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Allievi Regionali GIR.Elite - Giornata n. 10

Seravezza-Lastrigiana 1-0

SERAVEZZA: Dazzi, Bertilotti, Giusti, Simonelli, Bacci, Tarantini, Matrizi, Giannotti, Giannelli, Cacciaguerra, Micheli. A disp.: Bassi, Catelli, Colombini, Del Carlo, Gabbriellini, Mazzoncini, Ragghianti, Spadoni, Liu. All.: Lampitelli Davide
LASTRIGIANA: Isolani, Fenza, Aldighieri, Falorsi, Finelli, Piombanti, Mari M., Mancioppi, Grottelli, Canale, Massaro. A disp.: Glielmi, Paolucci, Aldighieri, Caparrini, Pagliuca, Recordi, Gracci, Martino, Massenzio. All.: Zecchi Leonardo
RETI: Cacciaguerra
SERAVEZZA: Dazzi, Bertilotti, Giusti, Simonelli, F. Bacci, Tarantini, Matrizi, Giannotti, Giannelli, Cacciaguerra, Micheli. A disp.: Bassi, Catelli, Colombini, Del Carlo, Gabbriellini, Mazzoncini, Ragghianti, Spadoni, Liu. All.: Marco Limetti.
LASTRIGIANA: Isolani, Fenza, U. Aldighieri, Falorsi, Finelli, Piombanti, M. Mari, Mancioppi, Grottelli, Canale, Massaro. A disp.: Glielmi, Paolucci, B. Aldighieri, Caparrini, Pagliuca, Recordi, Gracci, Martino, Massenzio. All.: Leonardo Zecchi (indisponibile, in panchina Giovanni Mollica).
ARBITRO: Masotti di Carrara
RETE: 90' Cacciaguerra.



Salvo ancora no, ma quasi: battendo di misura la Lastrigiana (segna il solito Cacciaguerra, dodicesima rete stagionale) il Seravezza porta a sette i punti di vantaggio sulla coppia Scandicci-Capezzano che al momento convive in terzultima posizione, quella che spalanca la porta dell'inferno. È vero che entrambi devono recuperare la partita rinviata per maltempo, rispettivamente con Forte dei Marmi e Sestese; ma considerata la loro media (per calcolarla non serve un dottorato: un punto a partita) aver superato quota trenta dovrebbe essere sufficiente. Il successo arriva alla fine di un incontro spezzato dall'intervallo in due metà contrapposte: meglio il Seravezza prima, meglio la Lastrigiana poi. È dunque paradossale che l'1-0 arrivi nel finale; pesa l'errore di Finelli che sulla trequarti si fa scippare il pallone da Cacciaguerra, in porta alla fine dello sprint centrale. Il Seravezza sarebbe potuto passare in vantaggio già in avvio, trascinato da Cacciaguerra che ingaggia un duello infinito con Isolani: sembra perderlo, perché a ogni tiro corrisponde una parata efficace; e quando Giannelli devia in porta la ribattuta, arriva puntuale il fischio di Masotti (decisione giusta, buona direzione) a punire l'irregolarità della posizione di partenza. A lungo le azioni da rete sembrano soltanto servire a esaltare i due portieri: s'è detto di Isolani, che prima della pausa si ripete su Micheli; lo emula Dazzi, decisivo su Canale, Mancioppi e Grottelli nel momento in cui la Lastrigiana alza il baricentro di venti metri e comincia a calciare verso la porta avversaria. È identico il destino anche del tiro al volo di Fenza, uno dei migliori terzini destri del campionato per la capacità d'abbinare letture difensive a incursioni in attacco: la Lastrigiana resta a secco. Il Seravezza esce dunque indenne dal momento di maggior difficoltà, e nel finale vince la partita: Giannotti fa le prove del vantaggio quando, recuperato il pallone a centrocampo, punta l'area in solitudine; ma intimorito dalla figura di Isolani che gli si fa incontro decide d'alzare la mira, ed esagera. Non sbaglia invece Cacciaguerra, gelido al momento di calciare a rete sul secondo errore consecutivo della difesa della Lastrigiana: il Seravezza vince, e anche se non lo ammetterà mai può cominciare a pianificare un'altra stagione nell'élite. Calciatoripiù: Fenza (Lastrigiana) accorcia e spinge, chiude e si propone come se non sentisse la fatica neppure dopo novanta minuti in cui non rallenta neppure a gioco fermo; ma non basta per evitare una sconfitta dolorosa, causata dalla rete di Cacciaguerra (Seravezza) che dopo esser rimbalzato due volte su Isolani al 90' riesce a trovare la rete del successo.
Armando Picchi-Forte Dei Marmi 2015 1-10

ARMANDO PICCHI: Pitruzzello, Chiarini, Tognetti An., Nesti, Diop, Ulivieri, Raglianti, Leone, Luppichini, Tarrini, Tognetti Al.. A disp.: , Barile, Sarri, Faye, . All.: Soldani Valerio
FORTE DEI MARMI 2015: Agolli, Gronchi, Arcidiacono, Ceru, Poli, Torcigliani, Di Sacco, Galli, Fermi, Cini, Fiori. A disp.: Di Nubila, Cecchini, Gia, Lencioni, Sermattei, . All.: Mosti Luca
RETI: Raglianti, Di Sacco, Fermi, Fermi, Fermi, Fermi, Fermi, Cini, Cini, Gia, Gia
ARMANDO PICCHI: Pitruzzello, Chiarini, Andrea Tognetti, L. Nesti, Diop, Ulivieri, Raglianti, Leone, Luppichini, Tarrini, Alberto Tognetti. A disp.: Barile, Sarri, Faye. All.: Valerio Soldani.
FORTE DEI MARMI: Agolli, Gronchi, Arcidiacono, Cerù, M. Poli, Torcigliani, Di Sacco, Galli, Fermi, Cini, G. Fiori. A disp.: Di Nubila, Cecchini, Gia, Lencioni, Sermattei. All.: Luca Mosti.
ARBITRO: Di Carlo di Pisa
RETI: Fermi 5, Cini 2, Gia 2, Di Sacco, Raglianti.



Sui risultati così ampi nell'élite, che per evitare risultati così ampi era nata, si potrebbe scrivere un trattato; raccontare la gara è più complesso. Forse la cosa migliore è partire dai complimenti all'Armando Picchi che, già a settembre consapevole della stagione che l'avrebbe atteso, continua a onorare un campionato straniante. Sono infatti dieci le reti che gli rifila il Forte dei Marmi, vicino al bis delle dodici dell'andata: e come all'andata il mattatore è Fermi, che allora ne firmò quattro e stavolta cinque e che rintuzza l'attacco di Mazzeo in classifica marcatori. È lui a segnare lo 0-1 a freddo sul traversone di Di Sacco dal fondo; lui a raddoppiare qualche minuto più tardi con un altro tocco sottoporta; lui, dopo la rete di Cini dalla distanza (intorno alla mezz'ora troverà la porta anche di testa), a trasformare il rigore concesso da Di Carlo per un fallo di mano sul traversone di Giacomo Fiori; lui ad aprire la ripresa con un mancino violento sotto la traversa (0-6); lui a scartare Pitruzzello e a consentire a Gia, che qualche minuto prima aveva già trovato la porta in diagonale, di far salire il conto a otto. Per raggiungere la doppia cifra mancano ancora la rete di Di Sacco da fuori e la quinta personale di Fermi, che stavolta sul dribbling a Pitruzzello riesce ad accompagnare personalmente il pallone in porta; in una mattinata tremenda, l'ennesima d'una stagione nata male, per l'Armando Picchi la nota positiva è la prestazione di Raglianti, che segna la rete della bandiera e dimostra che forse nell'élite no, ma in un campionato regionale può starci bene. Calciatoripiù: Raglianti (Armando Picchi), Fermi, Di Sacco (Forte dei Marmi).
Scandicci-Sporting Cecina 0-5

SCANDICCI: Serio, Martinelli, Mascalchi, Moccia, Baiardi, Carone, Pepe, Sarti, Martini, Baldini, Tagliavini. A disp.: Patacchini, Campone, Cardona, Cremonini, Esposito A., Grevi, Pino, Savastano, Villoresi. All.: Pratesi Andrea
SPORTING CECINA: Raugi, Ristori, Biondi D., Hasibra, Rofi, Casini, Mecacci, Nigiotti, Londi, Di Tanto, Ferretti. A disp.: Sozzi, Vestri G., Tronci, Castelli, Hadji, . All.: Magri Alessandro
RETI: Londi, Di Tanto, Di Tanto, Londi, Casini
SCANDICCI: Serio, Martinelli, Mascalchi, Moccia (39' Savastano), Baiardi (66' Villoresi), Carone (79' Cremonini), A. Pepe, D. Sarti (62' Esposito), D. Martini, Baldini (51' Pino), Tagliavini (52' Cardona). A disp.: Patacchini, Campone, Cardona, Cremonini, A. Esposito, Grevi, Pino, Savastano, Villoresi. All.: Gennaro D'Andretta.
SPORTING CECINA: Raugi, G. Ristori (45' Tronci), Biondi, Hasibra (54' Hadji), Rofi, L. Casini (51' Vestri), Mecacci, Nigiotti (45' Castelli), Londi, Di Tanto, D. Ferretti. A disp.: Sozzi, Vestri, Tronci, Castelli, Hadji. All.: Alessandro Magri.
ARBITRO: Pisaneschi di Pistoia.
RETI: 8', 30' Di Tanto, 14', 47' Londi, 49' L. Casini.
NOTE: espulso D. Martini (59'). Ammoniti A. Esposito e D. Ferretti.



Fa specie vedere lo Scandicci laggiù in fondo; fa specie perché, anche se quest'anno le retrocessioni sono solo tre e due sono già state assegnate, rischia davvero di perdere l'élite. Stavolta non basta neppure l'aiuto dei 2008, accorsi in forze (D'Andretta ne schiera titolari ben sei: Martinelli, Mascalchi, Carone, Alberto Pepe, Dario Sarti e Diego Martini): lo Sporting Cecina indirizza la partita a proprio favore con due reti nel quarto d'ora iniziale, e poi la gestisce facilmente ampliando il vantaggio fino a un netto 0-5. Anche se la prima occasione la crea lo Scandicci che al 4' va vicino al vantaggio con Baldini (tiro di prima intenzione dopo aver raccolto un pallone respinto corto dalla difesa ospite sul cross di Mascalchi dalla sinistra), è lo Sporting Cecina a siglare il primo gol del match: Nigiotti riconquista il pallone a centrocampo e serve subito in profondità Di Tanto che, trovatosi a tu per tu con Serio, non si lascia pregare e lo batte. Lo Scandicci fatica a reagire e pochi minuti dopo subiscono il raddoppio: Biondi batte in profondità un calcio di punizione dalla propria metà campo; il pallone scavalca la difesa piazzata dello Scandicci; ne approfitta Londi che s'invola verso la porta e con un tocco di punta supera Serio. superare di destro con un tocco di punta il portiere avversario. La risposta dello Scandicci si limita a un tentativo di Martini che però dalla distanza calcia troppo centralmente per impensierire Raugi. Sembra un buon momento per lo Scandicci, vicino a dimezzare le distanze con Baldini che da dentro l'area calcia alto sopra la traversa dopo aver ricevuto da Tagliavini una sponda fortuita. Tuttavia lo Sporting il Cecina dimostra una concretezza diversa rispetto ai propri avversari e che al 30' trova anche lo 0-3: sull'ennesimo lancio lungo di Biondi, ancora una volta il pallone scavalca il fianco destro della difesa locale e pesca Giovanni Ristori, bravo a mettere per Di Tanto che deve solamente spingere in porta. È un duro colpo per lo Scandicci, che rientra negli spogliatoi sotto di tre reti. A inizio ripresa lo Sporting Cecina chiude definitivamente i conti: al 47' Castelli, subentrato a Nigiotti all'intervallo, serve in profondità Londi, abile a liberarsi in area di rigore e segnare con un tiro a incrociare dalla sinistra; un paio di minuti dopo, il corner dello stesso Castelli trova il pronto colpo di testa di Leonardo Casini, che anticipa Serio in uscita alta. Quest'ultimo si rifà qualche minuto più tardi su un tentativo ravvicinato di Di Tanto, che sfiora la tripletta personale altre due volte in seguito peccando però in precisione. Per lo Scandicci la situazione si fa tragica al 59', quando Pisaneschi espelle Diego Martini per doppia ammonizione; restano tuttavia dei dubbi sulla correttezza della seconda: il fallo in realtà l'aveva commesso Savastano. A ogni modo, la partita ha poco altro da dire: lo Sporting Cecina gestisce il possesso e crea un'occasione dopo l'altra, senza tuttavia infierire ulteriormente sul punteggio; da segnalare in merito due legni colpiti prima da Londi con un destro potente dal limite dell'area, e poi da Mecacci con una sventola da trenta metri. Il risultato di Sesto Fiorentino riporta lo Sporting Cecina al terzo posto; e dal recupero dello scontro diretto col Tau passerà buona parte della stagione di tanti. Calciatoripiù : sopra la media le prestazioni di Londi e Di Tanto (Sporting Cecina); Mascalchi e Alberto Pepe non si danno mai per vinti.
Tau Calcio-Affrico 1-0

TAU CALCIO: Chiarello, Ferretti, Lensi, Tofanelli, Rossi, Nesti, Paperini, Bagnoli, Lucchesi, Grossi, Battisti. A disp.: Piagentini, Mei, Materassi, Negara, Vannacci, Scardigli, Soldati, Baroni, Ciuffi. All.: Pucci Gabriel
AFFRICO: Fei (30), Guarducci, Bianchini, Guidorizzi, Shehade, Casati, Bertelli, Bartoletti, Morelli, Toci, Sborgi. A disp.: Wang, Bartalini, Sicilia, Piccioli, Donigaglia, Luzzi, Ciari, Giannoni, Guerrini. All.: Gori Filippo
RETI: Grossi
TAU ALTOPASCIO: Chiarello, A. Ferretti, Lensi, Tofanelli, N. Rossi, G. Nesti (86' Scardigli), Paperini, Bagnoli, D. Lucchesi (76' Ciuffi), Grossi (78' Baroni), Battisti (69' Soldati). A disp.: Piagentini, Mei, Materassi, Negara, Vannacci. All.: Gabriel Pucci.
AFFRICO: Fei, Guarducci, Bianchini (71' Guerrini), Guidorizzi, Shehade, Casati, Bertelli (86' Ciari), Bartoletti (46' Giannoni), Morelli (78' Luzzi), Toci, Sborgi (60' Donigaglia). A disp.: Wang, Bartalini, Sicilia, Piccioli. All.: Filippo Gori (squalificato, in panchina Marco Villagatti).
ARBITRO: Iglio di Pistoia
RETE: 54' Grossi.
NOTE: ammoniti Toci, N. Rossi, Nesti e Lensi. Angoli: 3-3. Recupero: 0'+5'.



Sono cinque, ma potrebbero essere due; e con due punti di vantaggio un campionato può dirsi in tanti modi, ma di sicuro non vinto. Sono cinque, ma potrebbero essere due perché il Tau ha da recuperare la partita del Rossetti: alla vigilia del prossimo turno, oltrepassati il Torneo delle regioni e la domenica di Pasqua, nel migliore dei casi (pareggio, vittoria dello Sporting Cecina) saranno scesi a quattro. Sono cinque, ma potrebbero essere due perché Pucci architetta la partita perfetta, sorprende tutti piazzando Andrea Ferretti in marcatura su Morelli (non gli ha fatto fare mezzo passo, ci sta che domenica sera se lo sia ritrovato in camera; Niccolò Rossi scala in posizione di terzino destro) e finalmente si ritrova davanti non una copia sbiadita ma la vera erede della squadra dell'anno scorso. Sono cinque, ma potrebbero essere due perché la rete di Grossi costringe l'Affrico alla seconda sconfitta stagionale, ed è una sconfitta che fa malissimo: tra la frenata della Sestese e un calendario non impossibile (deve ancora affrontare Sporting Arno e Armando Picchi già retrocessi), gli sarebbe bastato un pari per pianificare un finale di stagione placido. Invece ora deve dimenticare la lavagna con i calcoli e pensare a vincere le cinque partite che mancano: mezzo inciampo potrebbe voler dire buttare via tutto. Tutto questo il Tau lo sa, così come sapeva che perdendo quest'occasione non avrebbe più potuto rimontare; interpreta pertanto la partita nell'unico modo possibile: raddoppi indiavolati in mediana, pressing feroce sul portatore di palla, costanti cambi di campo per far sfiancare Bertelli e Casati che nel 3-5-2 avversario hanno la competenza sulle intere corsie laterali. Quest'approccio manda in confusione l'Affrico, che al 6' regala al Tau la prima occasione della partita: la costruisce Paperini che sulla ripartenza dal basso sgraffigna il pallone a Bianchini e lo serve a Bagnoli il cui destro esce alto sopra l'incrocio più lontano. Nasce in modo analogo anche la seconda occasione, favorita dal pressing di Daniele Lucchesi che fa fare brutta figura a Guarducci e dal fronte sinistro dell'area innesca centralmente il destro di Gianluca Nesti; lo contiene il tackle perfetto di Casoni, identico per esecuzione ed efficacia a quello di Guidorizzi che nega a Grossi la ribattuta dal limite (19'). Trenta secondi più tardi la terza incertezza difensiva dell'Affrico fa sobbalzare la sua tifoseria: protagonista negativo stavolta è Bertelli che sulla trequarti destra lascia rimbalzare il pallone una volta di troppo; lo calamita Lensi che, ignorata la trattenuta, viola l'area dal lato corto e dal fondo usa il mancino per calciare a centro area un rasoterra infido: la diagonale di Shehade, il migliore dei suoi nel primo tempo, impedisce a Grossi e Daniele Lucchesi di colpire a rete. Non ci si allontana comunque dalla metà campo dell'Affrico, che al 28' rischia sull'esecuzione del primo angolo conquistato dal Tau: dopo aver crossato sul primo palo col mancino a rientrare, Lensi cattura la respinta di Shehade e dalla trequarti cerca il taglio di Battisti che però di testa non incoccia. Il monologo si conclude al 32' col tiro di Daniele Lucchesi che, sbarbato il pallone dai piedi di Guidorizzi (l'Affrico era già in difficoltà sulla percussione di Paperini, tamponato in qualche modo da Toci), avanza fino alla mezzaluna che invita all'area e calcia col destro: Fei, che nonostante la pressione avversaria fin lì aveva tenuto i guanti immacolati, si distende e blocca. Più che a Guidorizzi, è a Toci che l'Affrico s'affida per provare a rompere l'assedio; e al 34' è lui a verticalizzare improvvisamente per Sborgi che avanza fino ai venti metri da dove arma il destro, smorzato da Andrea Ferretti che evita a Chiarello preoccupazioni maggiori d'un angolo da evitare (missione compiuta peraltro). Con l'intermezzo d'una scucchiaiata di Paperini dal limite per Grossi, la cui progressione Bertelli ostacola col corpo (sicuro Fei in uscita), prima dell'intervallo l'Affrico costruisce un'altra azione per passare in vantaggio: alla prima estremità c'è di nuovo Toci; e a calciare stavolta riesce a portarsi Morelli che, allargato il pallone a sinistra per Casoni, sottoporta interviene in girata sul cross addomesticato da Bertelli ma per una spanna scarsa non lo trasforma in rete. L'occasione è enorme; ma obiettivamente il Tau non avrebbe meritato d'andare alla pausa in svantaggio. Ne è consapevole anche Filippo Gori che, squalificato, dalla tribuna chiama un cambio e soprattutto un nuovo assetto per contenere lo strapotere del Tau sulle fasce: ne fa le spese Bartoletti, che lascia spazio a Giannoni inserito nella posizione di terzino destro; Bianchini scivola dall'altra parte, Casati sale di venti metri e prende così forma un 4-4-2 decisamente più solido. L'avvio della ripresa sembra suggerire che la mossa abbia prodotto i propri effetti: per una decina di minuti l'Affrico attacca come mai aveva fatto nel primo tempo, e riesce a impensierire il Tau con un'azione verticalissima tra Toci, Sborgi (non lo ferma la trattenuta di Bagnoli, giusto il vantaggio concesso da Iglio che la tifoseria locale spesso contesta; ma di arbitri così ce ne vorrebbero a dozzine, e non basterebbero) e Morelli, chiuso in scivolata da Andrea Ferretti che lo attendeva all'ingresso dell'area. Ma proprio nel momento in cui finalmente sta ragionando sul modo migliore per affondare il colpo letale e vincere il campionato l'Affrico si ritrova a sedere per terra: lì lo spinge l'interno destro di Grossi, fantasista formidabile, che sul filtrante improvviso di Daniele Lucchesi scatta in posizione regolare passando in mezzo a Guarducci e Shehade (stavano ancora cercando di mettersi comodi nel nuovo assetto, e si muovono tardi e male), con un tocco in corsa s'affaccia in area di rigore e col secondo, rasoterra, batte Fei in uscita. Per l'Affrico sono i minuti peggiori dell'intero campionato: cento secondi più tardi lo svantaggio rischia di raddoppiare, ma sulla sponda di Daniele Lucchesi che pulisce il traversone di Battisti il destro a giro di Grossi esce d'un metro. Solo a metà della ripresa, quando Donigaglia ha già sostituito Sborgi (entreranno poi anche Guerrini, Luzzi e Ciari per Bianchini, Morelli e Bertelli), l'Affrico costruisce la prima azione con cui prova ad avvicinarsi al pari: dalla fascia centrale della trequarti Guidorizzi calcia verso l'area avversaria la prima d'una serie di punizioni, spizzata sul fondo da Shehade. Anche Pucci comincia a pescare dalla panchina: il primo a entrare è Soldati (fuori Battisti) che, solissimo a centro area a cento secondi dall'ingresso, di testa spinge sui guanti di Fei il traversone tagliato di Daniele Lucchesi, ormai sovrano del fronte sinistro dell'attacco; finisce allo stesso modo anche il mancino secco di Lensi dai venticinque metri, e l'Affrico resta in partita. Così nel quarto d'ora finale, poeta più che ingegnere, riesce a costruire tre occasioni per ripristinare lo scarto in classifica; ma né la volée mancina di Guerrini che sul traversone di Casati allontanato da Tofanelli calcia a lato, né il destro di Bertelli libero ai cinque metri sull'imbucata di Luzzi né infine il colpo di testa di Guarducci sull'ultimo angolo di Guidorizzi riescono a smontare la vittoria del Tau. E ad Altopascio un altro trionfo di Gabriel Pucci, un solo nome e un solo colore nell'albo d'oro dell'ultimo triennio, non è più soltanto un sogno. Calciatoripiù : nella domenica più nera di tutta la stagione Toci ( Affrico) si fa ancora e faro mentre intorno gli avversari sembrano moltiplicarsi come gremlin; non può bastare per evitare la sconfitta contro una squadra forte d'un centrocampo spaziale (benissimo Paperini e Bagnoli , stratosferico Gianluca Nesti col sei del regista sulle spalle) e di una difesa in cui a sinistra Lensi spadroneggia e Andrea Ferretti annulla uno dei migliori centravanti toscani. E a proposito di centravanti: né Daniele Lucchesi che veste il nove ma ama defilarsi a sinistra, né Grossi (Tau Altopascio) che gioca centrale ma parte da dietro possono definirsi così. Ma l'azione decisiva dimostra che spesso le definizioni sono solo questioni di parole, d'interesse solo per chi con le parole ci lavora.
Sporting Arno-Capezzano Pianore 0-2

SPORTING ARNO: Baroni, Ciapetti, Ciaschi, Tysak, Cardinali, Romani, Cocchi, Del Gaudio, Scardigli, Rexhaj, Scatizzi. A disp.: , Vannini, Bonaccorsi, Picarelli, Grigioni, Arriola Santos, Malpassi, Sardelli . All.: Coppetti Fabio
CAPEZZANO PIANORE: Lao Luna, Masala, Sannino, Bertolucci, Vitaggio, Puccetti, Grani, Paoli, Benassi, Domenici, Usseglio. A disp.: Innocenti, Poli, Sediki, Dessi, Bartoli, Ricciotti, . All.: Landi Avio
RETI: Paoli, Di Luca
SPORTING ARNO: M. Baroni, Ciapetti, Ciaschi, Tysak, Cardinali, M. Romani, Cocchi, Del Gaudio, Scardigli, Rexhaj, Sturiale. A disp.: Vannino, Bonaccorsi, Picarelli, Grigioni, Arriola, Malpassi, Sardelli. All.: Fabio Coppetti.
CAPEZZANO P.: Laoluna, Masala, Sannino, Bertolucci, Vitaggio, Puccetti, Grani, A. Paoli, Benassi, Domenici, Usseglio Viretta. A disp.: J. Innocenti, L. Poli, Sediki, Dessì, Bartoli, Ricciotti, Taverniti, Di Luca, Cialoni. All.: Avio Landi.
ARBITRO: Franco di Prato
RETI: 26' A. Paoli rig., 63' Di Luca.
NOTE: espulso M. Baroni (24').



Anche se non c'è da andarne così fieri, almeno un record lo Sporting Arno può dire d'averlo ottenuto: s'è visto espellere il portiere titolare in tre partite consecutive. Quando lo dirigono gli arbitri sembrano infatti usare un regolamento fuori commercio: sono anni che la cosiddetta tripla sanzione (rigore + espulsione + squalifica) è stata abolita, e che anche se interrompono chiare occasioni da rete i falli in area non meritano la sanzione disciplinare più grave. Ma Franco sembra non saperlo, così come sembrava non saperlo Alongi che cacciò Chergui sul campo dell'Oltrera (l'espulsione di Misso arrivò invece per le scintille nel finale della partita contro l'Armando Picchi): per tre quarti di gara dunque il Capezzano, che comunque con le direzioni resta in credito (non si può scordare la rete non convalidata contro l'Atletico Lucca: sul tiro di Bastillo il pallone era finito dentro d'un metro), può beneficiare della superiorità numerica e dell'assenza di un portiere di ruolo nelle file degli avversari, che per la seconda partita di fila devono schierare tra i pali un calciatore di movimento. Dieci giorni fa toccò a Ciapetti, stavolta a Ciaschi: l'esito non cambia, in queste condizioni è impossibile pensare di fare punti. L'incontro si chiude dunque con uno 0-2 che fornisce il secondo verdetto dell'élite: lo Sporting Arno s'associa all'Armando Picchi nell'elenco delle squadre retrocesse; da questa compagnia prova a fuggire il Capezzano, che mangia tre punti allo Scandicci e lo avvinghia in terzultima posizione. Azzardare un pronostico sul nome della squadra che completerà il trio è impossibile: troppe le variabili, e ancora tante le squadre coinvolte dal Calenzano, poco più avanti, all'Oltrera che alterna grandi prove a partite orribili. Date queste premesse, per il Capezzano era obbligatorio vincere la partita contro lo Sporting Arno ormai rassegnato ad abbandonare l'élite; ma senza Laoluna, che in avvio s'oppone sia a Scardigli sia a Rexhaj e dopo un periodo complicato si riscopre gran portiere, riuscirci non sarebbe stato così facile. In questa direzione lo spingono gli episodi, ossia le due parate di Laoluna e il fallo di Matteo Baroni che vale al Capezzano un rigore netto e una superiorità numerica inspiegabile: dal dischetto Alessandro Paoli spiazza Ciaschi, portiere per caso, e fa respirare il Capezzano che accompagna il vantaggio all'intervallo. La lucidità con cui affronta il resto della partita gli vale i complimenti di Avio Landi («Nonostante l'intensità dello Sporting Arno e la tanta pressione, ho visto una squadra di uomini dai grandi valori») e il raddoppio al 63': lo segna Di Luca che, entrato da tre minuti scarsi, affonda in ripartenza e salta Ciaschi prima d'accompagnare in porta il pallone per la seconda volta in questa categoria (e negli Allievi B, in una squadra che retrocederà dai regionali, di reti ne sono arrivate dodici). Di lì a poco potrebbe essere doppietta; la sua poca freddezza, identica a quella che sottoporta condiziona Grani, non consente però al Capezzano d'andare oltre lo 0-2. Ma se si considerano la classifica e i risultati delle ultime giornate (nelle scorse dieci erano arrivati appena quattro punti) lamentarsi o essere tristi è impossibile. Calciatoripiù : in avvio, prima che Bertolucci riesca a tenere gli attaccanti dello Sporting Arno ben lontani dall'area di rigore, Laoluna (Capezzano) è determinante.
Sestese-Cattolica Virtus 1-1

SESTESE: Giusti, Athuman, Geri, Gaffarelli, Mernacaj, Chelli, Patrignani, Zei, Menchetti, Mazzeo, Scarpelli. A disp.: Fantini, Ugolini, Verzicco, Faggi, Buzzegoli, Graziano, Fe, Bonezzi . All.: Bertini Andrea
CATTOLICA VIRTUS: Mura, Borghini, Silli, Gianassi, Mirashi, Nocentini, Mangani, Valeriani, Ermini, Stinghi, Valiante. A disp.: Bardavezile, Alla, Clemente, Fontana, Giaquinto, Bindi, Lottini, Papi, Pinheiro Ferraz. All.: Murras Diego
RETI: Mazzeo, Mangani
SESTESE: Giusti, Athuman, Geri, Gaffarelli, Mernacaj, Chelli, Patrignani, Zei, Menchetti, Mazzeo, Scarpelli. A disp.: Fantini, Ugolini, Verzicco, Faggi, Buzzegoli, Graziano, Fè, Bonezzi. All.: Andrea Bertini.
CATTOLICA VIRTUS: Mura, Borghini, Silli, Gianassi, Mirashi, Nocentini, Mangani, Valeriani, Ermini, Stinghi, Valiante. A disp.: Bardavelidze, Alla, Clemente, Fontana, L. Giaquinto, Bindi, Lottini, Papi, Pinheiro. All.: Diego Murras.
ARBITRO: Pezzatini di Firenze
RETI: 8' Mazzeo, 88' Mangani.



La rete di Mangani a due minuti dalla fine rischia d'essere il chiodo cui appendere le speranze della Sestese, fermata sull'1-1 dalla Cattolica Virtus nella giornata in cui lo scontro diretto tra Tau e Affrico compatta le prime posizioni. Il pari finale è ancora più doloroso, considerato che il vantaggio era arrivato all'8', alla prima occasione creata: ricevuto il pallone sulla propria trequarti, Gaffarelli cerca la profondità con un ottimo lancio a scavalcare la difesa; con un controllo in corsa lo addomestica Mazzeo che punta Mura e lo fulmina con un tiro appena sotto la traversa. Trovato l'1-0 alla prima occasione, la Sestese aumenta il ritmo sfiora subito il raddoppio: Patrignani salta due avversari all'interno dell'area di rigore e col mancino calcia sul secondo palo; Mura respinge; Geri raccoglie e di prima cerca la porta, ma si vede murato dalla difesa. In questo frangente la Sestese continua a sfruttare la fascia destra, dove trova facilmente spazio di manovra: protagonista dell'azione successiva è Menchetti che punta e salta in velocità due avversari, arriva sul fondo, e serve sul dischetto un pallone rasoterra; è un invito formidabile per Zei che però calcia troppo centrale per impensierire Mura. Da qui in poi la Cattolica Virtus riesce a ricompattarsi; la Sestese allora decide d'optare per lo schema che ha portato al gol del vantaggio: il lancio lungo su Mazzeo, che all'altezza del centrocampo usa perfettamente il corpo per liberarsi della marcatura e s'invola palla al piede verso la porta avversaria, ma una volta in area si lascia ipnotizzare da Mura. Così al 25' la Cattolica Virtus va vicinissima al pareggio: Mangani s'incarica di calciare una punizione dal limite e con un'esecuzione velenosa costringe Giusti agli straordinari; sulla ribattuta s'avventa Valiante che di testa insacca, ma Pezzatini rileva l'offside e annulla. Così, dopo essere andata vicinissima al pareggio, la Cattolica rischia di subire il raddoppio a causa di un pasticcio difensivo: Mura sbaglia completamente il rinvio consegnando il pallone a Patrignani che entra in area e calcia in porta, ma si fa subito perdonare con un autentico miracolo che tiene il punteggio in bilico. È l'ultima chiara occasione da gol del primo tempo. In avvio di ripresa è la Cattolica a rendersi pericolosa per prima: Mangani calcia verso la porta dalla lunga distanza, Giusti respinge corto ma s'esalta sulla respinta di Pinheiro. La Sestese capisce che se non chiude la partita rischia, e prova a raddoppiare sugli sviluppi di un calcio d'angolo; ma il cross di Gaffarelli dentro l'area non trova nessun compagno. La difesa avversaria è attenta e rapida nel far partire il contropiede, e la Cattolica riesce quindi a creare un due contro uno in fase offensiva, ma dopo uno scatto di sessanta metri l'ottimo Geri riesce a recuperare e a sventare il pericolo. La Cattolica Virtus ora prende coraggio e inizia a presentarsi minacciosamente nei pressi della porta difesa da Giusti conquistando numerosi calci d'angolo. Lo schema è sempre lo stesso: crossato forte sul secondo palo, il pallone viene poi riproposto al centro dell'area grazie a una sponda; ma nessuno riesce a sfruttare le occasioni create. La svolta arriva quando l'esito del match sembra ormai scritto: la Cattolica conquista un calcio di punizione dal limite; sul pallone si presenta di nuovo Mangani che calcia forte sul primo palo; Giusti tocca ma non basta, il pallone s'insacca sotto la traversa. Le emozioni però non sono finite: in pieno recupero infatti la Sestese riesce a creare due occasionissime per tornare in vantaggio: prima il solito Mazzeo, ricevuto il pallone al limite dell'area, salta il diretto avversario ma anche stavolta perde il duello cob Mura; poi di testa Ugolini, in anticipo sul traversone di Buzzegoli dalla trequarti avversaria, riesce solranto a sfiorare il palo. La Cattolica Virtus viene dunque via dal Torrini con un punto prezioso; e per la Sestese pensare a una rimonta sulla testa della classifica sembra ormai complicatissimo. Calciatoripiù: Mazzeo (Sestese), Mura (Cattolica Virtus).
Atletico Lucca-Floria 1-1

ATLETICO LUCCA: Di Cesare, Fiori, Dal Porto, Faratro, Dianda, Bigondi, Nikaj, Tocchini, Lekhal, Lleshi, Di Lorenzo. A disp.: , Lazzareschi, Conti, Vigolo, Landolfo, Dhana, . All.: Luzzi Matteo
FLORIA: Biotti, Yasser, Capanni, Benvegnu, Meini, Nahi, Giannone, Casci, Migliorini, Fiorini, Landolina. A disp.: , Oliverio, Tagliaferri M., Alighieri, Li, Ciabatti, Bombassei, Morales. All.: Sozzi Alessandro
RETI: Tocchini, Ciabatti
ATLETICO LUCCA: Di Cesare, T. Fiori, Dal Porto, Faratro, Dianda, Bigondi, Nikaj, Tocchini, Lekhal, Lleshi, Di Lorenzo. A disp.: Lazzareschi, Conti, Vigolo, Landolfo, Dhana. All.: Matteo Luzzi.
FLORIA: Biotti, Yasser Saber, Capanni, Benvegnu, Meini, Nahi Guelasseh, Giannone, Casci, Migliorini, M. Fiorini, Landolina. A disp.: Prelashi, Vichi, Alighieri, Li, Ciabatti, Bombassei, Misuraca. All.: Alessandro Sozzi
ARBITRO: Frediani di Pisa
RETI: 35' Tocchini, 84' Ciabatti.



Fa più comodo alla Floria che all'Atletico Lucca; le fa più comodo perché in coda la situazione è ingarbugliata, e prima se ne tira via (ma a farlo non dovrebbe avere problemi: ha grandi qualità, da Matteo Fiorini in giù; e poi deve ancora affrontare Armando Picchi e Sporting Arno già retrocessi) più serena respira: arrivato in uno dei campi più difficili della Toscana, il punto consegnatole dalla rete di Ciabatti che segna l'1-1 a sei minuti dalla fine è utilissimo per evitare che la classifica si schiacci troppo. Dopo aver pareggiato sul campo della Lastrigiana l'Atletico Lucca perde invece un'altra occasione per accendere la corsa all'ultimo posto buono per la coppa: al momento l'occupa la Cattolica Virtus, che pareggiando a Sesto Fiorentino mantiene intatti i quattro punti di vantaggio. Entrambe le squadre sono ancora in lotta per obiettivi concreti: è quasi scontato che ne nasca una partita intensa fin dalle prime battute, accesa dallo spunto di Di Lorenzo che intercetta un passaggio orizzontale al limite dell'area avversaria ma anziché avanzare anticipa la conclusione rasoterra e favorisce la parata di Biotti. È identico l'esito dell'occasione successiva alimentata dal traversone di Nikaj per la testa di Lekhal, apprezzabile nei movimenti ma poco incisivo: al 20' finisce a lato il pallone che riceve spalle alla porta e che in girata calcia col mancino. Quando affonda però la Floria è pericolosissima: Benvegnu colpisce il palo; e a Matteo Fiorini e a Landolina basterebbe esser partiti un istante prima per non lasciar sfilare i traversoni con cui Capanni aveva messo in difficoltà Di Cesare. È diffusa la sensazione che all'intervallo qualcuno avrà rotto il punteggio: lo fa l'Atletico Lucca grazie alla volée di Tocchini che, passato tra centrale e terzino sul traversone di Tommaso Fiori, scaraventa il pallone in porta dopo averlo addomesticato col petto. È la rete dell'1-0 con cui si chiude il primo tempo, seguito da una ripresa dai ritmi un po' più bassi; se ne giova la Floria che continua a lavorare benissimo sulle corsie laterali, soprattutto a sinistra dove signoreggia Capanni, e che chiede un rigore per una sbracciata su Li, servito in area dall'accelerazione di Migliorini a sinistra: Frediani, la cui direzione è spezzata in due dall'intervallo (benissimo prima, male poi), sorvola, e alla Floria non resta da fare altro che lamentarsi. È troppo poco per rimontare il vantaggio dell'Atletico Lucca, vicina al raddoppio sul cambio di campo di Dal Porto per Di Lorenzo che a un controllo eccellente e a un dribbling efficace non fa seguire la scelta giusta: se anziché calciare sul primo palo e dunque su Biotti avesse servito uno tra Nikaj e Tocchini soli in mezzo all'area, probabilmente l'Atletico Lucca avrebbe raddoppiato e vinto la partita. Invece il risultato rimane in bilico, e all'84' la Floria pareggia: a una prestazione stratosferica Capanni aggiunge l'assist vincente, una punizione da trentacinque metri deviata sotto la traversa dalla testa di Ciabatti. Raggiunto, l'Atletico Lucca costruisce una sola occasione per riportarsi avanti; ma anziché controllare e poi caricare sul pallone tutta la propria potenza Dhana opta per l'esecuzione al volo, che gli esce lenta e che dunque facilita la parata di Biotti. Dopo aver rimontato, la Floria dunque si salva allo scadere; ma il punto che strappa dall'Henderson è meritatissimo. Calciatoripiù: Bigondi, Dal Porto, Nikaj (Atletico Lucca), Capanni, Matteo Fiorini e Casci (Floria).
Folgor Calenzano-Oltrera 3-0

FOLGOR CALENZANO: Giorgi, Casini, Hoxha, Biancalani, Petruzzi, Volpi, Rosati, Gestri, Giaquinto, Baldi, Pomponio. A disp.: Liberati, Santi, Landini, Nuti, Pianigiani, Buontempo, Bongini, Steaj . All.: Fiorentino Massimo
OLTRERA: Lemmi, Corsagni, Cannarsa, Squarcini, Romano, Rendina, Landi, Barbanti, Piccirilli, Palma, El Bhit. A disp.: Bullari, Hoti, Nieddu, Gambacciani, El Ouardi, Panettella, Lupi, . All.: Ristori Stefano
RETI: Petruzzi, Giaquinto, Rosati
FOLGOR CALENZANO: Giorgi, Casini, Hoxha, Biancalani, Petruzzi, Volpi, Rosati, Gestri, E. Giaquinto, Baldi, Pomponio. A disp.: Liberati, Santi, Landini, Nuti, Pianigiani, Buontempo, Bongini, Steaj. All.: Massimo Fiorentino.
OLTRERA: Lemmi, Corsagni, Cannarsa, Squarcini, Romano, Rendina, Landi, Barbanti, Piccirilli, Palma, El Bhit. A disp.: Bullari, Hoti, Nieddu, Gambacciani, El Ouardi, Panettella, Lupi. All.: Stefano Ristori.
ARBITRO: Bamba Pouye di Valdarno
RETI: 15' E. Giaquinto, 22' Petruzzi, 50' pt Rosati.



Al Calenzano è bastato un primo tempo impeccabile per avere ragione di un'Oltrera poco ispirata e non in giornata. Ristori comunque l'ha ben messa in campo, e l'avvio sembra raccontare una partita diversa; ma il Calenzano aspetta senza soffrire troppo, e si limita a pressare sulla propria trequarti nel tentativo di rubare palla e ripartire velocemente. Proprio da un recupero palla con annessa verticalizzazione nasce la prima rete: servito da Baldi, Pomponio libera Emanuele Giaquinto che scatta sul filo del fuorigioco e di destro fulmina Lemmi. È l'azione con cui al quarto d'ora il Calenzano si porta in vantaggio. La reazione ospite è impalpabile, e al 22' Petruzzi raddoppia con il pezzo forte della casa, il colpo di testa sul corner di Baldi. Il 2-0 scuote l'Oltrera: Piccirilli si fa vedere con paio di conclusioni verso la porta difesa da Giorgi, che però si disimpegna agevolmente. Alla conclusione del lungo recupero (lo rende necessario il tempo perso per riparare una rete strappata dalla caduta di un calciatore durante una fase di gioco; buona la direzione di Bamba Pouye che arbitra all'inglese senza errori eclatanti) arriva il 3-0 di Rosati che sfrutta alla perfezione un gran filtrante di Baldi, in versione extralusso. Si va al riposo sul 3-0, e con la sensazione che il Calenzano abbia davvero messo una seria ipoteca sulla vittoria del match. Nel secondo tempo, complici alcuni cambi operati da Stefano Ristori, arriva la reazione dell'Oltrera che nel finale colpisce un palo, ma il Calenzano non finisce mai sotto stress e riesce sempre a difendersi con lucidità; anzi, riesce a rendersi di nuovo pericoloso con Emanuele Giaquinto. Il 3-0 rilancia le velleità di salvezza del Calenzano, protagonista di un girone di ritorno fino a questo momento positivo e che sarebbe stato entusiasmante con i punti lasciati per strada per inesperienza e sfortuna. Ora gli serve trovare qualche punto nelle prossime partite, così da potersi giocare tutto nell'ultima di campionato contro lo Scandicci. L'Oltrera ha disputato una partita senza infamia e senza lode: la salvezza è a un passo, e questa sconfitta non incide troppo sul futuro . Stavolta sono mancate la lucidità nelle giocate e la reazione al pressing asfissiante operato dai calciatori del Calenzano ,che ha bloccato ogni iniziativa del centrocampo avversario. Calciatoripiù: Baldi, Giaquinto, Rosati (Calenzano) e Palma (Oltrera).