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Juniores Regionali GIR.Elite - Giornata n. 13

Maliseti Seano-San Giuliano 1-1

MALISETI SEANO: Cavalieri A., Aiazzi, Coppini, Landini, Badiani, Meoni, Bargellini, Taglioli, Mema, Dardha, Andreola. A disp.: , Chiti, Baldi.hebexhiu, Asara, Osasumwen, Palumbo, . All.: Di Vivona Alessandro
SAN GIULIANO: Giaconi, Osabouhien, Cresci, Lelli, Papini, Accorsini, Mariani, Ferrari, Boraschi, Balducci, Buzzanca. A disp.: Giannini, Concordia, Galletti, Borsacchi, Murro, Braccini, Baldacci D., Nikiema, Luperini. All.: Balestri Federico
RETI: Asara, Lelli
MALISETI SEANO: Cavalieri, Aiazzi, Coppini, R. Landini, Badiani, Meoni, Bargellini, Taglioli, Mema, Dardha, Andreola. A disp.: Parigi, Chiti, Baldi, Xhebexhiu, Asara, Osasumwen, Palumbo. All.: Alessandro Di Vivona.
SAN GIULIANO: Giaconi, Osabuohien, Cresci, Lelli, T. Papini, Accorsini, Marco Mariani, Ferrari, Boraschi, Balducci, Buzzanca. A disp.: Giannini, Concordia, Galletti, Borsacchi, Murro, Braccini, D. Baldacci, Nikiema, Luperini. All.: Federico Balestri (squalificato, in panchina Giuliano Lotti).
ARBITRO: Latini di Empoli
RETI: 58' Lelli, 94' Asara.

MALISETI SEANO: Cavalieri, Aiazzi, Coppini, R. Landini, Badiani, Meoni, Bargellini, Taglioli, Mema, Dardha, Andreola. A disp.: Parigi, Chiti, Baldi, Xhebexhiu, Asara, Osasumwen, Palumbo. All.: Alessandro Di Vivona.
SAN GIULIANO: Giaconi, Osabuohien, Cresci, Lelli, T. Papini, Accorsini, Marco Mariani, Ferrari, Boraschi, Balducci, Buzzanca. A disp.: Giannini, Concordia, Galletti, Borsacchi, Murro, Braccini, D. Baldacci, Nikiema, Luperini. All.: Federico Balestri (squalificato, in panchina Giuliano Lotti).
ARBITRO: Latini di Empoli
RETI: 58' Lelli, 94' Asara.



Sarebbe stata un'impresa enorme venir via da Maliseti con un successo utile a rimescolare la coda della classifica; se la partita fosse durata trenta secondi in meno, novantatré e trenta anziché novantaquattro, il San Giuliano ci sarebbe riuscito e si sarebbe spinto fuori dalla zona retrocessione: lo condanna la rete d'Asara cui, anche se non al meglio, a gara in corso Di Vivona aveva affidato l'onere della rimonta. Missione compiuta, perlomeno a metà; e considerato il contesto (lo svantaggio, le assenze di Jacopo Ballerini, Sensi e Ingrassia, un paio d'acciacchi) al Maliseti l'1-1 va benissimo. È vero che nella prima mezz'ora aveva fatto la partita e s'era piazzato nella metà campo avversaria, ma non aveva costruito occasioni da rete e aveva rischiato sulla sortita di Buzzanca cui deve opporsi Cavalieri. È l'anticipazione di ciò che avviene nella ripresa, decisamente più aperta: dopo l'errore di Bargellini servito al dischetto dall'affondo d'Aiazzi a tutta fascia (pallone alto), il San Giuliano infatti passa avanti. È rivedibilissimo il piazzamento della difesa sull'angolo di Ferrari da sinistra, suicida il colpo di testa di Meoni a prolungare la traiettoria sul secondo palo: col destro al volo Lelli segna lo 0-1. Il Maliseti reagisce immediatamente, ma Osasumwen sembra aver perso la confidenza con la rete: sul servizio sottoporta da destra quasi inciampa sul pallone che resta decisamente lontano dai pali. Ma sulle ripartenze degli avversari il Maliseti rischia: se anziché intestardirsi nell'azione solitaria e dunque farsi chiudere da Riccardo Landini che vince un duello decisivo Buzzanca avesse servito Tommaso Papini libero in posizione centrale, il San Giuliano sarebbe passato sul doppio vantaggio. Invece il risultato resta in bilico e sull'ultimo corner dell'incontro (sale anche Cavalieri, a cercare di creare la superiorità numerica in area) il Maliseti pareggia: nessuno si ricorda di marcare Asara che di testa spinge in porta il traversone profondo di Coppini. Non c'è tempo per nient'altro: per il San Giuliano è un punto amarissimo. Calciatoripiù : la personalità di Boraschi , ai limiti della sfrontatezza, è uno degli ingredienti che consentono al San Giuliano di non andare in affanno sulla pressione del Maliseti e di ripartire in verticale; la rete di Lelli sembrava aver ipotecato un successo che sfuma solo allo scadere.

Sarebbe stata un'impresa enorme venir via da Maliseti con un successo utile a rimescolare la coda della classifica; se la partita fosse durata trenta secondi in meno, novantatré e trenta anziché novantaquattro, il San Giuliano ci sarebbe riuscito e si sarebbe spinto fuori dalla zona retrocessione: lo condanna la rete d'Asara cui, anche se non al meglio, a gara in corso Di Vivona aveva affidato l'onere della rimonta. Missione compiuta, perlomeno a metà; e considerato il contesto (lo svantaggio, le assenze di Jacopo Ballerini, Sensi e Ingrassia, un paio d'acciacchi) al Maliseti l'1-1 va benissimo. È vero che nella prima mezz'ora aveva fatto la partita e s'era piazzato nella metà campo avversaria, ma non aveva costruito occasioni da rete e aveva rischiato sulla sortita di Buzzanca cui deve opporsi Cavalieri. È l'anticipazione di ciò che avviene nella ripresa, decisamente più aperta: dopo l'errore di Bargellini servito al dischetto dall'affondo d'Aiazzi a tutta fascia (pallone alto), il San Giuliano infatti passa avanti. È rivedibilissimo il piazzamento della difesa sull'angolo di Ferrari da sinistra, suicida il colpo di testa di Meoni a prolungare la traiettoria sul secondo palo: col destro al volo Lelli segna lo 0-1. Il Maliseti reagisce immediatamente, ma Osasumwen sembra aver perso la confidenza con la rete: sul servizio sottoporta da destra quasi inciampa sul pallone che resta decisamente lontano dai pali. Ma sulle ripartenze degli avversari il Maliseti rischia: se anziché intestardirsi nell'azione solitaria e dunque farsi chiudere da Riccardo Landini che vince un duello decisivo Buzzanca avesse servito Tommaso Papini libero in posizione centrale, il San Giuliano sarebbe passato sul doppio vantaggio. Invece il risultato resta in bilico e sull'ultimo corner dell'incontro (sale anche Cavalieri, a cercare di creare la superiorità numerica in area) il Maliseti pareggia: nessuno si ricorda di marcare Asara che di testa spinge in porta il traversone profondo di Coppini. Non c'è tempo per nient'altro: per il San Giuliano è un punto amarissimo. Calciatoripiù : la personalità di Boraschi , ai limiti della sfrontatezza, è uno degli ingredienti che consentono al San Giuliano di non andare in affanno sulla pressione del Maliseti e di ripartire in verticale; la rete di Lelli sembrava aver ipotecato un successo che sfuma solo allo scadere.
Affrico-Fucecchio 3-1

AFFRICO: Dos Santos, Bartolacci, Conti, Malizia, Vignozzi, Laraia, Miniati, Biba, Di Gaudio, Puggelli, Guerra. A disp.: Fei (30), Bonaiuti, Andrei, Casoni, Mosconi, Petrini, Russo, . All.: Benfari Massimiliano
FUCECCHIO: Gori, Bindi, Banti, Iaia, Pagni, Vaccaro D., Melani, Tassi, Del Gronchio, Geniotal, Vaccaro G.. A disp.: , Bertini, Gragnoli, Cardini, Cartocci, Bruno, Brotini, Vai. All.: Giorgetti Mirko
RETI: Di Gaudio, Miniati, Russo, Brotini
AFFRICO: Dos Santos, Bartolacci, Conti, Malizia, Vignozzi, Laraia, Miniati, Biba, Di Gaudio, Puggelli, Guerra. A disp.: Fei, Bonaiuti, Andrei, Casoni, Mosconi, Petrini, Russo. All.: Massimiliano Benfari.
FUCECCHIO: Gori, Bindi, Banti, Iaia, Pagni, D. Vaccaro, Melani, Tassi, Del Gronchio, Geniotal, G. Vaccaro. A disp.: Bertini, Gragnoli, Cardini, Cartocci, Bruno, Brotini, Vai. All.: Mirko Giorgetti.
ARBITRO: Fantoni di Valdarno
RETI: 42' Di Gaudio, 65' Miniati, 70' Russo, 91' Brotini.

AFFRICO: Dos Santos, Bartolacci, Conti, Malizia, Vignozzi, Laraia, Miniati, Biba, Di Gaudio, Puggelli, Guerra. A disp.: Fei, Bonaiuti, Andrei, Casoni, Mosconi, Petrini, Russo. All.: Massimiliano Benfari.
FUCECCHIO: Gori, Bindi, Banti, Iaia, Pagni, D. Vaccaro, Melani, Tassi, Del Gronchio, Geniotal, G. Vaccaro. A disp.: Bertini, Gragnoli, Cardini, Cartocci, Bruno, Brotini, Vai. All.: Mirko Giorgetti.
ARBITRO: Fantoni di Valdarno
RETI: 42' Di Gaudio, 65' Miniati, 70' Russo, 91' Brotini.



Macché matrimonio; c'è chi spera di convivere una settimana appena e poi separarsi di lì all'eternità. È comprensibile l'auspicio dell'Affrico che, raggiunta la Zenith Prato alla vigilia dello scontro diretto, ora punta a lasciarsela alle spalle e a prendersi il primo posto solitario; se riuscirà a replicare la prova offerta contro il Fucecchio, la cui striscia positiva (andava avanti da cinque partite) il 3-1 interrompe, l'impresa non è impossibile. Chissà se Benfari riproverà l'attacco pesante, la coppia di centravanti Di Gaudio-Guerra (o Di Gaudio-Russo come nella seconda parte della ripresa: cambia uno degli interpreti, non il sistema di gioco) che anche se dispendiosa tanto male può fare alle difese avversarie. Per sbloccare il punteggio però c'è voluto un bel po': nel primo quarto di gara l'Affrico si porta spesso in avanti (buoni i crossi di Conti da sinistra, ma di testa non ci arriva nessuno dei due attaccanti; da destra Miniati cerca la porta con un paio di tiri, controllati da Gori) ma non riesce a costruire vere occasioni. Ci prova allora il Fucecchio che viene fuori nella seconda parte del primo grazie alla personalità di Geniotal, decisivo nell'alzare di prepotenza il baricentro della squadra: su uno dei suoi traversoni da destra è decisivo Dos Santos in anticipo su Del Gronchio. La difesa dell'Affrico, che saluta il rientro di Laraia titolare al fianco di Vignozzi dopo la lunga assenza, comunque non lascia grandi spazi. Lo fa invece quella del Fucecchio al 42' sul dialogo tra Conti e Malizia che innescano in profondità Di Gaudio: vinto di forza il duello con i centrali, battere Gori piazzando il pallone sul primo palo non è la parte più complicata. Guadata la pausa in vantaggio, l'Affrico aumenta la qualità del palleggio e quando il terzo quarto sta per chiudersi trova il raddoppio: Guerra riesce a controllare il filtrante di Puggelli, a liberarsi con due dribbling lungo la linea di fondo e a servire a rimorchio Miniati che accompagna in porta il pallone del 2-0. Una decina di minuti più tardi il punteggio s'ingrossa ancora: Russo stoppa in corsa l'ennesimo pallone sontuoso di Puggelli e col collo lo trasforma nel 3-0. Ormai consapevole che la partita è persa, il Fucecchio tenta comunque di segnare la rete del 3-1: dopo averci provato affondando sugli esterni ove però Bartolacci e Conti sorvegliano ogni movimento, ci riesce nel recupero quando l'errore di Dos Santos consegna il pallone a Brotini, letale nella conclusione a colpo sicuro. Ma è un'imperfezione che niente cancella della grande prova dell'Affrico: considerati momento e qualità, di sicuro sabato andrà al Chiavacci a fare la partita. Il test della convivenza potrebbe già esser finito.

Macché matrimonio; c'è chi spera di convivere una settimana appena e poi separarsi di lì all'eternità. È comprensibile l'auspicio dell'Affrico che, raggiunta la Zenith Prato alla vigilia dello scontro diretto, ora punta a lasciarsela alle spalle e a prendersi il primo posto solitario; se riuscirà a replicare la prova offerta contro il Fucecchio, la cui striscia positiva (andava avanti da cinque partite) il 3-1 interrompe, l'impresa non è impossibile. Chissà se Benfari riproverà l'attacco pesante, la coppia di centravanti Di Gaudio-Guerra (o Di Gaudio-Russo come nella seconda parte della ripresa: cambia uno degli interpreti, non il sistema di gioco) che anche se dispendiosa tanto male può fare alle difese avversarie. Per sbloccare il punteggio però c'è voluto un bel po': nel primo quarto di gara l'Affrico si porta spesso in avanti (buoni i crossi di Conti da sinistra, ma di testa non ci arriva nessuno dei due attaccanti; da destra Miniati cerca la porta con un paio di tiri, controllati da Gori) ma non riesce a costruire vere occasioni. Ci prova allora il Fucecchio che viene fuori nella seconda parte del primo grazie alla personalità di Geniotal, decisivo nell'alzare di prepotenza il baricentro della squadra: su uno dei suoi traversoni da destra è decisivo Dos Santos in anticipo su Del Gronchio. La difesa dell'Affrico, che saluta il rientro di Laraia titolare al fianco di Vignozzi dopo la lunga assenza, comunque non lascia grandi spazi. Lo fa invece quella del Fucecchio al 42' sul dialogo tra Conti e Malizia che innescano in profondità Di Gaudio: vinto di forza il duello con i centrali, battere Gori piazzando il pallone sul primo palo non è la parte più complicata. Guadata la pausa in vantaggio, l'Affrico aumenta la qualità del palleggio e quando il terzo quarto sta per chiudersi trova il raddoppio: Guerra riesce a controllare il filtrante di Puggelli, a liberarsi con due dribbling lungo la linea di fondo e a servire a rimorchio Miniati che accompagna in porta il pallone del 2-0. Una decina di minuti più tardi il punteggio s'ingrossa ancora: Russo stoppa in corsa l'ennesimo pallone sontuoso di Puggelli e col collo lo trasforma nel 3-0. Ormai consapevole che la partita è persa, il Fucecchio tenta comunque di segnare la rete del 3-1: dopo averci provato affondando sugli esterni ove però Bartolacci e Conti sorvegliano ogni movimento, ci riesce nel recupero quando l'errore di Dos Santos consegna il pallone a Brotini, letale nella conclusione a colpo sicuro. Ma è un'imperfezione che niente cancella della grande prova dell'Affrico: considerati momento e qualità, di sicuro sabato andrà al Chiavacci a fare la partita. Il test della convivenza potrebbe già esser finito.
Atletico Piombino-Sestese 2-1

ATLETICO PIOMBINO: Caggiari, Rossi Gio., Mitcul, Diagne Serigne, Battaglini L., Brizi, Topi, Insolia, Ricci, Vannini, Colombo. A disp.: Gasperini, Campani, Patara, Chtimi, Baldassarri, Petrocchi, El Bouhali, Lavagnini, Regoli. All.: Serena Mirko
SESTESE: Tognoni De Pugi, Papini, Vilcea, Gocaj, Pisaniello, De Rosis, Pecchioli, Pelagatti, Vannini, Cremonini, Nuti. A disp.: Rettori, Papucci, Capecchi, Garzi, Corigliano, Terrosi, Mazzoni, Bravi, Mencarelli. All.: Rossi Alessandro
RETI: Ricci, Colombo, Nuti
ATLETICO PIOMBINO: Caggiari, G. Rossi, Mitcul, Diagne, Battaglini, Brizi, Topi, Insolia, Ricci, D. Vannini, Colombo. A disp.: Gasperini, Campani, Patara, Chtimi, Baldassarri, Petrocchi, El Bouhlali, Lavagnini, Regoli. All.: Mirko Serena.
SESTESE: Tognoni De Pugi, L. Papini, Vilcea, Gocaj, Pisaniello, De Rosis, Pecchioli, Pelagatti, C. Vannini, Cremonini, Nuti. A disp.: Rettori, Papucci, Capecchi, Garzi, Corigliano, Terrosi, Mazzoni, Bravi, Mencarelli. All.: Alessandro Rossi.
ARBITRO: D'Elia di Lucca
RETI: 10' Nuti, 24' Ricci, 81' Colombo.

ATLETICO PIOMBINO: Caggiari, G. Rossi, Mitcul, Diagne, Battaglini, Brizi, Topi, Insolia, Ricci, D. Vannini, Colombo. A disp.: Gasperini, Campani, Patara, Chtimi, Baldassarri, Petrocchi, El Bouhlali, Lavagnini, Regoli. All.: Mirko Serena.
SESTESE: Tognoni De Pugi, L. Papini, Vilcea, Gocaj, Pisaniello, De Rosis, Pecchioli, Pelagatti, C. Vannini, Cremonini, Nuti. A disp.: Rettori, Papucci, Capecchi, Garzi, Corigliano, Terrosi, Mazzoni, Bravi, Mencarelli. All.: Alessandro Rossi.
ARBITRO: D'Elia di Lucca
RETI: 10' Nuti, 24' Ricci, 81' Colombo.



In coda sono tante a bollire, e si suppone che ci resteranno a lungo: ecco perché gli scontri diretti contano così tanto; ed ecco perché l'Atletico Piombino che nelle cinque giornate precedenti aveva vinto una sola volta (1-0 al San Giuliano, poi un pari e tre sconfitte) tornando al successo può provare a tirarsi fuori dalla zona incandescente. Vi precipita di nuovo invece la Sestese, che ancora una volta non riesce a conservare il vantaggio; anzi, stavolta non riesce neppure a strappare un pari che visto retrospettivamente tanto brutto non sarebbe stato. Lo 0-1 prende forma intorno al 10', ma favorito dal vento fin lì era stato l'Atletico Piombino a fare la partita: uscito bene su due angoli consecutivi fatti planare a centro area, sugli sviluppi del terzo Tognoni De Pugi s'oppone alla deviazione sottomisura di Davide Vannini. Al primo affondo però la Sestese passa: ricevuto il pallone da una rimessa laterale battuta rapidamente, Pecchioli verticalizza per Nuti che s'incunea tra i centrali avversari e batte Caggiari per lo 0-1. Il Piombino impiega un quarto d'ora scarso per segnare l'1-1: notizia insolita, a impacchettarlo ci pensa Tognoni De Pugi che sbaglia un disimpegno facile; il pallone lo riceve Ricci che affonda in area un paio di passi e poi lo scaraventa in rete. La gara si stabilizza sul pari fino all'intervallo dopo il quale, nonostante il vento contrario, l'Atletico Piombino costruisce due nitide azioni da rete: protagonista della prima è Ricci che sulla verticalizzazione di Topi salta Tognoni De Pugi in uscita ma allargatosi a sinistra calcia debolmente e consente alla difesa d'allontanare; della seconda Colombo che, accentratosi da sinistra, manda il pallone fuori d'un pollice accanto al secondo palo. Alla Sestese non basta una mezza mischia in ripartenza per allentare l'attacco dell'Atletico Piombino che a nove minuti dalla fine completa la rimonta: forte della prova precedente, Colombo s'accentra di nuovo da sinistra e scarica il destro verso la porta; ribattendogli il tiro, la difesa gli riconsegna il pallone che il suo esterno collo al volo converte nel 2-1 sul secondo palo. Di nuovo punita nei minuti finali della partita la Sestese si lancia confusamente all'attacco, ma non riesce a costruire vere occasioni per il pari; anzi, sul contropiede di Brizi rischia addirittura di subire la terza rete. Ma anche se non riesce a chiudere la partita l'Atletico Piombino è soddisfattissimo: la corsa alla salvezza è ancora lunga, adesso quartultimi con lui ci sono anche San Marco Avenza e Fucecchio; ma vincere in questo modo una partita di questo tipo è segno che finalmente s'è capito come si sta nell'élite, e che ci si può rimanere.

In coda sono tante a bollire, e si suppone che ci resteranno a lungo: ecco perché gli scontri diretti contano così tanto; ed ecco perché l'Atletico Piombino che nelle cinque giornate precedenti aveva vinto una sola volta (1-0 al San Giuliano, poi un pari e tre sconfitte) tornando al successo può provare a tirarsi fuori dalla zona incandescente. Vi precipita di nuovo invece la Sestese, che ancora una volta non riesce a conservare il vantaggio; anzi, stavolta non riesce neppure a strappare un pari che visto retrospettivamente tanto brutto non sarebbe stato. Lo 0-1 prende forma intorno al 10', ma favorito dal vento fin lì era stato l'Atletico Piombino a fare la partita: uscito bene su due angoli consecutivi fatti planare a centro area, sugli sviluppi del terzo Tognoni De Pugi s'oppone alla deviazione sottomisura di Davide Vannini. Al primo affondo però la Sestese passa: ricevuto il pallone da una rimessa laterale battuta rapidamente, Pecchioli verticalizza per Nuti che s'incunea tra i centrali avversari e batte Caggiari per lo 0-1. Il Piombino impiega un quarto d'ora scarso per segnare l'1-1: notizia insolita, a impacchettarlo ci pensa Tognoni De Pugi che sbaglia un disimpegno facile; il pallone lo riceve Ricci che affonda in area un paio di passi e poi lo scaraventa in rete. La gara si stabilizza sul pari fino all'intervallo dopo il quale, nonostante il vento contrario, l'Atletico Piombino costruisce due nitide azioni da rete: protagonista della prima è Ricci che sulla verticalizzazione di Topi salta Tognoni De Pugi in uscita ma allargatosi a sinistra calcia debolmente e consente alla difesa d'allontanare; della seconda Colombo che, accentratosi da sinistra, manda il pallone fuori d'un pollice accanto al secondo palo. Alla Sestese non basta una mezza mischia in ripartenza per allentare l'attacco dell'Atletico Piombino che a nove minuti dalla fine completa la rimonta: forte della prova precedente, Colombo s'accentra di nuovo da sinistra e scarica il destro verso la porta; ribattendogli il tiro, la difesa gli riconsegna il pallone che il suo esterno collo al volo converte nel 2-1 sul secondo palo. Di nuovo punita nei minuti finali della partita la Sestese si lancia confusamente all'attacco, ma non riesce a costruire vere occasioni per il pari; anzi, sul contropiede di Brizi rischia addirittura di subire la terza rete. Ma anche se non riesce a chiudere la partita l'Atletico Piombino è soddisfattissimo: la corsa alla salvezza è ancora lunga, adesso quartultimi con lui ci sono anche San Marco Avenza e Fucecchio; ma vincere in questo modo una partita di questo tipo è segno che finalmente s'è capito come si sta nell'élite, e che ci si può rimanere.
Fornacette Casarosa-Pontassieve 1-1

FORNACETTE CASAROSA: Balluchi, Paciarelli, Rossi, Ciardelli, Meola, Ghimenti, Barsotti, Raffa, Studiati Berni, Pistolesi, Shllaku. A disp.: Profeti, Salvadori, Ceccarelli, Zaffora, Perondi, Mariani, Cerrai, Spanu, Doda. All.: Pertici Enrico
PONTASSIEVE: Limentra, Niccoli, Sy, Lemmi, Mengozzi M., Urbinati, Pretelli, Papini, Mannini, Batistini, Candelori. A disp.: Foschi, Pistol, Pilacchi, Cianferoni, Rasi, Bartolozzi, De Luca, Novelli, Mengozzi N.. All.: Marchionni Marco
RETI: Meola, Batistini
FORNACETTE C.: Balluchi, Paciarelli, M. Rossi, Ciardelli, Meola, Ghimenti, Barsotti, Raffa, Studiati Berni, Pistolesi, Shllaku. A disp.: Profeti, Salvadori, Ceccarelli, Zaffora, Perondi, Manuel Mariani, Cerrai, Spanu, Doda. All.: Enrico Pertici.
PONTASSIEVE: Limentra, Niccoli, Sy Becay, Lemmi, M. Mengozzi, Urbinati, Pretelli, M. Papini, Mannini, Batistini, Candelori. A disp.: Foschi, Pistol, Pilacchi, Cianferoni, Rasi, Bartolozzi, De Luca, Novelli, N. Mengozzi. All.: Simone Maccari.
ARBITRO: Antoni di Viareggio
RETI: 21' Meola, 78' Batistini.

FORNACETTE C.: Balluchi, Paciarelli, M. Rossi, Ciardelli, Meola, Ghimenti, Barsotti, Raffa, Studiati Berni, Pistolesi, Shllaku. A disp.: Profeti, Salvadori, Ceccarelli, Zaffora, Perondi, Manuel Mariani, Cerrai, Spanu, Doda. All.: Enrico Pertici.
PONTASSIEVE: Limentra, Niccoli, Sy Becay, Lemmi, M. Mengozzi, Urbinati, Pretelli, M. Papini, Mannini, Batistini, Candelori. A disp.: Foschi, Pistol, Pilacchi, Cianferoni, Rasi, Bartolozzi, De Luca, Novelli, N. Mengozzi. All.: Simone Maccari.
ARBITRO: Antoni di Viareggio
RETI: 21' Meola, 78' Batistini.



Chissà quanto costa l'abbonamento alla X, e se Pertici è felice d'averlo sottoscritto. L'1-1 ottenuto contro il Pontassieve, che anche se non vince da tre turni resta in scia alla coppia di testa, è infatti l'ottavo pareggio stagionale: la classifica continua a esser gradevole, ma anche molto stretta; e se nelle ultime settimane il Fornacette fosse riuscito a conservare qualche vantaggio in più non sarebbe costretto a voltarsi ossessivamente all'indietro, a contare quante squadre sono raccolte nei tre punti che lo separano dalla quartultima posizione. Contro il Pontassieve, che tradito dal terreno scivoloso nel primo tempo fatica a esaltare le qualità di palleggio della propria mediana, il successo svanisce a una decina di minuti dalla fine: reggeva dalla metà del primo tempo e dal tiro al volo di Meola sull'angolo di Ciardelli. Fin lì le squadre s'erano affrontate alla pari, e il Pontassieve aveva ben retto alle incursioni del Fornacette (più avanzato del solito, Shllaku gioca sovente da pivot e manda al tiro prima Pistolesi, a lato, e poi con un assist involontario Studiati Berni cui s'oppone Limentra, al solito ottimo); dopo lo svantaggio invece il Pontassieve fatica a ritrovarsi, anche perché il pressing alto della mediana avversaria rende complicato ragionare. Portare all'intervallo lo svantaggio di misura consente a Maccari d'aggiustare la squadra (nella seconda parte della ripresa entrerà anche Niccolò Mengozzi, finalmente in campo dopo il lungo stop) e di cambiare l'inerzia della partita, anche perché il Fornacette s'abbassa e superare la mediana ora è più facile. Il primo pallone buono capita a Pretelli che, pur abbassato nella ripresa, non si scorda com'è fatta la porta: Balluchi accompagna sulla traversa il suo tiro da lontano. A metà ripresa Batistini crea un'altra occasione servendo a Mattia Papini un traversone tagliato a mezza altezza: il tiro sporco grazia il Fornacette che rischia anche per un duro contrasto su Niccoli in mezzo all'area; Antoni fa proseguire. In ripartenza il Fornacette sfiora il raddoppio: Limentra lo nega a Manuel Mariani che, dopo aver tagliato da centro area verso l'esterno, dal fondo aveva cercato il primo palo. Sulla ripartenza il Pontassieve conquista la punizione del pari: senza che nessuno la corregga o la sporchi, la traiettoria arcuata che Batistini disegna da posizione laterale si chiude accanto al secondo palo. Trovato l'1-1 il Pontassieve si lancia all'attacco per tentare di completare la rimonta, ma non riesce a costruire occasioni da rete; rischia dunque su un contropiede imbastito da Raffa, ma anziché servire Doda solo a centro area dal fondo Manuel Mariani crossa direttamente su Limentra. Resta senza esito anche l'ultima punizione dell'incontro: la batte Doda in mezzo per Ciardelli, sul cui tiro alto svaniscono le ultime speranze del Fornacette. Ma per una neopromossa un pari contro la terza in classifica è comunque un grande risultato. Calciatoripiù : la manovra offensiva passa spesso dalla tecnica di Pistolesi (Fornacette); spesso lo fronteggia Lemmi che, chiamato a sostituire Pilacchi infortunatosi nel riscaldamento, da vertice basso disputa una gara egregia. Notevoli anche le prove di Pretelli , anche in fase difensiva, di Mattia Mengozzi solito leader della retroguardia e di Batistini (Pontassieve) che con una punizione carica d'effetto firma la rete del pari.

Chissà quanto costa l'abbonamento alla X, e se Pertici è felice d'averlo sottoscritto. L'1-1 ottenuto contro il Pontassieve, che anche se non vince da tre turni resta in scia alla coppia di testa, è infatti l'ottavo pareggio stagionale: la classifica continua a esser gradevole, ma anche molto stretta; e se nelle ultime settimane il Fornacette fosse riuscito a conservare qualche vantaggio in più non sarebbe costretto a voltarsi ossessivamente all'indietro, a contare quante squadre sono raccolte nei tre punti che lo separano dalla quartultima posizione. Contro il Pontassieve, che tradito dal terreno scivoloso nel primo tempo fatica a esaltare le qualità di palleggio della propria mediana, il successo svanisce a una decina di minuti dalla fine: reggeva dalla metà del primo tempo e dal tiro al volo di Meola sull'angolo di Ciardelli. Fin lì le squadre s'erano affrontate alla pari, e il Pontassieve aveva ben retto alle incursioni del Fornacette (più avanzato del solito, Shllaku gioca sovente da pivot e manda al tiro prima Pistolesi, a lato, e poi con un assist involontario Studiati Berni cui s'oppone Limentra, al solito ottimo); dopo lo svantaggio invece il Pontassieve fatica a ritrovarsi, anche perché il pressing alto della mediana avversaria rende complicato ragionare. Portare all'intervallo lo svantaggio di misura consente a Maccari d'aggiustare la squadra (nella seconda parte della ripresa entrerà anche Niccolò Mengozzi, finalmente in campo dopo il lungo stop) e di cambiare l'inerzia della partita, anche perché il Fornacette s'abbassa e superare la mediana ora è più facile. Il primo pallone buono capita a Pretelli che, pur abbassato nella ripresa, non si scorda com'è fatta la porta: Balluchi accompagna sulla traversa il suo tiro da lontano. A metà ripresa Batistini crea un'altra occasione servendo a Mattia Papini un traversone tagliato a mezza altezza: il tiro sporco grazia il Fornacette che rischia anche per un duro contrasto su Niccoli in mezzo all'area; Antoni fa proseguire. In ripartenza il Fornacette sfiora il raddoppio: Limentra lo nega a Manuel Mariani che, dopo aver tagliato da centro area verso l'esterno, dal fondo aveva cercato il primo palo. Sulla ripartenza il Pontassieve conquista la punizione del pari: senza che nessuno la corregga o la sporchi, la traiettoria arcuata che Batistini disegna da posizione laterale si chiude accanto al secondo palo. Trovato l'1-1 il Pontassieve si lancia all'attacco per tentare di completare la rimonta, ma non riesce a costruire occasioni da rete; rischia dunque su un contropiede imbastito da Raffa, ma anziché servire Doda solo a centro area dal fondo Manuel Mariani crossa direttamente su Limentra. Resta senza esito anche l'ultima punizione dell'incontro: la batte Doda in mezzo per Ciardelli, sul cui tiro alto svaniscono le ultime speranze del Fornacette. Ma per una neopromossa un pari contro la terza in classifica è comunque un grande risultato. Calciatoripiù : la manovra offensiva passa spesso dalla tecnica di Pistolesi (Fornacette); spesso lo fronteggia Lemmi che, chiamato a sostituire Pilacchi infortunatosi nel riscaldamento, da vertice basso disputa una gara egregia. Notevoli anche le prove di Pretelli , anche in fase difensiva, di Mattia Mengozzi solito leader della retroguardia e di Batistini (Pontassieve) che con una punizione carica d'effetto firma la rete del pari.
Fratres Perignano-Arezzo F. Academy 0-0

FRATRES PERIGNANO: Chiaverini, Ceccanti, Gentile, Orlandini, Polito, Del Bono, Carrai D., Venturini, Ferrari, Vitillo, Fallacara. A disp.: , Mariani G., Diaz, Mariani T., Hoxha, Ferretti, Zanutto, Passoni . All.: Pagliai Stefano
AREZZO F. ACADEMY: Regini, Magi, Grassini, Palmieri, Savini, Marmorini, Rosadi, Galassi, Bardelli, Zerbini D., Nako. A disp.: Avelli, Sovieri, Paradiso, Friscia, Fracassi,
F.PERIGNANO: Chiaverini, Ceccanti, Gentile, Orlandini, Polito, Del Bono, D. Carrai, Venturin, Ferrari, Vitillo, Fallacara. A disp.: G. Mariani, Diaz Garrido, T. Mariani, Hoxha, Ferretti, Zanutto, Passoni. All.: Stefano Pagliai.
AREZZO ACADEMY: Regini, Magi, Grassini, Palmieri, Savini, Marmorini, Rosadi, Galassi, Bardelli, Zerbini, Nako. A disp.: Avelli, Sovieri, Paradiso, Friscia, Fracassi, Broccatelli, Milani, Rujoiu. All.: Luca Magnanensi.
ARBITRO: Fatticcioni di Carrara

F.PERIGNANO: Chiaverini, Ceccanti, Gentile, Orlandini, Polito, Del Bono, D. Carrai, Venturin, Ferrari, Vitillo, Fallacara. A disp.: G. Mariani, Diaz Garrido, T. Mariani, Hoxha, Ferretti, Zanutto, Passoni. All.: Stefano Pagliai.
AREZZO ACADEMY: Regini, Magi, Grassini, Palmieri, Savini, Marmorini, Rosadi, Galassi, Bardelli, Zerbini, Nako. A disp.: Avelli, Sovieri, Paradiso, Friscia, Fracassi, Broccatelli, Milani, Rujoiu. All.: Luca Magnanensi.
ARBITRO: Fatticcioni di Carrara



Da un mese abbondante segnare al Perignano è complicatissimo: il secondo 0-0 di fila allunga a cinque la striscia di partite con la porta inviolata. L'Arezzo Academy però c'è andato vicino, sia a segnare sia a vincere. Gli è mancata un po' di precisione sottoporta e un po' di fortuna arbitrale: se Fatticcioni avesse fischiato almeno uno dei due possibili rigori (più dubbio il primo, un rimpallo forse su una mano; più chiaro il secondo nel finale, una trattenuta di Del Bono su Bardelli: e che sia chiaro lo dimostrano anche le immagini visionate a partita finita) forse il secondo successo stagionale, con annesso piccolo balzo in classifica, avrebbe potuto prendere forma. Va comunque considerato che nella ripresa il Fratres Perignano ha fallito almeno sei occasioni da rete: alla fine dell'equazione il pari ci può stare, anche se è comprensibile il rammarico di Magnanensi per gli episodi. Uno, il possibile fallo di mano non rilevato, si registra in un primo tempo povero d'occasioni, colpa soprattutto d'un vento impressionante: la principale la costruisce Galassi cui s'oppone Chiaverini che ci tiene a conservare l'imbattibilità. Il tono cresce nella ripresa, quando il Perignano viene fuori e verticalizzando si porta al tiro da posizione ottima: l'attacco però non è impeccabile come la difesa, e né due volte Vitillo né due volte Fallacara né infine Hoxha e Venturin riescono a segnare la rete del vantaggio. Sull'altro fronte ci va più vicino Grassini che dall'interno dell'area calcia a colpo sicuro superando Chiaverini: Venturin s'oppone alla conclusione giusto mentre sta entrando in porta. La partita sfuma sull'episodio finale, la trattenuta di Del Bono su Bardelli che se punita avrebbe potuto porre fine alla striscia positiva del Perignano: va diversamente, l'Arezzo Academy deve accontentarsi d'un pari che non gli consente d'accorciare sulla penultima posizione.

Da un mese abbondante segnare al Perignano è complicatissimo: il secondo 0-0 di fila allunga a cinque la striscia di partite con la porta inviolata. L'Arezzo Academy però c'è andato vicino, sia a segnare sia a vincere. Gli è mancata un po' di precisione sottoporta e un po' di fortuna arbitrale: se Fatticcioni avesse fischiato almeno uno dei due possibili rigori (più dubbio il primo, un rimpallo forse su una mano; più chiaro il secondo nel finale, una trattenuta di Del Bono su Bardelli: e che sia chiaro lo dimostrano anche le immagini visionate a partita finita) forse il secondo successo stagionale, con annesso piccolo balzo in classifica, avrebbe potuto prendere forma. Va comunque considerato che nella ripresa il Fratres Perignano ha fallito almeno sei occasioni da rete: alla fine dell'equazione il pari ci può stare, anche se è comprensibile il rammarico di Magnanensi per gli episodi. Uno, il possibile fallo di mano non rilevato, si registra in un primo tempo povero d'occasioni, colpa soprattutto d'un vento impressionante: la principale la costruisce Galassi cui s'oppone Chiaverini che ci tiene a conservare l'imbattibilità. Il tono cresce nella ripresa, quando il Perignano viene fuori e verticalizzando si porta al tiro da posizione ottima: l'attacco però non è impeccabile come la difesa, e né due volte Vitillo né due volte Fallacara né infine Hoxha e Venturin riescono a segnare la rete del vantaggio. Sull'altro fronte ci va più vicino Grassini che dall'interno dell'area calcia a colpo sicuro superando Chiaverini: Venturin s'oppone alla conclusione giusto mentre sta entrando in porta. La partita sfuma sull'episodio finale, la trattenuta di Del Bono su Bardelli che se punita avrebbe potuto porre fine alla striscia positiva del Perignano: va diversamente, l'Arezzo Academy deve accontentarsi d'un pari che non gli consente d'accorciare sulla penultima posizione.
Grassina-Firenze Ovest 2-2

GRASSINA: Balli, Ronchi, Cinquina, Giraldi, Chiti, Pescucci, Senthilkumar, Roschi, Tempestini, Giudice, Bambi. A disp.: Ceccuti, Corsini, Formigli, Cappelli, Ignesti, Sani, Moriani, Ballerini . All.: Pisaneschi Giacomo
FIRENZE OVEST: Ciappelli, Bertacchi, Chiariello, Mazzoli, Fabbri, Margheri, Ermini, Becagli B., Giardini, Taoufik, Baldi. A disp.: Velleca, Brou, Ballerini, Torelli, Baluganti, Rufat, . All.: Gardellin Sandro
RETI: Ignesti, Sani, Ermini, Taoufik
GRASSINA: Balli, Ronchi, Cinquina, Giraldi, Chiti, Pescucci, Senthilkumar, Roschi, Tempestini, Giudice, Bambi. A disp.: Ceccuti, Corsini, Formigli, Cappelli, Ignesti, Sani, Moriani, M. Ballerini. All.: Giacomo Pisaneschi.
FIRENZE OVEST: Ciappelli, Bertacchi, Chiariello, Mazzoli, Fabbri, Margheri, Ermini, Becagli, Giardi, Taoufik, Baldi. A disp.: Velleca, Brou, Ballerini, Torelli, Baluganti, Rufat. All.: Sandro Gardellin.
ARBITRO: Cornello di Firenze
RETI: 8' Taoufik, 75' Ermini, 87' Sani, 95' Ignesti.

GRASSINA: Balli, Ronchi, Cinquina, Giraldi, Chiti, Pescucci, Senthilkumar, Roschi, Tempestini, Giudice, Bambi. A disp.: Ceccuti, Corsini, Formigli, Cappelli, Ignesti, Sani, Moriani, M. Ballerini. All.: Giacomo Pisaneschi.
FIRENZE OVEST: Ciappelli, Bertacchi, Chiariello, Mazzoli, Fabbri, Margheri, Ermini, Becagli, Giardi, Taoufik, Baldi. A disp.: Velleca, Brou, Ballerini, Torelli, Baluganti, Rufat. All.: Sandro Gardellin.
ARBITRO: Cornello di Firenze
RETI: 8' Taoufik, 75' Ermini, 87' Sani, 95' Ignesti.



Gli sarebbe dispiaciuto tornare a perdere in casa. Gli sarebbe dispiaciuto perché dopo le tre sconfitte d'inizio stagione era riuscito a ottenere due vittorie di fila; e gli sarebbe dispiaciuto perché la classifica è corta davanti e cortissima dietro, per la seconda settimana consecutiva quasi tutte pareggiano e perdere vuol dire rimanere impantanati. Si capisce dunque perché il Grassina sia soddisfattissimo per il 2-2 strappato tra l'87' e il 95'; e simmetricamente si capisce perché il Firenze Ovest sia così di malumore: se regge fino a tre minuti dalla fine del tempo regolamentare il doppio vantaggio dev'essere convertito in un successo. Peraltro il Firenze Ovest sta avanti per quasi tutta la partita: l'incontro si sblocca già all'8' quando, attendendosi l'uscita di Balli che invece non si muove, Pescucci legge male un pallone profondo e consente a Giardi di calciarlo in porta da posizione defilata; sulla parata la difesa è lenta e si fa anticipare da Taoufik che così porta avanti il Firenze Ovest. Il Grassina impiega un quarto d'ora per reagire, e Pisaneschi in panchina non si dà pace: da giorni andava ripetendo che le partite di questo tipo è bene indirizzarle subito. Perché l'inerzia cambi bisogna attendere che si sia esaurito il primo quarto e che il Grassina si sposti nella metà campo avversaria; ma, salvo un tiro di Tempestini non violentissimo ma angolato toccato da Ciappelli sul palo, in mezzo a cinque calci d'angolo e qualche traversone occasioni vere non si registrano. Complici i ritocchi apportati da Pisaneschi la pressione aumenta nella ripresa e sfocia nel secondo legno, stavolta l'incrocio, su cui sbatte la punizione di Moriani. Ma nel miglior momento del Grassina il Firenze Ovest raddoppia: mentre stacca per l'elevazione Ronchi sente un muscolo tirare e deve rinunciare al duello aereo con Ermini che, vinti un paio di rimpalli, dal limite segna lo 0-2. La gara sembra andata, ma la panchina profonda da cui Pisaneschi può attingere è un fattore chiave nel riaprirla: quando Ignesti crossa a centro area l'ennesimo angolo e di testa Sani lo devia in rete, anche se al 90' mancano tre minuti appena si capisce che il Grassina è ancora vivo. E sull'ultimo pallone della partita il 2-2 prende forma: inserito da un paio di minuti, Matteo Ballerini affonda sulla destra e dalla linea scarica centralmente per Ignesti che con l'aiuto della traversa schianta in porta il pallone del pari. Non c'è tempo neppure per riportarlo a centrocampo, se non per far capire che la rete è valida: il Grassina neutralizza l'approccio sbagliato con un carattere stellare. Calciatoripiù : l'atteggiamento d'Ignesti e Sani (Grassina), decisivi dalla panchina, è l'emblema della rimonta resa necessaria dalle reti di Taoufik ed Ermini (Firenze Ovest).

Gli sarebbe dispiaciuto tornare a perdere in casa. Gli sarebbe dispiaciuto perché dopo le tre sconfitte d'inizio stagione era riuscito a ottenere due vittorie di fila; e gli sarebbe dispiaciuto perché la classifica è corta davanti e cortissima dietro, per la seconda settimana consecutiva quasi tutte pareggiano e perdere vuol dire rimanere impantanati. Si capisce dunque perché il Grassina sia soddisfattissimo per il 2-2 strappato tra l'87' e il 95'; e simmetricamente si capisce perché il Firenze Ovest sia così di malumore: se regge fino a tre minuti dalla fine del tempo regolamentare il doppio vantaggio dev'essere convertito in un successo. Peraltro il Firenze Ovest sta avanti per quasi tutta la partita: l'incontro si sblocca già all'8' quando, attendendosi l'uscita di Balli che invece non si muove, Pescucci legge male un pallone profondo e consente a Giardi di calciarlo in porta da posizione defilata; sulla parata la difesa è lenta e si fa anticipare da Taoufik che così porta avanti il Firenze Ovest. Il Grassina impiega un quarto d'ora per reagire, e Pisaneschi in panchina non si dà pace: da giorni andava ripetendo che le partite di questo tipo è bene indirizzarle subito. Perché l'inerzia cambi bisogna attendere che si sia esaurito il primo quarto e che il Grassina si sposti nella metà campo avversaria; ma, salvo un tiro di Tempestini non violentissimo ma angolato toccato da Ciappelli sul palo, in mezzo a cinque calci d'angolo e qualche traversone occasioni vere non si registrano. Complici i ritocchi apportati da Pisaneschi la pressione aumenta nella ripresa e sfocia nel secondo legno, stavolta l'incrocio, su cui sbatte la punizione di Moriani. Ma nel miglior momento del Grassina il Firenze Ovest raddoppia: mentre stacca per l'elevazione Ronchi sente un muscolo tirare e deve rinunciare al duello aereo con Ermini che, vinti un paio di rimpalli, dal limite segna lo 0-2. La gara sembra andata, ma la panchina profonda da cui Pisaneschi può attingere è un fattore chiave nel riaprirla: quando Ignesti crossa a centro area l'ennesimo angolo e di testa Sani lo devia in rete, anche se al 90' mancano tre minuti appena si capisce che il Grassina è ancora vivo. E sull'ultimo pallone della partita il 2-2 prende forma: inserito da un paio di minuti, Matteo Ballerini affonda sulla destra e dalla linea scarica centralmente per Ignesti che con l'aiuto della traversa schianta in porta il pallone del pari. Non c'è tempo neppure per riportarlo a centrocampo, se non per far capire che la rete è valida: il Grassina neutralizza l'approccio sbagliato con un carattere stellare. Calciatoripiù : l'atteggiamento d'Ignesti e Sani (Grassina), decisivi dalla panchina, è l'emblema della rimonta resa necessaria dalle reti di Taoufik ed Ermini (Firenze Ovest).
Montelupo-Lastrigiana 0-0

MONTELUPO: Boretti, Frilli, Urgolo, Michelucci, Cesari, Scali, Braconi, Parrini G., Tofani S., Terramoto, Nicolosi T.. A disp.: Gori, Cei, Balis, Parrini A., Nicolosi L., Simoncini, Cerrini, Rosa, Milanesi. All.: Belli Sauro
LASTRIGIANA: Hila, Bonaiuti, Sona, De Pascalis, Marchi, Castiglioni, Guasti, Innocenti, Ballerini, Tomeo, Mandolini. A disp.: Magnolfi, Vettori, Fontani, D Alessandro, Talakhadze, Oliveri, Corrado, Vignolini, Parenti. All.: Guasti Davide
MONTELUPO: Boretti, Frilli, Cesari, Scali, Urgolo, Michelucci, G. Parrini, Terramoto, Braconi, T. Nicolosi, S. Tofani. A disp.: Cei, Cerrini, Gori, Milanesi, L. Nicolosi, A. Parrini, Simoncini, Rosa. All.: Sauro Belli.
LASTRIGIANA: Hila, Bonaiuti, Sona, De Pascalis, Marchi, Castiglioni, Guasti, Innocenti, N. Ballerini, Tomeo, Mandolini. A disp.: Magnolfi, Vettori, Fontani, D'Alessandro, Talakhadze, Oliveri, Corrado, Vignolini, Parenti. All.: Davide Guasti.
ARBITRO: Martini di Arezzo

MONTELUPO: Boretti, Frilli, Cesari, Scali, Urgolo, Michelucci, G. Parrini, Terramoto, Braconi, T. Nicolosi, S. Tofani. A disp.: Cei, Cerrini, Gori, Milanesi, L. Nicolosi, A. Parrini, Simoncini, Rosa. All.: Sauro Belli.
LASTRIGIANA: Hila, Bonaiuti, Sona, De Pascalis, Marchi, Castiglioni, Guasti, Innocenti, N. Ballerini, Tomeo, Mandolini. A disp.: Magnolfi, Vettori, Fontani, D'Alessandro, Talakhadze, Oliveri, Corrado, Vignolini, Parenti. All.: Davide Guasti.
ARBITRO: Martini di Arezzo



Nella fredda cornice pomeridiana del Castellani termina a reti bianche l'atteso incontro fra Montelupo e Lastrigiana. Appena scese in campo, le due compagini si prendono del tempo per carburare studiando attentamente gli avversari: i primi a farsi vedere sono i padroni di casa con un tiro di Samuele Tofani, schermato da un difensore, e con Michelucci che da fuori impensierisce Hila. La prima vera occasione della partita si presenta al 14', quando il capitano amaranto Terramoto premia la sovrapposizione di Urgolo che, entrato in area, disorienta un avversario con una bella sterzata e conclude sul primo palo trovando la risposta di Hila con i piedi. Cinque minuti dopo fanno capolino anche i biancorossi: Mandolini raccoglie una sponda di Tomeo e incrocia sul palo sinistro, ottima la parata di Boretti. Passa una manciata di secondi e il Montelupo risponde con un'azione orchestrata da Terramoto e Urgolo, che porta alla conclusione di Lapo Nicolosi, debole e strozzata. Poco prima dell'intervallo la Lastrigiana getta l'occasione fin lì più nitida per sbloccare la gara: Castiglioni recupera un buon pallone alla destra dell'area avversaria e fa partire il traversone: quasi solo in area, Niccolò Ballerini colpisce con tempismo perfetto imprimendo tuttavia insufficiente forza al pallone che rotola fra le braccia di Boretti. Ormai lasciatesi alle spalle un primo tempo non troppo esaltante, le squadre rientrano in campo con piglio diverso: è in particolare la Lastrigiana a crearsi due occasioni in apertura del secondo tempo, mandando il pallone alto prima con Castiglioni e poi con Innocenti, ben imbeccato da Niccolò Ballerini su calcio di punizione. I ritmi poi calano improvvisamente e né il Montelupo né la Lastrigiana riescono a sfondare in modo efficace le linee avversarie, grazie all'ottima disposizione di tutti i calciatori in fase di non possesso. Prima dell'80' infatti la Lastrigiana cerca ripetutamente Tomeo, e il suo sostituto Parenti, con lanci lunghi ben gestiti da Cesari e Scali. Il Montelupo invece porta il pallone in attacco con le folate dei subentrati Balis e Milanesi, arginati anche con le maniere forti dai difensori biancorossi. La partita può subire una svolta appunto all'80', quando la Lastrigiana porta in area avversaria Talakhadze il cui tiro respinto viene raccolto da Parenti, che a porta sguarnita fallisce il colpo del vantaggio. Senza concedere ulteriori minuti addizionali, l'arbitro Martini fischia poi tre volte al naturale scadere del tempo di gioco: niente più dello 0-0. Calciatoripiù : è opportuno sottolineare i meriti di Urgolo , brillantissimo soprattutto nel primo tempo in fase sia di copertura sia di spinta; positivi anche gli ingressi di Balis e Milanesi (Montelupo), che hanno cercato di dare effervescenza alla manovra offensiva degli amaranto. Il migliore è senz'altro stato Mandolini, da cui sono passati tutti i guizzi in attacco della sua squadra; hanno svolto un ottimo lavoro anche Sona e De Pascalis (Lastrigiana), raramente in difficoltà sulle scorribande offensive degli avversari.

Nella fredda cornice pomeridiana del Castellani termina a reti bianche l'atteso incontro fra Montelupo e Lastrigiana. Appena scese in campo, le due compagini si prendono del tempo per carburare studiando attentamente gli avversari: i primi a farsi vedere sono i padroni di casa con un tiro di Samuele Tofani, schermato da un difensore, e con Michelucci che da fuori impensierisce Hila. La prima vera occasione della partita si presenta al 14', quando il capitano amaranto Terramoto premia la sovrapposizione di Urgolo che, entrato in area, disorienta un avversario con una bella sterzata e conclude sul primo palo trovando la risposta di Hila con i piedi. Cinque minuti dopo fanno capolino anche i biancorossi: Mandolini raccoglie una sponda di Tomeo e incrocia sul palo sinistro, ottima la parata di Boretti. Passa una manciata di secondi e il Montelupo risponde con un'azione orchestrata da Terramoto e Urgolo, che porta alla conclusione di Lapo Nicolosi, debole e strozzata. Poco prima dell'intervallo la Lastrigiana getta l'occasione fin lì più nitida per sbloccare la gara: Castiglioni recupera un buon pallone alla destra dell'area avversaria e fa partire il traversone: quasi solo in area, Niccolò Ballerini colpisce con tempismo perfetto imprimendo tuttavia insufficiente forza al pallone che rotola fra le braccia di Boretti. Ormai lasciatesi alle spalle un primo tempo non troppo esaltante, le squadre rientrano in campo con piglio diverso: è in particolare la Lastrigiana a crearsi due occasioni in apertura del secondo tempo, mandando il pallone alto prima con Castiglioni e poi con Innocenti, ben imbeccato da Niccolò Ballerini su calcio di punizione. I ritmi poi calano improvvisamente e né il Montelupo né la Lastrigiana riescono a sfondare in modo efficace le linee avversarie, grazie all'ottima disposizione di tutti i calciatori in fase di non possesso. Prima dell'80' infatti la Lastrigiana cerca ripetutamente Tomeo, e il suo sostituto Parenti, con lanci lunghi ben gestiti da Cesari e Scali. Il Montelupo invece porta il pallone in attacco con le folate dei subentrati Balis e Milanesi, arginati anche con le maniere forti dai difensori biancorossi. La partita può subire una svolta appunto all'80', quando la Lastrigiana porta in area avversaria Talakhadze il cui tiro respinto viene raccolto da Parenti, che a porta sguarnita fallisce il colpo del vantaggio. Senza concedere ulteriori minuti addizionali, l'arbitro Martini fischia poi tre volte al naturale scadere del tempo di gioco: niente più dello 0-0. Calciatoripiù : è opportuno sottolineare i meriti di Urgolo , brillantissimo soprattutto nel primo tempo in fase sia di copertura sia di spinta; positivi anche gli ingressi di Balis e Milanesi (Montelupo), che hanno cercato di dare effervescenza alla manovra offensiva degli amaranto. Il migliore è senz'altro stato Mandolini, da cui sono passati tutti i guizzi in attacco della sua squadra; hanno svolto un ottimo lavoro anche Sona e De Pascalis (Lastrigiana), raramente in difficoltà sulle scorribande offensive degli avversari.
San Marco Avenza-Zenith Prato 1-1

SAN MARCO AVENZA: Giromini, Costi, Mazzucchelli, Pasquini T., Dumani, Vernazza, Gargiulo, Guidi, Mbaye, Granai L., Santini. A disp.: Scalisi, Molini, Narra, Mette, Bernava, Tonelli, . All.: Braida Paolo
ZENITH PRATO: Landini, Lombardi, Bashkimi, Galeotti, Pagli, Silveri, Dessi, Diffini, Vignali, Ammendola N., Nuzzo. A disp.: Fiordi, Nucci, Caruso, Faggi, Manganaro, Massimo, . All.: Bellandi Fabrizio
RETI: Mbaye, Dessi
SAN MARCO AVENZA: Giromini, Costi, Mazzucchelli, Pasquini, Dumani, Vernazza, Gargiulo, Guidi, Mbaye, Granai, Santini. A disp.: Scalisi, Molini, Narra, Mette, Bernava, Tonelli. All.: Paolo Braida.
ZENITH PRATO: N. Landini, Lombardi, Bashkimi, Galeotti, Pagli, Silveri, Dessì, Diffini, Vignali L. Ammendola, Nuzzo. A disp.: Fiordi, Nucci, Caruso, Faggi, Manganaro, Massimo. All.: Fabrizio Bellandi (in panchina Marco Imbriaco).
ARBITRO: Cravini di Livorno
RETI: 26' Mbaye, 72' Dessì.
NOTE: espulso Santini.

SAN MARCO AVENZA: Giromini, Costi, Mazzucchelli, Pasquini, Dumani, Vernazza, Gargiulo, Guidi, Mbaye, Granai, Santini. A disp.: Scalisi, Molini, Narra, Mette, Bernava, Tonelli. All.: Paolo Braida.
ZENITH PRATO: N. Landini, Lombardi, Bashkimi, Galeotti, Pagli, Silveri, Dessì, Diffini, Vignali L. Ammendola, Nuzzo. A disp.: Fiordi, Nucci, Caruso, Faggi, Manganaro, Massimo. All.: Fabrizio Bellandi (in panchina Marco Imbriaco).
ARBITRO: Cravini di Livorno
RETI: 26' Mbaye, 72' Dessì.
NOTE: espulso Santini.



Non c'era verso che non succedesse; anzi, finora le era andata anche troppo bene. Il quinto pareggio consecutivo costringe la Zenith Prato ad abbandonare la testa solitaria della classifica: la raggiunge l'Affrico alla vigilia dello scontro diretto che verosimilmente (occhio però con i pronostici: questo girone d'andata ci ha insegnato che sbilanciarsi ha poco senso) assegnerà il titolo di campione d'inverno. Ha altri pensieri il San Marco Avenza che per un tempo esatto, in mezzo l'intervallo, sogna il secondo colpaccio consecutivo dopo la vittoria di Peretola; e come col Firenze Ovest segna Mbaye che raccoglie l'imbucata di Granai e da sinistra batte Niccolò Landini con un diagonale sul secondo palo (26'). Sfocia qui una pressione avviata sin dalle prime battute e mantenuta costante quasi fino al 40', quando il San Marco Avenza potrebbe essere già sul doppio vantaggio: fosse finita dentro almeno un'occasione tra la rovesciata di Granai e la percussione di Santini per la Zenith rimontare sarebbe stato complicatissimo. Invece il suo primo tempo contratto può chiudersi in crescendo (occasione per Pagli, si salva il San Marco Avenza) e lasciare spazio a una ripresa in cui il baricentro gradualmente si sposta da una metà campo all'altra. Inevitabile il pareggio a poco più d'un quarto d'ora dalla fine: il lancio di Nuzzo innesca Dessì che, partito sul filo del fuorigioco (difesa e panchina lo chiamano; senz'assistenti Cravini fa proseguire), affonda verticalmente e batte Giromini. Sull'1-1 la Zenith prova a piegare definitivamente la curvatura della partita per ottenere quel successo che le manca dal 21 ottobre: potrebbe aiutarla l'espulsione di Santini che lascia il San Marco Avenza in dieci; ma l'errore di Bashkimi, che da posizione invitantissima cestina l'opportunità del raddoppio, la costringe ad accontentarsi dell'1-1 e soprattutto a vedersi raggiunta in testa alla classifica. E momento peggiore non poteva esserci: sabato il Chiavacci ospita un Affrico lanciatissimo. Calciatoripiù : davanti alla capolista regge bene la difesa la cui solidità è potenziata dal rientro di Costi ; se ci s'aggiunge l'ottima prova di Granai (San Marco Avenza) tra le linee, si capisce come mai a Carrara la Zenith abbia davvero rischiato di patire la prima sconfitta stagionale.

Non c'era verso che non succedesse; anzi, finora le era andata anche troppo bene. Il quinto pareggio consecutivo costringe la Zenith Prato ad abbandonare la testa solitaria della classifica: la raggiunge l'Affrico alla vigilia dello scontro diretto che verosimilmente (occhio però con i pronostici: questo girone d'andata ci ha insegnato che sbilanciarsi ha poco senso) assegnerà il titolo di campione d'inverno. Ha altri pensieri il San Marco Avenza che per un tempo esatto, in mezzo l'intervallo, sogna il secondo colpaccio consecutivo dopo la vittoria di Peretola; e come col Firenze Ovest segna Mbaye che raccoglie l'imbucata di Granai e da sinistra batte Niccolò Landini con un diagonale sul secondo palo (26'). Sfocia qui una pressione avviata sin dalle prime battute e mantenuta costante quasi fino al 40', quando il San Marco Avenza potrebbe essere già sul doppio vantaggio: fosse finita dentro almeno un'occasione tra la rovesciata di Granai e la percussione di Santini per la Zenith rimontare sarebbe stato complicatissimo. Invece il suo primo tempo contratto può chiudersi in crescendo (occasione per Pagli, si salva il San Marco Avenza) e lasciare spazio a una ripresa in cui il baricentro gradualmente si sposta da una metà campo all'altra. Inevitabile il pareggio a poco più d'un quarto d'ora dalla fine: il lancio di Nuzzo innesca Dessì che, partito sul filo del fuorigioco (difesa e panchina lo chiamano; senz'assistenti Cravini fa proseguire), affonda verticalmente e batte Giromini. Sull'1-1 la Zenith prova a piegare definitivamente la curvatura della partita per ottenere quel successo che le manca dal 21 ottobre: potrebbe aiutarla l'espulsione di Santini che lascia il San Marco Avenza in dieci; ma l'errore di Bashkimi, che da posizione invitantissima cestina l'opportunità del raddoppio, la costringe ad accontentarsi dell'1-1 e soprattutto a vedersi raggiunta in testa alla classifica. E momento peggiore non poteva esserci: sabato il Chiavacci ospita un Affrico lanciatissimo. Calciatoripiù : davanti alla capolista regge bene la difesa la cui solidità è potenziata dal rientro di Costi ; se ci s'aggiunge l'ottima prova di Granai (San Marco Avenza) tra le linee, si capisce come mai a Carrara la Zenith abbia davvero rischiato di patire la prima sconfitta stagionale.