Armando Picchi-Margine Coperta 4-3
RETI: Sula, Paglini, Sula, Biondi D., Pezzano, Bettazzi B., Pezzano
ARMANDO PICCHI: Cutrona, Rendina, Lepri, Barbanti, Cannarsa, Biondi D., Grifasi, Biondi A., Menicagli, Sula, Paglini. A disp.: Martino, Migli, Di Piazza, Bulleri, Cerri, Barile, Hadji. All.: Dario Giachini.
MARGINE COPERTA: Mammoli, Bergantino, Sharka, Pezzano, Dianda, Vettori, Lenzi, Graziano, Fe, Bettazzi, Bastillo. A disp.: Xillo, Simoni, Nikaj, Matteucci, Mantice, Daka, De Angelis, Cardelli, Puccinelli. All.: Matteo Luzzi.
ARBITRO: Russo di Pisa.
RETI: Pezzano 2, Sula 2, Bettazzi, Paglini, Biondi D.
Il 2023 della capolista Armando Picchi comincia con una vittoria pirotecnica, in una partita avvincente e incerta fino all'ultimo contro un ottimo Margine Coperta. Che il pomeriggio sarà di quelli divertenti lo si capisce subito, visto che dopo appena nove minuti gli ospiti passano in vantaggio con un tiro dalla distanza di Pezzano che sorprende il portiere. Immediata però la risposta dei locali: bella azione di Paglini sulla sinistra, cross in mezzo per Sula che di piatto insacca sul secondo palo e fa 1-1. Ristabilita la parità l'Armando Picchi attacca e sfiora il sorpasso prima con Menicagli e poi con Paglini, bravissimo in entrambi i casi Mammoli a dire di no. Dal possibile gol della squadra di Giachini, allora, si passa nel finale di primo tempo a quello del Margine Coperta con tanto di episodio potenzialmente decisivo. Il difensore locale Cannarsa, infatti, ferma con un fallo una chiara occasione da gol e viene espulso; sugli sviluppi della conseguente punizione dal limite dell'area, Bettazzi disegna una traiettoria imparabile portando il Margine Coperta avanti nel punteggio. Una situazione veramente complicata per l'Armando Picchi, che però da grande squadra qual è entra in campo nel secondo tempo con l'atteggiamento giusto per rimettere a posto le cose. Dopo un quarto d'ora di equilibrio, Paglini salta difensore e portiere prima di depositare il pallone in rete da posizione particolarmente defilata: 2-2. Problema risolto per i ragazzi di Giachini? Macché, il Margine Coperta si ributta avanti e ancora sugli sviluppi di un calcio di punizione al 25' torna in vantaggio: stavolta la battuta viene respinta dalla barriera, il pallone arriva sui piedi di Pezzano che conferma le sue doti balistiche e pesca l'angolino. Tutto nuovamente da rifare per l'Armando Picchi, che però non si scompone e torna ad attaccare. Hagi ha subito la palla del pareggio, ma dopo aver saltato il portiere non riesce a calciare. Poco dopo, comunque, il 3-3 arriva e a segnarlo è Sula, che riceve sul secondo palo la spizzata di Diego Biondi e non fallisce il tap in. Le emozioni sembrerebbero finite, e invece c'è ancora spazio per un ultimo colpo di scena: al 30' Lepri si incarica di una punizione e disegna una traiettoria lunga, Diego Biondi si inserisce e colpisce il pallone al volo depositandolo morbidamente alle spalle del portiere. 4-3 per l'Armando Picchi, che per la prima volta in questa partita ottiene il vantaggio e nei minuti rimasti lo difende con le unghie e con i denti. Al triplice fischio è dunque la squadra di Giachini a festeggiare la vittoria, ma occorre fare un caloroso e meritatissimo applauso a entrambe le contendenti per lo spettacolo che hanno offerto sul terreno di gioco.
Calciatoripiù :
Paglini e
Sula (Armando Picchi).
Sangiovannese-Sporting Cecina 0-1
RETI: Ristori
SANGIOVANNESE: Gioli, Ermini, Beghini, Innocenti, Acanti, Bonaccini, Bigordi, Sbardellati, Fuccini, Travaglini, Raffaelli. A disp.: Tuberoni, Pierazzi, Fabbrini, Rossi, Lorenzini, Paolella, Checchini. All.: Roberto Gnassi.
SPORTING CECINA: Lemmi, Vestri, Ferretti, Tronci, Casini, Ristori, Nigiotti, Castelli, Di Tanto, Lombardo, Lorenzini. A disp.: Sozzi, Rossi, Vestri, Hasibra, Gaglio, Tei. All.: Alessandro Magri.
ARBITRO: Rastrelli di Firenze.
RETI: Ristori.
Con un risultato di misura lo Sporting Cecina espugna il campo di una Sangiovannese opaca, in linea con il meteo di san Giovanni Valdarno. La squadra di Magri, senza fare cose trascendentali ma mostrando una migliore organizzazione di gioco e più qualità soprattutto in attacco, tutto sommato si aggiudica i tre punti meritatamente. Per i locali, invece, un passo indietro preoccupante sul piano del gioco. Passando alla cronaca, dopo una prima fase di studio la partita si accende intorno al 10', prima ad opera del Cecina (punizione appena alta di Lombardo) e poi sponda Sangiovannese con un'occasione clamorosa: sugli sviluppi di un angolo battuto da sinistra da Bigordi, il portiere Lemmi smanaccia sui piedi di Acanti la cui conclusione a porta sguarnita viene respinta forse oltre la linea dal difensore ospite. Al di là del rammarico per l'ennesimo episodio controverso di questa annata, occorre dire che sarà questo l'unica vera palla gol dei padroni di casa. Da qui in avanti il Cecina prende il controllo del centrocampo e si rende pericoloso con Di Tanto, bravo Gioli a respingere in tuffo sulla destra al 24'. Poco dopo lo stesso numero 9 reclama forse non a torto un calcio di rigore che l'arbitro non concede. Nella ripresa la partita si fa bruttina, con entrambe le squadre che alzano continuamente il pallone e le emozioni che scarseggiano. Serve un episodio, che arriva al 22': calcio d'angolo ben indirizzato a centro area, Di Tanto va a contrasto con Gioli e di testa colpisce il palo, sulla ribattuta si avventa il capitano Ristori che mette in rete. La Sangiovannese accusa il colpo e un minuto dopo Castelli ha sul destro il colpo del k.o., ma Gioli è bravo a respingere con i piedi. Nel grigiore complessivo l'acrobatica rovesciata di Bigordi dal limite dell'area è un raggio di luce, ma la conclusione è troppo centrale per abbagliare l'attento portiere ospite Lemmi. Trattasi del secondo tiro nello specchio dei locali in tutta la gara, davvero troppo poco. La gara si trascina verso la fine senza episodi di rilievo, se si eccettua l'espulsione nel recupero di Fuccini, reo di aver protestato con l'arbitro per un fallo non concesso. Unica nota positiva della giornata per i locali, il rientro in campo dell'attaccante Lorenzini dopo un lungo infortunio. Tre punti invece per uno Sporting Cecina corsaro, che mantiene la quarta posizione continuando a credere in una corsa al titolo complessa ma non impossibile.
Arezzo-Cattolica Virtus 3-3
RETI: Bricca, Sussi, Pompili, Ermini Polacci, Ferrazza, Ferrazza
AREZZO: Neri, Monteiro, Arrighi, Gadani, Bidini, Liberatori, Meloni, Maddaloni, Zhupa, Bricca, Sussi. A disp.: Borghini, Minocci, Bianchini, Gherhina, Bacis, Rachini, Banelli, Camerini, Pompili. All.: Fabio Pallari.
CATTOLICA VIRTUS: Mugnaini, Ermini, Alla, Mangani, Borghini, Mirashi, Ermini Polacci, Leggieri, Serrini, Sborgi, Valiante. A disp.: Giuliano, Ferrazza, Fontana, Gallo, Marinari, Martino, Patacca, Picarelli, Valeriani. All.: Diego Murras.
ARBITRO: Landi di Valdarno
RETI: 6' Sussi, 32' Ermini Polacci, 66' Bricca, 55' rig., 76' Ferrazza rig., 82' Pompili.
Forse la rincorsa al titolo si ferma definitivamente qui, alle soglie del girone di ritorno. Per una neopromossa come l'Arezzo è comunque un merito enorme aver sognato per metà stagione, ma adesso i punti di distanza dalla vetta salgono a sette; e avrebbero potuto essere otto se in pieno recupero Pompili non avesse firmato il 3-3 e impedito alla Cattolica Virtus d'ottenere la sesta vittoria stagionale. Succede quasi tutto nella ripresa, quando Murras inserisce Ferrazza che in venti minuti si conquista e trasforma due rigori completando la rimonta che Ermini Polacci aveva avviato al tramonto del primo tempo e Bricca aveva provato a vanificare. Dopo la palla-gol non sfruttata da Serrini che in avvio scarta Neri ma si trascina il pallone fuori (3'), già al 6' l'Arezzo passa in vantaggio col tocco sottoporta di Sussi dopo il tiro di Meloni (filtrante prezioso di Gadani ad avviare l'azione) respinto da Mugnaini. Per reagire la Cattolica impiega una ventina di minuti, poi in quattro costruisce due occasioni nitide: Neri salva su Serrini e si ripete su Valiante che si vede murare sulla linea il secondo tentativo. Ma al terzo round la Cattolica pareggia: segna Ermini Polacci che sfrutta un rimpallo in area di porta e segna l'1-1 con cui si chiude il primo tempo. Incandescente, la ripresa s'apre col colpo di testa di Serrini sulla traversa e la prima folata di Ferrazza che, travolto da Monteiro una volta entrato in area, converte in rete il rigore dell'1-2. L'Arezzo impatta quando alla fine manca meno d'un quarto d'ora: la Cattolica non riesce ad allontanare un angolo teso in mezzo all'area, Mugnaini spenge la deviazione aerea in mischia ma deve arrendersi al tocco di Bricca dal limite dell'area di porta. Ma l'incontro ha ancora molto da raccontare, perché Ferrazza ha lo spirito giusto e soprattutto la velocità e la tecnica per ferire la difesa avversaria: la sua seconda progressione fino all'interno dell'area viene fermata fallosamente da Bidini che gli concede il rigore del 2-3 (esecuzione identica, identico l'esito). Stavolta per la Cattolica sembra fatta, perché allo scadere mancano solo quattro minuti e il recupero che Landi quantifica in altri cinque; ma è proprio allora che l'Arezzo sfrutta un altro pallone inattivo, stavolta una rimessa laterale, per evitare la sconfitta: pescato spalle alla porta all'altezza del dischetto, Pompili addomestica il pallone della disperazione e col mancino in girata lo trasforma nel 3-3. Alla Cattolica restano un punto e la certezza d'aver messo paura a una delle squadre più solide del torneo.
Calciatoripiù : la giocata che avvia l'azione del vantaggio è la sintesi di una prestazione egregia in mediana: da
Gadani (Arezzo) passano mille palloni, e mille sono i passaggi precisi; non portano però niente più di un punto perché
Ferrazza , che tra i migliori fa compagnia a
Sborgi (Cattolica Virtus) mobilissimo, spacca l'incontro con le proprie accelerazioni e dal dischetto segna una doppietta che la retroguardia avrebbe dovuto tutelare un po' meglio.
Zambra Calcio-Capezzano Pianore 1-1
RETI: Parducci, Pillon
ZAMBRA: Cocozza, Gronchi, Zaccagnini, Ribechini, Colombini, Arcidiacono, Parducci, Cini, Gianfaldoni, Tarantini, Celentano. A disp.: Ruglioni, Cariello, Cerrai, Bargi, Braho, Xhiani, Calabrese, Del Cesta. All.: Federico Viviani.
CAPEZZANO P.: Laoluna, Tomei, Bacci, Matrizi, Bottari, Bigondi, Pacini, Paoli, Pillon, Cacciaguerra, Baroni. A disp.: Pellegrini, Bertilotti, Centoni, Giorgieri, Lencioni, Sirigu, Vitaggio, Volpicelli, Zei. All.: Simone Giuli.
ARBITRO: Costantini di Livorno.
RETI: Parducci, Pillon.
In una gara che mette in palio punti pesanti per la salvezza, Zambra e Capezzano devono fare i conti con un terreno di gioco ai limiti della praticabilità ma riescono comunque a dar vita a una sfida avvincente e ricca di episodi significativi. A partire dal calcio di rigore che gli ospiti si procurano dopo circa dieci minuti: alla battuta va Paoli, ma Cocozza intuisce e respinge salvando il risultato. Una parata decisiva quella del portiere locale, dal momento che al 17' lo Zambra passa in vantaggio per mezzo di un bellissimo tiro dalla distanza di Parducci: 1-0. Potrebbe essere un duro colpo per il Capezzano, che invece non si scompone e prima dell'intervallo agguanta il pareggio. La dinamica dell'azione fa discutere, perché Pillon va giù in area e tocca il pallone con le mani tanto che quasi tutti i giocatori si fermano automaticamente; l'arbitro invece lascia correre, e così lo stesso Pillon ne approfitta per mettere in rete. Smaltite le polemiche si passa alla ripresa, che fin da subito regala fuochi d'artificio. La squadra di Giuli colpisce una traversa su punizione, quella di Viviani invece sfiora un paio di volte il gol sugli sviluppi di calcio d'angolo. All'ultimo minuto, però, arriva l'occasione più clamorosa sponda Capezzano: cross in mezzo, deviazione di un difensore locale che rischia di mettere il pallone nella propria porta ma viene salvato da una prodezza di Cocozza che con un balzo felino evita il peggio. Trattasi del preludio al fischio finale, che manda le squadre negli spogliatoi con un punto a testa che permette loro di appaiare a braccetto la Zenith Prato.
Calciatoripiù :
Cocozza ,
Parducci e
Gronchi (Zambra).
Affrico-Poggibonsese 2-0
RETI: Chiaverini, Bertelli
AFFRICO: Fei, Giannoni, Bianchini, Bartalini, Toci, Shehade, Bertelli, Chiaverini, Morelli, Guidorizzi, Sicilia. A disp.: Biotti, Casati, Prekaj, Donigaglia, Guerrini, Cillerai, Bartoletti, Matrone, Kamberaj. All.: Andrea Bertini.
POGGIBONSESE: Simonetti, Cicali, Taglialavore, Sangermano, Ermini, Buini, Ronchi, Belli, Ciuffi, Ferrara, Pizzo. A disp.: Puppato, Tafi, Coli, Helg, Vanni, Ruiz Rodriguez, Dionigi, Senatori. All.: Massimo Fusci.
ARBITRO: Cammilli di Prato.
RETI: Chiaverini, Bertelli.
Nella prima partita del nuovo anno l'Affrico ritrova la vittoria e aggancia Sestese e Arezzo al quinto posto in classifica. Lo fa ai danni della Poggibonsese, cominciando su ritmi altissimi e creando diverse occasioni per segnare già nei minuti iniziali. Al 18' arriva il meritato vantaggio dei locali con Chiaverini, che riceve un cross dalla corsia esterna e di testa mette il pallone in rete da distanza ravvicinata: 1-0. Il gol segnato galvanizza l'Affrico, che continua a spingere sfoggiando una qualità che non si vedeva da tempo. Al 24', sugli sviluppi di una bella azione partita dalla difesa, Giannoni si invola sulla fascia destra e disegna un traversone che Bertelli deve solo deviare in fondo al sacco: 2-0. Uno-due pesantissimo per la Poggibonsese, che non riesce a reagire e anzi nel finale di primo tempo subisce ancora l'iniziativa degli avversari, pericolosi in particolar modo su calcio piazzato. Alla squadra di Fusci per rimettersi in partita serve una scossa, che arriva in avvio di ripresa sfruttando anche un'eccessiva sicurezza da parte dell'Affrico. In ripartenza gli ospiti fanno tremare la difesa locale, in particolar modo quando un insidioso tiro-cross attraversa tutta l'area senza che nessuno riesca ad effettuare il tap in sotto porta. In questo frangente è fondamentale il contributo del portiere Fei, che più volte risolve la situazione con uscite dal perfetto tempismo. Superato un quarto d'ora di appannamento l'Affrico ritrova lucidità e torna a controllare la partita, di fatto spegnendo le speranze di rimonta della Poggibonsese. Che, comunque, nel finale avrebbe l'opportunità di crederci ancora: Fei ritarda il rinvio e l'attaccante gli ruba il pallone facendolo impennare, lo stesso portiere tenta di recuperarlo ma secondo l'arbitro in maniera fallosa. Ne deriva dunque un calcio di rigore che, a cinque minuti dalla fine, potrebbe permettere agli ospiti di riaprire i giochi e poi tentare l'assedio; dal dischetto, però, Buini si fa tradire dall'emozione e calcia direttamente sul fondo. Sospiro di sollievo per l'Affrico, che a questo punto non deve far altro che attendere il triplice fischio prima di far partire i festeggiamenti. La Poggibonsese torna invece a casa con un po' di rammarico, consapevole che la prestazione c'è stata ma che contro avversari di questo livello non ti puoi permettere di fallire certe occasioni.
Calciatoripiù :
Giannoni ,
Toci e
Bertelli (Affrico).
Fortis Juventus-Scandicci 3-3
FORTIS JUVENTUS: Vaghini, Casci, Bini, Gianassi, Bonini, Maretti, Belli, Silvestri D., De Simone, Nencioli, Borselli. A disp.: Biagioli, Brunetti, Bucelli, Ciacci, Pieri, Silvestri N., Benucci, Montuschi, Ciari. All.: Fusi Michele
RETI: Nencioli, Gianassi, Gianassi, Pino, Pino, Trentanove
FORTIS JUVENTUS: Vaghini, Casci, Bini, Gianassi, Bonini, Maretti, Belli, Silvestri D., De Simone, Nencioli, Borselli
A disp.: Biagioli, Brunetti, Benucci, Silvestri N., Ciacci, Bucelli, Pieri, Montuschi, Ciari. All.: Michele Fusi.
SCANDICCI: Serio, Tagliavini, Di Bonito, Moccia, Baiardi, Ciaschi, Grevi, Trentanove, Pino, Baldini, Bargellini. A disp.: Patacchini, Campone, Novelli, Faralli, Cesari, Corsinovi, Canale, Esposito. All.: Marco Vinattieri.
ARBITRO: Mauro di Pistoia.
RETI: 4', 43' Pino, 40' Trentanove, 48', 50' Gianassi, 74' Nencioli.
Un cielo plumbeo ed una temperatura senz'altro accettabile fanno da cornice alla quindicesima giornata di andata del campionato Allievi B regionali tra Fortis Juventus e Scandicci, svoltasi sul sintetico del Donatini di Borgo San Lorenzo. Entrambe le squadre sono reduci da sonore sconfitte e, vista la posizione di classifica, è assolutamente vietato perdere. Ne esce fuori un pirotecnico 3-3 finale, un pareggio che lascia l'amaro in bocca ad entrambe le formazioni per come si sono sviluppate le cose: ad un primo tempo di chiara marca ospite e conclusosi col più che rassicurante vantaggio (0-2 fine primo tempo e 0-3 all'inizio della ripresa) è corrisposta una seconda frazione di gara dove il risultato va persino stretto ai ragazzi di Fusi, vista l'enorme mole di occasioni da rete create dagli attaccanti biancoverdi. Ambedue le squadre hanno comunque dato la dimostrazione di poter raggiungere i rispettivi traguardi in considerazione di quanto espresso in campo. Come tutte le partite ricche di gol, la cronaca è piena di spunti ed emozioni. Già al 4' lo Scandicci passa in vantaggio grazie ad una magistrale ripartenza: lancio illuminante di Baldini per Grevi che dopo un pregevole controllo rimette a centro area per Pino, che con un pallonetto delizioso scavalca l'incolpevole Vaghini per l'immediato 1-0 blues. Al 6' la risposta della Fortis: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, un colpo di testa di Bonini finisce fuori di poco facendo correre un bel brivido a Serio. Al 18' Fusi cambia disposizione tattica passando ad una difesa a 4 (scelta che a lungo termine si rivelerà azzeccata). Al 20' conclusione dal limite di De Simone, bella ma non efficace perché la palla termina alta. La Fortis preme a caccia del pari e al 21', dopo una bella discesa, Borselli rimette al centro per De Simone la cui conclusione da buona posizione viene neutralizzata a terra da Serio. De Simone si rende nuovamente pericoloso al 26' ma da buona posizione il numero 9 biancoverde cicca la palla. Al 31' sostituzione tra le file dello Scandicci a causa di infortunio di gioco per Tagliavini, costretto ad uscire dal campo (auguri di pronta guarigione). Subentra Novelli, che a sua volta verrà poi sostituito, pur non avendo demeritato. Al 36' una buona occasione per Pino, la cui conclusione, seppur da posizione defilata, finisce fuori di un paio di metri. Al 39' bella discesa sulla destra Novelli il cui traversone colpisce la traversa ritornando in campo, ma nessuno dei blues è pronto alla ribattuta a rete. Al 40' arriva il raddoppio dello Scandicci grazie ad un bellissimo schema su punizione dalla trequarti: battuta di Grevi a pescare sul secondo palo Bargellini che al volo rimette al centro per Trentanove, bravi a colpire di prima intenzione mettendo fuori causa Vaghini. Azione da applausi e 2-0 Scandicci. L'ultimo squillo della prima frazione è di marca Fortis, pericolosa con una punizione di Gianassi deviata in tuffo da Serio. Su questa azione termina la prima frazione di gioco. La ripresa inizia subito a mille. Al 43' lo Scandicci sembra mettere il sigillo sui tre punti con una bordata da fuori di Pino che spedisce il pallone sotto la traversa lasciando di stucco l'incolpevole Vaghini. Sul 3-0 per lo Scandicci la partita sembra chiusa, ma da qui in poi sale prepotentemente in cattedra la Fortis, che non solo riesce a recuperare tre gol, ma addirittura rischia la vittoria. Al 48', dopo una bella discesa sulla sinistra, Nencioli tenta la conclusione, Serio respinge come può ma sulla ribattuta Gianassi realizza per il momentaneo 1-3. È il primo mattoncino della remuntada' biancoverde. Al 50' il secondo: una punizione da circa 40 metri calciata da Gianassi attraversa tutta l'area e bacia il palo interno prima di infilarsi in rete per il 2-3. La Fortis ci crede e al 53' una gran punizione di Maretti dai 20 metri viene sventata da Serio con un intervento prodigioso. Al 54' lo scatenato Gianassi con un tiro dalla lunga distanza sfiora il palo a portiere battuto mentre al 61' un colpo di testa da azione d'angolo di Maretti fra gridare al gol, ma anche in questo caso Serio si supera. Al 73' arriva il gol del pareggio scaturito da una bella giocata di Borselli che tiene in campo un difficilissimo pallone e dalla linea di fondo, dopo avere saltato il diretto avversario, appoggia per l'accorrente Nencioli che realizza da pochi passi. Nel finale la Fortis va addirittura vicina al sorpasso. Al 76' Grevi ci prova su punizione, spedendo alto dai 25 metri. All'81', al termine di una bella azione personale, Nencioli lascia partire un gran diagonale e solo la bravura di Serio impedisce la quarta rete biancoverde. Da qui alla fine ancora Fortis in attacco senza creare ulteriori azioni da rete e con gli ospiti costretti alla difensiva, bramando il fischio finale che arriva a decretare il 3-3 finale. Prosit.
Calciatoripiù :
Gianassi (Fortis Juventus): due gol fondamentali per il prosieguo del campionato. Inoltre, è sempre nel posto giusto; bravo anche in fase di appoggio e nella conclusione a rete anche dalla lunga distanza.
Maretti : lotta e combatte per tutta la durata della gara, preciso in chiusura e ottimo nel calciare in rete da palla ferma.
Belli : corre e contrasta in tutte le parti del campo. Autore di spunti pregevoli.
Pino (Scandicci): tiene costantemente impegnata la difesa di casa, pericoloso e bravo in fase realizzativa.
Moccia : benissimo nel primo tempo, smista e apre sapientemente il gioco. Buono anche in fase di recupero palla.
Baldini : tecnica e fantasia sono le prerogative più evidenti. Ottimo in fase di passaggio sia breve che lungo. Tende ad innervosirsi un po' troppo facilmente. Arbitro: in tutta la partita sbaglia forse un paio di fischi. Senza alcun dubbio ottima la sua direzione.
Venturina-Zenith Prato 2-1
RETI: Cozzolino, Caciagli, Petrelli
VENTURINA: Cavaglioni, Daddi, Politi, Alestra, Dedej, Foti, De Pinto, Colledan, Ghirlandini, Caciagli, Cozzolino. A disp.: Tanganelli, Barbati, Bergamaschi, Simoncini, Anile, Roncalli, Moretti, Toninelli, Pennacchioni. All.: Fabio Bucciantini.
ZENITH PRATO: Mura, Demiri, Geri, Belli, Lenzi, I. Mari, Cei, Santanni, Magni, Boanini, Innocenti. A disp.: Cambi, Borchi, Cinà, Guastamacchia, Pagliuca, Petrelli, M. Mari. All.: Alessandro Somigli.
ARBITRO: Cava di Grosseto
RETI: 61' Cozzolino rig., 75' Caciagli, 80' Petrelli.
Tiene vicino chi gli sta davanti e, dettaglio forse più pesante, tiene dietro chi lo rincorre: fermato per un'ora dalla Zenith Prato a caccia di punti salvezza, con una gara in crescendo e una ripresa eccezionale il Venturina riesce a ottenere un successo buono per non perdere il passo dell'Armando Picchi e soprattutto conservare il vantaggio (minimo) sul Tau Altopascio contro cui combatterà tra dieci giorni con l'intenzione di vendicare la sconfitta della gara d'andata; il 2-1 finale mantiene invariate le distanze tra le prime tre che, messi in classifica i risultati dell'ultima giornata, cercano d'allontanarsi dalle rivali come a dar vita a un torneo a parte. In un contesto così ogni inciampo rischia d'esser fatale, lo sa il Venturina costretto ad affrontare una squadra sicuramente inferiore a livello tecnico ma che per intensità e numero di soluzioni, soprattutto sui calci piazzati, fa capire che il quartultimo posto le sta decisamente stretto. È qui infatti che torna a gravitare la Zenith, accalappiata dalla coppia Zambra-Capezzano che grazie al pari nello scontro diretto l'hanno di nuovo trascinata in zona retrocessione; ma per tutto il primo tempo non sembra certo d'assistere a una sfida tra chi gioca per il titolo e chi lotta per sopravvivere. Per un quarto d'ora la Zenith riesce a contenere tutte le iniziative del Venturina, che col passare dei minuti sale e prova a pungere con la deviazione di Politi sugli sviluppi di una punizione: palo. I ritmi salgono nella ripresa, perché le notizie che arrivano dagli altri campi fanno capire al Venturina che se non vuole che il trio di testa diventi improvvisamente un duo deve accelerare; la mossa giusta è la ricerca costante delle corsie laterali, è da qui che nasce il cross di Cozzolino sul quale Demiri travolge Colledan: Cava è ben piazzato, indiscutibile il rigore che Cozzolino converte nella rete del vantaggio (61'). L'1-0 permette alla gara d'esplodere: la Zenith si lancia all'attacco e conquista due punizioni insidiosissime sulle quali Marcus Mari sfida Cavaglioni, per due volte strepitoso così come qualche minuto più tardi sulla fiammata quasi letale di Geri. Nel proprio momento migliore però la Zenith si vede condannare da un angolo a favore: Caciagli si ricorda di Gervinho in un Fiorentina-Roma di qualche anno fa (troppi) e, intercettato il traversone di Geri, copre in una manciata di secondi la sessantina di metri che separano area da area; lo scarico sotto la traversa è la chiusura fenomenale di un'azione memorabile (75'). Anche sul doppio svantaggio però la Zenith non s'arrende e mentre l'arbitro sta per comunicare l'ammontare del recupero si porta sul 2-1: segna Petrelli che, complice una netta deviazione della barriera, converte in rete una punizione da una ventina di metri. Ma nei cinque minuti che restano da giocare non succede più niente: vince il Venturina, splendido protagonista della corsa al titolo.
Calciatoripiù: Caciagli sigilla il risultato con una rete eccezionale, ma non avrebbe trovato tutto quello spazio senza le stratosferiche parate di
Cavaglioni (Venturina); lo insidia ripetutamente
Marcus Mari , entrato nell'intervallo per dare sostanza a un centrocampo che fin lì s'era retto sulla gran corsa di
Belli (Zenith Prato).
Sestese-Tau Calcio 2-6
RETI: De Biase, Biancalani, Lucchesi, Di Lorenzo, Nesti, Rossi, Nesti, Scardigli
SESTESE: Giusti, Biancalani, Danti (61' Hila), Faggi, Mernacaj (71' Baldi), Myslihaka, Athuman, Nuti (61' Giraldi), De Biase, Scarpelli (47' Danesi), Sorge (55' Patrignani). A disp.: Fantini, Chelli. All.: Luca Paoletti.
TAU ALTOPASCIO: Chiarello, Buzzegoli (42' Fiori), D'Amato, Palaj, Tocchini (57' Paperini), Rossi, Gasperoni, Scardigli, Di Lorenzo (68' Asillani), Nesti, Lucchesi (52' Savastano). A disp.: Meini, Vannacci, D'Ulivo, Giusti, Aiello. All.: Luca Guerri.
ARBITRO: D'Auria di Siena
RETI: 1' Lucchesi, 6' Di Lorenzo, 9' De Biase, 22' rig., 32' Nesti, 27' Rossi rig., 49' Biancalani, 65' Scardigli.
Sei gol per la sesta vittoria consecutiva: così il Tau vola in casa della Sestese infliggendole un passivo tennistico e si lancia verso il vertice della classifica a tre punti dall'Armando Picchi. Le dimensioni del punteggio possono trarre in inganno, inducendo a pensare a una partita dominata totalmente dagliospiti. In realtà la lettura della gara è più complessa; e se è pur vero che la difesa di casa ha srotolato tappeti rossi in occasione del primo gol subìto dopo appena venti secondi e ha concesso molto in occasione del secondo, è anche vero che, accorciate le distanze al 9', la Sestese a quel punto in pieno controllo ha colpito un palo clamoroso con una conclusione di Sorge a botta sicura (16'). Poi un'altra leggerezza difensiva ha portato al fallo da rigore che ha consentito agli ospiti di allungare di nuovo. Un nuovo calcio di rigore, molto discutibile, dopo un incredibile contropiede ha chiuso il discorso. Ma riavvolgiamo il nastro e affidiamoci alla cronaca. Guardando la formazione della Sestese colpisce l'assenza dall'undici titolare del difensore Chelli e dell'attaccante Patrignani, due punti di forza della squadra. Da voci non ufficiali s'ipotizza che siano stati risparmiati per poterli utilizzare, in caso di necessità, il giorno dopo nella squadra Allievi. Dopo l'omaggio alla memoria di Vialli si parte; c'è appena il tempo di avviare il cronometro e di appuntare il colore delle maglie che il Tau Altopascio passa vanno in vantaggio. Il pallone viaggia sulla destra: Mernecaj è lento e indeciso e si fa superare in velocità da ben due avversari; Lucchesi è il più lesto e con un secco diagonale sul palo lungo batte Giusti. Prova a reagire la Sestese, ma un'altra leggerezza difensiva consente a Di Lorenzo di andare due volte al tiro: sulla seconda conclusione è bravo Giusti a deviare in calcio d'angolo (3'). Colpisce la rapidità con la quale il Tauimposta le sue azioni offensive, segno evidente di un'ottima condizione fisica già raggiunta dopo la sosta. Al 6', su calcio d'angolo da destra, il pallone viene indirizzato contro la traversa; sul rimbalzo arriva il tap-in vincente di Di Lorenzo da due passi, in mezzo a tante belle statuine. La Sestese si scuote e al 9' dimezza lo svantaggio con un preciso diagonale di piatto di De Biase, che raccoglie un cross da destra. I locali diventano improvvisamente padroni del campo e mettono alla frusta gli avversari: Athuman imperversa sulla destra e crea un paio di pericoli. Al 15' Nuti impegna il portiere con un tiro centrale, ma è ancor più clamoroso quanto avviene al 16': Sorge si inserisce in buona coordinazione e fa tremare il palo alla sinistra di Chiarello, che ringrazia la dea del pallone. Si registra ancora un tiro alto di Sorge e poi si rivedono gli ospiti con Nesti che si vede deviare il tiro in corner da Giusti. Al 21' Faggi si fa soffiare il pallone da Di Lorenzo che entra in area sempre tallonato dall'avversario e finisce terra: l'arbitro concede il calcio di rigore. Nesti si presenta sul dischetto e batte di precisione Giusti sulla destra, con un perfetto rasoterra (22'). Quando si aspetta che la Sestese si riorganizzi arriva un secondo calcio di rigore per gli ospiti. Questa volta la decisione del direttore di gara appare molto generosa nei confronti del Tau: l'intervento in area ancora su Di Lorenzo, dopo un altro fulminante contropiede, non appare così netto da essere sanzionato con la massima punizione. Alla trasformazione si presenta questa volta Rossi che con un'esecuzione da manuale spiazza il portiere e manda il pallone dall'altra parte. La parola fine arriva al 32' dopo un contropiede folgorante sulla sinistra, concluso da una staffilata di Nesti dall'interno dell'area: senza dubbio il gol più pregevole per costruzione e finalizzazione. Il secondo tempo è ormai ridotto a una formalità. L'orgoglio della squadra di Paoletti porta al 49' al gol di Biancalani che devia in rete il pallone da due metri. Fioccano le sostituzioni e un nuovo entrato, Paperini, si mangia un gol da buona posizione, dopo l'uscita non perfetta del portiere (60'). Non sbaglia invece al 65' Scardigli che raccoglie una respinta di Giusti e insacca con un preciso diagonale da destra. Nel finale si registra un rasoterra innocuo di De Biase e un'altra conclusione di Nesti alta da dentro l'area.
Calciatoripiù : nella Sestese buone le prove del generosissimo
Athuman e dell'inesauribile
De Biase . Nel Tau impressiona il collettivo e si mettono in evidenza
Rossi, Scardigli, Nesti, Di Lorenzo e
Lucchesi , che sono anche gli autori dei gol.