Arezzo-Margine Coperta 2-4
RETI: Banelli, Banelli, Bettazzi B., Pezzano, Bettazzi B., Cardelli
AREZZO: Neri, Arrighi, Bianchini, Gadani, Bidini, Piantini, Monteiro, Banelli, Zhupa, Bricca, Sussi. A disp.: T. Rossi, Fiacchini, Bacis, Maddaloni, Minocci, S. Chiarello, Pompili. All.: Fabio Pallari (squalificato, in panchina Luca Gusmeroli).
MARGINE COPERTA: Mammoli, Bergantino, Matteucci, Pezzano, Dianda, G. Puccinelli, Nikaj, Graziano, Fe, B. Bettazzi, Bastillo. A disp.: Xillo, Simoni, Bardini, Spena, R. Puccinelli, De Angelis, Cardelli. All.: Matteo Luzzi (squalificato, in panchina Marco Ferro).
ARBITRO: Cicero di Siena
RETI: 4', 55' B. Bettazzi, 15', 26' Banelli, 48' Pezzano, 70' Cardelli.
Schiera il quarto attacco del campionato: ormai si sa che quando gioca il Margine annoiarsi è impossibile. Per la nona volta una delle sue partite finisce con almeno cinque reti totali: a dare spettacolo con lui è l'Arezzo, capace di rimontare lo svantaggio in avvio ma non di contenere il ritorno degli avversari e l'aggancio in classifica. L'incontro si sblocca alla prima azione offensiva: il filtrante di Pezzano innesca Bettazzi che punta il limite dell'area, attende la prima mossa della difesa e spalancato lo specchio con un dribbling sull'uomo uscito in protezione incrocia il destro sul secondo palo. Ma nonostante la rete a freddo che sembra destinarlo a una partita agevole il Margine si siede e a cavallo di metà frazione si ritrova sotto: segna due volte Banelli che spinge in porta prima un tiro secco ribattuto da Mammoli e poi l'angolo di Zhupa spizzato da Arrighi sul secondo palo. Nel primo tempo la reazione del Margine passa solo dall'incursione di Bastillo, mandato in porta dall'assist di Bettazzi ma frenato da Neri: l'Arezzo conquista l'intervallo avanti di una rete. Ma è un margine troppo contenuto per considerarsi al riparo dal Margine che, complice una preparazione fisica eccezionale, nella ripresa improvvisamente si ritrova: il pari lo segna Pezzano che, ricevuto il passaggio di Bastillo al limite dell'area, di collo spedisce secco il pallone accanto al palo (48'). Meno di dieci minuti e la rimonta si completa: non può che concretizzarla Bettazzi, nuovo dribbling al limite sul servizio di De Angelis e destro rasoterra a incrociare sul secondo palo. La gara ora si fa spettacolare, Graziano manca per due volte il punto della quaterna e Cicero ritiene non fallosa l'uscita di Neri, apparentemente in ritardo su Bastillo lanciato a rete; dall'altra parte Mammoli nega a Sussi e Zhupa la rete del nuovo pari con due parate complicatissime. Per attenuare i ritmi serve la rete del 2-4: la segna Cardelli che esulta per la prima volta in campionato dopo aver colpito con l'interno destro il gran pallone servitogli da Graziano sul secondo palo. Ma anche a risultato acquisito la gara è ancora ricca d'episodi: finisce pari il conto dei legni (traversa sulla volée mancina di Graziano; palo di Sussi dal limite dell'area); e allo scadere Cicero annulla per fuorigioco la rete di Maddaloni che aveva deviato in porta il rasoterra di Zhupa. Di sicuro nessuno s'è annoiato: succede più facilmente quando la classifica è così serena.
Calciatoripiù : finora aveva segnato una sola rete, nella gara d'esordio con la Zenith:
Banelli ne trova due in poco più di dieci minuti. Ma la rimonta è temporanea: dopo la rete in avvio,
Brando Bettazzi la completa col 2-3 che gli vale una doppietta ormai quasi routinaria; a difenderla ci pensano poi
Giammarco Puccinelli , sontuoso in marcatura su Sussi nonostante le poche presenze da titolare in stagione, e
Mammoli (Margine) per due volte decisivo sulle punte avversarie.
Poggibonsese-Sangiovannese 2-3
RETI: Fidone, Ronchi, Acanti, Acanti, Raffaelli
POGGIBONSESE: Simonetti, Coli, G. Ermini, Ferrara, Cicali, Taglialavore, Fidone, Sangermano, Ronchi, T. Puppato, Ruiz Rodriguez. A disp.: Boccali, Belli, Helg, Pizzo, Vanni, Dionigi, Senatori, Buini, Ciuffi. All.: Massimo Fusci (squalificato, in panchina Gianmarco Di Muro).
SANGIOVANNESE: Gioli, Fabbrini, C. Ermini, Innocenti, G. Rossi, Bonaccini, Bigordi, Travaglini, Fuccini, Lorenzini, Raffaelli. A disp.: Tuberoni, Paolella, Barlondi, Acanti, Beghini. All.: Roberto Gnassi.
ARBITRO: Galli di Prato
RETI: Fidone, Ronchi, Raffaelli, Acanti 2.
NOTE: espulsi Simonetti, Gnassi e Di Muro (84').
Per la Poggibonsese è quasi una sentenza, per la Sangiovannese lo spiraglio in cui far passare l'ultimo filo di luce prima che arrivi il buio totale: l'incontro tra le ultime due in classifica finisce 2-3, ed è un 2-3 (ma possono mai essercene?) decisamente non banale. Alla fine del primo tempo infatti la Poggibonsese era avanti di due reti e s'illudeva d'ottenere la seconda vittoria stagionale; ma una difesa troppo allegra (ora sono 52 le reti subite, più di tutte le rivali) consente alla Sangiovannese di ribaltare il punteggio con tre palloni inattivi. La rimonta si rende necessaria per neutralizzare gli effetti dell'ottimo avvio locale, sfociato nel vantaggio già al 6': sblocca il punteggio Fidone che, liberatosi al tiro fuori area, inchioda il pallone accanto al palo a un'altezza più che mezza. La gara sembra chiaramente indirizzata quando di testa Ronchi devia in porta un traversone da destra capitalizzando al massimo un'azione alimentata da Coli; le tre parate di Gioli in uscita sullo stesso Ronchi lanciato a rete sembrano suggerire un totale dominio della Poggibonsese, e invece celano le capacità che ha la Sangiovannese di restare attaccata alla partita. E dopo l'intervallo l'inerzia dell'incontro s'inverte, perché la Poggibonsese sparisce dal terreno di gioco e Travaglini lucida lo scarpino con cui trasformare in assist vincenti tre palloni inattivi: sul primo interviene di tacco Raffaelli che dimezza lo svantaggio; sugli altri due, rispettivamente un angolo e una punizione, è invece la testa di Acanti a capovolgere il risultato. La Poggibonsese reagisce troppo tardi e troppo confusamente: critica Galli per aver valutato regolare un intervento sospetto nell'area avversaria (e per gli strascichi a fine partita finiranno espulsi, decisione eccessiva, il portiere Simonetti ed entrambi gli allenatori, Gnassi e Di Muro che sostituiva Fusci squalificato fino al 5 marzo); ma non può essere un alibi per aver accartocciato e cestinato una partita a lungo in pugno.
Calciatoripiù : entra dalla panchina e segna una doppietta: sfruttando i calci da fermo di
Travaglini che aveva già regalato a
Raffaelli una rete preziosissima,
Acanti trascina la Sangiovannese alla vittoria.
Fortis Juventus-Sestese 2-0
RETI: De Simone, Belli
FORTIS JUVENTUS:Vaghini, Casci, Capanni, Gianassi, Bonini, Maretti, D. Silvestri, Pieri, Ciari, Nencioli, Borselli. A disp.:Biagioli, Benucci, Brunetti, Bini, Belli, Bucelli, De Simone, N. Silvestri, Montuschi. All.: Fusi.
SESTESE:Fantini, Mernacaj, Ugolini, Myslihaka, Chelli, Biancalani, Scarpelli, Faggi, De Biase, Danesi, Sorge. A disp.: Giusti, Athuman,Danti, Nuti, Giraldi, Patrignani, Baldi.All.: Paoletti.
ARBITRO: Struzzola di Firenze.
RETI:80' De Simone, 92' Belli.
La Fortis Juventus supera la Sestese nel finale e conquista tre punti preziosissimi nella lotta salvezza. Al Sussidiario Donatello Donatini di Borgo San Lorenzo le due squadre danno vita ad una gara giocata su ritmi serrati, dovuti anche alle dimensioni ridotte del terreno di gioco. Nella prima frazione i due portieri non devono effettuare parate. Per i rossoblù, dopo un pallone recuperato, De Biase calcia fuori. Poi De Biase spreca una buona ripartenza non servendo Danesi al momento giusto. Ma i mugellani rimangono compatti e tengono testa ad un'avversaria più quotata. Le due squadre vanno al riposo sullo 0-0. Nel secondo tempo la squadra allenata da Michele Fusi trova la svolta grazie agli ingressi dalla panchina. All'80' un'azione di Pieri fa arrivare da fondo campo un pallone a De Simone (subentrato a Ciari nel corso della ripresa), che da pochi passi deposita in rete il pallone dell'1-0. Nel recupero il raddoppio dei padroni di casa. Belli, altro subentrato (al posto di Borselli), effettua una bella giocata in area, con una veronica che lo porta davanti al portiere della Sestese: il suo tiro vincente sigla il definitivo 2-0. La squadra allenata da Luca Paoletti non riesce invece ad andare a segno neanche nel secondo tempo, nonostante alcune occasioni favorevoli. Una punizione di Danesi scheggia l'incrocio dei pali; un colpo di testa in mischia finisce sulla traversa senza che nessuno riesca a ribadire in gol; un pallone di Mernacaj, sugli sviluppi di un corner, attraversa lo specchio senza trovare deviazioni.Grazie al successo la Fortis Juventus si porta a 20 punti ed alimenta ancora di più le speranze di salvezza. Anche contro la Sestese la compagine di mister Fusi ha confermato alcune caratteristiche di questa stagione. I biancoverdi si esprimono meglio contro le avversarie di medio-alta classifica (mentre contro le dirette concorrenti hanno perso troppi punti) e l'organico ampio consente di trovare sempre forze nuove dalla panchina, che posso rivelarsi decisive come in questo caso.
Scandicci-Sporting Cecina 1-1
RETI: Pino, Tei
SCANDICCI: Patacchini, Ciaschi, Campone (53' Gracci), Corsinovi (75' Novelli), Baiardi, Catalano (91' Figus), Grevi (65' Canale), Tagliavini (68' Aldighieri), Pino (75' Esposito), Baldini (77' Bargellini), Di Bonito. A disp.: Cosi. All.: Marco Vinattieri.
SPORTING CECINA: Sozzi, Ristori, Ferretti, Tronci, Casini, Rofi, Lorenzini, Castelli, Di Tanto, Zazzeri (47' Hasibra), Tei (47' Loi). A disp.: Bendinelli, Rossi, Vestri. All.: Alessandro Magrì.
ARBITRO: Di Galante di Pontedera
RETI: 7' Pino, 43' Tei.
Lo Scandicci sgambetta lo Sporting Cecina interrompendone la rincorsa verso la vetta e strappando un punto fondamentale per la propria classifica. È un passo falso invece per gli ospiti che non riescono ad andare oltre il pari: pagano a caro prezzo un approccio alla gara non all'altezza e, ritrovatisi in svantaggio dopo pochi minuti, sono a lungo costretti a inseguire. Ad aprire le danze ci pensa come al solito bomber Pino che riesce a mettere il sigillo sul match alla prima occasione: controllato il pallone sul servizio di Grevi al limite dell'area, con grande rapidità d'esecuzione lo spara all'angolo col destro non lasciando scampo a Sozzi. È l'1-0 al 7'. Il Cecina entra in partita con qualche minuto di ritardo e inizia a macinare azioni da gol. Ristori, uno dei più positivi dei suoi, si mette in moto sulla fascia, si presenta in area, finta il tiro per mandare fuori giri un avversario e prova la conclusione sul primo palo, ma trova la chiusura perfetta dell'ultimo avversario che lo contiene in angolo. Salgono le torri: sul pallone pennellato in area svetta più in alto di tutti Rofi che però conclude alto sopra la traversa. Lo Scandicci prova a uscire e a riaffacciarsi in attacco, affidandosi al consueto duo Grevi-Pino; questa volta Pino imbuca per Grevi che scappa alle spalle della difesa e prova ad anticipare in scivolata il portiere avversario, ma non riesce a colpire bene e consegna il pallone tra le mani di Sozzi. Gli ospiti comunque continuano a cercare il gol in maniera insistente tentando anche di sorprendere Patacchini dalla lunga distanza prima con Zazzeri che sfiora il palo con una rasoiata e poi con Castelli che direttamente su punizione costringe Patacchini, attentissimo, a un ottimo intervento. L'occasione più nitida della prima frazione capita però sui piedi dell'eccellente Ristori che continua a farsi vedere in zona offensiva con una certa pericolosità e, bruciata per l'ennesima volta la fascia di competenza, entra in area; poi con la giocata della casa, la finta di tiro, si sposta il pallone sul mancino creandosi lo spazio per calciare; il suo tiro a girare però si stampa sulla traversa, negandogli un gol incredibile. Si conclude qui la prima metà di gara: lo Scandicci riesce ad andare al riposo in vantaggio, nonostante i numerosi sussulti avversari. La seconda frazione sembra essere il copione della prima; e anche stavolta la prima palla-gol la costruisce lo Scandicci. Neanche a dirlo, Grevi serve in area Pino che prova a piazzare il pallone in porta col sinistro: palo soltanto sfiorato. Ma al 43' lo Scandicci deve cedere sotto i colpi del Cecina: in versione assist-man Ristori disegna una parabola perfetta col sinistro; il suo cross a rientrare trova puntualissima la testa di Tei che incorna e, aiutato dalla deviazione di Ciaschi, mette fuori causa Patacchini per l'1-1. Il Cecina ci crede e ora cerca in tutti i modi il gol del sorpasso, ma si espone ai contropiedi dei blues: in uno di questi Grevi trova il corridoio per Pino che protegge il pallone, attende l'arrivo di Baldini e lo serve con i tempi giusti; Sozzi risponde presente al destro potente e blocca il pallone. Al 70' il Cecina bussa ancora alla porta di Patacchini con il neoentrato Loi che, servito in campo aperto, prova a scavalcare il portiere avversario con un tocco morbido; ma per sua sfortuna Baiardi si materializza davanti alla linea di porta e spazza in fallo laterale. L'ultima occasione della gara è sempre rossoblù: ancora Loi, indiavolato, sguscia via in area, arma il destro e fa partire un collo esterno insidiosissimo che accarezza il palo lontano spegnendosi sul fondo. Con qualche brivido lo Scandicci conquista un punto preziosissimo; beffa per il Cecina, adesso a -6 dalla vetta.
Calciatoripiù: Pino-Grevi , coppia inseparabile: uno segna, l'altro fornisce l'assist; insieme si divertono, creano e mettono in difficoltà la difesa avversaria in molte occasioni. Solido in fase difensiva,
Baiardi (Scandicci) salva un gol già fatto sulla linea di porta dimostrando un eccellente senso della posizione. Probabilmente sarà tornato a Cecina correndo! Che partita per
Ristori che nonostante faccia il terzino è il più pericoloso dei suoi: sontuoso, sfiora l'eurogoal, percorre quella fascia un numero infinito di volte e fornisce l'assist per il pareggio.
Tei segna il gol che vale il pareggio sfruttando al meglio il cross perfetto del compagno. Entra benissimo a partita in corso
Loi (Sporting Cecina) che semina il panico nella difesa avversaria e quasi allo scadere rischia di regalare i tre punti ai suoi con una super giocata.
Zenith Prato-Cattolica Virtus 0-1
RETI: Ermini Polacci
ZENITH PRATO: Mura, Demiri, Geri, Santanni, Lenzi, I. Mari, M. Mari, Cinà (49' Innocenti), Guastamacchia (68' Mocanu), Boanini, Cei (49' Pareti) A disp: Turku, Petrelli, Belli, Borchi. All.: Alessandro Somigli.
CATTOLICA VIRTUS: Mugnaini, Marinari (69' Ermini), Alla, Sborgi, Mirashi, Borghini, Leggieri, Picarelli (62' Martino), Patacca (65' Fontana), Ferrazza, Ermini Polacci (56' Serrini) A disp.: Cereda, Bindi, Lottini, Nocentini. All.: Mirko Alla.
ARBITRO: Tesi di Pistoia
RETE: 13' Ermini Polacci.
Sfruttando la rete di Ermini Polacci in avvio la Cattolica Virtus espugna il Chiavacci e grazie a una fase difensiva ordinatissima impedisce alla Zenith Prato d'allontanarsi dalla zona retrocessione (sono tre adesso i punti di vantaggio). Consapevole dell'importanza di ogni gara in questa fase della stagione, la Zenith Prato parte forte e al 3' costruisce la prima occasione da rete: Geri calcia verso la porta una punizione dalla trequarti, alta non di molto. La seconda occasione, ancora più nitida, si registra all'11 quando dalla fascia Geri pennella un cross per Mari che però non trova la porta di poco. E sul capovolgimento di fronte la Cattolica passa avanti: Ermini Polacci finalizza una ripartenza avviata sulla fascia destra e supera Mura sul secondo palo. Costretta a rimontare uno svantaggio fin lì imprevisto, nei minuti seguenti la Zenith prova ad alzare la pressione creando i maggiori pericoli con una serie di calci piazzati: il migliore capita di nuovo a Geri che però non lo sfrutta a dovere calciando potente ma alto (22'). La Zenith chiude il primo tempo all'attacco: Boanini calcia dalla trequarti e per poco non sorprende Mugnaini, sicuro però nel disinnescare un rimbalzo velenoso davanti a sé. Passato l'intervallo, la Zenith continua ad attaccare: al 56' dalla trequarti Geri calibra una punizione sul destro di Marcus Mari che a colpo sicuro non trova lo specchio. La Cattolica replica al 67' sugli sviluppi di un angolo che innesca un flipper infinito in area di rigore; nessuno però riesce a sfruttarlo e a depositare il pallone in porta. Capace di difendersi ottimamente, nel finale la Cattolica non concede nessuna occasione alla Zenith e all' 83' sfiora il raddoppio: Ferrazza dribbla tre avversari e calcia in porta, ma il tiro gli esce centrale e Mura lo neutralizza. Ma anche se ancora in partita la Zenith non ha più tempo per evitare la sconfitta: la rete di Ermini Polacci e la qualità difensiva della Cattolica hanno la meglio.
Affrico-Zambra Calcio 5-0
RETI: Morelli, Morelli, Bartoletti, Toci, Matrone
AFFRICO: Fei, Bartalini, Casati, Toci, Bianchini, Shehade, Bertelli, Chiaverini, Morelli, Guidorizzi, Bartoletti. A disp.: Biotti, Precaj, Giannoni, Donigaglia, Cillerai, Guerrini, Sicilia, Cardona, Matrone. All.: Andrea Bertini.
ZAMBRA: Cocozza, Gronchi, Gianfaldoni, Colombini, Ferretti, Maffei, Calabrese, Parducci, Arcidiacono, Cini, Tarantini. A disp.: Ruglioni, Ciotta, Cerrai, Del Cesta, Dessì, Esposito, Bargi, Braho. All.: Maurizio Pretini.
ARBITRO: Roventini di Lucca
RETI: 8', 18' rig. Morelli, 23' Bartoletti rig., 35' Toci, 70' Matrone.
Non solo gli obiettivi e la classifica, è l'umore a esser opposto: se col 5-0 in gran parte maturato nel primo tempo l'Affrico continua a coltivare il sogno d'agganciarsi ai vagoni di prima classe, lo Zambra sprofonda in terzultima posizione alla fine di una settimana complicatissima; la sentenza della Corte federale d'appello, che le ha inflitto quattro punti di penalizzazione nei Giovanissimi e ha squalificato per quattro anni Zaccagnini, Bertolini e Ribechini, rischia di far malissimo in vista del finale di stagione. Dovrà esser bravo Pretini a tenere la squadra concentrata sull'obiettivo salvezza sul campo, comunque ancora raggiungibile (il Capezzano quintultimo è rimasto a cinque punti); di sicuro, tra il poco tempo per prepararla dopo la bastonata e il valore dell'avversario, non era la gara migliore per rilanciarsi. L'Affrico parte infatti forte e all'8' è già in vantaggio: la punizione di Morelli dal limite si spenge accanto al primo palo e il risultato si sblocca. E a metà frazione l'incontro è chiuso: nel giro di quattro minuti Roventini fischia infatti due rigori (falli di Calabrese su Toci e di Gianfaldoni su Morelli) che Morelli prima e Bartoletti poi convertono nel 3-0. Costretto a pescare dai Giovanissimi per rimpolpare una rosa più che decimata dai palazzi di Roma (due i 2008 convocati: Ferretti, che parte addirittura titolare per tamponare le assenze in difesa, e Ciotta), già prima dell'intervallo lo Zambra finisce fuori dalla partita: Toci segna il 4-0 girando il pallone in porta dopo aver arpionato un rimbalzo in mezzo all'area. La ripresa si gioca perché si deve: l'Affrico controlla pur senza spingere più di tanto e nel finale porta a cinque le reti grazie all'azione solitaria di Matrone che, entrato da poco, conquista il fondo e poi anziché crossare inventa una traiettoria singolare tra il portiere e il primo palo. Il Tau è a +6, l'Affrico ancora non s'arrende; lo Zambra deve invece trovare la forza per resettare il dramma degli ultimi giorni: non è detto che i successivi gradi di giudizio non ribaltino una sentenza sproporzionata. È vero che bisogna ancora conoscerne le motivazioni; ma come altro definire la decisione di squalificare per quattro anni tre quindicenni quando due settimane fa un adulto che ha graffiato un arbitro al volto e gli ha scagliato contro una lancia antincendio (campionati provinciali di Firenze, sanzioni del 15 febbraio) nel 2025 potrà tornare ad allenare?
Venturina-Armando Picchi 1-0
RETI: Bergamaschi
VENTURINA: Del Gratta, Politi, Galvagno, Bergamaschi, Alestra, Dedej, De Pinto, Colledan, Moretti, Caciagli, Cozzolino. A disp.: Cavaglioni, Daddi, Barbati, Simoncini, Anile, Roncalli, Venucci, Toninelli, Pennacchioni. All.: Fabio Bucciantini.
ARMANDO PICCHI: Pagni, Rendina, Lepri, Sula, A. Biondi, D. Biondi Paglini, Grifasi, Londi, Golfarini, Barbanti. A disp.: Cutrona, Migli, Luppichini, Salvetti, Hadji. All.: Dario Giachini.
ARBITRO: Bua di Pontedera
RETE: Bergamaschi.
Se sarà corsa a due, il secondo pettorale l'indosserà il Venturina: questo dice lo scontro diretto con l'Armando Picchi, battuto 1-0 mentre cento chilometri più a nord il Tau Altopascio vince con lo stesso risultato e conserva i due punti di vantaggio sulla prima delle inseguitrici. Ma se quello della capolista è stato un successo di misura non solo nella forma, diversamente è andata al Mazzola (lo stadio, non la squadra): il Venturina ha infatti sfoderato una prestazione impressionante, forse la migliore della stagione per intensità, qualità tecnica e disciplina tattica (quando giocano le squadre di Bucciantini ci s'accorge che ci si può divertire anche a vedere come si muove l'interno d'un orologio); solo le parate di Pagni hanno rinviato la resa del Picchi che soprattutto nel primo tempo qualche occasione l'ha pure costruita, ma che alla lunga è rimasto aggrappato all'1-0 nel tentativo di trovare un episodio utile a convertire una gara altrimenti segnata. Come già col Tau a metà gennaio e a differenza che nello scontro diretto col Cecina, il Venturina ha preparato la gara nel modo perfetto: grazie alla qualità del suo fraseggio fitto, fin dal primo quarto d'ora crea i presupposti per la rete che però non segna per l'inedita scarsa cattiveria al momento di violare l'area; e così in ripartenza anche se non lo condanna (tiro di poco dalla parte sbagliata dal palo lontano) Londi che aveva armato il mancino da una decina di metri dopo una fuga a destra gli suggerisce che ogni occasione concessa rischia di lasciare sulla classifica segni difficilmente cancellabili. Il Venturina lo capisce e, dopo aver rischiato di nuovo lo svantaggio su una leggerezza di Del Gratta che imita i portieri di Liverpool-Real Madrid nell'unico aspetto da non imitare (la foto di Londi esce sul fondo), riesce a far sfociare nel vantaggio la propria pressione. Lo schema è di quelli classici e funzionalissimo: angolo di Caciagli, colpo di testa di Bergamaschi e pallone in rete. L'incontro si sblocca perché nel tentativo di rimontare lo svantaggio (notevole la giocata di Golfarini che si libera di tacco sulla trequarti ma, avanzato fino all'area, ritarda il tempo del tiro e vede tutto vanificato) l'Armando Picchi ora concede più spazio agli avversari: per raggiungere l'intervallo ancora in vita deve ringraziare l'inconsueta imprecisione di Caciagli davanti alla porta e la parata stratosferica di Pagni su Cozzolino lanciato a rete. Ma anche se il divario resta contenuto neppure nella ripresa c'è modo di appianarlo; anzi, dopo una decina di minuti utili per capire che cosa racconterà la mezz'ora successiva il Venturina torna ad attaccare, stavolta con un ritmo ancora più feroce; gli manca però di nuovo l'istinto letale, addomesticato da Pagni che s'oppone tre volte a Dedej, due a Simoncini e altrettante a Caciagli lanciati in verticale. La partita rimane dunque aperta, e nel finale il Picchi prova a riacciuffarla approfittando di una delle poche indecisioni avversarie; ma, per quanto a vuoto su un lungo lancio a innescare Hadji verso la porta, la difesa recupera prima che Del Gratta finisca nel mirino. Il Venturina dunque vince lo spareggio per il titolo d'antiTau: per l'altro titolo, quello che conta, c'è da completare l'ultimo tratto di pista; mancano ancora otto ostacoli, chissà che mentre ne scavalca uno non arrivino buone notizie dalla corsia interna.
Calciatoripiù : impressionante la partita di
Bergamaschi , che la decide con una rete pesantissima, e
Dedej (Venturina); il risultato resta aperto fino alla fine solo perché Pagni (Armando Picchi) si conferma un portiere dal talento mostruoso.
Tau Calcio-Capezzano Pianore 1-0
RETI: Lucchesi
TAU ALTOPASCIO: A. Masini, N. Rossi, Fiori, Palaj, Gasperoni, Vannacci, Paperini, Nesti, Di Lorenzo, Asllani, Lucchesi. A disp.: Tonarelli, Lensi, Buzzegoli, Leporatti, Scardigli, D'Ulivo, Tocchini, Giusti, Savastano. All.: Luca Guerri.
CAPEZZANO P.: Laoluna, Bottari, Tomei, Matrizi, Tofanelli, Bigondi, Battisti, Paoli, Cacciaguerra, Zei, Baroni. A disp.: Pellegrini, Bertilotti, Centoni, Giorgieri, Lencioni, Orlowski Giannoni, Pacini, Pillon. All.: Simone Giuli.
ARBITRO: Russo di Pisa
RETE: Lucchesi.
Non la miglior prestazione, ma il miglior risultato possibile sì: senza creare granché ma senza rischiare pressoché niente il Tau Altopascio vince la terza partita interna di fila (in casa non perde dal 15 ottobre) e conserva i due punti di vantaggio sul Venturina uscito vincitore dallo scontro diretto con l'Armando Picchi. Cade dunque il Capezzano dell'ex Giuli, e per quanto preventivabile lo scivolone fa male: il 2-0 della Fortis Juventus sulla Sestese riduce infatti ad appena due i punti di scarto sulla zona retrocessione. Nel prepartita costretto a rinunciare a Scardigli (dentro Nesti dal 1') e imbrigliato dai raddoppi del Capezzano, il Tau Altopascio non riesce a giocare con la solita ampiezza: ne nasce un primo tempo bloccato e avarissimo d'occasioni, rotto soltanto nel momento in cui Niccolò Rossi si sovrappone sulla corsia di competenza e completa l'inserimento con un traversone tesissimo: al volo Lucchesi (sedicesimo centro stagionale) lo converte nella rete del vantaggio. È l'emozione principale dell'incontro, segnato dalla flebile reazione del Capezzano che soltanto alla prima azione della ripresa riesce a farsi pericoloso: Alessandro Masini è reattivo sul tiro di Baroni servito dal calcio d'inizio, complice lo scivolone dei centrali. Poi s'arriva in fondo senza squilli particolari: il Tau vince, spesso conta solo questo.
Calciatorepiù : la rete di
Lucchesi (Tau Altopascio) decide una gara in cui la manovra non scintilla.