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Allievi Regionali GIR.Elite - Giornata n. 1

Oltrera-Lastrigiana 0-3

OLTRERA: Lemmi, Rendina, Lupi, Celi, Squarcini, Cannarsa, Corsagni, Barbanti, Piccirilli, Romano, Panettella. A disp.: Rivieccio, El Ouardi, Golfarini, Hoti, Landi, Valente, El Bhit, Palma . All.: Ristori Stefano
LASTRIGIANA: Glielmi, Fenza, Mancini, Falorsi, Paolucci, Finelli, Cappelli, Massaro, Grottelli, Mancioppi, Martino. A disp.: Isolani, Aldighieri, Piombanti, Pagliuca, Canale, Massenzio, Mari M., Recordi, Martini. All.: Zecchi Leonardo
ARBITRO: Giulio Bello di Empoli
RETI: Mancioppi, Martini, Cappelli
OLTRERA: Lemmi, Rendina, Lupi, Celi, Squarcini, Cannarsa, Corsagni, Barbanti, Piccirilli, Romano, Panettella. A disp.: Rivieccio, El Ouardi, Golfarini, Hoti, Landi, Valente, El Bhit, Palma. All.: Stefano Ristori.
LASTRIGIANA: Glielmi, Fenza, Mancini, Falorsi, Paolucci, Finelli, Cappelli, Massaro, Grottelli, Mancioppi, Martino. A disp.: Isolani, Aldighieri, Piombanti, Pagliuca, Canale, Massenzio, M. Mari, Recordi, Martini. All.: Leonardo Zecchi.
ARBITRO: Bello di Empoli
RETI: 30' Mancioppi, 51' Cappelli, 68' Martini.



Niente bis, anzi. Per Ristori la seconda partita sulla panchina dell'Oltrera non è memorabile come l'esordio col Capezzano, tre reti nei primi cinque minuti; o forse lo è, ma in maniera opposta. Lo 0-3 con cui la Lastrigiana viene via dal Nuovo Marconcini lo costringe infatti a ragionare di nuovo sugli obiettivi reali: la doppia vittoria di Scandicci e Calenzano schiaccia infatti il vantaggio sulla zona retrocessione, che adesso dista soltanto quattro punti. È vero che in mezzo ci sono Capezzano e Seravezza, e che per quanto visto nel girone d'andata l'Oltrera ha le qualità necessarie a stare tranquilla; ma sottovalutare le squadre che stanno dietro sarebbe un errore difficilmente emendabile. È un problema che non si pone la Lastrigiana che vince la terza partita di fila e raggiunge l'Atletico Lucca alle spalle di grandi e grandissime, a sei punti appena dalla quinta posizione. Che la Lastrigiana stia bene lo si capisce già in avvio, quando Lemmi deve opporsi a Grottelli e Martino subito intenzionati a indirizzare la partita. L'Oltrera regge fino alla mezz'ora, poi cede: la difesa legge male il passaggio di Grottelli per Mancioppi, cui poco prima Bello aveva annullato una rete per un fuorigioco dubbio; stavolta la lettura è facile, quasi quanto trovare lo specchio nonostante la deviazione di Lupi che sporca il pallone senza allontanarlo. La reazione dell'Oltrera sta tutta in un colpo di testa di Piccirilli sul quale Glielmi è attento; è troppo poco per evitare lo 0-1 alla pausa, finita la quale la Lastrigiana raddoppia: persa la prima sfida con Lemmi che gli respinge il tiro da distanza ravvicinata (47'), Martino decide di defilarsi e chiude una discesa inarrestabile con un tiro-cross corretto in rete da Cappelli (51'). Sullo 0-2 l'Oltrera smette di fare anche il poco cui s'era applicata fin lì e, pur salvata di nuovo da Lemmi ottimo nell'opposizione a Grottelli, al 68' subisce anche la terza rete: la segna Martini raccogliendo il pallone respinto dal palo sul tiro di Marcus Mari da venticinque metri. Solo Piccirilli, che cerca la porta con un tiro al volo sul cross di Lupi, prova a salvare quantomeno l'onore dell'Oltrera: Glielmi para e mantiene la porta della Lastrigiana inviolata per la settima volta in sedici incontri. Cominciano a essere numeri interessanti. Calciatoripiù : se non ci fosse Lemmi (Oltrera) la partita finirebbe molto prima; Grottelli che stavolta non segna ma davanti calamita centinaia di palloni, Fenza a uomo su Panettella , annullato, e Mancioppi (Lastrigiana) rendono altissimi i ritmi e moltiplicano le occasioni sin dai primi minuti.
Cattolica Virtus-Sporting Cecina 1-2

CATTOLICA VIRTUS: Mura, Marinari, Silli, Gianassi, Mirashi, Alla, Valeriani, Mangani, Ermini Polacci, Leggieri, Stinghi. A disp.: Bardavezile, Borghini, Cesari, Ermini, Fontana, Nencioli, Nocentini, Serrini, Valiante. All.: Murras Diego
SPORTING CECINA: Sozzi, Ristori, Ferretti, Tronci, Casini, Biondi D., Hasibra, Nigiotti, Londi, Castelli, Di Tanto. A disp.: Raugi, Vestri G., Mecacci, Di Tonno, . All.: Magri Alessandro
ARBITRO: Duccio Magherini di Prato
RETI: Stinghi, Biondi D., Autorete
CATTOLICA VIRTUS: Mura, Marinari, Silli, Gianassi, Mirashi, Alla, Valeriani, Mangani, Ermini Polacci, Leggieri, Stinghi. A disp.: Bardavelidze, Borghini, Cesari, Ermini, Fontana, Nencioli, Nocentini, Serrini, Valiante. All.: Diego Murras.
SPORTING CECINA: Sozzi, Ristori, D. Ferretti, Tronci, Casini, Biondi, Hasibra, Nigiotti, Londi, Castelli, Di Tanto. A disp.: Raugi, Vestri, Mecacci, Di Tonno. All.: Alessandro Magrì.
ARBITRO: Magherini di Prato.
RETI: 33' Stinghi, 51' Biondi, 89' Nocentini aut.



Sul cronometro del San Michele scocca l'ottantanovesimo minuto d'un match bello, combattuto, equilibrato, giocato a gran ritmo da entrambe le squadre e che sembra potersi concludere con un pareggio giusto, una di quelle partite che rendono ancor più grande e scintillante la prima lettera della parola élite. Il Cecina prova a portare l'ultimo rapido assalto all'area sammichelina riuscendo a infilarsi in uno dei rari varchi lasciati aperti da una retroguardia che sin qui ha rasentato la perfezione in chiusura; prova ne è il fatto che la rete del pareggio rossoblù, realizzata da Biondi in avvio di ripresa, è arrivata sugli sviluppi di un calcio piazzato. L'azione buona si dipana sulla sinistra passando per i piedi di Diego Ferretti e da quelli d'un compagno che giunto sul fondo ripropone verso il centro un insidioso traversone basso. È a questo punto che il neoentrato Nocentini, nel tentativo di anticipare l'accorrere degli avanti ospiti, interviene sul pallone che però, prendendo la direzione sbagliata, rotola alle spalle di Mura regalando il successo e i tre punti allo Sporting Cecina. Si materializza così, atroce e inattesa, la più tremenda delle beffe per la Cattolica Virtus che vede scappar via in classifica i rivali di giornata e nel contempo allontanarsi notevolmente quel terzo posto che alla vigilia di questa sfida d'alta quota pareva alla portata. Nel bene e nel male, questo è il calcio. La Cattolica Virtus esce sconfitta da un match che non avrebbe meritato di perdere, mentre il Cecina si aggiudica sul filo di lana una sfida che aveva altrettanto meritatamente pareggiato. Seppur andata in scena su un terreno in non perfette condizioni (una rarità per quel che riguarda il manto erboso del San Michele), le due squadre hanno dato vita a novanta minuti di bel gioco, interpretato a gran velocità. Se ne ha subito una dimostrazione mentre le lancette compiono il loro primo giro. Parte a mille all'ora la Cattolica: lanciato sul settore di destra, Ermini Polacci giunge al limite dell'area per poi tagliare verso il secondo palo un preciso cross sul quale s'avventa di testa capitan Valeriani che ha però il demerito d'impattare il pallone con scarsa potenza, recapitandolo così fra le braccia protese di Sozzi. Replicano a strettissimo giro di posta lo Sporting Cecina che scheggia la traversa della porta difesa da Mura. Bastano insomma pochi secondi per delineare l'assetto tattico attraverso il quale i due tecnici cercano di accaparrarsi l'intero bottino in palio. In fase offensiva Murras s'affida al mix di fisicità e rapidità ben dosato dal duo Ermini Polacci- Stinghi che, sempre ben supportati dai mediani Valeriani, Leggieri e Mangani, pungono una difesa comunque solida e ottimamente puntellata dal monumentale centrale Casini. Magrì opta per una manovra di centrocampo sempre lucida, precisa e fulminea in fase di ripartenza, e in fase d'impostazione s'avvale del fondamentale supporto di Nigiotti e Castelli. Il meccanismo deve fungere da innesco per Londi, Hasibra e Di Tanto e di conseguenza impegna la difesa sammichelina comunque ben registrata, e che davanti a Mura può contare sia sulla granitica coppia centrale composta da Mirashi e Alla, sia su due esterni molto propositivi come Marinai e Silli che oltre a essere sempre puntualissimi in chiusura supportano anche la manovra offensiva. Sugli spalti insomma non ci s'annoia, e anche se non in maniera copiosa giungono anche le occasioni da gol. Al 33' la Cattolica Virtus sblocca il risultato grazie a una splendida ripartenza in velocità portata a compimento dall'ex Settignanese Gabriel Stinghi che, ottimamente innescato sul filo del fuorigioco da uno splendido lancio in profondità di Silli, fila velocissimo verso l'area ospite e dopo esservi entrato elude l'uscita di Sozzi con un morbido tocco che s'adagia sul fondo della rete. Vane sono le proteste dei sostenitori ospiti: l'esperto Magherini convalida, allo Sporting Cecina tocca provare l'inseguimento. È un'operazione tutt'altro che semplice, visto che al 38' la Cattolica Virtus va vicinissima al raddoppio ancora con Stinghi che, ben innescato da Ermini Polacci, stavolta non riesce a inquadrare il bersaglio da ottima posizione. Il primo tempo si chiude ancora nel segno della Cattolica che al 44', approfittando d'uno svarione della retroguardia rossoblu, va ancora a un passo dal raddoppio con l'indemoniato Stinghi, stavolta anticipato da Sozzi in uscita. La Cattolica non solo controlla piuttosto agevolmente il gioco, ma in avvio di ripresa si ritrova fra i piedi la terza grande opportunità per raddoppiare. Un lungo rilancio è calamitato dai piedi del solito Stinghi che in virtù di uno straordinario stop riesce a controllare splendidamente il pallone, prendere d'infilata la retroguardia ospite e presentarsi nuovamente a tu per tu con Sozzi, di nuovo superato dal tiro: il raddoppio lo cancella il prodigioso salvataggio di Casini, che rientrando a tutta velocità verso la propria porta riesce a respingere il pallone prima che oltrepassi la linea bianca. È questa la sliding door che cambia il volto della partita. Al 50' il Cecina riesce finalmente a rompere l'assedio e a conquistare un corner che Hasibra calibra molto bene dalla bandierina di sinistra pescando Casini che, portatosi in posizione offensiva, cerca di girare a rete da due passi: Mura riesce a deviare nuovamente in calcio d'angolo. Il portiere sammichelino si fa però sorprendere un minuto più tardi quando il Cecina usufruisce di un calcio piazzato in posizione decentrata sulla sinistra. È un'opportunità che Diego Biondi sfrutta come meglio non si potrebbe, calibrando direttamente verso la porta un pallone che infilandosi all'altezza del primo palo permette di rimettere in equilibrio i piatti della bilancia. L'improvvisa doccia fredda non spegne le velleità della Cattolica che reagendo da grande squadra riprende a giocar bene in velocità utilizzando le corsie esterne e soprattutto a creare buone occasioni. Al 57' Mangani fugge via sulla sinistra e giunto nei pressi dell'area di rigore rossoblù taglia verso il centro un bel pallone rasoterra sul quale l'accorrente Stinghi, tentando l'intervento in spaccata, manca d'un soffio l'appuntamento con la deviazione vincente sottomisura. Al 68' tocca a Silli provare a involarsi lungo l'out di sinistra: anche il suo cross è ben eseguito; sul pallone che sfila verso il secondo palo s'avventa in corsa Mangani che senza pensarci due volte gira a rete di prima intenzione costringendo agli straordinari il reattivo Sozzi, decisivo con una spettacolare respinta in tuffo. Il fisiologico calo di condizione che la Cattolica evidenzia nell'ultimo terzo di partita e del quale Magri tenta di approfittare inserendo in attacco il giovane e promettente classe 2008 Di Tonno, consente al Cecina di riguadagnar metri a centrocampo e di collezionare un paio di opportunità interessanti. Al 77' una buona manovra orchestrata sulla destra da Londi e dall'altro subentrato Vestri (rileva proprio Di Tonno, vittima di un colpo alla schiena che lo costringe ad abbandonare il terreno di gioco pochi minuti dopo il suo ingresso) si traduce in un preciso traversone che Diego Ferretti prima controlla nel cuore dell'area per poi appoggiare all'indietro per l'accorrente Castelli: la sua battuta a rete da buona posizione si perde oltre la traversa. All'80' la pregevole giocata di Londi che girandosi in un fazzoletto riesce a indirizzare il pallone al sette costringe Mura a inarcarsi e allungarsi per smanacciare il pallone oltre la linea di fondo. Poi, mentre tutti sono ormai proiettati verso il pareggio, ecco giungere a fil di sirena l'episodio col quale s'apre questa cronaca, una combinazione di bravura e fortuna che consente al Cecina di guadagnare tre punti di platino utili per consolidare la presenza sul terzo gradino del podio. Ma la Cattolica Virtus è tutto fuorché in crisi, lo hanno ampiamente dimostrato in questa occasione uscendo dal terreno di gioco comprensibilmente delusa e immeritatamente sconfitta. Se la gara è stata frizzante ed appassionante, una buona parte del merito va anche alla direzione arbitrale di Duccio Magherini. Spesso pesantemente contestato a causa della gestione britannica, ha in realtà dato prova di grandissima esperienza cercando di non spezzettare inutilmente il gioco e dando così la possibilità alle due squadre di tenere alto il ritmo. È stata una direzione da grandi, che dà modo ai ragazzi di crescere anche dal punto di vista caratteriale e che purtroppo non si vede spesso sui campi del settore giovanile. Calciatoripiù : nella Cattolica Virtus hanno ben giocato Silli, Mangani, Valeriani e l'immarcabile Stinghi , ispiratissimo. Nello Sporting Cecina è superlativa la prova di Casini al centro della difesa; ma molto bene sono andati anche l'autore del pareggio Diego Biondi , il roccioso centromediano Nigiotti , la mobilissima punta Londi e i subentrati Vestri e Di Tonno .
Capezzano Pianore-Affrico 0-3

CAPEZZANO PIANORE: Lao Luna, Masala, Sannino, Poli, Bertolucci, Dessi, Paoli, Domenici, Grani, Orlowski Giannoni, Usseglio. A disp.: Innocenti, Cialoni, Consani, Sediki, Benassi, Bartoli, Ndiaye, Cardelli, Ricciotti. All.: Landi Avio
AFFRICO: Fei (30), Guarducci, Bianchini, Guidorizzi, Shehade, Casati, Bertelli, Bartoletti, Morelli, Toci, Ciari. A disp.: Wang, Bartalini, Giannoni, Cillerai, Guerrini, Sborgi, Califano, Donigaglia, Luzzi. All.: Gori Filippo
ARBITRO: Florin Pistelli di Pisa
RETI: Toci, Bianchini, Morelli
CAPEZZANO P.: Laoluna, Masala, Sannino, Poli, Bertolucci, Dessì, Paoli, Domenici, Grani, Orlowski Giannoni, Usseglio Viretta. A disp.: J. Innocenti, Cialoni, Consani, Sediki, Benassi, Bartoli, Ndiaye, Cardelli, Ricciotti. All.: Avio Landi.
AFFRICO: Fei, Guarducci, Bianchini, Guidorizzi, Shehade, Casati, Bertelli, Bartoletti, Morelli, Toci, Ciari. A disp.: Wang, Bartalini, Giannoni, Cillerai, Guerrini, Sborgi, Califano, Donigaglia, Luzzi. All.: Filippo Gori.
ARBITRO: Pistelli di Pisa
RETI: 17' Bianchini, 34' Toci, 55' Morelli.



Risolvere la disequazione è facile, quasi banale: se a una squadra eccezionale s'aggiunge un centravanti eccezionale rimasto fuori per quasi un girone, lo scarto sulle rivali non può che ampliarsi. Già a Sesto Fiorentino l'Affrico aveva ritrovato Morelli titolare con rete allegata; a Capezzano arriva il bis, lo 0-3 che chiude la partita e complica la situazione degli avversari, improvvisamente costretti a fare calcoli sulla terzultima posizione data la doppia vittoria di Scandicci e Calenzano. Morelli è un fenomeno, lo raccontano le trentuno reti dell'anno scorso e la luce che gli balena nelle pupille ogni volta che un pallone sfila in area; ma si farebbe torto all'Affrico, che s'è preso il primo posto dovendo farne a meno per qualche mese, a raccontare solo di Morelli. È diffusa l'impressione che nessuna delle rivali (non la Sestese, non lo Sporting Cecina ma nemmeno il Tau Altopascio) riesca a conciliare qualità, intensità e ferocia a questo livello; s'ascrive tra i loro meriti l'assenza d'una fuga effettiva. Ma è quasi certo che potranno impedirgliela soltanto gli scontri diretti; e se l'Affrico approccia tutte le prossime partite come quella contro il Capezzano ci arriverà forte d'un vantaggio sufficiente. Il punteggio si sblocca alla prima vera occasione nella quale culmina una sfuriata lunga un quarto d'ora: segna Bianchini che, prima rete stagionale, accompagna in porta il pallone respinto da Laoluna, in affanno sulla punizione violenta di Morelli. Al secondo vero affondo l'Affrico raddoppia: Toci dà un saggio di tutte le proprie qualità e, entrato in area in dribbling, trova il secondo palo nonostante una deviazione che sporca un tiro altrimenti perfetto oltre che nell'esito anche nello stile. Alla festa dell'Affrico, che nella ripresa sta attento soprattutto alle notizie che arrivano da Sesto Fiorentino, manca però la rete di Morelli che la trova in avvio di ripresa con la terza punizione che scarica verso la porta: se con la prima aveva innescato la rete del vantaggio e con la seconda non era riuscito a pungere, stavolta mira direttamente al palo di Laoluna che si fa tradire dal rimbalzo e accompagna il pallone in porta. Sullo 0-3 Gori comincia a gestire le energie: Morelli lascia il posto a Luzzi, che davanti s'affianca a Ciari (ottima l'interpretazione del ruolo di seconda punta) e a Donigaglia; i tre arrivano spesso al tiro, senza però costruire vere occasioni da rete. Ma non è un problema: la classifica è sontuosa, i numeri dell'attacco (il migliore, 56 reti segnate) e della difesa (la migliore, 13 reti subite) anche. Difficile ipotizzare che nelle prossime settimane qualcuno possa scalfirne il primato; più facile che di qui a primavera possa aumentare un altro po'. Calciatoripiù : è impegnato il giusto, ma in uscita sui palloni alti Fei è la solita immensa sicurezza; si sa che le grandi vittorie si costruiscono con un grande portiere e un grande attaccante; e con lui e Morelli l'Affrico è copertissimo.
Armando Picchi-Scandicci 0-3

ARMANDO PICCHI: Martino, Tognetti An., Lega, Buonomo, Barile, Sarri, Persico, Ulivieri, Raglianti, Bulleri, Falleni. A disp.: Luppichini, Bonelli, Kasa, Faye, Leone, Tognetti Al., Mantovani, . All.: Soldani Valerio
SCANDICCI: Patacchini, Baiardi, Di Bonito, Corsinovi, Martini, Esposito A., Savastano, Pezzano, Cardona, Tagliavini, Catalano. A disp.: Serio, Municchi, Mascalchi, Pepe, Unicori, Sorge, Baldini, Pino. All.: Pratesi Andrea
ARBITRO: Alessandro D Elia di Lucca
RETI: Pino, Pezzano, Baldini
ARMANDO PICCHI: Martino, Andrea Tognetti, Lega, Buonomo, Barile, Sarri, Persico, Ulivieri, Raglianti, Bulleri, Falleni. A disp.: Luppichini, Bonelli, Kasa, Faye, Leone, Alberto Tognetti, Mantovani. All.: Valerio Soldani.
SCANDICCI: Patacchini, Baiardi, Di Bonito, Corsinovi, Martini, R. Esposito, Savastano, Pezzano, Cardona, Tagliavini, Catalano. A disp.: Serio, Municchi, Mascalchi, Pepe, Unicori, Sorge, Baldini, Pino. All.: Andrea Pratesi.
ARBITRO: D'Elia di Lucca
RETI: Pino, Baldini, Pezzano rig.



Ci s'aspettava che andasse così, ma non era detto che andasse così; ecco perché alla fine di novanta minuti per metà opachi e per metà finalmente intensissimi Pratesi è sollevato: lo Scandicci sta cominciando a reagire ai suoi input, e sul campo dell'Armando Picchi ormai quasi rassegnato alla retrocessione (in sedici partite ha incassato un solo punto) conquista un successo fondamentale per ripartire dopo la débâcle di Calenzano ed evitare di restare da solo in terzultima posizione. Anzi, ora l'obiettivo è un altro: abbandonate le due che gli stanno dietro, Sporting Arno e per l'appunto Armando Picchi, proverà a risucchiare nella lotta altre due-tre squadre (Seravezza? Capezzano? Oltrera?), per evitare di ridurre la corsa a un duello che rischia di trascinarsi fino allo scontro diretto dell'ultima giornata. Lo Scandicci ha le qualità e la solidità per farcela, ma deve dimenticarsi del primo tempo di Livorno; o forse deve ricordarselo per non riproporlo mai più: il pallone gira lento, troppo lento, le idee latitano e la porta di Martino resta un miraggio. Diverso è l'approccio alla ripresa, segnata dai cambi di Pratesi che vede le proprie intuizioni subito premiate. Sono infatti due nuovi entrati a confezionare la rete del vantaggio: Baldini dà subito un sapore diverso alle azioni d'attacco sfociate nello 0-1 grazie alla giocata di Pino che riceve il suo servizio, rientra in dribbling sul mancino e insacca sul palo lontano (55'). Una volta che è crollato, per l'Armando Picchi ricostruire il fortino è quasi impossibile: arrivano quasi in sequenza lo 0-2 dello stesso Baldini che risolve in porta una mischia e lo 0-3 di Pezzano, gelido nel convertire in rete il rigore che s'era procurato. Evento raro in questa stagione, ora lo Scandicci può giocare spensierato: ne giova lo spettacolo, un po' meno i legni schiaffeggiati dalle conclusioni di Pino, Riccardo Esposito e Mascalchi; se ci s'aggiunge un altro paio di buone iniziative di Pezzano e Baldini si capisce come mai, fatta la tara alle difficoltà dell'avversario, lo Scandicci possa comunque aggiungere qualche grammo di fiducia alle sensazioni che desta scorrere l'elenco dei prossimi impegni. Pratesi sa come ci si salva; e se davanti riesce a trovare qualche soluzione efficace anche attingendo dalla panchina portare al sicuro l'ennesima stagione complicata non dovrebbe essere impossibile. Calciatoripiù : l'ingresso di Pino e di Baldini (Scandicci) cambia il ritmo e il risultato.
Folgor Calenzano-Atletico Lucca 5-3

FOLGOR CALENZANO: Giorgi, Hoxha, Lenzi, Biancalani, Casini, Petruzzi, Rosati, Gestri, Pomponio, Santi, Giaquinto. A disp.: Liberati, Volpi, Hylli, Nuti, Petracchi, Baldi, De Biase, Manjani, Bongini. All.: Fiorentino Massimo
ATLETICO LUCCA: Di Cesare, Fiori, Vigolo, Leporatti, Dianda, Faratro, Nikaj, Tocchini, Salotti, Landolfo, Di Lorenzo. A disp.: , Bigondi, Conti, Dhana, Lleshi, Dal Porto, . All.: Luzzi Matteo
ARBITRO: Niccolo Carnevali di Prato
RETI: Pomponio, Biancalani, Lenzi, Petruzzi, De Biase, Dianda, Salotti, Nikaj
FOLGOR CALENZANO: Giorgi, Hoxha, Lenzi, Biancalani, Casini, Petruzzi, Rosati, Gestri, Pomponio, Sarti, Giaquinto. A disp.: Liberati, Volpi, Hylli, Nuti, Petracchi, Baldi, De Biase, Manjani, Bongini. All.: Massimo Fiorentino.
ATLETICO LUCCA: Di Cesare, Fiori, Vigolo, Leporatti, Dianda, Faratro, Nikaj, Tocchini, Salotti, Landolfo, Di Lorenzo. A disp.: Dal Porto, Bigondi, Conti, Dhana, Lleshi, Paolinelli. All.: Matteo Luzzi.
ARBITRO: Carnevali di Prato.
RETI: 16' Pomponio, 19' Nikaj, 21' Dianda, 44' Salotti, 46' pt Biancalani, 48' pt Lenzi, 51' Petruzzi, 91' De Biase.



Partita emozionante e, come suggerisce il punteggio finale, piena di colpi di scena quella andata in scena al S. Facchini di Calenzano. Fresco vincitore del derby col Tau, l'Atletico Lucca cade contro un ottimo Calenzano capace di imporsi con un pirotecnico 5-3. L'inizio del match risulta equilibrato con un Calenzano ben messo in campo da mister Fiorentino e un Atletico Lucca che dal canto suo cerca di far valere il proprio tasso tecnico optando per lunghi fraseggi palla a terra. La squadra di casa risponde con un pressing intenso in tutte le zone del campo, accompagnato però da poca precisione in fase di rifinitura. Il match però non tarda ad animarsi: è il 14' quando gli ospiti risultano pericolosi con un traversone dalla sinistra che attraversa tutta l'area senza trovare una deviazione vincente. Dopo due minuti passa in vantaggio il Calenzano: gran palla di Sarti per Pomponio che all'interno dell'area piccola mette in rete per il momentaneo 1-0. L'Atletico Lucca però reagisce etrova subito il pari: dai 25 metri Nikaj trova il tiro della domenica scoccando un destro violento che si infila alle spalle di Giorgi per l'1-1. Il Calenzano riparte a testa bassa, ma gli ospiti segnano ancora con Dianda che al 21', tutto solo in area, non può che deviare in gol di testa un pregevole corner battuto dalla sinistra per l'1-2. Il Calenzano non ci sta e assalta la metà campo avversaria, costringendo la squadra lucchese a difendere molto basso ma pecca di precisione, visto che Giaquinto almeno un paio di volte ha sul piede la palla del 2-2 senza trovare la conclusione vincente. Poi ancora Sarti da corner serve una palla tagliata che non trova compagni per la deviazione vincente. Come capita spesso nel calcio a gol sbagliato segue gol subìto. Infatti l'Atletico Lucca colpisce ancora con Salotti, bravissimo a trasformare in gol una palla servitagli con il contagiri da Landolfo: è il 44' e si va sul 3-1 per gli ospiti. Il direttore di gara assegna 5 minuti di recupero, durante i quali succede di tutto. Infatti, il Calenzano prima trova il 3-2 con Biancalani che di testa scavalca Di Cesare da posizione defilata raccogliendo una punizione di Lenzi, poi è lo stesso Lenzi a battere ancora l'estremo difensore lucchese con un tiro-cross dalla sinistra che prende una traiettoria stranissima e incoccia il palo interno finendo nel sacco per il clamoroso 3-3. Nonostante il pareggio incassato, l'Atletico Lucca rientra con piglio deciso nel secondo tempo e nei primi 5' crea due occasioni clamorose per riportarsi avanti colpendo prima una traversa e poi mancando la ribattuta con Conti, entrato da poco in campo. Scampato il pericolo, la Folgor Calenzano riesce a guadagnare un calcio d'angolo: la palla calciata da Lenzi genera una mischia che viene risolta dalla rovesciata di Petruzzi, poco spettacolare ma efficace visto che la sfera si insacca sotto la traversa. È il 6' della ripresa e il Calenzano si ritrova in vantaggio. Gli ospiti accusano il colpo e non riescono più a tenere il Calenzano nella propria metà campo. Ne viene fuori una partita dai toni agonistici molto accesi, dove le occasioni nitide da gol finiscono per latitare, e dove gli interventi del direttore di gara (cartellini compresi) la fanno da padrone. Di questo si avvantaggia il Calenzano, che lottando uno contro uno a tutto campo impedisce la costruzione del gioco agli ospiti. Anche la squadra ospite inizia ad affidarsi alle palle lunghe per attaccare l'area calenzanese, ma la retroguardia guidata da Casini solo su un paio di corner. Per ritrovare brillantezza, nel finale i due mister si affidano ai cambi e sono quelli di mister Fiorentino ad essere più efficaci, visto che è proprio il subentrato De Biase a chiudere il match nel recupero prima recuperando palla nella metà campo calenzanese, poi riproponendosi sugli sviluppi dell'azione battendo per la quinta volta Di Cesare con un destro a fil di palo per il definitivo 5-3 che sancisce una vittoria fondamentale per la squadra di mister Fiorentino, che con caparbietà e spirito di sacrificio riesce a superare un avversario ostico e che, soltanto sette giorni prima, era stato capace di avere la meglio sull'invincibile Tau. Calciatoripiù : nella Folgor Calenzano difficile trovare un migliore in particolare perchè quella contro i lucchesi è innanzitutto la vittoria del gruppo, ma certamente Lenzi e il suo sinistro insieme all'applicazione tattica di Rosati vanno presi a simbolo di questa squadra. Nell'Atletico Lucca molto bene Nikaj , autore di un gran gol, e Dianda , una forza della natura.
Forte Dei Marmi 2015-Floria 1-1

FORTE DEI MARMI 2015: Agolli, Gronchi, Arcidiacono, Di Sacco, Borghini, Specchia, Galli, Torcigliani, Fermi, Cini, Fiori. A disp.: Di Nubila, Cecchini, Ceru, Poli, Salvatori, Sermattei, . All.: Mosti Luca
FLORIA: Biotti, Yasser, Benvegnu, Benucci, Meini, Nahi, Fiorini, Bombardieri, Giannone, Vichi, Capanni. A disp.: Morgenni, Migliorini, Lenzi, Alighieri, Tagliaferri C., Tagliaferri M., Ciabatti, Li, Landolina. All.: Sozzi Alessandro
ARBITRO: Andrea Angeli di Carrara
RETI: Cini, Vichi
FORTE DEI MARMI: Agolli, Gronchi, Arcidiacono, Di Sacco, Borghini, Specchia, Galli, Torcigliani, Fermi, Cini, Fiori. A disp.: Di Nubila, Cecchini, Cerù, Poli, Salvatori, Sermattei. All.: Luca Mosti (squalificato, in panchina Lorenzo Cortopassi).
FLORIA: Biotti, Yasser Saber, Benvegnu, Benucci, Meini, Nahi, Fiorini, Bombardieri, Giannone, Vichi, Capanni. A disp.: Morgenni, Migliorini, Lenzi, Alighieri, C. Tagliaferri, M. Tagliaferri, Li, Ciabatti, Landolina. All.: Alessandro Sozzi.
ARBITRO: Angeli di Carrara
RETI: 25' Vichi, 52' Cini.



Restano abbracciati, ora entrambi a ventuno punti. Non è un cattivo risultato soprattutto se si guardano dietro e scrutano la lotta per non retrocedere: è vero che Calenzano e Scandicci si sono avvicinati, ma il cuscinetto rappresentato da Seravezza, Capezzano e Oltrera sembra in grado d'assorbire ogni urto. Eppure a differenza della Floria il Forte dei Marmi non può essere granché soddisfatto dell'1-1 finale; non può esserlo perché, in svantaggio nel primo tempo, dopo aver pareggiato ha sbagliato una dozzina d'occasioni culminate nel rigore parato da Biotti a Borghini. E non può esserlo anche perché, gestita la sfuriata iniziale della Floria, aveva ben giocato anche il primo quarto di gara segnato però soltanto da due mezze occasioni per Galli, non incisivo. La Floria, che dopo una ventina di minuti Sozzi aveva ridisegnato per consentirle di difenderle senza subire, passa quasi a sorpresa, nel momento in cui sembra che accelerando un poco il Forte dei Marmi possa segnare; ma l'incertezza d'Agolli, che parte in ritardo sul filtrante di Giannone e consente a Vichi d'anticiparlo per battere a rete, rompe l'equilibrio nell'altra direzione. E lo 0-1 regge bene fino all'intervallo, necessario al Forte dei Marmi per ritrovare la concentrazione persa dopo l'episodio sfavorevole. Per rimetterlo in partita ci vuole però un errore di Benucci che perde il possesso in fase d'impostazione e si vede costretto a commettere fallo sul fronte sinistro dell'attacco avversario; della punizione laterale s'incarica Cini che con un destro ampio infila il pallone accanto al secondo palo sorprendendo Biotti, tradito dall'assenza di deviazioni. Stavolta il contraccolpo fa male alla Floria che nel quarto d'ora successivo rischia due volte di finire in svantaggio: in una la salva la mira di Fermi, insolitamente impreciso; nell'altra Biotti, decisivo nell'opporsi al tiro di Fiori. È però nel finale che la gara s'accende: Angeli sorvola su un possibile rigore chiesto dalla Floria per un colpo ricevuto da Giannone (85'), non sul contatto tra Lenzi, che cerca di rinviare una rimessa laterale, e la testa di Gronchi che s'abbassa; a impedire al Forte dei Marmi di vincere c'è però Biotti che completa l'operazione riscatto neutralizzando sia l'esecuzione di Borghini sia la successiva ribattuta. È il 90' esatto; resta da giocare ancora il recupero, utile però soltanto a digerire il dessert. Calciatoripiù: Cini, Specchia (Forte dei Marmi), Biotti, Giannone e Meini (Floria).
Sporting Arno-Seravezza 1-3

SPORTING ARNO: Misso, Bergantino (80' Raugei), Ciaschi, Tysak, Del Gaudio, Cocchi (70' Rexhaj), Picarelli (55' Sturiale), Scardigli (65' Ciapetti), Bonaccorsi, Bettini, Vannini (70' Meucci). A disp.: Chergui, Krasniqi, Cardinali, Grigioni . All.: Coppetti Fabio
SERAVEZZA: Dazzi, Bacci, Mazzoncini, Colombini, Matrizi, Giannotti, Liu, Spadoni, Giannelli, Ercolini, Gabbriellini. A disp.: Bassi, Cacciaguerra, Catelli, Del Carlo, Tarantini, Giusti, Ragghianti, Mazzei. All.: Lampitelli Davide
ARBITRO: Luca Iglio di Pistoia
RETI: Scardigli, Cacciaguerra, Cacciaguerra, Giannelli
NOTE: Ammoniti Ciaschi, Del Gaudio.SPORTING ARNO: Misso, Bergantino, Ciaschi, Tysak, Del Gaudio, Cocchi, Picarelli, Scardigli, Bonaccorsi, Bettini, Vannini. A disp.: Cardinali, Ciapetti, B. Krasniqi, Meucci, Raugei, Rexhaj, Sturiale. All.: Fabio Coppetti
SERAVEZZA: Dazzi, Bacci, Mazzoncini, Colombini, Matrizi, Giannotti, Liu, Spadoni, Giannelli, Ercolini, Gabbriellini. A disp.: Bassi, Cacciaguerra, Catelli, Del Carlo, Tarantini, Giusti, Bacci, Ragghianti, Mazzei. All.: Toledo Nishaj.
ARBITRO: Iglio di Pistoia
RETI: 36' Scardigli, 38' Giannelli, 61', 72', Cacciaguerra.



La spunta il Seravezza, che lascia lo Sporting Arno in una posizione non invidiabile: la salvezza ora è lontana otto punti. La sua gara si complica subito, e solo due decisioni d'Iglio tengono il punteggio sullo 0-0 fino a dopo la mezz'ora: il Seravezza si vede infatti annullare due reti per fuorigioco; le avevano segnate al volo Gabbrielli, innescato da Liu con un passaggio a scavalcare la difesa, e Matrizi di testa sulla punizione di Spadoni. Sono i due episodio clou d'una partita difficile da dirigere: il peso del risultato la rende decisamente aspra. Il Seravezza prova a costruire un'altra occasione da rete al 25' col cross di Mazzoncini deviato di testa da Giannelli: Misso para con facilità. Lo Sporting Arno replica alla mezz'ora con un tiro di Bettini, alto di poco. Il vantaggio arriva sei minuti più tardi: servito per vie centrali da Tysak, Bettini controlla e appoggia per Scardigli che da fuori area calcia a giro trovando il quadratino sotto l'incrocio dei pali. Ma il vantaggio dello Sporting Arno dura meno di due minuti: il Seravezza pareggia subito sul lungo lancio di Matrizi per Giannelli che s'invola in solitaria e batte Misso. Nei minuti finali del primo tempo il Seravezza costruisce l'occasione per completare la rimonta: Giannotti serve un gran filtrante per Gabbriellini che però si fa ipnotizzare da Misso favorendogli la parata. Nell'intervallo Nishaj decide che è giunto il momento di giocarsi Cacciaguerra, e per lo Sporting Arno cominciano i guai. Il primo pericolo arriva al 52', sul lungo lancio di Colombini per Giannelli pronto alla sponda per il compagno neoentrato: tiro velenoso, di poco fuori. Lo Sporting Arno prova a reagire, ma il Seravezza si chiude bene e riparte in contropiede. L'1-2 arriva allo scoccare dei sessanta minuti: l'azione nasce da un errore dello Sporting Arno in difesa; ne approfitta Cacciaguerra che salta Del Gaudio e spiazza Misso. Lo Sporting Arno si lancia all'attacco alla ricerca del pari, ma il Seravezza si chiude e calcia via qualsiasi pallone arrivi. Di uno di questi rilanci approfitta Cacciaguerra che stoppa il pallone, salta Bergantino e infila Misso sul primo palo firmando il terzo gol per il Seravezza. È l'1-3, che consente al Seravezza di mantenere dietro la coppia Scandicci-Calenzano, sempre più lontani dallo Sporting Arno. Calciatoripiù: Cacciaguerra (Seravezza) entra nel secondo tempo e mostra le proprie doti tecniche e realizzative siglando una doppietta; Scardigli (Sporting Arno) segna un gran gol dai venti metri e si sacrifica per la squadra.
Sestese-Tau Calcio 2-3

SESTESE: Fantini, Buzzegoli, Geri, Gaffarelli, Chelli, Palaj, Fe, Zei, Menchetti, Patrignani, Athuman. A disp.: Giusti, Ugolini, Faggi, Graziano, Mernacaj, Matrone, Scarpelli, Verzicco . All.: Bertini Andrea
TAU CALCIO: Pierallini, Ferretti, D Amato, Rossi, Tofanelli, Gasperoni, Battisti, Bagnoli, Lucchesi, Grossi, Nesti. A disp.: Chiarello, Vas, Soldati, Borracchini, Baroni, Lensi, Negara, Scardigli, Paperini. All.: Pucci Gabriel
ARBITRO: Emanuele Junio Bagni di Prato
RETI: Fe, Matrone, Grossi, Grossi, Ferretti
SESTESE: Fantini, Buzzegoli (65' Graziano), Geri (78' Ugolini), Gaffarelli (68' Faggi), Chelli, Palaj (72' Mernacaj), Fè (65' Matrone), Zei (62' Scarpelli), Menchetti, Patrignani, Athuman (88' Verzicco). A disp.: Giusti. All.: Andrea Bertini (squalificato, in panchina Valentino Fabris).
TAU ALTOPASCIO: Pierallini, A. Ferretti, D'Amato, N. Rossi, Tofanelli, Gasperoni (80' Paperini), Battisti (85' Lensi), Bagnoli, Lucchesi, Grossi (78' Negara), Nesti (68' Scardigli). A disp.: Chiarello, Vas, Soldati, Borracchini, Baroni. All.: Gabriel Pucci.
ARBITRO: Bagni di Prato
RETI: 38', 62' Grossi, 46' pt Fè, 93' Matrone, 96' A. Ferretti.
NOTE: espulso Patrignani (20'). Ammoniti Grossi, Faggi, Matrone, D'Amato, Menchetti e A. Ferretti. Angoli: 2-4. Recupero: 1'+7'.



Ha rischiato d'essere il sigillo in calce all'atto d'abdicazione. Se non fosse riuscito a vincere una partita giocata in superiorità numerica per più di un'ora e dieci (espulso Patrignani al 20'), non chiudendola nel momento in cui la Sestese sembrava aver finito le pile e facendosi rimontare due volte, la seconda delle quali al terzo di recupero, il Tau Altopascio avrebbe detto al mondo che quest'anno ormai è andata così, e che il titolo regionale se lo prenderà l'Affrico. Il finale invece racconta una storia diversa; la racconta perché sulla punizione di Lensi, gran mancino, Andrea Ferretti trova la torsione vincente e segna il 2-3 che evita che il divario si dilati. Una sorta d'ufficialità comunque arriva lo stesso: perso il secondo big-match di fila, è molto improbabile che la Sestese rientri nella corsa al titolo; la vetta ora sta a +10, e in mezzo ci sono altre due squadre ben più lanciate. Ma a differenza di quanto accaduto alla fine della gara con l'Affrico quando aveva dovuto contare solo le proprie colpe, e al limite recriminare per la squalifica di Mazzeo, stavolta la Sestese merita complimenti quasi per intero: se avesse difeso un po' meglio sull'ultima punizione dell'incontro, subito dopo aver completato una rimonta all'apparenza impossibile, insieme ai complimenti pieni avrebbe preso un punto ed evitato la seconda sconfitta di fila. È infatti difficilissimo giocare con un uomo in meno per un tempo e mezzo; lo è ancora di più se l'uomo è uno dei migliori e l'avversario il Tau Altopascio. Fino al 20' e all'episodio su cui inevitabilmente la gara gira le duellanti s'erano sostanzialmente equivalse: al destro alto di Grossi, liberato al limite dal tiro rimpallato di Lucchesi (splendida la verticalizzazione di Gasperoni, efficace il triangolo tra i compagni di reparto), replica il traversone velenoso di Fè sporcato in angolo da Niccolò Rossi. Per venti minuti l'assetto tattico delle due squadre è identico per due terzi; cambia la disposizione degli attaccanti: larghi Athuman e Patrignani ai lati di Menchetti, vicini invece Lucchesi e Grossi con Nesti a supporto. Ma la situazione cambia al 20', sull'intervento scoordinato ma non durissimo di Patrignani su Andrea Ferretti ai margini dell'area del Tau; Bagni lo rubrica come un grave fallo di gioco e lo punisce con l'espulsione che cambia la configurazione della partita. Bertini dalla tribuna (squalifica finita ieri; a Mazzeo resta invece da scontare ancora un turno: la partita con la Lastrigiana ha avuto una coda lunghissima) e Fabris dalla panchina chiamano il primo ritocco tattico: Athuman arretra sulla linea mediana, Zei s'allarga in posizione d'esterno sinistro, Menchetti resta l'unico riferimento offensivo nel 4-4-1 che prende subito forma. E per un po' la Sestese regge: per un po' il Tau si fa vedere soltanto col mancino di Lucchesi in palleggio (servizio di Battisti, pallone accanto al primo palo). Ben più pericoloso è il contropiede imbastito da Athuman e Menchetti che prima gioca di sponda per l'inserimento di Fè e sul pallone di ritorno apre sulla corsia sinistra per lo scatto di Geri: ottimo l'affondo fino al limite, potente il mancino in corsa, sbagliata di poco la mira. È invece perfetta quella di Grossi nell'azione che porta avanti il Tau: il suo destro dal limite sulla sponda di Bagnoli, che dall'espulsione in poi affonda spesso in mezzo alle due punte, accarezza il pallone e lo fa affacciare al di là dell'incrocio (38'). È il momento di maggior difficoltà per la Sestese che sulla ripresa del gioco perde il possesso e consente a Lucchesi di presentarsi al vertice sinistro dell'area e cercare il palo più lontano, protetto da una deviazione che concede al Tau il primo angolo della partita. Da sinistra lo calcia Grossi: D'Amato calamita col petto la respinta della difesa, con un passo e mezzo raggiunge il vertice dell'area di porta e da qui scarica il mancino all'angolo basso ove però arriva il guanto destro di Fantini. Il Tau ci riprova al 42' con la verticalizzazione d'Andrea Ferretti per Nesti che cerca Battisti sul secondo palo: con la figura Buzzegoli gli nega il raddoppio opponendosi all'interno destro a colpo sicuro. Il vantaggio del Tau all'intervallo sembra scontato, ma nell'unico minuto di recupero concesso da Bagni (direzione imprecisa, e molto contestata dalla Sestese: pesa l'episodio dell'espulsione, nel quale forse sarebbe stata preferibile un'ammonizione fatta pesare) la Sestese pareggia: Andrea Ferretti non regge l'accelerazione d'Athuman che sprinta sulla corsia sinistra e dal fondo crossa col mancino cercando rasoterra il secondo palo; là c'è Fè, al cui destro si possono chiedere anche soluzioni più difficili che accompagnare in porta il pallone da quattro metri. L'1-1 all'intervallo costringe Pucci a ripensare l'approccio del Tau alla ripresa, anche perché la Sestese si presenta con un diverso sistema di gioco: Athuman torna davanti al fianco di Menchetti e consente a Fè e Zei di ricomporre il trio di centrocampo con Gaffarelli. Per un quarto d'ora non ci s'accorge dello squilibrio numerico, tanto che la prima occasione la costruisce la Sestese: trovata la profondità grazie al triangolo con Zei, Menchetti affonda sul fronte sinistro dell'attacco e, accentratosi fino al vertice dell'area di porta, col sinistro cerca l'angolo basso accanto al primo palo; glielo nega Pierallini, reattivo (50'). È l'unica occasione del quarto d'ora che avvia la ripresa, nel quale i ritmi improvvisamente calano; ad alzarli di nuovo ci pensa il Tau, pericolosissimo col traversone rasoterra di Bagnoli letto male da Fantini che cerca la presa e perde il pallone; Palaj rinvia la capitolazione spazzando a lato. Ma dalla rimessa laterale il Tau costruisce il nuovo vantaggio: libero ai venticinque metri, Grossi trasforma un pallone innocuo nella rete del raddoppio, di nuovo col destro e di nuovo all'incrocio - stavolta quello più vicino (62'). Da qui prende il via una fase segnata dai cambi di Bertini e Fabris (Graziano, Faggi e Scarpelli si prendono la mediana, Athuman ritrova la posizione di terzino lasciando a Matrone la partnership con Menchetti) e da una serie d'occasioni enormi del Tau, che potrebbe chiudere la partita in almeno sei circostanze. Delle prime due è protagonista Scardigli che, sostituito Nesti da cinque minuti, prima alza il destro sul traversone rasoterra di Battisti (grande apertura di Lucchesi a destra, 72') e poi da trenta metri spezza la traversa sul servizio orizzontale di Gasperoni (73'). Ugualmente clamorosa è l'occasione che Andrea Ferretti avvia dalla propria trequarti dopo essersi opposto al traversone di Graziano e che Lucchesi cestina sull'uscita di Fantini fuori area: avrebbe potuto scartarlo o superarlo con un tocco morbido, preferisce il rasoterra angolato che sfila dalla parte sbagliata del palo lontano (81'). Il duello si ripete un minuto più tardi sul mancino dai venti metri, Fantini stavolta blocca con brivido, e all'89' sul destro rasoterra innescato dal traversone di Scardigli: il pallone esce fuori dallo specchio, come sul tiro di Negara (fuori Grossi) che anticipa Mernacaj ma non riesce ad angolare. Ma tutto questo è soltanto il prologo d'un finale ai limiti dell'assurdo. Per frenare quella che pensa essere l'ultima ripartenza avversaria D'Amato si gioca la trattenuta sulla trequarti: il problema non è l'ammonizione quanto la punizione che ne scaturisce. La calcia Faggi in un'area in cui stanno in diciannove: Chelli, che quasi un girone fa così aveva deciso la sfida col Seravezza, sfrutta le proprie doti aeree per prolungare il traversone verso la porta; il rimpallo fa impennare il pallone sulla verticale di Matrone, che non appena inizia la fase discendente lo spinge verso il secondo palo; Pierallini ci arriva come se fosse fatto di gomma, ma la sorte gli dice male: rimbalzo sulla traversa, sulla spalla di Paperini e a schiaffeggiare la rete. Ci vuole un paio di minuti perché la Sestese completi i festeggiamenti e si possa tornare a giocare; e quel paio di minuti Bagni, che in origine aveva deciso che si sarebbe giocato fino al 95', decide di recuperarli per intero. Il Tau ha dunque modo di conquistare un'ultima punizione sul fronte sinistro d'attacco, non lontano dal lato corto dell'area di rigore (fallo di Menchetti, generosissimo in ripiego). Se n'incarica Lensi, che una decina di minuti prima aveva rilevato Battisti nel tentativo di dare maggior solidità alla fase difensiva; e sul traversone mancino, che mancino, Andrea Ferretti anticipa la difesa troppo statica e in torsione batte Fantini per la terza volta. È il 2-3 che condanna la Sestese alla seconda sconfitta interna consecutiva: ci sta di perdere in dieci, ci sta di perdere col Tau; ma perdere, in dieci e col Tau, dopo aver pareggiato al 93' è poco meno d'una dichiarazione di resa. Calciatoripiù : se sull'ultima azione avversaria la difesa si fosse mossa meglio per Matrone sarebbe stata la domenica perfetta, mezz'ora giocata e rete decisiva. Non va così, e svanisce anche il senso dell'ottima prestazione di Menchetti (Sestese), che non segna ma dall'espulsione di Patrignani in avanti si fa carico del peso di tutto l'attacco; non va così perché Lensi spedisce il pallone sulla testa d'Andrea Ferretti , la cui rete s'aggiunge alla doppietta di Grossi e decide un incontro segnato tecnicamente dalla qualità immensa di Gasperoni (Tau Altopascio), che dopo Perillo e Carlucci continua a raccontare la storia dei grandi registi col sei sulle spalle.