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Juniores Regionali GIR.Elite - Giornata n. 15

Maliseti Seano-Sestese 1-0

MALISETI SEANO: Cavalieri A., Ingrassia, Coppini, Sensi, Menichetti F., Baldi, Andreola, Luccioletti, Dardha, Asara, Osasumwen. A disp.: Naselli, Mema, Aiazzi, Chiti, Meoni, Bartolozzi, Taglioli, Landini, Ballerini. All.: Di Vivona Alessandro
SESTESE: Tognoni De Pugi, Vilcea, Cremonini, De Rosis, Garzi, Gocaj, Mencarelli, Nuti, Papini, Pelagatti, Pisaniello. A disp.: Rettori, Vannini, Bravi, Nenci, Papucci, Macchinelli, Capecchi, Corigliano. All.: Rossi Alessandro
RETI: Coppini
MALISETI SEANO: Cavalieri, Ingrassia, Coppini, Sensi, Aiazzi, Meoni, Luccioletti, R. Landini, Dardha, Asara, Mema. A disp.: Parigi, Menichetti, F. Baldi, Bartolozzi, Andreola, Taglioli, J. Ballerini, Palumbo, Osasumwen. All.: Alessandro Di Vivona.
SESTESE: Tognoni De Pugi, L. Papini, Vilcea, Garzi, Pisaniello, De Rosis, Gocaj, Pelagatti, Mencarelli, Cremonini, Nuti. A disp.: Rettori, Papucci, Nenci, Capecchi, Corigliano, Macchinelli, C. Vannini, Bravi. All.: Alessandro Rossi.
ARBITRO: Scartabelli di Pistoia
RETE: 77' Coppini rig.

MALISETI SEANO: Cavalieri, Ingrassia, Coppini, Sensi, Aiazzi, Meoni, Luccioletti, R. Landini, Dardha, Asara, Mema. A disp.: Parigi, Menichetti, F. Baldi, Bartolozzi, Andreola, Taglioli, J. Ballerini, Palumbo, Osasumwen. All.: Alessandro Di Vivona.
SESTESE: Tognoni De Pugi, L. Papini, Vilcea, Garzi, Pisaniello, De Rosis, Gocaj, Pelagatti, Mencarelli, Cremonini, Nuti. A disp.: Rettori, Papucci, Nenci, Capecchi, Corigliano, Macchinelli, C. Vannini, Bravi. All.: Alessandro Rossi.
ARBITRO: Scartabelli di Pistoia
RETE: 77' Coppini rig.



Che tra queste due sia spesso scontro diretto è fatto assodato; più insolito che sia uno scontro diretto per evitare l'apnea della zona retrocessione. Il rigore di Coppini a tredici minuti dalla fine rilancia le ambizioni del Maliseti (basta poco: la classifica è cortissima) e inguaia la Sestese, superata dal Fucecchio e di nuovo sprofondata al quartultimo posto nonostante un buon avvio: senza la parata di Cavalieri, che col piede s'oppone al tiro di Nuti (s'infortuna di lì a poco) diretto all'angolo basso dopo un rinvio sbagliato della difesa avversaria, sarebbe cambiato l'andamento dell'incontro e probabilmente della stagione, o perlomeno d'una sua parte. Il Maliseti ha bisogno della mezz'ora per replicare: più che un tiro, la giocata di Luccioletti è un cross sul quale Dardha, anticipato, manca la deviazione. Stop. La ripresa è più vivace, e non che ci voglia granché: il Maliseti rientra meglio, Dardha crea subito una palla-gol con una discesa fino al fondo condita da un traversone rasoterra sul quale Mema manca la deviazione vincente. Si resta comunque aggrappati agli episodi, perché un po' il vento, un po' l'architettura che non funziona né di qui né di là, e d'altra parte la classifica è un sintomo chiaro, e un po' la paura fanno ristagnare il gioco intorno alla mediana. Per sbloccare la partita ci vuole dunque un errore individuale: lo commette Pelagatti intervenendo in ritardo su Luccioletti che era entrato in area dopo un paio di dribbling alla bandierina; Scartabelli fischia un rigore facile che Coppini trasforma in rete aprendo il mancino (77'). Ora la Sestese è costretta a reagire, ma l'obbligo d'alzare il baricentro non porta a niente più che a un diagonale di Capecchi a lato di pochissimo; alla rete va più vicino il Maliseti col tiro di Taglioli che, da poco subentrato a Dardha, da fuori mira l'angolo basso trovando la grande risposta di Tognoni De Pugi. Ma per andar bene non basta un ottimo portiere: la Sestese ha ancora troppi problemi, a partire da una difesa troppo perforabile. Calciatoripiù : capitano, Coppini non si fa problemi a prendersi una responsabilità enorme e a incaricarsi di calciare un rigore pesante; è il gol della vittoria, favorita dalla prestazione di Riccardo Landini (Maliseti Seano) che in mediana interrompe di continuo la manovra della Sestese.

Che tra queste due sia spesso scontro diretto è fatto assodato; più insolito che sia uno scontro diretto per evitare l'apnea della zona retrocessione. Il rigore di Coppini a tredici minuti dalla fine rilancia le ambizioni del Maliseti (basta poco: la classifica è cortissima) e inguaia la Sestese, superata dal Fucecchio e di nuovo sprofondata al quartultimo posto nonostante un buon avvio: senza la parata di Cavalieri, che col piede s'oppone al tiro di Nuti (s'infortuna di lì a poco) diretto all'angolo basso dopo un rinvio sbagliato della difesa avversaria, sarebbe cambiato l'andamento dell'incontro e probabilmente della stagione, o perlomeno d'una sua parte. Il Maliseti ha bisogno della mezz'ora per replicare: più che un tiro, la giocata di Luccioletti è un cross sul quale Dardha, anticipato, manca la deviazione. Stop. La ripresa è più vivace, e non che ci voglia granché: il Maliseti rientra meglio, Dardha crea subito una palla-gol con una discesa fino al fondo condita da un traversone rasoterra sul quale Mema manca la deviazione vincente. Si resta comunque aggrappati agli episodi, perché un po' il vento, un po' l'architettura che non funziona né di qui né di là, e d'altra parte la classifica è un sintomo chiaro, e un po' la paura fanno ristagnare il gioco intorno alla mediana. Per sbloccare la partita ci vuole dunque un errore individuale: lo commette Pelagatti intervenendo in ritardo su Luccioletti che era entrato in area dopo un paio di dribbling alla bandierina; Scartabelli fischia un rigore facile che Coppini trasforma in rete aprendo il mancino (77'). Ora la Sestese è costretta a reagire, ma l'obbligo d'alzare il baricentro non porta a niente più che a un diagonale di Capecchi a lato di pochissimo; alla rete va più vicino il Maliseti col tiro di Taglioli che, da poco subentrato a Dardha, da fuori mira l'angolo basso trovando la grande risposta di Tognoni De Pugi. Ma per andar bene non basta un ottimo portiere: la Sestese ha ancora troppi problemi, a partire da una difesa troppo perforabile. Calciatoripiù : capitano, Coppini non si fa problemi a prendersi una responsabilità enorme e a incaricarsi di calciare un rigore pesante; è il gol della vittoria, favorita dalla prestazione di Riccardo Landini (Maliseti Seano) che in mediana interrompe di continuo la manovra della Sestese.
Affrico-Lastrigiana 2-3

AFFRICO: Soccodato, Baroncini, Biba, Palazzini, Andrei, Vignozzi, Petrini, Puggelli, Guerra, Malizia, Miniati. A disp.: Dos Santos, Laraia, Benci, Bartolacci, Merino Serna, Casoni, Mosconi, Russo, Conti. All.: Benfari Massimiliano
LASTRIGIANA: Hila, Maritan, Bonaiuti, Stefanacci, Sona, De Pascalis, Castiglioni, Fontani, Tomeo, Innocenti, Talakhadze. A disp.: Magnolfi, Marchi, Corrado, Arrighetti, Vignolini, Mandolini, Oliveri, . All.: Guasti Davide
RETI: Di Gaudio, Di Gaudio, Tomeo, Ballerini, Oliveri
AFFRICO: Fei, Bartolacci, Conti, Biba, Laraia, Loffredo, Petrini, Puggelli, Guerra, Malizia, Russo. A disp.: Dos Santos, Andrei, Baroncini, Consumi, Palazzini, Casoni, Miniati, Mosconi, Di Gaudio. All.: Massimiliano Benfari.
LASTRIGIANA: Hila, Bonaiuti, Marchi, D'Alessandro, Sona, De Pascalis, Castiglioni, N. Ballerini, Tomeo, Mandolini, Innocenti.
A disp.: Glielmi, Guasti, Talakhadze, Vignolini, Arrighetti, Rosati, Oliveri, Corrado. All.: Davide Guasti.
ARBITRO: Buchignani di Livorno.
RETI: 56' Tomeo, 60' N. Ballerini, 66', 76' Di Gaudio, 85' Oliveri.

AFFRICO: Fei, Bartolacci, Conti, Biba, Laraia, Loffredo, Petrini, Puggelli, Guerra, Malizia, Russo. A disp.: Dos Santos, Andrei, Baroncini, Consumi, Palazzini, Casoni, Miniati, Mosconi, Di Gaudio. All.: Massimiliano Benfari.
LASTRIGIANA: Hila, Bonaiuti, Marchi, D'Alessandro, Sona, De Pascalis, Castiglioni, N. Ballerini, Tomeo, Mandolini, Innocenti.
A disp.: Glielmi, Guasti, Talakhadze, Vignolini, Arrighetti, Rosati, Oliveri, Corrado. All.: Davide Guasti.
ARBITRO: Buchignani di Livorno.
RETI: 56' Tomeo, 60' N. Ballerini, 66', 76' Di Gaudio, 85' Oliveri.



Lassù, in vetta a una classifica corta come un cerino, erano molte le squadre che, gettando uno sguardo interessato al sintetico del Lapenta, facevano il tifo per la Lastrigiana: si capisce la loro soddisfazione vedendo l'Affrico, non più capolista, sconfitto 2-3. Ma niente è paragonabile alla soddisfazione di Davide Guasti, che vede la propria squadra espugnare viale Fanti, tornare a respirare aria d'alta montagna e accorciare la graduatoria rendendo così ancor più incerto e appassionante uno dei campionati più equilibrati degli ultimi anni. Un quadro tanto ricco di insidie avrebbe suggerito prudenza; invece due formazioni quadrate e ricche di buone individualità danno vita a una sfida tutta da raccontare e che ha degnamente rappresentato quanto di meglio si può vedere su un campo di calcio: buon gioco, spettacolo, partita a scacchi fra due tecnici tatticamente intelligenti e ben preparati, ma soprattutto reti, emozioni e colpi di scena. Nella prima frazione, caratterizzata dall'ottima disposizione in campo e dall'efficace quadro tattico disegnato da entrambi gli allenatori, le due squadre s'annullano vicendevolmente e di conseguenza creano poche occasioni. A un Affrico maggiormente dedito all'impostazione e al possesso palla s'oppone una Lastrigiana solida in difesa e a centrocampo, e che quando ne ha la possibilità cerca di verticalizzare e velocizzare il gioco nel tentativo d'innescare gli attaccanti. Così, mentre i guizzanti Mandolini e Tomeo cozzano contro il solido muro eretto dal quadrilatero formato da Bartolacci, Conti, Laraia e Loffredo, il terzetto offensivo dei leoni formato dagli esterni Petrini e Russo e dal centrattacco Guerra, sempre ben supportato dagli inserimenti del regista Malizia e del centrale di riferimento Puggelli, viene sistematicamente annullato dagli insuperabili Bonaiuti, Sona, Marchi e De Pascalis che, puntellati da D'Alessandro, fanno dormire sonni piuttosto tranquilli a Fabio Hila. Dopo appena dieci minuti di gioco l'infortunio occorso a Conti costringe Max Benfari ad andare alla lavagna e risolvere il primo problema di natura tattica. Ottima è però la soluzione trovata dall'ex attaccante dell'Empoli che inserisce Baroncini a destra, spostando Bartolacci sul fronte opposto. La mossa riequilibra il reparto togliendo qualche grattacapo a Fei, giovanissimo portiere classe 2007. Le due formazioni sono insomma brave a sviluppare le prime due fasi della manovra, interdizione e impostazione, rendendo di conseguenza inoffensiva la terza, la finalizzazione. Pur regnando, l'equilibrio non rende soporifera una gara che i ventidue protagonisti interpretano a ritmo piuttosto sostenuto. Al 21' il primo sussulto d'orgoglio è tinto di bianco e di rosso. Lo schema su angolo dalla destra sorprende la retroguardia avversaria: la battuta corta di Marchi che Mandolini traduce in un morbido spiovente a centro area favorisce l'inserimento di De Pascalis il cui stacco di testa è al tempo stesso imperioso e infruttuoso, poiché l'incornata debole e centrale termina fra le mani protese di Fei, ben piazzato. L'Affrico replica utilizzando i propri centrocampisti: la battuta di Biba dalla distanza centra in pieno la traversa (27'). Al 35' la Lastra prova a passare da sinistra: la veloce triangolazione con Niccolò Ballerini libera la corsa di Mandolini che giunto quasi sul fondo crossa verso il primo palo; sul pallone si fionda Castiglioni che da due passi calcia di prima di poco a lato. L'azione successiva si registra nell'altra area: al 42' l'Affrico ci riprova dalla distanza stavolta con Malizia, la cui radente battuta a rete costringe Hila a una provvidenziale respinta in tuffo sulla propria sinistra. La fase iniziale della ripresa mette ancor più in evidenza il buon lavoro che i centrocampisti lastrigiani hanno svolto in fase d'impostazione anche nel primo tempo. Guadagnando metri sul terreno, Castiglioni a destra e la coppia centrale composta da Niccolò Ballerini e Innocenti tolgono ai mediani avversaria una bella fetta della loro proverbiale sicurezza. L'Affrico si smarrisce, sembra aver lasciato testa e gambe negli spogliatoi e la Lastrigiana ne approfittare al meglio. Al 56' una ficcante imbucata rasoterra di Niccolò Ballerini fa saltare il dispositivo difensivo azzurro innescando Tomeo che, ritrovatosi tutto solo davanti a Fei, ne anticipa l'intervento in uscita toccando di precisione in rete il pallone del vantaggio. Trascinato in mediana dall'irriducibile Biba, l'Affrico prova immediatamente a reagire: al 58' è ancora il numero quattro in casacca azzurra a impegnare piuttosto severamente Hila con una conclusione dal limite deviata in calcio d'angolo dopo un rimbalzo. La Lastrigiana torna però altrettanto repentinamente in attacco: Castiglioni libera in area Mandolini che però, schiacciando eccessivamente la conclusione in diagonale, spedisce il pallone fuori alla destra di Fei. Il raddoppio lastrigiano è però solo rimandato. Allo scoccare del 60' Mandolini taglia direttamente verso la porta un'insidiosa parabola sugli sviluppi di un corner dalla bandierina di sinistra: il pallone velenoso coglie di sorpresa Fei che può solo respingere a fatica; Niccolò Ballerini raccoglie il pallone a due passi dalla porta e lo gira comodamente in rete. È a questo punto della sfida che la profondità della rosa a disposizione di Benfari cambia il corso degli eventi: le diverse sostituzioni infatti ridanno corpo e pericolosità alla manovra. Grazie agli inserimenti di Miniati e Di Gaudio in attacco e di Mosconi e Palazzini a sostegno in mediana, l'Affrico torna a spingere così forte da indurre Hila in errore. Al 66' infatti è anche grazie a un infortunio dell'ex portiere della Cattolica che la sfida si riapre. Fanno tutto molto bene i neoentrati: Palazzini avanza sulla trequarti e libera al limite Miniati il cui rasoterra è preciso ma tutt'altro che imprendibile; Hila si getta in tuffo, ma il pallone gli sfugge dalle mani e rimbalza sui piedi dell'accorrente Di Gaudio cui non resta che accompagnarlo in fondo al sacco. L'Affrico adesso ci crede e al acciuffano il pareggio: anche in questa occasione sono decisivi i correttivi apportati da Benfari in corso d'opera. Mosconi batte bene un angolo da destra e mette il pallone in area: efficace il terzo tempo di Di Gaudio, micidiale l'incornata in anticipo sui difensori. È il 2-2. Manca ancora più di un quarto d'ora al termine e adesso in tribuna si ha la percezione che l'Affrico possa provare a vincere. Guasti ha però ancora una carta da giocare, e dalla panchina fa alzare Oliveri. All'85' è proprio lui ad approfittare di un pallone non intercettato dalla difesa avversaria, a presentarsi in area e a battere Fei con un tiro nell'angolo basso. È il punto del terzo e stavolta definitivo vantaggio lastrigiano. Anche se per il momento non può dire di aver vinto la guerra, al fischio finale (uno dei migliori arbitri toscani, il livornese Leonardo Buchignani, ha diretto in maniera più che sufficiente una gara interpretata con estrema correttezza da tutti i ragazzi scesi in campo) Davide Guasti ha certamente portato a casa tre punti fondamentali. La Lastrigiana torna in corsa per il titolo regionale, assieme all'Affrico ma anche a un manipolo di altre avversarie altrettanto agguerrite. Lo splendido spettacolo cui s'è assistito sul sintetico del Lapenta è indice di quanto sia equilibrato e livellato verso l'alto questo splendido campionato d'élite. Pur gettando al vento una buona occasione anche l'Affrico ha infatti dimostrato ancora una volta di essere formazione ricca di buoni schemi e di talento. Calciatoripiù : ottima la prova di Biba e Puggelli in mediana, dei subentrati Palazzini, Mosconi, Miniati e Di Gaudio (Affrico), di Sona, Bonaiuti e Marchi in fase difensiva, di Niccolò Ballerini nel cuore del centrocampo, di Mandolini e Tomeo in attacco e del subentrato Oliveri (Lastrigiana), decisivo ai fini del risultato.

Lassù, in vetta a una classifica corta come un cerino, erano molte le squadre che, gettando uno sguardo interessato al sintetico del Lapenta, facevano il tifo per la Lastrigiana: si capisce la loro soddisfazione vedendo l'Affrico, non più capolista, sconfitto 2-3. Ma niente è paragonabile alla soddisfazione di Davide Guasti, che vede la propria squadra espugnare viale Fanti, tornare a respirare aria d'alta montagna e accorciare la graduatoria rendendo così ancor più incerto e appassionante uno dei campionati più equilibrati degli ultimi anni. Un quadro tanto ricco di insidie avrebbe suggerito prudenza; invece due formazioni quadrate e ricche di buone individualità danno vita a una sfida tutta da raccontare e che ha degnamente rappresentato quanto di meglio si può vedere su un campo di calcio: buon gioco, spettacolo, partita a scacchi fra due tecnici tatticamente intelligenti e ben preparati, ma soprattutto reti, emozioni e colpi di scena. Nella prima frazione, caratterizzata dall'ottima disposizione in campo e dall'efficace quadro tattico disegnato da entrambi gli allenatori, le due squadre s'annullano vicendevolmente e di conseguenza creano poche occasioni. A un Affrico maggiormente dedito all'impostazione e al possesso palla s'oppone una Lastrigiana solida in difesa e a centrocampo, e che quando ne ha la possibilità cerca di verticalizzare e velocizzare il gioco nel tentativo d'innescare gli attaccanti. Così, mentre i guizzanti Mandolini e Tomeo cozzano contro il solido muro eretto dal quadrilatero formato da Bartolacci, Conti, Laraia e Loffredo, il terzetto offensivo dei leoni formato dagli esterni Petrini e Russo e dal centrattacco Guerra, sempre ben supportato dagli inserimenti del regista Malizia e del centrale di riferimento Puggelli, viene sistematicamente annullato dagli insuperabili Bonaiuti, Sona, Marchi e De Pascalis che, puntellati da D'Alessandro, fanno dormire sonni piuttosto tranquilli a Fabio Hila. Dopo appena dieci minuti di gioco l'infortunio occorso a Conti costringe Max Benfari ad andare alla lavagna e risolvere il primo problema di natura tattica. Ottima è però la soluzione trovata dall'ex attaccante dell'Empoli che inserisce Baroncini a destra, spostando Bartolacci sul fronte opposto. La mossa riequilibra il reparto togliendo qualche grattacapo a Fei, giovanissimo portiere classe 2007. Le due formazioni sono insomma brave a sviluppare le prime due fasi della manovra, interdizione e impostazione, rendendo di conseguenza inoffensiva la terza, la finalizzazione. Pur regnando, l'equilibrio non rende soporifera una gara che i ventidue protagonisti interpretano a ritmo piuttosto sostenuto. Al 21' il primo sussulto d'orgoglio è tinto di bianco e di rosso. Lo schema su angolo dalla destra sorprende la retroguardia avversaria: la battuta corta di Marchi che Mandolini traduce in un morbido spiovente a centro area favorisce l'inserimento di De Pascalis il cui stacco di testa è al tempo stesso imperioso e infruttuoso, poiché l'incornata debole e centrale termina fra le mani protese di Fei, ben piazzato. L'Affrico replica utilizzando i propri centrocampisti: la battuta di Biba dalla distanza centra in pieno la traversa (27'). Al 35' la Lastra prova a passare da sinistra: la veloce triangolazione con Niccolò Ballerini libera la corsa di Mandolini che giunto quasi sul fondo crossa verso il primo palo; sul pallone si fionda Castiglioni che da due passi calcia di prima di poco a lato. L'azione successiva si registra nell'altra area: al 42' l'Affrico ci riprova dalla distanza stavolta con Malizia, la cui radente battuta a rete costringe Hila a una provvidenziale respinta in tuffo sulla propria sinistra. La fase iniziale della ripresa mette ancor più in evidenza il buon lavoro che i centrocampisti lastrigiani hanno svolto in fase d'impostazione anche nel primo tempo. Guadagnando metri sul terreno, Castiglioni a destra e la coppia centrale composta da Niccolò Ballerini e Innocenti tolgono ai mediani avversaria una bella fetta della loro proverbiale sicurezza. L'Affrico si smarrisce, sembra aver lasciato testa e gambe negli spogliatoi e la Lastrigiana ne approfittare al meglio. Al 56' una ficcante imbucata rasoterra di Niccolò Ballerini fa saltare il dispositivo difensivo azzurro innescando Tomeo che, ritrovatosi tutto solo davanti a Fei, ne anticipa l'intervento in uscita toccando di precisione in rete il pallone del vantaggio. Trascinato in mediana dall'irriducibile Biba, l'Affrico prova immediatamente a reagire: al 58' è ancora il numero quattro in casacca azzurra a impegnare piuttosto severamente Hila con una conclusione dal limite deviata in calcio d'angolo dopo un rimbalzo. La Lastrigiana torna però altrettanto repentinamente in attacco: Castiglioni libera in area Mandolini che però, schiacciando eccessivamente la conclusione in diagonale, spedisce il pallone fuori alla destra di Fei. Il raddoppio lastrigiano è però solo rimandato. Allo scoccare del 60' Mandolini taglia direttamente verso la porta un'insidiosa parabola sugli sviluppi di un corner dalla bandierina di sinistra: il pallone velenoso coglie di sorpresa Fei che può solo respingere a fatica; Niccolò Ballerini raccoglie il pallone a due passi dalla porta e lo gira comodamente in rete. È a questo punto della sfida che la profondità della rosa a disposizione di Benfari cambia il corso degli eventi: le diverse sostituzioni infatti ridanno corpo e pericolosità alla manovra. Grazie agli inserimenti di Miniati e Di Gaudio in attacco e di Mosconi e Palazzini a sostegno in mediana, l'Affrico torna a spingere così forte da indurre Hila in errore. Al 66' infatti è anche grazie a un infortunio dell'ex portiere della Cattolica che la sfida si riapre. Fanno tutto molto bene i neoentrati: Palazzini avanza sulla trequarti e libera al limite Miniati il cui rasoterra è preciso ma tutt'altro che imprendibile; Hila si getta in tuffo, ma il pallone gli sfugge dalle mani e rimbalza sui piedi dell'accorrente Di Gaudio cui non resta che accompagnarlo in fondo al sacco. L'Affrico adesso ci crede e al acciuffano il pareggio: anche in questa occasione sono decisivi i correttivi apportati da Benfari in corso d'opera. Mosconi batte bene un angolo da destra e mette il pallone in area: efficace il terzo tempo di Di Gaudio, micidiale l'incornata in anticipo sui difensori. È il 2-2. Manca ancora più di un quarto d'ora al termine e adesso in tribuna si ha la percezione che l'Affrico possa provare a vincere. Guasti ha però ancora una carta da giocare, e dalla panchina fa alzare Oliveri. All'85' è proprio lui ad approfittare di un pallone non intercettato dalla difesa avversaria, a presentarsi in area e a battere Fei con un tiro nell'angolo basso. È il punto del terzo e stavolta definitivo vantaggio lastrigiano. Anche se per il momento non può dire di aver vinto la guerra, al fischio finale (uno dei migliori arbitri toscani, il livornese Leonardo Buchignani, ha diretto in maniera più che sufficiente una gara interpretata con estrema correttezza da tutti i ragazzi scesi in campo) Davide Guasti ha certamente portato a casa tre punti fondamentali. La Lastrigiana torna in corsa per il titolo regionale, assieme all'Affrico ma anche a un manipolo di altre avversarie altrettanto agguerrite. Lo splendido spettacolo cui s'è assistito sul sintetico del Lapenta è indice di quanto sia equilibrato e livellato verso l'alto questo splendido campionato d'élite. Pur gettando al vento una buona occasione anche l'Affrico ha infatti dimostrato ancora una volta di essere formazione ricca di buoni schemi e di talento. Calciatoripiù : ottima la prova di Biba e Puggelli in mediana, dei subentrati Palazzini, Mosconi, Miniati e Di Gaudio (Affrico), di Sona, Bonaiuti e Marchi in fase difensiva, di Niccolò Ballerini nel cuore del centrocampo, di Mandolini e Tomeo in attacco e del subentrato Oliveri (Lastrigiana), decisivo ai fini del risultato.
Atletico Piombino-Zenith Prato 0-0

ATLETICO PIOMBINO: Caggiari, Politi, Mitcul, Diagne, Battaglini L., Rossi Gio., Colombo, Aguedo, Ricci, Vannini, Topi. A disp.: Tondellini, Campani, Insolia, Chtimi, Patara F., Lavagnini, El Bouhali, Rincon, Regoli. All.: Serena Mirko
ZENITH PRATO: Landini, Nucci, Bashkimi, Ammendola L., Pagli, Lombardi, Vignali, Ammendola N., Dessi, Massimo, D Agati. A disp.: Fiordi, Silveri, Caruso, Galeotti, Manganaro, Marrano, Faggi, . All.: Bellandi Fabrizio
ATLETICO PIOMBINO: Caggiari, Politi, Mitcul, Diagne, Battaglini, G. Rossi, Colombo, Aguedo, Ricci, D. Vannini, Topi. A disp.: Tondelli, Campani, Insolia, Chtimi, Patara, Lavagnini, El Bouhlali, Rincon, Regoli. All.: Mirko Serena.
ZENITH PRATO: N. Landini, Silveri, Lombardi, Galeotti, Pagli, Nucci, Dessì, L. Ammendola, Nuzzo, Marrano, Vignali. A disp.: Fiordi, Caruso, Demiri, Manganaro. All.: Gabriele Bellandi (in panchina Marco Imbriaco).
ARBITRO: Giacomelli di Pisa

ATLETICO PIOMBINO: Caggiari, Politi, Mitcul, Diagne, Battaglini, G. Rossi, Colombo, Aguedo, Ricci, D. Vannini, Topi. A disp.: Tondelli, Campani, Insolia, Chtimi, Patara, Lavagnini, El Bouhlali, Rincon, Regoli. All.: Mirko Serena.
ZENITH PRATO: N. Landini, Silveri, Lombardi, Galeotti, Pagli, Nucci, Dessì, L. Ammendola, Nuzzo, Marrano, Vignali. A disp.: Fiordi, Caruso, Demiri, Manganaro. All.: Gabriele Bellandi (in panchina Marco Imbriaco).
ARBITRO: Giacomelli di Pisa



Da quanto sembra impossibile, vanno ricontati ogni volta. Per la settima volta di fila la Zenith Prato pareggia; in queste sette partite ha segnato appena quattro reti; e nonostante questi numeri mediocri rimane al primo posto almeno finché non avrà giocato il Pontassieve, prossimo avversario nel turno di Natale . Contro l'Atletico Piombino, che dopo un avvio di stagione complicato ha preso le misure all'élite e ogni settimana che passa dimostra di poterci stare comodo, arriva il terzo 0-0 del filotto; ed è uno 0-0 che alla Zenith va largo, perché se nel primo tempo fosse finito in svantaggio il calcio si sarebbe limitato a fare il proprio dovere. Non che il Piombino crei tantissime occasioni; ma sta stabilmente nella metà campo avversaria, fa la partita e non rischia niente. Intorno alla metà del primo tempo la Zenith trema per la prima volta: nessuno devia la punizione che Topi aveva calciato dalla trequarti col mancino a rientrare, e per evitare che il pallone s'infili sul secondo palo Niccolò Landini deve scendere rapidamente a bloccarlo. Ben più pericolosa è l'azione che vede Colombo salire in pedana dopo essersi accentrato da sinistra: il suo tiro scende all'improvviso e si schianta contro la traversa (34'). Dopo quest'episodio non può dunque impressionarsi Niccolò Landini se cinque minuti più tardi Topi calcia verso l'area una punizione dalla mediana: facile la presa. La Zenith capisce che se continua a giocare così non riuscirà a ottenere il record cui ambisce, un intero girone senza sconfitte; è inevitabile che acceleri e che cominci a costruire azioni d'attacco: la prima vede protagonisti Dessì e Manganaro che riceve il pallone in posizione defilata ma, anziché puntare al secondo, col destro cerca il primo palo e conclude direttamente fuori (51'). L'Atletico Piombino replica con un'altra iniziativa di Topi che scappa a sinistra, entra in area e col mancino mette al centro un traversone insidioso neutralizzato dall'uscita facile di Niccolò Landini. Più complicato è il gesto tecnico cui è chiamato sul tiro di Ricci, a colpo sicuro sull'azione personale di Colombo; il fischio di Giacomelli che rileva un fuorigioco dubbio impedisce alla Zenith di doversi confrontare con una ribattuta sottoporta a colpo sicuro. Sugli scambi tra gli attaccanti del Piombino però la Zenith è in forte difficoltà: al 70' Colombo affonda in azione personale e serve in verticale Ricci che, stavolta partito in posizione evidentemente regolare, supera Niccolò Landini con un pallonetto alto di pochissimo. Come nel primo tempo la Zenith fa di nuovo fatica a uscire dalla propria metà campo e spesso è costretta a retrocedere fino all'area: le va bene che Niccolò Landini si confermi il solito gran portiere (ottima la parata sul mancino teso di Topi) e che il destro di Ricci, servito un passo dentro l'area dal pallone di Politi sopra la difesa, esca di mezzo millimetro scarso. Solo a sette minuti dalla fine la Zenith costruisce un'azione (ma forse definirla azione è generoso) per vincere la partita approfittando d'una leggerezza della difesa del Piombino, stanchissimo: Leonardo Ammendola recupera il pallone sulla trequarti e calcia da lontano, Caggiari blocca sereno. Un po' poco per pensare al titolo regionale; e sabato c'è lo scontro diretto.

Da quanto sembra impossibile, vanno ricontati ogni volta. Per la settima volta di fila la Zenith Prato pareggia; in queste sette partite ha segnato appena quattro reti; e nonostante questi numeri mediocri rimane al primo posto almeno finché non avrà giocato il Pontassieve, prossimo avversario nel turno di Natale . Contro l'Atletico Piombino, che dopo un avvio di stagione complicato ha preso le misure all'élite e ogni settimana che passa dimostra di poterci stare comodo, arriva il terzo 0-0 del filotto; ed è uno 0-0 che alla Zenith va largo, perché se nel primo tempo fosse finito in svantaggio il calcio si sarebbe limitato a fare il proprio dovere. Non che il Piombino crei tantissime occasioni; ma sta stabilmente nella metà campo avversaria, fa la partita e non rischia niente. Intorno alla metà del primo tempo la Zenith trema per la prima volta: nessuno devia la punizione che Topi aveva calciato dalla trequarti col mancino a rientrare, e per evitare che il pallone s'infili sul secondo palo Niccolò Landini deve scendere rapidamente a bloccarlo. Ben più pericolosa è l'azione che vede Colombo salire in pedana dopo essersi accentrato da sinistra: il suo tiro scende all'improvviso e si schianta contro la traversa (34'). Dopo quest'episodio non può dunque impressionarsi Niccolò Landini se cinque minuti più tardi Topi calcia verso l'area una punizione dalla mediana: facile la presa. La Zenith capisce che se continua a giocare così non riuscirà a ottenere il record cui ambisce, un intero girone senza sconfitte; è inevitabile che acceleri e che cominci a costruire azioni d'attacco: la prima vede protagonisti Dessì e Manganaro che riceve il pallone in posizione defilata ma, anziché puntare al secondo, col destro cerca il primo palo e conclude direttamente fuori (51'). L'Atletico Piombino replica con un'altra iniziativa di Topi che scappa a sinistra, entra in area e col mancino mette al centro un traversone insidioso neutralizzato dall'uscita facile di Niccolò Landini. Più complicato è il gesto tecnico cui è chiamato sul tiro di Ricci, a colpo sicuro sull'azione personale di Colombo; il fischio di Giacomelli che rileva un fuorigioco dubbio impedisce alla Zenith di doversi confrontare con una ribattuta sottoporta a colpo sicuro. Sugli scambi tra gli attaccanti del Piombino però la Zenith è in forte difficoltà: al 70' Colombo affonda in azione personale e serve in verticale Ricci che, stavolta partito in posizione evidentemente regolare, supera Niccolò Landini con un pallonetto alto di pochissimo. Come nel primo tempo la Zenith fa di nuovo fatica a uscire dalla propria metà campo e spesso è costretta a retrocedere fino all'area: le va bene che Niccolò Landini si confermi il solito gran portiere (ottima la parata sul mancino teso di Topi) e che il destro di Ricci, servito un passo dentro l'area dal pallone di Politi sopra la difesa, esca di mezzo millimetro scarso. Solo a sette minuti dalla fine la Zenith costruisce un'azione (ma forse definirla azione è generoso) per vincere la partita approfittando d'una leggerezza della difesa del Piombino, stanchissimo: Leonardo Ammendola recupera il pallone sulla trequarti e calcia da lontano, Caggiari blocca sereno. Un po' poco per pensare al titolo regionale; e sabato c'è lo scontro diretto.
Fratres Perignano-Fornacette Casarosa 6-0

FRATRES PERIGNANO: Poltronieri, Gentile, Oliva, Diaz, Polito, Del Bono, Carrai D., Guelfi, Ferrari, Fallacara, Hoxha. A disp.: Chiaverini, Ceccanti, Mariani T., Venturini, Zanutto, Passoni, . All.: Pagliai Stefano
FORNACETTE CASAROSA: Balluchi, Barsotti, Rossi, Zaffora, Salvadori, Chisalita, Ciardelli, Raffa, Pistolesi, Cerrai, Mariani. A disp.: Profeti, Meola, Paciarelli, Perondi, Shllaku, Spanu, Studiati Berni, Doda. All.: Pertici Enrico
RETI: Ferrari, Mariani T., Polito, Polito, Fallacara, Autorete
F.PERIGNANO: Poltronieri, Ceccanti, Gentile, Diaz Garrido, Polito, Del Bono, D. Carrai, Venturin, Hoxha, T. Mariani, J. Ferrari. A disp.: Chiaverini, Vitillo, Fallacara, Guelfi, Zanutto, Oliva, Passoni. All.: Stefano Pagliai.
FORNACETTE C.: Profeti, Paciarelli, Casale, Ciardelli, Chisalita, Barsotti, Raffa, Studiati Berni, Cerrai, Spanu. A disp.: Balluchi, M. Rossi, Ghezzani, Zaffora, Shllaku, Perondi, Doda, Pistolesi, M. Mariani. All.: Enrico Pertici.
ARBITRO: Moni di Prato
RETI: 20' J. Ferrari, 29', 78' Polito, 53' T. Mariani, 65' autorete pro Perignano, 85' Fallacara.

F.PERIGNANO: Poltronieri, Ceccanti, Gentile, Diaz Garrido, Polito, Del Bono, D. Carrai, Venturin, Hoxha, T. Mariani, J. Ferrari. A disp.: Chiaverini, Vitillo, Fallacara, Guelfi, Zanutto, Oliva, Passoni. All.: Stefano Pagliai.
FORNACETTE C.: Profeti, Paciarelli, Casale, Ciardelli, Chisalita, Barsotti, Raffa, Studiati Berni, Cerrai, Spanu. A disp.: Balluchi, M. Rossi, Ghezzani, Zaffora, Shllaku, Perondi, Doda, Pistolesi, M. Mariani. All.: Enrico Pertici.
ARBITRO: Moni di Prato
RETI: 20' J. Ferrari, 29', 78' Polito, 53' T. Mariani, 65' autorete pro Perignano, 85' Fallacara.



Quanto è imprevedibile il calcio. Il Fornacette abbonato al pari, la porta del Perignano inviolata da sei partite: lo 0-0 sembrava la soluzione più probabile. Quanto è imprevedibile il calcio: nonostante il primo tempo controvento il Perignano trova due reti e, sulla fase difensiva Pagliai si sta confermando maestro assoluto, continua a non subirne; nella ripresa, il vento a favore, ne arrivano altre quattro che portano il risultato a un impronosticabile 6-0. Per il Fornacette, che in questa classifica compattissima è dunque costretto a guardare dietro anziché davanti, la seconda sconfitta stagionale comincia a prendere forma al 20' sulla verticalizzazione di Hoxha: Jacopo Ferrari la converte in rete con un pallonetto su Profeti; dopo meno di dieci minuti Polito devia di testa l'angolo di Dennis Carrai e segna il 2-0. Il Perignano potrebbe andare al riposo addirittura con un'altra rete di vantaggio: Profeti la rinvia alla ripresa opponendosi a Ferrari e Timothy Mariani che però al 53' vince la seconda sfida sfruttando la sponda di Hoxha, pivot sulla verticalizzazione di Diaz Garrido. Il Fornacette mostra di soffrire molto gli schemi preparati da Pagliai: da due angoli, uno di Dennis Carrai e uno di Fallacara, nascono in sequenza l'autorete del 4-0 e la doppietta di Polito, di nuovo in rete di testa. Il Fornacette è cotto e nel finale subisce anche la sesta rete: Diaz Garrido recupera il pallone in mediana e lancia in profondità Fallacara che sullo scatto svernicia la difesa e imbusta il pallone sul secondo palo non appena Profeti accenna l'uscita. Per Pertici vale, consolazione debolissima, il vecchio aforisma di Boškov: meglio perde una partita 6-0 che sei partite 1-0.

Quanto è imprevedibile il calcio. Il Fornacette abbonato al pari, la porta del Perignano inviolata da sei partite: lo 0-0 sembrava la soluzione più probabile. Quanto è imprevedibile il calcio: nonostante il primo tempo controvento il Perignano trova due reti e, sulla fase difensiva Pagliai si sta confermando maestro assoluto, continua a non subirne; nella ripresa, il vento a favore, ne arrivano altre quattro che portano il risultato a un impronosticabile 6-0. Per il Fornacette, che in questa classifica compattissima è dunque costretto a guardare dietro anziché davanti, la seconda sconfitta stagionale comincia a prendere forma al 20' sulla verticalizzazione di Hoxha: Jacopo Ferrari la converte in rete con un pallonetto su Profeti; dopo meno di dieci minuti Polito devia di testa l'angolo di Dennis Carrai e segna il 2-0. Il Perignano potrebbe andare al riposo addirittura con un'altra rete di vantaggio: Profeti la rinvia alla ripresa opponendosi a Ferrari e Timothy Mariani che però al 53' vince la seconda sfida sfruttando la sponda di Hoxha, pivot sulla verticalizzazione di Diaz Garrido. Il Fornacette mostra di soffrire molto gli schemi preparati da Pagliai: da due angoli, uno di Dennis Carrai e uno di Fallacara, nascono in sequenza l'autorete del 4-0 e la doppietta di Polito, di nuovo in rete di testa. Il Fornacette è cotto e nel finale subisce anche la sesta rete: Diaz Garrido recupera il pallone in mediana e lancia in profondità Fallacara che sullo scatto svernicia la difesa e imbusta il pallone sul secondo palo non appena Profeti accenna l'uscita. Per Pertici vale, consolazione debolissima, il vecchio aforisma di Boškov: meglio perde una partita 6-0 che sei partite 1-0.
Grassina-Arezzo F. Academy 0-2

GRASSINA: Ceccuti, Ronchi, Senthilkumar, Chiti, Pescucci, Gelormini, Roschi, Ballerini, Bambi, Manuali, Acciai. A disp.: , Giraldi, Giudice, Cappelli, Sani, Moriani, Biondi, Faccendini (7), Tempestini. All.: Pisaneschi Giacomo
AREZZO F. ACADEMY: Regini, Magi, Grassini, Sovieri, Savini, Marmorini, Bardelli, Galassi, Papini, Friscia, Zerbini D.. A disp.: Avelli, Sobhy, Rovetini, Fracassi,
RETI: Galassi, Papini
GRASSINA: Balli, Ronchi, Cinquina, Roschi, Chiti, Pescucci, Senthilkumar, Sani, L. Ballerini, Ignesti, Bambi. A disp.: Ceccuti, Corsini, Giraldi, Cappelli, Gelormini, Acciai, Moriani, Faccendini, Tempestini. All.: Giacomo Pisaneschi.
AREZZO ACADEMY: Regini, Magi, Grassini, Palmieri, Savini, Sovieri, Zerbini, Galassi, A. Papini, Milani, Nako. A disp.: Avelli, Marmorini, Paggini, Paradiso, Fracassi, Friscia, Tiezzi, Broccatelli, Bardelli. All.: Luca Magnanensi.
ARBITRO: Asaro di Empoli
RETI: 51' Galassi rig., 75' A. Papini.

GRASSINA: Balli, Ronchi, Cinquina, Roschi, Chiti, Pescucci, Senthilkumar, Sani, L. Ballerini, Ignesti, Bambi. A disp.: Ceccuti, Corsini, Giraldi, Cappelli, Gelormini, Acciai, Moriani, Faccendini, Tempestini. All.: Giacomo Pisaneschi.
AREZZO ACADEMY: Regini, Magi, Grassini, Palmieri, Savini, Sovieri, Zerbini, Galassi, A. Papini, Milani, Nako. A disp.: Avelli, Marmorini, Paggini, Paradiso, Fracassi, Friscia, Tiezzi, Broccatelli, Bardelli. All.: Luca Magnanensi.
ARBITRO: Asaro di Empoli
RETI: 51' Galassi rig., 75' A. Papini.



Non c'è niente di scontato, nessuna già condannata né già salva se vincendo la seconda partita di fila l'ultima in classifica, non più ultima, può accorciare ad appena tre punti dalla salvezza. È l'ennesimo piccolo grande miracolo di Magnanensi e del suo Arezzo Academy che espugnano il Pazzagli con due reti nella ripresa e costringono il Grassina a qualche giorno di malumore e soprattutto a preparare alla perfezione la sfida di venerdì col Fucecchio: chi perde rischia di passare un Natale orribile. Per il Grassina già i presupposti non sono granché: l'infortunio d'Ignesti, che al quarto d'ora cade male in un'azione innocua ed è costretto ad abbandonare il terreno di gioco (ed è surreale vedere i sanitari soccorrerlo nel campo per destinazione, strettissimo, mentre a un metro si sta giocando: forse Asaro poteva interrompere la gara per qualche minuto) e lasciare il posto a Faccendini, il più pericoloso del primo tempo con un pallonetto su Regini uscito con i tempi sbagliati. Stranamente imballato (probabilmente risente ancora dell'infortunio d'Ignesti), il Grassina però fatica a creare occasioni da rete e in avvio di ripresa si ritrova in svantaggio sugli sviluppi d'un corner: alla prima con la nuova maglia dopo il trasferimento dal San Donato Tavarnelle, Gelormini calcola male il tempo del rinvio e anziché il pallone calcia Alessandro Papini che astuto lo aveva coperto col corpo; è un rigore che Asaro (direzione faticosissima, ma episodio còlto) non ha difficoltà a rilevare né Galassi a convertire nello 0-1 (51'). A differenza che negli ultimi incontri il Grassina non ha la capacità di reagire allo svantaggio, anche se Pisaneschi prova a inserire calciatori d'attacco e a ribaltare l'inerzia della partita: zero le occasioni create per segnare il pareggio. È ben più cinico l'Arezzo Academy che a un quarto d'ora dalla fine trova il raddoppio sul medesimo asse del vantaggio, ma ribaltato: ormai re della trequarti, Galassi imbastisce una ripartenza e lancia in verticale Alessandro Papini che, partito in posizione sospetta, punta Balli e lo supera. La partita finisce qui; e, infagottato lo 0-2, l'Arezzo Academy e Magnanensi ricordano alle altre quindici che è prematuro darli per spacciati. Venerdì con la Lastrigiana ci si gioca la possibile svolta. Calciatorepiù : con un rigore procurato e la rete del raddoppio Alessandro Papini (Arezzo Academy) è protagonista assoluto del match.

Non c'è niente di scontato, nessuna già condannata né già salva se vincendo la seconda partita di fila l'ultima in classifica, non più ultima, può accorciare ad appena tre punti dalla salvezza. È l'ennesimo piccolo grande miracolo di Magnanensi e del suo Arezzo Academy che espugnano il Pazzagli con due reti nella ripresa e costringono il Grassina a qualche giorno di malumore e soprattutto a preparare alla perfezione la sfida di venerdì col Fucecchio: chi perde rischia di passare un Natale orribile. Per il Grassina già i presupposti non sono granché: l'infortunio d'Ignesti, che al quarto d'ora cade male in un'azione innocua ed è costretto ad abbandonare il terreno di gioco (ed è surreale vedere i sanitari soccorrerlo nel campo per destinazione, strettissimo, mentre a un metro si sta giocando: forse Asaro poteva interrompere la gara per qualche minuto) e lasciare il posto a Faccendini, il più pericoloso del primo tempo con un pallonetto su Regini uscito con i tempi sbagliati. Stranamente imballato (probabilmente risente ancora dell'infortunio d'Ignesti), il Grassina però fatica a creare occasioni da rete e in avvio di ripresa si ritrova in svantaggio sugli sviluppi d'un corner: alla prima con la nuova maglia dopo il trasferimento dal San Donato Tavarnelle, Gelormini calcola male il tempo del rinvio e anziché il pallone calcia Alessandro Papini che astuto lo aveva coperto col corpo; è un rigore che Asaro (direzione faticosissima, ma episodio còlto) non ha difficoltà a rilevare né Galassi a convertire nello 0-1 (51'). A differenza che negli ultimi incontri il Grassina non ha la capacità di reagire allo svantaggio, anche se Pisaneschi prova a inserire calciatori d'attacco e a ribaltare l'inerzia della partita: zero le occasioni create per segnare il pareggio. È ben più cinico l'Arezzo Academy che a un quarto d'ora dalla fine trova il raddoppio sul medesimo asse del vantaggio, ma ribaltato: ormai re della trequarti, Galassi imbastisce una ripartenza e lancia in verticale Alessandro Papini che, partito in posizione sospetta, punta Balli e lo supera. La partita finisce qui; e, infagottato lo 0-2, l'Arezzo Academy e Magnanensi ricordano alle altre quindici che è prematuro darli per spacciati. Venerdì con la Lastrigiana ci si gioca la possibile svolta. Calciatorepiù : con un rigore procurato e la rete del raddoppio Alessandro Papini (Arezzo Academy) è protagonista assoluto del match.
Montelupo-Firenze Ovest 1-0

MONTELUPO: Boretti, Frilli, Bentivoglio, Parrini G., Cesari, Pasqualetti, Balis, Bianchini, Tofani S., Bruno, Nicolosi T.. A disp.: Gori, Bracoli, Cerrini, Alderighi, Cei, . All.: Belli Sauro
FIRENZE OVEST: Ciappelli, Bertacchi, Chiariello, Mazzoli, Fabbri, Noviello, Becagli B., Vettori, Giardini, Ermini, Baldi. A disp.: Velleca, Torelli, Brou, Margheri, Baroumi, Baluganti, Rufat, . All.: Gardellin Sandro
RETI: Tofani S.
MONTELUPO: Boretti, Balis, Michelucci, Scali, Urgolo, G. Parrini, Cei, Cerrini, Milanesi, S. Tofani, Braconi. A disp.: Bentivoglio, Cintelli, Gori, Marcoionni, Nicolosi, A. Parrini, Pasqualetti, Pelucchini, Imperatrice. All.: Sauro Belli.
FIRENZE OVEST: Ciappelli, Bertacchi, Mazzoli, Chiariello, Brou, Becagli, Vettori, Baldi, Santonocito, Rufat, Taoufik. A disp.: Velleca, Margheri, Ermini, Giardini, Torelli. All.: Stefano Burgalassi.
ARBITRO: Trebbi di Pisa
RETE: 34' S. Tofani.

MONTELUPO: Boretti, Balis, Michelucci, Scali, Urgolo, G. Parrini, Cei, Cerrini, Milanesi, S. Tofani, Braconi. A disp.: Bentivoglio, Cintelli, Gori, Marcoionni, Nicolosi, A. Parrini, Pasqualetti, Pelucchini, Imperatrice. All.: Sauro Belli.
FIRENZE OVEST: Ciappelli, Bertacchi, Mazzoli, Chiariello, Brou, Becagli, Vettori, Baldi, Santonocito, Rufat, Taoufik. A disp.: Velleca, Margheri, Ermini, Giardini, Torelli. All.: Stefano Burgalassi.
ARBITRO: Trebbi di Pisa
RETE: 34' S. Tofani.



D'un tratto si complica la classifica del Firenze Ovest: infliggendogli la terza sconfitta in quattro gare (1-0 il finale), il Montelupo lo sorpassa e lo lascia subito sopra la linea di galleggiamento in compagnia di Fucecchio e Grassina. Nonostante il peso del risultato, la gara stata meravigliosa. A fare capolino per primo è il Firenze Ovest che si rendono pericolosissimo con un tiro di Bertacchi bravo a raccogliere la sponda di Rufat al limite: pallone alto di poco. Poco prima della mezz'ora esce anche il Montelupo con un contropiede gestito da Milanesi, che però perde il tempo per servire Samuele Tofani a centro area e tenta vanamente di conquistarsi un rigore: Trebbi gli fa cenno di non fare troppe storie. Il Montelupo comunque resta all'attacco: con un tiro-cross dalla sinistra Cerrini costringe Ciappelli a concedergli l'angolo. Sull'altro fronte vicino al vantaggio va Baldi che sfiora la porta sugli sviluppi d'una rimessa laterale. Al 34' è però il Montelupo a trovare la rete del vantaggio: Brou tenta un lancio lungo ma colpisce un compagno, il pallone carambola all'indietro dove lo intercetta Samuele Tofani che punta Ciappelli e lo batte segnando per la dodicesima volta in stagione. Altre due occasioni per raddoppiare il Montelupo le crea con Nicolosi, che per una frazione di secondo non riesce a spingere in rete il traversone dello stesso Samuele Tofani, e con Cei il cui sinistro da fuori area finisce di poco al lato. Prima della pausa però anche il Firenze Ovest costruisce un'occasione da rete: Rufat viene fermato in area prima di girarsi; l'angolo che ne segue sfila pericolosamente accanto ai pali. Dopo la pausa il Firenze Ovest aumenta il forcing ma riesce ad andare al tiro soltanto con Taoufik, che dopo un angolo conclude altissimo. Il Montelupo torna pericoloso, sempre in contropiede, al 62': Samuele Tofani gioca di sponda per Nicolosi, che controlla e crossa per l'inserimento di Cintelli, poco reattivo però nel battere a rete. Passano due minuti e il Firenze Ovest sfiora di nuovo il pareggio con Mazzoli, che da due passi non trova la porta con la testa sugli sviluppi d'una punizione. Nell'ultimo quarto d'ora il Montelupo torna a crescere e crea due occasioni per ampliare il vantaggio con gli inserimenti di Cerrini che però perde entrambe le sfide con Ciappelli, decisivo sia sul tentativo di pallonetto sia in uscita a valanga. Ancora attaccato alla partita, nel finale il Firenze Ovest si rende protagonista d'un monologo nel quale anche Ciappelli sale alla ricerca del pareggio; sono però bravi i difensori amaranto a difendere un risultato preziosissimo. Calciatoripiù : spiccano le prove di Cerrini , che recupera una moltitudine di palloni e altrettanti ne serve agli attaccanti, e di Michelucci (Montelupo) che nell'insolita posizione di difensore centrale è riuscito a fornire garanzie alla squadra in ogni momento della partita. Sull'altro fronte i migliori sono invece Becagli , padrone assoluto del centrocampo nel primo tempo, e Santonocito (Firenze Ovest), il più frizzante di tutti in fase offensiva.

D'un tratto si complica la classifica del Firenze Ovest: infliggendogli la terza sconfitta in quattro gare (1-0 il finale), il Montelupo lo sorpassa e lo lascia subito sopra la linea di galleggiamento in compagnia di Fucecchio e Grassina. Nonostante il peso del risultato, la gara stata meravigliosa. A fare capolino per primo è il Firenze Ovest che si rendono pericolosissimo con un tiro di Bertacchi bravo a raccogliere la sponda di Rufat al limite: pallone alto di poco. Poco prima della mezz'ora esce anche il Montelupo con un contropiede gestito da Milanesi, che però perde il tempo per servire Samuele Tofani a centro area e tenta vanamente di conquistarsi un rigore: Trebbi gli fa cenno di non fare troppe storie. Il Montelupo comunque resta all'attacco: con un tiro-cross dalla sinistra Cerrini costringe Ciappelli a concedergli l'angolo. Sull'altro fronte vicino al vantaggio va Baldi che sfiora la porta sugli sviluppi d'una rimessa laterale. Al 34' è però il Montelupo a trovare la rete del vantaggio: Brou tenta un lancio lungo ma colpisce un compagno, il pallone carambola all'indietro dove lo intercetta Samuele Tofani che punta Ciappelli e lo batte segnando per la dodicesima volta in stagione. Altre due occasioni per raddoppiare il Montelupo le crea con Nicolosi, che per una frazione di secondo non riesce a spingere in rete il traversone dello stesso Samuele Tofani, e con Cei il cui sinistro da fuori area finisce di poco al lato. Prima della pausa però anche il Firenze Ovest costruisce un'occasione da rete: Rufat viene fermato in area prima di girarsi; l'angolo che ne segue sfila pericolosamente accanto ai pali. Dopo la pausa il Firenze Ovest aumenta il forcing ma riesce ad andare al tiro soltanto con Taoufik, che dopo un angolo conclude altissimo. Il Montelupo torna pericoloso, sempre in contropiede, al 62': Samuele Tofani gioca di sponda per Nicolosi, che controlla e crossa per l'inserimento di Cintelli, poco reattivo però nel battere a rete. Passano due minuti e il Firenze Ovest sfiora di nuovo il pareggio con Mazzoli, che da due passi non trova la porta con la testa sugli sviluppi d'una punizione. Nell'ultimo quarto d'ora il Montelupo torna a crescere e crea due occasioni per ampliare il vantaggio con gli inserimenti di Cerrini che però perde entrambe le sfide con Ciappelli, decisivo sia sul tentativo di pallonetto sia in uscita a valanga. Ancora attaccato alla partita, nel finale il Firenze Ovest si rende protagonista d'un monologo nel quale anche Ciappelli sale alla ricerca del pareggio; sono però bravi i difensori amaranto a difendere un risultato preziosissimo. Calciatoripiù : spiccano le prove di Cerrini , che recupera una moltitudine di palloni e altrettanti ne serve agli attaccanti, e di Michelucci (Montelupo) che nell'insolita posizione di difensore centrale è riuscito a fornire garanzie alla squadra in ogni momento della partita. Sull'altro fronte i migliori sono invece Becagli , padrone assoluto del centrocampo nel primo tempo, e Santonocito (Firenze Ovest), il più frizzante di tutti in fase offensiva.
San Giuliano-Fucecchio 0-1

SAN GIULIANO: Giaconi, Ferretti, Ivaldi, Lelli, Papini, Mandarano, Tarara, Baldacci D., Nikiema, Buzzanca, Accorsini. A disp.: Giannini, Concordia, Cresci, Mariani, Dalle Luche, Braccini, Boraschi, Borsacchi, Braccini. All.: Balestri Federico
FUCECCHIO: Rocchi, Bindi, Banti, Iaia, Pagni, Cardini, Pieri, Melani, Del Gronchio, Geniotal, Brotini. A disp.: Gori, Bertini, Gragnoli, Cartocci, Vai, Bruno, Vaccaro G., Tiozzo. All.: Giorgetti Mirko
RETI: Pieri
SAN GIULIANO: Giaconi, Ferretti, Ivaldi, Lelli, T. Papini, Mandarano, Tararà, D. Baldacci, Nikiema, Buzzanca, Accorsini. A disp.: Giannini, Concordia, Cresci, M. Mariani, Dalle Luche, M. Braccini, Boraschi, Borsacchi, F. Braccini. All.: Federico Balestri (squalificato, in panchina Giuliano Lotti).
FUCECCHIO: Rocchi, Bindi, Banti, Iaia, Pagni, Cardini, Pieri, Melani, Del Gronchio, Geniotal, Brotini. A disp.: G. Gori, Bertini, Gragnoli, Cartocci, Vai, Bruno, G. Vaccaro, Tiozzo. All.: Mirko Giorgetti (squalificato, in panchina Lorenzo Dell'Agnello).
ARBITRO: Bernardini di Piombino
RETE: 2' Pieri.

SAN GIULIANO: Giaconi, Ferretti, Ivaldi, Lelli, T. Papini, Mandarano, Tararà, D. Baldacci, Nikiema, Buzzanca, Accorsini. A disp.: Giannini, Concordia, Cresci, M. Mariani, Dalle Luche, M. Braccini, Boraschi, Borsacchi, F. Braccini. All.: Federico Balestri (squalificato, in panchina Giuliano Lotti).
FUCECCHIO: Rocchi, Bindi, Banti, Iaia, Pagni, Cardini, Pieri, Melani, Del Gronchio, Geniotal, Brotini. A disp.: G. Gori, Bertini, Gragnoli, Cartocci, Vai, Bruno, G. Vaccaro, Tiozzo. All.: Mirko Giorgetti (squalificato, in panchina Lorenzo Dell'Agnello).
ARBITRO: Bernardini di Piombino
RETE: 2' Pieri.



È molto probabile che a fine aprile retrocederà chi avrà perso punti nella partita sbagliata. Di questi discorsi il Fucecchio non vuole sentire neppure l'odore, e grazie a un avvio finalmente convincente batte il San Giuliano, scivolato in ultima posizione, e si butta alle spalle la Sestese agganciando Grassina e Firenze Ovest. Gran parte del merito se lo prende Pieri che dopo due minuti scarsi realizza la rete decisiva: il suo mancino al volo sullo scarico di Brotini, sceso a sinistra mentre la difesa avversaria doveva ancora prendere le misure, supera Giaconi e sblocca il punteggio. Dopo altri cinque minuti il Fucecchio potrebbe raddoppiare: se uno tra Brotini, cui per due volte s'oppone Giaconi, e Cardini la cui svirgolata a colpo sicuro si trasforma nell'innesco per il secondo tentativo avesse battuto a rete con più decisione la gara sarebbe stata già assegnata. Invece il San Giuliano ci rimane aggrappato e, anche se poco prima della mezz'ora rischia di nuovo (grande parata di Giaconi su Geniotal), al 41' costruisce un'occasione colossale per evitare d'andare alla pausa di rincorsa: Geniotal scopre un pallone conteso sulla trequarti e se lo fa sottrarre da Davide Baldacci che, dato uno sguardo alle posizioni e ai movimenti, verticalizza per lo scatto di Nikiema; il suo pallonetto sull'uscita di Rocchi si spezza però sulla traversa, poi sulla riga e quindi sfuma. È un episodio che il San Giuliano fatica a digerire: i primi otto minuti della ripresa, nei quali il Fucecchio lo schiaccia a ridosso dell'area, ne raccontano tutte le difficoltà. Ma poi la gara cambia di nuovo, e quando sta per concludersi il terzo quarto il pareggio rischia di concretizzarsi per la seconda volta: esce di pochissimo il colpo di testa di Mariani, allo stacco da dentro l'area di porta sul traversone di Nikiema sceso a destra. Il peso del risultato però condiziona lo sviluppo della manovra: per una ventina di minuti il San Giuliano fatica a trovare il varco per costringere il Fucecchio a un altro sabato di rimpianti. L'occasione migliore la crea Buzzanca a quattro minuti dalla fine, quando il Fucecchio è già in dieci senza colpe disciplinari (crampi per Banti a cambi finiti): anche se non troppo serena, la difesa allontana il suo tentativo a sciogliere una mischia nata in zona area di porta. Solo al 93' il Fucecchio costruisce la miglior occasione per dimenticarsi d'ogni paura: entrato benissimo dalla panchina, Giulio Vaccaro recupera il pallone sulla trequarti e scarica a sinistra per Geniotal che, violata l'area con un dribbling, anticipa l'uscita di Giaconi calciando sul secondo palo, sfiorato d'un pollice. Non c'è tempo però per disperarsi: l'ultimo fischio di Bernardini arriva di lì a qualche secondo; e il Fucecchio spera d'essersi finalmente ritrovato. Calciatoripiù : il migliore non può essere che Pieri , che segna una rete pesantissima; è ottima anche la prestazione di Pagni (Fucecchio), anche se l'ammonizione lo costringerà a saltare la delicatissima trasferta di Grassina.

È molto probabile che a fine aprile retrocederà chi avrà perso punti nella partita sbagliata. Di questi discorsi il Fucecchio non vuole sentire neppure l'odore, e grazie a un avvio finalmente convincente batte il San Giuliano, scivolato in ultima posizione, e si butta alle spalle la Sestese agganciando Grassina e Firenze Ovest. Gran parte del merito se lo prende Pieri che dopo due minuti scarsi realizza la rete decisiva: il suo mancino al volo sullo scarico di Brotini, sceso a sinistra mentre la difesa avversaria doveva ancora prendere le misure, supera Giaconi e sblocca il punteggio. Dopo altri cinque minuti il Fucecchio potrebbe raddoppiare: se uno tra Brotini, cui per due volte s'oppone Giaconi, e Cardini la cui svirgolata a colpo sicuro si trasforma nell'innesco per il secondo tentativo avesse battuto a rete con più decisione la gara sarebbe stata già assegnata. Invece il San Giuliano ci rimane aggrappato e, anche se poco prima della mezz'ora rischia di nuovo (grande parata di Giaconi su Geniotal), al 41' costruisce un'occasione colossale per evitare d'andare alla pausa di rincorsa: Geniotal scopre un pallone conteso sulla trequarti e se lo fa sottrarre da Davide Baldacci che, dato uno sguardo alle posizioni e ai movimenti, verticalizza per lo scatto di Nikiema; il suo pallonetto sull'uscita di Rocchi si spezza però sulla traversa, poi sulla riga e quindi sfuma. È un episodio che il San Giuliano fatica a digerire: i primi otto minuti della ripresa, nei quali il Fucecchio lo schiaccia a ridosso dell'area, ne raccontano tutte le difficoltà. Ma poi la gara cambia di nuovo, e quando sta per concludersi il terzo quarto il pareggio rischia di concretizzarsi per la seconda volta: esce di pochissimo il colpo di testa di Mariani, allo stacco da dentro l'area di porta sul traversone di Nikiema sceso a destra. Il peso del risultato però condiziona lo sviluppo della manovra: per una ventina di minuti il San Giuliano fatica a trovare il varco per costringere il Fucecchio a un altro sabato di rimpianti. L'occasione migliore la crea Buzzanca a quattro minuti dalla fine, quando il Fucecchio è già in dieci senza colpe disciplinari (crampi per Banti a cambi finiti): anche se non troppo serena, la difesa allontana il suo tentativo a sciogliere una mischia nata in zona area di porta. Solo al 93' il Fucecchio costruisce la miglior occasione per dimenticarsi d'ogni paura: entrato benissimo dalla panchina, Giulio Vaccaro recupera il pallone sulla trequarti e scarica a sinistra per Geniotal che, violata l'area con un dribbling, anticipa l'uscita di Giaconi calciando sul secondo palo, sfiorato d'un pollice. Non c'è tempo però per disperarsi: l'ultimo fischio di Bernardini arriva di lì a qualche secondo; e il Fucecchio spera d'essersi finalmente ritrovato. Calciatoripiù : il migliore non può essere che Pieri , che segna una rete pesantissima; è ottima anche la prestazione di Pagni (Fucecchio), anche se l'ammonizione lo costringerà a saltare la delicatissima trasferta di Grassina.
San Marco Avenza-Pontassieve 2-3

SAN MARCO AVENZA: Giromini, Gargiulo, Costi, Pasquini T., Dumani, Vernazza, Mazzucchelli, Guidi, Grassi, Belle, Santini. A disp.: Scalisi, Guarneri Maccarini, Mette, Shqypi, Tonelli, Petriccioli, Molini, . All.: Braida Paolo
PONTASSIEVE: Foschi, Serrotti, Mengozzi N., De Luca, Mengozzi M., Pilacchi, Pretelli, Papini, Mannini, Batistini, Candelori. A disp.: Gori, Pistol, Sy, Lemmi, Urbinati, Bartolozzi, Longo, Novelli. All.: Marchionni Marco
RETI: Costi, Pasquini T., Batistini, Mannini, Bartolozzi
SAN MARCO AVENZA: Giromini, Gargiulo, Costi, Pasquini, Dumani, Vernazza, Mazzucchelli, Guidi, Grassi, Bellè, Santini. A disp.: Scalisi, Guarneri Maccarini, Mette, Shqypi, Tonelli, Petriccioli, Molini. All.: Paolo Braida.
PONTASSIEVE: Foschi, Serrotti, N. Mengozzi, De Luca, M. Mengozzi, Pilacchi, Pretelli, M. Papini, Mannini, Batistini, Candelori. A disp.: Gori, Pistol, Sy Becay, Lemmi, Bartolozzi, Longo, Novelli. All.: Simone Maccari.
ARBITRO: Lorenzi di Pistoia
RETI: 58' Mannini, 69' Costi, 72' Pasquini, 79' Bartolozzi, 83' Batistini.

SAN MARCO AVENZA: Giromini, Gargiulo, Costi, Pasquini, Dumani, Vernazza, Mazzucchelli, Guidi, Grassi, Bellè, Santini. A disp.: Scalisi, Guarneri Maccarini, Mette, Shqypi, Tonelli, Petriccioli, Molini. All.: Paolo Braida.
PONTASSIEVE: Foschi, Serrotti, N. Mengozzi, De Luca, M. Mengozzi, Pilacchi, Pretelli, M. Papini, Mannini, Batistini, Candelori. A disp.: Gori, Pistol, Sy Becay, Lemmi, Bartolozzi, Longo, Novelli. All.: Simone Maccari.
ARBITRO: Lorenzi di Pistoia
RETI: 58' Mannini, 69' Costi, 72' Pasquini, 79' Bartolozzi, 83' Batistini.



Ha temuto di non riuscirci, di cestinare l'occasione di prendersi il primo posto alla vigilia dello scontro diretto con cui si chiuderà il 2023; ma con una prova di carattere straordinaria il Pontassieve ribalta il San Marco Avenza che, bisognoso di punti salvezza, aveva rimontato lo svantaggio maturato al quarto d'ora della ripresa e con due reti in quattro minuti si porta sul 2-3, mantenuto fino alla fine. Abbastanza bloccato, il primo tempo non lascia intuire ciò che accadrà in una ripresa effervescente: la sblocca Mannini con una delle reti più spettacolari nella storia della categoria, una mezza rovesciata con cui imbulletta il pallone all'incrocio. Due disattenzioni difensive sui palloni inattivi costringono però il Pontassieve a guardare la targa del San Marco Avenza che tra il 69' e il 72' segna le reti del sorpasso: pareggia Costi che sfrutta una punizione dalla trequarti spizzata da Pasquini per battere Foschi da distanza ravvicinata; raddoppia Pasquini che raccoglie l'angolo calciato da Grassi sul secondo palo e trova il 2-1 con la mediazione di Bellè. Per il Pontassieve l'occasione rischia dunque di sfumare, ma Maccari sa che non può permetterselo se vuole arrivare allo scontro diretto con la Zenith con i favori della classifica: il cambio di modulo, che si trasforma in uno zaccheroniano 3-4-3, serve a dare l'input per la rimonta. Il 2-2 arriva quasi subito: lo segna Bartolozzi che in acrobazia converte in rete il primo pallone toccato dopo l'ingresso dalla panchina. E tre minuti più tardi una distrazione condanna il San Marco Avenza alla resa e una classifica brutta: nessun difensore accorcia su Batistini il cui mancino s'infila accanto al palo. E il lungo fine settimana si chiude con l'ennesimo ribaltone in testa alla classifica. Calciatoripiù: Pasquini (San Marco Avenza), Foschi, Batistini e Mannini (Pontassieve).

Ha temuto di non riuscirci, di cestinare l'occasione di prendersi il primo posto alla vigilia dello scontro diretto con cui si chiuderà il 2023; ma con una prova di carattere straordinaria il Pontassieve ribalta il San Marco Avenza che, bisognoso di punti salvezza, aveva rimontato lo svantaggio maturato al quarto d'ora della ripresa e con due reti in quattro minuti si porta sul 2-3, mantenuto fino alla fine. Abbastanza bloccato, il primo tempo non lascia intuire ciò che accadrà in una ripresa effervescente: la sblocca Mannini con una delle reti più spettacolari nella storia della categoria, una mezza rovesciata con cui imbulletta il pallone all'incrocio. Due disattenzioni difensive sui palloni inattivi costringono però il Pontassieve a guardare la targa del San Marco Avenza che tra il 69' e il 72' segna le reti del sorpasso: pareggia Costi che sfrutta una punizione dalla trequarti spizzata da Pasquini per battere Foschi da distanza ravvicinata; raddoppia Pasquini che raccoglie l'angolo calciato da Grassi sul secondo palo e trova il 2-1 con la mediazione di Bellè. Per il Pontassieve l'occasione rischia dunque di sfumare, ma Maccari sa che non può permetterselo se vuole arrivare allo scontro diretto con la Zenith con i favori della classifica: il cambio di modulo, che si trasforma in uno zaccheroniano 3-4-3, serve a dare l'input per la rimonta. Il 2-2 arriva quasi subito: lo segna Bartolozzi che in acrobazia converte in rete il primo pallone toccato dopo l'ingresso dalla panchina. E tre minuti più tardi una distrazione condanna il San Marco Avenza alla resa e una classifica brutta: nessun difensore accorcia su Batistini il cui mancino s'infila accanto al palo. E il lungo fine settimana si chiude con l'ennesimo ribaltone in testa alla classifica. Calciatoripiù: Pasquini (San Marco Avenza), Foschi, Batistini e Mannini (Pontassieve).