Margine Coperta-Affrico 2-3
MARGINE COPERTA: Mammoli, matteucci, Daka, Pezzano, Dianda, Vettori, Nikaj, Graziano, Lenzi, Bettazzi B., Bastillo. A disp.: Xillo, Cardelli, simoni, Fe, Bergantino, Mantice, Puccinelli G., Campochiaro, Bardini. All.: Luzzi Matteo
AFFRICO: fei, Giannoni, Casati, toci, Bianchini, Shehade, Donigaglia, Chiaverini, Morelli, Guidorizzi, Guerrini. A disp.: Biotti, prekaj, Sicilia, Bertelli, Cillerai, Bartalini, Bartoletti, Matrone, kamberaj. All.: Bertini Andrea
RETI: Vettori, Graziano, Shehade, Donigaglia, Bartoletti
MARGINE COPERTA: Mammoli, Matteucci, Daka, Pezzano, Dianda, Vettori, Nikaj, Graziano, Lenzi, B. Bettazzi, Bastillo. A disp.: Xillo, Cardelli, Simoni, Fe, Bergantino, Mantice, Puccinelli, Campochiaro, Bardini. All.: Matteo Luzzi.
AFFRICO: Fei, Giannoni, Casati, Toci, Bianchini, Shehade, Donigaglia, Chiaverini, Morelli, Guidorizzi, Guerrini. A disp.: Biotti, Prekaj, Sicilia, Bertelli, Cillerai, Bartalini, Bartoletti, Matrone, Kamberaj. All.: Andrea Bertini.
ARBITRO: Magherini di Prato
RETI: 12' Shehade, 25' Donigaglia, 32' Vettori, 60' Graziano, 72' Bartoletti.
Dopo la seconda sconfitta negli scontri diretti pensare di riprendere il Tau è forse un azzardo; però è giusto che l'Affrico vicecampione regionale non si ponga limiti. D'altra parte dopo aver perso con la capolista ha vinto tre partite di fila: la terza è quella arrivata sul campo di un buon Margine che, dopo esser riuscito a rimontare il doppio svantaggio, a otto minuti dalla fine conferma di soffrire molto i palloni laterali. Il primo indizio si registra intorno al quarto d'ora, quando sul traversone di Guidorizzi da destra la difesa si scorda di sorvegliare il movimento di Shehade: colpo di testa e 0-1. E una decina di minuti più tardi una situazione simile genera il raddoppio; stavolta dall'altra bandierina Guidorizzi chiama uno schema diverso e anziché alto a centro area crossa rasoterra sul primo palo: entra in corsa Donigaglia che di mezza punta anticipa tutti e mette dentro. Dopo aver così patito i palloni inattivi, alla mezz'ora il Margine riesce a sfruttarne uno per riaprire l'incontro: incaricato di calciare una punizione da venticinque metri, Bettazzi finta il tiro e scucchiaia dietro barriera e linea difensiva; Vettori accetta l'invito e tagliando sul primo palo segna al volo la rete dell'1-2. È il punteggio con cui si chiude il primo tempo, prologo di una ripresa aperta dal palo clamoroso colto da Morelli: con la terza rete dell'Affrico la gara sarebbe stata chiusa. E invece il Margine ci resta attaccato e all'ora di gioco trova il pari: Bettazzi addomestica una rimessa laterale profonda e si concede il secondo assist vincente di giornata servendo sul secondo palo Graziano che insacca senza problemi. È il momento più complicato della gara dell'Affrico che rischia di finire risucchiato nel gorgo della rimonta: deve ringraziare Fei, gran portiere, se il tiro del quasi omonimo Fe solo dentro l'area non si trasforma nel vantaggio avversario. È la scossa: mancano appena otto minuti allo scadere quando Giannoni decide che le qualità che porta appresso meritano un sovrappiù di coraggio e, preso il pallone sulla trequarti, condendo lo strappo con un dribbling raggiunge il fondo da cui crossa un traversone sul secondo palo: lì ha tagliato Bartoletti che di testa trova il 2-3 con l'aiuto del palo. C'è però ancora tempo per l'ultimo brivido: lo crea Simoni, murato dalla difesa ospite mentre stava per scaricare in porta il pallone del terzo pari. L'Affrico dunque vince e non si pone limiti: a guardare in alto non si sbaglia mai.
Calciatoripiù : due assist vincenti e un gran lavoro tra le linee: è a
Brando Bettazzi che il Margine s'aggrappa nei momenti di maggior difficoltà; nella ripresa gli dà gran mano
Campochiaro , entrato dalla panchina con la concentrazione e i movimenti giusti. Statistica curiosa: segnano due difensori centrali, sia
Vettori (Margine) sia
Shehade ; però tutto, compresa l'ottima prestazione di
Guerrini nelle due fasi, s'eclissa nell'azione che risolve la partita, il cross di
Giannoni e il colpo di testa decisivo di
Bartoletti (Affrico).
Sangiovannese-Armando Picchi 0-1
RETI: Biondi D.
SANGIOVANNESE: Tuberoni, Ermini, Unitulli, Innocenti, Rossi, Bonaccini, Barlondi, Checchini, Fuccini, Lorenzini, Raffaelli. A disp.: Gioli, Fabbrini, Beghini, Paolella, Di Caterino, Sbardellati. All.: Roberto Gnassi.
ARMANDO PICCHI: Pagni, Rendina, Cannarsa, Grifasi, Biondi A., Biondi D., Salvetti, Sula, Londi, Golfarini, Menicagli. A disp.: Cutrona, Migli, Luppichini, Lepri, Mecacci, Hadji. All.: Dario Giachini.
ARBITRO: Struzzola di Firenze.
RETE: Biondi D.
Nuovo passo falso per la Sangiovannese contro l'Armando Picchi, che tuttavia non ha demeritato e ha offerto una buona prestazione soprattutto nella prima frazione di gioco. I labronici sono una squadra ben organizzata, che è uscita alla distanza profittando anche del calo dei locali, purtroppo non nuovi a finali di partita in debito di ossigeno. Gara inizialmente piuttosto sonnacchiosa, nella quale sono da annotare al 5' una pericolosissima ripartenza di Raffaelli per i locali, il cui tiro cross attraversa lo specchio della porta senza che né Fuccini, né Lorenzini riescano nel tap-in decisivo, poi due velleitarie conclusioni da fuori (rasoterra di Innocenti per la Sangiovannese al 17' e conclusione debole di Menicagli per i livornesi) che non impensieriscono i due portieri. Il match si infiamma improvvisamente intorno alla mezz'ora e in una manciata di minuti si susseguono occasioni da gol da una parte e dall'altra. Al 29' ripartenza Armando Picchi con il guizzante Londi, che si presenta davanti a Tuberoni dalla destra ma pecca di altruismo: il suo passaggio verso Golfarini è intercettato in scivolata da Rossi che evita il peggio. Due minuti dopo grandissima chance per la Sangiovannese con Lorenzini che raccoglie una corta respinta della difesa livornese su cross di Ermini e spara a botta sicura, trovando l'estremo Pagni pronto alla respinta. Al 32' ancora un ispirato Ermini mette una palla a spiovere oltre la linea difensiva degli ospiti, ma Fuccini prima e Raffaelli poi non riescono a ribadire in rete in estirada. Un minuto dopo ripartenza labronica con lo scatenato Londi che salta anche Tuberoni, ma viene fermato sul più bello dal miracoloso recupero di Bonaccini che in scivolata mette in calcio d'angolo. I 6 minuti di fuoco si concludono con l'occasionissima di Raffaelli (35') che, imbeccato da un gran filtrante di Lorenzini, si allarga un po' sul controllo e mette fuori con il sinistro. Si va al riposo con un pari sostanzialmente giusto, ma con la percezione che la Sangiovannese abbia sprecato troppe occasioni contro una squadra di maggior tasso tecnico per non rimpiangerle nel seguito della gara. Infatti il secondo tempo, con il vento che spira alle spalle dei livornesi, vede una marcata supremazia territoriale ospite. È vero Tuberoni deve svolgere per lo più ordinaria amministrazione, tuttavia si ha la sensazione che la Sangiovannese, molto bassa, abbia ormai sparato le sue cartucce migliori in fase offensiva. L'Armando Picchi, viste le difficoltà a superare l'arcigna difesa locale, prova soluzioni da fuori e in una di queste è attento Tuberoni che mette sopra la traversa (23'). Ma è il preludio al gol. Sull'angolo successivo il terzo tempo del centrale difensivo Diego Biondi - indisturbato, dobbiamo dire - si insacca alla sinistra del portiere locale. La reazione della Sangiovannese è confusa e non produce pericoli concreti per l'Arando Picchi, che amministra il risultato senza affanni fino al termine dei 4 minuti di recupero concessi dall'arbitro. Infine due parole sul giovane direttore di gara: sicuramente agevolato anche dalla correttezza dei ventidue in campo, ha gestito la partita con sobrietà, senza inutili protagonismi e sbagliando poco.
Cattolica Virtus-Sestese 1-0
RETI: Patacca
CATTOLICA VIRTUS: Mugnaini, Marinari, Alla, Valeriani, Mirashi, Nocentini, Fontana (55' Ermini Polacci), Mangani, Patacca (55' Martino), Sborgi, Ferrazza (66' Leggieri). A disp.: Cereda, Ermini, Gallo, Picarelli, Vallante. All.: Diego Murras.
SESTESE: Giusti, Mernacaj, Ugolini (61' Hila), Myslihaka (72' Nuti), Chelli, Biancalani, Athuman (53' Danti), Faggi, De Biase (75' Scarpelli), Baldi (53' Danesi), Sorge (61' Giraldi). A disp.: Fantini. All.: Luca Paoletti.
ARBITRO: Sarchini di Firenze
RETE: 40'Patacca.
Vittoria con il contagocce, ma comunque vittoria: la Cattolica Virtus che supera per 1-0 una buona Sestese. A risolvere una partita dai ritmi non altissimi, evento strano dato il calibro delle due contendenti, ci pensa bomber Patacca che mette il sigillo su una delle pochissime occasioni create. Dopo un inizio gara molto bloccato nel quale le due squadre non riescono mai a prendere in mano il pallino del gioco e a organizzare perbene le idee, la prima palla-gol arriva addirittura alla mezz'ora. Un errore della Sestese in impostazione al limite della propria rischia di spianare la strada alla Cattolica Virtus: probabilmente colto di sorpresa, Fontana viene praticamente colpito dal pallone ma con un buon gesto tecnico e una grande rapidità di esecuzione riesce comunque a girare il pallone verso la porta sguarnita, ma il suo tentativo si spegne di poco sul fondo. Brividi per la Sestese che rischia di pagare tantissimo la prima disattenzione e che però, riorganizzate le idee, tre minuti più tardi bussa alla porta di Mugnaini: De Biase prova la botta col destro direttamente su punizione, il pallone scende benissimo ma scheggia la traversa e termina fuori facendo tirare un sospiro di sollievo ai giallorossi. La rete che decide l'incontro arriva quasi allo scadere della prima frazione grazie al duo Ferrazza-Patacca: è un'azione che ricorda i tempi d'oro dell'asse Insigne-Callejon, con il cross del primo a pescare il taglio classico e puntuale del secondo sul palo lontano. Così Ferrazza illumina con un sinistro vellutato a rientrare che taglia tutta l'area di rigore e sul secondo palo trova Patacca, prontissimo nell'esecuzione vincente al volo. È l'1-0 per la Cattolica, per la quale dunque il primo tempo si chiude nel migliore dei modi; è invece una beffa per la Sestese che non riesce a mantenere la rete inviolata e si trova costretta a rincorrere. Anche la seconda metà di gara non offre particolari emozioni dal punto di vista realizzativo. La Cattolica deve gestire il vantaggio acquisito e lo fa alla perfezione concedendo una sola occasione agli ospiti, che provano a tornare in partita con una conclusione difficile di De Biase: Mugnaini non si lascia sorprendere dal suo tiro al volo da fuori area. La Sestese non molla e fino all'ultimo prova a impensierire gli avversari, non riuscendo però a trovare il varco giusto per colpire. Nel finale di gara la Cattolica sfiora anche il raddoppio con un bel tentativo del neoentrato Leggieri che si avventa su un pallone vagante al limite dell'area e calcia a giro di prima intenzione: Giusti vola e alza sopra la traversa. È l'ultima emozione di una partita che vede la Cattolica conquista tre punti fondamentali, utili anche per il sorpasso in classifica sugli avversari di giornata.
Calciatoripiù : l'eroe di giornata ha il nove sulle spalle: bomber
Patacca segna il goal vittoria e consegna ai suoi tre punti importantissimi. Altra pedina fondamentale per il successo giallorosso è
Ferrazza , che mette in mostra un'ottima tecnica palla al piede, deliziando poi il pubblico con l'assist sublime per la rete del compagno. Muraglia difensiva impeccabile quella formata da
Mirashi e
Nocentini (Cattolica Virtus) che non concedono occasioni agli attaccanti avversari, schermando le avanzate con interventi importanti. Lotta su ogni pallone e sfiora un eurogol su punizione:
De Biase è l'ultimo a mollare. Ottima infine la prova di
Giusti (Sestese) tra i pali: sfoggia un miracolo per mantenere in gara i suoi e si rende protagonista di molte uscite puntuali, trasmettendo una grande sicurezza.
Zambra Calcio-Arezzo 1-1
RETI: Cini, Camerini
ZAMBRA: Ruglioni, Gronchi, Gianfaldoni, Maffei, Ribechini, Colombini, Esposito, Del Cesta, Tarantini, Cini, Arcidiacono. A disp.: Cocozza, Zaccagnini, Parducci, Cerrai, Dessì, Bertolini, Calabrese, Bargi, Celentano. All.: Maurizio Pretini.
AREZZO: Neri, Pompili, Arrighi, Gadani, Bidini, Liberatori, J. Camerini, Banelli, Meloni, Bricca, Sussi. A disp.: Borghini, Maddaloni, Bianchini, Bacis, Rachini, Monteiro, Ballaj. All.: Fabio Pallari.
ARBITRO: Mori di Livorno
RETI: 8' J. Camerini, 55' Cini.
Rispetto a Livorno è tutto un altro sound: forse lo Zambra ha identificato la frequenza su cui deve sintonizzarsi se vuole tener viva la rincorsa alla salvezza. Arrivato in rimonta dopo lo svantaggio a freddo, l'1-1 strappato all'Arezzo porta con sé un punto buono per tornare a muoversi dopo due sconfitte di fila e per non veder allontanarsi troppo il Capezzano, fermato dal Venturina all'ultima azione di una gara che è arrivato a un palmo da vincere; salvo rivoluzioni qualche piano più su e considerato l'ottimo momento della Zenith dopo il cambio in panchina, a occhio è qui che si faranno i giochi. Ai suoi Pretini ha più volte ricordato che da qui alla fine ogni punto conterà: si capisce dunque perché lo Zambra parta forte e già alla prima azione sfiori il vantaggio, negatogli da Neri che in uscita chiude lo specchio ad Arcidiacono ben inseritosi da sinistra anche se un po' ottimista nello stop. Ma, nonostante il buon avvio, come spesso accaduto in questa stagione lo Zambra si trova a rincorrere: il lungo lancio di Liberatori innesca infatti Camerini che addomestica un pallone non facile e dal lato corto dell'area insacca al volo sul secondo palo. Già all'8' dunque l'Arezzo mette la partita in discesa e, anche se per quasi mezz'ora si limita a gestire il possesso, non si trova mai in mezzo ai pericoli; anzi, quando accelera i pericoli li crea: è decisiva l'uscita di Ruglioni che a cinque minuti dall'intervallo nega a Sussi la rete del raddoppio. L'inerzia però cambia nella ripresa, perché lo Zambra aumenta il ritmo e al quarto d'ora impatta: è strepitosa la punizione di Cini, barriera aggirata e 1-1. La gara s'infiamma, l'Arezzo costruisce un paio d'occasioni su corner (di poco a lato i tiri di Arrighi e di Meloni) e per un fuorigioco che ci sta vede annullare a Sussi la rete del possibile nuovo vantaggio; ma a chiudere in attacco è lo Zambra, pericoloso con Arcidiacono, Calabrese e due volte Ribechini su pallone inattivo. Giusto il pari: lo Zambra è ripartito.
Calciatoripiù: Del Cesta-Colombini-Cini : la mediana dello Zambra contiene adeguatamente le iniziative dell'Arezzo, anche se contro la tecnica di
Camerini (la doppia cifra è vicina) raramente c'è qualcosa di utile da fare.
Scandicci-Zenith Prato 1-2
RETI: Canale, Cei, Boanini
SCANDICCI: Serio, Di Bonito, Campone, Corsinovi, Baiardi, Catalano, Tagliavini, Moccia, Canale, Baldini, Bargellini. A disp.: Patacchini, Faralli, Ciaschi, Novelli, Cesari, Esposito, Pino, Aldighieri, Gracci. All.: Marco Vinattieri.
ZENITH PRATO: Mura, Petrelli, Geri, Innocenti, Lenzi, I. Mari, Santanni, Belli, M. Mari, Pareti, Boanini. A disp.: Cambi, Turku, Magni, Borchi, Kapidani, Pagliuca, Cinà, Guastamacchia, Cei. All.: Alessandro Somigli.
ARBITRO: Omar Abdulkadir Mohamed di Empoli
RETI: 42' Canale, 65' Cei, 84' Boanini.
NOTE: espulso Moccia (52').
Dodici punti in sei partite: non c'è bisogno di un master in Stem per calcolare la media di Somigli da quando s'è seduto sulla panchina della Zenith Prato. Arrivata all'ultima azione, la vittoria di Scandicci è la quarta dall'esordio contro l'Affrico; e se si guarda a ritroso il calendario e ci s'accorge che nell'ultimo mese e mezzo le uniche due sconfitte sono arrivate con Tau e Venturina, si capisce come mai la zona retrocessione ormai sia solo un orribile ricordo. Lo stesso non può dire lo Scandicci che, anche se ancora forte di un buon margine sulle quartultime (o terzultime? vabbè: nove i punti su Zambra e Fortis Juventus), ha fatto registrare un'involuzione preoccupante dopo i risultati di fine autunno: nelle stesse sei giornate ha conquistato appena due pari, peraltro contro Poggibonsese e Fortis Juventus. L'ultima vittoria risale al 10 dicembre, 1-4 alla Sestese; nel mezzo tante illusioni infrante. Anche stavolta allo Scandicci è girato tutto male, dalla poca incisività sottoporta (nel primo tempo Bargellini spreca un contropiede enorme sul servizio di Baldini; e anche Canale non riesce a pungere) all'ennesima inferiorità numerica (espulso Moccia in avvio di ripresa) fino alla rimonta avversaria nei minuti finali. Perché anche se alla fine del primo tempo aveva rischiato e s'era appeso alla parata di Serio sull'angolo spizzato da Lenzi, alle prime luci della ripresa lo Scandicci era riuscito a passare avanti: l'azione del vantaggio nasce da un errore di Belli in fase d'impostazione e dal filtrante di Baldini che, ottenuto il possesso, fa correre Bargellini fino alla linea bianca; la spaccata di Canale chiude in porta il successivo traversone rasoterra quando sul cronometro scorre ancora il 42'. Allo Scandicci gira bene anche l'episodio successivo, il rigore calciato alto da Geri dopo il fallo di Cesari in raddoppio su Magni. Ma quando i problemi grandinano nessun ombrello è abbastanza: l'espulsione di Moccia per proteste costringe lo Scandicci a giocare in dieci per l'ennesima volta in stagione. E la Zenith ne approfitta subito: tentando di colpire da fuori col mancino al volo, Cei svirgola e disegna una traiettoria beffarda che si spenge sotto l'incrocio più lontano. Lo Scandicci trema e nel recupero perde la partita: Boanini raccoglie il pallone schizzato fuori area e, rientrato sul destro da sinistra, lo spedisce accanto al secondo palo. E, anche se la classifica vede ancora lo Scandicci avanti e la Zenith dietro, umori e prospettive sembrano raccontare una storia diversa.
Calciatoripiù : sorpreso come tutta la linea in occasione della rete avversaria, per il resto della gara
Ismaele Mari sfodera una prestazione eccezionale al centro della difesa; è da dietro che nasce la rimonta, resa possibile dall'ingresso di
Borchi (Zenith Prato) che aumenta il dinamismo della manovra.
Capezzano Pianore-Venturina 1-1
RETI: Baroni, Cozzolino
CAPEZZANO P.: Pellegrini, Bottari, Tomei, Vitaggio, Tofanelli Bigondi, Battisti, Paoli, Pillon, Zei, Baroni. A disp.: Laoluna, Bertilotti, Sirigu, Di Luca, Giorgieri, Orlowski Giannoni, Lencioni, Centoni, Matrizi. All.: Simone Giuli.
VENTURINA: Del Gratta, Alestra, Galvagno, Bergamaschi, Dedej, Foti, Colledan, Cozzolino, Roncalli, Caciagli, Ghirlandini. A disp.: Cavaglioni, Barbati, Daddi, Simoncini, De Pinto, Venucci, Moretti, Toninelli, Pennacchioni. All.: Fabio Bucciantini.
ARBITRO: Frediani di Pisa
RETI: 10' Baroni, 84' Cozzolino.
Un solo punto in due partite è un po' poco per tenere il ritmo del Tau Altopascio che una volta presa la testa della classifica sa quali siano i segreti per rimanerci; ma quello strappato a Capezzano potrebbe paradossalmente rappresentare l'avvio di un nuovo scatto per il Venturina, che segna l'1-1 proprio sulla sirena e con un episodio quantomeno curioso. Con un'interpretazione molto discutibile infatti Frediani considera volontario il retropassaggio della mediana di casa che, tentando di sbrogliare una mischia sulla trequarti quando alla fine del recupero manca una trentina di secondi, serve il pallone verso la propria area; e dunque punisce con il calcio di punizione indiretto quella identificata come un'infrazione di Pellegrini che lo raccoglie con le mani e s'appresta a rilanciarlo per far concludere la gara. Quello che avviene negli istanti successivi è quasi scontato: Dedej tocca il pallone, Cozzolino lo schianta sotto la traversa e il Venturina evita la seconda sconfitta consecutiva che stava maturando già dal 10', minuto in cui la testa di Baroni devia in porta un cross di Tomei. È la prima emozione di un match divertentissimo, contrassegnato da ritmi indiavolati e caratterizzato dagli ottimi spunti del Capezzano nel corso della prima mezz'ora: se invece che sul palo il tiro di Vitaggio in mischia fosse finito dieci centimetri più centrale, probabilmente si starebbe discutendo di una classifica diversa in testa e diversissima in coda. Invece si va alla pausa con uno scarto contenuto; e, trasformato, alla ripresa il Venturina si piazza sulla trequarti avversaria e costruisce due occasioni notevoli: la rimonta però riguarda solo il conto dei legni, traversa di Caciagli e palo di De Pinto; e comunque in contropiede il Capezzano lo pareggia subito, palo anche per Di Luca. È il modo per arrivare carichi e caldi al finale, segnato da un episodio che lascia il Capezzano dispiaciuto ma comunque consapevole che al di là della dinamica il pari non stona.
Calciatorepiù : Laoluna va in panchina: al netto dell'episodio finale in cui le colpe più che sue sono dell'arbitro,
Pellegrini (Capezzano P.) lo sostituisce con una prestazione all'altezza; nella ripresa le sollecitazioni sono maggiori, conseguenza anche delle intuizioni di Bucciantini che s'affida a
Simoncini per consolidare una mediana fin lì troppo leggera.
Sporting Cecina-Fortis Juventus 0-0
SPORTING CECINA: Sozzi, Vestri G., Ristori, Tronci, Casini, Rofi, Nigiotti, Castelli, Di Tanto, Lombardo, Ferretti. A disp.: Bendinelli, Rossi, Tortur, VestriF., Lorenzini, Zazzeri. All.: Alessandro Magrì.
FORTIS JUVENTUS: Biagioli, Casci, Capanni, Gianassi, Bonini, Maretti, Silvestri, Pieri, Ciari, Nencioli, Bini. A disp.: Vaghini, Bucelli, Cecchi, Chenet, Montuschi, De Simone, Borselli, Belli. All.: Michele Fusi.
ARBITRO: Tonin di Piombino.
Lo Sporting Cecina, dopo le strepitose prestazioni contro Picchi e Venturina, incappa in una giornata negativa e non riesce a superare una compatta e volitiva Fortis Juventus. Sembrava che i ragazzi di Magrì avessero finalmente ritrovato il bel gioco di squadra che aveva caratterizzato tutta la passata stagione, invece contro la Fortis non ha funzionato bene quasi niente, in particolare il centrocampo che non è riuscito ad alimentare l'attacco che infatti ha avuto pochissime occasioni. Naturalmente la Fortis ha contribuito a questa contro prestazione dei cecinesi lottando su ogni palla e non permettendo agli avversari di sviluppare il loro consueto gioco tecnico, veloce e con la palla a terra. Fin dalle prime battute la gara si è indirizzata come volevano gli ospiti, grande bagarre su ogni palla e i portieri non intervengono mai almeno fino al 38' quando un colpo di testa di Vestri F. su cross di Castelli è deviato in angolo dal bravo Biagioli. In precedenza da segnalare solo una punizione del limite calciata fuori da Vestri F., un tiro che ha sfiorato il palo di Tronci al 39' per i cecinesi, una conculsione a lato di Bini al 31' per la Fortis. Il secondo tempo inizia con lo Sporting che spinge per passare in vantaggio e la Fortis che si chiude ancor più in difesa senza mai arrivare in area avversaria, salvo che con calci da fermo. Il portiere cecinese in pratica non è stato quasi mai impegnato. Da parte dei cecinesi da segnalare un tiro di Zazzeri sopra la traversa al 66' ed un colpo di testa di Di Tanto un minuto dopo che non inquadra la porta. Lo Sporting reclama un rigore per un fallo di mano in area di un difensore avversario ma Tonin, buona tutto sommato la sua prestazione, non è stato dello stesso avviso. All'85' si chiude la gara con grandi e legittime manifestazioni di gioia degli ospiti e con molti rimpianti per i ragazzi dello Sporting che trovano un'altra conferma del fatto che in un girone equilibrato come questo non esistono partite facili.
Calciatoripiù: nel Cecina tutti i reparti non si sono espressi al meglio del loro optenziale compresa la difesa che non è stata brillante come al solito anche se Casini ha fornito una prestazione ineccepibile; il centrocampo ci aveva abituato a ben altro gioco, l'unico che si è salvato è Tronci che sarà anche poco appariscente ma è una pedina fondamentale per il gioco dello Sporting. Per la Fortis tutti hanno dato il meglio di sé e la squadra ha giocato una bella partita anche se votata alla difesa. Da segnalare il portiere Biagioli che ha dato sicurezza alla propria formazione.
Tau Calcio-Poggibonsese 5-2
RETI: Lucchesi, Gasperoni, Asslani, Asslani, Leporatti, Senatori, Puppato T.
TAU ALTOPASCIO: A. Chiarello, Buzzegoli, Lensi, Rossi, Gasperoni, Vannacci, Paperini, Tocchini, Savastano, Asllani, Lucchesi. A disp.: Tonarelli, Fiori, Aiello, Leporatti, D'Ulivo, D'Amato, Di Lorenzo, Nesti. All.: Luca Guerri.
POGGIBONSESE: Simonetti, Coli, G. Ermini, Ferrara, Cicali, Helg, Ciuffi, Vanni, Ruiz Rodriguez, T. Puppato, Belli. A disp.: N. Puppato, Buini, Fidone, Taglialavore, Sangermano, Dionigi, Ronchi, Senatori, Pizzo. All.: Massimo Fusci.
ARBITRO: Bua di Pontedera
RETI: 8' T. Puppato, 15' Gasperoni, 18', 19' Asllani, 42' pt Lucchesi, 66' Senatori, 80' Leporatti.
Lo svantaggio a freddo è giusto un'illusione: complessivamente il Tau Altopascio impiega meno di venti minuti per far capire che la sfida alla Poggibonsese finirà secondo pronostico (5-2 il finale) e soprattutto che ora che ci è salito scuoterlo giù dal trono sarà complicatissimo. Lo dimostra quanto avviene tra l'8', minuto in cui a sorpresa la Poggibonsese passa in vantaggio, e la fine del primo quarto di gara, quando si sta già 3-1. Un eccesso di confidenza rischia però di complicare il pomeriggio della capolista: Vannacci è troppo leggero sul passaggio orizzontale di Rossi e, perso il pallone al limite dell'area, è costretto a guardare Tommaso Puppato schiaffarlo in porta. Per sei-sette minuti la Poggibonsese sembra reggere; poi il Tau inanella due calci d'angolo che ribaltano l'andamento della gara. Al quarto d'ora pareggia Gasperoni che calamita il cross masticato dalla difesa e col destro scaraventa il pallone tra i pali; tre minuti più tardi il piede di Asllani completa la rimonta deviando in porta un altro corner teso. E sulla ripresa del gioco la gara si chiude: Lucchesi conquista il pallone sulla trequarti e con un lancio di trenta metri apparecchia la tavola per Asllani che in due minuti secchi trova la doppietta. La gara è ormai segnata, il Tau la controlla senza troppi problemi e nel recupero si porta sul 4-1: segna Lucchesi che interviene di prima sul traversone mancino di Lensi. Nella ripresa la Poggibonsese prova a riaprire l'incontro con la sforbiciata di Senatori sul pallone ribattuto dalla difesa avversaria dopo un angolo velenoso; ma è troppo poco per riaprire una partita che il Tau continua a gestire senza rischiare mai e che sigilla con una rete altrettanto spettacolare: la segna Leporatti che da trenta metri centra l'incrocio e ribadisce quale sia ormai la squadra favorita per la vittoria finale.
Calciatoripiù : era un po' che non giocava titolare: con la doppietta in due minuti
Asllani (Tau Altopascio) dimostra di poter rappresentare una soluzione utilissima negli schemi di Guerri; per complicarli non sono sufficienti né la rete di
Tommaso Puppato in avvio né l'ottimo ingresso di
Senatori , che si regala una rete scenografica anche se alla fine poco incisiva.