Lastrigiana-Santa Maria 3-1
RETI: Massaro, Grottelli, Grottelli, Salvadori
LASTRIGIANA: Glielmi, Masi, Mancini, Mancioppi, Paolucci, Piantini, Cipriani, Falorsi, Grottelli, Martini, Massaro. A disp.: Wang, Fenza, Salvadori E., Tartaglia, Spinelli, Recordi, Apetroaii. All.: Leonardo Pettinari.
SANTA MARIA: Marianelli, Compagnucci, Donzelli, Mazzoni, Cipollini, Berhoxha, Maccarone, Cioni, Gjoni, Salvadori L., Bucalossi. A disp.: Cini, Macchi, Cacciapuoti, Piazzalunga, Nuti, Bartolini, Baldi, Selmi. All.: Federico Roncucci.
ARBITRO: Multineddu di Firenze.
RETI: 21' rig. Massaro, 51' Salvadori L., 78' e 81' Grottelli.
Ne è passata tanta di acqua sotto ai ponti da quell'ormai lontano 6 febbraio 1999. Un freddo e scuro sabato d'inverno che sul terreno di una Guardiana un po' più giovane e polverosa vide accendersi la stella di un giovanissimo Leonardo Pettinari. In quell'occasione l'allora centrocampista offensivo di una bella e promettente Fiorentina sulla cui panchina sedeva Luciano Bruni, realizzando uno splendido gol, prese per mano e trascinò Scarzanella, Falivena, Collacchioni e compagni verso la conquista del robusto 6-1 con il quale la viola regolò senza troppe difficoltà i classe 85 della Lastrigiana (per la cronaca, il gol biancorosso venne realizzato da Alberto Saltarell, ma questo forse lo ricorda solo il vostro vecchio cronista). Di anni da allora ne sono trascorsi ben ventiquattro. Un arco di tempo amplissimo durante il quale quel ragazzino è cresciuto, divenendo buon professionista prima (togliendosi la soddisfazione d'indossare, fra le altre, le maglie di Atalanta e Reggina) e apprezzato tecnico poi. E siccome i destini calcistici fanno giri ancor più immensi degli amori cantati da Antonello Venditti, ecco che in un sabato pomeriggio di una primavera che tanto somiglia a un autunno inoltrato questo cerchio si chiude riportando l'ormai esperto mister Pettinari su quel campo, con in testa la pazza idea di concludere una stagione più che positiva alla guida degli Allievi B biancorossi facendo lo sgambetto al Santa Maria. Se per la Lastrigiana questa gara ha i connotati della passerella finale davanti al proprio pubblico, importanza ben maggiore riveste questo impegno per la compagine empolese guidata da Federico Roncucci. Vantando infatti un solo punto di vantaggio nei confronti del Limite e Capraia, un Santa Maria il cui unico obbiettivo sono i tre punti, deve evitare accuratamente passi falsi. Tanto per esser chiari, ad esempio, l'1-1 grazie al quale le due squadre si erano divise la posta in gioco in occasione della gara d'andata metterebbe a serio rischio il primo posto e il titolo provinciale. Una gara veloce, combattuta e ricca di emozioni mette in vetrina le buone doti tecniche dei due reparti mediani i cui interpreti esprimono al meglio altrettante concezioni tattiche ben distinte. Lucidità, fluidità di manovra, velocità negli interscambi e nelle triangolazioni e buona qualità in fase di palleggio permettono al centrocampo biancorosso di tenere costantemente sulla corda la difesa gialloblù. I sette polmoni di un infaticabile Falorsi, la grinta e la generosità di Mancioppi, gli inserimenti per linee esterne di Cipriani e Massaro e il mobilissimo trequartista Martini che partendo spesso da sinistra e muovendosi su tutto il fronte sostiene le iniziative offensive del bomber Grottelli danno vita a un gioco organico e avvolgente che mettendo a dura prova il dispositivo difensivo ospite riesce spesso a coglierlo di sorpresa tenendone desta l'attenzione in fase di contenimento. Filante, tagliente e pungente è invece la fase d'impostazione empolese che basando la propria filosofia tattica sul gioco in verticale riesce a presentarsi con preoccupante frequenza dalle parti di Glielmi. Fulcro di questa manovra è il rapido e potente centrocampista offensivo Cioni, al tempo stesso faro e martello del dispositivo d'attacco predisposto da Roncucci. Non è raro vederlo partire in progressione e mettersi in proprio creando scompiglio nella retroguardia biancorossa ma il meglio di sé lo fa vedere quando, sostenuto dai compagni di reparto Maccarone e Bucalossi e dagli esterni di difesa Compagnucci e Donzelli, crea rapidissime ripartenze che permettono alla temibilissima coppia d'attacco formata da Leo Salvadori e Gjoni di esaltare le doti di un Diego Glielmi che si rivelerà decisivo ai fini del risultato. Così mentre la Lastrigiana cercando di far gioco prova a colpire in contropiede, il Santa Maria alzando i giri del proprio motore crea un buon numero di occasioni. Al 13' Cioni sprinta lungo la trequarti destra, giunge al limite dell'area e indirizza verso i pali di Glielmi una forte e precisa conclusione alla quale il numero uno biancorosso si oppone deviando la sfera in calcio d'angolo. Al 16' Gjoni premia l'inserimento sulla sinistra da parte di Donzelli che dopo aver raccolto il pallone e aver fatto qualche passo in direzione dell'area biancorossa prova nuovamente a sorprendere Glielmi con una battuta dalla distanza alla quale il numero uno di casa risponde nuovamente con prontezza. Al 21', in occasione della prima autentica offensiva portata avanti dai centrocampisti lastrigiani, il risultato si sblocca. Martini è bravo a sgusciar via sulla sinistra, entrare in area e trarre il massimo vantaggio da un intervento leggero ma irregolare commesso su di lui da un avversario. Multineddu assegna il penalty che Massaro trasforma. Le cose si mettono male per il Santa Maria che gettandosi subito in avanti alla ricerca del pareggio, un paio di minuti più tardi è penalizzato dal giovane fischietto fiorentino che non usa lo stesso metro di giudizio in occasione di un intervento in area su Leo Salvadori molto simile a quello che in precedenza lo aveva indotto a fischiare il rigore in favore dei padroni di casa. Gli ospiti insistono ma al 29' si vedono sbattere nuovamente la porta in faccia da Glielmi che respinge in maniera a dir poco miracolosa una precisa incornata da due passi proposta da Leo Salvadori che a sua volta era stato imbeccato da un preciso traversone dalla sinistra di Donzelli. L'insuperabile portiere lastrigiano balza nuovamente agli onori della cronaca al 32' quando disinnesca con grande sicurezza grazie a un plastico intervento in tuffo, spettacolare ma più che altro funzionale al colpo d'occhio dei fotografi, una conclusione dal limite di Bucalossi. I ragazzi di Roncucci approcciano a cento all'ora anche la ripresa e al 51' finalmente ottengono il meritato pareggio. Un bel passaggio rasoterra da sinistra stavolta filtra fra le maglie della retroguardia biancorossa liberando in piena area Leo Salvadori che dopo aver controllato la sfera la gira imparabilmente alle spalle di Glielmi che stavolta non può far nulla. La gara torna così in equilibrio ma ai gialloblù non basta. Il Santa Maria spinge con maggior decisione e nei minuti successivi fioccano in serie occasioni, emozioni e di nuovo grandi interventi salva risultato da parte di Glielmi. Al 53' una ficcante triangolazione fra Leo Salvadori e Gjoni apre come una scatoletta la difesa centrale biancorossa. Il pallone giunge sui piedi del numero nove empolese che senza pensarci due volte scarica a rete una potente e precisa conclusione con il pallone che si dirige sotto la traversa e con Glielmi che accende i retrorazzi, vola in alto e con la mano aperta ne allunga la traiettoria oltre i propri pali. Al 55', sugli sviluppi di un corner dalla destra calciato da Mazzoni, Multineddu punisce una spinta nel cuore dell'area lastrigiana concedendo anche al Santa Maria il calcio di rigore. Eccola, finalmente, la grande occasione. E chi se non capitan Compagnucci può prendersi la responsabilità di metterla a frutto. Il numero due gialloblù si presenta sul dischetto. Davanti a lui ci sono il pallone che può valere una stagione e l'ultimo ostacolo rappresentato da Glielmi. Fischio dell'arbitro, breve rincorsa, battuta forte e precisa con il pallone che si dirige verso l'angolo destro della porta biancorossa e ancora una volta strepitosa risposta di Glielmi che gettandosi in tuffo dalla parte giusta nega ai ragazzi di Roncucci la gioia del vantaggio. La Lastra soffre, s'impegna in una generosa opera di contenimento ma al 65' un lungo rilancio dalla trequarti, saltando a piè pari la linea Maginot biancorossa, fa scattare il contropiede ospite. Il neoentrato Selmi raccoglie il pallone, fila a tutta velocità verso l'area avversaria ma dopo esservi entrato concede la grazia a Glielmi indirizzando d'un soffio a lato del palo sinistro della porta una velenosa rasoiata in diagonale. Al 68' Cioni ci prova su palla inattiva indirizzando direttamente a rete un calcio piazzato dalla destra. Il pallone si dirige con precisione verso i pali difesi da Glielmi che vedendolo sbucare solo all'ultimo momento decide di non azzardare la presa allungandone la traiettoria in calcio d'angolo. Allo scoccare del 70' anche la sfortuna si diverte a sbarrare il passo agli empolesi. Cioni si produce nella sua classica inarrestabile progressione che gli permette di saltare in dribbling un paio di avversari e di presentarsi a tu per tu con Glielmi. Stavolta l'estremo biancorosso è tagliato fuori dalla traiettoria del tocco rasoterra proposto dal centrocampista ospite. Ci pensa però il palo a salvare la Lastrigiana e a gettare per l'ennesima volta nello sconforto la truppa di mister Roncucci. Chi sbaglia troppo prima o poi paga dazio. Una regola non scritta di questo fantastico gioco che puntuale si manifesta proprio nei minuti finali di partita spezzando bruscamente i sogni di primato gialloblù. Al 78' una bella manovra lastrigiana libera sulla sinistra Martini che indirizza a centro area un bel pallone sul quale si catapulta Grottelli che, anticipando i difensori, gira alle spalle di Marianelli il pallone del vantaggio biancorosso. La beffa, per gli ospiti, diviene ancor più atroce in pieno recupero quando la riproposizione del dialogo fra Martini e Grottelli permette al centrattacco lastrigiano di confezionare la sua personale doppietta girando a rete un pallone sul quale risulta vano anche l'intervento alla disperata da parte di Compagnucci. Al termine degli ultimi ottanta minuti della stagione a far festa è il Limite e Capraia che grazie al successo sul Rinascita Doccia conquista per il secondo anno consecutivo il titolo di categoria. Sul sintetico della Guardiana invece gli applausi che accompagnano i protagonisti negli spogliatoi risuonano calorosi ma ricchi di rammarico. Fortissimo è quello dei sostenitori gialloblù che vedono sfumare proprio sul filo di lana un sogno coltivato a suon di risultati. Malcelato ma pur sempre visibile è però anche quello dei padroni di casa. Ripensando al cammino percorso dai ragazzi di Pettinari, è inevitabile chiedersi che cosa sarebbe potuto accadere se in questa seconda fase del campionato la Lastrigiana avesse subito qualche gol in meno e avesse raccolto qualche punto in più. Il terzo posto conquistato grazie a quest'ultima prestazione ricca di cuore e sano cinismo è comunque un ottimo segnale in vista della futura grande avventura che vedrà i ragazzi di Leonardo Pettinari cimentarsi nel campionato d'élite regionale. Al netto del rigore non concesso nel primo tempo al Santa Maria che gli costa almeno mezzo voto in pagella, ha diretto in maniera più che sufficiente il sardo-fiorentino' Luca Multineddu.
Calciatoripiù : nella Lastrigiana si segnalano la strepitosa prestazione di
Glielmi fra i pali, la buona prova in fase difensiva degli esterni
Mancini e
Masi , il gran lavoro svolto a centrocampo da
Mancioppi, Falorsi e
Massaro , l'attenta e sempre imprevedibile regia di
Martini e la freddezza del solito implacabile cecchino
Grottelli . Nel Santa Maria ottime cose hanno fatto vedere gli esterni di difesa
Compagnucci e
Donzelli , il centrale
Berhoxha , il forte centrocampista di riferimento
Cioni , l'esterno d'attacco
Bucalossi e le due punte
Gjoni e
Leo Salvadori .
Giov. Fucecchio-Settignanese 2-0
RETI: Cansani, Paolisso
GIOV. FUCECCHIO: Calugi, Campigli, Antonini Mannrique, Noka, Panicucci, Salani, Matteucci, Cansani, Remorini, Zampardi, Cappello. A disp.: Isolani, Martorana, Dal Canto, Fuso, Santini, Paolisso, Macelloni. All.: Luigi Di Mauro.
SETTIGNANESE: Marsili, Kumar, Fanticelli, Paolieri, Gambone, Rosetti, Paoli, Lopez, Orioli, Stinghi, Della Felice. A disp.: Focardi, Pastorelli, Penna, Venni, Vitali, Vespasiano. All.: Edoardo Serni.
ARBITRO: Marini di Empoli.
RETI: Cansani, Paolisso.
E' la classica partita di fine stagione quella tra Fucecchio e Settignanese, con le due compagini ormai prive di obiettivi se non quello di concludere con una vittoria il campionato. A riuscirci alla fine è la squadra di Di Mauro, sicuramente più ispirata rispetto agli avversari e capace di portare a casa i tre punti segnando un gol per tempo. La partenza dei padroni di casa è ottima e genera i suoi frutti al 15' quando Cappello innesca con un meraviglioso passaggio filtrante Cansani, che dalla sinistra si accentra e trafigge Marsili con un diagonale imparabile. Soltanto a questo punto la Settignanese riesce a reagire, costruendo una grande chance per il pareggio con Orioli che però non concretizza. In generale ai ragazzi di Serni manca la convinzione per rimettere la partita sui binari giusti, e così il Fucecchio ne approfitta per amministrare senza troppi affanni il vantaggio. Nella ripresa le emozioni sono pochissime e i minuti scivolano via inesorabili fino al 35', quando i locali mettono il punto esclamativo sulla contesa: Macelloni converge dalla destra e calcia, il tiro sarebbe indirizzato fuori dallo specchio ma sulla traiettoria si inserisce Paolisso che sbuca alle spalle della difesa e devia il pallone in fondo al sacco. Nel recupero non succede più nulla di rilevante e così al triplice fischio è il Fucecchio a festeggiare, per una vittoria che non sconvolge più di tanto la sua classifica ma che rappresenta comunque un buon modo per chiudere la stagione.
S.banti Barberino-Rondinella Marzocco 3-3
RETI: Nicotra, Tagliaferri M., Luordo, Degl Innocenti S., Fei, Autorete
S. BANTI BARBERINO: Giuliani, Raspanti, Lavacchini, Galeotti, Nencini, Vignolini, Orlandini, Tagliaferri M., Nicotra, Nardini, Luordo. A disp.: Sali, Tagliaferri C., Bicchi, Berni, Mannini, Tonelli, Paladini. All.: Gianni Nucci.
RONDINELLA MARZOCCO: Bartolini, Piemontese, Manetti, Ademollo, Papi, Fei, Cheloni, Morganti, Biagiotti, Degl'Innocenti S., Checcacci. A disp.: Ceccarelli, Billi, Degl'Innocenti L., Di Franco, Vannucci, Casini, Arriola Santos, Cecconi. All.: Hazem Kamal.
ARBITRO: Meucci di Firenze.
RETI: Fei, Galeotti aut., Nicotra, Tagliaferri C., Luordo rig., Degl'Innocenti S. rig.
Barberino e Rondinella chiudono il campionato con i fuochi d'artificio, dividendosi la posta in palio al termine di una partita intensa e ricca di episodi da annotare sul taccuino. Parte meglio la squadra di Kamal, che dopo alcuni squilli offensivi passa in vantaggio con una punizione dal limite di Fei che viene deviata dalla barriera e termina in fondo al sacco. Galvanizzati dal gol gli ospiti continuano ad attaccare, ma sulla loro strada trovano un superlativo Giuliani che risponde presente in un paio di circostanze. Il portiere locale tuttavia non può nulla quando, in avvio di ripresa, Galeotti devia il pallone alle sue spalle realizzando uno sfortunatissimo autogol. Col tabellino che recita 0-2 la Rondinella comincia a pregustare un pomeriggio radioso, e invece poco dopo deve fare i conti con l'espulsione di Ademollo che cambia radicalmente la gara. Con l'uomo in più infatti il Barberino ritrova fiducia e si riversa nella metà campo avversaria, dimezzando ben presto lo svantaggio per mano di Nicotra. L'inerzia del match è ora dalla parte dei ragazzi di Nucci, che a forza di insistere agguantano il 2-2 grazie a una conclusione imparabile di Cosmin Tagliaferri. La partita torna dunque in equilibrio e, nonostante la disparità numerica, entrambe le squadre giocano a viso aperto per provare a portare a casa i tre punti. Tra un'occasione e l'altra, a trovare lo spunto vincente è il Barberino per mezzo di un calcio di rigore conquistato e trasformato da Luordo. Sembra fatta per i padroni di casa, ma la Rondinella non molla e così poco prima del recupero ottiene a sua volta un penalty causato da un fallo ingenuo di Galeotti, che nell'occasione rimedia anche il secondo giallo e viene quindi espulso; sul dischetto si presenta Samuele Degl'Innocenti, il quale si mantiene freddissimo e fa 3-3. Un punteggio che rimane inalterato fino al triplice fischio dell'arbitro, anche perché all'ultimo secondo Ceccarelli avrebbe la palla del clamoroso controsorpasso ma davanti alla porta si fa ipnotizzare da Giuliani, che ancora una volta salva il risultato.
Calciatoripiù :
Giuliani e
Bicchi (S. Banti Barberino).
Manetti (Rondinella Marzocco).
Floria Grassina Belmonte-Audace Galluzzo 2-0
RETI: Giannone, Autorete
FLORIA: Morgenni, Nahi Guelasseh, Baldazzi, Meini, Romani, Benvegnu, Soldini, Li, Giannone, Ughi, Alighieri. A disp.: Cortesi, Cabras, Colzi, Gashi, Mantelli, Prosperi, Migliorini, Ciabatti. All.: Dimitri Alessi.
AUD. GALLUZZO: Bianco, Mannini, Frosali, Fiesoli, Lorini, Baldassarri, Matassa, Ferrati, Bianchini, Tanini, Filiddani. A disp.: Coscione, D'Argenio, Desii, Doko, Lanfrancotti, Palillo, Ridani, Stiacci, Ugolini. All.: Francesco Petrucci.
ARBITRO: Mescoli di Firenze.
RETI: Ugolini aut., Giannone.
Finisce bene il campionato della Floria, che corona un girone di ritorno strepitoso battendo tra le mura amiche un Galluzzo reduce da quattro risultati utili consecutivi. Pronti via e un errore in disimpegno della difesa locale permette a Tanini di presentarsi davanti a Morgenni, salvo poi calciargli addosso sprecando una ghiotta chance. Immediata la risposta della squadra di Alessi sugli sviluppi di un calcio d'angolo: palla dentro, colpo di testa deviato da Bianco sulla traversa, ribattuta di Giannone che svetta più in alto di tutti ma non trova lo specchio da buona posizione. Trattasi comunque del preludio a quanto accade poco dopo, per la precisione al 10': una conclusione dalla distanza di Giannone, apparentemente senza troppe pretese, mette in difficoltà il portiere ospite che smanaccia sul ginocchio di Ugolini, provocando il più rocambolesco e beffardo degli autogol. Il Galluzzo accusa il colpo ma prova comunque a reagire affidandosi a un ispirato Baldassarri che dall'out di sinistra innesca Matassa, il quale si libera di un paio di avversari ma poi calcia debolmente favorendo la parata di Morgenni. Per una formazione ospite poco lucida sotto porta c'è invece una Floria che quando attacca non perdona e che, dopo un palo colpito con un tiro sporco da fuori area, proprio sul finire di primo tempo raddoppia. Nell'occasione il solito Giannone si inserisce molto bene in area, portandosi dietro due avversari e approfittando del pasticcio tra Ferrati e Frosali per depositare in rete il pallone del 2-0. Un colpo durissimo per la squadra di Petrucci, che nella ripresa cambia assetto ma non riesce a rendersi granché pericolosa. Gli unici squilli arrivano da Tanini e Desii, ma nessuno dei due ci mette la giusta convinzione. I ragazzi di Alessi possono dunque gestire il doppio vantaggio, provando a colpire in contropiede e andando molto vicini al terzo gol con Migliorini. Per il resto la partita scivola via senza particolari sussulti e così al triplice fischio la Floria festeggia la vittoria e il quarto posto al pari della Settignanese, mentre resta un po' di amarezza nelle file del Galluzzo che però deve essere soltanto orgoglioso di quanto fatto nel corso della stagione.
Calciatoripiù : per la Floria menzione particolare per
Li e un plauso a tutto il collettivo, autore di un girone di ritorno strepitoso. Per il Galluzzo
Lanfrancotti .
Limite E Capraia-Rinascita Doccia 2-1
RETI: Del Duca, Del Duca, Grazzini
LIMITE E CAPRAIA: Masini C., Tamburrino, Paradiso, Baronti, Spini, Mancini, Del Duca, Robi, Masini G., Calvi, Blè. A disp.: D'Antonio, Alderotti, Falaschi, Milone, Tolomei. All.: Francesco Safina.
RINASCITA DOCCIA: Natali, Ronconi, Nardini, Lucchesi, Castagnetta A., Margheri, Clementi, Mosti, Di Napoli, Zetti, Grazzini. A disp.: Castagnetta F., Sardina, Bongini, Pozzi, Perrone. All.: Salvatore Miranda.
ARBITRO: Belmonte di Empoli.
RETI: Del Duca 2, Grazzini.
Lo spazio per passare c'era, ma bisognava sperare in un errore di chi in quel momento guidava la fila. E in effetti il Santa Maria, leader della corsa a una curva dal traguardo, ha perso il controllo della vettura permettendo al Limite e Capraia di sfrecciarle accanto per il più incredibile degli epiloghi. Fuor di metafora automobilistica la sconfitta della capolista sul campo della Lastrigiana consegnava alla squadra di Safina, di scena tre ore dopo contro il Rinascita Doccia, l'occasione per effettuare il sorpasso in vetta e così è stato. Il Limite e Capraia non si fa tradire dalla tensione e parte subito forte, andando in vantaggio dopo una manciata di minuti con un gran tiro da fuori di Del Duca che si insacca nell'angolino alla sinistra del portiere. I padroni di casa capiscono che continuare ad attaccare è il modo migliore per impedire agli avversari di abbozzare una reazione, e quindi non si fermano. Bisogna però attendere la ripresa affinché arrivi il raddoppio, ad opera del solito Del Duca che riceve un cambio gioco di Blè e dai venti metri spedisce il pallone sotto l'incrocio confermando le proprie superlative doti balistiche. Il 2-0 è un colpo troppo duro per il Rinascita Doccia, che soltanto nel finale riesce a rendere meno amaro il pomeriggio andando a segno con Grazzini. Al triplice fischio è dunque 2-1 per il Limite e Capraia, che si laurea campione provinciale e corona così una stagione memorabile che l'aveva visto chiudere al primo posto anche nel girone autunnale. Un risultato straordinario per un gruppo magistralmente guidato da Francesco Safina e composto da giocatori di grande qualità, molti dei quali non a caso si sono potuti cimentare già quest'anno nel campionato Allievi Regionali. Ai protagonisti dell'impresa ora non resta che festeggiare, godersi il momento e magari cominciare a guardare al futuro, che sarà sicuramente radioso in una società in cui ormai da tempo si fanno semplicemente le cose per bene.