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Giov.Naz. Under 15 A-B GIR.Fase finale - Giornata n. 1

Frosinone-Roma 1-1

CAMAIORE: Tartarini, Baldaccini, Polloni, Dalle Mura, Crecchi, Meneghetti, Scevola, Grori, Giannotti, Tomei, Belluomini. A disp.: Bianco, Adami, Cinquini, De Ranieri, Genovesi, Grotti, Bertolucci, N. Puccetti, Ribecai. All.: Stefano Boggi.
MALISETI SEANO: Mardale, Aiazzi, Coppini, Badiani, Menichetti, Meoni, Castrucci, Luccioletti, Llana, Asara, Dardha. A disp.: Cavalieri, Abbachini, Chiti, Ingrassia, Cini, Shiqeri, Bargellini, Scardilli, Ballerini. All.: Alessandro Di Vivona.
NOTE: espulso Di Vivona.



D'un tratto s'è fatto tutto molto più difficile. Arrivate in queste strane semifinali a cinque, s'inceppano le due pratesi reduci dall'élite; a parità di reti segnate, nessuna, al Maliseti va comunque molto meglio della Zenith: perdere la gara d'esordio d'un triangolare è una condanna, pareggiare l'andata d'un accoppiamento in trasferta è sostanzialmente un rinvio. Tra cinque giorni si vedrà quanto il Camaiore, che ha sfoderato quella che probabilmente passa agli atti come la miglior prestazione stagionale (e di certo lo aiuta la possibilità d'allenarsi integro, senza prestiti alla prima squadra), avrà voglia d'arrivare al Bozzi; a Prato servirà un'altra partita senza pause, oltre a qualche altra fiala di fortuna liquida utile per uscire indenne da un finale complicato. È in fondo infatti che il Camaiore ha rischiato di più, dopo un primo tempo nel quale ha lasciato agli avversari il compito di fare la partita ma difendendosi alto li ha tenuti lontanissimi da Tartarini e dalla porta. Anzi, all'intervallo per il Camaiore è elevato il coefficiente che descrive il rapporto tra occasioni create e possesso palla: l'unica parata di Mardale, che s'oppone a Scevola liberato sottoporta dallo schema tra Dalle Mura e Belluomini su calcio di punizione, è complicatissima. Nella ripresa invece la gara cambia, perché il Camaiore prova a costruire qualcosa in più e pertanto concede un po' di spazio al Maliseti che finalmente ha capito come evitare di finire in fuorigioco sui movimenti della terza linea avversaria; la prima occasione nasce però dalla distanza, e la neutralizza da campione Tartarini che toglie dal sette il tiro d'Asara da trenta metri. È però cercando la profondità che il Maliseti aumenta il proprio peso offensivo: Dardha arriva sul fondo e cerca la porta trovando però un cross che Llana non devia per un'unghia; poco cambia sulla progressione di Aiazzi che da sinistra centra per Asara, cui il mancino esce sporco; ci prova allora Ballerini che, subentrato a Dardha da pochi istanti, arriva solo davanti a Tartarini ma lo grazia con un tiro lento controllato in due tempi. Il Camaiore replica con due tiri da lontano di Grori, fuori bersaglio. Lo 0-0 resta dunque inchiodato fino al recupero, e nonostante un altro tentativo per parte (da fuori Adami non centra la porta spalancata dopo una respinta della difesa; Ballerini scheggia il palo su un'uscita sbagliata di Tartarini) arriva indenne anche all'ultimo fischio; se si vogliono evitare i rigori, sabato bisognerà pungere un po' di più. E attenzione ai dettagli: per questo turno il regolamento del Torneo regionale toscano, probabilmente ultimo in Europa, mantiene valido il principio delle reti in trasferta: escluso lo 0-0, il Camaiore può andare a Prato a giocarsi due risultati su tre.
Calciatoripiù: Crecchi
(Camaiore), Asara e Aiazzi (Maliseti Seano).
Benevento-Empoli 3-3

RETI: Campaniello, Campaniello, Campaniello
Monza-Como 0-2

MALISETI SEANO: Mardale, Aiazzi, Coppini, Badiani, Menichetti, Meoni, Bargellini, Luccioletti, Llana, Asara, Dardha. A disp.: Cavalieri, Abbachini, Ingrassia, Chiti, Cini, Magelli, Castrucci, Ballerini, Scardilli. All.: Alessandro Di Vivona (squalificato).
CAMAIORE: Bianco, Baldaccini, Polloni, Dalle Mura, Crecchi, Meneghetti, Scevola, Adami, Giannotti, Tomei, Belluomini. A disp.: Tartarini, Bertolucci, Cinquini, De Ranieri, Genovesi, Grotti, Pardini, Puccetti, Ribecai. All.: Stefano Boggi.
ARBITRO: Latini di Empoli.
RETI: 71' rig. Asara, 77' Ballerini, 83' rig. Adami.



Più netta di quanto dica il risultato finale, meritata ma sofferta. Si può spiegare così la vittoria del Maliseti Seano che approda alla finale di Coppa dopo aver sprecato l'inverosimile (considerando anche l'andata), ottenuto un doppio vantaggio e rischiato la beffa nel recupero. Si comincia con il sole che picchia forte ed i 28° si sentono tutti. Fuori il calore si fa sentire, ma in campo non pare essere così: i ragazzi corrono, lottano su tutti i palloni, senza tenere conto della temperatura, combattendo con grande energia davanti ad un appassionato e numeroso pubblico. Non trascorre nemmeno un minuto e la formazione di casa va subito vicina al vantaggio quando Luccioletti, servito da Aiazzi, calcia alto dal limite. Un minuto dopo è Asara a provarci su punizione dalla distanza, Bianco ribatte con i pugni. Non rallenta il forcing degli amaranto che spingono sulla propria destra sull'asse Bargellini-Aiazzi, mettendo nel mezzo Polloni che soffre incredibilmente, salvato a ripetizione da un super Crecchi. All'8' rimessa laterale di Aiazzi a pescare Llana che colpisce l'esterno della rete. Un minuto dopo ancora Aiazzi a mettere nel mezzo per Luccioletti che liscia la conclusione. Al 16' altra clamorosa opportunità per i pratesi: diagonale di Dardha ribattuto da Bianco sui piedi di Llana che non trova il tempo della battuta da due passi. Al 25' ancora Dardha protagonista quando, su assist illuminante di Asara, si presenta davanti al portiere ospite centrandolo in pieno. Nonostante i tanti contatti decisi (spesso fallosi) il signor Latini tiene benissimo in mano l'incontro senza ricorrere ai cartellini, se non al 30' quando scatta il primo giallo del match all'indirizzo di Adami per proteste. Il primo tentativo del Camaiore arriva al 34' con Scevola che si libera a sinistra ma sparacchia addirittura in fallo laterale. Un minuto più tardi Dalle Mura offre un saggio delle proprie qualità balistiche calciando al volo di sinistro dai trenta metri col pallone che esce di pochissimo. Il Maliseti Seano chiude in avanti, sfiorando il vantaggio con Badiani (testa da due passi su Bianco) e Llana (ottimamente anticipato dal portiere). Dopo un minuto di recupero si va al riposo. Dopo l'intervallo la squadra di mister Di Vivona riparte fortissimo ma senza riuscire ad arrivare alla conclusione. Il Camaiore sembra aver preso le misure ma continua a mancare di precisione in ripartenza. Improvvisamente al 64' però gli ospiti hanno a loro disposizione una ghiotta occasione con Belluomini che entra in area ma manda fuori davanti a Mardale. È il momento chiave della partita. Al 71' la difesa di casa lancia in profondità Llana che brucia quasi tutti prima di essere steso in area da Bianco. L'arbitro assegna un sacrosanto rigore che Asara trasforma con freddezza per l'1-0. L'attimo di sbandamento costa caro al Camaiore che al 77' subisce il raddoppio quando Ballerini salta anche il portiere ospite ed insacca a porta vuota al termine di una rapida transizione offensiva. Sembra chiusa, ma la squadra di mister Boggi dimostra di essere viva come non mai e, mentre i pratesi sprecano l'inverosimile in ripartenza, Dalle Mura e Belluomini ce la mettono tutta per accorciare. All'83' arriva l'episodio che rimette tutto in discussione: da una furibonda mischia in area (con salvataggio sulla linea), arriva un braccio galeotto che porta al rigore che proprio Adami trasforma rimettendo tutto in gioco sul 2-1. Il signor Latini assegna quattro minuti di recupero e proprio ad Adami saltano i nervi con annesso cartellino rosso per qualche parola di troppo. Nell'ultimo di recupero ancora Belluomini protagonista con una bellissima girata che però non inquadra lo specchio di un soffio. Poi l'apoteosi amaranto. Eccellente la direzione di gara del signor Latini che dimostra come si possa arbitrare bene senza ricorrere all'uso eccessivo dei cartellini. Davvero bravo!
Calciatoripiù
: nel Maliseti Seano segnaliamo un immenso Asara che illumina tutte le giocate della squadra, sacrificandosi anche in recuperi utilissimi. Bene poi anche Aiazzi , Bargellini e Menichetti in una prestazione collettiva di grande livello. Nel Camaiore si segnalano Crecchi , autentico dominatore della propria area e spesso in soccorso dei compagni, Dalle Mura e Belluomini , pericolosi in avanti e sempre nel vivo del gioco.
Juventus-Lazio 1-0

BELLARIA CAPP.: Dal Canto, Ceccanti, Sani, Finelli, Pugliesi, Neri, Masoni, Vaccaro D., Vaccaro G., Pagni, Capitoni. A disp.: Taraj, Volpi, Forconi, Bonini, Bracaloni, Mendola, Mandorlini, Basiladze. All.: Marco Malventi.
CAPEZZANO: Laoluna, Tomei, Lari F., Bertuccelli, Giorgi, Tofanelli, Lari T., Battisti, Mattioli, Campera, Riad. A disp.: Pellegrini, Bacci, Zei, Paoli, Steffich, Rossi, Baroni, Ganovelli. All.: Marco Maffei.
ARBITRO: Rinaldi di Empoli.
RETI: 60' Riad, 85' Battisti.



Massimo risultato con il minimo sforzo per il Capezzano, che tra mille difficoltà regola 2-0 la Bellaria grazie ai guizzi di Riad e Battisti. Con questo successo sofferto la squadra di mister Maffei indirizza la qualificazione, ma questa Bellaria ha dimostrato di potersela giocare anche contro una squadra dell'élite regionale come il Capezzano. Nella splendida cornice di Pontedera, la partita comincia su ritmi compassati complice anche il gran caldo. Dopo un primo quarto d'ora di studio, al 15' il primo squillo è della Bellaria padrona di casa: Sani se ne va sulla corsia mancina e, arrivato sul fondo, effettua un cross sul secondo palo dove Capitoni stoppa e tenta la conclusione; l'azione prosegue e il pallone torna disponibile per Finelli che tenta la soluzione di prima, venendo respinto sulla riga di porta da un difensore versiliese. Brivido per il Capezzano, che nonostante un buon possesso palla non riesce a creare pericoli evidenti in zona Dal Canto. Altra occasione per la Bellaria subito dopo con un tracciante di Pagni per Giulio Vaccaro che calcia dal limite trovando i guantoni di Laoluna. Altro giro e altra chance per una Bellaria che preme forte sull'acceleratore. Al 25' Ceccanti incorna di testa ma il pallone termina alto sopra la traversa. Nel finale di prima frazione il Capezzano prova a orchestrare qualche ripartenza con Riad e Mattioli, ma la difesa della Bellaria, guidata da Neri, regge l'urto e chiude la prima frazione che probabilmente va stretto ai pisani. Nella ripresa il copione sembra il medesimo dei primi 45'. La prima palla gol la crea sempre la Bellaria. I padroni di casa sfondano nuovamente sulla sinistra con Pagni che premia l'inserimento di Finelli sul secondo palo ma il tiro di quest'ultimo è debole e termina tra le braccia di Laoluna. Al 55' Giulio Vaccaro prova a fare tutto da solo, liberandosi di un paio di avversari prima di tentare la conclusione che termina sul fondo. Nel momento migliore della Bellaria, però, arriva a sorpresa il guizzo del Capezzano, che al 60' passa in vantaggio: Campera si incarica della battuta di un calcio d'angolo sui cui sviluppi Riad si inserisce coi tempi giusti e col piattone insacca con un colpo in buca d'angolo. Il gol dei versiliesi getta nello sconforto la Bellaria, che accusa il colpo. A quel punto cresce d'intensità il Capezzano, che fino al gol era rimasto piuttosto in ombra. I ragazzi di Maffei gestiscono il gol di vantaggio e all'88' trovano il pesantissimo raddoppio con un tiro velenoso di Battisti, che beffa un non perfetto Dal Canto che si fa tradire dal rimbalzo del pallone sul terreno. A tempo scaduto l'ultima occasione è per la Bellaria con un tentativo di Capitoni che non riesce a inquadrare il bersaglio grosso. Adesso per le Bellaria servirà un autentico miracolo nella gara di ritorno, mentre il Capezzano torna a casa con un risultato pesantissimo, che fa intravedere ai versiliesi il traguardo della finale.
Calciatoripiù
: nella Bellaria giganteggia Neri nel reparto arretrato, mentre Giulio Vaccaro è una spina nel fianco per la difesa ospite. Nel Capezzano Riad sigla un gol pesantissimo ma che partita in mediana da parte di Bertuccelli .
Udinese-Inter 0-3

VENTURINA: Donati, Poli, Bartolini, Pontilunghi, Mori, Lolini, Neri, Romagnoli, Palmieri, Di Dato, Bertini. A disp.: Pallini, Tassi, Calò, Guazzelli, Sovran, Makarov, Miele, Taddei, Sili. All.: Dario Giacomini.
ZENITH PRATO: Landini, Ammendola L., Galeotti, Casini, Pagli, Cappellini, Buscema, Ammendola N., Nuzzo, D'Agati, Bashkimi. A disp.: Di Vita, Pissuti, Kapidani, Nucci, Malli, Silveri. All.: Fabrizio Bellandi.
RETE: Palmieri.



Sono serviti una prestazione praticamente perfetta e il solito scatenatissimo Palmieri, al settimo centro in tre partite del Torneo regionale, per fermare la corazzata Zenith Prato e iniziare con il piede giusto il triangolare di semifinale nel quale è inserito anche il Viaccia. In gara-1 vince il Venturina, protagonista probabilmente della migliore prestazione dell'anno, bravo ad annullare nei novanta minuti di gioco la differenza di categoria con gli avversari. È stata una partita intensa e tiratissima fino alla fine; una bella partita, decisa dal sigillo di Palmieri a meno di dieci minuti dal termine. La Zenith approccia bene al match, subito propositiva e più manovriera contro un Venturina compatto, bravo a concedere pochi spazi e comunque propositivo. Gli ospiti provano a pungere con le iniziative di D'Agati, il Venturina risponde con i tentativi di Palmieri, Bertini e Di Dato, apparsi un po' imprecisi però al momento della conclusione verso la porta di Landini, sempre attento. Nel secondo tempo sono i padroni di casa a rendersi pericolosi per primi: subito in avvio infatti Bertini sfonda bene sulla sinistra concludendo però troppo debolmente. Poco dopo, sempre da una percussione sulla corsia mancina, Palmieri tenta una difficile conclusione da posizione defilata; anche questo tentativo sfuma in un nulla di fatto. Dall'altra parte la Zenith risponde con un paio di buoni spunti e qualche conclusione dalla distanza, ma anche in questo caso senza riuscire a concretizzare. La partita sembra bloccata, ma al minuto 85 svolta. Ed è il Venturina a colpire: Di Dato e Palmieri dialogano bene, il primo imbuca per il secondo che infila il pallone all'angolino a tu per tu con Landini. 1-0 Venturina, ancora un gol per l'attaccante biancoceleste, sempre più capocannoniere del torneo. Il vantaggio dà una forza enorme ai padroni di casa, ancora vicini al gol pochi istanti più tardi: al tiro va di nuovo Palmieri sugli sviluppi di una bella azione, questa volta la sua conclusione viene deviata e s'infrange sulla parte esterna del palo. Allo scoccare del novantesimo occasionissima anche per la Zenith, che conquista un contestato calcio di punizione indiretto in area: è bravo Donati a ribattere il tiro. È questo l'ultimo sussulto del match: il Venturina si prende una vittoria di prestigio e soprattutto i primi tre punti nel triangolare e un buon vantaggio. Parte in salita invece il cammino della Zenith: serviranno i tre punti e una vittoria ampia in gara-2 col Viaccia per rimanere in corsa per la finale.
Calciatoripiù: Mori
in mezzo al campo dà equilibrio alla squadra, facendosi apprezzare in entrambe le fasi, ma è comunque tutto il Venturina a girare bene, protagonista di una prestazione collettiva davvero positiva, la più bella dell'anno considerato anche il valore dell'avversario. Per la Zenith Prato in evidenza Pagli , autore di una buona prova in difesa.
Sassuolo-Bologna 0-0

CAPEZZANO: Laoluna, Tomei, Lari F., Bertuccelli, Giorgi, Tofanelli, Lari T., Battisti, Steffich, Campera, Mattioli. A disp.: Pellegrini, Bacci, Bartalini, Zei, Paoli, Baroni, Riad, Rossi, Ganovelli. All.: Marco Maffei.
BELLARIA CAPP.: Savino, Ceccanti, Sani, Finelli, Pugliesi, Neri, Masoni, Vaccaro D., Vaccaro G., Pagni, Capitoni. A disp.: Dal Canto, Taraj, Bonini, Forconi, Bracaloni, Mendola, Malventi Mattia, Mandorlini, Basiladze. All.: Marco Malventi.
ARBITRO: Fatticcioni di Carrara.
RETI: 1' Capitoni, 7' Lari F., 9' Laoluna, 30' Ceccanti, 70' Finelli, 80' Riad.



Gli applausi alla Bellaria, la qualificazione al Capezzano. Come nella gara d'andata, i pisani mettono in seria difficoltà la squadra di Maffei e per qualche momento cullano il sogno di approdare in finale. Poi, il talento dei versiliesi viene fuori e, come all'andata, ci pensa Riad a spegnere i sogni di gloria di una Bellaria che chiude a testa altissima una stagione vicina alla perfezione. Eppure, Malventi e i suoi si erano costruiti i presupposti per un ultimo miracolo. Dopo appena un minuto e mezzo, la Bellaria rimette in discussione una qualificazione che dopo la gara di andata sembrava chiusa: gli ospiti muovono palla sugli sviluppi di un calcio d'angolo e a raccogliere la sfera ci pensa Capitoni che di testa batte Laoluna per l'immediato 0-1. Quello che il Capezzano voleva evitare si materializza subito e allora i versiliesi sono chiamati a replicare. Detto, fatto. Al 7' è già 1-1: su punizione, Campera pennella un cross col contagiri per l'incornata di Filippo Lari che, lasciato troppo solo, impatta la sfera e batte l'incolpevole Savino. I fuochi d'artificio sono appena agli inizi perché al 9' succede l'incredibile. La Bellaria tenta di sorprendere la difesa del Capezzano con un lancio in profondità, su cui Laoluna interviene in uscita. Messo giù il pallone, lo stesso Laoluna effettua un rinvio di rara potenza che, complice un rimbalzo sul terreno viscido, diventa velenoso per Savino che, non esente da colpe, si fa superare dal pallone. Tutti abbracciano Laoluna, che segna un gol pesantissimo per rimettere la qualificazione nelle mani dei versiliesi. Il ribaltone subìto in maniera piuttosto clamorosa, però, non scalfisce la Bellaria, che è brava a non perdersi d'animo e a riversarsi in avanti a caccia del pari. Pagni, Masoni e Giulio Vaccaro costruiscono i presupposti del pari che Laoluna - che nonostante la rete di qualche minuto prima è pur sempre un portiere - impedisce loro con una serie di interventi dall'elevato coefficiente di difficoltà. Alla mezz'ora, però, il 2-2 diventa realtà e a siglarlo è Ceccanti, che batte Laoluna con una deviazione sotto misura ancora sugli sviluppi di un corner. Nella ripresa la Bellaria parte subito forte nel tentativo di trovare un gol che - in quel caso sì - farebbe tornare la qualificazione in bilico. Pugliesi e Pagni si rendono subito pericolosi in zona Laoluna, sfruttando sempre delle situazioni da palla inattiva sulle quali il Capezzano continua a mostrare grosse lacune. E infatti la Bellaria insiste e al 70' completa il sorpasso grazie alla staffilata di Finelli, che con una fulminante conclusione in controbalzo trafigge Laoluna dopo che una respinta maldestra del Capezzano sugli sviluppi di un corner. A quel punto la Bellaria ci crede, anche perché basta un gol per qualificarsi in finale. Com'è logico che sia, Malventi ordina ai suoi di riversarsi in avanti per trovare il gol dell'apoteosi, mentre Maffei cambia assetto alla sua squadra, gettando nella mischia anche Riad per provare a sfruttare le ripartenze. La mossa del tecnico versiliese premia subito, perché all'80' lo stesso Riad capitalizza un'azione di contropiede raccogliendo una respinta di Savino e insaccando in rete il pallone del 3-3 che regala la finale al Capezzano. Adesso c'è il Forte dei Marmi, squadra già affrontata nella regular season. Una cosa è certa: la Coppa Toscana finirà in Versilia.
Calciatoripiù
: eroe della partita con un gol direttamente su rinvio e una serie di parate incredibili: c'è tanto Laoluna dietro la qualificazione del Capezzano contro una Bellaria commovente che merita un 10 in pagella per una stagione vissuta da protagonista.
Modena-Milan 0-5

INVICTASAURO: Borghetti, Perciavalle, Cioni, Bruni, Falciani, Foderi, Rosadoni, Steri, Violante, Belletti, Pieri. A disp.: Frullani, D'Andrea, Francavilla, Muscari, Stefanini, Cinelli, Tiberi, Murineddu. All.: Francesco Lupo.
FORTE DEI MARMI: Calò, Donati, Simonini, Iacomini, Deda, Zappelli, Federigi, Carli, Rosaia, Luchini, Sacchelli. A disp.: Agolli, Amato, Dalle Luche, Dell'Amico, Dumani, Galletti, Galli, Santucci. All.: Luca Mosti.
ARBITRO: Lachi di Siena.
RETI: 48' rig., 77', 89' Rosaia, 56' Carli, 75' Sacchelli.



Il primo passo è fatto e lascia un'impronta evidente. Il Forte dei Marmi avanza sulla strada verso la finalissima del Torneo regionale grazie al 5-0 inflitto all'InvictaSauro nella prima del triangolare che, tra grossetani, versiliesi e Limite e Capraia, deciderà chi si contenderà il trofeo contro una tra Bellaria e Capezzano. Nei 90' di Grosseto, il Forte dei Marmi fa valere la differenza di categoria, tenendo quasi sempre in mano il pallino del gioco e costruendo le occasioni da rete più significative. L'InvictaSauro risponde con una difesa granitica, che soprattutto nel primo tempo riesce a tenere a bada i temibili attaccanti fortemarmini. Inizialmente gli ospiti faticano ad aprirsi gli spazi giusti per attaccare e di fatti la prima occasione è frutto dello strapotere atletico di Sacchelli, che parte dalla propria metà campo e dopo 40 metri di corsa lascia partire una rasoiata che sfila di poco a lato facendo tirare un sospiro di sollievo a Borghetti. Dopo l'iniziativa di Sacchelli, il Forte dei Marmi comincia ad essere più incisivo in avanti e in un paio di occasioni i ragazzi di Mosti vanno a centimetri dal vantaggio. Luchini e Rosaia mancano il bersaglio al termine di due rapide transizioni offensive mentre Sacchelli - tra i più convincenti - ci prova un'altra volta con un bolide da fuori su cui Borghetti non deve però intervenire. Nonostante un predominio quasi totale sul piano del gioco e delle occasioni, intorno alla mezz'ora il Forte dei Marmi rischia tantissimo su una delle rare iniziative dell'InvictaSauro con Violante, la cui conclusione da dentro l'area viene respinta dai guantoni di un reattivo Calò. Il Forte dei Marmi tira un sospiro di sollievo, ma il punteggio al 45' recita ancora 0-0. Nella ripresa, però, la musica cambia. Il Forte dei Marmi riparte con la carica giusta e con la voglia di concretizzare l'enorme mole di gioco creata. Per passare dalle parole ai fatti bastano appena tre giri d'orologio: il tempo che impiega Rosaia per trasformare un calcio di rigore concesso dal direttore di gara per un tocco di braccio di un difensore grossetano. A quel punto diventa tutto in discesa per il Forte dei Marmi. Lo svantaggio, infatti, costringe l'InvictaSauro a spingersi maggiormente in avanti e a lasciare inevitabilmente qualche spazio invitante per le letali ripartenze dei versiliesi. E infatti non passa molto per vedere il gol dello 0-2 perché al 56', su uno schema da calcio piazzato, Carli si libera del diretto marcatore e da dentro l'area fulmina Borghetti con una conclusione imprendibile. Il Forte dei Marmi insiste alla ricerca del gol della sicurezza, che arriva puntuale al 75'. Altro strappo impressionante, stavolta di Federigi, che si fa 4' metri palla al piede prima di servire Sacchelli che a porta vuota insacca per lo 0-3 che fa calare il sipario sulla contesa. Gli ospiti però non si accontentano e nel finale dilagano grazie ad uno straordinario Rosaia, che segna altre due reti di pregevolissima fattura: il 4-0 (77') con un delizioso lob sull'uscita di Borghetti, mentre il pokerissimo arriva a tempo scaduto con un tap-in sotto misura dopo una conclusione di Carli sporcata da Borghetti. Game, set, match: il Forte dei Marmi vince la prima del triangolare e compie il primo passo verso la finale.
Calciatoripiù
: nello spartito fortemarmino impressionano quasi tutti ma certamente la freddezza di Rosaia - autore di una tripletta - ha fatto la differenza esattamente come la classe di Sacchelli e il temperamento di Carli .
Atalanta-Genoa 3-1

SANTA MARIA: Papa M., Dai, Papa T., Bruscoli, Giglioli, Ghetti, Ciampi, Lucarelli, Botti, Viliani, Petitto. A disp.: Maccanti, Spera, Ventura, Mariotti. All.: Fabio Bartali (squalificato, in panchina Giuseppe Conti).
AREZZO: Borghini, Fiacchini, Farsetti, Lanini, Canapini, Gherghina, Sestini, Nugnes, Cavaletta, Minocci E., Fratini. A disp.: Rossi T., Rossi L., Minocci M., Scatizzi, Lucchini, Biagioli, Tuzzi Al., Paglicci, Lee Dallagan. All.: Andrea Tuzzi.
ARBITRO: Di Girolamo di Lucca.
RETI: 10' Cavaletta, 18' Minocci E. rig., 33' Bruscoli.



Il rimpianto per aver mancato l'occasione per il pari, l'orgoglio di aver tenuto testa ad una delle formazioni più forti della Toscana. Il Santa Maria cede di misura all'Arezzo e vede complicarsi enormemente il sogno di accedere in finale, ma i ragazzi di mister Bartali escono i meritati applausi del pubblico per una prova maiuscola al cospetto di un avversario reduce da una stagione da protagonista nell'élite regionale. Nella prima frazione di gioco l'Arezzo fa la partita, mostrando subito la differenza di categoria. Gli amaranto girano il pallone coi tempi giusti, costringendo un Santa Maria in forte emergenza (e costretta a sostituire bomber Botti dopo appena 5') a chiudersi in difesa. Il muro eretto davanti a Papa M. non basta agli empolesi, che al 10' vanno sotto sulla bella azione di Cavaletta, che con un colpo da biliardo imbuca la palla dello 0-1. Il gol del vantaggio da ancora più entusiasmo agli aretini, che continuano ad attaccare a testa bassa e al 18' vengono premiati dal raddoppio siglato da Ettore Minocci su calcio di rigore. Il Santa Maria sembra all'angolo ma l'Arezzo non assesta il colpo del k.o ai gialloblù nonostante le numerose occasioni capitate a Fratini, Minocci E. e Sestini. Delle troppe chance mancate dagli amaranto ne approfitta il Santa Maria, che a 3' dall'intervallo dimezza a sorpresa lo svantaggio con una prodezza balistica di Bruscoli, che su calcio di punizione dal limite disegna una traiettoria arcuata che supera la barriera infilandosi alle spalle di Borghini per l'1-2 che chiude un frizzante primo tempo. Nella ripresa l'inerzia della partita cambia e grazie alla rete trovata nel finale di prima frazione il Santa Maria riesce a presentarsi con maggior frequenza in area amaranto. La prima occasione nitida per il pari capita sui piedi di Spera, che al 40' si presenta tutto solo davanti a Rossi T. (subentrato a Borghini) ma viene murato da quest'ultimo. Passano pochi minuti e ci prova anche Ciampi, che non trova la mira giusta dopo un'iniziativa personale. Il Santa Maria prova ad aumentare il pressing, mentre l'Arezzo attende il momento giusto per ripartire in contropiede e chiudere la pratica. Minocci e compagni, però, faticano a rendersi effettivamente pericoloso dando fiducia ad un Santa Maria che nel finale ha la chance del pari. Al 67', infatti, Petitto entra in area dopo un bello scambio con un compagno, venendo toccato fallosamente da un difensore aretino. L'arbitro indica il dischetto, dove si presenta Bruscoli che ha la possibilità di regalare ai suoi il pareggio (e a sé stesso la doppietta personale): il numero 11 gialloblù, però, colpisce debolmente e Rossi T. neutralizza la conclusione consentendo ai suoi di portare a casa un successo importantissimo che vale il primo passo verso la finalissima. Adesso le speranze del Santa Maria sono appese al confronto di giovedì con la Folgor Calenzano, mentre l'Arezzo proverà a regalarsi la finale affrontando sempre i calenzanesi domenica 28 mattina.