Cattolica Virtus-Tau Calcio 1-4
CATTOLICA VIRTUS: Ronchi, Maffei, Peccini, Veltre, Chirinos, Mugnaini, Pierucci, Zangarelli, Andres, Dona, Zini. A disp.: Bracci, Masi, Picarelli, Gentile, Pagnotta, Miranda Moretti, Fossi F., De Sa, Casieri. All.: Carubia Rosario
TAU CALCIO: Ricci, BIONDI, Serafini, Bracaloni, Tancredi, Giovannini, Capocchi, Moschini, Giovannelli, MAtteucci, Bonelli. A disp.: Bella, Gallina, Romani, Romanelli, Mariotti, Lamperi, Kercuku, Lenzi, Piazza. All.: Vannini Marco
RETI: Andres, Giovannelli, Moschini, Capocchi, Giovannelli
CATTOLICA VIRTUS: Ronchi, Maffei (56' Gentile), Peccini, Veltre, Chirinos Calderon (63' Masi), Mugnaini, Pierucci (56' Miranda Moretti), Zangarelli (42' De Sa), Andres (60' Pagnotta), Donà (60' Picarelli), Zini (42' Casieri). A disp.: Bracci, Fossi. All.: Rosario Carubia.
TAU ALTOPASCIO: Ricci, Biondi (60' Romanelli), Serafini (63' Gallina), Bracaloni (60' Romani), Tancredi, Giovannini, Capocchi (43' Kerciku), Moschini (46' Lamperi), Giovannelli (63' Lenzi), Matteucci, Bonelli (52' Piazza). A disp.: Bella, Mariotti. All.: Marco Vannini.
ARBITRO: Bertini di Prato
RETI: 15' Moschini, 25' Capocchi, 32', 59' Giovannelli, 34' Andres.
NOTE: ammonito Kerciku. Angoli: 2-2. Recupero: 1'+2'.
CATTOLICA VIRTUS: Ronchi, Maffei (56' Gentile), Peccini, Veltre, Chirinos Calderon (63' Masi), Mugnaini, Pierucci (56' Miranda Moretti), Zangarelli (42' De Sa), Andres (60' Pagnotta), Donà (60' Picarelli), Zini (42' Casieri). A disp.: Bracci, Fossi. All.: Rosario Carubia.
TAU ALTOPASCIO: Ricci, Biondi (60' Romanelli), Serafini (63' Gallina), Bracaloni (60' Romani), Tancredi, Giovannini, Capocchi (43' Kerciku), Moschini (46' Lamperi), Giovannelli (63' Lenzi), Matteucci, Bonelli (52' Piazza). A disp.: Bella, Mariotti. All.: Marco Vannini.
ARBITRO: Bertini di Prato
RETI: 15' Moschini, 25' Capocchi, 32', 59' Giovannelli, 34' Andres.
NOTE: ammonito Kerciku. Angoli: 2-2. Recupero: 1'+2'.
Un anno e mezzo fa col Tau ci correva un'unghia o giù di lì. D'anni ne sembrano passati venti. Un anno e mezzo fa era impensabile che dopo le prime tre giornate dei due campionati d'élite la Cattolica Virtus avesse ottenuto sei sconfitte e zero punti; e anche se non che perdesse (a Lamporecchio perse entrambe le finali) era impensabile che accusasse tutto questo scarto complessivo. Dopo il vantaggio segnato da Moschini al quarto d'ora c'è stato un solo istante nel quale i tifosi sulla terrazza hanno sussultato ipotizzando d'un tratto la rimonta: è stato l'istante nel quale, sfidato da Andres, Ricci s'è fatto sfuggire il pallone e l'ha riacciuffato poco prima della linea, o poco dopo; in quell'istante, quello compreso tra il salvataggio disperato e il secondo cenno di Bertini dopo una prima indicazione equivocabile, i tifosi sulla terrazza hanno immaginato il 2-3 e mezz'ora all'arrembaggio alla ricerca del pari. Ma è stato l'unico istante: prima e dopo pensare d'ostacolare una squadra che in ogni reparto si riconosce costruita per vincere, o per arrivarci vicinissima, è stata operazione illusoria. È vero che la Cattolica parte bene, che in avvio col grande dinamismo del 4-2-3-1 di Carubia (Zangarelli e Veltre mediani, Pierucci e Zini sulla linea di Donà larghi dietro ad Andres) prova a impensierire la difesa avversaria con un paio d'accelerazioni sulla destra e una punizione di Pierucci bloccata centralmente da Ricci; ma alla prima vera azione il Tau sfonda. Corre il quarto d'ora quando Matteucci arpiona il pallone sulla trequarti e imbastisce una transizione offensiva in parità numerica; servito a sinistra, Capocchi sembra perdere il passo sulla pressione di Maffei, ma riesce comunque a strappare fino al fondo da dove aziona il mancino per crossare rasoterra sul secondo palo in zona area di porta: lì c'è Moschini che da mezzala pura ha accompagnato l'azione e che, dopo lo stop con la calamita, col destro schiocca il pallone in porta nonostante una deviazione. Sotto 0-1, la Cattolica sbanda e rischia immediatamente di subire un'altra rete: la punizione che Giovannelli aveva conquistato davanti alla panchina avversaria Bracaloni la crossa sul secondo palo ove tagliano entrambi i centrali; di testa Giovannini non ci arriva, sottoporta Tancredi colpisce sporco e manca lo specchio. Cento secondi più tardi il Tau il raddoppio lo troverebbe col rasoterra di Bonelli liberato davanti a Ronchi dal filtrante profondo di Giovannelli cui Matteucci aveva regalato la superiorità numerica: Bertini annulla per un fuorigioco a prima vista dubbio, confermato nell'intervallo dai sostenitori del Tau in linea con la difesa. Ma al 25' nessun frammento dell'azione che porta al raddoppio è contestabile: sul servizio di Moschini è regolarissima la posizione di Giovannelli che taglia a destra e crossa rasoterra sul secondo palo; forse un pollice troppo profondo, il pallone si trasforma in un assist perfetto dopo l'uscita bassa di Ronchi che, in anticipo, lo perde e consente a Capocchi d'accompagnarlo in rete dopo il dribbling. È un momento complicatissimo per la Cattolica che pare frastornata e dal nulla concede al Tau un'altra occasione: azzardando il retropassaggio di testa, Chirinos Calderon innesca Bonelli che dal vertice dell'area di porta col mancino volante trova soltanto l'esterno della rete. In questo frangente soltanto Pierucci prova a riaccendere la Cattolica: sul suo scarico dopo l'affondo a sinistra Donà calcia dai venticinque metri trovando l'opposizione sicura di Ricci (30'). È però due minuti più tardi che la Cattolica palesa tutte le proprie difficoltà: chiamato a calciare dal limite, Pierucci non riesce a chiudere lo schema sull'angolo rasoterra battuto troppo corto; il Tau intercetta il pallone e avvia una ripartenza che si chiude con lo 0-3: la avvia lo scatto di Bonelli, la rifinisce Biondi che chiude il triangolo in verticale e la completa Giovannelli che, ricevuto il pallone in posizione d'ala destra, rientra sul mancino e, di nuovo complice una deviazione, dal limite spedisce il pallone tra il portiere e il primo palo. Finalmente la Cattolica sussulta e sulla ripresa del gioco riporta a due le reti di svantaggio: al limite dell'area avversaria Andres vince il duello con Tancredi portandogli via il pallone sul rimpallo, avanza e gelido scarica in porta col destro. E nell'unico minuto di recupero la Cattolica sogna il raddoppio: la sveglia Giovannini, gigantesco nella diagonale con cui impedisce ad Andres di chiudere il triangolo con Veltre (sarebbe entrato in area da solo) dopo un prezioso recupero offensivo di Pierucci. Ma in avvio di ripresa il Tau fa capire che scalfire il suo successo sarà impresa quasi impossibile: per quanto casuale, l'incrocio colpito da Bonelli che dopo aver rotto il raddoppio di Maffei e Zangarelli aveva cercato di crossare per Capocchi sottolinea che la gara ha già un padrone esplicito (38'). C'è un istante in cui questa certezza vacilla, ed è l'istante in cui Ricci si fa sfuggire il tiro d'Andres dal limite e recupera il pallone forse in tempo o forse tardi: a un primo cenno Bertini sembra convalidare, e la Cattolica esulta, e ci vuole un secondo gesto meno equivoco per far capire che il pallone è almeno in parte rimasto all'interno del terreno di gioco. Opinione del cronista da una cinquantina di metri: era rete; lo suggerisce il movimento di Ricci che riporta il pallone in avanti, e proprio sulla linea, dopo averlo abbrancato. Ma per il calcio è un bene che conti l'opinione dell'arbitro (molto contestato da entrambi i fronti, ma non ha diretto male: fischio deciso, personalità apprezzabile) e non del cronista; si resta dunque sul doppio vantaggio del Tau che prova subito ad ampliarlo: Matteucci tenta il colpo di tacco sul cattivo controllo di Maffei in mezzo all'area, ma la porta resta nel libro dei desideri (42'). Nonostante una temperatura folle (è ottobre!) i ritmi restano alti e la gara, ancorché nervosa, gradevole: la Cattolica prova a spingere con la verticalizzazione di Donà che, sottratto il pallone a Bracaloni, coinvolge nella manovra Andres; il suo servizio a centro area lo raccoglie Casieri (aveva appena sostituito Zini) che da posizione invitantissima calcia sul campanile. Poi per un quarto d'ora la gara sfuma: al 59' la riaccende Matteucci con l'ennesimo pallone profondo per Giovannelli che viola l'area, scarta Chirinos Calderon uscito in copertura e col destro rasoterra incrocia il tiro dell'1-4. Anche se da giocare c'è ancora una decina di minuti da raccontare resta poco altro: Ricci fa dimenticare l'errore in occasione del gol-non gol e in uscita toglie dalla testa di Casieri il traversone di Pagnotta, entrato per Andres (66'); Ronchi si disimpegna in due tempi sul tiro di Romani dal limite (69'); e Bertini (fuori da ogni regola la gestione del recupero: segnala quattro minuti, ne fa giocare due) sorvola su una scivolata sospetta di Mugnaini su Piazza in mezzo all'area della Cattolica. Sull'interpretazione dell'episodio il pubblico si divide rumorosamente, segno che anche a risultato acquisito e con prospettive immediate così diverse la rivalità continua a essere sentitissima; sta alla Cattolica lavorare perché possa tornare a essere una rivalità concreta, com'era un anno fa.
Calciatoripiù : suo malgrado preso in mezzo nell'azione che porta allo 0-3,
Pierucci è comunque il migliore della Cattolica: ha tecnica, ha carattere, ha intuizioni; insieme a lui si salva anche
Andres (Cattolica Virtus) che, pur costretto ad affrontare una difesa titanica (che calciatore fenomenale è
Giovannini , leader d'uno squadrone), riesce comunque a segnare. Ma non può bastare per mettere in difficoltà una squadra che partendo dal sei, per l'appunto Giovannini, presenta in fila quattro calciatori eccezionali: sette
Capocchi , assist e rete; otto
Moschini , rete da mezzala e mille chilometri di corsa; nove
Giovannelli , assist e doppietta.
Un anno e mezzo fa col Tau ci correva un'unghia o giù di lì. D'anni ne sembrano passati venti. Un anno e mezzo fa era impensabile che dopo le prime tre giornate dei due campionati d'élite la Cattolica Virtus avesse ottenuto sei sconfitte e zero punti; e anche se non che perdesse (a Lamporecchio perse entrambe le finali) era impensabile che accusasse tutto questo scarto complessivo. Dopo il vantaggio segnato da Moschini al quarto d'ora c'è stato un solo istante nel quale i tifosi sulla terrazza hanno sussultato ipotizzando d'un tratto la rimonta: è stato l'istante nel quale, sfidato da Andres, Ricci s'è fatto sfuggire il pallone e l'ha riacciuffato poco prima della linea, o poco dopo; in quell'istante, quello compreso tra il salvataggio disperato e il secondo cenno di Bertini dopo una prima indicazione equivocabile, i tifosi sulla terrazza hanno immaginato il 2-3 e mezz'ora all'arrembaggio alla ricerca del pari. Ma è stato l'unico istante: prima e dopo pensare d'ostacolare una squadra che in ogni reparto si riconosce costruita per vincere, o per arrivarci vicinissima, è stata operazione illusoria. È vero che la Cattolica parte bene, che in avvio col grande dinamismo del 4-2-3-1 di Carubia (Zangarelli e Veltre mediani, Pierucci e Zini sulla linea di Donà larghi dietro ad Andres) prova a impensierire la difesa avversaria con un paio d'accelerazioni sulla destra e una punizione di Pierucci bloccata centralmente da Ricci; ma alla prima vera azione il Tau sfonda. Corre il quarto d'ora quando Matteucci arpiona il pallone sulla trequarti e imbastisce una transizione offensiva in parità numerica; servito a sinistra, Capocchi sembra perdere il passo sulla pressione di Maffei, ma riesce comunque a strappare fino al fondo da dove aziona il mancino per crossare rasoterra sul secondo palo in zona area di porta: lì c'è Moschini che da mezzala pura ha accompagnato l'azione e che, dopo lo stop con la calamita, col destro schiocca il pallone in porta nonostante una deviazione. Sotto 0-1, la Cattolica sbanda e rischia immediatamente di subire un'altra rete: la punizione che Giovannelli aveva conquistato davanti alla panchina avversaria Bracaloni la crossa sul secondo palo ove tagliano entrambi i centrali; di testa Giovannini non ci arriva, sottoporta Tancredi colpisce sporco e manca lo specchio. Cento secondi più tardi il Tau il raddoppio lo troverebbe col rasoterra di Bonelli liberato davanti a Ronchi dal filtrante profondo di Giovannelli cui Matteucci aveva regalato la superiorità numerica: Bertini annulla per un fuorigioco a prima vista dubbio, confermato nell'intervallo dai sostenitori del Tau in linea con la difesa. Ma al 25' nessun frammento dell'azione che porta al raddoppio è contestabile: sul servizio di Moschini è regolarissima la posizione di Giovannelli che taglia a destra e crossa rasoterra sul secondo palo; forse un pollice troppo profondo, il pallone si trasforma in un assist perfetto dopo l'uscita bassa di Ronchi che, in anticipo, lo perde e consente a Capocchi d'accompagnarlo in rete dopo il dribbling. È un momento complicatissimo per la Cattolica che pare frastornata e dal nulla concede al Tau un'altra occasione: azzardando il retropassaggio di testa, Chirinos Calderon innesca Bonelli che dal vertice dell'area di porta col mancino volante trova soltanto l'esterno della rete. In questo frangente soltanto Pierucci prova a riaccendere la Cattolica: sul suo scarico dopo l'affondo a sinistra Donà calcia dai venticinque metri trovando l'opposizione sicura di Ricci (30'). È però due minuti più tardi che la Cattolica palesa tutte le proprie difficoltà: chiamato a calciare dal limite, Pierucci non riesce a chiudere lo schema sull'angolo rasoterra battuto troppo corto; il Tau intercetta il pallone e avvia una ripartenza che si chiude con lo 0-3: la avvia lo scatto di Bonelli, la rifinisce Biondi che chiude il triangolo in verticale e la completa Giovannelli che, ricevuto il pallone in posizione d'ala destra, rientra sul mancino e, di nuovo complice una deviazione, dal limite spedisce il pallone tra il portiere e il primo palo. Finalmente la Cattolica sussulta e sulla ripresa del gioco riporta a due le reti di svantaggio: al limite dell'area avversaria Andres vince il duello con Tancredi portandogli via il pallone sul rimpallo, avanza e gelido scarica in porta col destro. E nell'unico minuto di recupero la Cattolica sogna il raddoppio: la sveglia Giovannini, gigantesco nella diagonale con cui impedisce ad Andres di chiudere il triangolo con Veltre (sarebbe entrato in area da solo) dopo un prezioso recupero offensivo di Pierucci. Ma in avvio di ripresa il Tau fa capire che scalfire il suo successo sarà impresa quasi impossibile: per quanto casuale, l'incrocio colpito da Bonelli che dopo aver rotto il raddoppio di Maffei e Zangarelli aveva cercato di crossare per Capocchi sottolinea che la gara ha già un padrone esplicito (38'). C'è un istante in cui questa certezza vacilla, ed è l'istante in cui Ricci si fa sfuggire il tiro d'Andres dal limite e recupera il pallone forse in tempo o forse tardi: a un primo cenno Bertini sembra convalidare, e la Cattolica esulta, e ci vuole un secondo gesto meno equivoco per far capire che il pallone è almeno in parte rimasto all'interno del terreno di gioco. Opinione del cronista da una cinquantina di metri: era rete; lo suggerisce il movimento di Ricci che riporta il pallone in avanti, e proprio sulla linea, dopo averlo abbrancato. Ma per il calcio è un bene che conti l'opinione dell'arbitro (molto contestato da entrambi i fronti, ma non ha diretto male: fischio deciso, personalità apprezzabile) e non del cronista; si resta dunque sul doppio vantaggio del Tau che prova subito ad ampliarlo: Matteucci tenta il colpo di tacco sul cattivo controllo di Maffei in mezzo all'area, ma la porta resta nel libro dei desideri (42'). Nonostante una temperatura folle (è ottobre!) i ritmi restano alti e la gara, ancorché nervosa, gradevole: la Cattolica prova a spingere con la verticalizzazione di Donà che, sottratto il pallone a Bracaloni, coinvolge nella manovra Andres; il suo servizio a centro area lo raccoglie Casieri (aveva appena sostituito Zini) che da posizione invitantissima calcia sul campanile. Poi per un quarto d'ora la gara sfuma: al 59' la riaccende Matteucci con l'ennesimo pallone profondo per Giovannelli che viola l'area, scarta Chirinos Calderon uscito in copertura e col destro rasoterra incrocia il tiro dell'1-4. Anche se da giocare c'è ancora una decina di minuti da raccontare resta poco altro: Ricci fa dimenticare l'errore in occasione del gol-non gol e in uscita toglie dalla testa di Casieri il traversone di Pagnotta, entrato per Andres (66'); Ronchi si disimpegna in due tempi sul tiro di Romani dal limite (69'); e Bertini (fuori da ogni regola la gestione del recupero: segnala quattro minuti, ne fa giocare due) sorvola su una scivolata sospetta di Mugnaini su Piazza in mezzo all'area della Cattolica. Sull'interpretazione dell'episodio il pubblico si divide rumorosamente, segno che anche a risultato acquisito e con prospettive immediate così diverse la rivalità continua a essere sentitissima; sta alla Cattolica lavorare perché possa tornare a essere una rivalità concreta, com'era un anno fa.
Calciatoripiù : suo malgrado preso in mezzo nell'azione che porta allo 0-3,
Pierucci è comunque il migliore della Cattolica: ha tecnica, ha carattere, ha intuizioni; insieme a lui si salva anche
Andres (Cattolica Virtus) che, pur costretto ad affrontare una difesa titanica (che calciatore fenomenale è
Giovannini , leader d'uno squadrone), riesce comunque a segnare. Ma non può bastare per mettere in difficoltà una squadra che partendo dal sei, per l'appunto Giovannini, presenta in fila quattro calciatori eccezionali: sette
Capocchi , assist e rete; otto
Moschini , rete da mezzala e mille chilometri di corsa; nove
Giovannelli , assist e doppietta.
Arezzo F. Academy-Sporting Cecina 1-2
AREZZO F. ACADEMY: Sartini, Bianchi, Baldesi, Boccioli, Carini, Ceccherini, MORI, Patriarchi, RAGAZZINI, Sandru, Steccato. A disp.: Milani, Amriche, Baldolunghi, Bichi, Gallorini, Giovane, Leoni, Papini, Romani. All.: Bianchi Alessio
SPORTING CECINA: Kohler, Meatu, Benedetti, Barbaro, Bettini, Neri, De Santis, Castellano, Paoletti, Lattuada, Lombardi. A disp.: Ricci, Santini, Creatini, Vrami, Panichi, Nista, Fillini, . All.: Viterbo Fabio
RETI: Sandru, Paoletti, Paoletti
AREZZO ACADEMY: Sartini, Bianchi, Mori, Patriarchi, Ragazzini, Baldesi, Carini, Ceccherini, Steccato, Sandru, Boccioli. A disp.: Milani, Baldolunghi, Giovane, Leoni, Bichi, Romani, Amriche, Gallorini, Papini. All.: Luca Magnanensi.
SPORTING CECINA: Kohler, Meatu, Benedetti, Barbaro, Bettini, Neri, De Santis, Castellano, Paoletti, Lattuada, Lombardi. A disp.: Ricci, Santini, Creatini, Vrami, Panichi, Nista, Fillini. All.: Fabio Viterbo.
ARBITRO: Fantoni sez. Valdarno.
RETI: Paoletti 2, Sandru.
AREZZO ACADEMY: Sartini, Bianchi, Mori, Patriarchi, Ragazzini, Baldesi, Carini, Ceccherini, Steccato, Sandru, Boccioli. A disp.: Milani, Baldolunghi, Giovane, Leoni, Bichi, Romani, Amriche, Gallorini, Papini. All.: Luca Magnanensi.
SPORTING CECINA: Kohler, Meatu, Benedetti, Barbaro, Bettini, Neri, De Santis, Castellano, Paoletti, Lattuada, Lombardi. A disp.: Ricci, Santini, Creatini, Vrami, Panichi, Nista, Fillini. All.: Fabio Viterbo.
ARBITRO: Fantoni sez. Valdarno.
RETI: Paoletti 2, Sandru.
Il difficile adesso sarà continuare a confermarsi giornata dopo giornata, ma questo inizio di stagione dello Sporting Cecina è davvero straordinario. Dopo il blitz di Soffiano e il netto successo interno con l'Armando Picchi, i ragazzi di Viterbo vincono anche ad Arezzo, confermandosi al comando del girone élite, adesso in solitaria visto il contemporaneo stop dell'Affrico a Fucecchio. Finisce 1-2 il match del Giotto Est, una partita che lo Sporting Cecina ha il demerito di non riuscire a chiudere nonostante il doppio vantaggio del primo tempo firmato Paoletti e le tante occasioni da gol non concretizzate. A tenere il risultato in bilico contribuiscono un positivo Arezzo Academy, protagonista di una buona prova corale, e un superlativo Sartini, protagonista di diversi ottimi interventi tra i pali. Lo Sporting Cecina parte forte cercando subito di prendere in mano le redini della partita e provando a sorprendere gli amaranto con veloci verticalizzazioni. Il vantaggio rossoblù arriva subito al 10': cross dalla sinistra di Benedetti, il pallone viene respinto a centro area e viene raccolto da Paoletti, che di sinistro incrocia il tiro rasoterra sul palo lontano. È lo 0-1 Sporting Cecina. Gli ospiti continuano a spingere e al 25' raddoppiano: fallo laterale battuto lungo in area da Castellano, ancora Paoletti controlla il pallone di testa, poi si gira bene e realizza lo 0-2 e la doppietta personale. L'Arezzo Academy prova a scuotersi, ma è ancora lo Sporting Cecina ad andare vicinissimo al gol. Sartini si oppone con due grandi interventi prima su un tiro ravvicinato di Lattuada e poi su un tentativo di Lombardi; altre due ghiotte chance ospiti arrivano poi sugli sviluppi di due cross in mezzo, uno dalla fascia destra e uno da sinistra: in entrambi i casi alla conclusione va ancora Lattuada, che prima tenta il tiro al volo e poi calcia a lato non riuscendo a colpire bene il pallone. L'Arezzo Academy si compatta e inizia a guadagnare metri negli ultimi dieci minuti di primo tempo, arrivando alla conclusione in due occasioni, con Steccato e con Sandru: un tiro viene parato da Kohler, l'altro viene deviato in calcio d'angolo.Nel secondo tempo la partita riparte sulla scia del finale del primo: è l'Arezzo Academy a ripartire con più piglio, prendendo fiducia e continuando a portare una buona pressione in area avversaria. Lo Sporting Cecina riparte un po' più in sordina rispetto ai primi trentacinque minuti, ma riesce comunque ad arrivare vicino al gol in varie occasioni, soprattutto in ripartenza: Paoletti, arrivato a tu per tu con Sartini, si fa ipnotizzare, poi ci prova anche Lombardi, ma senza riuscire a colpire. L'Arezzo Academy continua a spingere e riesce ad accorciare le distanze: punizione laterale dalla destra battuta da Baldesi, il pallone viene servito sul secondo palo e viene raccolto da Sandru, che vince un contrasto e al volo incrocia il tiro per l'1-2. La partita è definitivamente riaperta, e così resterà fino alla fine. Lo Sporting Cecina cerca il tris e ha una tripla chance nella stessa azione: è ancora super il portiere amaranto prima su Paoletti e poi sui neoentrati Nista e Creatini. Nei minuti finali lo stesso Creatini si rende ancora pericoloso, trovando di nuovo la pronta risposta di Sartini. Dall'altra parte l'Arezzo Academy preme alla ricerca del pari, riuscendo a trovarlo proprio allo scadere: Steccato segna il 2-2 ma l'arbitro ferma tutto ravvisando un tocco di mano dello stesso numero 7 amaranto. Si resta dunque sull'1-2, e così sarà fino al triplice fischio finale. Lo Sporting Cecina si conferma e continua a correre veloce, godendosi un inizio di campionato davvero importante; esce a testa alta comunque anche l'Arezzo Academy, che continua a mostrare ottimi segnali di crescita in un campionato nuovo come l'élite.
Calciatoripiù: Paoletti si prende la scena con una doppietta, dietro spicca
Neri su tutti (Sporting Cecina).
Il difficile adesso sarà continuare a confermarsi giornata dopo giornata, ma questo inizio di stagione dello Sporting Cecina è davvero straordinario. Dopo il blitz di Soffiano e il netto successo interno con l'Armando Picchi, i ragazzi di Viterbo vincono anche ad Arezzo, confermandosi al comando del girone élite, adesso in solitaria visto il contemporaneo stop dell'Affrico a Fucecchio. Finisce 1-2 il match del Giotto Est, una partita che lo Sporting Cecina ha il demerito di non riuscire a chiudere nonostante il doppio vantaggio del primo tempo firmato Paoletti e le tante occasioni da gol non concretizzate. A tenere il risultato in bilico contribuiscono un positivo Arezzo Academy, protagonista di una buona prova corale, e un superlativo Sartini, protagonista di diversi ottimi interventi tra i pali. Lo Sporting Cecina parte forte cercando subito di prendere in mano le redini della partita e provando a sorprendere gli amaranto con veloci verticalizzazioni. Il vantaggio rossoblù arriva subito al 10': cross dalla sinistra di Benedetti, il pallone viene respinto a centro area e viene raccolto da Paoletti, che di sinistro incrocia il tiro rasoterra sul palo lontano. È lo 0-1 Sporting Cecina. Gli ospiti continuano a spingere e al 25' raddoppiano: fallo laterale battuto lungo in area da Castellano, ancora Paoletti controlla il pallone di testa, poi si gira bene e realizza lo 0-2 e la doppietta personale. L'Arezzo Academy prova a scuotersi, ma è ancora lo Sporting Cecina ad andare vicinissimo al gol. Sartini si oppone con due grandi interventi prima su un tiro ravvicinato di Lattuada e poi su un tentativo di Lombardi; altre due ghiotte chance ospiti arrivano poi sugli sviluppi di due cross in mezzo, uno dalla fascia destra e uno da sinistra: in entrambi i casi alla conclusione va ancora Lattuada, che prima tenta il tiro al volo e poi calcia a lato non riuscendo a colpire bene il pallone. L'Arezzo Academy si compatta e inizia a guadagnare metri negli ultimi dieci minuti di primo tempo, arrivando alla conclusione in due occasioni, con Steccato e con Sandru: un tiro viene parato da Kohler, l'altro viene deviato in calcio d'angolo.Nel secondo tempo la partita riparte sulla scia del finale del primo: è l'Arezzo Academy a ripartire con più piglio, prendendo fiducia e continuando a portare una buona pressione in area avversaria. Lo Sporting Cecina riparte un po' più in sordina rispetto ai primi trentacinque minuti, ma riesce comunque ad arrivare vicino al gol in varie occasioni, soprattutto in ripartenza: Paoletti, arrivato a tu per tu con Sartini, si fa ipnotizzare, poi ci prova anche Lombardi, ma senza riuscire a colpire. L'Arezzo Academy continua a spingere e riesce ad accorciare le distanze: punizione laterale dalla destra battuta da Baldesi, il pallone viene servito sul secondo palo e viene raccolto da Sandru, che vince un contrasto e al volo incrocia il tiro per l'1-2. La partita è definitivamente riaperta, e così resterà fino alla fine. Lo Sporting Cecina cerca il tris e ha una tripla chance nella stessa azione: è ancora super il portiere amaranto prima su Paoletti e poi sui neoentrati Nista e Creatini. Nei minuti finali lo stesso Creatini si rende ancora pericoloso, trovando di nuovo la pronta risposta di Sartini. Dall'altra parte l'Arezzo Academy preme alla ricerca del pari, riuscendo a trovarlo proprio allo scadere: Steccato segna il 2-2 ma l'arbitro ferma tutto ravvisando un tocco di mano dello stesso numero 7 amaranto. Si resta dunque sull'1-2, e così sarà fino al triplice fischio finale. Lo Sporting Cecina si conferma e continua a correre veloce, godendosi un inizio di campionato davvero importante; esce a testa alta comunque anche l'Arezzo Academy, che continua a mostrare ottimi segnali di crescita in un campionato nuovo come l'élite.
Calciatoripiù: Paoletti si prende la scena con una doppietta, dietro spicca
Neri su tutti (Sporting Cecina).
Armando Picchi-San Miniato 0-7
ARMANDO PICCHI: Groppelli, Cataldi, Iacoponi, Ciandri, Di Bartolomeo, Andolfi, Seppia, Baggiani, Martinelli, Cuccu, Bartolini. A disp.: Petrillo, Benetti, Varalli, Longobardi, Nisi, Bonini, Cosenza, Ghezzani. All.: Ferraro Emilio
SAN MINIATO: Cortese, Kilogjeri, Inglesi, Vadi, Leoni, Frilli, Gigliotti, Castrigato, Marchetti, Vanni, Gjoni. A disp.: Pinna, Nannini, Polemi, Lorenzetti, Nocci, Buonocore, Senanayake, Passaro, Zazzi. All.: Buini Stefano
RETI: Buonocore, Vanni, Castrigato, Gjoni, Marchetti, Vadi, Vanni
ARMANDO PICCHI: Groppelli, Cataldi, Iacoponi, Ciandri, Di Bartolomeo, Andolfi, Seppia, Baggiani, Martinelli, Cuccu, Bartolini. A disp.: Innocenti, Benetti, Varalli, Longobardi, Nisi, Bonini, Cosenza, Luppichini, Ghezzani. All.: Claudio Ramacciotti.
SAN MINIATO: Cortese, Kllogjeri, Ingesi, Vadi, Leoni, Frilli, Gigliotti, Castrigato, Marchetti, Vanni, Gjoni. A disp.: Pinna, Nannini, Polemi, Lorenzetti, Nocci, Buonocore, Senanayake, Passaro, Zazzi. All.: Fabio Carsetti.
ARBITRO: Lubrano di Pisa
RETI: Marchetti, Gjoni, Castrigato, Vanni 2, Vadi rig., Buonocore.
ARMANDO PICCHI: Groppelli, Cataldi, Iacoponi, Ciandri, Di Bartolomeo, Andolfi, Seppia, Baggiani, Martinelli, Cuccu, Bartolini. A disp.: Innocenti, Benetti, Varalli, Longobardi, Nisi, Bonini, Cosenza, Luppichini, Ghezzani. All.: Claudio Ramacciotti.
SAN MINIATO: Cortese, Kllogjeri, Ingesi, Vadi, Leoni, Frilli, Gigliotti, Castrigato, Marchetti, Vanni, Gjoni. A disp.: Pinna, Nannini, Polemi, Lorenzetti, Nocci, Buonocore, Senanayake, Passaro, Zazzi. All.: Fabio Carsetti.
ARBITRO: Lubrano di Pisa
RETI: Marchetti, Gjoni, Castrigato, Vanni 2, Vadi rig., Buonocore.
Se non cambia qualcosa salvarsi è complicatissimo; le sette reti subite nella gara contro il San Miniato portano a ventotto (in tre gare!) il totalizzatore complessivo dell'Armando Picchi, che finora è riuscito a segnare in una circostanza soltanto. Già nel primo tempo si capisce che poco ci si discosterà da quanto accaduto nelle partite contro Scandicci e Cecina: Marchetti apre le marcature saltando Groppelli su un lancio in profondità, Gjoni raddoppia sciogliendo una mischia nata da un corner, triplica Castrigato da fuori; e all'intervallo il San Miniato conduce già 0-3. Nella ripresa il divario s'accentua: Vanni trova la doppietta segnando sia alla fine di un'azione personale che lo vede affondare dalla mediana fino al limite, sia con un tiro imprendibile; nel mezzo Vadi trasforma il rigore del provvisorio 0-5. Nel finale Buonocore chiude i conti con lo 0-7 finale. L'Armando Picchi prova a consolarsi notando che il numero delle reti subite sta via via diminuendo: da dodici sono scese a nove e poi a sette; ma non può essere un vero motivo di soddisfazione.
Calciatoripiù: Vadi, Vanni, Castrigato (San Miniato).
Se non cambia qualcosa salvarsi è complicatissimo; le sette reti subite nella gara contro il San Miniato portano a ventotto (in tre gare!) il totalizzatore complessivo dell'Armando Picchi, che finora è riuscito a segnare in una circostanza soltanto. Già nel primo tempo si capisce che poco ci si discosterà da quanto accaduto nelle partite contro Scandicci e Cecina: Marchetti apre le marcature saltando Groppelli su un lancio in profondità, Gjoni raddoppia sciogliendo una mischia nata da un corner, triplica Castrigato da fuori; e all'intervallo il San Miniato conduce già 0-3. Nella ripresa il divario s'accentua: Vanni trova la doppietta segnando sia alla fine di un'azione personale che lo vede affondare dalla mediana fino al limite, sia con un tiro imprendibile; nel mezzo Vadi trasforma il rigore del provvisorio 0-5. Nel finale Buonocore chiude i conti con lo 0-7 finale. L'Armando Picchi prova a consolarsi notando che il numero delle reti subite sta via via diminuendo: da dodici sono scese a nove e poi a sette; ma non può essere un vero motivo di soddisfazione.
Calciatoripiù: Vadi, Vanni, Castrigato (San Miniato).
Capezzano Pianore-Scandicci 3-3
CAPEZZANO PIANORE: Pelliccia, Quilici, Niccolai J., Mattioli, Satini, Benedetti, Giorgi, Pilone, Lombardi, Mbaye, Casolare. A disp.: Oggiano, Navari, Napoli, Bellandi, Nocito, Cardillo, Paolini, Dolo, Arata. All.: Agostini Stefano
SCANDICCI: Joannais, Ciulli, Cullhaj, Di Maggio, Lodovisi, Morosino, Pacini, Palmini, Salvadori, Sani, De La Cruz Valentin. A disp.: Izzo, Andrei, Baggiani, Campinoti, Falli, Kacaj, Morandi, Pinzauti, Prelashaj. All.: Fanfani Filippo
RETI: Giorgi, Lombardi, Lombardi, Baggiani, Lodovisi, Morosino
CAPEZZANO P.: Pelliccia, Quilici, Niccolai, Mattioli, Satini, Benedetti, Giorgi, Pilone, Lombardi, Mbaye, Casolare. A disp.: Oggiano, Navari, Napoli, Bellandi, Nocito, Cardillo, Paolini, Dolo, Arata. All.: Stefano Agostini.
SCANDICCI: Joannais, Sani, Ciulli, Cullhaj, Morosino, De La Cruz, Di Maggio, Salvadori, Lodovisi, Pacini, Samuel Palmini. A disp.: Izzo, Andrei, Campinoti, Baggiani, Falli, Kacaj, Pinzauti, Prelashaj, Morandi. All.: Filippo Fanfani.
ARBITRO: Papini di Carrara
RETI: 25' Lodovisi, 40', 48' Lombardi, 45' Giorgi, 61' Baggiani, 72' Morosino.
CAPEZZANO P.: Pelliccia, Quilici, Niccolai, Mattioli, Satini, Benedetti, Giorgi, Pilone, Lombardi, Mbaye, Casolare. A disp.: Oggiano, Navari, Napoli, Bellandi, Nocito, Cardillo, Paolini, Dolo, Arata. All.: Stefano Agostini.
SCANDICCI: Joannais, Sani, Ciulli, Cullhaj, Morosino, De La Cruz, Di Maggio, Salvadori, Lodovisi, Pacini, Samuel Palmini. A disp.: Izzo, Andrei, Campinoti, Baggiani, Falli, Kacaj, Pinzauti, Prelashaj, Morandi. All.: Filippo Fanfani.
ARBITRO: Papini di Carrara
RETI: 25' Lodovisi, 40', 48' Lombardi, 45' Giorgi, 61' Baggiani, 72' Morosino.
La vittoria c'era stata, la sconfitta c'era stata, al terzo tentativo arriva il pareggio; ma per costruirlo c'è stato bisogno di segnare due reti tra il 61' e il 72', perché altrimenti avrebbe vinto il Capezzano che era riuscito a rimontare lo svantaggio iniziale fino a condurre 3-1. Il punto conquistato in trasferta va dunque benissimo allo Scandicci che riscatta la sconfitta interna con la Sestese e si prepara con entusiasmo al derby contro una Cattolica in difficoltà enormi. Se la affronta con lo stesso spirito con cui ha sfidato il Capezzano di sicuro il pubblico si divertirà: lo Scandicci infatti cerca spesso la verticalizzazione, per sfruttare le doti realizzative dei propri attaccanti. È dunque curioso che le reti del 3-2 e del 3-3 le segnino Baggiani e Morosino, che di mestiere fanno altro; ma le segnano su calcio d'angolo, una situazione di gioco che da tempo il Capezzano sa di patire: Agostini ci sta lavorando, ma ancora la difesa deve digerire gli automatismi. È l'epilogo d'una gara aperta da tre occasioni per il Capezzano (al tiro Lombardi, Giorgi e Mbaye) cui lo Scandicci risponde immediatamente: ci vuole tutta l'esplosività di Pelliccia per opporsi a Lodovisi, a De La Cruz (parata da film, da terra con la mano di richiamo; forse però sarebbe bastato mirare in un altro punto d'una porta larga quasi sette metri e mezzo) e a Di Maggio, ostacolato in uscita sul filtrante di Pacini. Ci prova allora Cullhaj accentrandosi da sinistra e calciando a incrociare sul secondo palo: pallone a lato. Alla fine però lo Scandicci il vantaggio lo trova: Lodovisi affonda in azione personale dalla trequarti, salta i due difensori usciti in copertura e con un tiro secco spiazza il portiere. Ma in avvio di ripresa si spengono le luci della centrale, e al quarto d'ora lo Scandicci si trova addirittura sotto di due reti: segna due volte Lombardi di collo, prima grazie a un recupero alto (1-1) e poi con un tiro dal limite a incrociare sotto la traversa favorito da uno scarico dall'esterno (3-1). Il provvisorio 2-1 è invece frutto di un'azione magnifica: Pilone apre a destra per Arata che imbuca in area per Giorgi, rapido nel diagonale vincente di prima. La gara sembra ormai archiviata, ma a nove minuti dalla fine lo Scandicci la riapre: nonostante il fisico minuto, Baggiani riesce a farsi spazio in mezzo all'area avversaria e di testa a toccare in rete l'angolo di Ciulli a uscire. Il Capezzano trema e al 2' di recupero subisce anche il 3-3: l'angolo di De La Cruz mette di nuovo in difficoltà la difesa avversaria; solo, Morosino stacca insieme a Lodovisi e anticipandolo devia il pallone in porta. È il 3-3 finale; al Capezzano va un po' stretto per dinamica, ma se all'intervallo si fosse ritrovato in svantaggio d'un paio di reti non avrebbe potuto protestare, segno evidente che il pari ci sta.
Calciatoripiù : una rete e mezzo (di sicuro qualcuno protesterà per l'attribuzione del 3-3 a Morosino: ci vorrebbe un paio di telecamere per identificare con certezza l'ultimo tocco), un gran primo tempo da trequartista e una buona ripesa da mezzala:
Lodovisi (Scandicci) è il fulcro della manovra. I suoi inserimenti sono fondamentali: per gli attaccanti rompere la retroguardia guidata da
Benedetti è complicatissimo; una volta che i meccanismi sui palloni inattivi saranno stati mandati a memoria difendere le reti di
Lombardi (Capezzano) sarà ancora più facile.
La vittoria c'era stata, la sconfitta c'era stata, al terzo tentativo arriva il pareggio; ma per costruirlo c'è stato bisogno di segnare due reti tra il 61' e il 72', perché altrimenti avrebbe vinto il Capezzano che era riuscito a rimontare lo svantaggio iniziale fino a condurre 3-1. Il punto conquistato in trasferta va dunque benissimo allo Scandicci che riscatta la sconfitta interna con la Sestese e si prepara con entusiasmo al derby contro una Cattolica in difficoltà enormi. Se la affronta con lo stesso spirito con cui ha sfidato il Capezzano di sicuro il pubblico si divertirà: lo Scandicci infatti cerca spesso la verticalizzazione, per sfruttare le doti realizzative dei propri attaccanti. È dunque curioso che le reti del 3-2 e del 3-3 le segnino Baggiani e Morosino, che di mestiere fanno altro; ma le segnano su calcio d'angolo, una situazione di gioco che da tempo il Capezzano sa di patire: Agostini ci sta lavorando, ma ancora la difesa deve digerire gli automatismi. È l'epilogo d'una gara aperta da tre occasioni per il Capezzano (al tiro Lombardi, Giorgi e Mbaye) cui lo Scandicci risponde immediatamente: ci vuole tutta l'esplosività di Pelliccia per opporsi a Lodovisi, a De La Cruz (parata da film, da terra con la mano di richiamo; forse però sarebbe bastato mirare in un altro punto d'una porta larga quasi sette metri e mezzo) e a Di Maggio, ostacolato in uscita sul filtrante di Pacini. Ci prova allora Cullhaj accentrandosi da sinistra e calciando a incrociare sul secondo palo: pallone a lato. Alla fine però lo Scandicci il vantaggio lo trova: Lodovisi affonda in azione personale dalla trequarti, salta i due difensori usciti in copertura e con un tiro secco spiazza il portiere. Ma in avvio di ripresa si spengono le luci della centrale, e al quarto d'ora lo Scandicci si trova addirittura sotto di due reti: segna due volte Lombardi di collo, prima grazie a un recupero alto (1-1) e poi con un tiro dal limite a incrociare sotto la traversa favorito da uno scarico dall'esterno (3-1). Il provvisorio 2-1 è invece frutto di un'azione magnifica: Pilone apre a destra per Arata che imbuca in area per Giorgi, rapido nel diagonale vincente di prima. La gara sembra ormai archiviata, ma a nove minuti dalla fine lo Scandicci la riapre: nonostante il fisico minuto, Baggiani riesce a farsi spazio in mezzo all'area avversaria e di testa a toccare in rete l'angolo di Ciulli a uscire. Il Capezzano trema e al 2' di recupero subisce anche il 3-3: l'angolo di De La Cruz mette di nuovo in difficoltà la difesa avversaria; solo, Morosino stacca insieme a Lodovisi e anticipandolo devia il pallone in porta. È il 3-3 finale; al Capezzano va un po' stretto per dinamica, ma se all'intervallo si fosse ritrovato in svantaggio d'un paio di reti non avrebbe potuto protestare, segno evidente che il pari ci sta.
Calciatoripiù : una rete e mezzo (di sicuro qualcuno protesterà per l'attribuzione del 3-3 a Morosino: ci vorrebbe un paio di telecamere per identificare con certezza l'ultimo tocco), un gran primo tempo da trequartista e una buona ripesa da mezzala:
Lodovisi (Scandicci) è il fulcro della manovra. I suoi inserimenti sono fondamentali: per gli attaccanti rompere la retroguardia guidata da
Benedetti è complicatissimo; una volta che i meccanismi sui palloni inattivi saranno stati mandati a memoria difendere le reti di
Lombardi (Capezzano) sarà ancora più facile.
Poggio A Caiano-Lastrigiana 2-0
POGGIO A CAIANO: Pasquarelli, Maffii, Ciccone, Marretti, Parrini, Speranzi, Donnarumma, Vadala, Bonacchi, Gaias, Checchinotto (104). A disp.: Sehimi, Barenghi, Arrighini, Catarzi, Spanu, Rizzuto, Imeri, Passeri, Camuso. All.: Cicala Alessio
LASTRIGIANA: Buti, Preka, Caciolli, Kurti, Del Giudice, Piccini, Panichi, Brusciano, Borghi, Taofik, Fabbri. A disp.: Fontani, Fogli, Cerbai, DAgostino, Maestrelli, Bargagni, Vignoli, Fossi, Marfisi. All.: Fanfani Filippo
RETI: Checchinotto, Bonacchi
POGGIO A CAIANO: Pasquarelli, Maffii, Ciccone, Marretti, Parrini, Speranzi, Donnarumma, Vadalà, Bonacchi, Gaias, Checchi. A disp.: Sehimi, Barenghi, Arrighini, Catarzi, Spanu, Rizzuto, Imeri, Passeri, Camuso. A disp.: Alessio Cicala (squalificato, in panchina Claudio Del Bianco).
LASTRIGIANA: Buti, Kurti, Fabbri, Caciolli, Preka, Del Giudice, Panichi, Brusciano, Taoufik, Borghi, Piccini. A disp.: Fontani, D'Agostino, Fossi, Bargagni, Cerbai, Maestrelli, Marfisi, Fogli, Vignoli. All.: Filippo Fanfani (squalificato, in panchina Giovanni Mollica).
ARBITRO: Benedetta Veronese di Pistoia
RETI: Checchi, Bonacchi.
POGGIO A CAIANO: Pasquarelli, Maffii, Ciccone, Marretti, Parrini, Speranzi, Donnarumma, Vadalà, Bonacchi, Gaias, Checchi. A disp.: Sehimi, Barenghi, Arrighini, Catarzi, Spanu, Rizzuto, Imeri, Passeri, Camuso. A disp.: Alessio Cicala (squalificato, in panchina Claudio Del Bianco).
LASTRIGIANA: Buti, Kurti, Fabbri, Caciolli, Preka, Del Giudice, Panichi, Brusciano, Taoufik, Borghi, Piccini. A disp.: Fontani, D'Agostino, Fossi, Bargagni, Cerbai, Maestrelli, Marfisi, Fogli, Vignoli. All.: Filippo Fanfani (squalificato, in panchina Giovanni Mollica).
ARBITRO: Benedetta Veronese di Pistoia
RETI: Checchi, Bonacchi.
Comunque finirà questa stagione, nella storia del Poggio a Caiano le partite con la Lastrigiana avranno sempre un sapore intenso: è con lei infatti che, dopo una sconfitta e un pareggio, arriva la prima storica vittoria nell'élite. Ed è una vittoria meritata, perché la Lastrigiana un paio d'occasioni le ha costruite ma ha concesso troppo agli avversari: in avvio la salva per due volte Buti ottimo su Gaias e sulla volée insidiosa di Checchi. Ma al terzo tentativo il Poggio a Caiano passa, sempre gli stessi i protagonisti: Checchi dialoga nello stretto con Gaias e, liberato davanti a Buti in uscita, stavolta lo supera gelido. La reazione della Lastrigiana passa da un tiro di Brusciano potente ma a lato; troppo poco per smontare il vantaggio del Poggio a Caiano che alla mezz'ora sfiora il raddoppio: il tiro di Bonacchi scorteccia il palo. Si va dunque alla pausa sull'1-0, e in avvio di ripresa la Lastrigiana sembra aver capito che cosa debba fare per ricostruire l'equilibrio: le va male che col piede Pasquarelli tenga fuori dallo specchio il tiro di Kurti a colpo sicuro. È lo squillo più potente della Lastrigiana che nel finale vede la sconfitta concretizzarsi poco prima del fischio finale: Bonacchi chiede e ottiene il triangolo con Checchi e anticipa l'uscita di Buti toccando il pallone in porta. È il 2-0 col quale si chiude la gara: il Poggio a Caiano inizia ottobre ridendo.
Calciatoripiù: Checchi e
Bonacchi (Poggio a Caiano).
Comunque finirà questa stagione, nella storia del Poggio a Caiano le partite con la Lastrigiana avranno sempre un sapore intenso: è con lei infatti che, dopo una sconfitta e un pareggio, arriva la prima storica vittoria nell'élite. Ed è una vittoria meritata, perché la Lastrigiana un paio d'occasioni le ha costruite ma ha concesso troppo agli avversari: in avvio la salva per due volte Buti ottimo su Gaias e sulla volée insidiosa di Checchi. Ma al terzo tentativo il Poggio a Caiano passa, sempre gli stessi i protagonisti: Checchi dialoga nello stretto con Gaias e, liberato davanti a Buti in uscita, stavolta lo supera gelido. La reazione della Lastrigiana passa da un tiro di Brusciano potente ma a lato; troppo poco per smontare il vantaggio del Poggio a Caiano che alla mezz'ora sfiora il raddoppio: il tiro di Bonacchi scorteccia il palo. Si va dunque alla pausa sull'1-0, e in avvio di ripresa la Lastrigiana sembra aver capito che cosa debba fare per ricostruire l'equilibrio: le va male che col piede Pasquarelli tenga fuori dallo specchio il tiro di Kurti a colpo sicuro. È lo squillo più potente della Lastrigiana che nel finale vede la sconfitta concretizzarsi poco prima del fischio finale: Bonacchi chiede e ottiene il triangolo con Checchi e anticipa l'uscita di Buti toccando il pallone in porta. È il 2-0 col quale si chiude la gara: il Poggio a Caiano inizia ottobre ridendo.
Calciatoripiù: Checchi e
Bonacchi (Poggio a Caiano).
Csl Prato Social Club-Lido Camaiore 1-1
CSL PRATO SOCIAL CLUB: Dallai, Dervishi, Bartolucci, Magni, Curiello, Durgoni, Gialluisi, Ferretti, Gelli, Bagala, Forletti. A disp.: Ringressi, Ghinea, Di Marco, Madeo, Camuso, Sambou, Raffaelli, Fabiani, Magni. All.: Vannucci Matteo
LIDO CAMAIORE: Mazzantini, Gentile, Trinchera, Ghilarducci, Angeli, Palla, Alari Esposito, Neri, Galletti, Di Noia, Pellegrini. A disp.: Dini, Bianchi, Ciccarelli, Taddei, Dolfi, Puccetti, Raffaelli, Riccardi, Simoni. All.: Ghilarducci Michele
RETI: Bagala, Palla
CSL PRATO SOCIAL: Dallai, Ferretti, Dervishi, Bartolucci, Gelli, Gialluisi, Magni, Forletti, Curiello, Bagalà, Durgoni. A disp.: Ringressi, Ghinea, Di Marco, Madeo, Camuso, Sambou, Raffaelli, Fabiani, Magni. All.: Matteo Vannucci.
LIDO DI CAMAIORE: Mazzantini, Gentile, Trinchera, Ghilarducci, Angeli, Palla, Alari Esposito, Neri, Galletti, Di Noia, Pellegrini. A disp.: Dini, Simoni, Ciccarelli, Taddei, Riccardi, Puccetti, Raffaelli, Dolfi, Bianchi. All.: Luciano Pardini.
ARBITRO: Cilia di Empoli.
RETI: Bagalà, Palla.
CSL PRATO SOCIAL: Dallai, Ferretti, Dervishi, Bartolucci, Gelli, Gialluisi, Magni, Forletti, Curiello, Bagalà, Durgoni. A disp.: Ringressi, Ghinea, Di Marco, Madeo, Camuso, Sambou, Raffaelli, Fabiani, Magni. All.: Matteo Vannucci.
LIDO DI CAMAIORE: Mazzantini, Gentile, Trinchera, Ghilarducci, Angeli, Palla, Alari Esposito, Neri, Galletti, Di Noia, Pellegrini. A disp.: Dini, Simoni, Ciccarelli, Taddei, Riccardi, Puccetti, Raffaelli, Dolfi, Bianchi. All.: Luciano Pardini.
ARBITRO: Cilia di Empoli.
RETI: Bagalà, Palla.
Dopo la vittoria all'esordio e la sconfitta in casa del Tau, arriva anche il primo pareggio stagionale per il Csl Prato Social Club. È il secondo 1-1 consecutivo invece per il Lido di Camaiore, che bissa il risultato di sette giorni prima nel match interno col Fucecchio. È un risultato che alla fine scontenta di più i locali per le diverse occasioni da gol non sfruttate in area avversaria, per imprecisione ma anche per gli ottimi interventi di Mazzantini, ancora tra i migliori in campo e tra i protagonisti di questo inizio di stagione del Lido di Camaiore. I ragazzi di Vannucci approcciano bene al match, cercando di prendere subito in mano l'iniziativa al cospetto di una compagine ospite ordinata e sempre attenta. I padroni di casa riescono quasi subito a rendersi pericolosi in area avversaria, sfiorando il vantaggio in varie occasioni. Si annotano in particolare una grande parata di Mazzantini sul tentativo di Gialluisi, due tiri di Magni terminati sull'esterno della rete e una conclusione di Bagalà neutralizzata dal numero uno ospite. La pressione locale s'intensifica col passare dei minuti e sfocia nel vantaggio intorno a metà tempo. L'1-0 nasce sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto veloce, il pallone viene servito al limite dell'area a Bagalà, che si accentra e supera Mazzantini. È 1-0 Csl Prato Social Club. Il Lido di Camaiore prova a scuotersi, cercando di alzare il baricentro, ma pur riuscendo a guadagnare metri col passare dei minuti fatica a creare grossi grattacapi in area avversaria nei primi trentacinque minuti. È soprattutto nel secondo tempo che i ragazzi di mister Pardini riescono a mostrare le cose migliori, ripartendo con più piglio. Dall'altra parte il Csl Prato Social Club continua a spingere e va a un passo dal raddoppio in un paio di occasioni: si annotano in particolare altri due ottimi interventi di Mazzantini, dei quali uno ancora su Bagalà, e un gol annullato al neoentrato Madeo per fuorigioco. Il Lido di Camaiore risponde con Dolfi, anche lui entrato a gara in corso (tiro parato), e soprattutto con Palla che firma l'1-1 trovando la zampata vincente area, in mischia, sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Colpito nella parte finale del match, il Csl Prato Social Club prova a tornare subito avanti, rendendosi ancora pericoloso sempre con Bagalà e con Sambou: il tiro del primo viene neutralizzato ancora dal portiere, i tentativi del secondo vengono uno respinto sulla linea e l'altro esce alto. Finisce dunque 1-1 al Rossi di Prato.
Calciatoripiù: Bagalà, Gelli, Forletti (Csl Prato Social);
Mazzantini, Ghilarducci (Lido di Camaiore).
Dopo la vittoria all'esordio e la sconfitta in casa del Tau, arriva anche il primo pareggio stagionale per il Csl Prato Social Club. È il secondo 1-1 consecutivo invece per il Lido di Camaiore, che bissa il risultato di sette giorni prima nel match interno col Fucecchio. È un risultato che alla fine scontenta di più i locali per le diverse occasioni da gol non sfruttate in area avversaria, per imprecisione ma anche per gli ottimi interventi di Mazzantini, ancora tra i migliori in campo e tra i protagonisti di questo inizio di stagione del Lido di Camaiore. I ragazzi di Vannucci approcciano bene al match, cercando di prendere subito in mano l'iniziativa al cospetto di una compagine ospite ordinata e sempre attenta. I padroni di casa riescono quasi subito a rendersi pericolosi in area avversaria, sfiorando il vantaggio in varie occasioni. Si annotano in particolare una grande parata di Mazzantini sul tentativo di Gialluisi, due tiri di Magni terminati sull'esterno della rete e una conclusione di Bagalà neutralizzata dal numero uno ospite. La pressione locale s'intensifica col passare dei minuti e sfocia nel vantaggio intorno a metà tempo. L'1-0 nasce sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto veloce, il pallone viene servito al limite dell'area a Bagalà, che si accentra e supera Mazzantini. È 1-0 Csl Prato Social Club. Il Lido di Camaiore prova a scuotersi, cercando di alzare il baricentro, ma pur riuscendo a guadagnare metri col passare dei minuti fatica a creare grossi grattacapi in area avversaria nei primi trentacinque minuti. È soprattutto nel secondo tempo che i ragazzi di mister Pardini riescono a mostrare le cose migliori, ripartendo con più piglio. Dall'altra parte il Csl Prato Social Club continua a spingere e va a un passo dal raddoppio in un paio di occasioni: si annotano in particolare altri due ottimi interventi di Mazzantini, dei quali uno ancora su Bagalà, e un gol annullato al neoentrato Madeo per fuorigioco. Il Lido di Camaiore risponde con Dolfi, anche lui entrato a gara in corso (tiro parato), e soprattutto con Palla che firma l'1-1 trovando la zampata vincente area, in mischia, sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Colpito nella parte finale del match, il Csl Prato Social Club prova a tornare subito avanti, rendendosi ancora pericoloso sempre con Bagalà e con Sambou: il tiro del primo viene neutralizzato ancora dal portiere, i tentativi del secondo vengono uno respinto sulla linea e l'altro esce alto. Finisce dunque 1-1 al Rossi di Prato.
Calciatoripiù: Bagalà, Gelli, Forletti (Csl Prato Social);
Mazzantini, Ghilarducci (Lido di Camaiore).
Sestese-Venturina 1-1
SESTESE: Pratolini, Mezani, Bassetti, Malica, Marzano, Musa, Minniti, Ceccherini, Notari, Belli, Talbi. A disp.: Giorgetti, Bindi, Cusimano, Stasi, Pucci, Drago, Bellini, Palmini . All.: Cillo Fabio
VENTURINA: Visconti, Fadda, Iarnone, Ferrario, Laska, Da Frassini, Mezzetti, Bertaccini, Minichini, Maldini, Casoli. A disp.: Gavazzi, Acquafresca, Bichisecchi, Bonaguidi, Giovani, Guazzelli, Lolini, Nelli, Roselli. All.: Bucciantini Fabio
RETI: Marzano, Mezzetti
SESTESE: Pratolini, Mezani, Bassetti, Malica, Marzano, Musa, Minniti, Ceccherini, Notari, Belli, Talbi. A disp.: Giorgetti, Bindi, Lucisano, Stasi, Pucci, Drago, Bellini, Santiago Palmini. All.: Fabio Cillo.
VENTURINA: Visconti, Fadda, Iarnone, Ferrario, Laska, Da Frassini, Mezzetti, Bertaccini, Minichini, Maldini, Casoli. A disp.: Gavazzi, Acquafresca, Bichisecchi, Bonaguidi, Giovani, Guazzelli, Lolini, Nelli, Roselli. All.: Matteo Pratesi (squalificato, in panchina Leonardo Mastroleo).
ARBITRO: Storri di Arezzo
RETI: 18' Mezzetti, 63' Marzano.
SESTESE: Pratolini, Mezani, Bassetti, Malica, Marzano, Musa, Minniti, Ceccherini, Notari, Belli, Talbi. A disp.: Giorgetti, Bindi, Lucisano, Stasi, Pucci, Drago, Bellini, Santiago Palmini. All.: Fabio Cillo.
VENTURINA: Visconti, Fadda, Iarnone, Ferrario, Laska, Da Frassini, Mezzetti, Bertaccini, Minichini, Maldini, Casoli. A disp.: Gavazzi, Acquafresca, Bichisecchi, Bonaguidi, Giovani, Guazzelli, Lolini, Nelli, Roselli. All.: Matteo Pratesi (squalificato, in panchina Leonardo Mastroleo).
ARBITRO: Storri di Arezzo
RETI: 18' Mezzetti, 63' Marzano.
1-1 come col Tau, in rimonta come col Tau. È il secondo punto che la Sestese raccoglie nelle due partite interne; e, anche se è vero che in casa bisogna sempre provare a vincere, è un buon punto. Certo, il Venturina reduce da due sconfitte non è il Tau; ma uno svantaggio che dura da metà del primo tempo a sette minuti dalla fine può spesso tradursi in una sconfitta. Ed è legittimo il rammarico per l'occasione del raddoppio svanita nel recupero, ultima d'una sequenza che costella tutta la gara; ma un pareggio ottenuto nel finale dopo che s'è stati a lungo a rincorrere deve comunque essere accolto con un sorriso. E anche se aveva sognato il colpo grosso al sorriso deve lasciarsi andare anche il Venturina, che finalmente muove la propria classifica: certo, se avesse salvaguardato fino alla fine la rete di Mezzetti che al 18' approfitta dello scivolone del dirimpettaio su un lancio profondo e dall'interno dell'area incrocia sul secondo palo il tiro vincente, i punti sarebbero stati tre. Ma probabilmente per come è andata la partita sarebbero stati troppi: già sullo 0-0 la Sestese aveva costruito un'opportunità per segnare (servito dentro da Marzano, Notari calcia in diagonale sul secondo palo ma sbatte su Visconti); dopo la rete di Mezzetti ne arriva un'altra, la deviazione di Minniti che, pescato sul secondo palo da un angolo teso, non riesce a spingere il pallone in porta. Nella ripresa le caratteristiche della trama s'accentuano: deciso a difendere il vantaggio e a puntare sulle ripartenze, il Venturina lascia il possesso alla Sestese che in venti minuti costruisce almeno quattro occasioni da rete; non hanno fortuna né Bellini, che per due volte si presenta davanti a Visconti ma calcia alto; né Notari, murato sottoporta; né Marzano che sul corner successivo spacca la traversa. Bisogna dunque attendere il 63' per l'1-1: il filtrante di Stasi innesca Marzano che riceve dentro l'area e incrocia in porta sul secondo palo. Per una decina di minuti la partita sembra sfumare; poi all'ultimo istante la Sestese costruisce l'occasione buona per completare la rimonta: completamente libero sul secondo palo che quasi abbraccia, Pucci non riesce ad accompagnare in porta una punizione laterale crossata dentro. Più di 1-1 dunque non può essere, e la Sestese in qualche modo se lo fa andar bene.
Calciatoripiù : pur registrato l'ottimo ingresso di Pucci in mediana, è la giornata dei difensori:
Marzano (Sestese) colpisce una traversa clamorosa e segna una gran rete;
Da Frassini (Venturina), gran fisico e gran calcio, organizza la resistenza nel momento in cui la pressione avversaria sembra farsi insostenibile.
1-1 come col Tau, in rimonta come col Tau. È il secondo punto che la Sestese raccoglie nelle due partite interne; e, anche se è vero che in casa bisogna sempre provare a vincere, è un buon punto. Certo, il Venturina reduce da due sconfitte non è il Tau; ma uno svantaggio che dura da metà del primo tempo a sette minuti dalla fine può spesso tradursi in una sconfitta. Ed è legittimo il rammarico per l'occasione del raddoppio svanita nel recupero, ultima d'una sequenza che costella tutta la gara; ma un pareggio ottenuto nel finale dopo che s'è stati a lungo a rincorrere deve comunque essere accolto con un sorriso. E anche se aveva sognato il colpo grosso al sorriso deve lasciarsi andare anche il Venturina, che finalmente muove la propria classifica: certo, se avesse salvaguardato fino alla fine la rete di Mezzetti che al 18' approfitta dello scivolone del dirimpettaio su un lancio profondo e dall'interno dell'area incrocia sul secondo palo il tiro vincente, i punti sarebbero stati tre. Ma probabilmente per come è andata la partita sarebbero stati troppi: già sullo 0-0 la Sestese aveva costruito un'opportunità per segnare (servito dentro da Marzano, Notari calcia in diagonale sul secondo palo ma sbatte su Visconti); dopo la rete di Mezzetti ne arriva un'altra, la deviazione di Minniti che, pescato sul secondo palo da un angolo teso, non riesce a spingere il pallone in porta. Nella ripresa le caratteristiche della trama s'accentuano: deciso a difendere il vantaggio e a puntare sulle ripartenze, il Venturina lascia il possesso alla Sestese che in venti minuti costruisce almeno quattro occasioni da rete; non hanno fortuna né Bellini, che per due volte si presenta davanti a Visconti ma calcia alto; né Notari, murato sottoporta; né Marzano che sul corner successivo spacca la traversa. Bisogna dunque attendere il 63' per l'1-1: il filtrante di Stasi innesca Marzano che riceve dentro l'area e incrocia in porta sul secondo palo. Per una decina di minuti la partita sembra sfumare; poi all'ultimo istante la Sestese costruisce l'occasione buona per completare la rimonta: completamente libero sul secondo palo che quasi abbraccia, Pucci non riesce ad accompagnare in porta una punizione laterale crossata dentro. Più di 1-1 dunque non può essere, e la Sestese in qualche modo se lo fa andar bene.
Calciatoripiù : pur registrato l'ottimo ingresso di Pucci in mediana, è la giornata dei difensori:
Marzano (Sestese) colpisce una traversa clamorosa e segna una gran rete;
Da Frassini (Venturina), gran fisico e gran calcio, organizza la resistenza nel momento in cui la pressione avversaria sembra farsi insostenibile.
Giov. Fucecchio-Affrico 3-1
GIOV. FUCECCHIO: Tacchi, Marconi, Matteoni, Salvadori N., Collura, Federighi, Gabbrielli, Sardelli, Salvadori G., Masha, Pellegrini. A disp.: Ginepri, Pannocchia, Dainelli, Clemente, Comanducci, Celestre, Ciappi, Mazzei . All.: Citi Michele
AFFRICO: Gentile, Benelli, Breccia, La Spina, D Onofrio, Sordini, Kodra, Giannoni, Nocentini, Marcantonini, Torracchi. A disp.: Campanale, Corsini, Labiad, Yparaguirre, Scarselli, Salsi, Mangani, Pallotti, Hoxha. All.: Gola Matteo
RETI: Gabbrielli, Federighi, Salvadori G., Mangani
GIOV.FUCECCHIO: Tacchi, Marconi, Matteoni, Salvadori N., Collura, Federighi, Gabbrielli, Sardelli, Salvadori G., Masha, Pellegrini. A disp.: Ginepri, Pannocchia, Dainelli, Clemente, Comanducci, Celestre, Ciappi, Mazzei. All.: Michele Citi.
AFFRICO: Gentile, Benelli, Breccia, La Spina, D'Onofrio, Sordini, Kodra, Giannoni, Nocentini, Marcantonini, Torracchi. A disp.: Campanale, Corsini, Labiad, Yparraguirre, Scarselli, Salsi, Mangani, Pallotti, Hoxa. All.: Matteo Gola.
ARBITRO: Albano di Pontedera.
RETI: Salvadori G., Mangani, Federighi, Gabbrielli.
GIOV.FUCECCHIO: Tacchi, Marconi, Matteoni, Salvadori N., Collura, Federighi, Gabbrielli, Sardelli, Salvadori G., Masha, Pellegrini. A disp.: Ginepri, Pannocchia, Dainelli, Clemente, Comanducci, Celestre, Ciappi, Mazzei. All.: Michele Citi.
AFFRICO: Gentile, Benelli, Breccia, La Spina, D'Onofrio, Sordini, Kodra, Giannoni, Nocentini, Marcantonini, Torracchi. A disp.: Campanale, Corsini, Labiad, Yparraguirre, Scarselli, Salsi, Mangani, Pallotti, Hoxa. All.: Matteo Gola.
ARBITRO: Albano di Pontedera.
RETI: Salvadori G., Mangani, Federighi, Gabbrielli.
Occhio a questo Fucecchio, che da matricola si prende la scena in questo avvio di campionato, confermandosi gara dopo gara a suon di risultati (due vittorie e un pari) e di prestazioni. E se già il risultato può far rumore - 3-1 all'Affrico, reduce da due vittorie nelle prime due uscite - è anche la prestazione a far parlare dei bianconeri. Il Fucecchio sfodera infatti una prestazione maiuscola nel match interno con i biancoblù, giocando davvero bene e colpendo al momento giusto. I padroni di casa approcciano bene al match, subito propositivi in avvio e sempre alla ricerca di trame palla a terra. Le occasioni arrivano subito in avvio, e insieme anche il vantaggio che si registra all'incirca al quarto d'ora: Gianluca Salvadori si fa trovare pronto su un retropassaggio errato di un difensore al portiere, recupera palla e la deposita in rete per l'1-0. La rete dà una forza enorme ai padroni di casa, che continuano a far girare bene palla e vanno ancora vicini al gol in un paio di occasioni: si annotano in particolare un tiro a botta sicura di Gabbrielli respinto da un avversario e un bel tiro dalla sinistra di Matteoni finito fuori bersaglio. L'Affrico prova a scuotersi, ma fatica a creare grossi grattacapi alla retroguardia di casa: non si annotano così grossi spunti offensivi per i biancoblù, se non qualche corner pericoloso. All'intervallo mister Gola prova a cambiare qualcosa, l'Affrico riesce a scuotersi rientrando con miglior piglio nei secondi trentacinque minuti. La prima occasione della ripresa è infatti proprio degli ospiti: ci prova D'Onofrio sugli sviluppi di un calcio d'angolo con un colpo di testa uscito fuori di poco. La spinta biancoblù s'intensifica col passare dei minuti e si concretizza poco dopo nel gol del pari grazie a un'azione sulla destra partita dai piedi di Giannoni, al cross in mezzo, passata poi da quelli Nocentini e conclusa dal neoentrato Mangani per l'1-1. L'Affrico continua a spingere, si avvicina ancora pericolosamente all'area locale. Episodio discusso poco dopo in occasione di un contatto in area su Giannoni: la panchina ospite sussulta, per l'arbitro è tutto regolare. Il Fucecchio si compatta ed è bravo a rifarsi sotto, colpendo ancora a metà ripresa: calcio di punizione laterale di Gabbrielli, in area Federighi stacca più in alto di tutti a centro area e di testa spinge il pallone all'angolino per il 2-1. Il Fucecchio è di nuovo avanti. La partita rimane comunque aperta e tiratissima fino alla fine, caratterizzata ancora da un paio di occasioni per parte. Il Fucecchio sfiora il tris con un bell'inserimento di Sardelli e poi con uno pregevole spunto personale di Mazzei concluso però con una conclusione debole; l'Affrico va vicino al pari con Scarselli che non sceglie la conclusione di prima e il suo tentativo viene rimpallato. Dopo una traversa colpita da Pellegrini con un colpo di testa in pallonetto sugli sviluppi di una rimessa laterale, nei minuti di recupero il Fucecchio chiude la partita con un calcio di punizione battuto magistralmente da Gabbrielli dalla sinistra. È l'ultimo squillo di un match che i ragazzi di Citi sono bravi a sbloccare subito e poi a sigillare sfruttando alla perfezione i calci piazzati. È un successo di grande valore per i bianconeri contro un avversario di livello; un successo che proietta il Fucecchio al secondo posto insieme al Tau alle spalle dello Sporting Cecina.
Calciatoripiù : nell'ottima prestazione del Fucecchio spiccano su tutti il centrale
Collura e il terzino destro
Marconi ; nell'Affrico in evidenza
Giannoni e
Nocentini .
Occhio a questo Fucecchio, che da matricola si prende la scena in questo avvio di campionato, confermandosi gara dopo gara a suon di risultati (due vittorie e un pari) e di prestazioni. E se già il risultato può far rumore - 3-1 all'Affrico, reduce da due vittorie nelle prime due uscite - è anche la prestazione a far parlare dei bianconeri. Il Fucecchio sfodera infatti una prestazione maiuscola nel match interno con i biancoblù, giocando davvero bene e colpendo al momento giusto. I padroni di casa approcciano bene al match, subito propositivi in avvio e sempre alla ricerca di trame palla a terra. Le occasioni arrivano subito in avvio, e insieme anche il vantaggio che si registra all'incirca al quarto d'ora: Gianluca Salvadori si fa trovare pronto su un retropassaggio errato di un difensore al portiere, recupera palla e la deposita in rete per l'1-0. La rete dà una forza enorme ai padroni di casa, che continuano a far girare bene palla e vanno ancora vicini al gol in un paio di occasioni: si annotano in particolare un tiro a botta sicura di Gabbrielli respinto da un avversario e un bel tiro dalla sinistra di Matteoni finito fuori bersaglio. L'Affrico prova a scuotersi, ma fatica a creare grossi grattacapi alla retroguardia di casa: non si annotano così grossi spunti offensivi per i biancoblù, se non qualche corner pericoloso. All'intervallo mister Gola prova a cambiare qualcosa, l'Affrico riesce a scuotersi rientrando con miglior piglio nei secondi trentacinque minuti. La prima occasione della ripresa è infatti proprio degli ospiti: ci prova D'Onofrio sugli sviluppi di un calcio d'angolo con un colpo di testa uscito fuori di poco. La spinta biancoblù s'intensifica col passare dei minuti e si concretizza poco dopo nel gol del pari grazie a un'azione sulla destra partita dai piedi di Giannoni, al cross in mezzo, passata poi da quelli Nocentini e conclusa dal neoentrato Mangani per l'1-1. L'Affrico continua a spingere, si avvicina ancora pericolosamente all'area locale. Episodio discusso poco dopo in occasione di un contatto in area su Giannoni: la panchina ospite sussulta, per l'arbitro è tutto regolare. Il Fucecchio si compatta ed è bravo a rifarsi sotto, colpendo ancora a metà ripresa: calcio di punizione laterale di Gabbrielli, in area Federighi stacca più in alto di tutti a centro area e di testa spinge il pallone all'angolino per il 2-1. Il Fucecchio è di nuovo avanti. La partita rimane comunque aperta e tiratissima fino alla fine, caratterizzata ancora da un paio di occasioni per parte. Il Fucecchio sfiora il tris con un bell'inserimento di Sardelli e poi con uno pregevole spunto personale di Mazzei concluso però con una conclusione debole; l'Affrico va vicino al pari con Scarselli che non sceglie la conclusione di prima e il suo tentativo viene rimpallato. Dopo una traversa colpita da Pellegrini con un colpo di testa in pallonetto sugli sviluppi di una rimessa laterale, nei minuti di recupero il Fucecchio chiude la partita con un calcio di punizione battuto magistralmente da Gabbrielli dalla sinistra. È l'ultimo squillo di un match che i ragazzi di Citi sono bravi a sbloccare subito e poi a sigillare sfruttando alla perfezione i calci piazzati. È un successo di grande valore per i bianconeri contro un avversario di livello; un successo che proietta il Fucecchio al secondo posto insieme al Tau alle spalle dello Sporting Cecina.
Calciatoripiù : nell'ottima prestazione del Fucecchio spiccano su tutti il centrale
Collura e il terzino destro
Marconi ; nell'Affrico in evidenza
Giannoni e
Nocentini .