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Giovanissimi B GIR.Fase2-H - Giornata n. 4

Giov. Fucecchio-Cattolica Virtus 3-2

RETI: Masha, Aposti, Aposti, Gentile, Veltre
GIOV.FUCECCHIO: Casarosa, Ciampalini, Dainelli, Comanducci, Federighi, Collura, Gabbrielli, Celestre, Russo, Bagosi, Masha. A disp.: Ginepri, Confietto, Cafaggi, Cerchiari, Del Vigna, Minisci, Madera, Cinelli, Aposti. All.: Marco Londi.
CATTOLICA VIRTUS: Pinzani, Picarelli, Narduzzi, Miranda, Maffei, Peccini, De Sà, Veltre, Stondei, Zangarelli, Gentile. A disp.: Messeri, Manni, Taddei, Ciulli, Pierucci, Salerno. All.: Rosario Carubia.
ARBITRO: De Santis di Empoli.
RETI: Gentile, Masha, Aposti 2, Ventre rig.



Spettacolo prometteva e spettacolo ha offerto il big match tra Fucecchio e Cattolica, vinto dai bianconeri per 3-2 al termine di 70' disputati ad altissima intensità da entrambe le squadre. Nelle prime battute di gioco è il Fucecchio a prendere in mano il pallino del gioco, anche se gli attaccanti bianconeri faticano a farsi largo tra le maglia dell'organizzatissima difesa schierata da Carubia. Al primo affondo, però, la Cattolica Virtus gela il pubblico di casa passando in vantaggio con Gentile, bravissimo a finalizzare un contropiede da manuale. Il Fucecchio non si dà per vinto e in chiusura di prima frazione riesce a pareggiare i conti con una deviazione di Masha in mischia. L'1-1 su cui si chiude la prima frazione fa da preludio ad una ripresa altrettanto divertente. Mister Londi cambia assetto ai suoi e i cambi del tecnico bianconero si rivelano decisivi. Intorno al quarto d'ora della ripresa, infatti, il neoentrato Aposti si libera in area per la conclusione e con un colpo da biliardo batte Pinzani per il 2-1. La partita è però tutt'altro che chiusa perché al gol fucecchiese, la Cattolica Virtus risponde riversandosi in avanti a pieno organico. Il pressing giallorosso porta a metà ripresa al gol del pari, che arriva grazie al rigore trasformato da Veltre per il 2-2. A quel punto entrambe le compagini vanno a caccia del gol vittoria e alla fine a trovarlo è il Fucecchio, sempre con Aposti che si prende definitivamente la scena con un assolo che gli vale la doppietta personale ma soprattutto che regala la vittoria ai padroni di casa.
Settignanese-Rinascita Doccia 2-1

RETI: Kacaj, Bettarelli, Fantechi
SETTIGNANESE: Roschi, Ciani, Carrai, Donà, Mugnaini, Riccucci, Batelli, Bettarelli, Straccali, Zini, Kacaj. A disp.: Lozzi, Scognamiglio, Tozzi, Incerpi, Shiffer, Ferraro. All.: Giuliano Bacci.
RINASCITA DOCCIA: Pozzi, Marocchi, Paoletti, Roccavilla, Scaparra, Pazzagli, Tazzi, Fantechi, Bettini, Domi, Tramarin. A disp.: Perini, Policastro, Biagiotti, Scatuzzi, Ignesti, Hu, Berni, Tomberli, Giannini. All.: Riccardo Frilli.
ARBITRO: Borghi di Firenze.
RETI: Fantechi, Kacaj, Bettarelli.



Nella quarta giornata del campionato Giovanissimi B girone H, al Romagnoli si affrontano Settignanese e Rinascita Doccia. I rossoneri arrivano dalla sconfitta con la capolista Scandicci, che però li ha visti farsi valere sotto il profilo del gioco e dell'atteggiamento, mentre il Doccia si presenta a Coverciano con un solo punto ma pronto a dare battaglia per ottenere un risultato positivo. La partita si mette fin dall'inizio come prevedibile, con una Settignanese vogliosa di un immediato riscatto che cerca subito il goal del vantaggio. Bettarelli salta l'uomo in area di rigore e calcia da posizione ravvicinata, ma Pozzi è bravo a chiudere lo specchio e deviare in corner. I padroni di casa insistono tutto il primo tempo alla ricerca del vantaggio, ma mancano di precisione e cattiveria in fase di conclusione. Il Doccia risponde con un buon pressing sui portatori di palla avversari e con alcuni contropiedi che però non impensieriscono più di tanto la sicura e attenta difesa rossonera. Si va al riposo sullo 0-0. Nella ripresa ci si aspetta un ulteriore forcing dei padroni di casa e invece nei primi dieci minuti sono gli ospiti ad avvicinarsi pericolosamente alla porta avversaria. Sugli sviluppi di una mischia in area, allora, il Doccia passa in vantaggio con Fantechi che è il più lesto ad avventarsi sul pallone anticipando di testa il difensore e insaccando lo 0-1. La Settignanese per qualche minuto sbanda, non riuscendo a riprendere la partita in mano e consentendo agli ospiti di sfiorare il raddoppio. Ma proprio quando ormai la giornata sembra compromessa, i padroni di casa trovano il pareggio: Batelli dalla corsia di destra serve al limite dell'area Kacaj, che controlla e calcia con precisione alle spalle di Pozzi. Cambia di nuovo il match. La Settignanese avanza il baricentro di qualche metro e costringe gli avversari nella loro metà campo. I ragazzi di Mister Bacci ci credono e provano a ribaltare il risultato, ma ancora una volta sembra mancare la necessaria precisione nel tiro per ottenere il raddoppio. Dopo un paio di conclusioni parate da Pozzi arriva però la giocata decisiva: un tiro dal limite di Kacaj viene ribattuto da un difensore del Doccia, Zini recupera palla e serve sulla destra Bettarelli che calcia di prima a giro disegnando una traiettoria imprendibile per il portiere: 2-1. Il Doccia continua fino al fischio finale a lottare su ogni pallone ma senza rendersi pericoloso, mentre la Settignanese legittima la vittoria con qualche altra azione in contropiede e al triplice fischio può festeggiare. Successo di grinta e carattere per i rossoneri, che hanno strappato i tre punti nonostante una giornata non brillantissima contro un Rinascita Doccia che si è fatto decisamente valere.
Affrico-Folgor Calenzano 13-1

RETI: La Spina, Salsi, Nocentini, Nocentini, Nocentini, Nocentini, Casamenti, Casamenti, Autorete, Sabatino, 1' Genovesi, 1' Genovesi, 1' Genovesi, 1' Genovesi
AFFRICO: Campanales, Pallotti, Yparraguirre, Mangani, Donofrio, Labiad, Benelli, Casamenti, Mencarelli, Genovesi, Panteri. A disp.: Mari, Voican, La Spina, Falli, Scarselli, Salsi, Nocentini. All.: Matteo Gola.
FOLGOR CALENZANO: Acciai, Pieralli, Andreuccetti, Oliarca, Frosali, Cusumano, Magurno, Lazzerini, Innocenti, Benelli, Finotello. A disp.: Braccini, Santucci, Pelagatti, Valoriani, Mazzanti, Pacifico, Martelli, Landi, Sabatino. All.: Andrea Pieri.
ARBITRO: Gean di Firenze.
RETI: 5', 67' Casamenti, 8', 22', 26', 35' Genovesi, 37', 39', 40', 63' Nocentini, 43' Salsi, 57' La Spina, 47' autorete pro Affrico, 45' Sabatino.



Quando ci si trova a commentare un risultato così netto ed evidente, può risultare perfino troppo facile decretare la netta supremazia di una squadra verso l'altra e comminare la giusta lode per qualche singolo distintosi per i gol a grappoli segnati o per il particolare gesto sportivo, ma può essere anche particolarmente difficile in quanto ogni partita deve portare lo scrivente a spunti di riflessione, valutazione del ‘cosa può essere successo' e tentare di spiegare questo simile risultato. Rendiamoci le cose facili e cominciamo dall'ovvio: parlando di questa leva calcistica, l'Affrico è più forte del Calenzano e probabilmente lo sarà anche negli anni a venire. Se il calcio può essere misurato bonariamente in 10 punti cardine - tattica, tecnica, fisicità, scaltrezza, corsa, intensità, squadra, schemi, potenza e qualità della panchina - l'Affrico in questo momento è superiore in tutto. È una squadra stabile e compatta, con precisa identità in campo, con visibili schemi di gioco (che hanno fruttato varie incursioni vincenti), scaltra e già avvezza alle furberie della marcatura e con gran parte del gruppo ormai fisicamente formato e difficilmente contrastabile se non si è di pari stazza. Può essere preso a esempio per tutti il numero 18 Nocentini che, entrato nel secondo tempo al posto di capitan Mencarelli a risultato ormai in ghiacciaia e autore di 4 gol, rappresenta al meglio questa differenza. Un vero e proprio ‘centroattacco stile panzer teutonico' (per premiare una definizione di altri tempi) non ancora quattordicenne, alto più di tutti i presenti alla partita (compreso il pubblico) e con un fisico impossibile da contenere per i valenti difensori calenzanesi. Potremo anche parlare della tecnica sopraffina di Genovesi, numero 10 biancoblù ed autore di 4 gol tutti nel primo tempo, che ha deliziato con geometrie precise, mirabile posizione in campo e spavalda sicurezza in fase realizzativa. Seguendo poi il discusso insegnamento impartito dal calcio britannico, ovvero che nel pieno rispetto della squadra avversaria si gioca al massimo a prescindere dal risultato in atto (regola ancora non proprio del tutto assimilata dal nostro paese), l'Affrico ha continuato a giocare al suo massimo livello fino all'ultimo secondo, segnando ben otto volte nel corso del secondo tempo. Con queste premesse, si può cominciare quindi a capire i motivi di tale imbarcata della squadra rossoblù. Ma il problema focale non è qui. L'Affrico gioca molto bene, ha elementi fuori categoria e un sistema di gioco basato sulla velocità e sui tocchi di prima che stordisce ma il Calenzano alla fine ha sbagliato tutto quello che c'era da sbagliare, soprattutto sul lato caratteriale. Si può perdere una partita contro un avversario più forte, ma non così. Desta preoccupazione la sensazione che si è percepita dopo appena 8' di gioco. La squadra ospite non ci credeva e probabilmente non ci ha mai creduto. In poche parole era più che sicura di perdere ed è entrata in campo con la vestige della vittima sacrificale. Mai un contrasto vinto, mai una rincorsa a perdifiato su un giocatore avversario sgusciato via, mai un raddoppio di pressing a centrocampo dove l'Affrico ha imperversato come meglio riteneva, mai arrivati primi sulle seconde palle anzi arrivati terzi o quarti, mai un fallo a tentare di fermare lo strapotere fisico avversario e soprattutto mai un segno di rabbia e di reazione per quanto stava succedendo. Timidi, incerti, rassegnati e molto ma molto desiderosi di finire sotto la doccia quanto prima. Se conosco un poco il calcio, questa è la cosa che fa più imbestialire un allenatore e non vorrei essere nei panni di questi giocatori alla ripresa degli allenamenti quando quanto dimostrato in questa gara verrà analizzato insieme al proprio mister. Se nelle prime due partite del girone élite il Calenzano ha avuto da recriminare - e forse anche a ragione - sulla conduzione arbitrale, in questo match ha fatto tutto da sola, autocondannandosi alla invisibile normalità. Questo non è (e non potrà mai più essere) il Calenzano che abbiamo imparato a conoscere. Se il percorso di crescita, soprattutto caratteriale, deve passare anche da queste tranvate ben venga ma questa partita, persa con 12 gol di scarto, deve servire a qualcosa. Quindi che il Calenzano tenga bene a mente questa partita, con i relativi lividi morali, e colga l'occasione per coltivare l'umiltà necessaria a scalare un successivo gradino verso questo livello che per ora non sembra poter sostenere. Lo scontro casalingo con la Settignanese nel prossimo weekend potrebbe essere un nuovo punto di partenza. L'Affrico visto in questa occasione è destinato a lottare per vincere il girone e ha le carte in regola per andare a caccia dello Scandicci, l'altra corazzata del girone H, vincitrice del primo round nel testa a testa giusto nella seconda giornata. Non vedo infatti squadre nel girone che possono in questo momento competere con queste due formazioni. Eviterei, a questo punto volutamente, la fredda cronaca delle azioni (i marcatori sono già in evidenza) e la stilazione dei
Calciatoripiù che, in una partita a senso unico come questa, non hanno sinceramente motivo. Alla prossima miei cari lettori vicini e lontani.
Firenze Sud-Scandicci 1-4

RETI: Marchetti, Di Maggio, Baggiani, Ceccarini, Baggiani
FIRENZE SUD: Ronchi, Biagini, Paroli, Fagioli, Paroli, Pezzano, Al Jahjah, Aloui, Anselmo, Di Modugno, Luigetti, Marchetti. A disp.: Carubia, Di Stasio, Guerrini, Manetti, Mattii, Neri, Pacini, Pieri, Pinfildi, Portaccio, Strisciante. All.: Federico Tanturli.
SCANDICCI: Besa, Andrei, Del Giudice, Salvadori, Campinoti, Corradi, Morosino, Ceccarini, Di Maggio, Baggiani, Dondoli A disp.: Izzo, Vignoli, Kullaj, Nanni, De La Cruz, Pratesi Lodovisi. All.: Filippo Fanfani.
RETI: 17' Ceccarini, 28' Baggiani, 33' Marchetti, 54' Baggiani, 67' Di Maggio.



Lo Scandicci sbanca per 4-1 il campo del Firenze Sud. Gli ospiti vanno sul doppio vantaggio, salvo poi vedersi rimontare per poi chiuderla nel secondo tempo. La gara è equilibrata in avvio, almeno fino al quarto d'ora, quando lo Scandicci inizia a portare un pressing insistente sulla trequarti avversaria. Al 17' arriva il vantaggio firmato Ceccarini. La formazione di mister Fanfani non si accontenta e cerca insistentemente il raddoppio. Il gol arriva poco prima della mezz'ora, quando Baggiani segna il raddoppio. Gli ospiti sembrano avere la strada in discesa, ma i piani si complicano quando al tramonto della prima frazione i locali accorciano le distanze con il gol firmato Marchetti. Nella ripresa non passano molti minuti e Baggiani segna la doppietta che vale l'1-3. Il Firenze Sud prova ad adottare un atteggiamento più offensivo per riaprire la gara, ma nei minuti finali Di Maggio segna l'1-4 che chiude definitivamente la gara. Ottima prova quindi dello Scandicci, che sbanca un campo non facile come quello della formazione di mister Tanturli, squadra desiderosa di misurarsi a viso aperto contro tutte le titolate formazioni del girone, e guadagna tre punti importanti.