Cattolica Virtus-Margine Coperta 1-2
RETI: Martino, Graziano, Bettazzi B.
CATTOLICA VIRTUS: Cereda, Marinari, Alla, Valeriani, Mirashi, Nocentini, Serrini, Silli, Patacca, Leggieri, Fontana. A disp.: Giuliano, Cercel, Ermini, Ermini Polacci, Lottini, Martino, Picarelli. All.: Diego Murras.
MARGINE COPERTA: Mammoli, Bergantino, R. Puccinelli, Lenzi, Dianda, Vettori, Nikaj, Fe, Graziano, B. Bettazzi, Bastillo. A disp.: Xillo, De Angelis, G. Puccinelli, Cardelli, Daka, Spena, Bardini, Campochiaro, Mantice. All.: Matteo Luzzi.
ARBITRO: Assirelli di Empoli
RETI: 19' B. Bettazzi, 36' Graziano, 46' Martino.
Anche se il premio è niente più che il settimo posto, un classico è sempre un classico; si capisce dunque come mai il Margine venga via ben soddisfatto da Soffiano dopo un platonicissimo 1-2 con cui piega una Cattolica provata da squalifiche e infortuni. Uno degli assenti è Mugnaini, ben sostituito tra i pali da Cereda che già in avvio s'oppone a Graziano; sull'altro fronte replicano Serrini e Mammoli, con lo stesso esito. Ma il Margine sta meglio e cento secondi prima che si chiuda il primo quarto di gara riesce a passare avanti: Fe crea uno spazio dove pochi l'avrebbero anche solo pensato e mette Bettazzi in condizione d'accentrarsi da destra fino al limite, rientrare sul mancino e insaccare con un rasoterra secco sul primo palo. Anche se ben attaccata alla partita, la Cattolica non riesce a farsi pericolosa e a quattro minuti dalla pausa subisce anche la seconda rete: l'azione si sviluppa di nuovo sull'asse tra Fe e Bettazzi che stavolta da sinistra libera nel corridoio Graziano, in rete dopo aver scartato Cereda. Il Margine chiude il primo tempo all'attacco: per poco Bastillo manca il tris sulla sirena. La pausa non sembra modificare l'andamento dell'incontro: anche in avvio di ripresa il Margine continua ad attaccare, e solo Cereda (gran parata sul tiro di Bastillo che aveva attaccato il primo palo sul cross di Bettazzi) e la sorte che tocca alto di mezzo metro il tiro di De Angelis appena entrato tengono la partita ancora socchiusa. E lo spiraglio la Cattolica riesce ad allargarlo con la tenacia di Martino che, interrotto un fraseggio insistito tra difensori e portiere, dimezza le distanze. Ma anche se il tempo a disposizione è abbondante la Cattolica non riesce a creare vere occasioni per il pari; è anzi il Margine a rendersi più pericoloso con Nikaj (ottimo di nuovo Cereda) e Graziano, cui Assirelli annulla una rete probabilmente buona sul filtrante di Bettazzi che aveva colto in controtempo la difesa. Ma il Margine non se ne rammarica più di tanto: non le era necessaria per venir via da Soffiano con un successo che in classifica vuol dire poco, molto però per lo score.
Calciatoripiù: Fe, Graziano e
Bastillo (Margine Coperta).
Sangiovannese-Tau Calcio 0-3
RETI: Paperini, Fiori, Lucchesi
Zambra Calcio-Scandicci 1-0
RETI: Tarantini
ZAMBRA: Ruglioni, Gronchi, Gianfaldoni, Del Cesta, Maffei, Colombini, Esposito, Parducci, Arcidiacono, Calabrese, Tarantini. A disp.: Cocozza, Ferretti, Ciotta, Xhiani, Cini, Lici, Celentano. All.: Maurizio Pretini.
SCANDICCI: Patacchini, Tagliavini, Ciaschi, Corsinovi, Baiardi, Catalano, Moccia, Sarti, Canale, Baldini, Grevi. A disp.: Serio, Faralli, Di Bonito, Campone, Gracci, Bargellini, T. Bertini, Esposito, Martini. All.: Claudio Davitti.
ARBITRO: Ghilardi Pole di Lucca
RETE: 12' Tarantini.
NOTE: espulso Del Cesta (70').
Anche nel dramma in cui da settimane è immerso deve comunque sforzarsi d'intravedere spiragli di luce: nonostante una bisaccia pressoché vuota nel girone di ritorno (appena tre i punti conquistati; e la vittoria manca dal 10 dicembre, terzultima d'andata) se il campionato finisse oggi lo Scandicci sarebbe comunque salvo. Alle sue spalle però le ombre delle inseguitrici si fanno sempre più tetre: alla Fortis Juventus che ospiterà nello scontro diretto dell'ultima giornata s'aggiunge anche lo Zambra che lo batte 1-0 e accorcia a soli tre punti di distanza. La partita si decide nel primo quarto d'ora, quando Tarantini trova sfogo alla pressione crescente deviando in porta un angolo di Parducci; fino all'intervallo lo Scandicci fatica a reagire, e se s'eccettuano un paio di ripartenze di Grevi e un colpo di testa di Baiardi in mischia d'azioni offensive non se ne vedono. Lo Zambra intuisce le difficoltà degli avversari e prova ad accentuarle a un metro dalla linea di metà gara: gli va male che dopo averlo scheggiato il tiro di Calabrese esca dalla parte sbagliata del palo. L'intervallo serve a Davitti per ricordare ai suoi che se non reagiscono alla svelta rischiano di perdere non solo lo scontro diretto, ma addirittura la categoria: aumenta dunque la pressione che trova sfogo in una punizione di Baldini e in un colpo di testa di Baiardi, ben controllati però da Ruglioni. Tranne che nel recupero nel quale riesce a farsi vedere davanti, per tutta la ripresa lo Zambra si dedica a difendere la rete di vantaggio: l'impresa sembra complicarsi quando Davitti porta a quattro e poi addirittura a cinque il numero degli attaccanti e quando Del Cesta, già ammonito, si rende protagonista di una perdita di tempo troppo evidente perché Ghilardi Pole possa trascurarla; ma neppure in superiorità numerica lo Scandicci riesce a pareggiare, e ora la sua classifica è ufficialmente drammatica. Lo attende un calendario non semplice (ma non che semplice ce l'abbiamo le avversarie); se però non vuole arrivare a giocarsi la salvezza nello scontro diretto con la Fortis Juventus, tra Sestese in casa e Venturina fuori deve per forza conquistare qualche punto. Magari vincere.
Calciatoripiù: Calabrese, Colombini (Zambra).
Armando Picchi-Zenith Prato 2-4
RETI: Londi, Londi, Guastamacchia, Boanini, Morosi, Santini
ARMANDO PICCHI: Cutrona, Rendina, Lepri, Barbanti, D. Biondi, Cannarsa, Paglini, Grifasi, Londi, Sula, Hadji. A disp.: Pagni, A. Biondi, Migli, Luppichini, Sarri, Mecacci, Golfarini, Salvetti. All.: Dario Giachini.
ZENITH PRATO: Mura, Demiri, Morosi, Turku, Guastamacchia, Turturro, Unicori, Belli, Santini, Boanini, Innocenti. A disp.: Cambi, Lenzi, Borchi, Pagliuca, Santanni, Cei, M. Mari, Pareti, Vaselli. All.: Lorenzo Bernocchi.
ARBITRO: Checchi di Viareggio
RETI: 9' Boanini, 18', 25' Londi, 42' Morosi, 58' Guastamacchia, 80' Santini.
Da Colonna a Somigli, da Somigli a Bernocchi: che sia il terzo l'allenatore che porterà la Zenith a salvare una stagione travagliata e a evitare che una squadra produca, caso unico (ma non è tutta colpa sua, anzi), tre retrocessioni in due anni? Se lo augura il club che in settimana ha ufficializzato l'avvicendamento di Bacci con Cardaropoli nel ruolo di ds, segno che le speranze di mantenere la categoria sono intatte; e crescono un altro po' dopo il successo in casa dell'Armando Picchi. Maturato con una controrimonta nella ripresa dopo la buona reazione degli avversari al vantaggio iniziale, il 2-4 rivoluziona di nuovo la situazione in coda: se il campionato finisse oggi, la Zenith sarebbe salva. La attende però un calendario complicatissimo: martedì c'è lo scontro diretto interno con la Fortis Juventus, partita che perdere è vietato; seguiranno Affrico fuori e Venturina in casa. Tutti questi calcoli non li fa l'Armando Picchi che dopo tre quarti di stagione da protagonista nelle ultime giornate ha ceduto e ha visto allontanarsi la lotta per il titolo, dalla quale ora è definitivamente uscito: impensabile pensare di recuperare nove punti al Tau capolista. Il suo avvio però sembrava suggerire che non tutto fosse stato considerato perduto: ci vuole tutto il talento di Mura a impedire a Paglini di convertire nel vantaggio uno scambio in verticale con Londi. Ma inaspettatamente all'azione successiva l'Armando Picchi si ritrova sotto: recuperato il pallone, la Zenith cerca subito la profondità per Boanini che lo controlla al vertice dell'area, affonda per un paio di passi e lo spedisce accanto al secondo palo con un rasoterra a giro. Impossibile però pensare d'aver già indirizzato la partita: il Picchi reagisce immediatamente, sfiora il pari col classico inserimento di Diego Biondi su corner (ottimo di nuovo Mura) e lo trova col mancino di Londi secco al sette da fuori area. È lui anche l'autore della rete che al 25' completa la temporanea rimonta: la segna tagliando sul primo palo per sfruttare l'assist che confeziona Paglini, liberato a sinistra dall'intuizione di Hadji. È il 2-1 su cui si chiude il primo tempo, destinato però a durare per pochi attimi della ripresa: prolungato dal vento, il tiro-cross di Morosi sorprende infatti Cutrona e vale il 2-2. Più aggressivo e determinato del Picchi che da qui in fondo costruisce una sola azione, il colpo di tacco di Hadji a innescare il tiro altissimo di Sula, la Zenith comincia a spingere e poco prima che cominci l'ultimo quarto si porta di nuovo avanti: il tiro-cross di Guastamacchia assume una traiettoria anomala che si conclude sotto l'incrocio. Nulla la reazione del Picchi: la Zenith controlla, prende fiato e nel finale sigilla la partita con la rete di Santini in mischia. Finora al Picchi avevano vinto Venturina, Tau, Cattolica, Arezzo e Affrico: che la Zenith sia riuscita a farlo schierando tra i titolari quattro 2008 (Morosi, Santini, Turturro e Unicori; e in panchina c'è Vaselli) è un motivo concreto di fiducia in vista degli ultimi duecentoquaranta minuti.
Calciatoripiù: Londi (Armando Picchi),
Morosi, Boanini, Santini (Zenith Prato).
Fortis Juventus-Affrico 0-2
RETI: Morelli, Guerrini
FORTIS JUVENTUS: Biagioli, Benucci, Capanni, Gianassi, Bonini, Maretti, Belli, Pieri, De Simone, Ciari, Silvestri D. A disp.: Vaghini, Bini, Cecchi, Brunetti, Silvestri N., Bucelli, Chenet, Montuschi. All.: Michele Fusi.
AFFRICO: Fei, Bartalini, Casati, Toci, Bianchini, Shehade, Matrone, Chiaverini, Morelli, Guidorizzi, Bartoletti. A disp.: Biotti, Precaj, Guerrini, Donigaglia, Giannoni, Cillerai, Sicilia, Cardona, Bertelli. All.: Andrea Bertini.
ARBITRO: Mellini di Firenze.
RETI: 57' Morelli rig., 75' Guerrini.
Punti in palio pesanti nella sfida tra Fortis Juventus e Affrico, la prima in lotta per la salvezza e gli ospiti che devono mantenere i quattro punti di distanza dalla capolista Tau se vogliono continuare a sperare. Il primo tempo non è indimenticabile, tanto che sono pochissime le occasioni nitide da segnalare. Dopo dieci minuti la squadra di Fusi va al tiro sorvolando ampiamente il montante, al 23' rispondono i ragazzi di Bertini con una conclusione di Casati di poco fuori. Cinque giri d'orologio e Morelli si ritrova a tu per tu col portiere facendosi ipnotizzare però da quest'ultimo, bravissimo in uscita. Nella ripresa entrambe le squadre tornano in campo consapevoli di dover fare qualcosa in più, e a riuscirci è l'Affrico che al 57' passa in vantaggio: il subentrato Bertelli si sente toccare in area e va giù, l'arbitro concede un rigore generoso che Morelli trasforma perfettamente. Nell'occasione si sollevano ovviamente le proteste della Fortis, che il sig. Mellini attenua non concedendo agli ospiti - cinque minuti più tardi - un penalty questa volta solare per atterramento di Donigaglia. Al netto degli episodi i padroni di casa fanno troppo poco per pervenire al pareggio, mentre l'Affrico attacca e colpisce una traversa da distanza ravvicinata con Donigaglia. Preludio al raddoppio che arriva al 75', quando sugli sviluppi di un corner il pallone resta in area e Guerrini è il più lesto di tutti a metterlo dentro. Senza ulteriori emozioni si arriva al triplice fischio che decreta la vittoria dell'Affrico, che rimane a contatto con il Tau sebbene la distanza di quattro punti a tre giornate dalla fine potrebbe rivelarsi complicata da colmare. La Fortis Juventus perde invece l'occasione di tirarsi fuori dalla zona retrocessione, ma la classifica da quelle parti è cortissima e le speranze sono decisamente ancora accese.
Sporting Cecina-Capezzano Pianore 1-1
RETI: Casini, Cacciaguerra
SPORTING CECINA: Bendinelli, G. Vestri, Ristori, Tronci, Casini, Rofi, Nigiotti, Castelli, Tei, Ferretti, Lorenzini. A disp.: Lemmi, Rossi, Gaglio, Zazzeri, Loi. All.: Alessandro Magrì.
CAPEZZANO P.: Laoluna, Bottari, Tomei, Zei, Tofanelli, Bigondi, Battisti, Paoli, Pillon, Cacciaguerra, Pellegrini. A disp.: Di Luca, Masala, Ndiaye, Matrizi, Bacci, Centoni. All.: Simone Giuli.
ARBITRO: Sangiovanni di Pisa
RETI: 18' Casini, 47' Cacciaguerra.
Sceso in campo senza Lombardo e Di Tanto, due dei suoi attaccanti migliori, ha cercato fino al termine di vincere trovando però un'opposizione tenace e volitiva del Capezzano che strappa un 1-1 ottimo in vista salvezza. Oltre a quella concretizzata da Casini al 18, il Cecina ha costruito almeno altre due chiare occasioni da rete; e sono almeno due le situazioni dubbie nelle quali Sangiovanni, buona comunque la sua direzione, non ha ravvisato gli estremi per il rigore. Lottando con grinta e ordine, il Capezzano ha ottenuto quello che cercava per imbrigliare gli avversari. La partita inizia a ritmi alti con continui rovesciamenti di fronte. Al 9' Castelli scambia a destra con Ristori e crossa in area: il portiere respinge e Lorenzini non riesce a ribadire in porta. Sull'azione successiva si registrano una buona chiusura di Casini su un'azione pericolosa del Capezzano e un buon contropiede del Cecina arrestato dalla difesa, che replica al 13' sulla combinazione tra Ferretti e Ristori. Il vantaggio del Cecina arriva al 18': Giacomo Vestri crossa al centro un angolo che Casini devia in rete. Il Cecina cerca subito il raddoppio: Ferretti conquista il fondo sul lancio di Castelli, ma Laoluna intercetta il cross velenoso. Il Capezzano risponde al 26' ed è necessario un ottimo intervento di Rofi per intercettare un pallone pericoloso proveniente dalla sinistra. Alla mezz'ora comunque il Cecina sfiora il raddoppio: Ferretti riceve lateralmente da Castelli e lancia Ristori pronto al traversone immediato, sul quale Nigiotti a pochi metri dalla porta sguarnita si limita a sfiorare il palo. Lo Sporting Cecina insiste: finisce sul palo il colpo di testa di Ristori sull'angolo di Castelli. Gli ospiti non restano e guardare: finisce alto il tiro di Cacciaguerra (39'). Finisce così il primo tempo: minimo vantaggio dello Sporting Cecina in una partita tutto sommato equilibrata e combattuta. Al rientro dagli spogliatoi la partita riprende sulla stessa falsariga: il Cecina attacca, il Capezzano si difende con ordine e quando possibile contrattacca. Il pari arriva, quasi improvviso, al 47': Cacciaguerra calcia in area una punizione dalla trequarti; non toccato da nessuno, il pallone rimbalza davanti al pur bravo Bendinelli e termina in rete portando l'incontro in parità. Sull'1-1 lo Sporting Cecina aumenta la pressione mentre il Capezzano rinforza il reparto difensivo. Primo episodio da moviola al 64': in mezzo all'area avversaria Castelli viene steso da un difensore, ma l'arbitro valuta regolare l'intervento. Si replica al 74' con un altro intervento dubbio su Loi, da poco entrato: Sangiovanni lascia correre di nuovo. Il Capezzano risponde al 79'con un contropiede: cross dalla destra di Pillon, colpo di testa di Pellegrini, Bendinelli para. All'attacco però chiudono i cecinesi: dal fondo Loi serve a rimorchio Gaglio che dall'area di porta calcia male e non trova il bersaglio. Termina così un incontro equilibrato e ben giocato da entrambe le squadre che avevano obiettivi diversi: lo Sporting Cecina resta agganciato ai piani alti della classifica; il Capezzano fa un altro passo verso una salvezza ora un po' più vicina.
Calciatoripiù : ottima la prestazione della coppia centrale difensiva: veri dominatori dell'area,
Rofi e
Casini (Sporting Cecina) si fanno pericolosi quando si portano avanti sui calci da fermo. Da segnalare anche
Cacciaguerra , ottimo centrocampista autore della rete del pareggio, e
Zei (Capezzano) che ha retto bene il centrocampo proteggendo la propria difesa.
Sestese-Poggibonsese 1-1
RETI: Sorge, Ruiz
SESTESE: Fantini, Mernacaj, Ugolini, Giraldi, Chelli, Biancalani, Athuman, Faggi, Patrignani, De Biase, Danesi. A disp.: Giusti, Scarpelli, Myslihaka, Sorge, N. Baldi, Giannone. All.: Luca Paoletti.
POGGIBONSESE: N. Puppato, Fidone, Coli, Salucci, Cicali, G. Ermini, Sangermano, Ferrara, Ruiz Rodriguez, T. Puppato, Vanni. A disp.: Simonetti, Taglialavore, Belli, Helg, Ronchi, Pizzo, Ciuffi. All.: Massimo Fusci.
ARBITRO: Ruggeri di Pistoia
RETI: 28' Ruiz Rodriguez, 68' Sorge.
Tra i ricordi positivi d'una stagione disgraziata ci sarà almeno un punto a Sesto; e avrebbero potuto esser tre se a dodici minuti dalla fine Sorge, entrato da poco, non avesse inchiodato la Poggibonsese a un 1-1 che poco aggiunge alla sua classifica. Resta anonima anche quella della Sestese, che a dispetto dell'enorme qualità quest'anno ha pagato troppi passaggi a vuoto; in parte lo è anche la quartultima di campionato, spaccata dalla rete di Ruiz Rodriguez che poco prima della mezz'ora conquista il pallone in mediana e lo converte nel diagonale vincente dopo un triangolo verticalissimo con Tommaso Puppato. È l'emozione principale del primo tempo: stranamente la Sestese fatica a trovare spazi per attaccare, e l'inedito trio d'attacco Ferrara-Tommaso Puppato-Ruiz Rodriguez la costringe a difendere bassa e a dover aggirare una pressione feroce per poter ripartire. È chiaro che solo un episodio può evitare alla Sestese una sconfitta clamorosa: lo confeziona Sorge che, ricevuto da De Biase un pallone scaricato da sinistra, calcia di prima dal limite e punisce Niccolò Puppato partito con mezzo secondo di ritardo. Alla fine manca un quarto d'ora: la Sestese prova a completare la rimonta con un paio d'incursioni di Patrignani che però non sfonda; e le va bene che da fuori Tommaso Puppato e Ferrara non la costringano di nuovo a finir sotto. Nessuno più schioda l'1-1; e per motivi diversi nessuna delle due contendenti può dirsi contenta.
Calciatoripiù : entrato dalla panchina,
Sorge (Sestese) evita una sconfitta che sembrava già delineata; avevano provata a confezionarla
Ferrara, Tommaso Puppato e
Ruiz Rodriguez (Poggibonsese), i cui dialoghi insistiti mettono costantemente in difficoltà la difesa avversaria.
Venturina-Arezzo 2-1
RETI: Caciagli, Cozzolino, Sussi
VENTURINA: Del Gratta, Politi, Galvagno, Alestra, De Pinto, Colledan, Dedej, Moretti, Cozzolino, Caciagli, Roncalli. A disp.: Cavaglioni, Barbati, Daddi, Simoncini, Anile, Venucci, Ghirlandini, Toninelli, Pennacchioni. All.: Fabio Bucciantini (squalificato, in panchina Daniele Venucci).
AREZZO: Chiarello, Arrighi, Monteiro, Gadani, Liberatori, Piantini, Pompili, Banelli, Meloni, Bricca, Sussi. A disp.: Listro, Ballaj, Rachini, Bianchini, Zhupa, Maddaloni, Neri. All.: Fabio Pallari.
ARBITRO: Giuliarini di Grosseto
RETI: Caciagli, Sussi, Cozzolino.
Consecutive e dolorosissime, le prime due sconfitte esterne della stagione lo avevano tagliato fuori dalla corsa al titolo che è rimasta affare di due: dopo aver perso contro la Sestese e soprattutto contro l'Affrico (raro che uno scontro diretto finisca con questo scarto) il Venturina si ritrova e battendo 2-1 l'Arezzo rimette la testa davanti a Cecina e Armando Picchi; se contro Poggibonsese, Scandicci e Zenith (occhio però a chi lotta per la vita: c'è qualcosa di più nobile?) riuscisse a conquistare i punti sufficienti a chiudere terzo potrebbe comunque considerare eccellente il proprio campionato. Per certi versi può comunque esultare anche l'Arezzo: non che sia mai stato coinvolto nella lotta, ma il timbro sulla salvezza (verosimilmente di qui a poco balzerà nei nazionali: ma il campo è sempre il campo) è di per sé gran motivo di sollievo. Date queste premesse e il primo vero caldo stagionale si capisce come mai la partita s'avvii su ritmi lenti; seppur senza pigiare troppo, il Venturina riesce comunque a chiudere l'Arezzo a ridosso dell'area e a passare in vantaggio col colpo di testa di Caciagli sul cross di Dedej. Quasi subito costretto a rincorrere, l'Arezzo fatica ad accelerare; il Venturina lo capisce e a cavallo della mezz'ora va due volte vicinissimo al raddoppio con Cozzolino e Roncalli cui s'oppone Chiarello. È dunque quasi una sorpresa l'1-1 che l'Arezzo trova in avvio di ripresa: lo segna Sussi che capitalizza la spizzata di Meloni verso l'area di porta e dopo averlo fatto sfilare spedisce il pallone nell'angolo (45'). La rete subita scuote il Venturina che si riporta avanti quasi immediatamente: di nuovo protagonista ma con un abito diverso, stavolta Caciagli crossa per Cozzolino che devia in porta il pallone del 2-1. L'Arezzo non ha la forza per rimontarlo e, fatta salva una mezza occasione per Meloni murato però dalla difesa avversaria, il Venturina non rischia mai; anzi, tra il palo di Caciagli e le parate di Chiarello su Roncalli e Toninelli potrebbe segnare la terza rete in almeno tre circostanze. Ma in questo sport vincere di misura o vincere ampiamente è irrilevante: conta vincere, e dopo due passaggi a vuoto il Venturina s'è ricordato come si faccia.
Calciatoripiù: Caciagli, Simoncini (Venturina).