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Allievi Regionali GIR.Elite - Giornata n. 5

Cattolica Virtus-Atletico Lucca 2-2

CATTOLICA VIRTUS: Mura, Ermini, Valiante, Gianassi, Valeriani, Nocentini, Selvi, Mangani, Ermini Polacci, Clemente, Stinghi. A disp.: Bardavezile, Alla, Borghini, Cesari, Fontana, Giaquinto, Mirashi, Serrini . All.: Murras Diego
ATLETICO LUCCA: Di Cesare, Fiori, Faratro, Tocchini, Dianda, Bigondi, Nikaj, Paolinelli, Salotti, Lleshi, Di Lorenzo. A disp.: , Vigolo, Vannucchi, Conti, Dhana, Dal Porto, Leporatti, . All.: Luzzi Matteo
RETI: Clemente, Stinghi, Dal Porto, Tocchini
CATTOLICA VIRTUS: Mura, Ermini, Valiante, Gianassi, Valeriani, Nocentini, Silli, Mangani, Ermini Polacci, Clemente, Stinghi. A disp.: Bardavelidze, Alla, Borghini, Cesari, Fontana, Giaquinto, Mirashi, Serrini. All.: Diego Murras.
ATLETICO LUCCA: Di Cesare, T. Fiori, Faratro, Tocchini, Dianda, Bigondi, Nikaj, Paolinelli, Salotti, Lleshi, Di Lorenzo. A disp.: Vigolo, Vannucci, Conti, Dhana, Dal Porto, Leporatti. All.: Matteo Luzzi.
ARBITRO: Cammilli di Prato
RETI: 8' Clemente rig., 69' Stinghi, 76' Dal Porto, 81' Tocchini.



Era un crocevia fondamentale quello che domenica scorsa ha attraversato il prato verde dello stadio San Michele: il 2-2 finale ottenuto in rimonta consente all'Atletico Lucca di non far scappare la Cattolica Virtus e di tenere aperta la corsa all'ultimo posto in Coppa Toscana, al momento occupato dalla Lastrigiana. Seppur penalizzati da un terreno di gioco reso viscido e pesante dall'abbondante pioggia che si è abbattuta su Firenze fino alla tarda serata di sabato, i due collettivi hanno dato vita a una sfida carica di agonismo, maschia sì ma non scorretta, ricca di emozioni e colpi di scena e che al termine dei novantacinque minuti di gioco, ha lasciato in dote ai due tecnici stati d'animo diametralmente opposti. Mastica amaro (anzi, amarissimo) Diego Murras che dopo aver visto la sua Cattolica interpretare la gara con piglio deciso puntando forte sulla solidità del centrocampo e sulla grande rapidità in fase di ripartenza si vede raggiunto nei minuti finali da un Atletico Lucca mai domo, e che nonostante le difficoltà rappresentate da un avversario fisicamente ben strutturato riesce a portare a casa un punto prezioso; pesa l'improvvisa amnesia che ha colto la retroguardia sammichelina nell'ultimo quarto di gara. In casa Cattolica la vittoria manca dal 7 gennaio, quando la doppietta dell'ispiratissimo Gabriel Stinghi mise al tappeto la Floria. E l'ex Settignanese che condivide il reparto d'attacco con Ermini Polacci anche stavolta pare essere in palla, visto e considerato che grazie alle sue accelerazioni manda spesso fuori giri la retroguardia rossonera. L'Atletico Lucca oppone una buona resistenza poggiando sia sul trio di difesa formato da Fiori, Dianda e Bigondi, sia su una fase d'impostazione piuttosto grintosa che, grazie alla qualità di Nikaj e Paolinelli e alla fisicità di Tocchini, prova a rendere pungenti i due terminali offensivi Salotti e Di Lorenzo. Nella prima fase del match però a fare la differenza sono i frequenti sganciamenti operati dai due esterni bassi sammichelini Valiante ed Ermini che, salendo con continuità lungo le corsie di competenza, costringono la mediana lucchese ad arretrare il raggio d'azione. L'ex Scandicci Neri Valiante, che qualche stagione fa in maglia blues di mestiere faceva il regista offensivo, si trova particolarmente a suo agio quando è chiamato a sprintare lungo l'out di sinistra. E non a caso, dopo appena due minuti di gioco, è proprio un suo profondo inserimento a generare la prima buona occasione per la Cattolica. Il suo cross raggiunge Clemente che ben posizionato al limite dell'area fa partire un'insidiosa conclusione di poco a lato alla destra di Di Cesare. La pressione sammichelina è forte e all'8' induce in errore l'ottimo Tommaso Fiori che nel tentativo di controllare il pallone per poi allontanarlo dai propri sedici metri se lo vede rimbalzare su un braccio. Cammilli vede e giustamente provvede concedendo alla Cattolica un sacrosanto penalty. Sul dischetto si presenta Clemente che segna insaccando alla destra del reattivo Di Cesare, pur bravo nell'intuire la direzione del tiro, nel tuffarsi dalla parte giusta e nel riuscire, peraltro senza i risultati sperati, a deviarne leggermente la traiettoria. L'Atletico Lucca reagisce da par suo e al 22' occorrono tutta la bravura e il coraggio di Nocentini per fermare il lanciatissimo Di Lorenzo che, approfittando di una disattenzione della difesa giallorossa, dopo aver recuperato il pallone s'incunea centralmente in area filando a tutta velocità verso i pali difesi da Mura. Miracoloso e quanto mai provvidenziale è la chiusura operata su di lui dal numero sei in maglia bianca che intervenendo in estirada riesce a sradicargli il pallone dai piedi in maniera regolare. L'Atletico Lucca insiste; ma nei minuti successivi, sugli sviluppi di una manovra molto ben congegnata, la gara perde uno dei suoi protagonisti più attesi. Sugli sviluppi di un lungo cross dalla sinistra, una sponda aerea all'altezza del secondo palo fa pervenire il pallone sulla testa di Salotti. Saltando all'unisono con il granitico Nocentini, il suo colpo di testa costringe Mura ad allungare la traiettoria oltre la traversa grazie a un puntuale colpo di reni. Sfortuna vuole però che l'inzuccata di Salotti centri in pieno anche la testa dell'avversario. I due restano a terra per qualche minuto; e mentre Nocentini rientra in campo con una vistosa fasciatura, il bomber lucchese è costretto ad alzare bandiera bianca ed a farsi rimpiazzare da Dhana. Pur continuando a tenere in mano il pallino del gioco a centrocampo, la Cattolica Virtus non sembra poter riuscire ad assestare quel colpo da ko che indirizzerebbe i tre punti. La gara resta equilibrata anche nella prima metà della ripresa e al 69' solo una clamorosa svista arbitrale permette ai giallorossi di raddoppiare. Dopo aver diretto con buona autorevolezza nel corso del primo tempo, l'arbitro Cammilli (la sua direzione double face non ha del tutto convinto) perde di vista alcune situazioni che in altre categorie andrebbero a finire sotto la lente della moviola. Così, dopo aver fermato in un paio di occasioni gli attaccanti sammichelini accusati di essersi venuti a trovare in posizione di fuorigioco più che presunta, il direttore di gara non sanziona quella solare nella quale viene a trovarsi Stinghi che, dopo aver ricevuto sulla sinistra ed essere entrato indisturbato in area di rigore, prima salta Di Cesare in uscita e poi piazza in fondo alla rete rimasta incustodita il pallone che porta la Cattolica sul 2-0. È una beffa per l'Atletico che cinque minuti prima era andato vicino al pareggio ancora una volta con il guizzante Di Lorenzo che, dopo essersi incuneato con abilità in area dal fronte destro dell'attacco, aveva indirizzato sul primo palo un preciso rasoterra: Mura si era però prontamente opposto con bravura deviandolo in calcio d'angolo. Adesso non solo la Cattolica sembra avere la situazione in pugno, ma al 74' va anche vicina al terzo gol: Mangani scodella in area un cross dalla destra e Di Cesare, tentando la chiusura in uscita su un avversario, favorisce l'inserimento del neoentrato Fontana che però, dopo aver raccolto, conclude oltre la traversa da posizione favorevole. Due minuti più tardi, sul fronte opposto, è decisivo un altro neoentrato: dopo aver recuperato il possesso al limite dell'area avversaria, Dal Porto s'incunea all'interno dei sedici metri, si libera per la conclusione grazie a un elegante dribbling stretto e poi, con uno splendido colpo da biliardo, piazza il pallone in buca d'angolo alla destra di Mura che pur provando a gettarsi in tuffo non riesce a intercettare. La partita si riapre e improvvisamente la Cattolica perde sicurezza ed incisività. All'Atletico Lucca sono sufficienti cinque minuti per approfittare del momento di sbandamento nel quale sono incappati gli avversari. All'81' Nikaj pennella verso il secondo palo un calcio piazzato da sinistra: una sponda aerea favorisce l'inserimento offensivo di Tocchini che saltando più in alto di tutti a due passi dalla porta, colpisce bene di testa mandando il pallone prima a rimbalzare contro la faccia interna della traversa e poi in rete. Gli ultimi minuti di gara vedono la Cattolica proiettata in avanti alla ricerca del successo, ma allo scoccare del 90' le ultime speranze giallorosse s'infrangono sui guantoni di Di Cesare bravissimo a deviare in calcio d'angolo la conclusione dalla media distanza proposta da Serrini, a sua volta liberato al tiro da un preciso invito dalla sinistra di Stinghi. A fine gara dunque Cattolica e Atletico Lucca sorridono solo a metà. Anche se la conquista di un posto in Coppa Toscana resta alla portata di entrambe, la rocambolesca vittoria della Lastrigiana sullo Sporting Cecina le consente di scavare un solco di tre. La battaglia comunque è ancora lunga e perciò destinata a riservarci ancora molte sorprese. Calciatoripiù : splendida la partita giocata da Nocentini nel cuore della difesa. Molto bene sono andati anche Valiante, Mangani, Clemente e Stinghi (Cattolica Virtus); buone le prestazioni di Tommaso Fiori, Tocchini, Dianda, Nikaj, Paolinelli, Di Lorenzo e del subentrato Dal Porto (Atletico Lucca).
Oltrera-Tau Calcio 1-3

OLTRERA: Lemmi, Corsagni, Celi, Barbanti, Lupi, Rendina, Squarcini, Piccirilli, Panettella, El Bhit, Cannarsa. A disp.: Rivieccio, Palma, Golfarini, Romano, Landi, Valente, El Ouardi, . All.: Ristori Stefano
TAU CALCIO: Chiarello, Ferretti, D Amato, Rossi, Tofanelli, Bagnoli, Paperini, Battisti, Lucchesi, Grossi, Nesti. A disp.: Pierallini, Frediani, Soldati, Mei, Lensi, Negara, Baroni, Scardigli, Ciuffi. All.: Pucci Gabriel
RETI: El Bhit, Lucchesi, Grossi, Lucchesi
OLTRERA: Lemmi, Corsagni, Cannarsa, Celi, Barbanti, Lupi, Rendina, Squarcini, Piccirilli, Panettella, El Bhit. A disp.: Rivieccio, Palma, Golfarini, Romano, Landi, Valente, El Ouardi. All.: Stefano Ristori.
TAU ALTOPASCIO: Chiarello, A. Ferretti, D'Amato, N. Rossi, Tofanelli, Bagnoli, Paperini, Battisti, Lucchesi, Grossi, Nesti. A disp.: Pierallini, Frediani, Soldati, Mei, Lensi, Negara, Baroni, Scardigli, Ciuffi. All.: Gabriel Pucci.
ARBITRO: Mohamed Abdulkadir Mohamed di Empoli
RETI: 13' Grossi rig., 25', 42' Lucchesi, 31' El Bhit.



Vince, si volta e non vede più nessuno. La sconfitta dello Sporting Cecina a Lastra a Signa sembra ufficializzare che la lotta per il titolo toscano si riduce a due rivali: dietro l'Affrico che sta viaggiando a una media punti impressionante (2,75 a partita: roba da record) c'è soltanto il Tau Altopascio, che impiega giusto un tempo per archiviare la pratica Oltrera e tenere aperto un campionato altrimenti finito prima delle Ceneri. È la classica partita che difficilmente il Tau sbaglia: vantaggio subito, raddoppio idem, e poi quasi nessun pericolo corso; e se qualcuno ne viene, e consente agli avversari d'accorciare, si fa presto a ristabilire il doppio vantaggio. Il finale è già chiaro al quarto d'ora, quando il punteggio si sblocca: Grossi (fallo di Corsagni) si conquista e trasforma il rigore dello 0-1; di lì a poco la sua verticalizzazione mette Lucchesi in condizione di battere a rete per lo 0-2. Quando il primo quarto se n'è appena andato la gara è già indirizzata; e per riaprirla non basta il colpo di testa d'El Bhit che alla mezz'ora devia in porta la punizione mancina di Lupi. Alla fine del primo tempo infatti anche il Tau sfrutta uno schema su punizione per portarsi sull'1-3: andrebbe registrato e riproposto in loop (sai quante visualizzazioni su TikTok) il lob con cui Grossi scavalca la barriera e premia il taglio di Lucchesi, la cui volée dal secondo palo costringe di nuovo Ruglioni alla resa. Con un primo tempo così la ripresa è quasi scontata: senza affondare quasi mai il Tau amministra il vantaggio, rischia solo in una circostanza (Tofanelli sbroglia un'azione pericolosa nata da un giro palla trattato con troppa sufficienza; ma la manovra dell'Oltrera s'interrompe ben prima d'avvicinarsi all'area) e porta in fondo un vantaggio solido che gli consente di sganciarsi dallo Sporting Cecina e continuare a far da scorta all'Affrico capolista. Calciatoripiù : con le reti di questa giornata sia Grossi sia Lucchesi (Tau Altopascio) raggiungono quota tredici; la loro classe potrebbe essere la chiave giusta per interpretare l'ultimo terzo di stagione.
Armando Picchi-Folgor Calenzano 0-1

ARMANDO PICCHI: Paoli, Tognetti An., Lucido, Ulivieri, Faye, Mantovani, Luppichini, Sarri, Persico, Menicagli, Mecacci. A disp.: Luppichini, Barile, , . All.: Soldani Valerio
FOLGOR CALENZANO: Giorgi, Hoxha, Lenzi, Barucci, Casini, Petruzzi, Rosati, Gestri, Pomponio, Baldi, Sarti. A disp.: Liberati, Santi, Volpi, Fantaci, Nuti, Pianigiani, Petracchi, Bongini, Biancalani. All.: Fiorentino Massimo
RETI: Petracchi
ARMANDO PICCHI: L. Paoli, Andrea Tognetti, Lucido, Ulivieri, Faye, Mantovani, Luppichini, Sarri, Persico, Menicagli, Mecacci. A disp.: Luppichini, Barile. All.: Valerio Soldani.
FOLGOR CALENZANO: Giorgi, Hoxha, Lenzi, Barucci, Casini, Petruzzi, Rosati, Gestri, Pomponio, Baldi, Sarti. A disp.: Liberati, Santi, Volpi, Fantaci, Nuti, Pianigiani, Petracchi, Bongini, Biancalani. All.: Massimo Fiorentino.
ARBITRO: Trebbi di Pisa
RETE: 86' Petracchi.



Se non avesse vinto avrebbe visto il precipizio spalancarsi di nuovo; perché con l'Armando Picchi, che comunque sta chiudendo la stagione decorosamente (appena tredici i calciatori convocabili, in gran parte 2008), hanno vinto tutte tranne lo Sporting Arno, e dunque nel tabellone finale le rivali per la salvezza avrebbero avuto due punti di vantaggio. Ma vince, anche se per farlo ha dovuto battere anche la sorte: dopo aver colpito tre traverse la Folgor Calenzano deve attendere l'86' per segnare la rete decisiva e tornare da Livorno con l'animo più leggero. Ogni risultato diverso sarebbe infatti stato complicato da gestire: il Capezzano, cui rimane agganciato perlomeno un'altra settimana, ha vinto. Per tutto il primo tempo si fatica però a capire da che parte infilzare l'Armando Picchi, che anzi disputa una buona gara e affonda in almeno tre circostanze: attenti Giorgi e la difesa su Menicagli, Luppichini e Mecacci. Bisogna attendere la ripresa per annotare le prime repliche del Calenzano, che però impiega quasi tutta la sua durata per registrare la mira: finiscono sulla traversa sia il tiro di Biancalani, sia la deviazione di Bongini sia il colpo di testa di Rosati in mischia. È proprio una mischia a decidere la partita nel finale: ormai stremato, l'Armando Picchi lascia a Petracchi lo spazio giusto in cui girarsi per scaraventare il pallone in porta. Per il Calenzano lo 0-1 ha il sapore del pericolo scampato, anche perché davanti la classifica si fa interessante: la sua vittoria risucchia di nuovo lo Scandicci e d'un tratto Oltrera, Seravezza e Forte dei Marmi. Meno male che ne vanno giù solo tre.
Capezzano Pianore-Seravezza 2-1

CAPEZZANO PIANORE: Lao Luna, Masala, Sediki, Sannino, Bertolucci, Benassi, Puccetti, Paoli, Grani, Bastillo, Taverniti. A disp.: Innocenti, Poli, Ricci, Domenici, Orlowski Giannoni, Cardelli, Bartoli, Di Luca. All.: Landi Avio
SERAVEZZA: Dazzi, Bertilotti, Bacci, Simonelli, Ragghianti, Giannotti, Liu, Matrizi, Giannelli, Cacciaguerra, Gabbriellini. A disp.: Bassi, Catelli, Franzetti, Baldoni, Tarantini, Giusti, Colombini, Bacci, Mazzoncini. All.: Lampitelli Davide
RETI: Masala, Sediki, Bacci
CAPEZZANO P.: Laoluna, Masala, Sediki, Sannino, Bertolucci, Benassi, Puccetti, A. Paoli, Grani, Bastillo, Taverniti. A disp.: J. Innocenti, Poli, Ricci, Domenici, Orlowski Giannoni, Cardelli, Bartoli, Di Luca. All.: Avio Landi (squalificato, in panchina Giacomo Motroni).
SERAVEZZA: Dazzi, Bertilotti, C. Bacci, Simonelli, Ragghianti, Giannotti, Liu, Matrizi, Giannelli, Cacciaguerra, Gabbriellini. A disp.: Bassi, Catelli, Franzetti, Baldoni, Tarantini, Giusti, Colombini, F. Bacci, Mazzoncini. All.: Davide Lampitelli.
ARBITRO: Giacometti di Viareggio
RETI: 27' C. Bacci, 48' Masala, 88' Sediki.



Si ritrova nel momento più delicato, quello che avrebbe potuto condannarlo a una settimana in affanno, per la prima volta in zona retrocessione. Ma nonostante lo svantaggio maturato nel primo tempo il Capezzano riassapora finalmente la vittoria (mancava dal 10 dicembre; in mezzo sei sconfitte in sei partite) e risucchia il Seravezza, che se fosse riuscito a portare in fondo il successo, o quantomeno a non perdere, si sarebbe assicurato metà salvezza. Nonostante una ripresa in difficoltà sembrava avercela fatta; ma una serie di marcature sconcertanti sull'angolo di Paoli consente a Sediki di saltare da solo in mezzo all'area e di segnare la rete del 2-1 quando allo scadere mancano tre minuti scarsi. Si completa così la rimonta resa necessaria dall'ottimo primo tempo del Seravezza che sblocca il risultato poco prima della mezz'ora: segna Cristian Bacci che da sinistra incrocia in porta il pallone del vantaggio finalizzando al massimo la ripartenza avviata dall'apertura di Gabbriellini dalla trequarti. Da qui in poi s'apre il momento di maggiori difficoltà per il Capezzano che rischia di subire il raddoppio in due circostanze: nella prima lo graziano sia Giannelli sia Cacciaguerra, al tiro a colpo sicuro in meno di venti secondi; la seconda non la sfrutta Gabbriellini, e Laoluna ringrazia. È dunque di 0-1 il parziale all'intervallo, che spezza la partita in due: improvvisamente il Seravezza s'abbassa e concede al Capezzano quindici metri di campo; il pari arriva subito sugli sviluppi d'una punizione dalla trequarti calciata da Bastillo sul secondo palo: la deviazione lieve di Masala, che di testa tocca appena, vale l'1-1 al 48'. Nonostante la pressione degli avversari, in contropiede riesce a portarsi pericolosamente al tiro in almeno tre circostanze: se Ragghianti, Cacciaguerra e Matrizi fossero stati più cattivi, probabilmente in coda la classifica racconterebbe una storia diversa. Invece il Capezzano tiene l'1-1 e nel finale approfitta di un altro pallone inattivo, quello descritto in apertura, per vince la partita: corner di Paoli, colpo di testa di Sediki e 2-1. E la crisi forse s'è chiusa. Calciatoripiù : la rete di testa di Sediki (Capezzano) ribalta il punteggio sbloccato dalla sovrapposizione di Cristian Bacci (Seravezza).
Floria-Scandicci 6-0

FLORIA: Biotti, Landolina, Capanni, Lenzi, Meini, Benvegnu, Fiorini, Giannone, Tagliaferri C., Bombardieri, Li. A disp.: Morgenni, Casci, Yasser, Migliorini, Alighieri, Tagliaferri M., Benucci, Ciabatti, Vichi. All.: Sozzi Alessandro
SCANDICCI: Patacchini, Savastano, Baiardi, Corsinovi, Carone, Esposito R., Tagliavini, Pezzano, Martini, Baldini, Campone. A disp.: Serio, Cremonini, Di Bonito, Sorge, Pepe, Esposito A., Andreucci, Grevi, Pino. All.: Pratesi Andrea
RETI: Migliorini, Li, Tagliaferri C., Bombardieri, Alighieri, Casci
FLORIA: Biotti, Landolina, Capanni, Lenzi, Meini, Benvegnu, Fiorini, Giannone, C. Tagliaferri, Bombardieri, Li. A disp.: Morgenni, Casci, Yasser Saber, Migliorini, Alighieri, M. Tagliaferri, Benucci, Ciabatti, Vichi. All.: Alessandro Sozzi.
SCANDICCI: Patacchini, Savastano, Baiardi, Corsinovi, Carone, R. Esposito, Tagliavini, Pezzano, D.Martini, Baldini, Campone. A disp.: Serio, Cremonini, Di Bonito, Sorge, A. Pepe, A. Esposito, Andreucci, Grevi, Pino. All.: Andrea Pratesi.
ARBITRO: Magrini di Pistoia
RETI: 6' Li, 72' C. Tagliaferri, 75' Bombardieri, 82' Migliorini, 85' Alighieri, 89' Casci.



Il risultato pieno gli consente di togliersi dalle acqua limacciose dove resta a inumidirsi lo Scandicci, sconfitto 6-0 e di nuovo insidiato dalla coppia Calenzano-Capezzano; va decisamente meglio alla Floria che probabilmente compie un balzo decisivo in ottica salvezza. L'incontro si sblocca già al 6', quando Giannone entra in area sul lancio di Lenzi e viene travolto dall'uscita di Patacchini a valanga: Magrini non ha dubbi e concede un rigore netto che Li converte spiazzando il portiere. Costretto a cambiare l'approccio alla partita lo Scandicci cerca subito di rimediare, ma al quarto d'ora Baldini calcia fuori da buona posizione. La Floria comunque si fa pericolosissima di nuovo con Giannone che al 18' entra in area e calcia: attento, stavolta Patacchini gli s'oppone regolarmente. Lo Scandicci si fa vivo al 25' con un tiro da lontani: Biotti para a terra. Poi per una decina di minuti la partita si placa; s'arriva dunque al 37' quando Bombardieri smarca bene Li che in velocità calcia fuori di pochissimo. Floria ancora pericolosa al 42': è buona l'occasione che si presenta davanti a Cosmin Tagliaferri, che però calcia alto. Finisce qui il primo tempo: Floria in vantaggio e vicinissima al raddoppio. Nella ripresa senza preavviso lo Scandicci sparisce e il risultato assume proporzioni gigantesche: le prove del raddoppio le fanno di nuovo Cosmin Tagliaferri (volée fuori, 57'), Casci su punizione (63') e Yasser che manca lo specchio d'un niente dopo essersi involato a destra (70'). Al quarto tentativo la Floria fa 2-0: Migliorini, velocissimo, scappa a sinistra, semina due difensori e appoggia a Cosmin Tagliaferri che stavolta batte Patacchini. Lo Scandicci, scioccato, al 75' subisce il terzo gol: tutto solo in area Bombardieri trova facilmente la porta. All'82' Migliorini si toglie la soddisfazione personale con un destro scaricato all'angolo da due passi dentro l'area: Patacchini non può fare nulla. Sono evidenti le difficoltà dello Scandicci che all'85' subisce anche il 5-0: a segno il neoentrato Alighieri (85'). Pezzano prova a salvare l'onore con un bolide che Biotti manda in corner; ma a chiudere la partita è Casci che all'89' scatta a destra sul lancio di Bombardieri e piazza il pallone nell'angolo. E la Floria si gode finalmente una domenica perfetta. Calciatoripiù: Lenzi, Meini, Capanni, Bombardieri (Floria), Baldini, Pezzano (Scandicci).
Lastrigiana-Sporting Cecina 4-3

LASTRIGIANA: Isolani, Aldighieri, Mancini, Falorsi, Piombanti, Finelli, Canale, Massaro, Grottelli, Mancioppi, Martini. A disp.: Glielmi, Fenza, Paolucci, Recordi, Aldighieri, Pagliuca, Massenzio, Mari M., Martino. All.: Zecchi Leonardo
SPORTING CECINA: Sozzi, Nigiotti, Ristori, Casini, Rofi, Biondi D., Foti, Castelli, Di Tanto, Hasibra, Londi. A disp.: Raugi, Tronci, Mecacci, Gabriellini, Hadji, Vestri G., . All.: Magri Alessandro
RETI: Mancioppi, Massaro, Martino, Grottelli, Londi, Di Tanto, Biondi D.
LASTRIGIANA: Isolani, U. Aldighieri, Mancini, Falorsi, Piombanti, Finelli, Canale, Massaro, Grottelli, Mancioppi, Martini. A disp.: Glielmi, Fenza, Paolucci, Recordi, B. Aldighieri, Pagliuca, Massenzio, M. Mari, Martino. All.: Leonardo Zecchi (indisponibile, in panchina Giovanni Mollica).
SPORTING CECINA: Sozzi, Nigiotti, G. Ristori, Casini, Rofi, D. Biondi, Foti, Castelli, Di Tanto, Hasibra, Londi. A disp.: Raugi, Tronci, Mecacci, Gabriellini, Hadji, Vestri. All.: Alessandro Magrì.
ARBITRO: Cocollini di Valdarno
RETI: 5' Massaro rig., 23' Di Tanto, 25' Mancioppi, 44' D. Biondi, 53' Londi, 80' Martino, 95' Grottelli.



Se non ci fosse stata la Fiorentina in casa a mezzogiorno e mezzo, orario bastardo (grazie Lega Serie A, grazie perché ti ricordi sempre che il calcio è dei tifosi), alla Guardiana ci sarebbe stato il doppio di gente: da sette giorni s'era annusato che per lo Sporting Cecina avrebbe potuto essere uno snodo decisivo nella rincorsa ad Affrico e Tau Altopascio. Fino a dieci minuti dalla fine sembrava l'ennesimo ostacolo scansato: due volte avanti nel primo tempo, a cavallo della ripresa la Lastrigiana s'era fatta raggiungere e superare; e anche se dopo i cambi di Mollica, che in panchina sostituisce Zecchi infortunato e ridisegna la difesa inserendo Fenza, Paolucci e Recordi per contenere Di Tanto all'apparenza incontenibile (errore: missione compiuta), il baricentro si sposta sempre più in prossimità dell'area avversaria, ipotizzare una sconfitta del Cecina è impossibile. Sennonché a dieci minuti dalla fine Martino segna la prima rete in maglia biancorossa dopo la fine dell'esperienza alla Cattolica Virtus; e in pieno recupero Grottelli fa venir giù la tribuna con la rete del 4-3. Le sue giocate legano la fine della partita con l'inizio: dopo essersi visto negare un rigore al primo affondo in area, al 5' conquista una punizione al limite; la calcia Mancioppi, e Rofi aumenta il volume della barriera allargando un braccio; quando il pallone ci picchia contro Cocollini non può fare a meno di punirlo, e dal dischetto Massaro apre il destro all'incrocio spiazzando Sozzi. È diverso però l'esito della seconda occasione creata dalla Lastrigiana: la parata sul tiro di Martini tiene lo Sporting Cecina aggrappato alla partita, di nuovo in equilibro al 23' quando Di Tanto prende il pallone a sinistra, rientra con un doppio passo e in diagonale scarica il pallone sul palo più lontano. La Lastrigiana però torna subito avanti: Grottelli si scambia di posizione con Mancioppi e galleggiando tra le linee lo serve in verticale con un gran filtrante convertito nella rete del 2-1. Ma tra la fine del primo tempo e l'inizio del secondo lo Sporting Cecina ribalta la partita: sulla punizione di Diego Biondi la barriera salta, e il pallone le passa sotto e s'infila in porta (44'); e un recupero alto della mediana dello Sporting Cecina con annessa verticalizzazione immediata consente a Londi di puntare Isolani, provare a superarlo in lob e accompagnare il pallone in porta dopo l'accenno di parata (53'). Le mosse di Mollica però ribaltano la partita; non può farne analoghe Magrì, che da tempo soffre d'una panchina insolitamente corta e che vede lo Sporting Cecina indietreggiare sempre più a ridosso dell'area di rigore. Il vantaggio però regge fino all'80', quando Grottelli si regala il secondo assist vincente: stavolta a ricevere l'imbucata a sinistra c'è Martino che affonda e pareggia. La Lastrigiana annusa l'impresa e decide di non accontentarsi; la scelta paga, perché al 95' il punteggio cambia per l'ultima volta: a decidere la partita non può essere che Grottelli che, trovato finalmente mezzo metro in area, insacca col mancino in girata. È il 4-3 su cui arriva l'ultimo fischio; ed è un 4-3 pesante sia per la corsa al titolo (l'Affrico, che da settembre ha perso soltanto cinque punti, è a +9: anche se in mezzo c'è lo scontro diretto, pensare di riprenderlo diventa complicato,) sia per la qualificazione in coppa che la Lastrigiana considera sempre più alla portata; ma stavolta avrebbe esultato anche se non avesse avuto obiettivi. Calciatoripiù: Mancioppi e Massaro portano due volte avanti la Lastrigiana che per la terza, quella decisiva, ci riesce grazie a Grottelli . La rete del 4-3 al 5' di recupero, due assist, la giocata da cui nasce la punizione dell'1-0: serve altro per farne il miglior centravanti di giornata?
Forte Dei Marmi 2015-Affrico 0-3

FORTE DEI MARMI 2015: Di Nubila, Sermattei, Arcidiacono, Ceru, Specchia, Poli, Di Sacco, Torcigliani, Fermi, Fiori, Galli. A disp.: Del Moretto, Cecchini, Gia, Lencioni, Cini, . All.: Mosti Luca
AFFRICO: Fei (30), Guarducci, Casati, Guidorizzi, Shehade, Bianchini, Bertelli, Bartoletti, Donigaglia, Toci, Sborgi. A disp.: Wang, Giannoni, Bartalini, Cillerai, Sicilia, Ciari, Luzzi, Morelli. All.: Gori Filippo
RETI: Bartoletti, Toci, Bertelli
FORTE DEI MARMI: Di Nubila, Sermattei, Arcidiacono, Cerù, Specchia, Poli, Di Sacco, Torcigliani, Fermi, G. Fiori, Galli. A disp.: Del Moretto, Cecchini, Gia, Lencioni, Cini. All.: Luca Mosti.
AFFRICO: Fei, Guarducci, Casati, Guidorizzi, Shehade, Bianchini, Bertelli, Bartoletti, Donigaglia, Toci, Sborgi. A disp.: Wang, Giannoni, Bartalini, Cillerai, Guerrini, Sicilia, Ciari, Luzzi, Morelli. All.: Filippo Gori.
ARBITRO: Pinelli di Carrara
RETI: 7' Bartoletti, 25' Toci, 83' Bertelli.



Della prima Fiorentina di Trapattoni si diceva che fosse troppo legata a Batistuta; che fosse Batistutadipendente. E per un girone tutti dissero che non importava, per forza che era Batistutadipendente: tutte le squadre sarebbero state Batistutadipendenti se avessero avuto Batistuta come centravanti (ho scritto Batistuta abbastanza volte in cinque righe?). Poi Batistuta s'infortunò, quell'altro scappò al carnevale, maledetta saudade (e maledetta vecchiaia: mercoledì scorso si festeggiava, si fa per dire, il quarto di secolo di questa tragedia infame), e la Fiorentina perse uno scudetto cui non s'è mai più avvicinata così tanto (no, non pensate che mi sia scordato Paulo Sousa: quella squadra avrebbe potuto vincere lo scudetto come Geolier il Festival di Sanremo). Il messaggio della tragica novella è chiaro: si vince con i centravanti forti, a patto di non considerarli l'unica soluzione offensiva. È un pericolo che l'Affrico di Gori non corre: lo aveva già dimostrato nel girone d'andata, quando a lungo ha dovuto rinunciare a Morelli; lo ribadisce adesso che Morelli deve gestire. Anche senza il centravanti più forte del campionato, e dunque dell'intera categoria, le reti arrivano facili; e con le reti le vittorie. Gori non si fa remore a tenere in panchina sia Ciari sia Luzzi, finora a segno nove volte ciascuno (otto Morelli, ma in metà partite): funziona bene l'attacco leggero Donigaglia-Sborgi, funziona così bene che anche se entrambi restano a secco il Forte dei Marmi (due 2008 tra i titolari, Cerù e Di Sacco; e nella ripresa entra il terzo, Cecchini) finisce da subito in apnea, e sconfitto 0-3. L'incontro si sblocca già al 7', quando la difesa legge male un lungo lancio di Bianchini e si perde il taglio di Bartoletti che affonda in area: colpo di testa, Di Nubila fermo, pallone in rete sul palo lontano. Trovato subito il vantaggio, l'Affrico lo gestisce e lo raddoppia al 25' sugli sviluppi d'una rimessa laterale: Toci raccoglie una spizzata respinta corta e da quindici metri scarica il pallone sotto l'incrocio. Soltanto sulla sirena il Forte dei Marmi costruisce un'occasione per riaprire la partita; ma toccando sull'incrocio il tiro di Fermi la fortuna (già, è il quarto ingrediente con cui si vincono i campionati: un grande centravanti, un grande portiere, un grande allenatore e la fortuna amica) dà una mano all'Affrico, che raggiunge l'intervallo sullo 0-2. La ripresa scorre via in una sostanziale gestione, punteggiata da qualche ripartenza e dallo 0-3 quando alla fine mancano cinque minuti: fa tutto da solo Bertelli che, vista chiusa ogni linea di passaggio, sterza sul piede debole, entra in area e con un tiro angolatissimo spedisce il pallone sul primo palo. È la firma in calce al diciottesimo successo stagionale; solo ripensandoci tra qualche anno, magari meno di venticinque, si capirà la portata dell'impresa dell'Affrico che nei primi due terzi di stagione ha vinto sempre tranne che lo scontro diretto col Tau (1-1) e, clamoroso, il derby interno con la Floria alla terza d'andata (0-1). Non è ancora il tempo dei calcoli: ma, qualunque sia l'ammontare del vantaggio residuo, se uscirà in testa dalle tre curve che disegnano il profilo di marzo (due sono quasi cieche, due trasferte orribili a Cecina e Altopascio) potrà cominciare a scegliere la data della festa. Calciatoripiù: Arcidiacono (Forte dei Marmi), Guidorizzi, Toci, Donigaglia (Affrico).
Sestese-Sporting Arno 8-2

SESTESE: Fantini, Athuman, Ugolini, Gaffarelli, Mernacaj, Palaj, Faggi, Zei, Menchetti, Mazzeo, Patrignani. A disp.: Giusti, Geri, Fe, Buzzegoli, Verzicco, Matrone, Scarpelli, . All.: Bertini Andrea
SPORTING ARNO: Misso, Vannini, Ciapetti, Tysak, Del Gaudio, Bergantino, Romani, Meucci, Bettini, Cocchi, Rexhaj. A disp.: Chergui, Cardinali, Ciaschi, Scardigli, Sturiale, Bonaccorsi, Grigioni, Picarelli. All.: Coppetti Fabio
RETI: Menchetti, Matrone, Patrignani, Mazzeo, Mazzeo, Mazzeo, Patrignani, Autorete, Tysak, Bettini
SESTESE: Fantini, Athuman, Ugolini, Gaffarelli, Mernacaj, Palaj, Faggi, Zei, Menchetti, Mazzeo, Patrignani. A disp.: Giusti, Geri, Fè, Buzzegoli, Verzicco, Matrone, Scarpelli. All.: Andrea Bertini.
SPORTING ARNO: Misso, Vannini, Ciapetti, Tysak, Del Gaudio, Bergantino, Romani, Meucci, Bettini, Cocchi, Rexhaj. A disp.: Chergui, Cardinali, Ciaschi, Raugei, Scardigli, Sturiale, Bonaccorsi, Picarelli, Grigioni. All.: Fabio Coppetti.
ARBITRO: Pini di Firenze
RETI: 10' autorete pro Sestese, 18' Patrignani, 30', 41', 82' Mazzeo, 35' Zei, 47' Tysak, 53' Menchetti, 60' Bettini, 75' Matrone.



Ogni volta che tocca il pallone l'umore si spezza a metà: la soddisfazione per veder giocare uno così, e così decisivo; e il rimpianto (o la rabbia?) per non averlo potuto schierare in quello che forse sarà raccontato come il momento decisivo della stagione. Con un Mazzeo in questo stato non c'è bisogno di troppi discorsi: segna tre volte, si conquista un rigore (lo sbaglia, ma lo ribadisce in porta; il secondo errore consecutivo sembra suggerire che è l'unico fondamentale che ha bisogno di migliorare), provoca un'autorete, serve due assist vincenti e sin dal primo passo indirizza una partita in cui lo Sporting Arno non riesce a opporre resistenza adeguata. Sono ben dieci le volte in cui il risultato cambia, otto delle quali a favore della Sestese che passa già al 10' su un'autorete favorita da un traversone di Mazzeo; prima che di minuti ne siano passati altri dieci raddoppia Patrignani che, servito a sinistra dopo un recupero alto (lo Sporting Arno stava provando a ripartire dopo un intervento sospetto su Mazzeo in mezzo all'area), spedisce il pallone accanto al secondo palo. Di qui alla fine del tempo Mazzeo, che se ne vede annullare altrettante, segna due reti: la prima sulla ribattuta del rigore che aveva conquistato alla mezz'ora; la seconda con un tocco giusto d'interno favorito da uno stop di petto che gli consente di trasformare un lancio lungo in un'occasione da rete. Nel mezzo Zei aveva trovato il 4-0 con un rasoterra a fil di palo; già all'intervallo è dunque impossibile ipotizzare un risultato diverso dalla vittoria della Sestese, che però in avvio di ripresa prova a farsi male da sola: distratto, Fantini raccoglie un retropassaggio servitogli volontariamente coi piedi e concede allo Sporting Arno una punizione indiretta che dopo il tocco d'obbligo Tysak converte nel 5-1. Ma le cinque reti di vantaggio si ricompongono subito: Mazzeo affonda in area, attende che Misso accenni l'uscita e, altruistissimo, serve al centro Menchetti pronto a far correre il pallone in porta. A nulla serve la rete di Bettini per il provvisorio 6-2, a nulla se Mazzeo sta così: suo l'assist per Matrone per il 7-2, sua la rete che finalizza la giocata di Verzicco e gli consente di prendersi l'ennesima copertina stagionale. La rete annullata a Scarpelli (creativa la direzione di Pini) che nel finale potrebbe arrotondare non fa male alla Sestese, che nelle dieci partite che restano proverà a conquistare il maggior numero di punti possibili per arrivare più in alto possibile; è invece opposto l'umore dello Sporting Arno, ogni settimana che passa sempre più rassegnato a dire addio all'élite dopo una stagione soltanto. Calciatorepiù : non c'è bisogno di ribadirlo: è sufficiente leggere la cronaca per capire come mai Mazzeo (Sestese) sia in assoluto il migliore della partita, e forse della giornata.