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Allievi Regionali GIR.Elite - Giornata n. 11

Oltrera-Armando Picchi 3-1

OLTRERA: Lemmi, Rendina, Cannarsa, Squarcini, Romano, Lupi, Barbanti, Landi, Piccirilli, Palma, Panettella. A disp.: Rivieccio, Celi, Corsagni, El Bhit, Valente, Fanteria, Nieddu, Gambacciani . All.: Ristori Stefano
ARMANDO PICCHI: Martino, Tognetti An., Luppichini, Nesti, Lucido, Barile, Bonelli, Ulivieri, Mecacci, Tognetti Al., Leone. A disp.: Luppichini, Diop, Faye, , . All.: Soldani Valerio
RETI: Piccirilli, Panettella, Landi, Luppichini
OLTRERA: Lemmi, Rendina, Cannarsa, Squarcini, Romano, Lupi, Barbanti, S. Landi, Piccirilli, Palma, Panettella. A disp.: Rivieccio, Celi, Corsagni, El Bhit, Valente, Fanteria, Nieddu, Gambacciani. All.: Stefano Ristori.
ARMANDO PICCHI: Martino, Andrea Tognetti, L. Luppichini, L. Nesti, Lucido, Barile, Bonelli, Ulivieri, Mecacci, Alberto Tognetti, Leone. A disp.: Diop, Faye, A. Luppichini. All.: Valerio Soldani.
ARBITRO: Principe di Empoli
RETI: 30' Piccirilli, 44' Panettella, 68' L. Luppichini rig., 91' S. Landi.



Esce a testa altissima, e non è la prima volta d'una stagione tragica. La ventiquattresima sconfitta in ventisei partite (gli unici quattro punti sono arrivati nelle due contro lo Sporting Arno, pareggio in casa e vittoria fuori) non cancella la buona prestazione dell'Armando Picchi, che nonostante i soliti problemi di formazione dà battaglia e costringe l'Oltrera a faticare per prendersi un successo che significa salvezza vicinissima. Per la matematica mancano ancora cinque punti, ma è improbabile che ce ne sia bisogno: seppur con cautela, è lecito cominciare a pianificare la prossima stagione e a capire come preparare all'élite un gruppo che quest'anno ha giocato nei provinciali a Pisa. Ci sarà tempo per farlo: intanto è bene godersi il finale della prima stagione da matricola, e provare a vincere almeno una delle partite che rimangono (ci sono Sestese e Forte dei Marmi in trasferta, Cattolica Virtus e Capezzano in casa) per vedere la doppia cifra nella casella dei successi. Quello con l'Armando Picchi è infatti il nono: in gran parte nasce nel quarto d'ora con cui si chiude il primo tempo, contrassegnato dai pallonetti di Piccirilli e di Panettella che finalizzano in rete due improvvise imbucate centrali. La partita però si riapre a metà della ripresa, quando Principe considera falloso il tocco di mano di Squarcini in mezzo all'area e lo punisce col rigore: Leonardo Luppichini lo converte in rete con un rasoterra secco nell'angolo sinistro, e l'Oltrera comincia a ballare. Ma è colpa più dell'autosuggestione che d'un pericolo concreto: nonostante l'impegno l'Armando Picchi resta lontano dalla porta di Lemmi; a quella di Martino s'avvicinano invece Piccirilli e soprattutto Samuele Landi, che al 91' trova la rete raccogliendo il rimbalzo del palo ove una prima parata aveva fatto schizzare il pallone. È il 3-1 che avvicina l'Oltrera a un altro anno d'élite: a questo punto della stagione è l'unica cosa che conta.
Sporting Cecina-Atletico Lucca 5-1

SPORTING CECINA: Sozzi, Nigiotti, Ristori, Tronci, Rofi, Biondi D., Mecacci, Castelli, Hadji, Di Tanto, Hasibra. A disp.: Raugi, Casini, Vestri G., Foti, Ferretti, Gabriellini, Di Tonno, . All.: Magri Alessandro
ATLETICO LUCCA: Di Cesare, Dal Porto, Fiori, Vigolo, Dianda, Faratro, Nikaj, Tocchini, Salotti, Lleshi, Di Lorenzo. A disp.: Meini, Dhana, Bonaventura, Paolinelli, . All.: Luzzi Matteo
RETI: Mecacci, Hadji, Di Tanto, Di Tanto, Hasibra, Lleshi
SPORTING CECINA: Sozzi, Nigiotti, G. Ristori, Tronci, Rofi, Biondi, Mecacci, Castelli, Hadji, Di Tanto, Hasibra. A disp.: Raugi, L. Casini, Vestri, Foti, D. Ferretti, Gabriellini, Di Tonno. All.: Alessandro Magrì.
ATLETICO LUCCA: Di Cesare, T. Fiori, Dal Porto, Vigolo, Dianda, Faratro, Nikaj, Tocchini, Salotti, Lleshi, Di Lorenzo. A disp.: Meini, Dhana, Bonaventura, Paolinelli. All.: Matteo Luzzi.
ARBITRO: Albano di Pontedera
RETI: 10' Lleshi, 23' Hadji, 46' Hasibra, 51' Mecacci, 72', 81' Di Tanto.



Dei rimpianti non è più tempo: s'è chiusa la settimana in cui lo Sporting Cecina ha costantemente pensato a come sarebbe potuta finire la partita col Tau se l'uragano non l'avesse interrotta sul 2-2, e poi d'uragani ne è arrivato un altro. Digerite l'ampia sconfitta e l'esclusione dalla corsa al titolo e già arrivata l'ufficialità della qualificazione in coppa, la prima delle cinque partite che restano per chiudere il campionato regala un primo tempo orribile e una rimonta sontuosa nella ripresa: il 5-1 serve ad alimentare le speranze d'un terzo posto platonicissimo e desideratissimo, rivale la Sestese che però si stente ancora pienamente coinvolta nella rincorsa all'Affrico. È un finale di campionato denso di storie, d'incroci e di talento che spesso divampa quando si può giocare senza pressioni: si spiega anche così il buon avvio dell'Atletico Lucca che, sfiorato per due volte il vantaggio con Tocchini e Dal Porto, lo trova già al 10' grazie alla volée di Lleshi, imparabile all'incrocio. Per tutta la prima metà del primo tempo lo Sporting Cecina fatica a reagire; lo Sporting Cecina cerca allora d'approfittarne, ma dopo averla ben costruita Salotti manca l'occasione del raddoppio alzando il mancino da posizione invitantissima. Il conto arriva subito: di testa Hadji gira sul secondo palo il traversone che Castelli disegna di prima, e il punteggio torna in equilibrio. I rimpianti dell'Atletico Lucca, che nel primo tempo aveva concesso solo quest'azione e s'era fatto preferire per lo sviluppo della manovra, aumentano al primo minuto della ripresa quando Tronci recupera il pallone in mediana intercettando una rimessa laterale mal gestita e verticalizza rapido per Hasibra, che avanza fino al limite dell'area e scaraventa il pallone in porta. Di minuti ne passano altri cinque e lo Sporting Cecina si porta sul 3-1: segna Mecacci che, liberato nell'area di porta dal traversone rasoterra di Castelli (perfetto il triangolo con Diego Ferretti, entrato a inizio ripresa come i 2008 Di Tonno e Gabriellini), centra lo specchio calciando in corsa da cinque metri. Ormai convinto della sconfitta, l'Atletico Lucca crolla e nel quarto d'ora finale vede il divario ampliarsi: lo punisce due volte Di Tanto, prima con una punizione e poi con un'azione personale chiusa con una sterzata all'interno dell'area. Costretto ad abbandonare quasi definitivamente la rincorsa all'ultimo posto buono per la coppa, l'Atletico Lucca esce dunque ammaccato dalla trasferta sul mare. Non è il modo migliore per prepararsi a ospitare la capolista; ma si sa che all'Henderson spesso si recita su un altro canovaccio. Calciatoripiù: Castelli, Tronci (Sporting Cecina), Faratro, Dianda e Lleshi (Atletico Lucca).
Capezzano Pianore-Cattolica Virtus 1-4

CAPEZZANO PIANORE: Lao Luna, Masala, Sannino, Dessi, Vitaggio, Puccetti, Grani, Domenici, Di Luca, Paoli, Usseglio. A disp.: Pelliccia, Poli, Sediki, Cialoni, Checchi, Cardelli, Ndiaye, Ceseri . All.: Landi Avio
CATTOLICA VIRTUS: Bardavezile, Borghini, Alla, Gianassi, Valeriani, Nocentini, Valiante, Clemente, Fontana, Stinghi, Serrini. A disp.: Mura, Cesari, Pinheiro Ferraz, Ermini Polacci, Bindi, Lottini, . All.: Murras Diego
RETI: Domenici, Stinghi, Stinghi, Lottini, Stinghi
CAPEZZANO P.: Laoluna, Masala, Sannino, Dessì, Vitaggio, Puccetti, Grani, Domenici, Di Luca, A. Paoli, Usseglio Viretta. A disp.: Pelliccia, L. Poli, Sediki, Cialoni, Checchi, Cardelli, Ndiaye, Ceseri. All.: Avio Landi.
CATTOLICA VIRTUS: Bardavelidze, Borghini (75' Bindi), Alla (63' Lottini), Gianassi, Valeriani, Nocentini, Valiante, Clemente (67' Pinheiro), Fontana, Stinghi, Serrini (53' Ermini Polacci). A disp.: Mura, Cesari. All.: Diego Murras.
ARBITRO: Checchi di Viareggio
RETI: 15', 60' rig., 85' Stinghi, 33' Domenici, 72' Lottini.
NOTE: espulso Usseglio Viretta (80').



Il gorgo sembra non avere fine. Il Capezzano perde di nuovo, per la decima volta nelle ultime tredici partite; e anche se continua a vederla vicinissima (lo Scandicci è distante un solo punto) non riesce ad agganciare la quartultima posizione, quella buona per la salvezza nell'anno in cui retrocedono solo tre squadre e due sono già andate. Nonostante la rete di Domenici che alla mezz'ora aveva portato il punteggio sull'1-1, la tripletta di Stinghi (stagione fenomenale, ha raggiunto quota venti; e il titolo di capocannoniere non è più un miraggio) indirizza infatti il confronto a favore della Cattolica Virtus, che respinge l'attacco della Lastrigiana all'ultima posizione buona per la coppa. Sono calcoli che destano l'invidia del Capezzano, oltre che dalla qualità degli avversari sconfitto anche dall'assenza di lucidità: ne è un esempio chiaro l'episodio che al quarto d'ora vede Vitaggio e Laoluna pasticciare sul lancio di Gianassi verso Serrini, e Stinghi approfittarne per accompagnare il pallone nella porta sguarnita. Nei minuti successivi però almeno Laoluna ha modo di riscattarsi: eccellenti le due parate su Serrini, prima col piede (pallone sul palo) e poi in tuffo su un tiro a incrociare favorito dal triangolo con Stinghi. Dalla sintesi è facile capire che il pareggio del Capezzano arriva improvviso: forse mal posizionato, Bardavelidze si fa sorprendere dalla punizione di Domenici che lo batte sul suo palo. Ma è poco più di un'illusione: l'ingresso di Ermini Polacci, che Murras manda dentro in avvio di ripresa e che al 60' si procura un rigore pesante (fallo di Vitaggio, domenica complicatissima), riaccende la Cattolica Virtus, di nuovo in vantaggio con la trasformazione perfetta di Stinghi. Anche stavolta la reazione del Capezzano è illusoria, e stavolta neppure concreta: Di Luca non riesce ad approfittare d'una leggerezza della mediana avversaria, che gli consegna il pallone per la ripartenza ma che poi pressandolo lo induce ad anticipare la conclusione e a calciare altissimo. Già padrona della partita, al 72' la Cattolica Virtus la archivia con una rete completamente targata 2008: torre di Pinheiro, tiro di Lottini e 1-3. Ma da giocare restano ancora venti minuti, nei quali la Cattolica Virtus segna anche l'1-4 (tripletta per Stinghi che gratta via la vernice ai centrali sulla verticalizzazione di Gianassi) e colpisce un palo col tiro di Bindi sporcato da Laoluna. Il Capezzano piange, ma evidentemente il dio del calcio o chi per lui ha deciso che non ha sofferto abbastanza: l'espulsione di Usseglio Viretta nel finale costringerà Landi a fare a meno di una pedina importante nella trasferta sul campo dell'Armando Picchi già retrocesso, contro il quale un successo è d'obbligo. Calciatoripiù : l'espulsione cancella la buona partita di Usseglio Viretta (Capezzano), fino a quel momento il migliore dei suoi; niente di paragonabile però alle prestazioni di Clemente , finalmente titolare dopo il lungo infortunio, Valiante onnipresente nell'altra metà della mediana e ovviamente di Stinghi (Cattolica Virtus), bomber che tanti invidiano.
Floria-Sestese 0-4

FLORIA: Biotti, Landolina, Capanni, Lenzi, Meini, Nahi, Migliorini, Benucci, Fiorini, Vichi, Giannone. A disp.: Morgenni, Alighieri, Ciabatti, Li, Benvegnu, Misuraca, Bombassei, . All.: Sozzi Alessandro
SESTESE: Fantini, Palaj, Geri, Gaffarelli, Mernacaj, Chelli, Patrignani, Scarpelli, Menchetti, Mazzeo, Verzicco. A disp.: Giusti, Sorge, Zei, Faggi, Buzzegoli, Fe, Graziano, Athuman, Matrone. All.: Bertini Andrea
RETI: Mazzeo, Verzicco, Graziano, Patrignani
FLORIA: Biotti, Landolina, Capanni, Lenzi, Meini, Nahi, Migliorini, Benucci, M. Fiorini, Vichi, Giannone. A disp.: Morgenni, Alighieri, Ciabatti, Li, Benvegnu, Misuraca, Bombassei. All.: Alessandro Sozzi.
SESTESE: Fantini, Palaj, Geri, Gaffarelli, Mernacaj, Chelli, Patrignani, Scarpelli, Menchetti, Mazzeo, Verzicco. A disp.: Giusti, Ugolini, Zei, Faggi, Buzzegoli, Fè, Graziano, Athuman, Matrone. All.: Andrea Bertini.
ARBITRO: Esposito di Firenze
RETI: 15' Verzicco, 51' Patrignani, 67' Mazzeo, 90' Graziano.



Si capisce come mai s'innervosisca ogni volta che ripensi agli scontri diretti con Affrico e Tau Altopascio: quando è al completo la Sestese è imbattibile. Lo ribadisce la vittoria con la Floria, che perde 0-4 e non riesce ad allontanarsi dalla zona incandescente. Il calendario potrebbe facilitarla (nelle prossime due affronta Sporting Arno e Armando Picchi, già retrocesse); ma per poter pianificare serenamente la prossima stagione è bene che i punti che mancano arrivino il prima possibile. Lo sa Matteo Fiorini, pericoloso al 6' sulla discesa di Vichi chiusa con un cross: tiro a lato di poco. Ma alla prima occasione la Sestese passa in vantaggio: Scarpelli recupera il pallone sulla destra e lancia Verzicco che controlla e batte Biotti. La Floria finisce qualche minuto in apnea, e la Sestese prova subito ad approfittarne: al 18' Menchetti spara fuori da una mattonella buonissima. È l'innesco per la reazione della Floria, che imposta una serie di azioni per pareggiare: ci va vicino tre volte Vichi, uno dei migliori, al 25' con una punizione (Fantini blocca a terra), al 33' con un tiro potente da lontano e al 37' con un colpo di testa sul cross di Capanni, fuori di poco. È comunque un buon momento per la Floria, che insiste e si porta al tiro anche tre minuti più tardi: Migliorini, velocissimo, scende a sinistra, salta due difensori e calcia; l'esecuzione però è troppo centrale, facile per Fantini. Allo scadere ci riprova ancora Vichi che si inserisce bene al centro dell'area ma manda fuori; il primo tempo si chiude dunque con la Sestese in vantaggio ma la Floria all'attacco. È diversa però la ripresa, aperta dalla punizione che Mazzeo spedisce fuori di poco (48'). Al 51' la Sestese raddoppia: Patrignani entra di testa su un traversone da sinistra e segna lo 0-2. La Floria accusa il doppio svantaggio e al 67' lo vede aumentare ancora: partito in posizione sospetta, Mazzeo scatta in profondità su un lungo lancio della difesa e segna lo 0-3. A questo punto la partita s'avvia verso la fine: restano da registrare il tiro fuori di Li (87') e lo 0-4 del neoentrato Graziano (90'). La Floria ha cercato in tutti i modi un risultato positivo, ma contro questa Sestese schierata al completo c'era poco da fare. Calciatoripiù: Vichi, Migliorini, Meini, Nahi (Floria), Patrignani, Gaffarelli, Mazzeo (Sestese).
Lastrigiana-Sporting Arno 6-1

LASTRIGIANA: Glielmi, Fenza, Mancini, Aldighieri, Paolucci, Piombanti, Recordi, Mancioppi, Canale, Mari M., Massaro. A disp.: Isolani, Manescalchi, Maxharri, Caparrini, Pagliuca, Falorsi, Gracci, Massenzio, Torniai. All.: Zecchi Leonardo
SPORTING ARNO: Chergui, Ciaschi, Grigioni, Tysak, Del Gaudio, Ciapetti, Meucci, Cocchi, Bonaccorsi, Scardigli, Scatizzi. A disp.: , Bettini, Cardinali, Rexhaj, Vannini, Picarelli, Imperatrice, Malpassi, Vari. All.: Coppetti Fabio
RETI: Massaro, Fenza, Recordi, Canale, Gracci, Mari M., Imperatrice
LASTRIGIANA: Glielmi, Fenza, Mancini, B. Aldighieri, Paolucci, Piombanti, Recordi, Mancioppi, Canale, M. Mari, Massaro. A disp.: Isolani, Manescalchi, Maxharri, Caparrini, Pagliuca, Falorsi, Gracci, Massenzio, Torniai. All.: Leonardo Zecchi (indisponibile, in panchina Giovanni Mollica).
SPORTING ARNO: Chergui, Ciaschi, Grigioni, Tysak, Del Gaudio, Ciapetti, Meucci, Cocchi, Bonaccorsi, Scardigli, Sturiale. A disp.: Vari, Bettini, Cardinali, Rexhaj, Vannini, Picarelli, Imperatrice, Malpassi. All.: Fabio Coppetti.
ARBITRO: Primatici di Firenze
RETI: 3' Fenza, 5' Recordi, 44' Massaro, 48' Canale, 55' M. Mari, 60' Imperatrice, 67' Gracci.



Una volta era un derby sentitissimo, in campo e in tribuna; forse lo è ancora, ma la retrocessione anticipata dello Sporting Arno depotenzia di molto la partita contro la Lastrigiana che con tre reti per tempo prova a tener viva la battaglia per il quinto posto. La rincorsa alla qualificazione in coppa non è l'unico motivo d'interesse: Mollica ha già in testa la prossima stagione, e dopo il campionato disastroso degli Allievi B (sabato è arrivata l'ufficialità della retrocessione dopo un anno soltanto) deve capire su quale dei 2008 può contare per la prossima élite. È in quest'ottica che si spiegano sia la presenza di Benedetto Aldighieri tra i titolari (e non è la prima volta; il verdetto è chiaro, è già pronto) sia l'ingresso di Caparrini, Manescalchi, Maxharri, Torniai e Gracci, autore della rete del 6-1 finale. È quella che sigilla un incontro aperto dal vantaggio della Lastrigiana già al 3': schierato di punta per tamponare l'assenza di Grottelli ma abbassatosi fino alla trequarti per tenere compatta la squadra, Canale riesce ad aprire a destra per Fenza che calcia al volo da venticinque metri e spedisce il pallone sul secondo palo. Trascorrono cento secondi appena e la Lastrigiana raddoppia: il filtrante di Mancioppi, già re della mediana, fa correre Recordi che batte l'ex Chergui e si regala il quarto centro stagionale. Indirizzata la partita, la Lastrigiana si dedica soprattutto a provare qualche soluzione offensiva inedita; è inevitabile che il ritmo cali, e che per qualche nuova azione da rete sia necessario attendere a lungo. Ma non così a lungo da oltrepassare l'intervallo: consapevole che un buon terzino deve saper crossare con entrambi i piedi, col mancino Fenza pennella un traversone a rientrare che sbuca sul secondo palo nella zona di Massaro, gelido nell'appoggio in porta da un paio di metri. Rete col piede forte, assist col piede debole: basterebbe il primo tempo per annoverarla tra le partite splendide; ma l'avvio della ripresa, nel quale serve a Canale il pallone del 4-0, la fa salire di categoria. Da giocare però c'è ancora quasi tutto il secondo tempo: la Lastrigiana sfrutta la prima metà per segnare altre due reti (di Marcus Mari il 5-0 condito da un paio di dribbling sull'assist di Mancioppi; di Gracci il 6-1, in azione personale dopo il 5-1 di Imperatrice a salvare in parte l'orgoglio dello Sporting Arno) e la seconda per cominciare a pensare alla prossima stagione. Ma ancora c'è da portare in fondo questa: anche se è durissima, per la qualificazione in coppa c'è ancora qualche chance. Per una squadra che l'anno scorso giocava nei provinciali (di merito, sì; ma sempre provinciali) sarebbe una chiusura perfetta. Calciatoripiù: Fenza, Mancini e Mancioppi (Lastrigiana).
Forte Dei Marmi 2015-Tau Calcio 0-4

FORTE DEI MARMI 2015: Di Nubila, Gronchi, Arcidiacono, Di Sacco, Poli, Specchia, Gia, Torcigliani, Fermi, Cini, Fiori. A disp.: Agolli, Cecchini, Galli, Lencioni, Sermattei, . All.: Mosti Luca
TAU CALCIO: Chiarello, Ferretti, D Amato, Rossi, Tofanelli, Nesti, Paperini, Bagnoli, Lucchesi, Grossi, Soldati. A disp.: Piagentini, Vas, Negara, Landucci, Ciuffi, Baroni, Battisti, Scardigli, Lensi. All.: Pucci Gabriel
RETI: Battisti, Lucchesi, Tofanelli, Tofanelli
FORTE DEI MARMI: Di Nubila, Gronchi, Arcidiacono, Di Sacco, M. Poli, Specchia, Gia, Torcigliani, Fermi, Cini, G. Fiori. A disp.: Agolli, Cecchini, Galli, Lencioni, Sermattei. All.: Luca Mosti.
TAU ALTOPASCIO: Chiarello, A. Ferretti, D'Amato, N. Rossi, Tofanelli, G. Nesti, Paperini, Bagnoli, D. Lucchesi, Grossi, Soldati. A disp.: Piagentini, Vas, Negara, Landucci, Ciuffi, Baroni, Battisti, Scardigli, Lensi. All.: Gabriel Pucci.
ARBITRO: Tedeschi di Carrara
RETI: 54', 75' Tofanelli, 62' D. Lucchesi, 66' Battisti.



Erano otto, poi cinque, poi due e poi chissà. Di sicuro finché avrà speranza d'azzerare i punti di svantaggio il Tau Altopascio non s'arrenderà mai: non fa parte del suo carattere. Quando arriva, la notizia dello 0-4 di Forte dei Marmi fa rabbrividire l'Affrico che si tranquillizza soltanto nel momento in cui si ricorda che due delle quattro avversarie ancora da affrontare (e da battere, se vuole vincere il titolo toscano) sono già retrocesse; ma le altre due sono temibili o temibilissime, l'Atletico Lucca all'Henderson e la Sestese dell'ex Bertini alla fine di un calendario che sembra stilato da un sadico, o dal destino. Su di loro punta il Tau Altopascio, che sta vivendo un momento strepitoso: finalmente la squadra risponde a ogni sollecitazione di Pucci, che da qualche settimana ha affidato a Gianluca Nesti la regia con allegata la tradizionale maglia numero sei; non è l'unica ragione, ma una delle tante per cui ora funziona tutto come negli anni passati. E funziona anche quando la sorte sembra opporsi: tradito dall'appoggio sul tentativo di pressione su Di Nubila, Soldati s'infortuna dopo neppure un minuto di gioco (lo rileva Battisti, prova formidabile); e con lui svanisce una delle soluzioni offensive che la trasferta di Cecina aveva raccontato come una delle più efficaci. All'attacco del Tau ci vuole qualche minuto per riprendere le misure; la prima occasione la costruisce dunque il Forte dei Marmi, ostacolato da Chiarello che s'oppone a Fermi e che sulla ribattuta di Giacomo Fiori a colpo sicuro si vede salvare dalla difesa. È comunque un episodio isolato, incastonato in un primo tempo in cui il Tau vince la sfida del possesso; ma gli resta difficile violare l'area, e da fuori né Gianluca Nesti (due tentativi), né Daniele Lucchesi né infine Grossi fanno sudare Di Nubila, di nuovo preferito ad Agolli tra i pali. Perché il punteggio si sblocchi occorre dunque attendere la ripresa e l'ingresso di Baroni (fuori Bagnoli, un po' spento): aumenta la spinta del Tau Altopascio, che costringe il Forte dei Marmi a rintanarsi in area e al 54' lo colpisce. Come troppe volte successo quest'anno, la difesa si fa sorprendere da un calcio d'angolo (è comunque un gran calcio d'angolo: lo batte Grossi, che se l'era conquistato con un tiro parato da Di Nubila): di testa Tofanelli segna lo 0-1. Qui finisce la partita del Forte dei Marmi, che otto minuti più tardi subisce anche lo 0-2: Niccolò Rossi, che quando alza la testa sembra un libero vecchia scuola, imbuca per Daniele Lucchesi che dal limite spedisce il pallone in porta. Lo 0-3 arriva quasi subito, dopo un altro pericolosissimo colpo di testa di Tofanelli su un altro angolo di Grossi (doppietta sfiorata, arriverà di lì a poco): dal limite Battisti inchioda il pallone sotto l'incrocio, e il Tau può cominciare a preparare la prossima partita. Uno Scandicci in crisi nerissima trema a pensare di salire ad Altopascio; e trema ancora di più quando scopre il risultato finale di Forte dei Marmi. Oltre che per la mezza rovesciata di Daniele Lucchesi neutralizzata da Di Nubila, nel quarto d'ora finale c'è infatti ancora tempo per la seconda rete di Tofanelli, di nuovo su calcio d'angolo, stavolta con l'interno sul traversone mancino di Lenzi. E se anche i difensori cominciano a segnare con questa frequenza si capisce perché il campionato sia ancora apertissimo. Ma anche se sembra aver esaurito la propulsione l'Affrico un vantaggio ce l'ha: la classifica s'è assottigliata quando la fine è vicina. Calciatoripiù : nel primo tempo Fermi (Forte dei Marmi) ingaggia un gran duello con Tofanelli , che nella ripresa lo vince nel modo più imprevedibile. È però in mediana che la partita si decide, merito di Battisti e di Paperini che a una mezz'ora appannata fa seguire un'ora a livelli elevatissimi.
Affrico-Folgor Calenzano 3-0

AFFRICO: Fei (30), Bartalini, Casati, Guidorizzi, Shehade, Guarducci, Bertelli, Bartoletti, Luzzi, Donigaglia, Toci. A disp.: Wang, Bianchini, Giannoni, Ciari, Cillerai, Guerrini, Sborgi, . All.: Gori Filippo
FOLGOR CALENZANO: Giorgi, Casini, Lenzi, Biancalani, Petruzzi, Volpi, Rosati, Gestri, Giaquinto, Baldi, Pomponio. A disp.: Liberati, Sarti, Santi, Hoxha, Nuti, Pianigiani, Bongini, . All.: Fiorentino Massimo
RETI: Bartoletti, Autorete, Cillerai
AFFRICO: Fei, Bartalini (87' Giannoni), Casati, Guidorizzi, Shehade, Guarducci (87' Bianchini), Bertelli (87' Ciari), Bartoletti (85' Cillerai), Luzzi (85' Guerrini), Donigaglia (70' Sborgi), Toci. A disp.: Wang. All.: Filippo Gori.
F. CALENZANO: Giorgi (78' Liberati), A. Casini, Lenzi (74' Hoxha), Biancalani (71' Santi), Petruzzi, Volpi, Rosati (71' Nuti), Gestri (76' Pianigiani), E. Giaquinto, N. Baldi (66' Bongini), Pomponio. A disp.: Sarti. All.: Massimo Fiorentino (squalificato, in panchina Francesco Tarli).
ARBITRO: Casetti di Firenze
RETI: 28' Bartoletti, 63' Rosati aut., 87' Cillerai.
NOTE: ammoniti Luzzi ed E. Giaquinto. Angoli: 8-4. Recupero: 1'+2'. Spettatori: 100 mal contati.



Ha il respiro corto, ma gli basta per sorridere. Ha il respiro corto perché s'avvicina la fine d'una stagione estenuante, perché il Tau lo incalza, perché la pressione grava sempre su chi scappa e perché Morelli (stagione disgraziata, solidarietà; ma nelle poche partite che ha giocato è comunque riuscito a segnare undici reti) è di nuovo fuori. Ma gli basta per sorridere: il Tau Altopascio resta a due punti di distanza; e se riuscirà a battere l'Atletico Lucca all'Henderson potrà cominciare a studiare la Sestese con due settimane d'anticipo: il calendario propone Sporting Arno e Armando Picchi, già retrocessi, quando ne aveva più bisogno. Ma l'Affrico, il soggetto logico di tutta quella roba che sta sopra, sa di non avere più jolly da giocarsi: un solo pari potrebbe vanificare gli sforzi di un anno intero. Ecco perché alla fine della partita con la Folgor Calenzano sorride: doveva vincere, e ha vinto. Ha vinto 3-0, scarto forse eccessivo per l'andamento generale; ma ha vinto meritando. E dunque le notizie positive aumentano; se ci s'aggiunge che per Fei i rischi sono stati pochissimi per non dire nessuno e che la squadra ha ben risposto alle sollecitazioni di Gori, di nuovo in panchina dopo la squalifica e costretto a ritirar fuori dal cassetto un 4-3-2-1 con Casati accorto a sinistra e Donigaglia affiancato da Bertelli alle spalle di Luzzi, i motivi per incasellare la prima d'aprile tra le domeniche perfette aumentano. Sulla carta infatti lo scontro era insidioso: in coda vanno tutte pianissimo, per il Calenzano ragione in più per provare ad allontanarsi ogni volta che può. Venir via dal Lapenta con qualcosa in mano è però un'operazione quasi impossibile: attivato da Bartoletti sulla verticalizzazione di Bartalini, Donigaglia impiega appena diciannove secondi per ricordarlo, ma il suo destro da posizione centrale esce d'un metro sopra l'incrocio più lontano. Il bersaglio lo inquadra invece Toci che calcia al volo dal vertice dell'area dopo aver raccolto una respinta sporca della difesa: in tuffo Giorgi copre il primo palo (8'). In questo frangente c'è spesso Toci al centro delle azioni d'attacco dell'Affrico: suo l'angolo che al 13' Lenzi involontariamente prolunga anticipando Giorgi in uscita; ma Shehade, di nuovo superlativo al centro della difesa, sottoporta si scopre ancora arrugginito e di testa spinge il pallone dalla parte sbagliata del palo lontano. Finché regge lo 0-0, il Calenzano non esce dalla propria metà campo: conta poco che sia una scelta voluta (Petruzzi gioca a uomo su Luzzi, Alessandro Casini su Donigaglia, Volpi su Bertelli: le marcature funzionano, ma una volta recuperato il pallone ripartire è complesso; né lo facilita l'opera di Guidorizzi, che si vede poco in fase di costruzione ma in interdizione è insuperabile) o indotta dalla pressione dell'Affrico. Già pericoloso al 16' sul traversone di Casoni dalla trequarti (gran taglio a smarcarsi, colpo di testa alto da non più di cinque metri), dodici minuti più tardi Bartoletti la fa sfociare nel vantaggio con una punizione (punito un falletto di Volpi su Donigaglia intorno al vertice sinistro dell'area) che associa astuzia e potenza: sul suo destro rasoterra la barriera salta e Giorgi, che l'aveva messa lì perché lì il pallone non deve passare, si ritrova a raccoglierlo in porta. L'1-0 costringe il Calenzano a cambiare approccio: nei primi trentanove minuti non aveva mai varcato la linea mediana; nei sei (più uno) che accompagnano all'intervallo conquista tre angoli dei quattro totali. Restano tutti senza esito, anche se l'Affrico sussulta su quello di mezzo, crossato dal destro di Niccolò Baldi a uscire sul secondo palo: di testa Biancalani anticipa tutti e indirizza il pallone verso la porta, ma il rimpallo su Petruzzi vanifica un'azione potenzialmente da rete. È dunque inevitabile che sia l'Affrico a chiudere all'attacco, ma non gli basta per archiviare il successo: se oltre agli elogi per il doppio dribbling in mezzo all'area (scartati Petruzzi e Biancalani) Bertelli merita anche un rimbrotto per aver perso un paio di tempi di gioco ed esser stato costretto a stringere troppo il tiro, niente si può imputare a Bartalini che sfrutta il filtrante di Donigaglia per affondare dalla trequarti all'area e poi col destro sbocconcella il palo. Per il raddoppio bisogna dunque attendere quasi la metà della ripresa e scavalcare un altro paio d'occasioni non finalizzate: non pungono né Toci, cui Giorgi s'oppone a terra facendo dimenticare la perfezione del filtrante di Guidorizzi, né Donigaglia che calcia altissimo sullo scarico di Bertelli al limite dell'area. Ma s'era già capito nel primo tempo, e l'episodio del raddoppio lo conferma: è soprattutto sui calci da fermo che il Calenzano patisce. Con una delle classiche accelerazioni («Sembra Mbappé» commenta ammirata una banda di novenni in tribuna) Casati, fotografatissimo, conquista il settimo angolo della gara. Lo calcia Guidorizzi col destro a rientrare, e la difesa del Calenzano va in apnea; il pallone sfila al centro dell'area, picchia sullo stinco di Rosati e finisce in porta. Allo scadere manca quasi mezz'ora, ma nessuno s'offende o si sorprende se di fatto la partita finisce qui: restano da registrare soltanto il tiro in corsa di Luzzi, a lato, sul lungo rilancio di Fei che riscopre qualità da libero (colpevole però Alessandro Casini che nel cerchio di centrocampo buca la chiusura), il mancino largo di Casati che cercava una dedica dolce e il 3-0 di Cillerai che da cinque metri scarsi accompagna in porta il tiro di Sborgi rimpallato dalla difesa. Anche se non ha scintillato, ha attaccato molto e soprattutto ha vinto bene: l'Affrico può sorridere, dipende ancora tutto da lui. Calciatoripiù : anche se gli spazi per inserirsi sono pochi, Gestri da mezzala destra e Lenzi (Folgor Calenzano) da mezzala sinistra battagliano alla pari con Toci e Bartoletti che ha il merito di sbloccare il punteggio con una punizione potente e astuta; se ci s'aggiunge che Shehade è tornato uno dei migliori centrali di categoria e che a sinistra Casati (Affrico) riesce a spingere nonostante gli obblighi difensivi, si capisce come mai uscendo dallo stadio Gori si lasci sfuggire un sorriso accennato.
Scandicci-Seravezza 1-4

SCANDICCI: Patacchini, Martinelli, Mascalchi, Moccia, Baiardi, Villoresi, Pepe, Pezzano, Pino, Martini, Cardona. A disp.: Serio, Carone, Catalano, Sarti, Savastano, Tagliavini, Barattucci, Esposito A., Baldini. All.: Pratesi Andrea
SERAVEZZA: Dazzi, Bertilotti, Giusti, Simonelli, Ragghianti, Tarantini, Matrizi, Giannotti, Gabbriellini, Cacciaguerra, Micheli. A disp.: Bassi, Parigi, Del Carlo, Federighi, Colombini, Putignano, Isolani, Liu. All.: Lampitelli Davide
RETI: Cardona, Cacciaguerra, Cacciaguerra, Federighi, Giannotti
SCANDICCI: Patacchini, Martinelli, Mascalchi, Moccia (78' A. Esposito), Baiardi, Villoresi, A. Pepe (58' Baldini), Pezzano, Pino (70' Baratucci), D. Martini, Cardona (67' Tagliavini). A disp.: Serio, Carone, Catalano, Sarti, Savastano. All.: Gennaro D'Andretta.
SERAVEZZA: Dazzi, Bertilotti (89' Putignano), Giusti (78' Colombini), Simonelli, Ragghianti, Tarantini (91' Isolani), Matrizi (59' Liu), Giannotti, Gabriellini (90' Mazzei), Cacciaguerra (72' Federighi), Micheli (72' Del Carlo). A disp.: Bassi, Parigi. All.: Marco Limetti .
ARBITRO: Cammilli di Prato
RETI: 26' Cardona, 49' Giannotti rig., 53', 59' Cacciaguerra, 75' Federighi.
NOTE: espulso Baiardi (89').



Che campionataccio. Lo Scandicci 2007, una delle squadre di cui si parlerà a lungo nella storia del club - e non in positivo - viene travolto in casa dal Seravezza che vince 1-4 e vede la salvezza sempre più vicina. La partita ruota intorno all'intervallo: protagonista del primo tempo, nella ripresa lo Scandicci stacca completamente la spina. L'espulsione di Baiardi, l'ennesima stagionale per lo Scandicci, serve solo a ribadire quanto sia difficile mantenere la categoria. Glielo ricorda già la prima azione del Seravezza, che attacca con una grandissima cavalcata di Bertilotti che arriva sul fondo a destra e serve in mezzo Cacciaguerra: è insolito che manchi in questo modo l'appuntamento col gol. Si rifarà. Lo Scandicci risponde al 17': Diego Martini imbuca in area per Cardona che conclude in scivolata, trovando la risposta di Dazzi. Lo Scandicci continua a spingere e al 26' trova il vantaggio: Pino prolunga di testa il lancio di Pezzano e innesca Cardona, che usa bene il fisico per liberarsi di Ragghianti e col destro supera Dazzi. Ma il Seravezza impiega pochissimi minuti per andare vicino al pareggio: la conclusione di Micheli da fuori non centra lo specchio di pochissimo. Nonostante la posta pesantissima la gara è gradevole: al 36' Pino recupera il pallone sulla trequarti e imbuca per Pezzano, la cui conclusione Dazzi è bravo a respingere. Il portiere si ripete quattro minuti più tardi, deviando in angolo la conclusione di Cardona. Lo Scandicci sfiora il raddoppio anche allo scadere della prima frazione: Cardona alimenta un contropiede e con un ottimo filtrante serve Moccia, fermato al momento del tiro viene fermato dal provvidenziale intervento di Cacciaguerra. Le squadre vanno a riposo dunque con lo Scandicci meritatamente in vantaggio per 1-0. Nel secondo tempo però il Seravezza cambia completamente approccio e in appena dieci ribalta completamente la partita. Corre appena il 49' quando Simonelli, ricevuto il pallone in area spalle alla porta, riesce a girarsi e viene abbattuto; Cammilli indica il dischetto, sul quale si presenta Giannotti che chiude il destro e fa 1-1. Quattro minuti più tardi il Seravezza completa la rimonta con una grande azione corale, al termine della quale Micheli serve Cacciaguerra in area: dribbling e mancino in porta. Al 59' arriva anche l'1-3: con uno splendido filtrante rasoterra Cacciaguerra serve in area Gabriellini che, fingendo di voler controllare il pallone, con un velo strepitoso inganna Patacchini e fa scorrere il pallone in rete. Dopo i minuti di totale confusione lo Scandicci prova a reagire, ma non riesce a sfondare l'organizzata difesa avversaria. Al 71' Adriano Esposito scende sulla destra, salta un avversario e conclude di poco alto; qualche minuto più tardi la sua mira migliora, ma Dazzi attento blocca il pallone. Più cinico, al 75' il Seravezza chiude il match: Giannotti guida una ripartenza e imbuca in area per Federighi, che con una finta supera Patacchini e col sinistro appoggia in rete. Il finale riassume tutte le difficoltà dello Scandicci: dopo l'espulsione di Baiardi, un tocco di mano di Putignano induce Cammilli a fischiare un rigore che però Tagliavini si fa parare da Dazzi, superlativo anche sulla ribattuta. E nonostante la primavera sul Bartolozzi fa ancora più nero. Calciatoripiù : il gol di Cardona illude, ma per sigillare il vantaggio non basta la gran prova di sacrificio di Pino (Scandicci). Di fronte infatti si stagliano Dazzi fondamentale nel momento del bisogno e pararigori nel finale, Bertilotti pendolino e Cacciaguerra tuttofare; e la giocata di Gabriellini (Seravezza) vale da sola una mattinata al campo sportivo.