infilando il pallone sotto la traversa. Altrettanto da applausi il gol del 6-2 del San Miniato, arrivato con un gran sinistro al sette - anche questo dalla distanza - di Del Casino. Il Fucecchio continua a spingere e mette a segno altri tre gol. Il 7-2 si concretizza sugli sviluppi di un'azione centrale con l'assist di Gabbrielli per Aposti, che conclude forte sotto la traversa; l'8-2 invece sugli sviluppi di un'azione sulla sinistra, Matteoni si accentra e col destro supera il portiere sul primo palo. Ci pensa poi Pannocchia a fissare il punteggio sul definitivo 9-2 involandosi sulla fascia, superando un paio di avversari e mettendo il pallone in rete in diagonale. Gioco, tanti gol, altri tre punti, un'altra ottima prestazione di squadra. È un inizio di stagione davvero pazzesco per la matricola Fucecchio. Calciatoripiù: Ciampalini, Matteoni (Giov.Fucecchio).

Neopromossa a chi? Il Fucecchio continua a confermarsi partita dopo partita e dopo il blitz in casa della capolista Sporting Cecina si conferma tra le mura amiche, superando un punteggio netto il San Miniato. E rimane lassù, avvicinandosi alla vetta occupata da Affrico, Sporting Cecina e Tau, distante adesso due punti. E se il 9-2 racconta di un'altra ottima prestazione dei bianconeri di Citi, protagonisti di ottime trame, propositivi e molto concreti in area avversaria, rischia di non far capire bene l'andamento di un match dal doppio volto. Nel primo tempo infatti in campo c'è anche un positivo San Miniato. Sono proprio i neroverdi di mister Carsetti a partire meglio, approcciando bene al match e riuscendo a passare in vantaggio dopo circa dieci minuti. Ci pensa Senanayake a sbloccare la gara, realizzando lo 0-1 con un gran tiro dalla distanza. La risposta del Fucecchio arriva quasi subito e con un altrettanto bellissimo gol di Masha, che segna l'1-1 con una conclusione da fuori area. I padroni di casa prendono forza e campo e riescono a ribaltare il risultato con Ciappi, bravo a farsi trovare pronto in area su una respinta su un tiro dalla distanza di Mazzei. Il primo tempo si chiude sul 2-1 al termine di trentacinque minuti molto combattuti e ben interpretati da bianconeri e neroverdi. La partita cambia invece completamente volto nella ripresa: il San Miniato cala, contemporaneamente prende definitivamente campo il Fucecchio, che segna il terzo e il quarto gol nel giro di cinque minuti e poi dilaga. Federighi apre le marcature del secondo tempo appoggiando il pallone in rete in area dopo un batti e ribatti sugli sviluppi di un calcio d'angolo; poco dopo sempre da corner ecco anche il 4-1: il pallone servito in mezzo viene messo in rete di testa da un giocatore neroverde. Il Fucecchio prende forza, ha ora in pugno la partita e continua a rendersi pericoloso in area avversaria. Ancora su calcio d'angolo arriva anche il 5-1 locale con un colpo di testa ravvicinato sempre di Federighi, protagonista così di una doppietta. Bellissimo il gol del 6-1 locale arrivato sugli sviluppi di un'azione orchestrata sulla sinistra e caratterizzata da cinque passaggi di prima; il pallone viene servito all'indietro per Niccolò Salvadori, che da fuori gonfia la rete infilando il pallone sotto la traversa. Altrettanto da applausi il gol del 6-2 del San Miniato, arrivato con un gran sinistro al sette - anche questo dalla distanza - di Del Casino. Il Fucecchio continua a spingere e mette a segno altri tre gol. Il 7-2 si concretizza sugli sviluppi di un'azione centrale con l'assist di Gabbrielli per Aposti, che conclude forte sotto la traversa; l'8-2 invece sugli sviluppi di un'azione sulla sinistra, Matteoni si accentra e col destro supera il portiere sul primo palo. Ci pensa poi Pannocchia a fissare il punteggio sul definitivo 9-2 involandosi sulla fascia, superando un paio di avversari e mettendo il pallone in rete in diagonale. Gioco, tanti gol, altri tre punti, un'altra ottima prestazione di squadra. È un inizio di stagione davvero pazzesco per la matricola Fucecchio. Calciatoripiù: Ciampalini, Matteoni (Giov.Fucecchio).
Poggio A Caiano-Tau Calcio 0-3

POGGIO A CAIANO: Sehimi, Donnarumma, Parrini, Marretti, Passeri, Maffii, Ciccone, Vadala, Checchi, Gaias, Bonacchi. A disp.: Pasquarelli, Barenghi, Minatti, Spanu, Rizzuto, Arrighini, Piccione, Camuso . All.: Cicala Alessio
TAU CALCIO: Michielon, BIONDI, Serafini, Bracaloni, Tancredi, Giovannelli, Lenzi, Lamperi, Kercuku, Bonelli, Virdo. A disp.: Bella, Gallina, Romani, Guidi, Romanelli, Moschini, Piazza, Giovannini, Giagnoni. All.: Vannini Marco
RETI: Serafini, Serafini, Bracaloni
POGGIO A CAIANO: Sehimi, Donnarumma, Parrini, Marretti, Passeri, Maffii, Ciccone, Vadalà, Checchi, Gaias, Bonacchi. A disp.: Pasquarelli, Barenghi, Minatti, Spanu, Rizzuto, Arrighini, Piccione, Camuso. All.: Alessio Cicala.
TAU ALTOPASCIO: Michelon, Biondi, Serafini, Bracaloni, Tancredi, Giovannini, F. Lenzi, Lamperi, Kercuku, Bonelli, Virdò. A disp.: Bella, Gallina, Romani, Guidi, Romanelli, Moschini, Piazza, Giovannelli, Giagnoni. All.: Marco Vannini.
ARBITRO: Teora di Empoli
RETI: 3', 5' Serafini, 67' Bracaloni.

POGGIO A CAIANO: Sehimi, Donnarumma, Parrini, Marretti, Passeri, Maffii, Ciccone, Vadalà, Checchi, Gaias, Bonacchi. A disp.: Pasquarelli, Barenghi, Minatti, Spanu, Rizzuto, Arrighini, Piccione, Camuso. All.: Alessio Cicala.
TAU ALTOPASCIO: Michelon, Biondi, Serafini, Bracaloni, Tancredi, Giovannini, F. Lenzi, Lamperi, Kercuku, Bonelli, Virdò. A disp.: Bella, Gallina, Romani, Guidi, Romanelli, Moschini, Piazza, Giovannelli, Giagnoni. All.: Marco Vannini.
ARBITRO: Teora di Empoli
RETI: 3', 5' Serafini, 67' Bracaloni.



Lontano da lì ci sta malvolentieri. Dopo sette giornate la rincorsa è finita: non da solo, ancora in condominio, ma comunque in vetta. Col Poggio a Caiano è andata come preventivabile: prestazione feroce per riscattare la sconfitta interna col Capezzano, risultato indirizzato già in avvio (al 5' si sta 0-2, doppietta di Serafini; 0-3 il finale) e quinto successo stagionale. E da Campo di Marte arriva la notizia auspicata: finisce pari lo scontro diretto tra Affrico e Sporting Cecina, raggiunti a quota sedici. È dunque una mattinata perfetta per il Tau che parte fortissimo e passa avanti quando il Poggio a Caiano deve ancora capire quali contromosse adottare: dal fischio d'avvio di Teora sono trascorsi appena tre minuti quando Lamperi verticalizza per Serafini che viola l'area e in diagonale batte Sehimi. Dopo cento secondi la partita è già virtualmente chiusa: Serafini trova la doppietta lampo convertendo nel raddoppio una punizione dal limite. Sotto di due reti senza neppure aver capito come o perché, il Poggio a Caiano non ha comunque intenzione d'arrendersi senza combattere: sa che una rete potrebbe riaprire la partita e ogni volta che trova spazio si lancia all'attacco. Gli gira però tutto male, dall'ottima giornata di Michelon (Vannini lo preferisce a Ricci dopo l'errore col Capezzano) che un paio di volte respinge il pallone schizzato pericoloso da una mischia alla traversa su cui sbatte il tiro di Bonacchi. La gara è gradevolissima, anche perché il Tau non s'accontenta delle due reti di vantaggio e nella parte centrale della ripresa accelera per tentare d'incrementarle: gli s'oppone Sehimi con una doppia parata su Bonelli per due volte al tiro da distanza ravvicinata. Lo 0-3 è dunque rimandato al finale, nel quale il Tau riscopre quanto possa esser gradevole la concezione circolare del tempo: è infatti una chiusura in tutti i sensi la punizione vincente di Bracaloni quando allo scadere mancano esattamente tre minuti. È la conferma che se mai è iniziata la crisi s'è già conclusa: il Tau aggancia le rivali e si prepara alla sfida col Fucecchio (occhio) occupando la posizione che da un biennio lo contraddistingue. Calciatoripiù: Gaias, Vadalà (Poggio a Caiano), Bonelli, Bracaloni (Tau Altopascio).

Lontano da lì ci sta malvolentieri. Dopo sette giornate la rincorsa è finita: non da solo, ancora in condominio, ma comunque in vetta. Col Poggio a Caiano è andata come preventivabile: prestazione feroce per riscattare la sconfitta interna col Capezzano, risultato indirizzato già in avvio (al 5' si sta 0-2, doppietta di Serafini; 0-3 il finale) e quinto successo stagionale. E da Campo di Marte arriva la notizia auspicata: finisce pari lo scontro diretto tra Affrico e Sporting Cecina, raggiunti a quota sedici. È dunque una mattinata perfetta per il Tau che parte fortissimo e passa avanti quando il Poggio a Caiano deve ancora capire quali contromosse adottare: dal fischio d'avvio di Teora sono trascorsi appena tre minuti quando Lamperi verticalizza per Serafini che viola l'area e in diagonale batte Sehimi. Dopo cento secondi la partita è già virtualmente chiusa: Serafini trova la doppietta lampo convertendo nel raddoppio una punizione dal limite. Sotto di due reti senza neppure aver capito come o perché, il Poggio a Caiano non ha comunque intenzione d'arrendersi senza combattere: sa che una rete potrebbe riaprire la partita e ogni volta che trova spazio si lancia all'attacco. Gli gira però tutto male, dall'ottima giornata di Michelon (Vannini lo preferisce a Ricci dopo l'errore col Capezzano) che un paio di volte respinge il pallone schizzato pericoloso da una mischia alla traversa su cui sbatte il tiro di Bonacchi. La gara è gradevolissima, anche perché il Tau non s'accontenta delle due reti di vantaggio e nella parte centrale della ripresa accelera per tentare d'incrementarle: gli s'oppone Sehimi con una doppia parata su Bonelli per due volte al tiro da distanza ravvicinata. Lo 0-3 è dunque rimandato al finale, nel quale il Tau riscopre quanto possa esser gradevole la concezione circolare del tempo: è infatti una chiusura in tutti i sensi la punizione vincente di Bracaloni quando allo scadere mancano esattamente tre minuti. È la conferma che se mai è iniziata la crisi s'è già conclusa: il Tau aggancia le rivali e si prepara alla sfida col Fucecchio (occhio) occupando la posizione che da un biennio lo contraddistingue. Calciatoripiù: Gaias, Vadalà (Poggio a Caiano), Bonelli, Bracaloni (Tau Altopascio).