Sangiovannese-Cattolica Virtus 2-1
RETI: Raffaelli, Travaglini, Ferrazza
SANGIOVANNESE: Gioli, Fabbrini, Ermini, Innocenti, Acanti, Bonaccini, Bigordi, Barlondi, Fuccini, Travaglini, Raffaelli. A disp.: Paolella, Sbardellati, Beghini, Di Caterino. All.: Roberto Gnassi.
CATTOLICA VIRTUS: Cereda, Ermini, Nocentini, Valeriani, Mirashi, Gallo, Silli, Mangani, Patacca, Ferrazza, Martino. A disp.: Mugnaini, Alla, Borghini, Ermini Polacci, Fontana, Leggieri, Marinari, Picarelli, Serrini. All.: Diego Murras.
ARBITRO: Lollini di Arezzo.
RETI: 1' Travaglini, 65' Ferrazza, 80' Raffaelli.
Prova d'orgoglio della Sangiovannese che al Calvani saluta al meglio il proprio pubblico superando di misura la Cattolica Virtus. Nonostante le due squadre non avessero molto più da chiedere a questo torneo, a San Giovanni Val d'Arno è stata gara vera, decisa per altro all'ultimo tuffo da un guizzo di Raffaelli. Una vittoria, quella ottenuta dai biancazzurri, che rappresenta una magra consolazione rispetto ad una stagione sfortunata e costellata da episodi avversi. Nemmeno il tempo di accomodarsi sulla tribuna e la Sangiovannese trova il gol del vantaggio dopo una manciata di secondi. Il merito è di Travaglini che con un tiro da fuori sporcato da un difensore beffa Cereda per l'immediato 1-0. La risposta ospite è veemente e produce non pochi pericoli alla retroguardia locale, ma gli avanti ospiti peccano di precisione grazie anche all'ottimo lavoro della retroguardia valdarnese. Soprattutto il centravanti Patacca è particolarmente attivo in avanti: al 15' un suo colpo di testa dall'area piccola termina fuori di un soffio mentre al 25', dopo essersi liberato bene in slalom spara alto da posizione favorevolissima. Nel mezzo due fiammate locali prima con Fuccini, che su un retropassaggio corto evita l'estremo difensore ospite ma viene rimontato all'ultimo con la porta sguarnita, e poi con Raffaelli che dall'angolo seguente mette fuori di poco con il destro. Il primo tempo si chiude con altre due grandi occasioni per la Cattolica. Al 28', sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Mirashi mette fuori di pochissimo, mentre al 35' una spettacolare mezza girata da fuori di Valeriani sbatte sul palo alla destra di Gioli prima di sfilare sul fondo. Il secondo tempo mostra lo stesso copione: ospiti in avanti e Sangiovannese che difende il risultato con qualche affanno non mancando di rendersi pericolosa in ripartenza con Bigordi al 43' (alto) e soprattutto con Raffaelli, che si libera dell'avversario e da posizione decentrata incrocia con il sinistro sfiorando il sette (47'). La Cattolica risponde con il sempre pericoloso Ferrazza e con il neo entrato Serrini che mettono in apprensione la difesa locale. Proprio da un'insistita iniziativa di quest'ultimo nasce il contestato rigore assegnato agli ospiti: Ermini sembra intervenire pulito sulla palla ma l'arbitro vede un contatto con Serrini. Dagli undici metri Ferrazza trasforma con una esecuzione centrale che spiazza Gioli per il momentaneo 1-1 (65'). I locali sbandano per qualche minuto ma le percussioni di Serrini e Martino (attento Gioli sul primo palo) non portano al raddoppio. Gli ultimi 10' vedono la reazione dei locali, che alzano il proprio baricentro e la partita si fa più equilibrata. L'episodio che condanna gli ospiti è al tramonto della partita. L'angolo battuto da destra da Travaglini pesca sul secondo palo l'accorrente Raffaelli che con un tiro di destro sporcato da un difensore insacca sulla destra dell'incolpevole portiere ospite per il 2-1 che fa esultare il pubblico di San Giovanni. Nei 5 minuti di recupero non accade più niente di significativo, tranne un paio di mischie in area valdarnese. Ora ultimi 80' di campionato che la Sangio concluderà in quel di Cecina prima di salutare una categoria che auguriamo ai valdarnesi di riconquistare al più presto.
Calciatoripiù :
Travaglini e
Raffaelli trascinano la Sangiovannese ad una vittoria che conclude con un sorriso il percorso casalingo dei valdarnesi.
Armando Picchi-Capezzano Pianore 5-0
RETI: Londi, Biondi D., Golfarini, Sula, Golfarini
ARMANDO PICCHI: Pagni, Luppichini, Lepri, D. Biondi, Migli, A. Biondi, Sula, Salvetti, Londi, Golfarini, Barbanti. A disp.: Cutrona, Cannarsa, Rendina, Lupi, Grifasi, Mecacci, Paglini, Menicagli. All.: Dario Giachini,
CAPEZZANO P.: Laoluna, Bottari, Tomei, Matrizi, Tofanelli, Bigondi, Battisti, Paoli, Pillon, Zei, Baroni. A disp.: Pellegrini, Bacci, Cacciaguerra, Di Luca, Masala, Ndiaye, Orlowski Giannoni. All.: Simone Giuli.
ARBITRO: Iacobellis di Pisa
RETI: D. Biondi, Sula rig., Londi, Golfarini 2 (1 rig.).
Fosse dipeso solo da lui sarebbe ancora nel pieno della bagarre; ma dipende anche dagli altri, e allora nonostante una sconfitta rovinosa il Capezzano può festeggiare la salvezza con un turno d'anticipo. È un modo curioso per congedarsi da un 5-0: è così rotondo infatti il risultato che premia l'Armando Picchi, alla ricerca del podio di cui a lungo ha occupato anche la posizione più nobile. L'avvio, con la parata difficile di Pagni su Baroni lanciato a rete, illude il Capezzano che presto si ritrova a rincorrere: sull'angolo di Lepri la difesa si scorda di Diego Biondi che sottoporta segna l'1-0. Il divario potrebbe aumentare pochi minuti più tardi sul rigore che Iacobellis assegna per un fallo subito da Salvetti, ma Laoluna consolida una fama già ben radicata e respinge l'esecuzione di Golfarini. L'esito è diverso però sul secondo rigore della gara, quello che Sula conquista e converte nel 2-0; e di lì a poco, intervallato da un paio di parate complicate di Pagni su Battisti e Pillon, arriva anche il tris: lo realizza Londi quasi dal fondo, da dove scaraventa il pallone sotto il sette più lontano dopo una prolungata azione personale a sinistra. Ormai la gara è andata, in avvio di ripresa il divario aumenta ancora: Iacobellis assegna al Picchi un altro rigore (è il terzo, e il più evidente: netto il fallo di Tofanelli) che dopo esserselo conquistato stavolta Golfarini trasforma. Il Capezzano sfiora la rete della bandiera con un'incursione di Zei neutralizzata dal solito Pagni, attentissimo; ma sarebbe cambiato poco, come poco cambia il 5-0 che Golfarini segna di testa sull'angolo teso di Mecacci. Il Picchi esulta, per certi versi il Capezzano anche: strano modo per festeggiare una batosta, ma la classifica glielo consente.
Calciatorepiù : per esser sicuro d'ottenere un punteggio positivo al Fantacalcio dopo il rigore sbagliato
Golfarini (Armando Picchi) punta alla doppietta: missione compiuta.
Venturina-Scandicci 1-2
RETI: Alestra, Grevi, Tagliavini
VENTURINA: Cavaglioni, Alestra, Galvagno, Moretti, Foti, Dedej, Anile, Colledan, Ghirlandini, Caciagli, Pennacchioni. A disp.: Del Gratta, Barbati, Bergamaschi, Simoncini, De Pinto, Roncalli, Venucci, Cozzolino, Toninelli. All.: Fabio Bucciantini.
SCANDICCI: Patacchini, Baiardi, Ciaschi, Moccia, Figus, Catalano, Grevi, Sarti, Martini, Baldini, Tagliavini. A disp.: Serio, Faralli, Di Bonito, Campone, Cesari, Gracci, Bargellini, Canale, Esposito. All.: Claudio Davitti.
ARBITRO: Cava di Grosseto
RETI: 1' Tagliavini, 3' Grevi, 38' Alestra.
Salvo, dopo aver conquistato in cinque giorni più punti che nel resto del girone di ritorno. Salvo, senza bisogno che quello con la Fortis Juventus in programma a fine mese si trasformi in uno scontro diretto drammatico. Salvo, perché da decine d'anni è impossibile pensare a un campionato giovanile di vertice senza di lui. Salvo soprattutto perché s'è ritrovato, perché Claudio Davitti ha messo in gioco il proprio ruolo e la propria storia per risolvere una classifica a lungo tragica: ha rischiato, perché se avesse fallito ne sarebbe stato segnato a lungo, e ha vinto. Se decide d'indossare (per l'ultima volta?) la tuta e trascinare una squadra fuori da un crepaccio in cui sembrava destinata a spegnersi, un direttore generale dà un segnale esplosivo all'interno e all'esterno: il prezzo rischia d'essere alto, ma potrebbe valerne la pena. E la pena ne è valsa, perché a quattro giorni dalla vittoria sulla Sestese lo Scandicci replica, sconfigge il Venturina e si rende irraggiungibile per la coppia delle quartultime: i punti di vantaggio su Zambra e Fortis Juventus salgono a cinque, irrecuperabili nell'ultima giornata che resta da disputare. Per renderli tali è necessaria una sgasata iniziale che costringe il Venturina a doversi confrontare col doppio handicap dopo tre minuti appena: dal primo fischio di Cava non sono trascorsi neppure quaranta secondi nel momento in cui di testa Tagliavini, calamitata la prima respinta di Cavaglioni sul suo tiro favorito dalla discesa di Grevi a destra, spinge in porta il pallone del vantaggio. Sotto alla prima azione, il Venturina annaspa e un minuto e mezzo più tardi subisce lo 0-2: lo segna Grevi che da destra taglia tra libero e centrale sinistro e scarica il pallone in rete. Per tutto il primo quarto di gara il Venturina frastornato non riesce a rientrare in partita: i ritmi elevatissimi dello Scandicci gli impediscono di trovare gli spazi che il tre-rombo-tre di Bucciantini richiede. Per la prima vera occasione è necessario attendere che gli avversari rallentino, pressappoco a ridosso del fischio di metà gara: è bravo Alestra, il migliore dei suoi, a stringere da destra sul traversone di Moretti dalla corsia opposta e a riaprire la partita quando il doppio vantaggio all'intervallo sembrava consolidato. Qui s'apre una partita diversa, segnata dal tiro alto di Pennacchioni, dal palo esterno di Cozzolino (42') e dalla parata di Patacchini che s'aiuta col legno su Ghirlandini (46'); anche se fino alla mezz'ora della ripresa il Venturina continua ad attaccare in massa, sono però le occasioni più nitide di tutto l'incontro: lo Scandicci si copre passando dal 4-2-3-1 a un più serrato 4-3-1-2, fa sfogare gli avversari e nei dieci minuti finali gestisce il pallone senza subire granché. I risultati dagli altri campi lo gratificano: vittoria e salvezza.
Zambra Calcio-Sporting Cecina 1-1
RETI: Bianchi, Ristori
ZAMBRA: Cocozza, Ferretti, Ciotta, Calabrese, Maffei, Colombini, Esposito, Parducci, Arcidiacono, Cini, Tarantini. A disp.: Ruglioni, Del Cesta, Dessì, Bargi, Celentano, Bianchi, Tuntoni. All.: Maurizio Pretini (squalificato, in panchina Federico Lombardi).
SPORTING CECINA: Sozzi, Vestri, Ristori, Lorenzini, Casini, Rofi, Nigiotti, Castelli, Di Tanto, Lombardo, Tei. A disp.: Lemmi, F. Rossi, Vestri, Ferretti, Tronci, Gaglio. All.: Alessandro Magrì.
ARBITRO: Kercaj di Pistoia
RETI: 38' Ristori, 70' Bianchi.
Per il miracolo potrebbe non esser necessario un aiuto divino. Se sul campo del Capezzano già salvo lo Zambra vincerà, gli basterà che la Zenith non batta il Venturina quantomeno per rimandare il verdetto alla coda di fine stagione: a 80' dalla chiusura del torneo non si può scartare l'eventualità d'uno spareggio da cui in caso d'arrivo di tre squadre alla pari sarebbe esclusa la Zenith (quattro i punti nella classifica avulsa, contro i cinque e i sei delle avversarie). E le prospettive sarebbero state ancora migliori se al 78' anziché sul palo esterno il tiro di Tarantini sporcato dalla difesa fosse carambolato in porta; sarebbe stato il successo su un Cecina che, nonostante il vantaggio alla fine del primo tempo, non disputa una partita memorabile: si sa che le squadre tecniche a San Lorenzo alle Corti vanno in difficoltà. L'episodio però non premia lo Zambra, che comunque è bene che s'accontenti dell'1-1 finale: perché restituisce integro il sogno salvezza; e perché è arrivato in rimonta a dieci minuti dallo scadere nonostante una prestazione commovente. D'altra parte sono ben quattro i 2008 cui Lombardi, chiamato a sostituire in panchina lo squalificato Pretini, s'affida: due, Ciotta e Ferretti sulle corsie laterali, partono addirittura titolari e disputano una partita eccellente; il terzo, Bianchi (il quarto è Tuntoni), segnerà la rete del pari nel finale. È proprio dalle discese di Ciotta che nascono le prime due occasioni da rete, non finalizzate però né da Arcidiacono (attende che il pallone scenda ma poi svirgola sopra la traversa, 10') né da Esposito, murato dall'opposizione di Sozzi. Ci prova allora Cini da fuori: pallone ampiamente a lato. Per una ventina di minuti poi la partita si placa: la rinfocola Ristori che interviene con l'esterno destro al volo sulla punizione di Lorenzini dalla trequarti e schianta il pallone in porta. In svantaggio quando pensava di guadare l'intervallo almeno sul pari, lo Zambra impiega quasi tutta la prima metà della ripresa per capire come insidiare gli avversari; poi d'un tratto le soluzioni offensive si moltiplicano, e per tre volte in cinque minuti uno dei suoi attaccanti si presenta solo davanti a Cavaglioni: in una protagonista è Arcidiacono contenuto in angolo, in due Celentano che prima si vede respingere in spaccata il tiro e poi favorisce il tocco sottoporta di Bianchi, bomber d'élite decisivo nell'accompagnare dentro il diagonale. È il 70' e lo Zambra ora crede alla rimonta che resta lontana una dozzina di centimetri, quanti ne misura il diametro del palo che cinque minuti più tardi respinge il colpo di testa sporco di Tarantini dopo che Sozzi in uscita aveva vinto il primo duello sul pallone lungo spizzato da Celentano. È l'ultimo acuto dell'incontro, non però della stagione: lo Zambra è ancora vivo, è bene che lo sappiano Capezzano, Zenith e Fortis Juventus.
Calciatoripiù: Parducci, Dessì (Zambra),
Casini, Lorenzini (Sporting Cecina).
Fortis Juventus-Tau Calcio 1-1
RETI: Autorete, Lucchesi
FORTIS JUVENTUS: Biagioli, Casci, Capanni, Gianassi, Bonini, Maretti, Belli, Pieri, Ciari, Nencioli, Silvestri D.. A disp.: Vaghini, Bini, Cecchi, Brunetti, Bucelli, Benucci, De Simone, Silvestri N., Montuschi. All.: Michele Fusi.
TAU ALTOPASCIO: Chiarello, Rossi, D'Amato, Palaj, Tocchini, Vannacci, Paperini, Fiori, Di Lorenzo, Asllani, Lucchesi. A disp.: Tonarelli, Buzzegoli, Ferretti, Lensi, Leporatti, D'Ulivo, Giusti, Savastano, Nesti. All.: Luca Guerri.
ARBITRO: Norgiolini di Arezzo.
RETI: 25' Lucchesi, 64' Silvestri D.
La penultima giornata del campionato Allievi Regionali B di merito vede scendere la Fortis che ospita la capolista Tau in un Donatini gremito nonostante una giornata piovosa e con una temperatura tutt'altro che gradevole. Si tratta di una partita chiave per il destino delle due squadre: da una parte il Tau, imbattuto dal 12 novembre (sconfitta per 3-0 contro la Cattolica), vincendo farebbe il grande slam, dagli Juniores nazionali ai Giovanissimi B mentre dall'altra parte la Fortis ci tiene a raccogliere punti su un terreno amico in cui quest'anno i biancoverdi hanno dato del filo da torcere a diverse squadre blasonate. Va aggiunto che se il campionato non è ancora deciso alla penultima giornata è anche merito dell'Affrico di Andrea Bertini, impegnato contro la non irresistibile Poggibonsese in un ultimo turno di campionato tutto da vivere. Tutti gli elementi parlano a favore dei lucchesi, ma in queste ultime giornate la squadra di Guerri non è apparsa brillantissima e la Fortis ne ha approfittato, bloccando gli amaranto su un 1-1 che rimanda il verdetto sul titolo all'ultima giornata. La poca brillantezza del Tau è testimoniata dalla prova offerta al Donatini: nonostante lo svolgimento favorevole della gara, iniziata con il gol del vantaggio alla prima occasione (25') e con una Fortis in difficoltà, il Tau non ha saputo chiudere la partita come avrebbe fatto in altri momenti della stagione. Ciò non deve togliere i meriti alla Fortis Juventus, che ha invece preso coraggio e con cuore ha raggiunto, seppur in maniera fortunosa, il pareggio salvandosi in un paio di occasioni e mantenendo vive le speranze di salvezza anche se le sorti dei biancoverdi dipendono anche dai risultati altrui (Zenith e Zambra). Nonostante il punto ottenuto con la corazzata amaranto, destino dei mugellani è appeso ad un filo e non dipende più dai propri risultati, bensì da un insieme di combinazioni difficili, ma non impossibili. Va aggiunto che tale obiettivo per il cuore e la grinta messi in campo contro il Tau sarebbe più che meritevole..vedremo cosa accadrà nel turno conclusivo. La Fortis Juventus comincia la gara con un atteggiamento propositivo e già al 1' avrebbe l'occasione per passare in vantaggio con Ciari che indugia troppo facendosi respingere la conclusione diretta in porta. La risposta del Tau è opera di Tocchini che all'8' intercetta un pallone all'altezza del cerchio di centrocampo, avanza fino al limite dell'area ma al momento di calciare a rete colpisce male la sfera mandandola fuori un paio di metri alla destra di Biagioli. Al 23' altra iniziativa della Fortis con una conclusione centrale di Pieri dal limite che però non impegna più di tanto Chiarello. Alla prima occasione, però, è il Tau a passare in vantaggio per merito di Lucchesi, bravo ad arpionare un lungo traversone proveniente dalla propria metà campo e, dopo essersi accentrato, a scaricare un tiro violento leggermente deviato che si insacca alla destra del portiere borghigiano il tutto al 25'. La Fortis prova a reagire e al 34' un tiro in diagonale di Capanni finisce abbondantemente sopra la traversa dopo che lo stesso numero 3 biancoverde si era reso protagonista di una pregevole discesa. Al 37' punizione dai 25 metri in favore dei padroni di casa: calcia Belli, ma il pallone finisce fuori di poco. Al 40' insiste la Fortis con una bella azione personale di Pieri, ma la conclusione è debole e centrale e Chiarello blocca facilmente. Da qui alla fine del primo tempo non succede più niente e all'intervallo il punteggio dice Fortis 0 - Tau 1. Alla ripresa della gara il Tau è più aggressivo e propositivo, deciso a chiudere una contesa ancora in bilico. Già al 48' con il solito Lucchesi va vicino al raddoppio, ma la conclusione finisce fuori di un nulla. Al 58', però, riecco la Fortis con una punizione dai 20 metri battuta da Capanni che termina a lato di un niente. Passano altri due minuti e da un errore su rimessa in gioco di Biagioli, Lucchesi tenta la soluzione di prima intenzione ma il pallone termina a lato per questione di centimetri. Il Tau non la chiude e al 64' la Fortis confeziona la beffa: dopo una bella azione personale, Casci rimette al centro un bel pallone su cui Silvestri D. e Vannacci intervengono in contemporanea, ma la deviazione decisiva sembra quella del numero 11 della Fortis, che insacca il pallone dell'1-1 alle spalle di un esterrefatto Chiarello. Al 77' il Tau avrebbe l'occasione di riportarsi in vantaggio, ma D'Ulivo da non più di tre metri, seppur in precario equilibrio, manda alto un delizioso invito di Lucchesi. All'81' un tiro secco e centrale dal limite di Lucchesi viene bloccato con sicurezza da Biagioli, così come il tiro sferrato da D'Ulivo all'83'. Al 85', da azione d'angolo, Bonini colpisce di testa da ottima posizione, ma l'impatto non è dei più fortunati e la palla finisce fuori un paio di metri. L'arbitro concede 1' di recupero e visto che gli animi si stavano surriscaldando un po' troppo, spedisce saggiamente tutti negli spogliatoi rimandando le fortune delle due squadre all'ultima giornata. Meglio così ... Prosit.
Calciatoripiù : nella Fortis Juventus
Bonini risponde sempre presente quando è chiamato in causa, dimostrandosi impeccabile in marcatura e nel gioco aereo; inoltre dà sicurezza al reparto difensivo. Ottimo anche
Maretti per il quale vale più o meno lo stesso discorso del compagno di reparto, risultando puntuale in chiusura e abile in fase di impostazione. Nel Tau brilla
Lucchesi , il migliore in campo in assoluto. Tecnico, rapido e fantasioso, il numero 11 amaranto segna un gol di pregevole fattura ed è pericoloso tutte le volte che il pallone passa dalle sue parti. Nota di merito anche per
Rossi , che corre senza sosta e chiude gli spazi alle ripartenze avversarie. Arbitro: davvero bravo, non sbaglia praticamente nulla in una partita tutt'altro che facile.
Arezzo-Poggibonsese 2-2
RETI: Sussi, Pompili, Ciuffi, Ciuffi
AREZZO: Neri, Monteiro, Ballaj, Gadani, Liberatori, Maddaloni, Pompili, Banelli, Rachini, Bricca, Bacis. A disp.: Chiarello, Bianchini, Arrighi, Meloni, Zhupa, Sussi. All.: Fabio Pallari.
POGGIBONSESE: N. Puppato, Fidone, Coli, Salucci, Cicali, G. Ermini, Ciuffi, Ferrara, Ruiz Rodriguez, T. Puppato, Dionigi. A disp.: Simonetti, Buini, Taglialavore, Belli, Vanni, Sangermano, Pizzo, Ronchi, Senatori. All.: Massimo Fusci.
ARBITRO: Bianchi di Valdarno
RETI: Ciuffi 2 (1 rig.), Sussi, Pompili.
Gli sarebbe dispiaciuto uscire con una sconfitta dall'ultima gara interna che per un bel po' (l'auspicio è a vita) giocherà in questa categoria: l'Arezzo ci riesce all'ultima azione e alla vigilia del ritorno ufficiale tra i professionisti strappa il 2-2 alla Poggibonsese già condannata all'ultimo posto e che il dio del calcio o chi per lui ama sbeffeggiare; rispetto alla qualità che esprime e all'abnegazione mostrata dalla metà di settembre fino a ora, nessuna settimana esclusa, una vittoria in ventinove incontri è un po' poco. Ma anche stavolta va così, nonostante il vantaggio a metà del primo tempo (segna Ciuffi di testa sul traversone di Tommaso Puppato) dopo aver sbagliato la solita mezza dozzina d'occasioni: le più nitide sono la traversa colpita da Dionigi e il rigore che dopo esserselo procurato Ruiz Rodriguez si fa parare da Neri. Non sbaglia invece Sussi che, cambio di Rachini infortunato, dal dischetto segna l'1-1 dopo un evidente fallo d mano di Coli. La Poggibonsese però non fallisce il secondo rigore che Bianchi gli concede, quello che in apertura di ripresa si conquista Dionigi trattenuto da Ballaj sull'accelerazione: stavolta in pedana Fusci spedisce Ciuffi che riporta avanti i suoi. L'1-2 regge fino all'ultimo dei quattro minuti di recupero, nel corso del quale l'Arezzo conquista un corner a metà tra speranza e disperazione: Zhupa chiama lo schema e all'altezza del dischetto serve rasoterra Pompili che però manca il tiro di prima; per quanto non voluta, la giocata si trasforma in un dribbling che gli consente di spostarsi il pallone sul mancino e di scaraventarlo nell'angolo per il 2-2 finale. E per la millesima volta in stagione la Poggibonsese lacrima.
Calciatoripiù: doppietta per Ciuffi, assist vincente e tanto movimento per Tommaso Puppato ben affiancato da Dionigi, una traversa e un rigore conquistato: ancora non si spiega come con un attacco così la Poggibonsese abbia raccolto appena undici punti. O meglio: si spiega facilmente, citofonare alla difesa.
Affrico-Zenith Prato 3-0
RETI: Morelli, Guidorizzi, Donigaglia
AFFRICO: Biotti (67' Fei), Bartalini, Casati, Bartoletti (63' Toci), Bianchini, Shehade, Matrone (53' Donigaglia), Chiaverini, Morelli (80' Cardona), Guidorizzi (82' Cillerai), Bertelli (63' Guerrini). A disp: Precaj, Sicilia. All: Andrea Bertini.
ZENITH PRATO: Cambi, Geri, Vaselli (67' Unicori), Petrelli (50' I. Mari), M. Mari, Belli (64' Boanini), Santini, Innocenti (50' Barattucci), Guastamacchia (64' Cei), Morosi (75' Lenzi), Turturro. A disp: Mura, Borchi. All: Lorenzo Bernocchi.
ARBITRO: Subhan di Pontedera
RETI: 1' Morelli rig., 77' Guidorizzi, 85' Donigaglia.
Nonostante il risultato quasi scontato (3-0 il finale) l'Affrico fatica non poco tra le mura amiche contro una Zenith Prato che spinge fino all'ultimo per guadagnare punti preziosi in ottica salvezza. All'Affrico basta comunque un solo minuto per sbloccare il punteggio: grazie a un ottimo giro palla Bertelli viene lanciato in solitaria verso la porta e atterrato in area da Morosi poco prima di calciare. Subhan punisce l'intervento con l'ammonizione e il calcio di rigore che Morelli trasforma senza problemi. Nonostante la pioggia battente che s'abbatte sul Lapenta, il match è caldo e all'8 l'Affrico reclama un rigore nuovamente su Bertelli: Subhan non è dello stesso avviso e lascia correre. Poco più tardi ci prova Guidorizzi su punizione: Cambi blocca senza difficoltà. La Zenith si fa finalmente vedere in zona offensiva al 22' con un calcio piazzato di Geri: il suo tiro dal limite dell'area sotto la traversa è facile preda di Biotti. Intorno alla mezz'ora, su un terreno di gioco reso scivoloso dalla pioggia fitta, Cambi sbaglia un calcio di rinvio favorendo Morelli che però si fa ipnotizzare al momento del tiro. L'ultima occasione del primo tempo capita sui piedi di Vaselli: il suo calcio di punizione si ferma sulla barriera. La seconda frazione di gioco inizia subito forte, con un botta e risposta istantaneo da parte delle due compagini. Guidorizzi spreca un'occasione su calcio di punizione dopo appena due minuti; al 45' Innocenti viene atterrato in area di rigore, ma l'arbitro non fischia il calcio di rigore per la Zenith e lascia ripartire l'Affrico in contropiede. La manovra è giusta, le conclusioni di Bartoletti prima e Matrone dopo invece da dimenticare. Passano due minuti e stavolta è invece l'Affrico a reclamare un calcio di rigore per un fallo ben evidente su Matrone: anche stavolta Subhan lascia correre, scaldando ulteriormente gli animi. La Zenith costruisce due grandi occasioni dopo aver effettuato la prima serie di sostituzioni: prima Vaselli, dopo un dribbling secco su un difensore avversario, tenta la conclusione dal limite sfiorando il palo e guadagnando un corner grazie alla deviazione di Shehade; sugli sviluppi della ripresa di gioco Biotti si rende protagonista deviando un pallone insidioso uscito da una mischia. Al 53' Bertini si gioca Donigaglia che prende il posto di Matrone, nervoso: mossa decisiva ai fini del risultato. È proprio lui a rendersi pericoloso già al 63': la sua conclusione dal limite centra il palo pieno; tornando verso l'interno del terreno di gioco, il pallone viene catturato da Morelli che lo deposita in rete, ma l'arbitro ravvisa una posizione di fuorigioco e annulla il raddoppio. Continuano le sostituzioni da parte dei due allenatori: Bertini inserisce addirittura Fei tra i pali al posto di Biotti per ostacolare i palloni alti degli avversari. Tra molte interruzioni e perdite di tempo, il nervosismo gioca brutti scherzi; un'entrata dura di Unicori, appena entrato, accende ulteriormente gli animi sul terreno di gioco e sugli spalti. Alla fine, è sempre il solito Morelli a mettere la parola fine ai giochi: ricevuto il pallone sul lato destro, arriva sul fondo e pennella perfettamente per la testa di Guidorizzi che non deve far altro che depositare in rete per il 2-0. La Zenith prova fino all'ultimo a cercare la via della rete, ma poco prima del fischio finale subisce anche il 3-0: , Bartalini batte una buona rimessa laterale a centro area per Guerrini che stoppa e calcia verso la porta; nonostante il buon intervento di Cambi, il pallone torna sui piedi di Donigaglia che seppur da posizione defilata riesce a segnare. Al fischio finale, tutti si precipitano a controllare i risultati degli altri campi: e con l'arrivo della notizia del pareggio del Tau sul campo della Fortis Juventus i sogni di rimonta dell'Affrico ad una giornata dalla fine diventano realtà. Per la Zenith lo spettro della retrocessione si fa sempre più agghiacciante.
Calciatoripiù : il solito
Morelli segna e lascia segnare; ottima la prova anche di
Casati imprendibile sulla fascia. Da sottolineare l'ottimo impatto alla partita di
Donigaglia (Affrico) risultato decisivo nel finale. Buone infine le prove dei difensori
Geri e
Vaselli (Zenith Prato).
Sestese-Margine Coperta 1-1
RETI: Myslihaka, Dianda
SESTESE: Giusti, Mernacaj, Ugolini, Myslihaka, Chelli, Biancalani, Danti, Giraldi, De Biase, Baldi, Danesi. A disp.: Scarpelli, Athuman, Nuti, Patrignani, Faggi. All.: Luca Paoletti.
MARGINE COPERTA: Mammoli, Bergantino, Campochiaro, Pezzano, Dianda, Vettori, Nikaj, Lenzi, Bastillo, Bettazzi B., Fe. A disp.: Puccinelli, Bardini, Spena, Puccinelli. All.: Matteo Luzzi.
ARBITRO: Batti di Prato.
RETI: 20' Dianda, 65' Myslihaka.
Botta e risposta tra Margine Coperta e Sestese, che impattano sull'1-1 al termine di una partita combattuta tra due squadre che non avevano più nulla da chiedere al proprio campionato. Nell'ultima uscita davanti al proprio pubblico, la Sestese punta chiudere con una vittoria nonostante non le siano rimasti obiettivi significativi. A partire con maggior convinzione è però il Margine Coperta, che dopo 20' di pressione trova il gol del vantaggio con un perentorio colpo di testa di Dianda, che incorna l'angolo di Bettazzi indirizzando il pallone alle spalle di Giusti. Anche dopo il vantaggio, il Margine Coperta preme sull'acceleratore creando in un paio di occasione i presupposti per il raddoppio. Ci vanno vicini prima Bastillo, che spreca a tu per tu con Giusti dopo una illuminante imbucata di Lenzi, poi Bettazzi con una conclusione dal limite su sui l'estremo difensore sestese risponde nuovamente presente. In mezzo un'altra iniziativa, sempre di Bastillo, si spegne sul fondo. La Sestese tenta di alleggerire la pressione rossonera con alcune ripartenze che tuttavia non creano particolari pericoli in zona Mammoli, praticamente inoperoso per tutto il primo tempo. Nella ripresa è nuovamente il Margine Coperta a ripartire forte, rendendosi di nuovo pericoloso con il tandem Bettazzi-Bastillo. Gli ospiti però mancano il raddoppio e al 65' subiscono il beffardo 1-1 realizzato da Myslihaka su cross di De Biase. Dopo il guizzo del numero 4 rossoblù, la partita si incanala sui binari dell'equilibrio e eccezion fatta per qualche spunto di Bastillo non si registrano altre occasioni degne di nota fino al triplice fischio.
Calciatoripiù : nella Sestese decisivo
Giusti che nel primo tempo tiene a galla i suoi con una serie di interventi da fuoriclasse. Ottimo anche
Myslihaka che ha il merito di regalare ai rossoblù il pareggio. Nel Margine Coperta
Nikaj è un moto perpetuo come quinto di centrocampo;
Lenzi disputa una prova di qualità e quantità a metà campo;
Bastillo regge invece da solo l'attacco, pur mancando di precisione in fase conclusiva.