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Giovanissimi Regionali GIR.Elite - Giornata n. 5

Cattolica Virtus-Venturina 1-1

CATTOLICA VIRTUS: Ronchi, Pagnotta, Peccini, Veltre, Chirinos, Mugnaini, De Sa, Dona, Andres, Zangarelli, Pierucci. A disp.: Bracci, Maffei, Masi G., Fossi F., Gentile, Picarelli, Miranda Moretti, Zini, Casieri. All.: Carubia Rosario
VENTURINA: Visconti, Fadda, Lolini, Ferrario, Laska, Da Frassini, Mezzetti, Bertaccini, Minichini, Maldini, Casoli. A disp.: Zanaboni, Bonaguidi, Deri, Frati, Giovani, Guazzelli, Iarnone, Nelli, Roselli. All.: Bucciantini Fabio
RETI: Pierucci, Ferrario
CATTOLICA VIRTUS: Ronchi, Pagnotta, Peccini, Veltre, Chirinos, Mugnaini, De Sa, Donà, Andres, Zangarelli, Pierucci. A disp.: Bracci, Maffei, Masi, Fossi, Gentile, Picarelli, Miranda, Zini, Casieri. All.: Rosario Carubia.
VENTURINA: Visconti, Fadda, Lolini, Ferrario, Laska, Da Frassini, Mezzetti, Bertaccini, Minichini, Maldini, Casoli. A disp.: Zanaboni, Bonaguidi, Deri, Frati, Giovani, Guazzelli, Iarnone, Nelli, Roselli. All.: Matteo Pratesi.
ARBITRO: Gallorini di Prato.
RETI: Ferrario, Pierucci.

CATTOLICA VIRTUS: Ronchi, Pagnotta, Peccini, Veltre, Chirinos, Mugnaini, De Sa, Donà, Andres, Zangarelli, Pierucci. A disp.: Bracci, Maffei, Masi, Fossi, Gentile, Picarelli, Miranda, Zini, Casieri. All.: Rosario Carubia.
VENTURINA: Visconti, Fadda, Lolini, Ferrario, Laska, Da Frassini, Mezzetti, Bertaccini, Minichini, Maldini, Casoli. A disp.: Zanaboni, Bonaguidi, Deri, Frati, Giovani, Guazzelli, Iarnone, Nelli, Roselli. All.: Matteo Pratesi.
ARBITRO: Gallorini di Prato.
RETI: Ferrario, Pierucci.



A Ferrario nel primo tempo risponde Pierucci nella ripresa: si chiude con un pari che alla fine ci può stare il match di Soffiano tra Cattolica Virtus e Venturina. È stata una partita equilibrata, non ricchissima di occasioni da gol sia nel primo sia nel secondo tempo. La Cattolica Virtus parte bene, il Venturina risponde prontamente e in una buona prima frazione riesce a portarsi in vantaggio e poi ancora a sfiorare il gol in un paio di occasioni. La rete, alla fine piuttosto rocambolesca, arriva su una conclusione dalla distanza di Ferrario: il pallone viene deviato da un difensore della Cattolica e rimbalza in area finendo per sorprendere il portiere per lo 0-1. I padroni di casa provano subito a rifarsi sotto costruendo un paio di buone occasioni in area avversaria, gli ospiti rispondono con una conclusione alta di Maldini. La pressione della Cattolica Virtus s'intensifica col passare dei minuti, e cresce nella ripresa. I giallorossi spingono alla ricerca del pari e riescono a trovarlo con un gol altrettanto rocambolesco: la conclusione in diagonale di Pierucci picchia infatti sulla parte interna del palo, poi sbatte sulla schiena del portiere ospite prima di finire in rete per l'1-1. Il match rimane acceso e apertissimo a qualsiasi risultato fino alla fine; Cattolica Virtus e Venturina provano a superarsi ancora, ma di gol non ne arrivano più. Nel finale occasionissima per gli ospiti: Maldini riparte bene e, una volta arrivato a tu per tu col portiere, viene fermato dall'ottima uscita dell'estremo difensore di casa. Finisce così la gara di Soffiano: il Venturina riparte dopo la sconfitta interna col Csl Prato Social Club, la Cattolica Virtus frena in casa dopo il successo di Scandicci ma continua a smuovere la classifica, salendo a quota 4. Calciatoripiù: Donà (Cattolica Virtus); Fadda (Venturina).

A Ferrario nel primo tempo risponde Pierucci nella ripresa: si chiude con un pari che alla fine ci può stare il match di Soffiano tra Cattolica Virtus e Venturina. È stata una partita equilibrata, non ricchissima di occasioni da gol sia nel primo sia nel secondo tempo. La Cattolica Virtus parte bene, il Venturina risponde prontamente e in una buona prima frazione riesce a portarsi in vantaggio e poi ancora a sfiorare il gol in un paio di occasioni. La rete, alla fine piuttosto rocambolesca, arriva su una conclusione dalla distanza di Ferrario: il pallone viene deviato da un difensore della Cattolica e rimbalza in area finendo per sorprendere il portiere per lo 0-1. I padroni di casa provano subito a rifarsi sotto costruendo un paio di buone occasioni in area avversaria, gli ospiti rispondono con una conclusione alta di Maldini. La pressione della Cattolica Virtus s'intensifica col passare dei minuti, e cresce nella ripresa. I giallorossi spingono alla ricerca del pari e riescono a trovarlo con un gol altrettanto rocambolesco: la conclusione in diagonale di Pierucci picchia infatti sulla parte interna del palo, poi sbatte sulla schiena del portiere ospite prima di finire in rete per l'1-1. Il match rimane acceso e apertissimo a qualsiasi risultato fino alla fine; Cattolica Virtus e Venturina provano a superarsi ancora, ma di gol non ne arrivano più. Nel finale occasionissima per gli ospiti: Maldini riparte bene e, una volta arrivato a tu per tu col portiere, viene fermato dall'ottima uscita dell'estremo difensore di casa. Finisce così la gara di Soffiano: il Venturina riparte dopo la sconfitta interna col Csl Prato Social Club, la Cattolica Virtus frena in casa dopo il successo di Scandicci ma continua a smuovere la classifica, salendo a quota 4. Calciatoripiù: Donà (Cattolica Virtus); Fadda (Venturina).
Arezzo F. Academy-Tau Calcio 0-2

AREZZO F. ACADEMY: Sartini, Baldesi, Carini, Ceccherini, Patriarchi, RAGAZZINI, Steccato, Bichi, Boccioli, Sandru, Amriche. A disp.: Milani, Bianchi, Baldolunghi, Giovane, Leoni, Romani, Tagliaferri, Gallorini, Papini. All.: Bianchi Alessio
TAU CALCIO: Ricci, BIONDI, Gallina, Bracaloni, Serafini, Giovannini, Moschini, Lamperi, Giovannelli, Capocchi, Piazza. A disp.: Bella, Romanelli, Romani, Mariotti, Lenzi, MAtteucci, Bonelli, Virdo, Laboti. All.: Vannini Marco
RETI: Bonelli, Giovannelli
AREZZO ACADEMY: Sartini, Baldesi, Carini, Ceccherini, Patriarchi, Ragazzini, Steccato, Bichi, Boccioli, Sandru, Amriche. A disp.: Milani, Bianchi, Baldolunghi, Giovane, Leoni, Romani, Tagliaferri, Gallorini, Papini. All.: Luca Magnanensi.
TAU ALTOPASCIO: Ricci, Biondi, Gallina, Bracaloni, Serafini, Giovannini, Moschini, Lamperi, Giovannelli, Capocchi, Piazza. A disp.: Bella, Romanelli, Romani, Mariotti, Lenzi, Matteucci, Bonelli, Virdò, Laboti. All.: Marco Vannini.
ARBITRO: Coppi sez. Valdarno.
RETI: Giovannelli, Bonelli.

AREZZO ACADEMY: Sartini, Baldesi, Carini, Ceccherini, Patriarchi, Ragazzini, Steccato, Bichi, Boccioli, Sandru, Amriche. A disp.: Milani, Bianchi, Baldolunghi, Giovane, Leoni, Romani, Tagliaferri, Gallorini, Papini. All.: Luca Magnanensi.
TAU ALTOPASCIO: Ricci, Biondi, Gallina, Bracaloni, Serafini, Giovannini, Moschini, Lamperi, Giovannelli, Capocchi, Piazza. A disp.: Bella, Romanelli, Romani, Mariotti, Lenzi, Matteucci, Bonelli, Virdò, Laboti. All.: Marco Vannini.
ARBITRO: Coppi sez. Valdarno.
RETI: Giovannelli, Bonelli.



Pronostici della vigilia diremmo rispettati al Giotto Est di Arezzo: il Tau Altopascio si conferma in casa della neopromossa Academy infilando la quarta vittoria in cinque partite con una rete per tempo e continuando così la rincorsa alla capolista Sporting Cecina. Ma ciò che racconta il match di Arezzo è stata anche l'ottima prova dell'Academy di mister Magnanensi, pronta a saper soffrire al cospetto della corazzata Tau, brava a contenerne l'iniziativa. Da Sartini ad Amriche, passando per i subentrati, gli amaranto locali hanno giocato un'ottima partita, uscendo alla fine dal campo a testa altissima. Il canovaccio del match è presto chiaro: il Tau prende subito in mano l'iniziativa, macinando gioco e costruendo le prime occasioni in area avversaria. Dopo qualche tentativo non sfruttato, la partita si sblocca al minuto 22 grazie a uno spunto di bomber Giovannelli, al sesto gol in cinque partite: servito in profondità, supera prima il centrale e poi il portiere per lo 0-1. L'Arezzo Academy ha una buona reazione e risponde con un paio di buone occasioni: ci prova per due volte Steccato - un tiro viene deviato in angolo - poi è il turno di Baldesi, che conclude fuori sugli sviluppi di un calcio da fermo. Nel secondo tempo la partita riparte sulla scia del primo: il Tau preme alla ricerca del gol per chiudere la partita, l'Arezzo Academy si oppone con ordine e prova a sfruttare gli spazi alla ricerca del pari. E come nel primo tempo il punteggio cambia ancora subito dopo il ventesimo, ed è sempre il Tau a colpire. Ci pensa così il neoentrato Bonelli a chiudere la partita, trovando il tap-in vincente in area dopo una respinta del portiere su una percussione di Matteucci, anche lui entrato a gara in corso. Nell'occasione si annota qualche protesta da parte dei locali per una presunta posizione di fuorigioco nell'azione del gol; è tutto buono per il direttore di gara, il Tau raddoppia e chiude di fatto la contesa. La partita rimane accesa fino alla fine, con qualche altro buono spunto ospite, ma di gol non ne arrivano più. Al Tau bastano i gol di Giovannelli e Bonelli per continuare con i tre punti la rincorsa alla vetta. Calciatoripiù: Baldesi, Steccato (Arezzo Academy); Bracaloni (Tau Altopascio).

Pronostici della vigilia diremmo rispettati al Giotto Est di Arezzo: il Tau Altopascio si conferma in casa della neopromossa Academy infilando la quarta vittoria in cinque partite con una rete per tempo e continuando così la rincorsa alla capolista Sporting Cecina. Ma ciò che racconta il match di Arezzo è stata anche l'ottima prova dell'Academy di mister Magnanensi, pronta a saper soffrire al cospetto della corazzata Tau, brava a contenerne l'iniziativa. Da Sartini ad Amriche, passando per i subentrati, gli amaranto locali hanno giocato un'ottima partita, uscendo alla fine dal campo a testa altissima. Il canovaccio del match è presto chiaro: il Tau prende subito in mano l'iniziativa, macinando gioco e costruendo le prime occasioni in area avversaria. Dopo qualche tentativo non sfruttato, la partita si sblocca al minuto 22 grazie a uno spunto di bomber Giovannelli, al sesto gol in cinque partite: servito in profondità, supera prima il centrale e poi il portiere per lo 0-1. L'Arezzo Academy ha una buona reazione e risponde con un paio di buone occasioni: ci prova per due volte Steccato - un tiro viene deviato in angolo - poi è il turno di Baldesi, che conclude fuori sugli sviluppi di un calcio da fermo. Nel secondo tempo la partita riparte sulla scia del primo: il Tau preme alla ricerca del gol per chiudere la partita, l'Arezzo Academy si oppone con ordine e prova a sfruttare gli spazi alla ricerca del pari. E come nel primo tempo il punteggio cambia ancora subito dopo il ventesimo, ed è sempre il Tau a colpire. Ci pensa così il neoentrato Bonelli a chiudere la partita, trovando il tap-in vincente in area dopo una respinta del portiere su una percussione di Matteucci, anche lui entrato a gara in corso. Nell'occasione si annota qualche protesta da parte dei locali per una presunta posizione di fuorigioco nell'azione del gol; è tutto buono per il direttore di gara, il Tau raddoppia e chiude di fatto la contesa. La partita rimane accesa fino alla fine, con qualche altro buono spunto ospite, ma di gol non ne arrivano più. Al Tau bastano i gol di Giovannelli e Bonelli per continuare con i tre punti la rincorsa alla vetta. Calciatoripiù: Baldesi, Steccato (Arezzo Academy); Bracaloni (Tau Altopascio).
Armando Picchi-Csl Prato Social Club 0-8

ARMANDO PICCHI: Groppelli, Cataldi, Varalli, Ciandri, Di Bartolomeo, Andolfi, Cuccu, Baggiani, Martinelli, Ghezzani, Bartolini. A disp.: , Petrillo, Iacoponi, Benetti, Longobardi, Volpi, . All.: Ferraro Emilio
CSL PRATO SOCIAL CLUB: Dallai, Bartolucci, Dervishi, Gialluisi, Gelli, Fabiani, Durgoni, Forletti, Bagala, Madeo, Curiello. A disp.: Ringressi, Ghinea, Di Marco, Ferretti, Camuso, Magni, Raffaelli, Sambou, Magni. All.: Vannucci Matteo
RETI: Raffaelli, Dervishi, Dervishi, Bagala, Bagala, Magni, Sambou, Curiello
ARMANDO PICCHI: Groppelli, Cataldi, Varalli, Ciandri, Di Bartolomeo, Andolfi, Cuccu, Baggiani, Martinelli, Ghezzani, Bartolini. A disp.: Innocenti, Iacoponi, Benetti, Longobardi, Volpi. All.: Emilio Ferraro.
CSL PRATO SOCIAL: Dallai, Bartolucci, Dervishi, Gialluisi, Gelli, Fabiani, Durgoni, Forletti, Bagalà, Madeo, Curiello. A disp.: Ringressi, Ghinea, Di Marco, Ferretti, Camuso, M. Magni, Raffaelli, Sambou, P. Magni. All.: Matteo Vannucci.
ARBITRO: Gugliotta di Pisa
RETI: 36' Curiello, 37', 38' Dervishi, 47' Raffaelli, 55' P. Magni, 63' Sambou rig., 69', 71' Bagalà.

ARMANDO PICCHI: Groppelli, Cataldi, Varalli, Ciandri, Di Bartolomeo, Andolfi, Cuccu, Baggiani, Martinelli, Ghezzani, Bartolini. A disp.: Innocenti, Iacoponi, Benetti, Longobardi, Volpi. All.: Emilio Ferraro.
CSL PRATO SOCIAL: Dallai, Bartolucci, Dervishi, Gialluisi, Gelli, Fabiani, Durgoni, Forletti, Bagalà, Madeo, Curiello. A disp.: Ringressi, Ghinea, Di Marco, Ferretti, Camuso, M. Magni, Raffaelli, Sambou, P. Magni. All.: Matteo Vannucci.
ARBITRO: Gugliotta di Pisa
RETI: 36' Curiello, 37', 38' Dervishi, 47' Raffaelli, 55' P. Magni, 63' Sambou rig., 69', 71' Bagalà.



È una stagione difficile, e probabilmente lo sarà fino alla fine; ma anche se vale la quinta sconfitta in cinque partite quella col Csl Prato Social (0-8 il risultato) porta comunque un po' di luce nel cammino dell'Armando Picchi. Di questi tempi bisogna accontentarsi delle piccole cose, che poi tanto piccole non sono: aver trascinato lo 0-0 all'intervallo è un piccolo grande successo. È vero che il Csl Prato Social avrebbe potuto sbloccare il punteggio in una manciata di circostanze, ma non c'è riuscito: per tutto il primo tempo lo tengono lontano dal vantaggio la traversa che respinge il colpo di testa di Curiello e le parate di Groppelli sui tiri di Madeo, Forletti e Bagalà. L'incontro si sblocca però alla prima azione della ripresa, e da lì in poi il Csl Prato Social dilaga: pesa l'errore dell'Armando Picchi che gestisce male il calcio d'inizio perdendo il possesso del pallone; lo recupera in pressione Bagalà che raggiunge il fondo e consente a Curiello di sbloccare il risultato. Le speranze dell'Armando Picchi vanno in frantumi, e nei due minuti successivi si capisce che non sono più aggiustabili: la doppietta di Dervishi (tiro-cross sul secondo palo da posizione defilata; volée mancina sulla punizione di Madeo che dalla trequarti destra lo pesca sul secondo palo) porta rapidamente il punteggio sullo 0-3. Il Csl Prato Social ora vola: Bagalà si conferma imprendibile per la difesa avversaria e, raggiunto il fondo dopo l'ennesima fuga sulla destra, serve a Raffaelli un pallone semplicissimo da appoggiare in porta (47'). Lo 0-5 lo segna Pietro Magni che, raccolta una respinta della difesa fuori area, calcia di potenza sotto il secondo incrocio. Il divario aumenta ancora quando Gugliotta rileva un fallo su Raffaelli in mezzo all'area e concede un rigore al Csl Prato Social: il rigorista Bagalà lascia l'esecuzione a Sambou che gelido segna lo 0-6 (63'). E la generosità viene immediatamente ricompensata: tra il 69' e il 71' Bagalà trova la doppietta capitalizzando due filtranti tra il centrale e il terzino. Sono le reti numero sette e otto con cui si chiude la contesa. Ma l'Armando Picchi non deve disperarsi: può pensare che per un tempo è riuscito a frenare una squadra indiscutibilmente più forte. E comunque finirà questa stagione porterà comunque qualcosa di positivo: alla peggio è tutta esperienza. Calciatoripiù: Fabiani dietro, Forletti in mediana e soprattutto Bagalà (Csl Prato Social) davanti: è inevitabile la copertina quando alla doppietta s'aggiungono due assist e, prima di segnare, la decisione di lasciar calciare il rigore a Sambou.

È una stagione difficile, e probabilmente lo sarà fino alla fine; ma anche se vale la quinta sconfitta in cinque partite quella col Csl Prato Social (0-8 il risultato) porta comunque un po' di luce nel cammino dell'Armando Picchi. Di questi tempi bisogna accontentarsi delle piccole cose, che poi tanto piccole non sono: aver trascinato lo 0-0 all'intervallo è un piccolo grande successo. È vero che il Csl Prato Social avrebbe potuto sbloccare il punteggio in una manciata di circostanze, ma non c'è riuscito: per tutto il primo tempo lo tengono lontano dal vantaggio la traversa che respinge il colpo di testa di Curiello e le parate di Groppelli sui tiri di Madeo, Forletti e Bagalà. L'incontro si sblocca però alla prima azione della ripresa, e da lì in poi il Csl Prato Social dilaga: pesa l'errore dell'Armando Picchi che gestisce male il calcio d'inizio perdendo il possesso del pallone; lo recupera in pressione Bagalà che raggiunge il fondo e consente a Curiello di sbloccare il risultato. Le speranze dell'Armando Picchi vanno in frantumi, e nei due minuti successivi si capisce che non sono più aggiustabili: la doppietta di Dervishi (tiro-cross sul secondo palo da posizione defilata; volée mancina sulla punizione di Madeo che dalla trequarti destra lo pesca sul secondo palo) porta rapidamente il punteggio sullo 0-3. Il Csl Prato Social ora vola: Bagalà si conferma imprendibile per la difesa avversaria e, raggiunto il fondo dopo l'ennesima fuga sulla destra, serve a Raffaelli un pallone semplicissimo da appoggiare in porta (47'). Lo 0-5 lo segna Pietro Magni che, raccolta una respinta della difesa fuori area, calcia di potenza sotto il secondo incrocio. Il divario aumenta ancora quando Gugliotta rileva un fallo su Raffaelli in mezzo all'area e concede un rigore al Csl Prato Social: il rigorista Bagalà lascia l'esecuzione a Sambou che gelido segna lo 0-6 (63'). E la generosità viene immediatamente ricompensata: tra il 69' e il 71' Bagalà trova la doppietta capitalizzando due filtranti tra il centrale e il terzino. Sono le reti numero sette e otto con cui si chiude la contesa. Ma l'Armando Picchi non deve disperarsi: può pensare che per un tempo è riuscito a frenare una squadra indiscutibilmente più forte. E comunque finirà questa stagione porterà comunque qualcosa di positivo: alla peggio è tutta esperienza. Calciatoripiù: Fabiani dietro, Forletti in mediana e soprattutto Bagalà (Csl Prato Social) davanti: è inevitabile la copertina quando alla doppietta s'aggiungono due assist e, prima di segnare, la decisione di lasciar calciare il rigore a Sambou.
Capezzano Pianore-San Miniato 5-0

CAPEZZANO PIANORE: Pelliccia, Quilici, Niccolai J., Pilone, Satini, Benedetti, Mattioli, Lenzi, Lombardi, Cardillo, Llanaj. A disp.: Oggiano, Bellandi, Guidi, Nocito, Dolo, Arata, Casolare, Paolini, Mbaye. All.: Agostini Stefano
SAN MINIATO: Pinna, Passarelli, Kilogjeri, Castrigato, Zazzi, Frilli, Nocci, Senanayake, Gjoni, Vanni, Zamperini. A disp.: Cortese, Bossini, Gigliotti, Inglesi, Buonocore, Lorenzetti, Polemi, Del Casino, Leoni. All.: Buini Stefano
RETI: Llanaj, Lenzi, Lombardi, Lombardi, Casolare
CAPEZZANO P.: Pelliccia, Quilici, Niccolai, Pilone, Satini, Benedetti, Mattioli, Lenzi, Lombardi, Cardillo, Llanaj. A disp.: Oggiano, Bellandi, Guidi, Nocito, Dolo, Arata, Casolare, Paolini, Mbaye. All.: Stefano Agostini.
SAN MINIATO: Pinna, Passarelli, Kllogjeri, Castrigato, Zazzi, Frilli, Nocci, Senanayake, Gjoni, Vanni, Zamperini. A disp.: Cortese, Bossini, Gigliotti, Ingesi, Buonocore, Lorenzetti, Polemi, Del Casini, Leoni. All.: Fabio Carsetti.
ARBITRO: Fiaschi di Carrara.
RETI: 20' Llanaj, 43', 66' Lombardi, 44' Lenzi, 61' Casolare.

CAPEZZANO P.: Pelliccia, Quilici, Niccolai, Pilone, Satini, Benedetti, Mattioli, Lenzi, Lombardi, Cardillo, Llanaj. A disp.: Oggiano, Bellandi, Guidi, Nocito, Dolo, Arata, Casolare, Paolini, Mbaye. All.: Stefano Agostini.
SAN MINIATO: Pinna, Passarelli, Kllogjeri, Castrigato, Zazzi, Frilli, Nocci, Senanayake, Gjoni, Vanni, Zamperini. A disp.: Cortese, Bossini, Gigliotti, Ingesi, Buonocore, Lorenzetti, Polemi, Del Casini, Leoni. All.: Fabio Carsetti.
ARBITRO: Fiaschi di Carrara.
RETI: 20' Llanaj, 43', 66' Lombardi, 44' Lenzi, 61' Casolare.



Sono servite cinque giornate, ma alla fine forse può anche essere valsa la pena aspettare: dopo aver perso qualche punto per strada in questo avvio di stagione, il Capezzano riesce a centrare la prima vittoria stagionale. E che vittoria. A Camaiore finisce infatti con un rotondo 5-0 il match interno contro un fin qui sorprendente San Miniato, reduce da tre vittorie nelle prime quattro partite. Il primo tempo risulta nel complesso piuttosto combattuto: il Capezzano parte forte, riuscendo subito a rendersi pericoloso in area avversaria; il San Miniato risponde bene, portando una buona pressione e costruendo anch'esso alcune buone occasioni da gol. La più importante, sullo 0-0, capita sui piedi di Vanni, che conclude fuori. Il Capezzano risponde con i tentativi di Lombardi e di Llanaj (è bravo Pinna in entrambe le occasioni) e soprattutto, sempre con Llanaj, riesce a sbloccare la partita al minuto 20: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, il numero 11 trova il colpo di testa vincente in area per l'1-0. Il gol dà una forza enorme ai ragazzi di Agostini, che allungano poi nella ripresa. Il San Miniato riparte bene nel secondo tempo, costruendo subito una buona occasione con Nocci a tu per tu col portiere, poi sembra accusare un po' il colpo dopo l'uno-due nel giro di un minuto targato Lombardi-Lenzi. Al 43', sugli sviluppi di una pregevole azione imbastita da Cardillo e rifinita col cross di Niccolai, il numero 9 anticipa bene di testa in area il diretto marcatore e firma il raddoppio. Passa appena un minuto ed è invece il numero 8 a calare il tris dopo un buon inserimento in area, pronto a colpire sul secondo palo. Il Capezzano amministra poi bene il vantaggio, sfruttando bene gli spazi e nell'ultima parte di gara arrotonda il risultato con altri due gol. Così al 61' un affondo del neoentrato Casolare vale il 4-0, mentre cinque minuti dopo ancora Lombardi (doppietta per lui) manda in archivio il match sul 5-0 dopo uno scambio nello stretto con Cardillo. Il Capezzano si gode una vittoria convincente e un'ottima prestazione di squadra, tornando a smuovere - questa volta con i tre punti - la sua classifica, superando la Cattolica Virtus e agganciano a quota 5 lo Scandicci e il Lido di Camaiore. Si ferma invece bruscamente il San Miniato, incappato nella classica giornata storta. Calciatoripiù: Lombardi, Pilone, Benedetti (Capezzano P.).

Sono servite cinque giornate, ma alla fine forse può anche essere valsa la pena aspettare: dopo aver perso qualche punto per strada in questo avvio di stagione, il Capezzano riesce a centrare la prima vittoria stagionale. E che vittoria. A Camaiore finisce infatti con un rotondo 5-0 il match interno contro un fin qui sorprendente San Miniato, reduce da tre vittorie nelle prime quattro partite. Il primo tempo risulta nel complesso piuttosto combattuto: il Capezzano parte forte, riuscendo subito a rendersi pericoloso in area avversaria; il San Miniato risponde bene, portando una buona pressione e costruendo anch'esso alcune buone occasioni da gol. La più importante, sullo 0-0, capita sui piedi di Vanni, che conclude fuori. Il Capezzano risponde con i tentativi di Lombardi e di Llanaj (è bravo Pinna in entrambe le occasioni) e soprattutto, sempre con Llanaj, riesce a sbloccare la partita al minuto 20: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, il numero 11 trova il colpo di testa vincente in area per l'1-0. Il gol dà una forza enorme ai ragazzi di Agostini, che allungano poi nella ripresa. Il San Miniato riparte bene nel secondo tempo, costruendo subito una buona occasione con Nocci a tu per tu col portiere, poi sembra accusare un po' il colpo dopo l'uno-due nel giro di un minuto targato Lombardi-Lenzi. Al 43', sugli sviluppi di una pregevole azione imbastita da Cardillo e rifinita col cross di Niccolai, il numero 9 anticipa bene di testa in area il diretto marcatore e firma il raddoppio. Passa appena un minuto ed è invece il numero 8 a calare il tris dopo un buon inserimento in area, pronto a colpire sul secondo palo. Il Capezzano amministra poi bene il vantaggio, sfruttando bene gli spazi e nell'ultima parte di gara arrotonda il risultato con altri due gol. Così al 61' un affondo del neoentrato Casolare vale il 4-0, mentre cinque minuti dopo ancora Lombardi (doppietta per lui) manda in archivio il match sul 5-0 dopo uno scambio nello stretto con Cardillo. Il Capezzano si gode una vittoria convincente e un'ottima prestazione di squadra, tornando a smuovere - questa volta con i tre punti - la sua classifica, superando la Cattolica Virtus e agganciano a quota 5 lo Scandicci e il Lido di Camaiore. Si ferma invece bruscamente il San Miniato, incappato nella classica giornata storta. Calciatoripiù: Lombardi, Pilone, Benedetti (Capezzano P.).
Poggio A Caiano-Sporting Cecina 0-2

POGGIO A CAIANO: Sehimi, Ciccone, Parrini, Marretti, Passeri, Speranzi, Piccione, Vadala, Checchinotto (104), Gaias, Bonacchi. A disp.: Pasquarelli, Barenghi, Donnarumma, Catarzi, Spanu, Rizzuto, Arrighini, Maffii, Camuso. All.: Cicala Alessio
SPORTING CECINA: Kohler, Meatu, Benedetti, Barbaro, Bettini, De Santis, Lombardi, Castellano, Paoletti, Creatini, Nista. A disp.: Ricci, Santini, Marinov, Sparapani, Panichi, . All.: Viterbo Fabio
RETI: Paoletti, Lombardi
POGGIO A CAIANO: Sehimi, Ciccone, Parrini, Marretti, Passeri, Speranzi, Piccione, Vadalà, Checchi, Gaias, Bonacchi A disp: Pasquarelli, Barenghi, Donnarumma, Catarzi, Spanu, Rizzuto, Arrighini, Maffii, Camuso. All.: Alessio Cicala (in panchina Claudio Del Bianco).
SPORTING CECINA: Kohler, Meatu, Benedetti, Barbaro, Bettini, Creatini, De Santis, Castellano, Paoletti, Lombardi, Nista A disp.: Ricci, Santini, Lattuada, Marinov, Panichi, Fillini, Sparapani. All.: Fabio Viterbo.
ARBITRO: Corbani di Pistoia
RETI: 29' Paoletti 44' Lombardi.

POGGIO A CAIANO: Sehimi, Ciccone, Parrini, Marretti, Passeri, Speranzi, Piccione, Vadalà, Checchi, Gaias, Bonacchi A disp: Pasquarelli, Barenghi, Donnarumma, Catarzi, Spanu, Rizzuto, Arrighini, Maffii, Camuso. All.: Alessio Cicala (in panchina Claudio Del Bianco).
SPORTING CECINA: Kohler, Meatu, Benedetti, Barbaro, Bettini, Creatini, De Santis, Castellano, Paoletti, Lombardi, Nista A disp.: Ricci, Santini, Lattuada, Marinov, Panichi, Fillini, Sparapani. All.: Fabio Viterbo.
ARBITRO: Corbani di Pistoia
RETI: 29' Paoletti 44' Lombardi.



Vince da grande e consolida il primato. Battendo 0-2 il Poggio a Caiano grazie a una rete per tempo, lo Sporting Cecina resta a punteggio pieno e costringe tutte le avversarie a fare i conti con la sua presenza in testa alla classifica. Parte decisamente meglio la capolista che già al 10' si rende pericolosa: dopo la spizzata di Paoletti su un pallone lungo proveniente direttamente da una rimessa laterale, Nista si ritrova il pallone sui piedi ma conclude alto senza riuscire a trovare lo specchio. Al quarto d'ora gli ospiti costruiscono un'altra occasione potenziale, stavolta con un calcio di punizione che però Paoletti non sfrutta a dovere tentando di calciare sotto la barriera: soluzione troppo tenera. Anche il Poggio a Caiano prova a creare qualcosa, ma senza mai veramente impensierire lo Sporting Cecina che al 25' torna a spaventare Sehimi: vicinissimo al gol va Lombardi che, meravigliosamente addomesticato un lancio di un compagno e messo a sedere Parrini con una finta, calcia forte verso la porta andando vicinissimo all'incrocio dei pali. All'azione successiva l'incontro si sblocca. Corbani fischia allo Sporting Cecina un rigore che il Poggio a Caiano ritiene molto generoso, Paoletti è bravo e fortunato nel trasformarlo: Sehimi intuisce ma non riesce a evitare che il pallone finisca in rete. La prima frazione si chiude qui: le due squadre vanno quindi al break sul parziale di 0-1. La ripresa si riapre con lo Sporting Cecina ancora molto pericoloso con una punizione dal limite che però De Santis non calcia bene: conclusione comoda da bloccare per Sehimi. Lo Sporting Cecina comunque continua ad attaccare e al 44' trova il raddoppio: innescato da un lungo lancio, Lombardi arriva sul pallone prima dei difensori avversari, salta Sehimi in uscita e a porta vuota realizza facile facile la rete del raddoppio. Il Poggio a Caiano ora è davvero costretto a cambiare atteggiamento, ma come nel primo tempo non riesce mai a incidere davvero trovando difficoltà soprattutto nello sviluppo di gioco: i suoi esterni sono tenuti a bada dai terzini dello Sporting Cecina, autori di una partita sublime. Così è ancora lo Sporting Cecina a costruire l'ultima occasione dell'incontro: dopo aver ricevuto il pallone spalle alla porta, Paoletti lo protegge e si gira sferrando un gran tiro a lato non di molto. Non si registrano altre occasioni: la partita si chiude dunque sul risultato di 0-2 che dimostra l'ottimo stato di forma dello Sporting Cecina sempre più capolista della Toscana. Calciatoripiù: Paoletti e Lombardi (Sporting Cecina).

Vince da grande e consolida il primato. Battendo 0-2 il Poggio a Caiano grazie a una rete per tempo, lo Sporting Cecina resta a punteggio pieno e costringe tutte le avversarie a fare i conti con la sua presenza in testa alla classifica. Parte decisamente meglio la capolista che già al 10' si rende pericolosa: dopo la spizzata di Paoletti su un pallone lungo proveniente direttamente da una rimessa laterale, Nista si ritrova il pallone sui piedi ma conclude alto senza riuscire a trovare lo specchio. Al quarto d'ora gli ospiti costruiscono un'altra occasione potenziale, stavolta con un calcio di punizione che però Paoletti non sfrutta a dovere tentando di calciare sotto la barriera: soluzione troppo tenera. Anche il Poggio a Caiano prova a creare qualcosa, ma senza mai veramente impensierire lo Sporting Cecina che al 25' torna a spaventare Sehimi: vicinissimo al gol va Lombardi che, meravigliosamente addomesticato un lancio di un compagno e messo a sedere Parrini con una finta, calcia forte verso la porta andando vicinissimo all'incrocio dei pali. All'azione successiva l'incontro si sblocca. Corbani fischia allo Sporting Cecina un rigore che il Poggio a Caiano ritiene molto generoso, Paoletti è bravo e fortunato nel trasformarlo: Sehimi intuisce ma non riesce a evitare che il pallone finisca in rete. La prima frazione si chiude qui: le due squadre vanno quindi al break sul parziale di 0-1. La ripresa si riapre con lo Sporting Cecina ancora molto pericoloso con una punizione dal limite che però De Santis non calcia bene: conclusione comoda da bloccare per Sehimi. Lo Sporting Cecina comunque continua ad attaccare e al 44' trova il raddoppio: innescato da un lungo lancio, Lombardi arriva sul pallone prima dei difensori avversari, salta Sehimi in uscita e a porta vuota realizza facile facile la rete del raddoppio. Il Poggio a Caiano ora è davvero costretto a cambiare atteggiamento, ma come nel primo tempo non riesce mai a incidere davvero trovando difficoltà soprattutto nello sviluppo di gioco: i suoi esterni sono tenuti a bada dai terzini dello Sporting Cecina, autori di una partita sublime. Così è ancora lo Sporting Cecina a costruire l'ultima occasione dell'incontro: dopo aver ricevuto il pallone spalle alla porta, Paoletti lo protegge e si gira sferrando un gran tiro a lato non di molto. Non si registrano altre occasioni: la partita si chiude dunque sul risultato di 0-2 che dimostra l'ottimo stato di forma dello Sporting Cecina sempre più capolista della Toscana. Calciatoripiù: Paoletti e Lombardi (Sporting Cecina).
Lastrigiana-Affrico 4-5

LASTRIGIANA: Buti, Borghi, Del Giudice, Tarantino, Preka, Cappiardi, Taofik, Brusciano, Fogli, Panichi, Kurti. A disp.: Fontani, Fabbri, Vignoli, Piccini, Caciolli, Maestrelli, Colotta, DAgostino, Fossi. All.: Fanfani Filippo
AFFRICO: Gentile, Benelli, Pallotti, La Spina, D Onofrio, Sordini, Kodra, Mangani, Nocentini, Marcantonini, Torracchi. A disp.: Campanale, Yparaguirre, Breccia, Corsini, Labiad, Casamenti, Hoxha, Scarselli, Salsi. All.: Gola Matteo
RETI: Taofik, Brusciano, Kurti, Fogli, Marcantonini, Nocentini, La Spina, D Onofrio, Autorete
LASTRIGIANA: Buti, Borghi (36' Fabbri), Del Giudice, Tarantino (67' Vignoli), Preka, Cappiardi (67' Piccini), Taoufik (70' Caciolli), Brusciano, Fogli (51' Maestrelli), Panichi (60' Colotta), Kurti. A disp.: Fontani, Berlincioni, D'Agostino, Fossi, Marfisi. All.: Filippo Fanfani.
AFFRICO: Gentile, Benelli, Pallotti (62' Corsini), La Spina, D'Onofrio, Sordini (36' Labiad), Kodra, Mangani (36' Casamenti), Nocentini (40' Hoxa), Marcantonini (62' Scarselli), Torracchi (70' Salsi). A disp.: Campanale, Yparraguirre, Breccia. All.: Matteo Gola.
ARBITRO: Scalabrino di Firenze
RETI: 12' Marcantonini rig., 15' Brusciano, 21' Kurti, 23' Nocentini, 29' Taoufik, 36' pt La Spina, 43' Fogli rig., 45' D'Onofrio rig., 61' Preka aut.
NOTE: espulso Hoxa (72'). Ammoniti Preka e Kodra. Angoli: 2-12. Recupero: 3'+5'.

LASTRIGIANA: Buti, Borghi (36' Fabbri), Del Giudice, Tarantino (67' Vignoli), Preka, Cappiardi (67' Piccini), Taoufik (70' Caciolli), Brusciano, Fogli (51' Maestrelli), Panichi (60' Colotta), Kurti. A disp.: Fontani, Berlincioni, D'Agostino, Fossi, Marfisi. All.: Filippo Fanfani.
AFFRICO: Gentile, Benelli, Pallotti (62' Corsini), La Spina, D'Onofrio, Sordini (36' Labiad), Kodra, Mangani (36' Casamenti), Nocentini (40' Hoxa), Marcantonini (62' Scarselli), Torracchi (70' Salsi). A disp.: Campanale, Yparraguirre, Breccia. All.: Matteo Gola.
ARBITRO: Scalabrino di Firenze
RETI: 12' Marcantonini rig., 15' Brusciano, 21' Kurti, 23' Nocentini, 29' Taoufik, 36' pt La Spina, 43' Fogli rig., 45' D'Onofrio rig., 61' Preka aut.
NOTE: espulso Hoxa (72'). Ammoniti Preka e Kodra. Angoli: 2-12. Recupero: 3'+5'.



Poteva risolverla solo un'autorete. È l'unico gesto tecnico controcorrente a decidere un incontro che fino a nove minuti dalla fine non s'aveva idea di come potesse chiudersi, tra lo sgrandinio di rigori e la serie di sorpassi e controsorpassi che sembrava d'essere su una pista di kart più che alla Guardiana. Il risultato che ne viene fuori è insolitissimo, un 4-5 che premia l'Affrico e più che a ripensare a una fase offensiva buona e a tratti ottima costringe la Lastrigiana ad analizzare i propri errori, dai quali viene condannata. Non che sull'altro fronte non siano arrivati: se c'è una cosa che accomuna le due squadre, il cui umore a fine mattinata è comprensibilmente all'opposto, è la poca solidità della difesa. Ed è un aspetto curiosissimo: in settanta minuti l'Affrico raddoppia le reti subite nelle quattro partite precedenti; ancora peggiore è la statistica della Lastrigiana, che alla vigilia poteva schierare una delle difese migliori del torneo, appena tre reti al passivo. Di sicuro nell'ampio risultato finale incidono le (in)decisioni di Scalabrino, una somiglianza impressionante con Elio di Elio e le Storie tese (e indosso la divisa Diadora: sarebbe vietato, la Givova ha l'esclusiva) e l'estrema facilità con cui punisce col rigore (alla fine sono tre) gli interventi in area. Ma sarebbe ingeneroso ridurre tutto agli episodi arbitrali, perché entrambe le difese dimostrano di patire sia i lanci lunghi sia i calci da fermo: ne viene fuori una partita colma d'errori, divertentissima e dai ritmi indiavolati. Si parte però piano: i due schieramenti a specchio (4-3-3 sia per Fanfani sia per Gola) impiegano una decina di minuti a capire dove sia meglio affondare. Lo intuisce per prima la Lastrigiana grazie alla giocata di Panichi che dalla posizione di mezzala destra premia lo scatto di Fogli sopra la difesa: lo bloccano Gentile in uscita bassa e il fischio di Scalabrino che punisce un fuorigioco inesistente (7'). La Lastrigiana ci riprova al 10' con il tiro di Preka, il migliore della difesa fino allo sfortunato episodio decisivo, in palleggio da trentacinque metri: pallone a lato d'un metro. Ma alla prima sortita è l'Affrico a passare in avanti: fischiando con cinque-sei secondi di ritardo come se volesse far finire l'azione per non impedire l'intervento del Var, Scalabrino sanziona col rigore la scivolata di Borghi su Torracchi. Forse era fallo, forse no: forse più no che fallo; nonostante le proteste (ammonito Preka) si va all'esecuzione e dal dischetto Marcantonini trasforma aprendo il mancino rasoterra. Ma lo 0-1 regge tre minuti appena: sulla lunga punizione di Preka che cerca l'area dalla linea mediana la difesa dell'Affrico si scorda sia d'allontanare il pallone sia di marcare Brusciano solissimo sul fronte sinistro dell'area; l'esito è inevitabile, pallonetto mancino sull'uscita di Gentile e 1-1. Sulla ripresa del gioco l'Affrico potrebbe tornare subito avanti perché, la testa ancora ai festeggiamenti, Brusciano lascia sfilare un pallone insidiosissimo e concede a Marcantonini di crossare rasoterra dal fondo: la chiusura di Tarantino, gran mediano, impedisce a Nocentini di calciare a colpo sicuro dal dischetto. E così è la Lastrigiana ad approfittare d'un errore degli avversari per portarsi in vantaggio per la prima volta: sull'ennesimo lancio lungo di Preka dalle retrovie Benelli scala da destra a sinistra vincendo il duello in velocità con Kurti; l'ottima lettura si trasforma però in un errore pesantissimo nel momento in cui decide di scaricare il pallone all'indietro verso nessuno: s'inserisce lo stesso Kurti che scarta Gentile uscito al limite dell'area di porta e col mancino scarica il pallone in rete. Ma come una decina di minuti prima anche stavolta lo squilibrio nel punteggio dura un'azione e mezzo: la Lastrigiana gestisce male il possesso sulla propria trequarti, Nocentini vince il duello con Preka e dalla lunetta che invita all'area disegna un lob per eludere l'uscita di Buti (23'). Quattro minuti più tardi l'Affrico costruisce un'occasione doppia per completare la controrimonta: la vanifica Buti che prima devia il mancino di controbalzo di Marcantonini innescato da una punizione mal gestita dalla difesa e sull'angolo seguente arpiona il pallone sul tocco di punta di Kodra sbucato accano al secondo palo. E come prima l'Affrico si vede di nuovo punito: scattato a sinistra, Fogli cerca al centro Taoufik chiuso alla disperata dall'uscita bassa di Gentile; il rimpallo generato dalla ribattuta di Panichi spedisce di nuovo il pallone nella zona di Taoufik che, in posizione sospetta (Gentile era più avanti, e apparentemente non c'erano due difensori tra lui e la linea di porta), appoggia il pallone in rete (29'). La Lastrigiana s'illude di portare il 3-2 all'intervallo, ma sul secondo angolo conquistato dall'Affrico nel primo tempo (saranno invece addirittura dieci nel secondo) subisce il nuovo pari: il mancino di Marcantonini cerca di nuovo il secondo palo; la difesa allontana corto, giusto in zona dischetto dov'è appostato La Spina che raccoglie il pallone e col destro a incrociare lo scarica in rete (36' pt). È il 3-3 su cui si chiude un primo tempo avvincente, colmo d'errori e dai ritmi indiavolati: il taccuino è già pieno. Ma il più deve ancora succedere: fa parte del più anche l'ingresso di Labiad che Gola manda dentro per Sordini alla fine dell'intervallo (dentro anche Casamenti per Mangani, e per la Lastrigiana Fabbri per Borghi); d'un tratto la difesa dell'Affrico acquista una solidità che fin lì era mancata. Tutta la manovra ne risente in positivo, e al 40' alla Lastrigiana serve un'altra paratona di Buti per evitare di finire in svantaggio: alimentato dallo scarico di Pallotti, il destro di Torracchi dal vertice sinistro dell'area era diretto sotto il primo incrocio. Ma a spezzare di nuovo l'equilibrio è il secondo rigore della gara: è fuori sagoma, e dunque punibile, il braccio di Benelli che sbaglia il tempo dello stacco nel tentativo di respingere la punizione di Del Giudice dalla mediana; il destro centrale e potentissimo di Fogli porta la Lastrigiana sul 4-3 (43'). Ma anche stavolta il vantaggio dura qualche istante: è evidente, ingenua ed evitabilissima la spinta di Fabbri a D'Onofrio che su una lunga punizione dalla destra aveva raccolto il pallone e lo stava proteggendo spalle alla porta in prossimità della linea di fondo, in attesa dello scarico. Cambia il rigorista: della trasformazione stavolta s'incarica lo stesso D'Onofrio che col destro rasoterra segna il 4-4 (45'). Entrambe le squadre provano a sfruttare i venticinque minuti rimanenti per vincere la partita; la Lastrigiana cerca subito di riportarsi avanti con il lancio di Kurti sopra la difesa per Taoufik, anticipato dall'uscita di Gentile che prima di travolgerlo colpisce in pieno il pallone: giusto lasciar correre. L'Affrico replica con uno dei dieci angoli della ripresa: Marcantonini lo calcia sul secondo palo col mancino a uscire, dal limite Kodra cerca la porta col destro e la trova dopo la deviazione di Hoxa partito però in posizione evidentemente irregolare; giusto dunque annullare. Si vola subito nell'altra metà campo, dove il fallo di Kodra (ammonito) su Del Giudice vale alla Lastrigiana una punizione dalla trequarti sinistra. Se ne incarica Maestrelli (aveva sostituito Fogli) che col destro cerca il secondo palo: la difesa dell'Affrico non allontana ma mura sia Taoufik sia Del Giudice; il pallone schizza di nuovo nella zona di Maestrelli che col destro in corsa calcia nel campino. Ma quando sale l'Affrico fa paura: Buti è di nuovo decisivo con un doppio intervento, tuffo sul destro di Hoxa da fuori e opposizione col corpo al destro di Marcantonini che aveva raccolto la ribattuta (58'). Ma il 4-5 è solo rinviato, e per la Lastrigiana arriva nel modo più atroce: sul traversone rasoterra di Hoxa che aveva sprintato sulla corsia destra fino al fondo Preka anticipa sia Buti sia gli attaccanti avversari con una scivolata che anziché allontanarlo spinge il pallone in porta (61'). Nel quarto d'ora che resta (ampio il recupero) c'è spazio ancora per un altro paio d'annotazioni: dopo aver conquistato un angolo, Hoxa si vede espellere (proteste? reazione? mistero: dalla tribuna non s'è visto né sentito nulla) da Scalabrino e lascia i suoi in inferiorità numerica; e sull'ultimo angolo (è appena il secondo della partita della Lastrigiana: lo calcia Piccini, che aveva rilevato Cappiardi), sul quale anche Buti va a saltare, Gentile è costretto ad alzare sopra l'incrocio il tiro di Fabbri dal limite. L'angolo successivo non si batte: avanti in avvio e poi sempre costretto a rincorrere, l'Affrico riesce a portare in fondo la vittoria che gli consente di restare attaccato alla coda di Cecina e Tau. Ma non potrà essere una settimana di sole gratificazioni: davanti ha funzionato molto, ma dietro davvero poco. Gli è andata bene che la Lastrigiana abbia funzionato un po' meno davanti, o ancora meno dietro. Calciatoripiù : è strano segnalare un portiere che subisce cinque reti, ma se non ci fosse stato Buti (unica macchia, il 61 sulle spalle: ok i numeri fissi, ma così alti sono orribili) la partita sarebbe stata molto meno equilibrata. A renderla tale ci pensano anche Tarantino , baricentro della mediana, Brusciano che ha il merito di segnare l'1-1 subito dopo il primo svantaggio e Taoufik, Fogli e Kurti (Lastrigiana): una rete a testa per ciascuno dei tre attaccanti titolari sottolinea che non è davanti che ci sono stati problemi. Tutto ciò però non è stato sufficiente per fare punti: in eguale difficoltà in difesa (ma l'ingresso di Labiad rende d'un tratto il reparto più solido) e meno incisivo in mezzo al campo (ma la rete di La Spina arriva in un momento cruciale), l'Affrico ha vinto grazie all'enorme qualità del proprio reparto offensivo: il mancino di Marcantonini è un incanto; e a Nocentini basta mezzo pallone sporco per far male. Peraltro Gola ha a disposizione una rosa qualitativamente profonda: è ottimo l'ingresso di Casamenti in posizione di mezzala; ed è ottimo anche l'ingresso di Hoxa (Affrico), una rete annullata e il 4-5 provocato; ma l'espulsione (mistero) nel finale impedisce d'annoverarlo tra i migliori.

Poteva risolverla solo un'autorete. È l'unico gesto tecnico controcorrente a decidere un incontro che fino a nove minuti dalla fine non s'aveva idea di come potesse chiudersi, tra lo sgrandinio di rigori e la serie di sorpassi e controsorpassi che sembrava d'essere su una pista di kart più che alla Guardiana. Il risultato che ne viene fuori è insolitissimo, un 4-5 che premia l'Affrico e più che a ripensare a una fase offensiva buona e a tratti ottima costringe la Lastrigiana ad analizzare i propri errori, dai quali viene condannata. Non che sull'altro fronte non siano arrivati: se c'è una cosa che accomuna le due squadre, il cui umore a fine mattinata è comprensibilmente all'opposto, è la poca solidità della difesa. Ed è un aspetto curiosissimo: in settanta minuti l'Affrico raddoppia le reti subite nelle quattro partite precedenti; ancora peggiore è la statistica della Lastrigiana, che alla vigilia poteva schierare una delle difese migliori del torneo, appena tre reti al passivo. Di sicuro nell'ampio risultato finale incidono le (in)decisioni di Scalabrino, una somiglianza impressionante con Elio di Elio e le Storie tese (e indosso la divisa Diadora: sarebbe vietato, la Givova ha l'esclusiva) e l'estrema facilità con cui punisce col rigore (alla fine sono tre) gli interventi in area. Ma sarebbe ingeneroso ridurre tutto agli episodi arbitrali, perché entrambe le difese dimostrano di patire sia i lanci lunghi sia i calci da fermo: ne viene fuori una partita colma d'errori, divertentissima e dai ritmi indiavolati. Si parte però piano: i due schieramenti a specchio (4-3-3 sia per Fanfani sia per Gola) impiegano una decina di minuti a capire dove sia meglio affondare. Lo intuisce per prima la Lastrigiana grazie alla giocata di Panichi che dalla posizione di mezzala destra premia lo scatto di Fogli sopra la difesa: lo bloccano Gentile in uscita bassa e il fischio di Scalabrino che punisce un fuorigioco inesistente (7'). La Lastrigiana ci riprova al 10' con il tiro di Preka, il migliore della difesa fino allo sfortunato episodio decisivo, in palleggio da trentacinque metri: pallone a lato d'un metro. Ma alla prima sortita è l'Affrico a passare in avanti: fischiando con cinque-sei secondi di ritardo come se volesse far finire l'azione per non impedire l'intervento del Var, Scalabrino sanziona col rigore la scivolata di Borghi su Torracchi. Forse era fallo, forse no: forse più no che fallo; nonostante le proteste (ammonito Preka) si va all'esecuzione e dal dischetto Marcantonini trasforma aprendo il mancino rasoterra. Ma lo 0-1 regge tre minuti appena: sulla lunga punizione di Preka che cerca l'area dalla linea mediana la difesa dell'Affrico si scorda sia d'allontanare il pallone sia di marcare Brusciano solissimo sul fronte sinistro dell'area; l'esito è inevitabile, pallonetto mancino sull'uscita di Gentile e 1-1. Sulla ripresa del gioco l'Affrico potrebbe tornare subito avanti perché, la testa ancora ai festeggiamenti, Brusciano lascia sfilare un pallone insidiosissimo e concede a Marcantonini di crossare rasoterra dal fondo: la chiusura di Tarantino, gran mediano, impedisce a Nocentini di calciare a colpo sicuro dal dischetto. E così è la Lastrigiana ad approfittare d'un errore degli avversari per portarsi in vantaggio per la prima volta: sull'ennesimo lancio lungo di Preka dalle retrovie Benelli scala da destra a sinistra vincendo il duello in velocità con Kurti; l'ottima lettura si trasforma però in un errore pesantissimo nel momento in cui decide di scaricare il pallone all'indietro verso nessuno: s'inserisce lo stesso Kurti che scarta Gentile uscito al limite dell'area di porta e col mancino scarica il pallone in rete. Ma come una decina di minuti prima anche stavolta lo squilibrio nel punteggio dura un'azione e mezzo: la Lastrigiana gestisce male il possesso sulla propria trequarti, Nocentini vince il duello con Preka e dalla lunetta che invita all'area disegna un lob per eludere l'uscita di Buti (23'). Quattro minuti più tardi l'Affrico costruisce un'occasione doppia per completare la controrimonta: la vanifica Buti che prima devia il mancino di controbalzo di Marcantonini innescato da una punizione mal gestita dalla difesa e sull'angolo seguente arpiona il pallone sul tocco di punta di Kodra sbucato accano al secondo palo. E come prima l'Affrico si vede di nuovo punito: scattato a sinistra, Fogli cerca al centro Taoufik chiuso alla disperata dall'uscita bassa di Gentile; il rimpallo generato dalla ribattuta di Panichi spedisce di nuovo il pallone nella zona di Taoufik che, in posizione sospetta (Gentile era più avanti, e apparentemente non c'erano due difensori tra lui e la linea di porta), appoggia il pallone in rete (29'). La Lastrigiana s'illude di portare il 3-2 all'intervallo, ma sul secondo angolo conquistato dall'Affrico nel primo tempo (saranno invece addirittura dieci nel secondo) subisce il nuovo pari: il mancino di Marcantonini cerca di nuovo il secondo palo; la difesa allontana corto, giusto in zona dischetto dov'è appostato La Spina che raccoglie il pallone e col destro a incrociare lo scarica in rete (36' pt). È il 3-3 su cui si chiude un primo tempo avvincente, colmo d'errori e dai ritmi indiavolati: il taccuino è già pieno. Ma il più deve ancora succedere: fa parte del più anche l'ingresso di Labiad che Gola manda dentro per Sordini alla fine dell'intervallo (dentro anche Casamenti per Mangani, e per la Lastrigiana Fabbri per Borghi); d'un tratto la difesa dell'Affrico acquista una solidità che fin lì era mancata. Tutta la manovra ne risente in positivo, e al 40' alla Lastrigiana serve un'altra paratona di Buti per evitare di finire in svantaggio: alimentato dallo scarico di Pallotti, il destro di Torracchi dal vertice sinistro dell'area era diretto sotto il primo incrocio. Ma a spezzare di nuovo l'equilibrio è il secondo rigore della gara: è fuori sagoma, e dunque punibile, il braccio di Benelli che sbaglia il tempo dello stacco nel tentativo di respingere la punizione di Del Giudice dalla mediana; il destro centrale e potentissimo di Fogli porta la Lastrigiana sul 4-3 (43'). Ma anche stavolta il vantaggio dura qualche istante: è evidente, ingenua ed evitabilissima la spinta di Fabbri a D'Onofrio che su una lunga punizione dalla destra aveva raccolto il pallone e lo stava proteggendo spalle alla porta in prossimità della linea di fondo, in attesa dello scarico. Cambia il rigorista: della trasformazione stavolta s'incarica lo stesso D'Onofrio che col destro rasoterra segna il 4-4 (45'). Entrambe le squadre provano a sfruttare i venticinque minuti rimanenti per vincere la partita; la Lastrigiana cerca subito di riportarsi avanti con il lancio di Kurti sopra la difesa per Taoufik, anticipato dall'uscita di Gentile che prima di travolgerlo colpisce in pieno il pallone: giusto lasciar correre. L'Affrico replica con uno dei dieci angoli della ripresa: Marcantonini lo calcia sul secondo palo col mancino a uscire, dal limite Kodra cerca la porta col destro e la trova dopo la deviazione di Hoxa partito però in posizione evidentemente irregolare; giusto dunque annullare. Si vola subito nell'altra metà campo, dove il fallo di Kodra (ammonito) su Del Giudice vale alla Lastrigiana una punizione dalla trequarti sinistra. Se ne incarica Maestrelli (aveva sostituito Fogli) che col destro cerca il secondo palo: la difesa dell'Affrico non allontana ma mura sia Taoufik sia Del Giudice; il pallone schizza di nuovo nella zona di Maestrelli che col destro in corsa calcia nel campino. Ma quando sale l'Affrico fa paura: Buti è di nuovo decisivo con un doppio intervento, tuffo sul destro di Hoxa da fuori e opposizione col corpo al destro di Marcantonini che aveva raccolto la ribattuta (58'). Ma il 4-5 è solo rinviato, e per la Lastrigiana arriva nel modo più atroce: sul traversone rasoterra di Hoxa che aveva sprintato sulla corsia destra fino al fondo Preka anticipa sia Buti sia gli attaccanti avversari con una scivolata che anziché allontanarlo spinge il pallone in porta (61'). Nel quarto d'ora che resta (ampio il recupero) c'è spazio ancora per un altro paio d'annotazioni: dopo aver conquistato un angolo, Hoxa si vede espellere (proteste? reazione? mistero: dalla tribuna non s'è visto né sentito nulla) da Scalabrino e lascia i suoi in inferiorità numerica; e sull'ultimo angolo (è appena il secondo della partita della Lastrigiana: lo calcia Piccini, che aveva rilevato Cappiardi), sul quale anche Buti va a saltare, Gentile è costretto ad alzare sopra l'incrocio il tiro di Fabbri dal limite. L'angolo successivo non si batte: avanti in avvio e poi sempre costretto a rincorrere, l'Affrico riesce a portare in fondo la vittoria che gli consente di restare attaccato alla coda di Cecina e Tau. Ma non potrà essere una settimana di sole gratificazioni: davanti ha funzionato molto, ma dietro davvero poco. Gli è andata bene che la Lastrigiana abbia funzionato un po' meno davanti, o ancora meno dietro. Calciatoripiù : è strano segnalare un portiere che subisce cinque reti, ma se non ci fosse stato Buti (unica macchia, il 61 sulle spalle: ok i numeri fissi, ma così alti sono orribili) la partita sarebbe stata molto meno equilibrata. A renderla tale ci pensano anche Tarantino , baricentro della mediana, Brusciano che ha il merito di segnare l'1-1 subito dopo il primo svantaggio e Taoufik, Fogli e Kurti (Lastrigiana): una rete a testa per ciascuno dei tre attaccanti titolari sottolinea che non è davanti che ci sono stati problemi. Tutto ciò però non è stato sufficiente per fare punti: in eguale difficoltà in difesa (ma l'ingresso di Labiad rende d'un tratto il reparto più solido) e meno incisivo in mezzo al campo (ma la rete di La Spina arriva in un momento cruciale), l'Affrico ha vinto grazie all'enorme qualità del proprio reparto offensivo: il mancino di Marcantonini è un incanto; e a Nocentini basta mezzo pallone sporco per far male. Peraltro Gola ha a disposizione una rosa qualitativamente profonda: è ottimo l'ingresso di Casamenti in posizione di mezzala; ed è ottimo anche l'ingresso di Hoxa (Affrico), una rete annullata e il 4-5 provocato; ma l'espulsione (mistero) nel finale impedisce d'annoverarlo tra i migliori.
Sestese-Lido Camaiore 6-2

SESTESE: Giorgetti, Bindi, Bassetti, Stasi, Musa, Marzano, Talbi, Ceccherini, Notari, Belli, Minniti. A disp.: Pratolini, Cusimano, Mezani, Pucci, Malica, Palmini, Bellini, Drago . All.: Cillo Fabio
LIDO CAMAIORE: Mazzantini, Simoni, Trinchera, Gentile, Angeli, Palla, Alari Esposito, Neri, Galletti, Di Noia, Raffaelli. A disp.: Dini, Ciccarelli, Puccetti, Pellegrini, Dolfi, Taddei, Riccardi, Bianchi, Ghilarducci. All.: Ghilarducci Michele
RETI: Ceccherini, Talbi, Palmini, Minniti, Notari, Belli, Galletti, Alari Esposito
SESTESE: Giorgetti, Bindi, Bassetti, Stasi, Musa, Marzano, Talbi, Ceccherini, Notari, Belli, Minniti. A disp.: Pratolini, Lucisano, Mezani, Pucci, Malica, Santiago Palmini, Bellini, Drago. All.: Fabio Cillo.
LIDO DI CAMAIORE: Mazzantini, Simoni, Trinchera, Gentile, Angeli, Palla, Alari Esposito, Neri, Galletti, Di Noia, Raffaelli. A disp.: Dini, Ciccarelli, Puccetti, Pellegrini, Dolfi, Taddei, Riccardi, Bianchi, Ghilarducci. All.: Luciano Pardini.
ARBITRO: Tripodi di Empoli
RETI: Alari Esposito, Galletti, Talbi, Belli, Ceccherini, Minniti, Notari, Santiago Palmini.

SESTESE: Giorgetti, Bindi, Bassetti, Stasi, Musa, Marzano, Talbi, Ceccherini, Notari, Belli, Minniti. A disp.: Pratolini, Lucisano, Mezani, Pucci, Malica, Santiago Palmini, Bellini, Drago. All.: Fabio Cillo.
LIDO DI CAMAIORE: Mazzantini, Simoni, Trinchera, Gentile, Angeli, Palla, Alari Esposito, Neri, Galletti, Di Noia, Raffaelli. A disp.: Dini, Ciccarelli, Puccetti, Pellegrini, Dolfi, Taddei, Riccardi, Bianchi, Ghilarducci. All.: Luciano Pardini.
ARBITRO: Tripodi di Empoli
RETI: Alari Esposito, Galletti, Talbi, Belli, Ceccherini, Minniti, Notari, Santiago Palmini.



Per un po' ha temuto: trovarsi sotto 0-2 all'8' dopo aver subito due reti identiche da una neopromossa può far perdere la lucidità e canalizzare la reazione dalla parte sbagliata. Ma la paura è durata poco: già all'intervallo la Sestese era riuscita a ribaltare il punteggio; e, giunto in chiusura d'una settimana complicata dopo gli strazi arbitrali di San Miniato, il 6-2 finale la proietta in una posizione di classifica ben più adeguata al suo valore, sesta alla pari col Fucecchio. Ma l'avvio è complicatissimo: consapevole che se vuole mantenere la categoria deve provare a far punti in tutti i campi, il Lido di Camaiore parte forte e sfrutta gli angoli di Di Noia per portarsi sul doppio vantaggio nei primi otto minuti; segnano di testa, reti identiche, prima Alari Esposito e poi Galletti e la gara sembra già indirizzata contro ogni pronostico. Ma la qualità della Sestese è sovrabbondante, e sufficiente a ribaltare il punteggio nei ventisette minuti che restano prima della pausa: Talbi dimezza lo scarto infilando tra i pali il pallone che Mazzantini aveva respinto leggermente verso la propria destra sul tiro di Stasi dal limite; Belli pareggia con una giocata strepitosa avviata da un doppio dribbling in mezzo a due avversari e completata con un mancino secco da destra, zona limite, sul secondo palo; Ceccherini completa la rimonta aprendo l'interno destro per spedire il pallone all'incrocio dopo uno sviluppo insistito da sinistra verso il centro. Costretto a rincorrere, il Lido di Camaiore non riesce a replicare la prova degli avversari e nella ripresa di reti ne subisce altre tre: la prima, il 4-2, la segna Minniti che, scattato in più che sospetto fuorigioco sul cambio di campo orchestrato da Bassetti, entra in area e schiocca il pallone sul secondo palo. Gli va male però nelle due occasioni successive: bravo Mazzantini a salvare nella prima; d'una spanna a lato del palo lontano la seconda. Per il 5-2 bisogna dunque attendere il filtrante di Malica che imbuca per Notari: il controllo col destro a seguire gli consente di battere agevolmente a rete sul secondo palo. La sesta rete arriva interamente dalla panchina: Bellini accorcia a ricevere fino alla trequarti e fa passare in mezzo ai centrali un pallone delizioso che Santiago Palmini converte in rete spiazzando il portiere. 6-2 in rimonta con sei marcatori diversi: a Sesto Fiorentino ci sono state mattinate più oscure. Calciatoripiù: Belli, Malica, Ceccherini (Sestese).

Per un po' ha temuto: trovarsi sotto 0-2 all'8' dopo aver subito due reti identiche da una neopromossa può far perdere la lucidità e canalizzare la reazione dalla parte sbagliata. Ma la paura è durata poco: già all'intervallo la Sestese era riuscita a ribaltare il punteggio; e, giunto in chiusura d'una settimana complicata dopo gli strazi arbitrali di San Miniato, il 6-2 finale la proietta in una posizione di classifica ben più adeguata al suo valore, sesta alla pari col Fucecchio. Ma l'avvio è complicatissimo: consapevole che se vuole mantenere la categoria deve provare a far punti in tutti i campi, il Lido di Camaiore parte forte e sfrutta gli angoli di Di Noia per portarsi sul doppio vantaggio nei primi otto minuti; segnano di testa, reti identiche, prima Alari Esposito e poi Galletti e la gara sembra già indirizzata contro ogni pronostico. Ma la qualità della Sestese è sovrabbondante, e sufficiente a ribaltare il punteggio nei ventisette minuti che restano prima della pausa: Talbi dimezza lo scarto infilando tra i pali il pallone che Mazzantini aveva respinto leggermente verso la propria destra sul tiro di Stasi dal limite; Belli pareggia con una giocata strepitosa avviata da un doppio dribbling in mezzo a due avversari e completata con un mancino secco da destra, zona limite, sul secondo palo; Ceccherini completa la rimonta aprendo l'interno destro per spedire il pallone all'incrocio dopo uno sviluppo insistito da sinistra verso il centro. Costretto a rincorrere, il Lido di Camaiore non riesce a replicare la prova degli avversari e nella ripresa di reti ne subisce altre tre: la prima, il 4-2, la segna Minniti che, scattato in più che sospetto fuorigioco sul cambio di campo orchestrato da Bassetti, entra in area e schiocca il pallone sul secondo palo. Gli va male però nelle due occasioni successive: bravo Mazzantini a salvare nella prima; d'una spanna a lato del palo lontano la seconda. Per il 5-2 bisogna dunque attendere il filtrante di Malica che imbuca per Notari: il controllo col destro a seguire gli consente di battere agevolmente a rete sul secondo palo. La sesta rete arriva interamente dalla panchina: Bellini accorcia a ricevere fino alla trequarti e fa passare in mezzo ai centrali un pallone delizioso che Santiago Palmini converte in rete spiazzando il portiere. 6-2 in rimonta con sei marcatori diversi: a Sesto Fiorentino ci sono state mattinate più oscure. Calciatoripiù: Belli, Malica, Ceccherini (Sestese).
Giov. Fucecchio-Scandicci 0-0

GIOV. FUCECCHIO: Tacchi, Ciampalini, Matteoni, Salvadori N., Collura, Federighi, Sardelli, Gabbrielli, Ciappi, Salvadori G., Masha. A disp.: Morelli, Pannocchia, Marconi, Celestre, Clemente, Comanducci, Tamburini, Aposti, Mazzei. All.: Citi Michele
SCANDICCI: Izzo, De La Cruz Valentin, Ciulli, Salvadori, Campinoti, Morosino, Lodovisi, Baggiani, Morandi, Prelashaj, Pacini. A disp.: Joannais, Sani, Pinzauti, Falli, Palmini, Focardi, Fabrizi, Andrei, Di Maggio. All.: Fanfani Filippo
GIOV.FUCECCHIO: Tacchi, Ciampalini, Matteoni, Salvadori N., Collura, Federighi, Sardelli, Gabbrielli, Ciappi, Salvadori G., Masha. A disp.: Morelli, Pannocchia, Marconi, Celestre, Clemente, Comanducci, Tamburini, Aposti, Mazzei. All.: Michele Citi.
SCANDICCI: Izzo, De La Cruz, Ciulli, Salvadori, Campinoti, Morosino, Lodovisi, Baggiani, Morandi, Prelashaj, Pacini. A disp.: Joannais, Sani, Pinzauti, Falli, Palmini, Focardi, Fabrizi, Andrei, Di Maggio. All.: Filippo Fanfani.
ARBITRO: Cerri di Pontedera.

GIOV.FUCECCHIO: Tacchi, Ciampalini, Matteoni, Salvadori N., Collura, Federighi, Sardelli, Gabbrielli, Ciappi, Salvadori G., Masha. A disp.: Morelli, Pannocchia, Marconi, Celestre, Clemente, Comanducci, Tamburini, Aposti, Mazzei. All.: Michele Citi.
SCANDICCI: Izzo, De La Cruz, Ciulli, Salvadori, Campinoti, Morosino, Lodovisi, Baggiani, Morandi, Prelashaj, Pacini. A disp.: Joannais, Sani, Pinzauti, Falli, Palmini, Focardi, Fabrizi, Andrei, Di Maggio. All.: Filippo Fanfani.
ARBITRO: Cerri di Pontedera.



Di gol alla fine non ne arrivano, ma non sono certo mancati gli spunti e lo spettacolo nel match di questa quinta giornata tra Giovani Fucecchio e Scandicci. È 0-0 al termine di settanta minuti intensi e certamente non noiosi, caratterizzati da un discreto vento e diverse occasioni da gol. La compagine di Citi conferma l'ottimo inizio di stagione partendo con buon piglio, cercando subito di dettare i ritmi del match e creando le prime occasioni da gol in area blues. La macchina bianconera sembra girare subito bene: la difesa lavora bene, il centrocampo porta e smista molti palloni per le punte, che collezionano subito buone occasioni. La palla-gol più importante capita probabilmente sui piedi di Ciappi, servito rasoterra in area su un cross dalla destra: il numero 9 non riesce però a sfruttare l'occasione da buona posizione, non controllando bene il pallone. Ci provano poi anche Gabbrielli e Masha dalla distanza, ma anche in questo caso senza riuscire a colpire. Dopo un avvio di marca locale, lo Scandicci esce nella seconda metà di primo tempo, alzando il baricentro e costruendo due ghiotte occasioni da gol nel finale. Una capita sui piedi di Morandi che, servito bene in area da Lodovisi dalla sinistra, conclude a botta sicura colpendo però un difensore bianconero. Poco dopo, sugli sviluppi di un'azione condotta sulla destra dallo stesso Morandi, il pallone crossato in mezzo attraversa tutta l'area senza che né Pacini né Baggiani riescano a chiudere l'azione. Nella seconda frazione il match rimane acceso e aperto a qualsiasi risultato. Il Fucecchio prova a cambiare qualcosa in avanti, continua a macinare gioco ma fatica a finalizzare; lo Scandicci riparte con buon piglio dopo l'intervallo, costruendo un paio di ghiotte chance per sbloccare la partita. Due in particolare capitano sui piedi di Focardi, appena entrato, bravo a calarsi subito nel match. Nella prima occasione conclude a tu per tu con Tacchi trovando la deviazione del portiere in calcio d'angolo; nella seconda, servito in profondità, si allarga sulla destra e tenta ancora la conclusione, sporcata ancora in corner, questa volta dal terzino del Fucecchio. C'è poi da registrare un calcio di punizione dal limite dell'area di Morosino uscito di poco alto. Il match rimane accesissimo fino alla fine e nei minuti finali si assiste a un botta e risposta tra le due squadre. Il Fucecchio non riesce a sfruttare un calcio di punizione dal limite dell'area; nell'azione successiva, su una punizione battuta lunga dal portiere blues da centrocampo, il pallone alzato dal vento rimbalza davanti a Tacchi e picchia sul palo prima di uscire fuori (il Fucecchio chiede un fallo in area proprio su questa azione). E proprio su questa azione cala il sipario sul match: finisce 0-0 tra Giovani Fucecchio e Scandicci, entrambe al secondo pari stagionale. Calciatoripiù: Niccolò Salvadori, Federighi (Giov.Fucecchio); Focardi, Campinoti (Scandicci).

Di gol alla fine non ne arrivano, ma non sono certo mancati gli spunti e lo spettacolo nel match di questa quinta giornata tra Giovani Fucecchio e Scandicci. È 0-0 al termine di settanta minuti intensi e certamente non noiosi, caratterizzati da un discreto vento e diverse occasioni da gol. La compagine di Citi conferma l'ottimo inizio di stagione partendo con buon piglio, cercando subito di dettare i ritmi del match e creando le prime occasioni da gol in area blues. La macchina bianconera sembra girare subito bene: la difesa lavora bene, il centrocampo porta e smista molti palloni per le punte, che collezionano subito buone occasioni. La palla-gol più importante capita probabilmente sui piedi di Ciappi, servito rasoterra in area su un cross dalla destra: il numero 9 non riesce però a sfruttare l'occasione da buona posizione, non controllando bene il pallone. Ci provano poi anche Gabbrielli e Masha dalla distanza, ma anche in questo caso senza riuscire a colpire. Dopo un avvio di marca locale, lo Scandicci esce nella seconda metà di primo tempo, alzando il baricentro e costruendo due ghiotte occasioni da gol nel finale. Una capita sui piedi di Morandi che, servito bene in area da Lodovisi dalla sinistra, conclude a botta sicura colpendo però un difensore bianconero. Poco dopo, sugli sviluppi di un'azione condotta sulla destra dallo stesso Morandi, il pallone crossato in mezzo attraversa tutta l'area senza che né Pacini né Baggiani riescano a chiudere l'azione. Nella seconda frazione il match rimane acceso e aperto a qualsiasi risultato. Il Fucecchio prova a cambiare qualcosa in avanti, continua a macinare gioco ma fatica a finalizzare; lo Scandicci riparte con buon piglio dopo l'intervallo, costruendo un paio di ghiotte chance per sbloccare la partita. Due in particolare capitano sui piedi di Focardi, appena entrato, bravo a calarsi subito nel match. Nella prima occasione conclude a tu per tu con Tacchi trovando la deviazione del portiere in calcio d'angolo; nella seconda, servito in profondità, si allarga sulla destra e tenta ancora la conclusione, sporcata ancora in corner, questa volta dal terzino del Fucecchio. C'è poi da registrare un calcio di punizione dal limite dell'area di Morosino uscito di poco alto. Il match rimane accesissimo fino alla fine e nei minuti finali si assiste a un botta e risposta tra le due squadre. Il Fucecchio non riesce a sfruttare un calcio di punizione dal limite dell'area; nell'azione successiva, su una punizione battuta lunga dal portiere blues da centrocampo, il pallone alzato dal vento rimbalza davanti a Tacchi e picchia sul palo prima di uscire fuori (il Fucecchio chiede un fallo in area proprio su questa azione). E proprio su questa azione cala il sipario sul match: finisce 0-0 tra Giovani Fucecchio e Scandicci, entrambe al secondo pari stagionale. Calciatoripiù: Niccolò Salvadori, Federighi (Giov.Fucecchio); Focardi, Campinoti (Scandicci).