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Allievi Regionali GIR.Elite - Giornata n. 3

Seravezza-Armando Picchi 4-1

SERAVEZZA: Dazzi, Bertilotti, Sanchez, Colombini, Bacci, Matrizi, Liu, Ercolini, Catelli, Cacciaguerra, Franzetti. A disp.: Bassi, Domenici, Gabbriellini, Mazzei, Mazzoncini, Micheli, Tarantini, Baldoni, Coletta. All.: Lampitelli Davide
ARMANDO PICCHI: Paoli, Ulivieri, Lega, Falleni, Luppichini, Ba, Menicagli, Giusti, Tarrini, Barile, Tognetti An.. A disp.: Martino, Faye, Diop, Mecacci, Persico, Bonelli, . All.: Soldani Valerio
RETI: Micheli, Cacciaguerra, Cacciaguerra, Gabbriellini, Menicagli
SERAVEZZA: Dazzi, Bertilotti, Sanchez, Colombini, Bacci, Matrizi, Liu, Ercolini, Catelli, Cacciaguerra, Franzetti. A disp.: Bassi, Domenici, Gabbriellini, Mazzei, Mazzoncini, Micheli, Tarantini, Baldoni, Coletta. All.: Davide Lampitelli.
ARMANDO PICCHI: Paoli, Barile, Lega, Falleni, Luppichini, Ba, Menicagli, Giusti, Tarrini, Ulivieri, Andrea Tognetti. A disp.: Martino, Faye, Diop, Mecacci, Persico, Bonelli, Alberto Tognetti. All.: Riccardo Cipriani.
ARBITRO: Iacobellis di Pisa
RETI: Menicagli, Cacciaguerra 2, Gabbriellini, Micheli.

SERAVEZZA: Dazzi, Bertilotti, Sanchez, Colombini, Bacci, Matrizi, Liu, Ercolini, Catelli, Cacciaguerra, Franzetti. A disp.: Bassi, Domenici, Gabbriellini, Mazzei, Mazzoncini, Micheli, Tarantini, Baldoni, Coletta. All.: Davide Lampitelli.
ARMANDO PICCHI: Paoli, Barile, Lega, Falleni, Luppichini, Ba, Menicagli, Giusti, Tarrini, Ulivieri, Andrea Tognetti. A disp.: Martino, Faye, Diop, Mecacci, Persico, Bonelli, Alberto Tognetti. All.: Riccardo Cipriani.
ARBITRO: Iacobellis di Pisa
RETI: Menicagli, Cacciaguerra 2, Gabbriellini, Micheli.



Definirla sorpresa forse è ingeneroso, perché le sue qualità sono evidenti e il manico ottimo; però è comunque una neopromossa (anzi, una doppia neopromossa) e vederla lassù, alle sue spalle gente come Sestese, Affrico e Tau Altopascio, un po' di vertigine è bene che la dia. In vetta l'abbraccia la rivelazione di quest'inizio autunno, il Cecina di Magrì in una coppiola che un mese fa nessuno avrebbe saputo indovinare; essere lassù contro ogni pronostico («da underdog» si dice adesso) è un merito in più per una squadra che segna molto, subisce poco (appena due reti) e soprattutto sa come si fa a tirarsi fuori dalle situazioni complicate. La partita con l'Armando Picchi, ancora alla ricerca dei primi tre punti, non era il passaggio più stretto di quest'avvio di stagione; ma a un certo punto si mette male, perché dopo aver sbagliato l'impossibile d'un tratto il Seravezza si trova in svantaggio. Gli basta però poco più d'un quarto d'ora per ribaltare il risultato, che nella ripresa consolida: alla fine il tabellino dice 4-1. Ma non è un 4-1 classico, esito d'una gara monocolore e segnata a un certo punto dalla rete della bandiera; dopo aver rischiato un paio di volte sulle iniziative di Catelli che si fa ipnotizzare da Paoli, è infatti l'Armando Picchi a passare in vantaggio: Ulivieri recupera il pallone sulla trequarti interrompendo l'azione che il Seravezza tentava di costruire dal basso e serve in profondità Menicagli che dà un'occhiata a Dazzi e schianta il pallone in porta. Ma lo 0-1 regge poco, perché quasi subito l'Armando Picchi si trova vittima di un'azione allo specchio: Ercolini sottrae il pallone a Giusti e con due tocchi arma il mancino di Cacciaguerra per la rete dell'1-1. Agli episodi il Picchi non può essere grato: carico d'effetto, il traversone che Cacciaguerra aveva crossato sul secondo palo gira all'ultimo e vale il raddoppio. Sulla pulsantiera che governa i movimenti dell'Armando Picchi è un colpo forte sul tasto della pausa, che resta bloccato fino alla fine del primo tempo: gli va bene che Liu colpisca l'incrocio, che Catelli sbagli di nuovo sottoporta, stavolta di testa, che per due volte Cacciaguerra non punga e si faccia respingere da Paoli il pallone della possibile tripletta, e che dunque all'intervallo lo scarto sia ancora colmabile. L'intervallo serve a Cipriani per sbloccare il sistema: alla ripresa l'Armando Picchi ritrova la concentrazione che gli era mancata dopo lo svantaggio, anche se è di nuovo il Seravezza a creare le migliori occasioni da rete (imprecisi Baldoni e Coletta). Ma dopo venticinque minuti esatti la resistenza viene di nuovo meno: sugli sviluppi d'un calcio da fermo, una punizione da destra battuta rapidamente da Cacciaguerra, Gabbriellini anticipa Martino in uscita (alla fine del primo tempo era subentrato a Paoli, infortunato) e spinge in porta il pallone del 3-1. Nel recupero il divario aumenta ancora: Micheli segna col cucchiaio il rigore che s'era conquistato con un'incursione interrotta fallosamente da Barile. È il 4-1 che lancia il Seravezza verso orizzonti inimmaginabili; la sfida di domenica a Sesto Fiorentino s'annuncia già come un big-match. Calciatoripiù: Cacciaguerra, Bertilotti, Colombini, Liu, Ercolini (Seravezza), Falleni e Menicagli (Armando Picchi).

Definirla sorpresa forse è ingeneroso, perché le sue qualità sono evidenti e il manico ottimo; però è comunque una neopromossa (anzi, una doppia neopromossa) e vederla lassù, alle sue spalle gente come Sestese, Affrico e Tau Altopascio, un po' di vertigine è bene che la dia. In vetta l'abbraccia la rivelazione di quest'inizio autunno, il Cecina di Magrì in una coppiola che un mese fa nessuno avrebbe saputo indovinare; essere lassù contro ogni pronostico («da underdog» si dice adesso) è un merito in più per una squadra che segna molto, subisce poco (appena due reti) e soprattutto sa come si fa a tirarsi fuori dalle situazioni complicate. La partita con l'Armando Picchi, ancora alla ricerca dei primi tre punti, non era il passaggio più stretto di quest'avvio di stagione; ma a un certo punto si mette male, perché dopo aver sbagliato l'impossibile d'un tratto il Seravezza si trova in svantaggio. Gli basta però poco più d'un quarto d'ora per ribaltare il risultato, che nella ripresa consolida: alla fine il tabellino dice 4-1. Ma non è un 4-1 classico, esito d'una gara monocolore e segnata a un certo punto dalla rete della bandiera; dopo aver rischiato un paio di volte sulle iniziative di Catelli che si fa ipnotizzare da Paoli, è infatti l'Armando Picchi a passare in vantaggio: Ulivieri recupera il pallone sulla trequarti interrompendo l'azione che il Seravezza tentava di costruire dal basso e serve in profondità Menicagli che dà un'occhiata a Dazzi e schianta il pallone in porta. Ma lo 0-1 regge poco, perché quasi subito l'Armando Picchi si trova vittima di un'azione allo specchio: Ercolini sottrae il pallone a Giusti e con due tocchi arma il mancino di Cacciaguerra per la rete dell'1-1. Agli episodi il Picchi non può essere grato: carico d'effetto, il traversone che Cacciaguerra aveva crossato sul secondo palo gira all'ultimo e vale il raddoppio. Sulla pulsantiera che governa i movimenti dell'Armando Picchi è un colpo forte sul tasto della pausa, che resta bloccato fino alla fine del primo tempo: gli va bene che Liu colpisca l'incrocio, che Catelli sbagli di nuovo sottoporta, stavolta di testa, che per due volte Cacciaguerra non punga e si faccia respingere da Paoli il pallone della possibile tripletta, e che dunque all'intervallo lo scarto sia ancora colmabile. L'intervallo serve a Cipriani per sbloccare il sistema: alla ripresa l'Armando Picchi ritrova la concentrazione che gli era mancata dopo lo svantaggio, anche se è di nuovo il Seravezza a creare le migliori occasioni da rete (imprecisi Baldoni e Coletta). Ma dopo venticinque minuti esatti la resistenza viene di nuovo meno: sugli sviluppi d'un calcio da fermo, una punizione da destra battuta rapidamente da Cacciaguerra, Gabbriellini anticipa Martino in uscita (alla fine del primo tempo era subentrato a Paoli, infortunato) e spinge in porta il pallone del 3-1. Nel recupero il divario aumenta ancora: Micheli segna col cucchiaio il rigore che s'era conquistato con un'incursione interrotta fallosamente da Barile. È il 4-1 che lancia il Seravezza verso orizzonti inimmaginabili; la sfida di domenica a Sesto Fiorentino s'annuncia già come un big-match. Calciatoripiù: Cacciaguerra, Bertilotti, Colombini, Liu, Ercolini (Seravezza), Falleni e Menicagli (Armando Picchi).
Scandicci-Capezzano Pianore 3-3

SCANDICCI: Patacchini, Pezzano, Di Bonito, Cardona, Catalano, Esposito A., Tagliavini, Savastano, Moccia, Grevi, Baiardi. A disp.: Serio, Cremonini, Corsinovi, Stasi, Campone, Vezzosi, Bargellini, Picarelli, Pino. All.: Pratesi Andrea
CAPEZZANO PIANORE: Lao Luna, Masala, Sannino, Poli, Bertolucci, Dessi, Ceseri, Paoli, Bastillo, Usseglio, Ricciotti. A disp.: Pellegrini, Cardelli, Giorgieri, Consani, Grani, Ndiaye, Domenici, Sediki, Puccetti. All.: Landi Avio
RETI: Esposito R., Savastano, Pezzano, Bastillo, Paoli, Paoli
SCANDICCI: Patacchini, Baiardi, Di Bonito, Savastano, R. Esposito, Moccia, Grevi, Pezzano, Cardona, Catalano, Tagliavini. A disp.: Serio, Cremonini, Corsinovi, Stasi, Campone, Bargellini, Picarelli, Pino, Vezzosi. All.: Simone Fioravanti.
CAPEZZANO P.: Laoluna, Masala, Sannino, Bertolucci, Dessi, Poli, Ceseri, Paoli, Usseglio, Riccinotti, Bastillo. A disp.: Pellegrini, Cardelli, Consani, Domenici, Giorgieri, Grani, Ndiaye, Puccetti, Sediki. All.: Avio Landi.
ARBITRO: Fantoni di Valdarno
RETI: 25' Pezzano, 36' rig., 57' Paoli rig., 51' R. Esposito, 55' Savastano, 60' Bastillo.
NOTE: espulso Grevi (90').

SCANDICCI: Patacchini, Baiardi, Di Bonito, Savastano, R. Esposito, Moccia, Grevi, Pezzano, Cardona, Catalano, Tagliavini. A disp.: Serio, Cremonini, Corsinovi, Stasi, Campone, Bargellini, Picarelli, Pino, Vezzosi. All.: Simone Fioravanti.
CAPEZZANO P.: Laoluna, Masala, Sannino, Bertolucci, Dessi, Poli, Ceseri, Paoli, Usseglio, Riccinotti, Bastillo. A disp.: Pellegrini, Cardelli, Consani, Domenici, Giorgieri, Grani, Ndiaye, Puccetti, Sediki. All.: Avio Landi.
ARBITRO: Fantoni di Valdarno
RETI: 25' Pezzano, 36' rig., 57' Paoli rig., 51' R. Esposito, 55' Savastano, 60' Bastillo.
NOTE: espulso Grevi (90').



Montagne russe al Bartolozzi: Scandicci e Capezzano Pianore danno vita a una partita combattuta fino all'ultimo, ricca di ribaltamenti di fronte; il 3-3 finale gratifica i tanti spettatori. Il match parte subito scintillante: i padroni di casa macinano gioco ma devono guardarsi dagli ospiti pronti a ripartire in contropiede grazie alla grande fisicità dei propri interpreti. All'11' è proprio su una di queste ripartenze che il Capezzano rischia di andare in vantaggio: liberato dalla respinta della difesa sul tiro d'Ussaglio, Ceseri calcia a botta sicura ma trova la grande parata di Patacchini che evita un gol fatto. Il pericolo scampato sveglia lo Scandicci bravo a passare in vantaggio al 25' con Pezzano, che con un colpo d'astuzia porta avanti i suoi dopo un disimpegno sbagliato dalla difesa avversaria. Ottenuto il vantaggio, lo Scandicci prova a mettere in cassaforte il risultato grazie alla velocità dei propri esterni; ma proprio mentre sembra essere in controllo del match, il Capezzano Pianore trova un episodio fondamentale per rialzare la testa. Al 36' infatti Ussaglio approfitta d'un retropassaggio sbagliato e si fa atterrare in area di rigore dopo aver saltato il portiere avversario: non ci sono dubbi sul calcio di rigore. A trasformarlo è capitan Paoli che pareggia così i conti prima dell'intervallo. Se nella prima frazione le due compagini sembrano essere più caute, attente a non scoprire troppo il fianco agli avversari, nella ripresa salta ogni schema e la partita si accende velocemente con fiammate da una parte e dall'altra condite da grande qualità e intensità. Al 50' occasionissima per lo Scandicci: Cardona si coordina da fuori area e calcia stampando sul palo un tiro potente; vi si avventa velocissimo Grevi, bravo a calciare in porta e costringere Laoluna al miracolo. Dopo appena un minuto arriva il vantaggio dello Scandicci: Riccardo Esposito sbuca nel disordine dell'area di rigore gremita di giocatori e disegna una traiettoria imparabile per il portiere avversario. Ci s'aspetta la reazione del Capezzano e invece dopo appena 4' lo Scandicci chiude la pratica con il gol di Savastano che chiude all'angolo lo splendido assist di Grevi, velocissimo a scappare sulla fascia e mettere dentro un pallone velenoso. Sembra tutto fatto per lo Scandicci, ma si sa che il calcio è strano: il Capezzano resta ben messo in campo, nonostante il doppio schiaffo non smette di crederci e riapre la partita dopo appena un minuto usufruendo d'un secondo rigore; l'arbitro lo concede sugli sviluppi d'un gran tiro di Ceseri. A trasformarlo magistralmente è di nuovo Paoli, glaciale dagli undici metri. Sul 3-2 il Capezzano ci crede davvero, e la sua pressione costringe spesso all'errore la retroguardia avversaria. Uno di questi errori risulta fatale: al minuto 60 infatti il solito Bastillo approfitta d'una leggerezza e schianta dentro il pallone del definitivo 3-3. Le emozioni del Bartolozzi non finiscono però qui, perché a questo punto entrambe le squadre vogliono vincere. Al 70' Bastillo sfiora la quaterna con una splendida punizione respinta da Patacchini, immenso; sul ribaltamento di fronte Grevi, agganciato un pallone non semplice, viene fermato sul più bello da Laoluna. La partita rimane viva e entrambe le squadre hanno la possibilità di portare i tre punti a casa: l'occasione più importante la costruisce lo Scandicci con Grevi che al 75' calcia fuori da ottima posizione un pallone messo dentro l'area dalla verticalizzazione di Pino; subito prima lo stesso Pino aveva mandato alto di testa un cross su calcio d'angolo. Nota non positiva per Fioravanti in vista delle prossime partite è l'espulsione di Grevi propiziata da un tackle in ritardo che gli costa il secondo giallo. Dopo ribaltamenti di fronte, attimi in paradiso e altrettanti all'inferno, la partita si chiude giustamente in pareggio che mette d'accordo tutti coloro che hanno avuto il piacere di assistervi; i due allenatori possono tornare a casa consapevoli di avere a disposizione due gruppi di indiscusso talento. Calciatoripiù: Grevi e Savastano (Scandicci), due fulmini sulla fascia che hanno dato filo da torcere alla difesa avversaria. Meritano la citazione anche Bastillo per la concretezza, l'esterno d'attacco Ceseri che si è rivelato essere una spina nel fianco continua per lo Scandicci e capitan Paoli (Capezzano), bravo a dare quantità e qualità al centrocampo ospite.

Montagne russe al Bartolozzi: Scandicci e Capezzano Pianore danno vita a una partita combattuta fino all'ultimo, ricca di ribaltamenti di fronte; il 3-3 finale gratifica i tanti spettatori. Il match parte subito scintillante: i padroni di casa macinano gioco ma devono guardarsi dagli ospiti pronti a ripartire in contropiede grazie alla grande fisicità dei propri interpreti. All'11' è proprio su una di queste ripartenze che il Capezzano rischia di andare in vantaggio: liberato dalla respinta della difesa sul tiro d'Ussaglio, Ceseri calcia a botta sicura ma trova la grande parata di Patacchini che evita un gol fatto. Il pericolo scampato sveglia lo Scandicci bravo a passare in vantaggio al 25' con Pezzano, che con un colpo d'astuzia porta avanti i suoi dopo un disimpegno sbagliato dalla difesa avversaria. Ottenuto il vantaggio, lo Scandicci prova a mettere in cassaforte il risultato grazie alla velocità dei propri esterni; ma proprio mentre sembra essere in controllo del match, il Capezzano Pianore trova un episodio fondamentale per rialzare la testa. Al 36' infatti Ussaglio approfitta d'un retropassaggio sbagliato e si fa atterrare in area di rigore dopo aver saltato il portiere avversario: non ci sono dubbi sul calcio di rigore. A trasformarlo è capitan Paoli che pareggia così i conti prima dell'intervallo. Se nella prima frazione le due compagini sembrano essere più caute, attente a non scoprire troppo il fianco agli avversari, nella ripresa salta ogni schema e la partita si accende velocemente con fiammate da una parte e dall'altra condite da grande qualità e intensità. Al 50' occasionissima per lo Scandicci: Cardona si coordina da fuori area e calcia stampando sul palo un tiro potente; vi si avventa velocissimo Grevi, bravo a calciare in porta e costringere Laoluna al miracolo. Dopo appena un minuto arriva il vantaggio dello Scandicci: Riccardo Esposito sbuca nel disordine dell'area di rigore gremita di giocatori e disegna una traiettoria imparabile per il portiere avversario. Ci s'aspetta la reazione del Capezzano e invece dopo appena 4' lo Scandicci chiude la pratica con il gol di Savastano che chiude all'angolo lo splendido assist di Grevi, velocissimo a scappare sulla fascia e mettere dentro un pallone velenoso. Sembra tutto fatto per lo Scandicci, ma si sa che il calcio è strano: il Capezzano resta ben messo in campo, nonostante il doppio schiaffo non smette di crederci e riapre la partita dopo appena un minuto usufruendo d'un secondo rigore; l'arbitro lo concede sugli sviluppi d'un gran tiro di Ceseri. A trasformarlo magistralmente è di nuovo Paoli, glaciale dagli undici metri. Sul 3-2 il Capezzano ci crede davvero, e la sua pressione costringe spesso all'errore la retroguardia avversaria. Uno di questi errori risulta fatale: al minuto 60 infatti il solito Bastillo approfitta d'una leggerezza e schianta dentro il pallone del definitivo 3-3. Le emozioni del Bartolozzi non finiscono però qui, perché a questo punto entrambe le squadre vogliono vincere. Al 70' Bastillo sfiora la quaterna con una splendida punizione respinta da Patacchini, immenso; sul ribaltamento di fronte Grevi, agganciato un pallone non semplice, viene fermato sul più bello da Laoluna. La partita rimane viva e entrambe le squadre hanno la possibilità di portare i tre punti a casa: l'occasione più importante la costruisce lo Scandicci con Grevi che al 75' calcia fuori da ottima posizione un pallone messo dentro l'area dalla verticalizzazione di Pino; subito prima lo stesso Pino aveva mandato alto di testa un cross su calcio d'angolo. Nota non positiva per Fioravanti in vista delle prossime partite è l'espulsione di Grevi propiziata da un tackle in ritardo che gli costa il secondo giallo. Dopo ribaltamenti di fronte, attimi in paradiso e altrettanti all'inferno, la partita si chiude giustamente in pareggio che mette d'accordo tutti coloro che hanno avuto il piacere di assistervi; i due allenatori possono tornare a casa consapevoli di avere a disposizione due gruppi di indiscusso talento. Calciatoripiù: Grevi e Savastano (Scandicci), due fulmini sulla fascia che hanno dato filo da torcere alla difesa avversaria. Meritano la citazione anche Bastillo per la concretezza, l'esterno d'attacco Ceseri che si è rivelato essere una spina nel fianco continua per lo Scandicci e capitan Paoli (Capezzano), bravo a dare quantità e qualità al centrocampo ospite.
Sporting Cecina-Oltrera 2-0

SPORTING CECINA: Sozzi, Rofi, Ferretti, Nigiotti, Casini, Biondi D., Vestri G., Hasibra, Di Tanto, Castelli, Londi. A disp.: Raugi, Mecacci, Lombardo, Hadji, Ristori, Foti, . All.: Magri Alessandro
OLTRERA: Lemmi, Rendina, Lupi, Romano, Squarcini, Cannarsa, Golfarini, Barbanti, El Ouardi, Hoti, Panettella. A disp.: Ruglioni, Bacci, Beccani, Celi, Corsagni, Landi, Ramadori, Valente. All.: Ristori Stefano
RETI: Autorete, Ferretti
SPORTING CECINA: Sozzi, Rofi, Ferretti, Nigiotti, Casini, D. Biondi, Vestri, Hasibra, Di Tanto, Castelli, Londi. A disp.: Raugi, Mecacci, Lombardo, Hadji, Ristori, Foti. All.: Alessandro Magrì.
OLTRERA: Lemmi, Rendina, Lupi, Romano, Squarcini, Cannarsa, Golfarini, Barbanti, El Ouardi, Hoti, Panettella. A disp.: Ruglioni, Bacci, Beccani, Celi, Corsagni, Landi, Ramadori, Valente. All.: Fulvio Formigli.
ARBITRO: Sara Foresi di Livorno
RETI: 75' Squarcini aut., 83' Ferretti.

SPORTING CECINA: Sozzi, Rofi, Ferretti, Nigiotti, Casini, D. Biondi, Vestri, Hasibra, Di Tanto, Castelli, Londi. A disp.: Raugi, Mecacci, Lombardo, Hadji, Ristori, Foti. All.: Alessandro Magrì.
OLTRERA: Lemmi, Rendina, Lupi, Romano, Squarcini, Cannarsa, Golfarini, Barbanti, El Ouardi, Hoti, Panettella. A disp.: Ruglioni, Bacci, Beccani, Celi, Corsagni, Landi, Ramadori, Valente. All.: Fulvio Formigli.
ARBITRO: Sara Foresi di Livorno
RETI: 75' Squarcini aut., 83' Ferretti.



È la metà meno sorprendente d'una coppia sorprendente: grazie a un attacco formidabile e a una difesa perfetta (è l'unica squadra ad avere la porta ancora immacolata) il Cecina vince la terza partita su tre e insieme al Seravezza si prende la vetta d'una classifica che vede Affrico e Sestese scivolare alle loro spalle. Non è stato però semplice battere l'Oltrera, che ancora non ha mai vinto ma che probabilmente avrebbe meritato il terzo pari consecutivo; il Cecina ha però avuto la forza di convincere la buona sorte ad aiutarlo e, una volta passato in vantaggio con un'autorete, ha legittimato il successo raddoppiando quasi subito. Ma prima della ripresa in cui tutto succede si gioca un primo tempo intensissimo ma povero d'occasioni: l'Oltrera concede allo Sporting Cecina la libertà di manovrare fino alla trequarti offensiva, ma poi si stringe e chiude ogni via per l'area; se una squadra attacca poco e l'altra non trova spazi si capisce come mai d'occasioni non ce ne siano, e come mai lo 0-0 a metà gara sia pressoché inevitabile. Anche nella ripresa va in scena la medesima partita, segnata però da una maggior intraprendenza dell'Oltrera che quando i tre quarti di gara stanno per scadere costruisce la miglior occasione per il vantaggio: il lungo rilancio di Lemmi innesca infatti Panettella che brucia la difesa e si presenta davanti a Sozzi, eccezionale nell'opposizione in uscita. La gara gira qui, perché di lì a poco è il Cecina a passare in vantaggio: anche se si sente bene che Lemmi chiama il pallone, Squarcini si fa impressionare dal movimento delle punte avversarie e decide comunque d'intervenire sul traversone di Hadji; ma anziché allontanarlo la sua scivolata spinge il pallone in porta accanto al primo palo. Sbriciolato il pari che fin lì aveva ben difeso l'Oltrera si sgomenta e subisce anche il raddoppio: Ferretti impatta alla perfezione sull'ottimo traversone di Mecacci e trova il raddoppio (83'). È l'ultima emozione della gara: il fischio finale di Sara Foresi (direzione ottima, ma non è novità né dunque notizia) ufficializza la presenza del Cecina nel binomio di testa. Calciatoripiù : insuperabile in interdizione e mai banale in impostazione, Nigiotti (Sporting Cecina) cuce i reparti dando i tempi giusti a tutta la manovra; in un ruolo diverso è egualmente prezioso Panettella (Oltrera) che, pur fallendo un'occasione decisiva, da centravanti ripiega fino alla trequarti per accompagnare il primo pressing.

È la metà meno sorprendente d'una coppia sorprendente: grazie a un attacco formidabile e a una difesa perfetta (è l'unica squadra ad avere la porta ancora immacolata) il Cecina vince la terza partita su tre e insieme al Seravezza si prende la vetta d'una classifica che vede Affrico e Sestese scivolare alle loro spalle. Non è stato però semplice battere l'Oltrera, che ancora non ha mai vinto ma che probabilmente avrebbe meritato il terzo pari consecutivo; il Cecina ha però avuto la forza di convincere la buona sorte ad aiutarlo e, una volta passato in vantaggio con un'autorete, ha legittimato il successo raddoppiando quasi subito. Ma prima della ripresa in cui tutto succede si gioca un primo tempo intensissimo ma povero d'occasioni: l'Oltrera concede allo Sporting Cecina la libertà di manovrare fino alla trequarti offensiva, ma poi si stringe e chiude ogni via per l'area; se una squadra attacca poco e l'altra non trova spazi si capisce come mai d'occasioni non ce ne siano, e come mai lo 0-0 a metà gara sia pressoché inevitabile. Anche nella ripresa va in scena la medesima partita, segnata però da una maggior intraprendenza dell'Oltrera che quando i tre quarti di gara stanno per scadere costruisce la miglior occasione per il vantaggio: il lungo rilancio di Lemmi innesca infatti Panettella che brucia la difesa e si presenta davanti a Sozzi, eccezionale nell'opposizione in uscita. La gara gira qui, perché di lì a poco è il Cecina a passare in vantaggio: anche se si sente bene che Lemmi chiama il pallone, Squarcini si fa impressionare dal movimento delle punte avversarie e decide comunque d'intervenire sul traversone di Hadji; ma anziché allontanarlo la sua scivolata spinge il pallone in porta accanto al primo palo. Sbriciolato il pari che fin lì aveva ben difeso l'Oltrera si sgomenta e subisce anche il raddoppio: Ferretti impatta alla perfezione sull'ottimo traversone di Mecacci e trova il raddoppio (83'). È l'ultima emozione della gara: il fischio finale di Sara Foresi (direzione ottima, ma non è novità né dunque notizia) ufficializza la presenza del Cecina nel binomio di testa. Calciatoripiù : insuperabile in interdizione e mai banale in impostazione, Nigiotti (Sporting Cecina) cuce i reparti dando i tempi giusti a tutta la manovra; in un ruolo diverso è egualmente prezioso Panettella (Oltrera) che, pur fallendo un'occasione decisiva, da centravanti ripiega fino alla trequarti per accompagnare il primo pressing.
Atletico Lucca-Sestese 3-1

ATLETICO LUCCA: Meini, Fiori, Dal Porto, Leporatti, Dianda, Bigondi, Nikaj, Tocchini, D Ulivo, Bechelli, Vigolo. A disp.: Giulianetti, Sharka, Lleshi, Salotti, Donati, Giusfredi, Faratro, Conti . All.: Luzzi Matteo
SESTESE: Fantini, Danti, Geri, Faggi, Mernacaj, Chelli, Patrignani, Scarpelli, Zei, Mazzeo, Graziano. A disp.: Giusti, Athuman, Myslihaka, Ugolini, Baldi, Fe, Verzicco, Danesi, Prota. All.: Bertini Andrea
RETI: D Ulivo, Salotti, Lleshi, Graziano
ATLETICO LUCCA: Di Cesare, Fiori, Dal Porto, Leporatti, Dianda, Bigondi, Nikaj, Tocchini, D'Ulivo, Bechelli, Vigolo. A disp.: Giulianetti, Sharka, Lleshi, Salotti, Donati, Giusfredi, Faratro, Conti, Meini. All.: Matteo Luzzi.
SESTESE: Fantini, Danti, Geri, Faggi, Mernacaj, Chelli, Patrignani, Scarpelli, Zei, Mazzei, Graziano. A disp.: Giusti, Athuman, Myslihaka, Ugolini, Baldi, Fe, Verzicco, Danesi, Prota. All.: Andrea Bertini.
ARBITRO: Lorenzi di Pistoia
RETI: Graziano, D'Ulivo, Salotti, Lleshi.
NOTE: espulsi Danti, Leporatti e Conti.

ATLETICO LUCCA: Di Cesare, Fiori, Dal Porto, Leporatti, Dianda, Bigondi, Nikaj, Tocchini, D'Ulivo, Bechelli, Vigolo. A disp.: Giulianetti, Sharka, Lleshi, Salotti, Donati, Giusfredi, Faratro, Conti, Meini. All.: Matteo Luzzi.
SESTESE: Fantini, Danti, Geri, Faggi, Mernacaj, Chelli, Patrignani, Scarpelli, Zei, Mazzei, Graziano. A disp.: Giusti, Athuman, Myslihaka, Ugolini, Baldi, Fe, Verzicco, Danesi, Prota. All.: Andrea Bertini.
ARBITRO: Lorenzi di Pistoia
RETI: Graziano, D'Ulivo, Salotti, Lleshi.
NOTE: espulsi Danti, Leporatti e Conti.



La Sestese s'è fermata quando nessuno se l'aspettava, e s'è fermata perché d'un tratto s'è trovata senza benzina. Ci sta però che, concentrati sul quando, coloro che ne attendevano lo stop abbiano sottovalutato il dove: si sa da sempre che l'Henderson è disseminato di trappole; e nonostante il finale drammatico la gara con il Forte dei Marmi aveva suggerito che l'Atletico Lucca è una squadra in salute, ben allenata e alla ricerca costante di soluzioni offensive efficaci. Ci sta di perderci, soprattutto se una volta trovato il vantaggio si cominciano a sbagliare le cose più facili a partire da quelle che s'insegnano ai bambini: chi è ammonito è bene che stia calmo. Se ne scorda invece Danti, espulso al 35' nel momento in cui la Sestese stava difendendo il proprio vantaggio: lo aveva segnato Graziano con una punizione che aveva oltrepassato la doppia linea difensori-attaccanti e con l'aiuto del palo aveva dato un dispiacere al tecnico con cui l'anno scorso a Margine aveva fatto grandi cose. Ma fin lì l'Atletico Lucca aveva già creato occasioni da rete, soprattutto con D'Ulivo che si ripete anche sullo 0-1, di nuovo senza esito; e non incide neppure Tocchini, che davanti alla porta quasi incustodita si fa murare dalla difesa. Il pari locale è dunque rinviato alla ripresa: un angolo tagliato genera una mischia, risolta da D'Ulivo che trova la porta da sei metri scarsi. Già ferita dall'inferiorità numerica, la Sestese accusa il pari e dopo una decina di minuti si trova a rincorrere: Tocchini sfonda a sinistra e sul taglio serve Salotti che dà un'occhiata alla prima mossa di Fantini e scarica il pallone in porta. È il 2-1 che costringe la Sestese a cambiare il proprio approccio: potrebbero facilitarla le due espulsioni che Lorenzi commina a Leporatti (doppia ammonizione) e Conti (diretta, grave fallo di gioco) ribaltando l'inferiorità numerica; ma i difensori dell'Atletico Lucca neutralizzano Mazzeo, il più temuto, tengono il pallone lontano dalla propria area e sigillano il successo. E nel finale le dimensioni aumentano: toccata dalla barriera, la punizione che da cinque metri fuori area Lleshi calcia nello specchio assume una traiettoria impossibile per Fantini. E dopo due pareggi per l'Atletico Lucca è la prima vittoria; la prima sconfitta invece per la Sestese, che domenica dovrà ospitare il Seravezza neocapolista. Ha colori insoliti, ma è già un altro scontro diretto. Calciatoripiù : se non fosse per Fantini e Chelli (Sestese) la partita si deciderebbe molto prima: Dianda infatti neutralizza Mazzeo e la partita si gioca prevalentemente nell'altra area grazie alla regia di Leporatti che, affiancato da Tocchini (discesa sovrumana in occasione del 2-1), coniuga talento classico e visione moderna.

La Sestese s'è fermata quando nessuno se l'aspettava, e s'è fermata perché d'un tratto s'è trovata senza benzina. Ci sta però che, concentrati sul quando, coloro che ne attendevano lo stop abbiano sottovalutato il dove: si sa da sempre che l'Henderson è disseminato di trappole; e nonostante il finale drammatico la gara con il Forte dei Marmi aveva suggerito che l'Atletico Lucca è una squadra in salute, ben allenata e alla ricerca costante di soluzioni offensive efficaci. Ci sta di perderci, soprattutto se una volta trovato il vantaggio si cominciano a sbagliare le cose più facili a partire da quelle che s'insegnano ai bambini: chi è ammonito è bene che stia calmo. Se ne scorda invece Danti, espulso al 35' nel momento in cui la Sestese stava difendendo il proprio vantaggio: lo aveva segnato Graziano con una punizione che aveva oltrepassato la doppia linea difensori-attaccanti e con l'aiuto del palo aveva dato un dispiacere al tecnico con cui l'anno scorso a Margine aveva fatto grandi cose. Ma fin lì l'Atletico Lucca aveva già creato occasioni da rete, soprattutto con D'Ulivo che si ripete anche sullo 0-1, di nuovo senza esito; e non incide neppure Tocchini, che davanti alla porta quasi incustodita si fa murare dalla difesa. Il pari locale è dunque rinviato alla ripresa: un angolo tagliato genera una mischia, risolta da D'Ulivo che trova la porta da sei metri scarsi. Già ferita dall'inferiorità numerica, la Sestese accusa il pari e dopo una decina di minuti si trova a rincorrere: Tocchini sfonda a sinistra e sul taglio serve Salotti che dà un'occhiata alla prima mossa di Fantini e scarica il pallone in porta. È il 2-1 che costringe la Sestese a cambiare il proprio approccio: potrebbero facilitarla le due espulsioni che Lorenzi commina a Leporatti (doppia ammonizione) e Conti (diretta, grave fallo di gioco) ribaltando l'inferiorità numerica; ma i difensori dell'Atletico Lucca neutralizzano Mazzeo, il più temuto, tengono il pallone lontano dalla propria area e sigillano il successo. E nel finale le dimensioni aumentano: toccata dalla barriera, la punizione che da cinque metri fuori area Lleshi calcia nello specchio assume una traiettoria impossibile per Fantini. E dopo due pareggi per l'Atletico Lucca è la prima vittoria; la prima sconfitta invece per la Sestese, che domenica dovrà ospitare il Seravezza neocapolista. Ha colori insoliti, ma è già un altro scontro diretto. Calciatoripiù : se non fosse per Fantini e Chelli (Sestese) la partita si deciderebbe molto prima: Dianda infatti neutralizza Mazzeo e la partita si gioca prevalentemente nell'altra area grazie alla regia di Leporatti che, affiancato da Tocchini (discesa sovrumana in occasione del 2-1), coniuga talento classico e visione moderna.
Lastrigiana-Forte Dei Marmi 2015 1-4

LASTRIGIANA: Isolani, Pagliuca, Finelli, Piombanti, Massaro, Martini, Mancioppi, Grottelli, Fenza, Mari M., Mancini. A disp.: Glielmi, Canale, Aldighieri, Falorsi, Paolucci, Calderone, Masi, Recordi . All.: Zecchi Leonardo
FORTE DEI MARMI 2015: Agolli, Gronchi, Arcidiacono, Ceru, Specchia, Poli, Fiori, Torcigliani, Fermi, Cini, Gia. A disp.: Cocozza, Amato, Cecchini, Dalle Luche, Di Sacco, Galli, Mastrini, Salvatori, Vazio. All.: Mosti Luca
RETI: Mari M., Gia, Cini, Fermi, Fermi
LASTRIGIANA: Isolani, Fenza, Finelli, Pagliuca, Piombanti, Mancini, Massaro, M. Mari, Martini, Mancioppi, Grottelli. A disp.: Glielmi, Aldighieri, Masi, Paolucci, Falorsi, Recordi, Canale, Calderone. All.: Leonardo Zecchi (squalificato, in panchina Francesco Rindi).
FORTE DEI MARMI: Agolli, Gronchi, Arcidiacono, Cerù, Specchia, Poli, Fiori, Torcigliani, Fermi, Cini, Gia. A disp.: Cocozza, Amato, Cecchini, Dalle Luche, Di Sacco, Galli, Mastrini, Salvatori, Vazio. All.: Luca Mosti.
ARBITRO: Scartabelli di Pistoia
RETI: 11' Gia, 33' M. Mari, 71' Cini, 80', 88' Fermi.

LASTRIGIANA: Isolani, Fenza, Finelli, Pagliuca, Piombanti, Mancini, Massaro, M. Mari, Martini, Mancioppi, Grottelli. A disp.: Glielmi, Aldighieri, Masi, Paolucci, Falorsi, Recordi, Canale, Calderone. All.: Leonardo Zecchi (squalificato, in panchina Francesco Rindi).
FORTE DEI MARMI: Agolli, Gronchi, Arcidiacono, Cerù, Specchia, Poli, Fiori, Torcigliani, Fermi, Cini, Gia. A disp.: Cocozza, Amato, Cecchini, Dalle Luche, Di Sacco, Galli, Mastrini, Salvatori, Vazio. All.: Luca Mosti.
ARBITRO: Scartabelli di Pistoia
RETI: 11' Gia, 33' M. Mari, 71' Cini, 80', 88' Fermi.



Difficilmente replicherà i risultati straordinari della scorsa stagione, perché una squadra in quel modo è impossibile da replicare; però, anche se in scala ridotta, il Forte dei Marmi potrà comunque togliersi delle belle soddisfazioni, compresa quella d'andare a vincere in alcuni dei campi più difficili della regione. Tra questi rientra indiscutibilmente La Guardiana, dove la Lastrigiana cade nonostante il provvisorio pari segnato da Marcus Mari poco oltre la mezz'ora; la rete incredibile di Cini e la doppietta di Fermi fissano il risultato su un 1-4 forse troppo ampio nelle dimensioni ma comunque legittimo per ciò che lascia intendere. Già in avvio infatti il Forte dei Marmi si fa preferire con una serie d'incursioni laterali che all'11' portano al vantaggio: Gronchi sfonda sulla destra e crossa dentro per Gia cui, complice una deviazione, è sufficiente toccare di petto per accompagnare il pallone in porta. Per una decina di minuti la Lastrigiana fatica a imbastire una reazione: ne approfitta il Forte dei Marmi che crea due buone opportunità per il raddoppio, mancato sia da Fermi (ottimo Isolani) sia da Gia che calcia a lato. Poi la Lastrigiana comincia a crescere e affonda nella metà campo avversaria con convinzione sempre maggiore; è il modo giusto per costruire il pari, segnato da Marcus Mari che, fintato lo scarico, dal vertice destro dell'area chiude l'azione solitaria conficcando il pallone sotto l'incrocio più lontano. La Lastrigiana finisce il primo tempo in crescendo: sono due gli angoli pericolosi crossati dentro, ma né Pagliuca né Finelli riescono a incidere da buona posizione. L'inerzia complessiva sembra la stessa anche nel primo quarto d'ora della ripresa, segnato da tre nitide occasioni per Grottelli che però, vinto l'uno contro uno all'ingresso dell'area, non riesce ad angolare il tiro e calcia su Agolli bravo a non andar giù fino all'ultimo. Nell'altra area lo imita Isolani che s'oppone a Gronchi sbucato alle spalle della difesa; ma va diversamente sull'invenzione di Cini che, saltati due avversari sulla linea di metà campo, dà un occhio alla porta e da cinquanta metri la trova con un'esecuzione quasi irripetibile. Di nuovo costretta a rincorrere quando il tempo per riuscirci è ridotto, la Lastrigiana costruisce un paio d'occasioni (Martini sbaglia il tocco al limite dell'area e non riesce a imbucare per Massaro; Grottelli calcia a colpo sicuro ma coglie in pieno la muraglia avversaria) ma nel finale naufraga. La condanna definitivamente la doppietta di Fermi che segna prima su un recupero alto finalizzato con un tiro angolato da una decina di metri e poi sul traversone mancino d'Arcidiacono favorito dalla discesa di Mastrini: tocco a porta vuota, 1-4 e doppio timbro sulla prima vittoria stagionale del Forte dei Marmi. Calciatoripiù: Agolli salva il risultato nel momento di maggior pressione degli avversari che però col passare dei minuti vengono avviluppati dalle sovrapposizioni di Gronchi e Arcidiacono e condannati dalla doppietta di Fermi (Forte dei Marmi); fin lì la gara era stata equilibrata grazie soprattutto alla buona prova di Piombanti in mezzo alla difesa e di Pagliuca , dinamicissimo nella posizione di mezzala destra.

Difficilmente replicherà i risultati straordinari della scorsa stagione, perché una squadra in quel modo è impossibile da replicare; però, anche se in scala ridotta, il Forte dei Marmi potrà comunque togliersi delle belle soddisfazioni, compresa quella d'andare a vincere in alcuni dei campi più difficili della regione. Tra questi rientra indiscutibilmente La Guardiana, dove la Lastrigiana cade nonostante il provvisorio pari segnato da Marcus Mari poco oltre la mezz'ora; la rete incredibile di Cini e la doppietta di Fermi fissano il risultato su un 1-4 forse troppo ampio nelle dimensioni ma comunque legittimo per ciò che lascia intendere. Già in avvio infatti il Forte dei Marmi si fa preferire con una serie d'incursioni laterali che all'11' portano al vantaggio: Gronchi sfonda sulla destra e crossa dentro per Gia cui, complice una deviazione, è sufficiente toccare di petto per accompagnare il pallone in porta. Per una decina di minuti la Lastrigiana fatica a imbastire una reazione: ne approfitta il Forte dei Marmi che crea due buone opportunità per il raddoppio, mancato sia da Fermi (ottimo Isolani) sia da Gia che calcia a lato. Poi la Lastrigiana comincia a crescere e affonda nella metà campo avversaria con convinzione sempre maggiore; è il modo giusto per costruire il pari, segnato da Marcus Mari che, fintato lo scarico, dal vertice destro dell'area chiude l'azione solitaria conficcando il pallone sotto l'incrocio più lontano. La Lastrigiana finisce il primo tempo in crescendo: sono due gli angoli pericolosi crossati dentro, ma né Pagliuca né Finelli riescono a incidere da buona posizione. L'inerzia complessiva sembra la stessa anche nel primo quarto d'ora della ripresa, segnato da tre nitide occasioni per Grottelli che però, vinto l'uno contro uno all'ingresso dell'area, non riesce ad angolare il tiro e calcia su Agolli bravo a non andar giù fino all'ultimo. Nell'altra area lo imita Isolani che s'oppone a Gronchi sbucato alle spalle della difesa; ma va diversamente sull'invenzione di Cini che, saltati due avversari sulla linea di metà campo, dà un occhio alla porta e da cinquanta metri la trova con un'esecuzione quasi irripetibile. Di nuovo costretta a rincorrere quando il tempo per riuscirci è ridotto, la Lastrigiana costruisce un paio d'occasioni (Martini sbaglia il tocco al limite dell'area e non riesce a imbucare per Massaro; Grottelli calcia a colpo sicuro ma coglie in pieno la muraglia avversaria) ma nel finale naufraga. La condanna definitivamente la doppietta di Fermi che segna prima su un recupero alto finalizzato con un tiro angolato da una decina di metri e poi sul traversone mancino d'Arcidiacono favorito dalla discesa di Mastrini: tocco a porta vuota, 1-4 e doppio timbro sulla prima vittoria stagionale del Forte dei Marmi. Calciatoripiù: Agolli salva il risultato nel momento di maggior pressione degli avversari che però col passare dei minuti vengono avviluppati dalle sovrapposizioni di Gronchi e Arcidiacono e condannati dalla doppietta di Fermi (Forte dei Marmi); fin lì la gara era stata equilibrata grazie soprattutto alla buona prova di Piombanti in mezzo alla difesa e di Pagliuca , dinamicissimo nella posizione di mezzala destra.
Affrico-Floria 0-1

AFFRICO: Fei (30), Giannoni, Casati, Guidorizzi, Bartalini, Bianchini, Sborgi, Bartoletti, Ciari, Califano, Luzzi. A disp.: , Bonini, Figus, Della Felice, Bertelli, Cillerai, Guerrini, Campaioli, Donigaglia. All.: Gori Filippo
FLORIA: Biotti, Fiorini, Benvegnu, Lenzi, Meini, Nahi, Li, Alighieri, Giannone, Bombardieri, Capanni. A disp.: Prelashi, Vichi, Romani, Landolina, Benucci, Migliorini, Bonaccorsi, Yasser. All.: Sozzi Alessandro
RETI: Vichi
AFFRICO: Fei, Giannoni, Casati, Guidorizzi, Bartalini, Bianchini, Sborgi, Bartoletti, Ciari, Califano, Luzzi. A disp.: Biagioli, Bonini, Figus, Della Felice, Bertelli, Cillerai, Guerrini, Campaioli, Donigaglia. All.: Filippo Gori.
FLORIA: Biotti, Fiorini, Benvegnu, Lenzi, Meini, Nahi, Li, Alighieri, Giannone, Bombardieri, Capanni. A disp.: Prelashi, Vichi, Romani, Landolina, Benucci, Migliorini, Bonaccorsi, Caponi, Yasser. All.: Alessandro Sozzi.
ARBITRO: Elfaribi di Firenze.
RETE: 90' Vichi rig.

AFFRICO: Fei, Giannoni, Casati, Guidorizzi, Bartalini, Bianchini, Sborgi, Bartoletti, Ciari, Califano, Luzzi. A disp.: Biagioli, Bonini, Figus, Della Felice, Bertelli, Cillerai, Guerrini, Campaioli, Donigaglia. All.: Filippo Gori.
FLORIA: Biotti, Fiorini, Benvegnu, Lenzi, Meini, Nahi, Li, Alighieri, Giannone, Bombardieri, Capanni. A disp.: Prelashi, Vichi, Romani, Landolina, Benucci, Migliorini, Bonaccorsi, Caponi, Yasser. All.: Alessandro Sozzi.
ARBITRO: Elfaribi di Firenze.
RETE: 90' Vichi rig.



Colpo Floria al fotofinish: i ragazzi di Sozzi espugnano il Lapenta di viale Fanti aggiudicandosi il derby degli Allievi regionali élite grazie al sigillo di Vichi al novantesimo. La gara metteva a confronto due realtà entrambe imbattute. Quattro mesi fa sarebbe stata una partita dal pronostico chiuso (per dirla all'inglese, partita ‘no betting') in virtù della vittoria del campionato regionale e la striscia finale di venti partite vinte su ventuno da parte dell'Affrico e del campionato, seppur ottimo, ma in una categoria inferiore da parte della Floria (quarta posizione finale). Nel frattempo l'Affrico ha perso Chiaverini e Toci in direzione professionisti, e i rinforzi mirati e qualitativi nella rosa ospite hanno di fatto reso la contesa più equilibrata e meno scontata di quanto si potesse prevedere con i numeri alla mano. L'Affrico è un ottimo complesso e lotterà per la vittoria del campionato senza alcun dubbio, ma non sarà una marcia trionfale visto che la concorrenza si è molto rinforzata ed è aumentata anche come numero di squadre in grado di lottare alla pari. La Floria è sembrata squadra in ottima salute sia perché sentiva la partita in maniera particolare (come spesso avviene per questo derby), sia perché è composta da elementi tecnici e qualitativi importanti, in grado di fare gol e vincere con chiunque (molti ex-Affrico nel rooster), pertanto potrà ambire a una buona posizione di classifica. L'Affrico è sembrato formazione con un reparto avanzato alquanto volitivo, ma ha faticato a creare occasioni pericolose o conclusioni a rete con i propri attaccanti; e anche il centrocampo non è stato particolarmente brillante e in grado di offrire molti palloni giocabili agli attaccanti. La Floria ha fatto di necessità virtù nel senso che è una squadra compatta, attenta alla gara, combattiva e quando possibile in grado di offendere, fermo restando che nel primo tempo non ha tirato in porta e che alla fine la vittoria non può fare gridare allo scandalo, ma forse il risultato di parità avrebbe meglio sintetizzato lo svolgimento della gara. La cronaca è poverissima di occasioni da rete, nonostante l'Affrico già dopo 1' sia andato alla conclusione in porta da buona posizione; Biotti para a terra. Al 13' un tiro da una ventina di metri di Califano termina abbondantemente a lato. Dopo un periodo di chiara supremazia territoriale, al 25' capita sui piedi una buona occasione da rete a Bartoletti, abile nel recuperare un errato disimpegno dei difensori ospiti, ma la conclusione da una decina di metri e da posizione centrale termina a lato. Al 31' una conclusione dalla lunga distanza di Sborgi è facile preda di Biotti; al 32' si fa viva per la prima volta anche la Floria grazie a Giannone, ma la conclusione dal limite è deviata in angolo. Dal conseguente sviluppo un tiro di Lenzi da fuori area non impensierisce Fei. Al 44' bella e pericolosa conclusione di Califano: il tiro scoccato da appena fuori dall'area termina di poco sopra l'incrocio dei pali. Su questa azione si va al riposo e giustamente a dissetarsi visto il caldo opprimente. Al 53' sempre l'Affrico in avanti alla ricerca del gol col solito Califano, la cui punizione calciata da 25 metri finisce alta di un metro. Al 61' gran parata di Biotti su una bella azione del subentrato Guerrini. Al 65' lo sgusciante Cillerai da posizione defilata, dopo aver saltato un avversario, viene efficacemente contrastato all'ultimo momento dai difensori di viale Malta. La partita subisce una fase di stanca con cliché ben delineato, cioè Affrico in avanti e Floria pronta a ripartire. All'85' si annota una grande parata di Fei che con un intervento prodigioso salva la porta locale e il risultato su un tiro da distanza ravvicinata di Giannone, abile nell'arpionare un pallone vagante nell'area dell'Affrico. Al 90', da un un lancio da circa 40 metri dalla parte sinistra del campo, il pallone arriva dalla parte opposta, Migliorini lo stoppa con maestria saltando Bianchini che atterra l'esterno l'ospite: rigore solare che Vichi trasforma portando la Floria in vantaggio, 0-1. Dopo 3' di recupero durante i quali non succede nulla degno di menzione, il direttore di gara decreta la fine della gara dando il via alla festa dei ragazzi ospiti. L'anatroccolo è diventato cigno. Prosit. Calciatoripiù: Bartalini chiude bene in fase difensiva, è attento allo svolgimento del gioco, buono anche in appoggio del pallone. Califano , seppur a corrente alternata, mostra doti e qualità importanti, come quella di ottimi fondamentali (Affrico). Nahi , forte fisicamente, è bravo in fase di contrasto e nel colpire il pallone di testa. Lenzi , seppur calando alla distanza, lotta, corre e combatte con profitto; è dotato di una buona visione di gioco. Vichi : doverosa menzione per come calcia il rigore decisivo al 90' mostrando calma olimpica e bravura nel mandare il pallone da una parte e il portiere dall'altra (Floria). L'arbitro lascia giocare (anche troppo), dirige senza sbavature mostrando bravura ogni volta che interviene.

Colpo Floria al fotofinish: i ragazzi di Sozzi espugnano il Lapenta di viale Fanti aggiudicandosi il derby degli Allievi regionali élite grazie al sigillo di Vichi al novantesimo. La gara metteva a confronto due realtà entrambe imbattute. Quattro mesi fa sarebbe stata una partita dal pronostico chiuso (per dirla all'inglese, partita ‘no betting') in virtù della vittoria del campionato regionale e la striscia finale di venti partite vinte su ventuno da parte dell'Affrico e del campionato, seppur ottimo, ma in una categoria inferiore da parte della Floria (quarta posizione finale). Nel frattempo l'Affrico ha perso Chiaverini e Toci in direzione professionisti, e i rinforzi mirati e qualitativi nella rosa ospite hanno di fatto reso la contesa più equilibrata e meno scontata di quanto si potesse prevedere con i numeri alla mano. L'Affrico è un ottimo complesso e lotterà per la vittoria del campionato senza alcun dubbio, ma non sarà una marcia trionfale visto che la concorrenza si è molto rinforzata ed è aumentata anche come numero di squadre in grado di lottare alla pari. La Floria è sembrata squadra in ottima salute sia perché sentiva la partita in maniera particolare (come spesso avviene per questo derby), sia perché è composta da elementi tecnici e qualitativi importanti, in grado di fare gol e vincere con chiunque (molti ex-Affrico nel rooster), pertanto potrà ambire a una buona posizione di classifica. L'Affrico è sembrato formazione con un reparto avanzato alquanto volitivo, ma ha faticato a creare occasioni pericolose o conclusioni a rete con i propri attaccanti; e anche il centrocampo non è stato particolarmente brillante e in grado di offrire molti palloni giocabili agli attaccanti. La Floria ha fatto di necessità virtù nel senso che è una squadra compatta, attenta alla gara, combattiva e quando possibile in grado di offendere, fermo restando che nel primo tempo non ha tirato in porta e che alla fine la vittoria non può fare gridare allo scandalo, ma forse il risultato di parità avrebbe meglio sintetizzato lo svolgimento della gara. La cronaca è poverissima di occasioni da rete, nonostante l'Affrico già dopo 1' sia andato alla conclusione in porta da buona posizione; Biotti para a terra. Al 13' un tiro da una ventina di metri di Califano termina abbondantemente a lato. Dopo un periodo di chiara supremazia territoriale, al 25' capita sui piedi una buona occasione da rete a Bartoletti, abile nel recuperare un errato disimpegno dei difensori ospiti, ma la conclusione da una decina di metri e da posizione centrale termina a lato. Al 31' una conclusione dalla lunga distanza di Sborgi è facile preda di Biotti; al 32' si fa viva per la prima volta anche la Floria grazie a Giannone, ma la conclusione dal limite è deviata in angolo. Dal conseguente sviluppo un tiro di Lenzi da fuori area non impensierisce Fei. Al 44' bella e pericolosa conclusione di Califano: il tiro scoccato da appena fuori dall'area termina di poco sopra l'incrocio dei pali. Su questa azione si va al riposo e giustamente a dissetarsi visto il caldo opprimente. Al 53' sempre l'Affrico in avanti alla ricerca del gol col solito Califano, la cui punizione calciata da 25 metri finisce alta di un metro. Al 61' gran parata di Biotti su una bella azione del subentrato Guerrini. Al 65' lo sgusciante Cillerai da posizione defilata, dopo aver saltato un avversario, viene efficacemente contrastato all'ultimo momento dai difensori di viale Malta. La partita subisce una fase di stanca con cliché ben delineato, cioè Affrico in avanti e Floria pronta a ripartire. All'85' si annota una grande parata di Fei che con un intervento prodigioso salva la porta locale e il risultato su un tiro da distanza ravvicinata di Giannone, abile nell'arpionare un pallone vagante nell'area dell'Affrico. Al 90', da un un lancio da circa 40 metri dalla parte sinistra del campo, il pallone arriva dalla parte opposta, Migliorini lo stoppa con maestria saltando Bianchini che atterra l'esterno l'ospite: rigore solare che Vichi trasforma portando la Floria in vantaggio, 0-1. Dopo 3' di recupero durante i quali non succede nulla degno di menzione, il direttore di gara decreta la fine della gara dando il via alla festa dei ragazzi ospiti. L'anatroccolo è diventato cigno. Prosit. Calciatoripiù: Bartalini chiude bene in fase difensiva, è attento allo svolgimento del gioco, buono anche in appoggio del pallone. Califano , seppur a corrente alternata, mostra doti e qualità importanti, come quella di ottimi fondamentali (Affrico). Nahi , forte fisicamente, è bravo in fase di contrasto e nel colpire il pallone di testa. Lenzi , seppur calando alla distanza, lotta, corre e combatte con profitto; è dotato di una buona visione di gioco. Vichi : doverosa menzione per come calcia il rigore decisivo al 90' mostrando calma olimpica e bravura nel mandare il pallone da una parte e il portiere dall'altra (Floria). L'arbitro lascia giocare (anche troppo), dirige senza sbavature mostrando bravura ogni volta che interviene.
Tau Calcio-Cattolica Virtus 5-0

TAU CALCIO: Chiarello, Ferretti, D Amato, Rossi, Tofanelli, Mancini, Bagnoli, Paperini, Ciuffi, Grossi, Nesti. A disp.: Pierallini, Landi, Soldati, Tomei, Di Lorenzo, Battisti, Scardigli, Vannacci, Lensi. All.: Pucci Gabriel
CATTOLICA VIRTUS: Bardavezile, Marinari, Alla, Mangani, Mirashi, Valeriani, Stinghi, Cesari, Patacca, Leggieri, Silli. A disp.: Mura, Borghini, Clemente, Ermini, Ermini Polacci, Fontana, Gianassi, Nocentini, Valiante. All.: Murras Diego
RETI: Grossi, Grossi, Ciuffi, Bagnoli, Di Lorenzo
TAU ALTOPASCIO: Chiarello, Ferretti, D'Amato, Rossi, Tofanelli, Mancini, Bagnoli, Paperini, Ciuffi, Grossi, Nesti. A disp.: Pierallini, Landi, Soldati, Tomei, Di Lorenzo, Battisti, Scardigli, Vannacci, Lensi. All.: Gabriel Pucci.
CATTOLICA VIRTUS: Bardavelidze, Marinari, Alla, Mangani, Mirashi, Valeriani, Stinghi, Cesari, Patacca, Leggieri, Silli. A disp.: Mura, Borghini, Clemente, Ermini, Ermini Polacci, Fontana Gianassi, Nocentini, Valiante. All.: Diego Murras.
ARBITRO: Antoni di Viareggio
RETI: 8' Ciuffi, 16', 18' Grossi, 57' Bagnoli, 72' Di Lorenzo.

TAU ALTOPASCIO: Chiarello, Ferretti, D'Amato, Rossi, Tofanelli, Mancini, Bagnoli, Paperini, Ciuffi, Grossi, Nesti. A disp.: Pierallini, Landi, Soldati, Tomei, Di Lorenzo, Battisti, Scardigli, Vannacci, Lensi. All.: Gabriel Pucci.
CATTOLICA VIRTUS: Bardavelidze, Marinari, Alla, Mangani, Mirashi, Valeriani, Stinghi, Cesari, Patacca, Leggieri, Silli. A disp.: Mura, Borghini, Clemente, Ermini, Ermini Polacci, Fontana Gianassi, Nocentini, Valiante. All.: Diego Murras.
ARBITRO: Antoni di Viareggio
RETI: 8' Ciuffi, 16', 18' Grossi, 57' Bagnoli, 72' Di Lorenzo.



Ci eravamo preparati ad assistere alla sfida in programma ad Altopascio come al top match della giornata. Invece ci siamo trovati di fronte a una partita in discesa per il Tau, seria candidata alla vittoria finale, al cospetto di una Cattolica in versione sparring partner.

Tau in formazione tipo, con le sole assenze forzate di Lucchesi e Vannacci entrambi assenti per infortunio. Cattolica decisamente in formato sperimentale con mister Murras, che oltre agli infortuni di Serrini e Nencioli, decide di apportare modifiche rispetto alle prime giornate rinunciando a Mura, Gianassi, Nocentini ed Ermini.

Davanti agli occhi di circa 150 spettatori, tra i quali citiamo i rappresentati delle selezioni giovanili federali Chiti e Mannelli e almeno quattro osservatori di societ? prof. (Inter, Bologna, Fiorentina e Pisa) la partita non ha per? risposto a quelle che erano le aspettative iniziali. Troppo superiore oggi il Tau, dal punto di vista fisico e per come era messo in campo; troppo poco la Cattolica vista oggi per essere vera.

Dopo 15 minuti il risultato era di 3-0 per i padroni di casa, con i gol di Ciuffi e una doppietta di Grossi, che sulla fascia destra ha fatto e disfatto a proprio piacimento per tutta la gara, o meglio fino al minuto 82, quando ? stato sostituito.

Nel secondo tempo Di Lorenzo e Bagnoli hanno arrotondato il punteggio, mentre i fiorentini provavano con molta difficolt? ad imbastire un'azione degna di nota.

Grossi e Mancini a nostro avviso i migliori in casa Tau. Il primo ha rappresentato una spina costante nel fianco della difesa della Cattolica: due gol bellissimi, altrettante conclusioni e un assist importante nel secondo tempo. Mancini, davanti alla difesa, detta i ritmi delle giocate della propria squadra e difende benissimo a uomo su Leggeri, il trequartista avversario.

Difficile dare un giudizio per i ragazzi della Cattolica che non sono riusciti ad entrare in partita; il mister, con la squadra ancora ferma a quota 0, avr? voluto provare alcune modifiche di formazione e accorgimenti tattici (tipo Silli provato esterno alto) che per? contro questo Tau non hanno fornito gli effetti sperati.

Domenica prossima il Tau sar? ospite dell'Armando Picchi, per continuare la sua corsa nelle zone alte della classifica. Giornata diversa sar? invece per la Cattolica, chiamata in casa al derby contro lo Scandicci, partita dove dovr? cercare di iniziare a smuovere la classifica che la vede ancora a zero punti.



F.V.

Commento di : campio

Finisce come l'anno scorso, e forse per la Cattolica un po' peggio dell'anno scorso. Perché l'anno scorso il 5-0 chiarì che non c'era verso di rallentare la corsa del Tau Altopascio verso il titolo, e che era meglio ripiegare verso altri obiettivi; stavolta il 5-0 arriva dopo due sconfitte in altrettante partite, e la lascia inchiodata all'ultima posizione in classifica, a quota zero insieme alla compagnia di due neopromosse come Sporting Arno e Armando Picchi. Mai nella storia era successo che nelle prime tre giornate dei due campionati d'élite la Cattolica perdesse tutte e sei le partite; e, anche se è vero che c'è sempre una prima volta, è bene cominciare ad analizzarne le ragioni. Di tempo ce n'è in abbondanza, ed è improbabile che nelle prossime settimane si continui a parlare di corsa alla salvezza: le retrocessioni sono soltanto tre, e non dovrebbe essere difficile mettersi tre squadre alle spalle. Però uno scatto deve arrivare già dal derby della prossima giornata: a Soffiano sale lo Scandicci, e per la Cattolica rimanere impiombata laggiù inizierebbe a essere un problema. Per fare punti dovrà però sfoderare una prestazione diversa da quella proposta contro il Tau che a un quarto di gara è già in vantaggio di tre reti. Sblocca Ciuffi, al primo centro in maglia amaranto, calciando in porta il traversone di Mancini liberato in profondità da una rimessa laterale (8'); e in due minuti subito dopo il quarto d'ora Grossi segna una doppietta stratosferica spedendo per due volte il pallone all'incrocio più lontano sulla sponda di Nesti prima e Ciuffi poi. Al 18' la gara è già decisa: per tutto il resto del primo tempo il Tau tiene il possesso per far correre la Cattolica a vuoto e costruisce i presupposti per la quarta rete, mancata da Ciuffi stranamente impreciso sottoporta. Impreciso però Ciuffi non è al 57' quando serve a Bagnoli un pallone incantevole: dribbling, tiro incrociato all'angolo e Tau sul 4-0. Un quarto d'ora dopo arriva anche la quinta rete: la segna Di Lorenzo che spinge il pallone in porta dopo l'incerta respinta di Bardavelidze sulla progressione laterale di Lensi. Resta ancora il tempo per registrare altre due occasioni (Scardigli al 75', Battisti a cinque minuti dalla fine) e per notare che un anno e mezzo fa la Cattolica contendeva al Tau il titolo di campione regionale in due categorie su tre, e che vederla dibattersi all'ultimo posto è stranissimo. Per evitare che l'avvio difficile complichi tutta la stagione è necessario che comincino ad arrivare i punti. I punti, e le prestazioni. Calciatoripiù : ogni giornata che passa Rossi è sempre più leader d'una difesa che a destra vede Ferretti in crescita costante; se davanti ci s'aggiunge Grossi , classe enorme e tiro formidabile, si capisce come mai anche quest'anno il Tau sarà tra i protagonisti.

Finisce come l'anno scorso, e forse per la Cattolica un po' peggio dell'anno scorso. Perché l'anno scorso il 5-0 chiarì che non c'era verso di rallentare la corsa del Tau Altopascio verso il titolo, e che era meglio ripiegare verso altri obiettivi; stavolta il 5-0 arriva dopo due sconfitte in altrettante partite, e la lascia inchiodata all'ultima posizione in classifica, a quota zero insieme alla compagnia di due neopromosse come Sporting Arno e Armando Picchi. Mai nella storia era successo che nelle prime tre giornate dei due campionati d'élite la Cattolica perdesse tutte e sei le partite; e, anche se è vero che c'è sempre una prima volta, è bene cominciare ad analizzarne le ragioni. Di tempo ce n'è in abbondanza, ed è improbabile che nelle prossime settimane si continui a parlare di corsa alla salvezza: le retrocessioni sono soltanto tre, e non dovrebbe essere difficile mettersi tre squadre alle spalle. Però uno scatto deve arrivare già dal derby della prossima giornata: a Soffiano sale lo Scandicci, e per la Cattolica rimanere impiombata laggiù inizierebbe a essere un problema. Per fare punti dovrà però sfoderare una prestazione diversa da quella proposta contro il Tau che a un quarto di gara è già in vantaggio di tre reti. Sblocca Ciuffi, al primo centro in maglia amaranto, calciando in porta il traversone di Mancini liberato in profondità da una rimessa laterale (8'); e in due minuti subito dopo il quarto d'ora Grossi segna una doppietta stratosferica spedendo per due volte il pallone all'incrocio più lontano sulla sponda di Nesti prima e Ciuffi poi. Al 18' la gara è già decisa: per tutto il resto del primo tempo il Tau tiene il possesso per far correre la Cattolica a vuoto e costruisce i presupposti per la quarta rete, mancata da Ciuffi stranamente impreciso sottoporta. Impreciso però Ciuffi non è al 57' quando serve a Bagnoli un pallone incantevole: dribbling, tiro incrociato all'angolo e Tau sul 4-0. Un quarto d'ora dopo arriva anche la quinta rete: la segna Di Lorenzo che spinge il pallone in porta dopo l'incerta respinta di Bardavelidze sulla progressione laterale di Lensi. Resta ancora il tempo per registrare altre due occasioni (Scardigli al 75', Battisti a cinque minuti dalla fine) e per notare che un anno e mezzo fa la Cattolica contendeva al Tau il titolo di campione regionale in due categorie su tre, e che vederla dibattersi all'ultimo posto è stranissimo. Per evitare che l'avvio difficile complichi tutta la stagione è necessario che comincino ad arrivare i punti. I punti, e le prestazioni. Calciatoripiù : ogni giornata che passa Rossi è sempre più leader d'una difesa che a destra vede Ferretti in crescita costante; se davanti ci s'aggiunge Grossi , classe enorme e tiro formidabile, si capisce come mai anche quest'anno il Tau sarà tra i protagonisti.
Folgor Calenzano-Sporting Arno 3-0

FOLGOR CALENZANO: Giorgi, Landi, Lenzi, Nuti, Volpi, Petruzzi, Hylli, Sarti, De Biase, Bongini, Giaquinto. A disp.: Liberati, Santi, Casini, Rosati, Biancalani, Petracchi, Klibet, Spinelli, Pomponio. All.: Fiorentino Massimo
SPORTING ARNO: Tognarelli, Novelli (70' Raugei), Vannini, Tysak, Cardinali, Krasniqi, Meucci (80' Piccirilli), Cocchi, Scardigli (50' Ciapetti), Rexhaj (60' Del Gaudio), Bettini. A disp.: Misso, Innocenti, Mosti Falconi, Taiti. All.: Coppetti Fabio
RETI: De Biase, Bongini, Giaquinto
FOLGOR CALENZANO: Giorgi, Landi, Lenzi, Nuti, Volpi, Petruzzi, Hylli, Sarti, De Biase, Bongini, Giaquinto. A disp.: Liberati, Santi, Casini, Rosati, Biancalani, Petracchi, Klibet, Spinelli, Pomponio. All.: Francesco Campolo.
SPORTING ARNO: Tognarelli, Novelli, Vannini, Tysak, Cardinali, Krasniqi, Meucci, Cocchi, Scardigli, Rexhaj, Bettini. A disp.: Misso, Ciapetti, Del Gaudio, Innocenti, Krasniqi, Piccirilli, Raugei, Mosti Falconi, Taiti. All.: Fabio Coppetti.
ARBITRO: Iacopini di Firenze.
RETI: Giaquinto, Bongini, De Biase.

FOLGOR CALENZANO: Giorgi, Landi, Lenzi, Nuti, Volpi, Petruzzi, Hylli, Sarti, De Biase, Bongini, Giaquinto. A disp.: Liberati, Santi, Casini, Rosati, Biancalani, Petracchi, Klibet, Spinelli, Pomponio. All.: Francesco Campolo.
SPORTING ARNO: Tognarelli, Novelli, Vannini, Tysak, Cardinali, Krasniqi, Meucci, Cocchi, Scardigli, Rexhaj, Bettini. A disp.: Misso, Ciapetti, Del Gaudio, Innocenti, Krasniqi, Piccirilli, Raugei, Mosti Falconi, Taiti. All.: Fabio Coppetti.
ARBITRO: Iacopini di Firenze.
RETI: Giaquinto, Bongini, De Biase.



Prestazione convincente e confortante della Folgor Calenzano, che tra le mura amiche del Silvano Facchini raccoglie i tre punti battendo lo Sporting Arno. La formazione di casa, ben messa in campo, ha saputo interpretare al meglio la partita, iniziando a spron battuto, con velocità e agonismo, concedendo agli ospiti solo sporadici rilanci. Lavora bene soprattutto il centrocampo che, appena recupera palla, riesce a verticalizzare con velocità e precisione, innescando la pericolosità delle punte. Su una di queste verticalizzazioni il Calenzano ha l'occasione di portarsi in vantaggio: De Biase viene steso in area, è rigore, Sarti però si fa neutralizzare la conclusione da una gran parata di Tognarelli, che poco dopo si ripete in mischia su una conclusione ravvicinata. Il rigore sbagliato non destabilizza troppo la squadra di casa che continua a ben gestire la partita, mentre gli ospiti non riescono a sviluppare il loro gioco. Serve però il 35' per arrivare al primo gol, Giaquinto fugge sul filo del fuorigioco e si presenta a tu per tu col portiere, superandolo con un destro sotto la traversa. Il vantaggio meritato tranquillizza i ragazzi di mister Campolo, che provano a sfruttare i maggiori spazi lasciati dallo Sporting che alla ricerca del pareggio, alzando la linea della difesa. Un giocatore dello Sporting viene colto da un leggero malore forse per colpa del caldo e la partita viene sospesa per qualche minuto per facilitare l'intervento dell'ambulanza: auguriamo all'atleta una pronta ripresa. Nella fase finale del primo tempo lo Sporting riesce a farsi vedere con più continuità nella metà campo calenzanese, senza tuttavia creare occasioni importanti. Scivolano via anche gli 11 minuti di recupero concessi dal direttore di gara per le varie interruzioni del gioco, e si va al riposo sul risultato di 1-0 per la squadra di casa. Nei primi 20' del secondo tempo il Calenzano chiude la partita: prima Bongini beffa con furbizia due difensori e il portiere per il 2-0 poi De Biase trova il 3-0 con una classica azione di contropiede,grazie a una perfetta verticalizzazione. La squadra ospite prova a riaprire il match, quando i ritmi calano e inizia le girandola delle sostituzioni, riuscendo a impegnare Giorgi in un paio di occasioni e sfiorando il palo da buona posizione, ma la partita resta in mano saldamente ai ragazzi di mister Campolo, che ottengono così' la prima vittoria stagionale. Calciatoripiù : bene la Folgor Calenzano. Era una partita da non sbagliare e non e' stata sbagliata. Testa giusta, giusto agonismo, attenzione e gioco e anche, cosa importantissima, unità di intenti e compattezza di squadra, tutte cose indispensabili per una squadra neopromossa che mira alla permanenza nella categoria. Permanenza nella categoria che e' lo stesso obiettivo dello Sporting, apparso in questa occasione poco incisivo in avanti e sottotono a centrocampo. E' solo la terza giornata e si può e si deve migliorare. Per il Calenzano, buona la partita del trio Bongini - De Biase - Giaquinto, ma e' piaciuta tutta la squadra per lo spirito mostrato in campo. Per lo Sporting, nonostante i tre gol subiti, bene il portiere Tognaccini , strepitosa la parata sul rigore di Sarti.

Prestazione convincente e confortante della Folgor Calenzano, che tra le mura amiche del Silvano Facchini raccoglie i tre punti battendo lo Sporting Arno. La formazione di casa, ben messa in campo, ha saputo interpretare al meglio la partita, iniziando a spron battuto, con velocità e agonismo, concedendo agli ospiti solo sporadici rilanci. Lavora bene soprattutto il centrocampo che, appena recupera palla, riesce a verticalizzare con velocità e precisione, innescando la pericolosità delle punte. Su una di queste verticalizzazioni il Calenzano ha l'occasione di portarsi in vantaggio: De Biase viene steso in area, è rigore, Sarti però si fa neutralizzare la conclusione da una gran parata di Tognarelli, che poco dopo si ripete in mischia su una conclusione ravvicinata. Il rigore sbagliato non destabilizza troppo la squadra di casa che continua a ben gestire la partita, mentre gli ospiti non riescono a sviluppare il loro gioco. Serve però il 35' per arrivare al primo gol, Giaquinto fugge sul filo del fuorigioco e si presenta a tu per tu col portiere, superandolo con un destro sotto la traversa. Il vantaggio meritato tranquillizza i ragazzi di mister Campolo, che provano a sfruttare i maggiori spazi lasciati dallo Sporting che alla ricerca del pareggio, alzando la linea della difesa. Un giocatore dello Sporting viene colto da un leggero malore forse per colpa del caldo e la partita viene sospesa per qualche minuto per facilitare l'intervento dell'ambulanza: auguriamo all'atleta una pronta ripresa. Nella fase finale del primo tempo lo Sporting riesce a farsi vedere con più continuità nella metà campo calenzanese, senza tuttavia creare occasioni importanti. Scivolano via anche gli 11 minuti di recupero concessi dal direttore di gara per le varie interruzioni del gioco, e si va al riposo sul risultato di 1-0 per la squadra di casa. Nei primi 20' del secondo tempo il Calenzano chiude la partita: prima Bongini beffa con furbizia due difensori e il portiere per il 2-0 poi De Biase trova il 3-0 con una classica azione di contropiede,grazie a una perfetta verticalizzazione. La squadra ospite prova a riaprire il match, quando i ritmi calano e inizia le girandola delle sostituzioni, riuscendo a impegnare Giorgi in un paio di occasioni e sfiorando il palo da buona posizione, ma la partita resta in mano saldamente ai ragazzi di mister Campolo, che ottengono così' la prima vittoria stagionale. Calciatoripiù : bene la Folgor Calenzano. Era una partita da non sbagliare e non e' stata sbagliata. Testa giusta, giusto agonismo, attenzione e gioco e anche, cosa importantissima, unità di intenti e compattezza di squadra, tutte cose indispensabili per una squadra neopromossa che mira alla permanenza nella categoria. Permanenza nella categoria che e' lo stesso obiettivo dello Sporting, apparso in questa occasione poco incisivo in avanti e sottotono a centrocampo. E' solo la terza giornata e si può e si deve migliorare. Per il Calenzano, buona la partita del trio Bongini - De Biase - Giaquinto, ma e' piaciuta tutta la squadra per lo spirito mostrato in campo. Per lo Sporting, nonostante i tre gol subiti, bene il portiere Tognaccini , strepitosa la parata sul rigore di Sarti.