Pro Sesto-Cesena 0-4
ATALANTA: Leto, Percassi, Rinaldi A., Modonesi, Regonesi, Cojocariu, Stefanoni, Rinaldi M. (41' Martano), Michieletto (62' Camara), Damiano, Nova (58' Bolis). A disp.: Lazzaroni, Calvo, Isoa, Colombo, Perego, Mezzottero. All.: Alessio Gambirasio.
EMPOLI: Lastoria, Tavanti, Gori, Bagordo, Antonini, Barbieri (78' Mennini), Busiello (46' Verdone), Baralla (78' Magherini), Campaniello, Blini (78' Sorbino), Zanaga (58' Landi). A disp.: Vannini, Mainardi, Guglielmino, Checcacci. All.: Andrea Filippeschi.
ARBITRO: Brentegani di Verona, coad. da Pirola e Fantini.
RETI: 19' Zanaga, 66' Bolis, 73' Blini.
L'impresa è servita. E, perdonate il gioco di parole, servirà replicare il più possibile quanto di bello, bellissimo, fatto vedere al Bortoletti di Cesarano, fra qualche giorno, nel ritorno che si giocherà a Monteboro, quando il passaggio del turno può diventare una meravigliosa certezza per la squadra di Andrea Filippeschi. Finisce in trionfo l'andata dei quarti di finale dell'Empoli, che nell'università italiana del calcio giovanile - al cospetto cioè di una selezione del vivaio atalantino - mette in mostra un saggio del proprio miglior repertorio, un prezzo di bravura collettivo. Grandi complimenti a tutti i giovani calciatori ma più in generale allo staff dell'Under 15 azzurra, che sbanca il campo dell'Atalanta per due a uno, un risultato che alla vigilia rientrava nello spettro delle più rosee aspettative. Forte fisicamente e validissima dal punto di vista tecnico, la squadra nerazzurra si trova di fronte un Empoli capace di ridefinire i propri presunti limiti e competere alla pari con gli avversari sotto ogni profilo, profondendo in campo ritmo, intensità, concentrazione, concretezza. Oltre alla tenuta generale costante nell'arco degli 80', da rimarcare il grande carattere dimostrato dai toscani dopo la rete del momentaneo pari dei locali; gli ospiti tornano presto in vantaggio e difendono poi fino alla fine un successo preziosissimo. Sono proprio gli azzurri a muovere la prima mossa, al 19', quando Zanaga porta avanti i suoi con un gran tiro di collo pieno dopo una fuga sulla destra, al culmine di una fase di gioco iniziale combattutissima, ricca di ribaltamenti di fronte e potenziali occasioni per entrambe le contendenti. La reazione dei bergamaschi c'è e sono Michieletto e Nova a rendersi maggiormente pericolosi, anche se forse è proprio l'Empoli ad andare più vicina al gol, ancora con Zanaga e soprattutto con Campaniello, sul quale però compie almeno due ottime parate Leto; il numero 9 dei toscani non trova il gol, ma svolge comunque un gran lavoro al servizio della squadra. Nel secondo tempo la gara resta gradevolissima e l'Atalanta acciuffa il pari al 66' grazie al subetrato Bolis, che corregge in rete un cross dalla destra di Percassi, Lastoria sfiora soltanto il pallone che finisce in fondo al sacco, 1-1. Come detto però l'Empoli non si abbatte minimamente e, anzi, dopo pochi minuti - al 73' - rimette la testa avanti: sugli sviluppi di un'azione sulla destra il pallone spiove poi al centro dell'area nerazzurra, dove Blini è il più veloce di tutti nel deviare in rete di testa, alle spalle di Leto. Nei pochi minuiti che restano si finisce, come prevedibile, con l'Atalanta in avanti a caccia di un gol che però non arriva. L'Empoli difende compatta e alleggerisce a ogni occasione, mantenendo integro fino al triplice fischio il preziosissimo punto di vantaggio da spendere per acquistare la disponibilità dei due risultati su tre al ritorno. Dove potrebbe andar bene anche tenere ai supplementari un eventuale ko per 1-0. Discorsi che possono lasciare il tempo che trovano: se gli azzurri replicheranno questa prestazione, l'ingresso fra le migliori quattro d'Italia sarà assicurato.
Rimini-Monopoli 4-0
EMPOLI: Lastoria, Tavanti, Gori, Bagordo, Verdone (60' Smajlaj), Barbieri, Guglielmino (50' Busiello), Baralla, Campaniello, Blini (78' Landi), Zanaga (78' Sorbino). A disp.: Vannini, Santoro, Mainardi, Magherini, Checcacci. All.: Andrea Filippeschi.
ATALANTA: Leto, Percassi (57' Bolis), Isoa, Modonesi, Rinaldi Alessandro (70' Rinaldi Michele), Cojocariu, Colombo (70' Camara), Regonesi, Martano (70' Mezzotero), Damiano, Stefanoni (47' Michieletto). A disp.: Lazzaroni, Nova, Perego, Vecchio. All.: Alessio Gambirasio.
ARBITRO: Tassano di Chiavari, coad. da Magherini e Ingenito.
RETI: 15' Martano 47' Campaniello, 53' Blini.
Se l'unica insidia che mister Filippeschi non è riuscito a disinnescare è stato il fuoco incrociato delle borracce dei suoi calciatori, alzatisi in piedi della panchina al triplice fischio e corsi ad abbracciare i compagni dopo aver inzuppato l'elegante completo scuro del loro allenatore, beh: vuol dire che è stata una domenica trionfale. Un Empoli a rilascio progressivo del proprio potenziale fa il paio con il 2-1 dell'andata e vince anche il match di ritorno, volando così in semifinale dove se la vedrà con la sorpresa Como. Che il cammino in questi 80' fosse ricco di insidie gli azzurri lo sapevano benissimo: occorreva dare continuità all'impresa di Bergamo, e contenere la gran voglia di reazione dei nerazzurri. Tutte le mosse dell'Empoli risultano vincenti, a cominciare da quella che si gioca in settimana, quando in luogo del sintetico di Monteboro viene indicato il campo di Petroio - verdissimo, amplissimo, bellissimo - come teatro di un match in cui l'Empoli può gestire le energie, ma fino a un certo punto. Un punto che peraltro arriva prestissimo, perché l'Atalanta va in vantaggio e gioca un ottimo primo tempo, riaprendo i giochi; nella ripresa però gli azzurri - trascinati da Busiello e ovviamente, in generale, da una prova corale di elevatissimo spessore in ogni singolo - salgono in cattedra, ribaltano lo svantaggio e vanno vicinissimi al tris a più riprese, finendo con il legittimare in pieno il loro passaggio al turno successivo della volata scudetto. Si parte e, con intelligenza, entrambe le squadre impiegano i primi minuti per prendere le dimensioni al campo, all'avversario, al clima della prima domenica estiva dell'anno. Empoli e Atalanta fanno circolare palla con ampi fraseggi tramite i quali coprono l'enorme rettangolo verde di Petroio, prendendosi qualche rischio: 4', Guglielmino sradica il pallone dai piedi di Modonesi e innesca Campaniello, che sfida Cojocariu in due occasioni ravvicinate senza trovare il varco giusto per concludere. L'Atalanta affonda il colpo per la prima volta al 6', Damiano allarga il gioco in favore di Percassi che punta Gori sul lato corto dell'area ed effettua un cross che diventa subito un tiro, alzato in corner - il primo della gara - da Lastoria. Dalla bandierina va proprio il numero 10 della Dea, che cerca sul secondo palo i tantissimi centimetri di Isoa, chiuso bene dalla retroguardia azzurra. Molti i tempi morti fra un calcio piazzato e l'altro o una rimessa laterale; l'Atalanta ha più fretta, ma non cerca inutili forcing e prova a dosare ogni attacco. Al 9' ancora una chance da punizione stavolta per Damiano, che prova a sorprendere Lastoria, senza l'esito sperato. Solo attorno al 13' i bergamaschi danno la sensazione di forzare il ritmo e lo fanno con una cavalcata lungo la fascia mancina di Isoa, sul secondo palo Gori, pressato da Stefanoni, si rifugia in angolo. È un buon momento per gli ospiti, bravi nel capitalizzarlo: 15', uno svarione a metà campo degli azzurri trasforma il taglio in verticale di Damiano in un invito a nozze per Martano, che si presenta in corsa al limite dell'area empolese, disorienta con un paio di finte gli avversari e poi fulmina Lastoria con un tiro non irresistibile, ma che coglie in contro-tempo il portierone di casa, 0-1. L'Empoli metabolizza benissimo il colpo e dopo centoventi secondi si fa vedere dalle parti dell'attento Leto con un'iniziativa di Campaniello, in collaborazione con Blini, ma è al 23', dopo un'interruzione del gioco per prestare i soccorsi a Regonesi che si trasforma in un cooling-break refrigerante, che i ragazzi di Filippeschi vanno vicinissimi al pari: Blini porta palla sui venticinque metri e viene caricato irregolarmente da Colombo; si prosegue per il vantaggio derivante dall'opportunità sui piedi di Zanaga, che va a contrasto con Modonesi, il pallone schizza così sui piedi di Guglielmino che calcia sul fondo di un soffio alla destra di Leto dall'altezza del dischetto di rigore. I locali si scuotono, Baralla si accende: al 28' il numero 8 in maglia azzurra effettua un meraviglioso lancio di decine di metri che premia la corsa di Zanaga, che dopo aver eluso un paio di avversari si libera per il tiro ma Cojocariu fa muro al momento giusto. Passa appena 1' però e l'Empoli rischia tantissimo, quando un corto e sbilenco rilancio di Lastoria diventa un assist per Damiano, che cerca la porta (vuota) dalla lunga distanza, il pallone si adagia sopra la rete oltre la traversa mentre il numero 1 azzurro stava recuperando disperatamente la posizione. È una fase di gioco aperta e molto bella, al 31' - sul fronte opposto - l'Empoli costruisce una bellissima azione che coinvolge un po' tutti, da Tavanti e Verdone passando per Baralla e finendo con Blini e Zasnaga; il tramite finale è Tavanti che mette sul fondo. Nel finale di tempo, archiviata una coraggiosa ed efficace uscita in presa alta di Lastoria, al 40' spazio per l'ottima intesa fra Blini e Gori, culminata nel cross dell'esterno che nessun compagno raccoglie per tempo. Il primo round del secondo duello fra azzurri e nerazzurri si conclude sullo 0-1 che rimette quasi tutto in discussione, ma l'ultimo quarto della doppia sfida, vale a dire il secondo tempo, è quello in cui i ragazzi di Filippeschi scacciano i pensieri e si prendono con ampio merito la semifinale. Bagordo e compagni tornano in campo, infatti, con un piglio molto più aggressivo e mettono in crisi gli avversari fin dalle prime battute; Blini suona la carica con un tiro parato da Leto dopo un ottimo spunto fra Zanaga e Guglielmino, preludio alla rete del pari che arriva al 47', ed è un autentico eurogol quello siglato da Campaniello. Tutto ha origine da un corner concesso da Colombo, che ferma sul più bello Zanaga, ancora una volta servito dall'ottimo Guglielmino. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina Verdone arpiona il corto rilancio della difesa lombarda e fa filtrare un passaggio per vie verticali in piena area, in favore di Campaniello; il centravanti di casa guadagna spazio per la conclusione con un abile movimento di corpo e poi fa secco Leto con una botta di collo pieno che finisce in rete dopo aver scheggiato la parte interna della traversa. L'Empoli trae tanta autostima in più da questo gol, e soprattutto dal pericolo scampato al 50', quando un improvviso e splendido assist di Regonesi proietta Damiano davanti a Lastoria, semplicemente eccezionale nel salvare i suoi con una grandissima parata. Trascorrono infatti altri tre minuti e al 53' gli azzurri mettono la freccia: Busiello, entrato benissimo in partita, ubriaca Percassi all'altezza della linea di fondo con un paio di finte di livello superiore, poi crossa forte al centro dove Leto smanaccia in qualche modo; sul pallone arriva in corsa Blini che, con un intelligente colpo di testa ravvicinato, firma il due a uno. L'Atalanta inizia a gettare in campo forze fresche, specialmente là davanti, in primis Bolis che al 59' propone un buon cross non raccolto per un soffio da Colombo, parso piuttosto stanco nell'occasione. Nel frattempo è Leto a tenere galla un'Atalanta che cerca disperatamente il secondo gol, miracoloso il portiere della Dea al 63' quando si oppone a Busiello, al tiro a botta sicura dopo uno strepitoso slalom di Campaniello. Passa appena 1' e Leto si supera nuovamente, sempre su Busiello, autore stavolta di un diagonale che sembrava proprio destinato in fondo al sacco. L'Empoli è padrone del campo e al 66' sfiora ancora il terzo gol con il solito Busiello, servito stavolta da Bagordo, autore di una cavalcata coast to coast da una parte all'altra del campo. L'Atalanta nel finale tenta il tutto per tutto e dopo aver impegnato Lastoria in una non difficile parata a terra al 70' con Damiano, si rende pericolosa a 5' dalla fine, quando proprio Lastoria sbroglia un'intricata mischia che si era accesa davanti a lui dopo un affondo combinato di Mezzotero e Camara. I minuti di recupero scorrono lenti, ma senza pericoli per l'Empoli, che anzi all'83' va vicinissima nuovamente al tris con - sempre lui - Busiello, al quale però si oppone come da copione Leto. L'Empoli si prende quindi lo scalpo di lusso dell'Atalanta e prosegue la sua volata scudetto. Volata che può diventare volo, fra quindici giorni, da quel ramo del lago di Como.
Calciatoripiù : le punte di rendimento di
Campaniello (8),
Blini (8) e
Zanaga (7), sono sostenute dalla prestazione di sacrificio di
Guglielmino (8), Baralla (7.5) e
Bagordo (7.5); tutti sopra il sette gli altri, da
Lastoria fino ai subentrati.