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Giovanissimi B GIR.Fase2-H - Giornata n. 5

Cattolica Virtus-Affrico 1-1

RETI: Stondei, Mencarelli
CATTOLICA VIRTUS: Pinzani, Maffei, Gentile, Miranda Moretti, Zangarelli, Peccini, De Sà, Veltre, Stondei, Taddei, Ciulli. A disp.: Messeri, Morr, Picarelli, Spinelli, Narduzzi, Busi, Pierucci, Salerno, Gobbo. All.: Rosario Carubia.
AFFRICO: Mari, Benelli, Scarselli, La Spina, D'Onofrio, Pallotti, Nocentini, Mangani, Mencarelli, Casamenti, Panteri. A disp.: Campanales, Voican, Bordoni, Yparraguirre, Labiad, Salsi. All.: Matteo Gola.
ARBITRO: Bertini di Firenze.
RETI: 15' Stondei, 61' Mencarelli.



Un inizio di seconda fase che tanto somiglia ad una gara di mezzofondo, accende i riflettori su una lotta al vertice tutta da raccontare e che vede sfidarsi autentici cavalli di razza. All'approssimarsi del quarto giro di pista, la lepre Scandicci continua a fare l'andatura a velocità sostenuta e così, visto e considerato che l'impegno dei blues sul sintetico di Doccia non appare proibitivo, l'attenzione di appassionati e addetti ai lavori non può che concentrarsi sul testa a testa fra le più immediate inseguitrici che il calendario mette l'una di fronte all'altra sul manto erboso del San Michele. La sfida fra Cattolica e Affrico non tradisce le attese e al termine di settanta minuti di gioco caratterizzati da un altissimo tasso agonistico ed interessanti spunti di carattere tecnico-tattico, la salomonica divisione della posta in gioco premia in giusta ed egual misura il lavoro dei due tecnici e l'impegno di tutti i ragazzi scesi in campo. Un match che ha ben rappresentato il concetto di Yn e yang , è stato prima caratterizzato da un primo tempo in cui, pur facendosi preferire ed apprezzare per qualità e quantità di gioco espresso, l'Affrico di Matteo Gola è stato costretto, suo malgrado, ad incassare la rete che ha permesso ai sammichelini di sbloccare il risultato e poi da una ripresa meglio interpretata, sul piano dell'intensità, dai ragazzi di Carubia che hanno però avuto il torto di non chiudere la porta in faccia ai mai domi leoni del Campo di Marte che rimanendo sempre e comunque in partita, sono poi riusciti ad assestare quel graffio micidiale che ha permesso loro di portar via quel punto che alla luce di ciò che si è visto in campo, deve considerarsi più che meritato. Per nulla intimoriti dalla forza dell'avversario di turno e dal blasone di uno storico terreno di gioco sul quale sono transitati negli anni tanti ragazzi che poi hanno calcato palcoscenici importanti (Paolo Rossi, Andrea Barzagli ed in tempi più recenti Alessio Cragno, solo per citarne tre a caso...) i ragazzi di mister Gola, approcciando la sfida col carattere da grande squadra, prendono in mano le redini del centrocampo costringendo quelli di Carubia a chiedersi cosa stia succedendo. La Cattolica ci mette almeno un quarto d'ora per raccapezzarsi ed è proprio in questo lasso di tempo che l'Affrico fa divertire il pubblico, creando buon gioco ed occasioni. Il pressing esercitato, in fase d'impostazione ed interdizione, dal duo La Spina-Mangani, funziona che è una bellezza. L'Affrico spinge a fondo, confortato anche dagli inserimenti sulla destra dell'esterno basso Benelli che proprio su quella corsia supporta al meglio le veloci puntate di Nocentini. E' proprio su quel fianco che la difesa sammichelina corre i maggiori pericoli ed anche se nel cuore dell'attacco biancazzurro crea scintille il duello fra due pesi massimi del calibro di Mencarelli e Peccini, il centralone giallorosso fatica a contenere l'ardore e la potenza del centrattacco ospite. Sugli esterni, capitan Maffei e l'ex Casellina Gentile, a loro volta, pongono con buoni risultati un argine alla frequenti puntate offensive di Casamenti e Panteri ma non riuscendo mai a far ripartire il gioco, la pressione sulla retroguardia si fa sempre più insistente. In questa prima fase di partita, Carubia sembra predicare nel deserto. Gli esterni alti De Sà e Ciulli non riescono a dar velocità e profondità alla manovra sammichelina e nonostante il gran prodigarsi, nel cuore della mediana, di Miranda e Veltre, i centrali difensivi dell'Affrico riescono a mettere il bavaglio con irrisoria facilità ad uno Stondei che spesso è isolato in avanti e avulso dalla manovra. Gli ospiti, invece, si vedono eccome. All'8' una bella traiettoria su punizione dai venti metri disegnata dal piede di La Spina, si perde di poco sopra la traversa e un minuto più tardi l'ottimo Pinzani è bravissimo a disinnescare, anticipandolo in uscita, la possibile deviazione vincente di Nocentini. Al 12' il pericolo vien da destra. Mencarelli prende velocità, giunge sul fondo e taglia in mezzo un preciso rasoterra sul quale non riescono a chiudere i difensori sammichelini. La palla giunge sui piedi di Casamenti che fallisce una clamorosa opportunità concludendo di poco sul fondo da due passi. Al 14' è un errore da matita rossa di Ciulli a dare il là alla rapidissima ripartenza dei leoni. L'undici giallorosso perde ingenuamente un pallone sulla trequarti che Mencarelli prima scippa con destrezza e poi verticalizza premiando lo scatto di Nocentini che a sua volta sprinta sulla destra, giunge sul fondo e rimette al centro un pallone calamitato nuovamente dai piedi di Casamenti. Stavolta la sua deviazione sotto misura centra lo specchio della porta ma è cancellata da uno strepitoso intervento di Pinzani che volando in tuffo sulla propria destra, respinge d'istinto regalando agli ospiti solo un calcio d'angolo. Allo scoccare del 15', improvvisamente, una delle armi più micidiali dell'arsenale a disposizione di Carubia, cancella con un colpo di spugna tutto ciò che di buono avevano fatto fino a quel momenti i ragazzi di Gola. Giocando con intelligenza sulla linea dell'ultimo difensore, Tris Stondei è sempre in grado di sfruttare i lunghi rilanci provenienti dalla trequarti per poi innescare il turbo, prendere d'infilata i difensori avversari e puntare dritto a rete. E così, proprio sugli sviluppi di uno di questi rilanci, il nove giallorosso aggancia la sfera, ruba il tempo agli avversari, entra in area, si presenta a tu per tu con Mari che nel frattempo è rimasto intrappolato a metà strada fra la propria porta e il limite dei sedici metri azzurri e dopo averlo superato, deposita il pallone nella rete rimasta incustodita. Adesso è l'Affrico ad incappare in un momento di grave smarrimento che al 20' si traduce in un'azione che ricalca in fotocopia la precedente. Stavolta, però, Stondei non tiene fede alla fama di implacabile cecchino e dopo essersi presentato in area, calcia d'un soffio oltre la traversa il pallone del possibile raddoppio. Confortati dal vantaggio, i sammichelini interpretano la seconda frazione di gara con maggiore autorevolezza. La Cattolica alza finalmente l'intensità del proprio pressing andando nuovamente vicinissima al raddoppio, in un paio di occasioni, nei primissimi minuti della ripresa Al 39' tocca ancora a Stondei gettare alle ortiche un'occasione clamorosa concludendo di poco fuori da ottima posizione e poi, pochi secondi più tardi, Mari è bravissimo ad opporsi alla splendida punizione dalla distanza calciata da Gentile deviando oltre la traversa un pallone insidioso e ben indirizzato. Nonostante spinga con continuità ed impegno alla ricerca del raddoppio, la Cattolica, pur giovandosi dell'ottimo impatto avuto con la gara dai neo entrati Pierucci e Gobbo (quest'ultimo, classe 2010) ha il grosso demerito di non riuscire più a creare occasioni degne di nota. La retroguardia di Gola si trasforma in una diga quasi impermeabile e al 61', in occasione di una ripartenza ottimamente orchestrata da Mangani, il suo splendido lancio in profondità libera la corsa di Mencarelli che dopo essere entrato in area ed aver vinto il contrasto con il diretto avversario, piazza in mezzo ai pali una rasoiata dalla media distanza sulla quale stavolta nemmeno il miglior Pinzani può far nulla. La banda di mister Gola mette così il punto esclamativo su una prestazione di carattere e di buon livello tecnico alla quale è mancato un pizzico di continuità di rendimento. La medesima disamina, la si può applicare anche alla prestazione della squadra di Carubia, con una nota stonata e una sostanziale ma fondamentale differenza, ai fini del risultato finale. Quella di non aver sfruttato al meglio il vantaggio trovandoquel gol del raddoppio che, con molta probabilità, le avrebbe consentito di chiudere in cassaforte i tre punti. L'inseguimento alla capolista Scandicci continua ma adesso, in virtù del largo successo che i blues hanno ottenuto in quel di Sesto, per Cattolica ed Affrico, il compito, si fa ancor più difficile.
Calciatoripiù
: nella Cattolica si segnalano le ottime prove di Pinzani fra i pali, di capitan Maffei, Peccini e Gentile sulla linea dei difensori, di Miranda Moretti in mediana, del sempre decisivo Stondei in attacco e dei subentrati Pierucci e Gobbo . Nell'Affrico hanno ben impressionato l'esterno destro di difesa Benelli , i mediani La Spina e Mangani , l'esterno destro d'attacco Nocentini , il potente centrattacco Mencarelli e il regista offensivo Casamenti . Ha ben diretto, con piglio autorevole e buona sicurezza, il fiorentino Filippo Bertini.
Rinascita Doccia-Scandicci 1-4

RETI: Fantechi, Cullhaj, Pratesi, Di Maggio, Baggiani
RINASCITA DOCCIA: Pozzi, Marocchi, Paoletti, Domi, Roccavilla, Fantechi, Scaparra, Bettini, Scatuzzi, Pazzagli, Ignesti. A disp.: Perini, Policastro, Tazzi, Hu, Berni, Biagiotti, Tomberli, Carmignani, Martigli. All.: Riccardo Frilli.
SCANDICCI: Besa, Andrei, Valentin De La Cruz, Salvadori, Campinoti, Morosino, Cullhaj, Ceccarini, Lodovisi, Baggiani, Pratesi. A disp.: Contieri, Del Giudice, Poggiali, Ballerini, Corradi, Sani, Di Maggio, Doddoli. All.: Filippo Fanfani.
ARBITRO: Catania di Firenze.
RETI: Fantechi, Cullhaj, Pratesi, Di Maggio, Baggiani.



La capolista Scandicci prosegue la propria marcia in vetta alla classifica superando anche il Doccia a domicilio con un convincente 4-1. A dispetto del punteggio finale, lo Scandicci ha dovuto comunque faticare al cospetto di un Doccia che, almeno per un tempo, ha tenuto testa ai blues con un pressing forsennato e delle ripartenze spesso insidiose. Non a caso, dopo un buon approccio da parte dello Scandicci, è il Doccia a trovare la rete del vantaggio con un gran tiro dal limite di Fantechi, lesto a raccogliere una respinta corta della difesa ospite e glaciale nel superare Besa con una conclusione potente e precisa. Il vantaggio rossoblù scatena la reazione dello Scandicci, che dopo un'occasione non concretizzata per merito dei riflessi di Pozzi, al 25' agguanta il pari con un tap-in di Cullhaj, che si fa trovare pronto sulla respinta della traversa sul colpo di testa di Ceccarini. Nel secondo tempo lo Scandicci rientra in campo col piglio giusto e in pochi minuti piazza l'allungo decisivo. Prima Pratesi e poi Di Maggio, su due pregevoli azioni in velocità, sorprendono la fin lì perfetta difesa del Doccia consentendo allo Scandicci di portarsi sul 3-1 nel giro di pochi minuti. Il quarto acuto scandiccese porta la firma di Baggiani, che con un tocco sotto misura supera Pozzi per il definitivo 4-1 che lancia lo Scandicci sempre più in vetta della classifica.
Calciatoripiù
: Fantechi (Doccia), Ceccarini (Scandicci).
Folgor Calenzano-Settignanese 3-1

RETI: Innocenti, Innocenti, Innocenti, Zini
FOLGOR CALENZANO: Braccini, Magurno, Andreuccetti, Mazzanti, Frosali, Cusumano, Landi, Pacifico, Innocenti, M.Lazzerini, Martelli. A disp.: Perzefi, Pieralli, Oliarca, Finotello, Valoriani, C. Lazzerini, Cerra, Benelli, Pelagatti. All.: Andrea Pieri.
SETTIGNANESE: Lozzi, Carrai, Ciani, Donà, Mugnaini, Riccucci, Batelli, Kacaj, Focardi, Zini, Straccali. A disp.: Roschi, Scognamiglio, Incerpi, Ferraro, Tozzi, Shiffer. All.: Giuliano Bacci.
RETI: 31' Zini, 35', 38', 61'Innocenti.



Altro giro altra corsa e, se si vuole, altra lezione di calcio assai utile a questi ragazzi (per imparare) e, alla fine, assolutamente valida anche per noi poveri ex-calciatori (per ribadire e ricordare se mai ce ne fosse bisogno). Anzi, pensandoci le lezioni potrebbero essere anche due. La prima è che nel calcio giocato (pieno di regole) non ci sono schemi fissi. E qui potreste anche perdonarmi la prima banalità: Ogni partita ha il suo corso e questo corso spesso non dipende da classifiche, stati di forma, morale, squadre favorite e team materasso ma solo da motivazioni e gioco sul campo. La seconda lezione la estendo non solo al calcio giocato ma anche a mille situazioni che possono accadere nel corso della vita: Mai e ripeto Mai sottovalutare un avversario. Alla fine questo match sta tutto qui. Abbiamo una Settignanese che ha sì nel suo score due sconfitte, rimediate però giocando alla pari con le due corazzate del girone Scandicci e Affrico, e due limpide vittorie in scioltezza nelle altre due partite sin qui giocate. Dall'altra parte un Calenzano tramortito dalla - non ci vergogniamo a chiamarla così - umiliazione subita nello scorso turno, con 13 gol sulla gobba ed il morale sottoterra. Qualcuno ha qualche penny da scommettere sulla vittoria della banda rossoblu? Ma se il dannato calcio è lo sport più bello del mondo un motivo, o forse molti più di uno, ci sarà perdio! Il Calenzano si presenta incredibilmente concentrato, rancoroso, feroce e così cattivo come raramente lo avevo visto. Sfodera una partita (quasi) perfetta dove le quattro ammonizioni alla fine subite (una addirittura comminata a mister Pieri) possono essere viste come una vittoria nella vittoria e che certificano, una volta per tutte, che questa squadra non è parente; ma che dico, neanche vicina di casa di quella vista appena 7 giorni orsono. Si parte subito al 2'con una volee di poco a lato di Focardi sugli sviluppi di un calcio d'angolo: sarà l'azione più degna di nota della Settignanese nei primi 30 minuti. Al 10' imponente break di Cusumano che innesca Landi a tu per tu con Lozzi che salva in angolo. Al 12' sempre Landi punta di precisione il secondo palo con un tiro da biliardo. Lozzi, ancora determinante, sfiora con la punta delle dita ed evita il gol. Al 18' un colpo di testa su angolo ha il solo difetto di essere centrale e viene bloccato senza patemi da Lozzi. Al 20' punizione di Kacaj fuori di poco. Al 21' percussione di Innocenti in area, fermato all'ultimo da un poderoso ritorno difensivo. Al 23', Lozzi ancora protagonista per disinnescare un'imperiosa azione d'attacco sull'asse Innocenti-Landi, con quest'ultimo bloccato da una decisiva chiusura in uscita del forte numero uno settignanese. Tutto fa pensare a un gol in arrivo e si potrebbe sospettare anche in quale porta ed infatti...passa la Settignanese al 31' sugli sviluppi di un angolo (altro gol preso dal Calenzano su palla ferma) con Braccini che smanaccia ma sulla testa di Zini che indovina l'angolino lontano. Tristi? Avviliti? Ma neanche per sogno...non siamo più all'Affrico. Il Calenzano si rilancia a testa bassa, credendo in se stessa come mai in questa stagione. Al 32' Landi anticipato di un soffio, un istante prima di una conclusione probabilmente vincente. Lo stesso Landi al 34' spara troppo centrale con Lozzi che blocca con sicurezza. Al 35' anche la sfortuna si distrae ed innesca Innocenti per il meritatissimo pareggio. Mazzanti (grande partita la sua) sradica una cruciale palla a centrocampo e lancia il numero 9 che, con un pregevole stop orientato in un solo movimento, ottiene di fintare il proprio marcatore diretto e di prepararsi il perfetto rasoterra sul palo opposto: 1-1. Si va al riposo con questa perla negli occhi. Si riparte e la sfortuna (che a volte con il Calenzano ci ha visto anche troppo bene) è ancora distratta: Innocenti al 38' si inventa il vantaggio con una parabola da fuori area che plana sul palo opposto con Lozzi che nulla può. 2-1. La Settignanese è sotto e non si è neanche accorta di come sia potuto succedere. La squadra di mister Bacci probabilmente non si aspettava una partita del genere né un avversario così motivato e corre ai ripari attingendo a piene mani dai suoi effettivi. Cambia il volto della squadra rendendola con forte predisposizione offensiva e lascia a Kacaj, autentico talento settignanese, piena libertà di azione e di invenzione. Si assiste quindi ad una fase estremamente intensa dove i due reparti di centrocampo lottano per un metro guadagnato o perso. Bella partita davvero. Una punizione di Zini fuori di un niente al 48' ed una ennesima percussione di Landi al 57', con tiro a lato, sono le uniche concessioni che le squadre si regalano reciprocamente. Il colpo da quasi ko per la Settignanese, arriva al minuto 61': Magurno batte con furbizia una punizione sul versante destro innescando M.Lazzerini che arriva sul fondo, regge un contrasto e pennella un perfetto cross in area, trovando la testa dell'onnipresente Innocenti. Parabola a scavalcare Lozzi ed il 3-1 è servito. La Settignanese è tramortita ma assolutamente non doma. Alza ulteriormente il livello dell'intensità e stringe d'assedio il Calenzano. Il centrocampo rossoblu fatica ma tiene ed erge una vera e propria diga che comprime la furia avversaria, concedendo 3 ammonizioni (sventolate in faccia ai Lazzerini Brothers ed a Finotello al grido di qui non si passa!! ), ed una sola clamorosa palla gol al 67' (poteva essere il 3-2) che Braccini salva, con un vero e proprio miracolo, deviando in tuffo un tiro ravvicinato ed ormai a botta sicura. Il volenteroso, giovane ma anche un po' inesperto arbitro, concede 8 minuti di recupero che il Calenzano gestisce sì con fatica ma anche con quel pizzico di anelata furbizia, quanto mai sperata e desiderata e mai vista da queste parti finora. Game over con tante importanti esperienze di crescita per i ragazzi di entrambe le squadre. Nel prossimo turno la Settignanese avrà un'altra bella gatta da pelare incrociandosi con la Cattolica Virtus in casa mentre il Calenzano è ospite dell'imbattuto e sempre più dominatore Scandicci ma..ogni partita segue il suo corso e quindi tirate fuori i penny che oggi si aprono le scommesse!
Calciatoripiù
: per il Calenzano Cusumano : spostato definitivamente a centrale arretrato, è ormai una colonna insostituibile della difesa. Frosali : Non sbaglia niente soprattutto sotto pressione..ovvero quando conta di più non sbagliare. Innocenti : Quando è ispirato, può riuscirgli tutto. Oggi gli è riuscito tutto. Il primo gol è una piccola magia. M. Lazzerini: Fondamentale nel finale quando si deve stringere i denti. A centrocampo le piglia davvero tutte e non solo. Per la Settignanese: Kacaj : gran fisico, grande corsa e strappi violenti e pericolosi. Il Calenzano deve spesso usare le maniere forti per limitarlo. Donà : preciso e puntuale nelle azioni difensive che lo hanno visto coinvolto e molto sicuro negli interventi. Lozzi : Nel primo tempo autore di almeno 4 interventi decisivi. Nel secondo tempo, incolpevole, si arrende solo ad un grande Innocenti.
Lastrigiana-Firenze Sud 4-3

RETI: Desideri, Piccini, Desideri, Piccini, Portaccio, Anselmo, Anselmo
LASTRIGIANA: Rossi, Desideri, D'Agostino, Caciolli, Preka, Berlincioni, Bargagni, Brusciano, Taoufik, Marfisi, Piccini. A disp.: Bambini, Fossi T., Collini, Cappiardi, Crescenzo, Corsi, Fossi A., Sisti, Cerbai. All.:
FIRENZE SUD: Ronchi, Pezzano, Anselmo, Pinfildi, Marchetti, Di Modugno, Alaoui, Di Stasio, Luigetti, Portaccio, Al Jajah. A disp.: Carubia, Faggioli, Guerrini, Manetti, Mattii, Pacini, Paroli, Pieri, Strisciante. All.: Federico Tanturli. All.: Filippo Fanfani.
ARBITRO: Palarchi di Prato.
RETI: Piccini 2, Desideri 2, Anselmo 2, Portaccio.



Al termine di una partita rocambolesca la Lastrigiana strappa i tre punti al Firenze Sud, che resta ultimo a quota zero nonostante un'ottima prestazione. Gli ospiti partono forte e dopo due minuti trovano il vantaggio con Anselmo, il quale calcia da fuori area di destro mettendo la palla all'incrocio dei pali. Immediata la reazione della Lastrigiana che nel giro di pochi minuti va alla conclusione due volte, ma trova sempre la puntuale risposta di Ronchi. All'11' tuttavia arriva il pareggio, per mezzo di un bel colpo di testa di Desideri su corner battuto da Marfisi. La partita torna in equilibrio e ci rimane fino al 25', quando il Firenze Sud si riporta avanti nel punteggio: Anselmo calcia una punizione dal vertice sinistro dell'area, disegnando una traiettoria imparabile per l'estremo difensore Rossi. Si passa così alla ripresa che si rivela una vera e propria altalena di emozioni. Dopo appena quaranta secondi la Lastrigiana pareggia di nuovo, con Piccini bravo a trovare spazio tra i difensori centrali ospiti e infilare il portiere in uscita. Passano soltanto tre minuti e succede l'incredibile: Taoufik lanciato a rete da Bargagni si presenta a tu per tu con Ronchi e colpisce la base del palo, il pallone viene allontanato dalla difesa ospite e diventa un assist perfetto per Portaccio il quale batte Rossi con un pallonetto dalla trequarti: 2-3. Ancora una volta però il Firenze Sud non riesce a conservare il vantaggio, perché al 18' Desideri riceve palla da destra e una volta giunto al limite dell'area pesca l'incrocio dei pali confermando le proprie doti balistiche. Il finale è concitato, continui ribaltamenti di fronte fanno pensare che entrambe le squadre siano capaci di segnare da un momento all'altro. A riuscirci alla fine è la Lastrigiana per mano di Piccini, che al 33' riceve palla dentro l'area e la mette nell'angolino per il definitivo 4-3. Termina così una partita pirotecnica e fortemente emozionante, che premia i padroni di casa sul piano del risultato ma consegna al Firenze Sud la consapevolezza di non meritare affatto l'attuale classifica.
Calciatoripiù
: Piccini e Desideri (Lastrigiana). Anselmo e Ronchi (Firenze Sud).