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Giovanissimi Regionali GIR.Elite - Giornata n. 16

Affrico-Arezzo 1-3

RETI: Ala, Fiacchini, Cavaletta, Sestini
AFFRICO: Lombardi, Agosti, Bonfanti, La Greca, Amantea, Iania, Pratesi, Silvestri, Piccioli, Nutini, Ala. A disp.: Donatti, Cerasi, Nunziati, Vezzani, Balducci, Agnoloni, Mangani, Gasperini. All.: Lorenzo Bambi.
AREZZO: Borghini, Fiacchini, Farsetti, Minocci M., Canapini, Gherghina, Sestini, Lucchini, Cavaletta, Minocci E., Fratini. A disp.: Liistro, Rossi L., Lanini, Nugnes, Biagioli. All.: Andrea Tuzzi.
ARBITRO: D'Orsi di Prato.
RETI: 5' Sestini, 50' Cavaletta, 55' Fiacchini, 65' Ala.



Una prova perfetta consente all'Arezzo di vincere lo spareggio per il secondo posto contro un Affrico che, nonostante il sostegno del Lapenta, cade tra le mura amiche consegnando, a meno di clamorosi ribaltoni, la medaglia d'argento alla compagine di Tuzzi. Reduci da un tour de force sostenuto a ranghi ridotti, l'Affrico non è riuscito a trovare le giuste contromisure ad un Arezzo che, al contrario, si è dimostrato impeccabile in ogni reparto. Gli ospiti hanno fin da subito imposto il proprio gioco nella metà campo biancazzurra, sbloccando l'incontro già al 5' con una magistrale azione in velocità conclusa da Sestini con un fendente che non ha lasciato scampo a Lombardi. La reazione dell'Affrico, che nella prima frazione ha faticato terribilmente a far fronte al pressing amaranto, è tutta in una punizione di Pratesi, che nel finale di prima frazione costringe Borghini al primo e di fatto unico intervento complicato della partita. L'Arezzo gestisce senza rischiare più di tanto, per poi chiudere i conti nei primi 20' della ripresa. Le due squadre rientrano in campo senza variazioni allo scacchiere iniziale e il copione ricalca a grandi linee quello visto nei primi 35'. A differenza della prima frazione, però, l'Arezzo riesce a imprimere maggior pericolosità alle proprie trame offensive, che quasi sempre mettono in apprensione la distratta retroguardia dell'Affrico. Al 50', dopo una palla persa dalla difesa dell'Affrico, l'Arezzo trova il gol del 2-0 con Cavaletta che raccoglie la sfera dentro l'area e con una conclusione forte e angolata non lascia scampo a Lombardi. Passano altri 5' e gli ospiti mettono il punto esclamativo sulla vittoria trovando il gol del 3-0 con il sigillo di capitan Fiacchini, ormai un habituè nel tabellino dei marcatori, che devia il pallone in fondo al sacco sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Dopo aver operato quasi tutti i cambi a disposizione, l'Affrico trova il modo di rendersi pericoloso in zona Borghini con un paio di iniziative di Nunziati, partito inizialmente dalla panchina. È proprio Nunziati, a tempo quasi scaduto, a servire l'assist decisivo per Ala, che di testa firma il gol della bandiera che consente all'Affrico di rendere meno amara una sconfitta che, con ogni probabilità, relega il biancazzurri al terzo posto al termine di una stagione che comunque merita un giudizio più che positivo.
Calciatoripiù
: la vittoria dell'Arezzo passa dalle giocate di Sestini e Cavaletta e dal guizzo puntuale di Fiacchini , che senza voler esagerare si è dimostrato il miglior esterno difensivo del campionato.
Cattolica Virtus-Armando Picchi 3-1

RETI: Marzano, Marzano, Magherini, Monaco
CATTOLICA VIRTUS: Lekaj, Pierotti Carli, Cercel, Frangini, Rossi, Lottini, Bindi, Agnorelli, Magherini, Selvi, Tema. A disp.: Giuliano, Bendoni D., Vaggi, Fratini, Malpassi, Valleri, Acciai, Bendoni C., Marzano. All.: Mirko Alla.
ARMANDO PICCHI: Luppichini, Bonelli, Lega, Buonomo, Lucido, Di Piazza, Bulleri, Amedei, Monaco, Cerri, Persico. A disp.: Martino, Pirone, Falleni, Bettini, Del Bianco, Mazzantini, Barile, Martinelli. All.: Massimiliano Castellani.
ARBITRO: Ponzalli di Prato.
RETI: 30' Monaco, 49' Magherini, 53', 66' rig. Marzano.



Tutto rimandato all'ultimo atto. L'illusoria rete di Monaco non basta all'Armando Picchi, che a Soffiano disputa una prova maiuscola ma viene rimontata dalla Cattolica Virtus, trascinata da un Marzano già in versione Rappresentativa, ed è costretta a giocarsi la permanenza nell'élite nell'ultimo, decisivo impegno casalingo contro il Montignoso. Non mancano però le buone notizie per mister Castellani e i suoi ragazzi, che hanno ancora il proprio destino in mano: se negli ultimi 70' della stagione regolare dovesse arrivare un successo, infatti, i livornesi sarebbero salvi a prescindere dai risultati delle concorrenti. All'ultimo atto i livornesi ci arrivano dopo aver tenuto per quasi 50' sotto scacco la Cattolica Virtus, che nei 20' finali è riuscita a ribaltare una partita difficile ma che certifica il quarto posto in classifica per mister Alla e i suoi ragazzi. Nel primo tempo, però, le motivazioni del Picchi hanno fatto la differenza, consentendo agli amaranto di arrivare sempre primi sul pallone e di gestire per lunghi tratti il comando delle operazioni. I ragazzi di Alla, che opera alcuni cambiamenti rispetto agli incontri precedenti, non riescono a rendersi pericolosi dalle parti di Luppichini e, anzi, alla mezzora vanno sotto per effetto della zampata di Monaco, che raccoglie una respinta corta sul tiro di Bulleri e da due passi insacca per il gol che consente ai labronici di chiudere in vantaggio i primi 35'. Nella ripresa, però, i cambi operati da Alla cambiano la partita riconsegnando una Cattolica Virtus più propositiva e agguerrita. Gli ingressi di Vaggi e, soprattutto, Marzano danno la scossa ai giallorossi che al 49' pareggiano i conti con una conclusione centrale di Magherini a seguito di un batti e ribatti in area ospite. L'Armando Picchi accusa il colpo e negli ultimi venti minuti la partita si trasforma in un monologo della Cattolica. Dopo un paio di occasioni sventate da Luppichini e compagni, la Cattolica Virtus completa il sorpasso con il gol del 2-1 realizzato da Marzano con un interno destro a giro dopo una incursione dalla sinistra. Il capocannoniere giallorosso, che sarà tra i protagonisti della Rappresentativa Giovanissimi al Torneo della Regioni, chiude definitivamente i conti al 66' trasformando un rigore procurato da Lottini con una conclusione forte e angolata che non lascia scampo a Luppichini per il definitivo 3-1. È quarto posto matematico dunque per la Cattolica Virtus, che si piazza appena sotto il podio grazie anche ad un girone di ritorno da applausi. Per il Picchi, invece, l'appuntamento da non sbagliare è tra quindici giorni, quando a Livorno arriva il Montignoso per il match che deciderà le sorti della squadra di Castellani.
Calciatoripiù
: nella Cattolica Virtus il migliore non può che essere Marzano , ancora una volta decisivo con due reti che hanno interrotto sul nascere i sogni di gloria degli ospiti. Nell'Armando Picchi brillano Lega e Buonomo , che disputano un'ora ad altissimo livello per intensità e qualità nelle giocate.
Lastrigiana-Capezzano Pianore 3-0

CAPEZZANO PIANORE: Carassiti, Masala, Graziuso, Poli, Palagi, Milli, Ndiaye, Bianchi, Di Luca, Checchi, Ricciotti. A disp.: Lucchesi, Dettori, Fasano, Lucchesi, Di Ciolo, Manfredi, Ouadjaout, Sbrana . All.: Mollica Giovanni
RETI: Municchi, Gracci, Conti
LASTRIGIANA: Hancu, Casamonti, Rotolo (70' Ringressi), Bini, Maxharri, Caparrini (69' Manescalchi), Squitieri (61' Semeraro), Conti (66' Curri), Dainelli (68' Bitossi), Gracci (62' Polli), Municchi (66' Torniai). A disp.: Chergui, Licaj. All.: Giovanni Mollica.
CAPEZZANO P.: Carassiti, Masala, Graziuso (65' Dettori), Poli, Palagi, Milli (50' Fasano), Ndiaye (56' Di Ciolo), Bianchi, Di Luca, Checchi (50' Ouadjaout), Ricciotti (36' A. Lucchesi). A disp.: E. Lucchesi, Farina, Sbrana, Manfredi. All.: Gianluca Peselli.
ARBITRO: Galli di Prato
RETI: 38' Municchi, 59' Gracci rig., 64' Conti.
NOTE: ammonito Dainelli. Angoli: 2-4. Recupero: 1'+3'.



Solo tra qualche mese il grande pubblico capirà a fondo quanto Giovanni Mollica abbia inciso sulla storia recente della Lastrigiana; solo tra qualche mese infatti la Federcalcio ufficializzerà che al posto dell'Arezzo promosso nei professionisti sarà lei la sedicesima squadra ammessa negli Allievi B regionali. Quella contro il Capezzano, l'ultima sul sintetico di Cerbaia che le ha fatto da casa in questa stagione, è dunque una partita perfetta su ogni versante: perfetta nell'approccio, perfetta nell'esecuzione e perfetta nell'esito, perché insieme alla salvezza matematica (con una giornata d'anticipo: un mese fa sembrava fantascienza) porta con sé la certezza, o qualcosa che le assomiglia molto, che questo gruppo giocherà in un campionato di vertice anche tra qualche mese; a settanta minuti dalla fine sono ormai quattro i punti di scarto sul Maliseti, l'unica squadra che avrebbe potuto sopravanzarla nella graduatoria secondaria, quella da cui s'attinge per i ripescaggi. Al penultimo pranzo della domenica sembra dunque bardata per un matrimonio d'amore la tavola della Lastrigiana da cui distrattamente cade qualche briciola per il Capezzano: per merito non suo (e Peselli fa in modo che il concetto passi chiaro: mentre gli avversari festeggiano, i venti di blu vestiti restano a lungo a confrontarsi tra la metà campo e le panchine) ma di Cattolica, Cecina, Venturina e Sestese la salvezza è certa anche da queste parti. Arriva però nel modo più atroce, un 3-0 maturato nel secondo tempo ma intuibile già dai primi minuti nei quali, messi a confronto dai due sistemi a specchio, Conti, Caparrini e Squitieri vincono costantemente i duelli in mediana con Milli, Bianchi e Checchi, e sulla trequarti Municchi e Gracci, piccolo fenomeno, si raccontano ben più intraprendenti di Ricciotti e Ndiaye. Se ci s'aggiunge che Maxharri e Bini annullano Di Luca, comprensibilmente temutissimo alla vigilia, e Poli e Palagi vanno invece sovente in difficoltà sugli inserimenti degli avversari, e che tra i pali Hancu è ben più sicuro di Carassiti (è un suo errore a spalancare alla Lastrigiana la via per il vantaggio in avvio di ripresa), si capisce come mai da subito la gara assuma un profilo ben tratteggiato: è sufficiente attendere cento secondi per il primo brivido, provocato da Squitieri che sfonda a sinistra e sul rimpallo con Palagi riesce a servire sottoporta Dainelli (gioca lui al posto di Dimasi, indisponibile) ostacolato da Carassiti in uscita; il pallone schizza al limite ove lo calamita Conti il cui destro al volo a colpo sicuro Bianchi spazza sulla linea. È la miglior occasione del primo tempo, nel quale la Lastrigiana governa costantemente la manovra anche se dopo il tuono iniziale fatica ad avvicinarsi al vantaggio; per una nuova palla-gol occorre attendere il 22' e il passaggio orizzontale con cui al limite della propria area Poli serve inavvertitamente Municchi: Graziuso smorza il suo destro in corsa che si tramuta in un servizio sottoporta per Gracci chiuso però da Carassiti. Nell'azione seguente il Capezzano riesce finalmente a portarsi al tiro: in pedana sale Di Luca servito sul fronte destro dell'area dall'apertura di Ricciotti, ma il suo destro violento sale di poco oltre il primo incrocio. Ben maggiore è l'occasione che la Lastrigiana concede alla mezz'ora dopo tre scarabocchi in sequenza: Bini legge male un rimbalzo al limite e lascia sfilare il pallone verso Hancu costretto a un rinvio affrettato molto simile a una svirgolata verso la linea laterale; provando a evitare la rimessa, Rotolo in realtà favorisce l'imbucata di Ricciotti per Checchi al cui tiro da cinque metri scarsi Hancu (e d'altra parte non si finisce per caso tra i top 11 della settimana come dopo la gara col Picchi) s'oppone da campioncino. È l'azione su cui si chiude il primo tempo e che alimenta le illusioni di chi s'attende un Capezzano in crescita nella ripresa; ma per estinguerle è sufficiente attendere tre minuti dopo la pausa e la cattiva lettura di Carassiti che scatta verso il vertice dell'area nel tentativo di recuperare il tiro di Squitieri sporcato dalla difesa; più veloce di lui è però Municchi che lo anticipa, lo aggira e col destro inscatola il pallone nella porta incustodita. D'un tratto ridotto allo svantaggio, il Capezzano è costretto a uscire dalla metà campo in cui s'era a lungo rintanato: sulla ripresa del gioco Di Luca cerca il destro improvviso dal lato corto dell'area di rigore; gli s'oppone Hancu in due tempi intervallati da un brivido. Ma la gara non si scosta dal tracciato che ha seguito fin lì: la Lastrigiana attacca, Carassiti rischia con un'altra uscita temeraria stavolta fuori area (gli va bene che Galli punisca come falloso il contrasto di Dainelli e interrompa il gioco mentre dal limite Conti stava per mirare alla porta di nuovo spalancata) e liberato al limite dalla giocata di Municchi nello spazio Gracci calci d'una spanna sopra il primo incrocio. Ogni volta che la Lastrigiana aumenta la pressione la difesa del Capezzano si costringe all'apnea; e si costringe all'apnea anche quando non è sotto pressione, come su un pallonaccio innocuo da destra che Poli trasforma in un'occasione da rete mancando l'intervento di spalla (in area!) e colpendo col braccio: un paio di falli di mano Galli (peraltro ha ben diretto) se li era persi, questo no e manda sul dischetto Gracci il cui destro rasoterra a incrociare regala alla Lastrigiana undici metri di felicità (59'). Subito il 2-0 il Capezzano s'arrende e cinque minuti esatti più tardi si trova a terra per la terza volta: da destra Dainelli, che in porta calcia poco ma da rifinitore è roba da gourmet, pesca centralmente Conti che al limite controlla e col destro incrocia rasoterra sul palo più lontano. Il finale è soltanto l'ultima tappa in piano prima dell'esultanza: la Lastrigiana si ricorderà a lungo di quella mattina d'inizio primavera nella quale a Cerbaia si prese in un colpo una salvezza e una promozione.
Calciatoripiù
: fino all'infortunio che gli impedisce di rientrare dopo la pausa di metà gara Ricciotti era stato il demiurgo dei maggiori pericoli per l'area avversaria; su quella corsia, la destra, gli aveva dato mano Masala (Capezzano) che avrebbe dovuto esser clonato in serie se si fosse voluta tenere più a lungo aperta la partita. Probabilmente però neppure questo sarebbe stato sufficiente contro una squadra che tolta la tripla sbavatura della mezz'ora disputa una gara pressoché perfetta: insuperabili Bini e Maxharri contro un centravanti ostico come Di Luca, impeccabili nelle due fasi Squitieri e Conti (rete capolavoro, a metà tra i movimenti della mezzala e il naso del bomber), gelido dal dischetto Gracci (e quando ha il pallone sul destro, ha il pallone e alza la testa, ogni difesa trema) in linea con la temperatura di Cerbaia, decisivo Municchi (Lastrigiana) nel catturare il pallone che rende concreta l'accoppiata salvezza-promozione.
Venturina-Margine Coperta 1-0

RETI: Di Tonno
VENTURINA: Tanganelli, Musli, Paolini, Iacometti, Ficcanterri, Lorenzi, Belus, Fogale, Mariotti, Di Tonno, Massini. A disp.: Pensa, Sottile, Zenobi, Pazzini, Imperato, Brontolone. All.: Enrico Bardelloni.
MARGINE COPERTA: Xillo, Vannini, Pasquinelli, Quiriconi, Bellandi, Muraca, Ferro, Paganelli, Ruggiero, Pellegrini, Spinelli. A disp.: Ringressi, Peghinelli, Tempestini, Contini, Forletti, Colonna, Bellesi, Castelli. All.: Marco Ferro.
ARBITRO: Scavuzzo di Grosseto.
RETI: 45' Di Tonno.



E adesso la speranza è appesa ai risultati dell'ultimo turno. Nonostante una buona prova, il Margine Coperta cede di misura in casa del Venturina - che esulta grazie alla zampata decisiva di Di Tonno - e per mantenere l'élite dovrà sperare in una combinazione favorevole in un epilogo di campionato che vedrà i rossoneri costretti a seguire gli eventi da fuori causa turno di riposo. Eppure, Ferro e compagni ci hanno provato fino alla fine contro un Venturina che, come se ce ne fosse bisogno, si è confermato un collettivo di livello anche al netto di qualche assenza (out Sottile e Nardi oltre a bomber Bicocchi). Il Margine Coperta ha provato a partire forte, consapevole dell'importanza di fare un risultato positivo per mettere al sicuro la salvezza. Nella prima frazione, però, il vento crea qualche problema ai pistoiesi, che faticano a imbastire trame di gioco significative, eccezion fatta per una ripartenza di Ruggiero che spara alto da buona posizione. Il Venturina, dal canto suo, risponde con un paio di occasioni confezionate da Di Tonno e Mariotti: sul primo Xillo risponde presente con un ottimo intervento, mentre sul secondo tentativo Mariotti manca di un niente il bersaglio. Il primo tempo scorre su ritmi compassati, senza regalare altre occasioni rilevanti. L'inizio di secondo tempo sembra ricalcare a grandi linee quanto visto nella prima frazione di gioco. Poi, però, arriva l'episodio che decide la partita. Sul primo angolo della ripresa conquistato dal Venturina, la difesa del Margine Coperta si perde il movimento di Di Tonno, che si smarca al centro area impattando il traversone con un bellissimo tiro al volo che si spegne all'angolino dove Xillo non può proprio arrivare. L'1-0 del Venturina scatena l'immediata reazione del Margine Coperta, che deve fare di più per strappare un risultato utile per certificare la salvezza. I rossoneri cominciano ad attaccare a testa bassa, confezionando almeno tre occasioni nitide in rapida successione: la più clamorosa capita sui piedi di Ferro, che sul cross di Bellesi si coordina al volo spedendo il pallone a lato di un soffio. A 10' dalla fine altra chance per il Margine Coperta, sempre sull'asse Bellesi-Ferro ma anche in questo caso il pallone sfila a fondo campo. Gli ospiti insistono fino alla fine ma il Venturina si dimostra squadra organizzata e difensivamente impeccabile, specie tra le mura amiche. Al triplice fischio masticano amaro i rossoneri, che chiudono la loro stagione a quota 37 punti a un sestultimo posto che, a questo punto, dipende dai risultati che faranno le rivali nell'ultimo turno di campionato.
Calciatoripiù
: nel Venturina decisivo Di Tonno , il cui gol vale la dodicesima vittoria in stagione. Nel Margine Coperta Ferro e Bellandi lottano fino alla fine.
Ac Montignoso-Scandicci 4-6

SCANDICCI: Cosi, Uruci, Cai, Leporatti, Andreucci, Dell Agli, Bucciardini, Margheri, Pepe, Mascalchi, Di Cara. A disp.: Casini, Prosperi, Figus, Picco, Martini, Ceccarini, . All.: Angelotti Fabio
RETI: Barry, Barry, Verona Fornaciari, Verona Fornaciari, Di Cara, Pepe, Cai, Margheri, Mascalchi, Mascalchi
MONTIGNOSO: Biancardi, Rolla, Parigi, Ricci, Savino, Bici, Putignano, Isolani, Verona Fornaciai, Barry, Federighi. A disp.: Velardi, Beani, Dazzini, Aliotta, Elsa, Bertelloni, Velardi. All.: Andrea Guerrato.
SCANDICCI: Cosi, Uruci, Cai, Leporatti, Dell'Agli, Andreucci, Bucciardini, Margheri, Pepe, Mascalchi, Di Cara. A disp.: Casini, Prosperi, Figus, Picco, Martini, Ceccarini. All.: Filippo Fanfani.
ARBITRO: Intermite di Viareggio.
RETI: 4' Cai, 8', 13' Barry, 26', 29' rig. Verona Fornaciai, 33', 41' Mascalchi, 49' Pepe, 57' Margheri, 61' Di Cara.



Dieci gol animano la domenica mattina di Montignoso, che regala al pubblico presente una delle partite più spettacolari dell'anno. Alla fine di 70' spettacolari esulta lo Scandicci, che vince con uno scoppiettante 6-4 in casa di un Montignoso che si mangia le mani per aver buttato via una vittoria che, alla fine del primo tempo, sembrava ormai certa. I primi scampoli di partita, però, vedono lo Scandicci partire meglio tant'è che al 4' sono proprio i ragazzi di Fanfani a trovare l'immediato vantaggio con una bella azione da terzino a terzino finalizzata da Cai - al primo sigillo in stagione - con un perentorio colpo di testa su cross di Uruci. L'ottimo inizio dei blues viene però a scontrarsi con la reazione rabbiosa del Montignoso, che nel giro di pochi minuti sposta l'inerzia dell'incontro a proprio favore. All'8' un errore degli ospiti in fase di impostazione spiana la strada alla ripartenza perfetta di Barry, che con la sua velocità si lascia alle spalle il diretto avversario prima di insaccare in rete il pallone dell'1-1. Passano pochi minuti e al 13' Barry si ripete, confermandosi in forma per l'imminente Torneo delle Regioni: stavolta è un erroraccio di Margheri a consentire al numero 10 del Montignoso di presentarsi davanti a Cosi e di siglare la facile doppietta personale. Lo Scandicci va in tilt e, su uno schema da calcio d'angolo, il Montignoso va nuovamente a segno al 26' con una conclusione di prima intenzione da parte di Verona Fornaciai. Neanche il tempo di riorganizzarsi che al 29' il Montignoso cala il poker sempre grazie a Verona Fornaciai che trasforma un calcio di rigore fischiato per un tocco di mano di un difensore dello Scandicci. Le emozioni del primo tempo, però, non finiscono qui perché a tempo quasi scaduto lo Scandicci ha un sussulto d'orgoglio e grazie alla zampata di Mascalchi accorcia le distanze sul 4-2 ridando speranza ai suoi poco prima dell'intervallo. Il sigillo di Mascalchi ridà l'entusiasmo giusto allo Scandicci, che nel secondo tempo disputa 35' da favola. Pronti via e al 41' ancora Mascalchi trova la via della rete approfittando di un errore della difesa del Montignoso e portando i suoi ad un solo gol di distanza sul 4-3. Il Montignoso accusa il colpo e al 49' viene raggiuto dalla perla di Pepe, che su calcio di punizione disegna una traiettoria sensazionale che bacia la parte inferiore della traversa prima di insaccarsi in rete. Sulle ali dell'entusiasmo, i ragazzi di Fanfani continuano ad attaccare a spron battuto per completare la rimonta. Alla fine il ribaltone viene certificato da Margheri, che al 57' firma il gol del 4-5 con un gran destro dal limite che si infila sotto la traversa. Passano pochi minuti e lo Scandicci mette anche il punto esclamativo sulla vittoria con il sigillo del definitivo 4-6 con un contropiede magistrale finalizzato da Di Cara.
Calciatoripiù: nel Montignoso Barry si conferma in un momento di grazia e si candida ad essere tra i protagonisti nella Rappresentativa di categoria. Nello Scandicci, invece, voto 10 alla reazione del gruppo, trascinato dalla doppietta di un'eccezionale Mascalchi .
Zambra Calcio-Sestese 1-2

RETI: Marchetti, Lika, Lazzeretti
ZAMBRA: Bonsignori, De Rosa, Ciotta, Buselli, Anticoli, Ferretti, Douanla, Marchetti, Bianchi, Lici, Colangelo. A disp.: Paoli, Mazzini, Tuntoni, Rexhepaj. All.: Federico Luperini.
SESTESE: Fontani, Cavicchi, Landini, Cesarano, Napolitano, Bartolomei, Pacini, Lika, Gusciglio, Lazzeretti, Scarlini. A disp.: Langone, Giannone, Marzano, Bassetti, Battilocchi, Buontempo, Rossi, Notari. All.: Francesco Giannini.
ARBITRO: Roventini di Lucca.
RETI: 15' Marchetti, 26' Lika rig., 50' Lazzeretti.



Marchetti illude lo Zambra, poi Lika e Lazzeretti ribaltano le sorti dell'incontro e inguaiano i pisani che nell'ultimo turno dovranno vincere al Bartolozzi contro lo Scandicci per assicurarsi la permanenza nell'élite. Nell'ultima partita casalinga, lo Zambra ospita la Sestese con la speranza di fare un risultato positivo e uscire dalla zona retrocessione. I padroni di casa partono forte, confezionando due occasioni nitide nei primi 12' con Bianchi, ben respinto da Fontani, e Lici, che manda di poco fuori. È il preludio all'1-0, che arriva puntuale al 15' con la cannonata di Marchetti che bacia la parte inferiore della traversa prima di infilarsi inesorabilmente alle spalle di Fontani. Lo Zambra sembra in controllo e il vantaggio di Marchetti galvanizza il pubblico di San Lorenzo alle Corti, che incita i propri ragazzi in una partita decisiva per la salvezza. Sul primo affondo avversario, però, vede un intervento falloso ai danni di Cavicchi, decretando il calcio di rigore tra le proteste della panchina zambrigiana. Dal dischetto si presenta Lika, che con freddezza realizza l'1-1 su cui si chiude la prima frazione di gioco. Nel secondo tempo lo Zambra prova a rientrare in campo con determinazione, ma la Sestese, rinfrancata dal pareggio nel finale di prima frazione, inizialmente non concede spazi alle iniziative dei pisani. Col passare dei minuti, però, lo Zambra riesce a confezionare un paio di potenziali occasioni in area avversaria, dove i locali recriminano per due interventi dubbi ai danni di Bianchi. Lo Zambra si innervosisce e alla prima occasione utile la Sestese ne approfitta, trovando il gol dell'1-2 con una splendida conclusione di Lazzeretti dal limite dell'area. Nel finale il forcing dello Zambra non produce pericoli significativi dalle parti di Fontani e al fischio finale per Luperini e i suoi c'è tanta delusione che però può essere trasformata in gioia se al Bartolozzi di Scandicci dovesse arrivare un successo.
Calciatoripiù
: nello Zambra ottime le prove di Marchetti e Buselli . Nella Sestese decisivi Lika e Lazzeretti .
Maliseti Seano-Sporting Cecina 0-1

RETI: Zazzeri
MALISETI SEANO: Gaggioli, Fattori, Mastrolia, Rrapaj, Prota, Osmenaj, Sciarabba, Innocenti, Biscardi, Casini, Luconi. A disp.: Faggi, Bonezzi, Curcetti, Dedeli, Galantucci, Gori, Mucaj, Tronci. All.: Andrea Bartolini.
SPORTING CECINA: Bendinelli, Panichi, Pistolesi, Dangelo, Camerini, Turtur, Diego Loi, Paladini, Zazzeri, Masini, Manzi. A disp.: Roventini, Tognetti, Frassinelli, Y. Dardar, Tognetti, E. Dardar, Lani, Bartolini, Giusti. All.: Fabio Viterbo.
ARBITRO: Rontani di Firenze
RETE: 32' Zazzeri.



Crisi, quasi dramma. Il Maliseti Seano perde la sesta partita consecutiva e ora è chiamato all'impresa per salvare la categoria: potrebbe non essere sufficiente neppure una vittoria sul campo del Tau campione regionale. Quella di misura contro lo Sporting Cecina è la sesta sconfitta consecutiva: decide il rigore trasformato da Zazzeri alla fine del primo tempo. Già dai primi minuti si capisce che il Maliseti è vittima dei propri fantasmi: il Cecina attacca e crea la prima situazione insidiosa al 12' con la punizione tesa di Pistolesi in mezzo all'area; Gaggioli è bravo a scegliere bene il tempo dell'intervento e ad allontanare il pericolo coi pugni. Il Cecina costruisce un'altra opportunità enorme dieci minuti più tardi: Dangelo riceve un cross da destra, ma svirgola la conclusione a colpo sicuro e grazia il Maliseti. La prima azione sull'altro fronte arriva al 28': Prota mette in mezzo un pallone invitantissimo, ma nessuno dei compagni sembra crederci abbastanza e il pallone alla fine si perde sul fondo. Arriva di lì a poco l'episodio chiave della partita e probabilmente del campionato del Maliseti: per Rontani è falloso un intervento dubbio su Diego Loi; il Cecina dunque beneficia d'un rigore che Zazzeri trasforma spiazzando Gaggioli con una soluzione potente all'angolo. La situazione del Maliseti si fa tragica: prova a risolverla Prota con una punizione da posizione interessante, ma Bendinelli la legge facilmente. È comunque l'unico vero acuto locale della mezz'ora abbondante che s'apre qui e finisce nel recupero del secondo tempo: dopo la pausa sono infatti ancora gli ospiti a rendersi pericolosi: Diego Loi calamita una svirgolata della difesa avversaria e si trova a disposizione una buona occasione, ma non la sfrutta a dovere cercando un dribbling di troppo che lo porta a perdere il possesso. Lo Sporting Cecina si rende di nuovo pericoloso al 59': il cross lungo di Diego Loi trova Bartolini che scarica al limite; Paladini stoppa e calcia indisturbato trovando però l'opposizione di Gaggioli in due tempi. Solo al 3' dei cinque minuti di recupero il Maliseti crea la vera grande occasione del match: propiziato da un cross sottoporta, Dedeli manca di un palmo la porta complice forse anche una leggera deviazione. Il Maliseti deve quindi arrendersi: la prospettiva d'una retrocessione impronosticabile all'inizio del girone di ritorno si fa ancora più concreta.
Sangiovannese-Tau Calcio 0-2

RETI: Ribechini, Landi
SANGIOVANNESE: Tacconi, Vannuccini, Becattini, Verdi, Gjoni, Arelli, Tilli, Panzarella, Lanini, Brogi, Bruni. A disp.: Piccioli, Fabbri, Meini, Mariani, Pulaj, Baldini, Di Trapani. All.: Fabio Picci.
TAU ALTOPASCIO: Di Grazia, Verrengia, Di Lauro, Bernardini, Landi, Sarti, Signorini S., Morosi, Paja, Colzi, Giuntoli. A disp.: Piagentini, Michelotti, Frediani, Materassi, Mei, Saviozzi, Signorini T., Moretti, Ribechini. All.: Federico Gandini.
ARBITRO: Grazi di Arezzo.
RETI: 64' Ribechini, 68' Landi.



Dopo aver conseguito il titolo regionale, il Tau si appresta a chiudere la stagione facendo le prove generali in vista della fase nazionale. In una partita senza grossi sussulti e nella quale hanno trovato spazio coloro che hanno giocato di meno, i campioni regionali riescono comunque a fare bottino pieno imponendosi per 2-0 in casa di una Sangiovannese che ormai non aveva più nulla da chiedere al campionato. La prima frazione regala pochissime emozioni, complice anche il primo caldo che fiacca i ritmi da una parte e dall'altra. La Sangiovannese prova ad impensierire la difesa meno battuta del campionato con un paio di iniziative di Brogi, certamente il più in palla tra i valdarnesi. Dal canto suo, il Tau prova a imporre il suo consueto gioco palla a terra anche se gli unici pericoli creati dagli amaranto arrivano su due spunti di Paja, ben murato dall'attenta difesa della Sangiovannese. Chiusosi 0-0 uno scialbo primo tempo, nella ripresa Gandini inserisce i titolarissimi e la partita prende una piega favorevole per la corazzata di Altopascio. La Sangiovannese resiste finchè può, tenuta a galla dalle parate di Tacconi (bellissima quella su Mei al 55') e vicina ad un punto che avrebbe il sapore dell'impresa. Nel finale, però, gli ospiti servono un uno-due che mette k.o i valdarnesi e le relative speranze di strappare un punto ai campioni in carica. Al 64' Saviozzi illumina un corridoio impossibile per Ribechini, che si presenta davanti a Tacconi e con un piattone in buca d'angolo firma il gol dell'1-0 Tau. Poco dopo arriva anche il gol del raddoppio: Saviozzi, sempre lui, si incarica della battuta di un corner sui cui sviluppi Landi svetta più in alto di tutti e di testa batte Tacconi confermandosi un difensore-goleador implacabile sui calci piazzati.
Calciatoripiù
: nella Sangiovannese si salva Brogi , mentre la vittoria del Tau passa soprattutto dalle intuizioni di Saviozzi , che entra dalla panchina e sforna i due assist decisive per le reti di Ribechini e Landi . Tra gli amaranto disputa una buona gara anche Bernardini .