Poggibonsese-Scandicci 2-2
RETI: Pizzo, Ruiz Rodriguez, Novelli, Esposito A.
POGGIBONSESE: Puppato, Coli, Ermini, Vanni, Cicali, Buini, Ruiz Rodriguez, Sangermano, Senatori, Ferrara, Ronchi. A disp.: Simonetti, Tafi, Taglialavore, Helg, Belli, Fidone, Dionigi, Pizzo, Ciuffi. All.: Massimo Fusci.
SCANDICCI: Patacchini, Novelli, Di Bonito, Cesari, Baiardi, Catalano, Grevi, Corsinovi, Pino, Baldini, Bargellini. A disp.: Serio, Faralli, Campone, Ciaschi, Aldighieri, Tagliavini, Canale, Esposito, Trentanove. All.: Marco Vinattieri.
ARBITRO: La Macchia di Pontedera
RETI: Novelli, Ruiz Rodriguez rig., Esposito, Pizzo.
NOTE: espulso Fusci (81').
In due partite alla Poggibonsese ultima in classifica lo Scandicci ha concesso quattro punti dei sette totali totalizzati: visto che rispetto all'esordio è cambiato il mondo e che con un successo la classifica si sarebbe fatta interessantissima, i motivi del rammarico sono evidenti; basterebbero anche senza aggiungerci minuto, 80', e dinamica della rete del definitivo 2-2, un eurogol di Pizzo che trova l'incrocio e il primo centro stagionale da posizione lateralissima. Succede tutto nella ripresa, dopo che il primo tempo va in archivio a reti bianche per colpa dei legni: lo Scandicci prova a pungere in ripartenza ma sottoporta gli dice male, traversa per Bargellini e palo per Grevi. La Poggibonsese replica con i calci da fermo: ottimo Patacchini sulla punizione d'Ermini da lontano. Il secondo tempo è decisamente più vivace, inevitabile che si comincino a vedere anche le reti; passa per primo lo Scandicci grazie alla freddezza sottoporta di Novelli che controlla la punizione di Corsinovi respinta dalla barriera e, solo all'interno dell'area, ha il tempo per controllare e calciare nell'angolo basso. Ma la Poggibonsese pareggia quasi subito: l'arbitro non fischia (vantaggio?) su un fallo evidente al limite dell'area ospite e punisce col rigore la marcatura di Di Bonito, stretta ma apparentemente regolare, su Senatori; dal dischetto Ruiz Rodriguez segna l'1-1. Lo Scandicci prova a sfruttare il maggior tasso tecnico per riportarsi in vantaggio: l'episodio favorevole lo costruisce Esposito che, decentrato a sinistra a una trentina di metri, controlla e fa partire un rasoterra secco, in rete con l'aiuto del palo. Ma mentre sta già cominciando a pensare alla sfida successiva contro l'Affrico lo Scandicci si vede scivolare via il successo: defilatissimo a destra, Pizzo intuisce che Patacchini non s'attende il tiro in porta e prova a fulminarlo sul primo palo; gli va alla grande, incrocio battezzato con un meraviglioso collo esterno e 2-2 agguantato. Per riaprire la corsa salvezza ancora non basta, ma è un segnale chiaro del carattere di una squadra che ha ancora voglia di battagliare a lungo.
Calciatoripiù : ottimo in un paio d'occasioni,
Puppato difende con sicurezza la propria porta che
Cicali al centro ed
Ermini (Poggibonsese) a sinistra contribuiscono a coprire; per piegarne la resistenza non bastano la prestazione fantastica di
Grevi in mediana e gli ingressi di
Esposito (che gol!) e
Canale (Scandicci) dalla panchina.
Arezzo-Zenith Prato 2-3
RETI: Sussi, Camerini, Geri, Magni, Boanini
AREZZO: Bollella, Fiacchini, Bianchini, Gadani, Bidini, Liberatori, Camerini, Banelli, Zhupa, Bricca, Sussi. A disp.: Neri, Meloni, Maddaloni, Minocci, Gherghina, Bacis, Rachini, Pompili. All.: Fabio Pallari.
ZENITH PRATO: Cambi, Demiri, Geri, Turku, Borchi, I. Mari, M. Mari, Belli, Cei, Pareti, Innocenti. A disp.: Mura, Petrelli, Santanni, Boanini, Pagliuca, Cinà, Guastamacchia, Magni. All.: Alessandro Somigli.
ARBITRO: Sarchini di Firenze
RETI: Sussi, Geri rig., Magni, Boanini, Camerini.
Sei punti in tre partite (e che partite!): se Somigli mantiene questa media, alla Zenith Prato la salvezza va stretta. Il 2-3 con cui sale a tre punti sulla coppia Capezzano-Fortis Juventus sgretolando le residue speranze trionfali dell'Arezzo è l'emblema di un inizio inverno che ha portato con sé un passo nuovo; la sfida di sabato con la Poggibonsese potrebbe esserne il sigillo. Ma nonostante una formazione un po' corta (gioca titolare un 2008, Tommaso Fiacchini; altri due, Gherghina e Minocci, vanno in panchina) l'Arezzo parte forte e al quarto d'ora passa in vantaggio: la Zenith gestisce con troppa superficialità un angolo a favore e si fa prendere d'infilata dalla ripartenza degli avversari in fondo alla quale Sussi è liberissimo di scagliare in porta il dodicesimo pallone stagionale. È l'avvio di un primo tempo complicatissimo per la Zenith Prato che soltanto Cambi riesce a tenere agganciata alla partita: le sue parate su Sussi, Bricca e Zhupa tengono il divario contenuto. E con questa Zenith qui è decisamente poco per stare tranquilli: il pari arriva nei primi minuti della ripresa, sugli sviluppi di una punizione concessa da Sarchini per un fallo di mano di Bollella uscito fuori area sul lancio di Marcus Mari (poteva starci l'ammonizione, niente di più: nessuna evidente occasione da rete; è comunque l'unica sbavatura in una direzione eccellente); all'esecuzione di Boanini la barriera s'oppone con un gomito fuori sagoma; è evidente il rigore che Geri converte nell'1-1. Di lì a poco un episodio rocambolesco porta la Zenith a completare la rimonta: Bollella respinge addosso a Magni il tiro di Pareti sbattuto sulla traversa, alla fine delle sponde il pallone si deposita tra i pali. Per rimediare lo svantaggio l'Arezzo si lancia all'attacco, ma commette lo stesso errore che aveva punito gli avversari in avvio: è troppo leggera la sua copertura sul contropiede imbastito da Marcus Mari e Magni e rifinito in porta da Boanini. La gara si riapre al 78' quando un errore di Demiri in copertura consente a Camerini di segnare il 2-3, ma nonostante il tentativo d'assedio finale la Zenith non rischia e trascina in fondo il successo; e, anche se niente è ancora al sicuro, in sede si comincia a respirare con meno affanno.
Calciatoripiù : ha qualità tecnica e sedici polmoni:
Pareti tiene uniti i reparti nei momenti più difficili dell'incontro nei quali
Cambi (Zenith Prato) evita la condanna rappresentata dal raddoppio locale.
Zambra Calcio-Sangiovannese 0-0
ZAMBRA: Cocozza, Gronchi, Gianfaldoni, Zaccagnini, Ribechini, Colombini, Esposito, Del Cesta, Tarantini, Cini, Maffei. A disp.: Paoli, Cariello, Parducci, Dessì, Bertolini, Calabrese, Cerrai, Bargi, Braho. All.: Maurizio Pretini.
SANGIOVANNESE: Gioli, Ermini, Beghini, Innocenti, Acanti, Rossi, Bigordi, Checchini, Raffaelli, Travaglini, Lorenzini. A disp.: Tuberoni, Fabbrini, Sbardellati, Bonaccini, Di Caterino, Paolella, Barlondi. All.: Roberto Gnassi.
ARBITRO: Checchi di Viareggio
Serve un po' più (non tanto, ma un po' sì) allo Zambra che alla Sangiovannese che ancora non supera il muro dei dieci punti, penultima in classifica a sei punti di distanza dal quintultimo posto occupato proprio dai rivali di giornata: lo 0-0 finale racconta bene il momento di due squadre che sanno combattere e non si tirano indietro in nessuna circostanza, ma faticano tantissimo a pungere sottoporta. Nel primo tempo finisce pari anche il conto dei legni: al palo di Tarantini per lo Zambra (in panchina c'è Pretini che ha invertito la propria panchina con quella di Viviani) replica la traversa colta da Beghini con un gran tiro da fuori area. Nella ripresa lo Zambra prova ad alzare l'intensità della contesa e costruisce una manciata d'occasioni nitide, di nuovo però senza esito: va male sia a Colombini (tiro a colpo sicuro salvato sulla linea sugli sviluppi di un corner) sia a Calabrese cui Checchi annulla il possibile vantaggio per un fuorigioco decisamente dubbio su una punizione dalla trequarti. Nel finale però è la Sangiovannese a sfiorare due volte la rete del successo: il destro di Innocenti esce di un pollice accanto al palo, il tiro-cross di Di Caterino attraversa tutto lo specchio senza che nessuno riesca a spingerlo dentro. È la convalida sullo 0-0: l'intensità c'è, sulla concretezza c'è ancora molto da lavorare.
Calciatorepiù: Gronchi (Zambra).
Armando Picchi-Cattolica Virtus 0-1
RETI: Ferrazza
ARMANDO PICCHI: Cutrona, Rendina, Lepri, Barbanti, A. Biondi, D. Biondi, Grifasi, Sula, Hadji, Paglini, Menicagli. A disp.: Pagni, Migli, Luppichini, Salvetti, Golfarini, Londi. All.: Dario Giachini.
CATTOLICA VIRTUS: Mugnaini, Marinari, Nocentini, Valeriani, Borghini, Mirashi, Ermini Polacci, Leggieri, Patacca, Sborgi, Valiante. A disp.: Giuliano, Alla, Ermini, Ferrazza, Fontana, Gallo, Martino, Picarelli, Serrini. All.: Diego Murras.
ARBITRO: Ghilardi Pole di Lucca
RETE: 77' Ferrazza.
Uno scalpo e mezzo in due partite da subentrato; e se il mezzo era grande ma incompleto quello intero è enorme, tanto da rivoluzionare la testa della classifica: come già ad Arezzo segna di nuovo Ferrazza, segna e la Cattolica Virtus vince 0-1, segna e l'Armando Picchi si ritrova detronizzato alla vigilia dello scontro diretto tra Tau Altopascio e Venturina che con lui stanno battagliando per il titolo. La prossima (c'è il derby col Cecina) avrebbe potuto essere la giornata in cui escludere dalla lotta una delle rivali; diventa invece quella in cui restarci aggrappato, per evitare che il titolo d'inverno finisca già nel cassetto dei ricordi sbiaditi. Dopo il pari della gara d'andata, la Cattolica Virtus rischia d'essere il ciottolo che manda disteso il Picchi in mezzo a una maratona dai ritmi infernali: in due incontri non ha concesso niente più d'un punticino. Il primo posto resta lontano, e davanti continua a mancare qualcosa per essere al livello delle leader; però dopo un autunno in affanno finalmente s'è ritrovata, e con un Ferrazza in più (giocatore vero: occhio a quanto accadrà quando ritroverà la miglior forma fisica e Murras potrà schierarlo tra i titolari) potrebbe essere la destabilizzatrice di equilibri apparentemente solidi. L'Armando Picchi rischia subito di finire fuori strada: sul tiro di Sborgi da lontano lo salva Cutrona con la parata più difficile dell'intero incontro. Il Picchi trema ancora quando Patacca cade in mezzo all'area dopo un intervento sospetto (niente rigore per Ghilardi Pole), poi intorno a metà primo tempo viene fuori e saggia i riflessi di Mugnaini decisivo sulla volée di Paglini in anticipo sulla difesa su un traversone da destra. È meno difficile ma ugualmente decisiva la parata su Hadji che aveva preso il tempo alla difesa su un lungo rilancio; non c'è bisogno invece di sforzi particolari per contenere il tiro debole di Menicagli, imprendibile nella fuga a destra ma poco convinto al momento del tiro. È simile l'azione che inaugura la ripresa, caratterizzata da ritmi ancora elevatissimi: Hadji prende di nuovo il tempo alla difesa e prova a puntare la porta, ma poi traccheggia e una volta rimontato fatica a impensierire Mugnaini; il pallone resta lontano dai pali anche sull'ottima discesa di Rendina a destra (velo di Londi, impreciso il controllo di Hadji all'altezza del dischetto) e sul doppio dribbling mancino di Londi che una volta entrato in area non riesce a incidere. Forte dei pochi rischi corsi sul campo di quella che ancora è la capolista, la Cattolica s'affida ai tiri da lontano per tentare di rompere lo 0-0: va per poco male a Sborgi, bene invece a Ferrazza che a tre minuti esatti dalla fine infila il pallone accanto al palo complice anche una deviazione. In svantaggio quasi allo scadere, il Picchi si lancia all'attacco e così prima concede agli avversari il contropiede del possibile raddoppio (Martino se lo divora) e poi costruisce un'occasione incredibile per evitare la sconfitta; ma la parata in controtempo di Mugnaini, spettacolare nel respingere la deviazione volante di Diego Biondi liberato sottoporta da una punizione tra l'area e la bandierina, ricorda da vicino uno che vinceva il Mondiale quando lui era nato da un mese e sigilla il vantaggio della Cattolica: sulla ribattuta Londi non trova lo specchio, al primo tornante del girone di ritorno il Picchi scivola fuori dal sentiero principale.
Calciatoripiù : i protagonisti della gara s'affrontano nell'ultima azione, la parata di
Mugnaini (Cattolica) sulla giocata strepitosa di
Diego Biondi (Armando Picchi) che avrebbe meritato di coronare con la rete del pari una prestazione eccellente.
Affrico-Tau Calcio 1-3
RETI: Guidorizzi, Nesti, Savastano, D Ulivo
AFFRICO: Fei, Giannoni (78' Bartoletti), Casati, Toci (71' Matrone), Bartalini, Shehade, Bertelli (75' Donigaglia), Chiaverini, Morelli, Guidorizzi, Guerrini (55' Sicilia). A disp.: Biotti, Bianchini, Prekaj, Cillerai, Kamberaj. All.: Andrea Bertini.
TAU ALTOPASCIO: A. Chiarello, Buzzegoli, D'Amato (41' Savastano), Palaj (57' Paperini), Gasperoni (68' Aiello), Vannacci (65' Fiori), Rossi, Scardigli, Di Lorenzo (74' D'Ulivo), Nesti (83' Giusti), Lucchesi (41' Tocchini). A disp.: Piagentini. All.: Luca Guerri.
ARBITRO: Mohamed Abdulkadir Mohamed di Empoli.
RETI: 14' Nesti rig., 59' Guidorizzi, 76' Savastano, 84' D'Ulivo.
NOTE: espulso Bartalini (76').
È una sconfitta per certi versi amara quella che l'Affrico riscuote tra le mura amiche contro la corazzata Tau Altopascio (1-3 il finale): le due compagini danno vita a una partita spettacolare, anche se allo stesso tempo ricca di tensione. Si comincia subito forte: Toci salta diversi avversari prima di scaricare per Guidorizzi che tenta il tiro mancando però lo specchio. La prima fiammata segnala che l'Affrico è sceso in campo con il piede giusto: all'11', sugli sviluppi di una rimessa laterale, Morelli riceve il pallone e lascia partire un tiro potente che Chiarello riesce a smanacciare in corner. Sugli sviluppi del corner conseguente Chiaverini si divora la rete del vantaggio: colpo di testa impreciso da distanza ravvicinata. Sul capovolgimento di fronte l'incontro si sblocca: Nesti viene atterrato in area e tra le proteste dell'Affrico Mohamed Abdulkadir Mohamed punisce l'intervento con un calcio di rigore. Si porta sul dischetto lo stesso capitano ospite: Fei tocca ma non basta, il Tau Altopascio passa avanti. La reazione dell'Affrico è immediata: Guudorizzi sfiora il pari avventandosi su un pallone lanciato lungo in area di rigore; non basta però per far male al Tau, il primo tempo si chiude 0-1. Guerri comunque non è del tutto convinto della prestazione dei suoi e al rientro in campo cambia le carte in tavola: esce D'Amato ed entra Savastano, che risulterà decisivo nel finale. Ma il copione della ripresa è identico a quello della prima frazione: i locali si fanno più pericolosi rispetto agli ospiti. Al 54' Bertelli viene atterrato al limite dell'area: l'intera compagine biancoblù che reclama l'espulsione rilevando gli estremi della chiara occasione da rete, ma per Mohamed Abdulkadir Mohamed l'ammonizione è sufficiente. Dell'esecuzione s'incarica Morelli che dai venti metri cerca il sette: la deviazione involontaria di un compagno toglie il pallone dallo specchio. Ma il pareggio è nell'aria e prende forma tre minuti più tardi quando l'Affrico si procura un nuovo calcio piazzato, stavolta cinque metri più indietro. Dell'esecuzione s'incarica Guidorizzi che insacca sotto il sette più lontano. Agguantati sull'1-1, gli ospiti si riversano subito in attacco. Al 61' Di Lorenzo prova dalla distanza a impegnare Fei, bravissimo a deviare in calcio d'angolo. In questo frangente l'Affrico s'affida ai calci piazzati: al 63' Casati cerca lo specchio, mancato soltanto per colpa di una deviazione in coda alla traiettoria. quando Casati tenta il tiro diretto, deviato dal difensore a pochi metri dalla porta. L'Affrico si rende di nuovo pericoloso al 74' con una punizione di Morelli che sfiora di poco la traversa. Ma nel finale il Tau ottiene il successo, il settimo consecutivo, con un'azione contesta: Fei compie due miracoli consecutivi ma sul secondo tiro, quello di Savastano, il pallone rimbalza verso lo specchio; Bartalini lo spazza lontano quando secondo l'arbitro ha già superato la linea bianca. L'episodio scatena le proteste dell'Affrico che resta in dieci (espulso lo stesso Bartalini) e senza allenatore, allontanato insieme al suo vice. Ma la gara non è finita: nonostante l'episodio sfavorevole e l'inferiorità numerica, l'Affrico si getta all'attacco e all'82' sfiora il pari col colpo di testa di Matrone, troppo debole però sul cross perfetto di Bartoletti. Chiarello blocca e avvia rapido la ripartenza: D'Ulivo controlla, scappa in solitaria e batte Fei per l'1-3 finale. È l'ultimo atto di una gara intensissima: l'Affrico esce sconfitto, il Tau conquista altri tre punti preziosi per la propria rincorsa in vetta alla classifica. E sabato c'è lo scontro diretto col Venturina.
Calciatoripiù : ottime le prove di
Guidorizzi , aurore di una rete splenida, e Morelli, tra i più pericolosi. Da sottolineare inoltre la prova fantastica, dentro e fuori dal campo, di
Toci (Affrico) che quando entrambi gli allenatori vengono espulsi decide di alzarsi dalla panchina e incoraggiare i compagni da vero leader.
Nesti aveva segnato la rete del primo vantaggio; la bissa
Savastano (Tau Altopascio) protagonista dell'azione decisiva.
Fortis Juventus-Capezzano Pianore 2-1
RETI: Nencioli, Ciari, Bertilotti
FORTIS JUVENTUS:Vaghini, Casci, Capanni, Gianassi, Bonini, Maretti, Belli, Pieri, Ciari, Nencioli, Borselli. A disp.: Biagioli, Cecchi, Benucci, Ciacci, Bucelli, D. Silvestri, N. Silvestri, Bini, De Simone. All.: Fusi.
CAPEZZANO PIANORE: Laoluna, Bertilotti, Bacci, Bottari, Vitaggio, Bigondi, Tomei, Paoli, Pillon, Cacciaguerra, Baroni. A disp.: Pellegrini, Giorgieri, Orlowski, Giannoni, Pacini, Sirigu, Zei, Matrizi, Volpicelli. All.: Giuli.
ARBITRO:Pisaneschi di Pistoia.
RETI: 25' Bertilotti, 55' Nencioli, 77' Ciari.
NOTE: espulso al 65' Nencioli.
Prezioso successo casalingo per la Fortis Juventus, che sul terreno amico del Sussidiario Donatello Donatini di Borgo San Lorenzo supera in rimonta il C.G.C. Capezzano Pianore: 2-1 il punteggio finale in favore della formazione allenata da Michele Fusi. Nelle file dei biancoverdi sono schierati nell'undici titolare i due nuovi acquisti Casci e Capanni, entrambi arrivati dall'Affrico nel corso della finestra di mercato di dicembre. Al 25' gli ospiti si portano in vantaggio sfruttando nel migliore dei modi una ripartenza: un tiro dalla distanza di Bertilotti si insacca all'angolino beffando il portiere di casa Vaghini. I mugellani, che disputano un buon primo tempo, vanno al riposo con uno svantaggio che non è meritato per quanto visto sul terreno di gioco. Per la Fortis Juventus, nel corso della frazione iniziale, da segnalare i tentativi di Ciari, Nencioli e Borselli, tutti senza esito. Al 55' Nencioli, servito con un pallone messo all'indietro dal fondo, firma la rete dell'1-1. Nei minuti successivi l'occasione migliore capita a Ciari, che davanti al portiere scheggia l'esterno del palo. Al 65' la Fortis Juventus rimane in dieci per l'espulsione di Nencioli, probabilmente responsabile di aver pronunciato qualche parola di troppo all'indirizzo del direttore di gara. Ad una manciata di minuti dal termine l'episodio decisivo. I biancoverdi, nonostante l'inferiorità numerica, attaccano e al 77' realizzano il definitivo 2-1: Capanni crossa dal fondo e Ciari con una conclusione di piatto batte il portiere dei lucchesi. Il C.G.C. Capezzano Pianore si deve così arrendere: la squadra allenata da Simone Giuli nel secondo tempo non è andata oltre a qualche conclusione dalla distanza, senza impensierire la porta dei borghigiani.
Venturina-Margine Coperta 4-1
RETI: Cozzolino, Dedej, Cozzolino, Colledan, Vettori
VENTURINA: Cavaglioni, Daddi, Politi, Alestra, Dedej, Foti, Colledan, Cozzolino, Toninelli, Caciagli, Roncalli. A disp.: Tanganelli, Galvagno, Bergamaschi, Simoncini, Anile, De Pinto, Venucci, Moretti, Ghirlandini. All.: Fabio Bucciantini.
MARGINE COPERTA: Mammoli, Matteucci, Sharka, Pezzano, Dianda, Vettori, Nikaj, Graziano, Fe, B. Bettazzi, Bastillo. A disp.: Xillo, Simoni, Mantice, Lenzi, Bergantino, Daka, De Angelis, Cardelli, Campochiaro. All.: Matteo Luzzi (indisponibile).
ARBITRO: Ferrara di Piombino
RETI: Cozzolino 2, Vettori, Dedej, Colledan.
L'intenzione è conservarlo, l'insidia immediata: sabato è in programma lo scontro diretto col Tau Altopascio che ha voglia di portare a otto il numero di vittorie consecutive e coronarle con l'ultimo sorpasso; ma dopo aver a lungo battagliato per ottenerlo il Venturina non cederà il primo posto tanto facilmente. Sommato alla sconfitta interna dell'Armando Picchi, il 4-1 sul Margine vale infatti l'ennesima rivoluzione in vetta: adesso la occupa una delle squadre che, insieme ai prossimi rivali e all'Affrico di Bertini, da un biennio offre la miglior sintesi tra spettacolo e concretezza. Se ad affrontarla è una squadra tecnica e muscolare come il Margine di Luzzi, assente nell'occasione (e il motivo era notevole: gli è nato un figlio, auguri), è inevitabile che venga fuori una partita incredibile perlomeno per metà. Bucciantini la definisce un inno al calcio: il Margine ha giocato un primo tempo a ritmi assurdi e, prima di pagarli nella ripresa, ha contribuito a dar vita a un confronto stellare. Si comincia subito forte: Cozzolino scende a destra, dribbla secco il terzino uscito in copertura e, dato uno sguardo al centro, decide che può già essere il momento d'andare per il bersaglio grosso; fintato il cross, dal suo piede esce invece un tiro che si spenge sotto l'incrocio sorprendendo Mammoli (10'). Ma lo svantaggio a freddo non confonde il Margine che gioca sempre verticale grazie alla qualità di Graziano e ai movimenti di Fe e Bastillo e trova il pari sugli sviluppi di un angolo da destra: crossa Sharka, al volo Vettori schianta il pallone in rete. Sull'1-1 i ritmi si fanno incandescenti: ai tiri insidiosi di Fe (attento Cavaglioni) e Nikaj replicano da fuori Colledan e Cozzolino cui s'oppone Mammoli. Il pari sembra destinato a valicare intatto l'intervallo, quando una leggerezza del Margine consente al Venturina di tornare avanti: Toninelli tiene vivo un pallone che la difesa tentava di coprire perché uscisse innocuo su fondo e serve rapido a rimorchio Dedej che di prima centra l'angolo. E dopo tanto faticare il Margine si ritrova immeritatamente sotto; che sia il nuovo svantaggio o la spia della riserva improvvisamente luminosa, nella ripresa non gli riesce replicare quanto mostrato fin lì; il Venturina continua invece a giocare una gara sontuosa, sfiora tre volte il tris (ottimo Mammoli su Colledan e due volte su Caciagli) e lo trova quando dalla corsia mancina Moretti centra per la doppietta di Cozzolino. Ed è di nuovo Moretti a creare i presupposti per il 4-1 che blinda il successo locale: il suo tesissimo traversone da sinistra consente a Colledan di ottenere il record della rete segnata dal minor numero di metri, zero e qualche cosa; il Venturina vince e si prende il primato, ora c'è un girone (o una gara?) per difenderlo.
Calciatoripiù : per vincere i campionati c'è bisogno di chi segna: con la doppietta della prima di ritorno
Cozzolino raggiunge quota undici centri; nel secondo tempo lo favoriscono gli inserimenti di
Moretti (Venturina), mezzala sinistra che si candida a una maglia da titolare per la sfida che rischia di valere un campionato.
Sestese-Sporting Cecina 2-1
RETI: De Biase, Sorge, Lombardo
SESTESE: Giusti, Biancalani, Danti, Giraldi, Chelli, Myslihaka, Athuman, Sorge, De Biase, Patrignani, Danesi. A disp.: Fantini, Mernacaj, Hila, Ugolini, Faggi, Nuti, Scarpelli, Baldi. All.: Luca Paoletti.
SPORTING CECINA: Sozzi, Ristori, Vestri, Tronci, Casini, Rofi, Nigiotti, Castelli, Di Tanto, Lombardo, Ferretti. A disp.: Bendinelli, Rossi, Vestri, Lorenzini, Tei, Hasibra, Gaglio. All.: Alessandro Magrì.
ARBITRO: Scartabelli di Pistoia
RETI: 12' Lombardo, 35' Sorge, 72' De Biase.
Al Picchi ne ha recuperati tre, a una tra Tau e Venturina conta di fare altrettanto tra quattro giorni appena: occhio a scordarsi della Sestese nella corsa al titolo. Il carattere con cui ribalta il vantaggio dello Sporting Cecina e ottiene un successo pesantissimo (il primo posto dista cinque punti appena, quattro la coppia che insegue) segnala che sbaglia chi la considera una questione a tre; resta invece attardato il Cecina che nonostante una prova decisamente positiva e il vantaggio in avvio perde lo scontro diretto con annesso quarto posto. L'avvio però sembra raccontare una storia diversa: il quarto d'ora deve ancora presentarsi quando Ferretti recupera palla in mediana e verticalizza a sinistra per Di Tanto pronto al cross in corsa: Lombardo devia e il Cecina passa in vantaggio. Per una decina di minuti la Sestese fatica a reagire: le va bene che al secondo tentativo Lombardo non arrivi sul traversone ben calibrato da Ferretti e che Di Tanto non centri lo specchio dalla distanza. Così quando la mezz'ora è in archivio il risultato torna pari: De Biase scappa a destra e, raggiunto il fondo, crossa rasoterra per Sorge che apre l'interno in corsa e fulmina Sozzi. La ripresa diventa un saggio di strategia: la Sestese continua a crescere ma fatica a superare l'asse della trequarti perché alla notevole qualità tecnica il Cecina abbina un'abnegazione tattica commovente. Ma anche se spesso imperscrutabile della scienza il calcio ha qualcosa: era impossibile che una gara di questo genere finisse pari, perché una pressione così da qualche parte doveva trovare sbocco. Lo trova a sinistra: è qui che sfonda Ugolini sul cui cross profondo De Biase anticipa Sozzi e segna il 2-1 che porta la Sestese a cinque punti dal primato.
Calciatoripiù: Myslihaka in difesa,
Sorge a centrocampo (che battaglia con Castelli),
De Biase in attacco: la Sestese è ben guarnita in tutti i reparti.